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1.1 597 /Merlino Alfonso / 1930-6-15 / |
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ad Alfonso Merlino, salesiano laico, missionario in Giappone
15 giugno 1930.
Carissimo Merlino,
Avrei voluto parlarti ma non fu possibile, spero al ritorno. Mi è sembrato di trovarti un po’ serio. Animo Alfonso. Comprendo!
Il lavoro aumenta, ma vedi è proprio per non aggravarti troppo e perché possa attendere con impegno anche alle faccende domestiche e all’Oratorio festivo che Don Cimatti ha insistito che la cucina dei giovani (tanto più che è alla giapponese) fosse affidata alla Catechista.
Vedo con piacere che ti sei assunto parte dell’assistenza, la più delicata per loro e per te. Deo gratias! Quanti meriti Alfonso mio.
Come sono solito raccomandare a voi, cui è affidato il nostro stomaco, specie in questo tempo di caldo “cucina varia appetitosa”. È una delle responsabilità più grandi che avete voi, cari coadiutori.
Capisco che per voi è una croce – desiderereste altro anche per cooperare più direttamente all’apostolato, ma accettando con gioia e rendendovi abili in questo quanto miglior bene fate.
Coraggio dunque Alfonso, ti benedica il Signore.
Tuo
Don V. Cimatti, sales.