5132 / Grigoletto Giuseppe / 1959-4-6 /
a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice
Chofu, 6 aprile 1959
Carissimo D. Giuseppe,
La sempre carissima lettera mi giunge tanto piena di carità, di auguri e di preghiere. Grazie! Ti rimeriti il Signore che sa fare e può fare Lui. Il vecchio amico ti ripaga con la solita quotidiana moneta.
Non dimenticarmi “moriatur anima mea morte justorum”.
Finito il sessennio, in un primo tempo ero stato messo a riposo; in un secondo tempo mi hanno rinnovato per un triennio: fiat voluntas Dei. Mi pare di essere indifferente (è buona cosa? mah!) tam ad motum quam ad quietem in foro esterno, ché nel lavoro interno non ci può essere sosta. Aiutami anche tu per questo colla preghiera tua e degli amici (Vigilio, Cognata e D. Stefanutto (un pugnetto di carità!).
Ho dato la lettera a D. Del Col che ti risponderà directe. In altre o consimili occasioni non temere di disturbarmi e se in qualche cosa posso aiutarti, parla senza timore.
Domani ripigliamo il lavoro (1o giorno del nuovo anno scolastico che comincia con una gradita vacanza.
(10 c. m.: sposalizio del Principino). Che il Signore ci aiuti e benedica per fare un po’ di bene.
Anche quest’anno le scuole sono piene. Il 24 marzo si è aperto il noviziato con 12 (4 chierici e 8 coadiutori), quest’anno avremo a Dio piacendo solo 2 nuove messe. Preghiamo!
Allegro e laborioso in quel che puoi e sempre uniti in vinculo orationis et charitatis.
Ti abbraccio e benedico.
Don Vincenzo Cimatti, sales.