1130 joyeusaz |
1130 / Joyeusaz Abele / 1933-7-7 /
1 a Don Abele Joyeusaz, ex-allievo di Valsalice |
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7 luglio 1933
Mio buon Don Abele,
Grazie della tua carità. Hai messo in pratica il “date” e Gesù ti darà il “dabitur”. Grazie a Dio finora di quelli cui ho scritto (e non sono pochi) non hanno detto di no, e vari hanno fatto come te, e così suppliscono a quanti saranno nell’impossibilità. Così tutti col ricordo dell’amico lontano coadiuvano a fare un po’ di bene. Grazie pure della tua bontà presso il sorridente Puisy e Don Skeltis.
Ricordati però che il più è la preghiera… Eccoti che il S. Cuore ti invia il suo messaggio. Nel suo mese amiamolo e facciamolo amare.
Come faccio a parlare giapponese? Come posso. Per le prediche, quando non si vuol essere preoccupati, si legge (come fanno i grandi uomini) e così si tira avanti. Abele mio, ricordati che la vita di apostolato è incomprensibile:
se non saprai vivere di fede che si dona infantilmente a Dio,
se non saprai vivere di umiltà… Sì, sì, dici bene “infirma mundi elegit Deus”… Sì, sì, conosco te e per quanto posso me; possiamo rallegrarci che Gesù ha scelto bene; ma se sapremo umiliarci di più agirà di più. “Humilias te? Deus venit ad te ut elevet te. Erigis te? Deus in alto et a longe cognoscit”, è il concetto, se non le parole di S. Agostino.
se non ci facciamo santi (nota: “farsi”, non esserlo). Continua col desiderio effettivo.
Ti ricordo cotidie. Saluta tutti e fa’ pregare per il
Tuo aff.mo
Don V. Cimatti, sales.