1356 ricaldone


1356 ricaldone



1356 / Ricaldone Pietro / 1935-2-1 /


1

▲back to top


1.1 a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani

▲back to top




Tokyo, 1 febbraio 1935

Amatissimo Sig. Don Ricaldone,

Come vede scrivo da Tokyo ove mi trovo con l’animo pieno di felicità perchè ieri si inaugurò la nostra cara scuola. Vi concorse il Delegato Apostolico, l’Arcivescovo (che disse Messa e panegirico, benedisse pure casa e macchine), la rappresentanza dei missionari e degli Ordini e Congregazioni religiose di Tokyo (Francescani, Gesuiti, Marianisti, Verbo Divino), della stampa cattolica e dei cooperatori ed amici nostri. Un allievo ricevette il Battesimo – e finita la festa (eminentemente religiosa, che la civile si farà in aprile per la festa di Don Bosco) i suoi figli delle due case iniziano l’esercizio della buona morte. Che vuole di più?

Volli che Don Bosco nella data della sua presa di possesso in Cielo, prendesse possesso di questa scuola a Lui intitolata.

Il lavoro non manca. Si è agli inizi in santa mancanza di tante cose, ma poco a poco, come disse Monsignore, il piccolo seme germoglierà. Ah, se i Superiori avessero potuto mandare un tipografo, quanto lavoro proficuo anche materialmente si sarebbe potuto fare! Beh! Ho promesso che sarà per un’altra volta, ed intanto si tira avanti. E così la seconda opera è iniziata.

Ed ora al lavoro per il Noviziato. Spero (forse tra qualche ora) darle una bella notizia, ma ho bisogno di tutto l’aiuto dei nostri amati Superiori – ad ogni modo dirò quattro quando l’avrò nel sacco. Posso però già assicurare l’autorizzazione di Monsignore per il Noviziato.

Ed ora al più, cioè al mio rendiconto.

Sanità – nulla di nuovo. Sono molto più tranquillo del mese precedente per gli eccitamenti materiali.

Studio e lavoro: tento di fare quanto posso. Per grazia dei Superiori avendo avuto un insegnante di filosofia, ed avendo i chierici alla missione, ho molto più tempo di prima. Mi ottenga dal Signore la grazia di fare il mio dovere.

Pietà: posso fare le mie cose regolari: sono la mia vita. Peccato che la perfezione in questo è ancora lontana – specie quando le faccio nei viaggi o le tramando alla sera andando a riposo.

Ss. Regole e Voti: mi pare non vi sia nulla di notevole. Voglio eseguire e per quel che posso far eseguire la Strenna annuale. Poi per noi è anno santo!

Carità: optime con tutti. Qualche piccolo nervosismo – o apprezzamento interno primo primo.

Le mie difficoltà personali sono le solite: essere superiore, e non sto a ripetere quanto Lei sa. Prego il Signore… a Lui quindi e Lui faccia…

Al momento attuale mi pare che anche i confratelli siano in quiete spirituale e al lavoro e che tutti facciano quel che possono, come tenta di fare Don Cimatti.

Preghi e faccia pregare per noi. È anno santo, è il nostro decennale – ah, che possa davvero santificarsi il suo povero figliuolo.


Don V. Cimatti, Sales.