1287 braga |
1287 /Braga Carlo / 1934-8-4 /
1 a Don Carlo Braga, missionario e Ispettore salesiano in Cina |
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4 agosto 1934
Carissimo Don Braga,
Ringrazio il Signore della tua carissima cui rispondo con un ricordino ai fringuelli. Grazie di nuovo di quanto fate per questi cari confratelli.
Dico la S. Messa per voi come povero contributo per quanto avete, e fate.
Non c’è bisogno di altro.
Ho saputo da Mons. Antoniutti le pratiche per Nanchino. Te Deum.
Evviva Don Pasotti e Mons. Mathias. Quelli sono uomini. Mi vuoi ad Hong Kong? Penso che i Superiori accetterebbero. È un momento buono… Per me; non temere. Sempre Don Cimatti.
Per la proposta che mi fai potrei teoricamente inviarti qualcuno:
ma, o avresti qualche grattacapo di più,
o gente che non ti serve allo scopo per cui domandi, e non oso neppure proporteli. Ho personale in generale stanco, ammalato (e per vari in tutti i sensi) e scarso ai bisogni. Mi dici che il più bruciato sei tu: no, è Don Cimatti, che (rimanga tra noi) ha domandato a Torino e Roma di essere messo come semplice gregario al lavoro. E spero che il Signore mi esaudisca perché è certo per il bene delle anime, fra cui la mia.
Penso che se di qua ti venisse aiuto, da Torino non ti verrà nulla.
Penso aver parlato chiaro a Torino – e per mancanza di personale in pratica ridotto le case (Tano e Miyakonojo) – ho trasportato lo studentato a Miyazaki (quindi ridotto Takanabe). Dovrò dare tre confratelli per Tokyo (Scuola Don Bosco) che si aprirà in dicembre. E la missione è a terra – mi tolgano dalle condizioni attuali che mi legano (come te) e lavorando per dieci qualche cosa si può tener su… Ho un prete che non mi studia il giapponese e che non posso utilizzare… È uno di quelli che potrei darti – ma per scuola soda come ci vuole, zero… Allora? Il Signore ci aiuti. Non pensare che ci siano nello scrivente scoraggiamenti, per parte mia o altro – mai stato tranquillo e allegro come ora. È la chiara realtà che in coscienza devo mostrare ai Superiori (e quante volte l’ho già fatto). Don Cimatti deve esser soppresso dalle sue condizioni attuali – è preghiera incessante e in qualche forma (ce n’è tante) spero che la bontà di Dio mi esaudirà, fosse anche col Paradiso che desidero… Cupio… ma fiat voluntas Dei.
Godo che anche tu abbia scritto chiaro a Torino. Il Sig. Don Berruti fa sforzi per aiutarci, ma riuscirà fino a un certo punto solo e quindi, caro Don Carlo, disponiti a ballare come tenta di fare Don Cimatti, l’assoluto inetto al comando.
Don Bardelli: optime.
Sta’ pur tranquillo che lo studentato in Giappone è ancor di là da venire. Dillo pur chiaro a mio nome, come lo dico a loro. È anche questo il nostro pensiero.
Per la pensione prega il buon tuo economo che si intenda directe con Don Piacenza – per l'aumento – per le spese speciali.
Grazie delle notizie dei singoli. Collimano perfettamente colla conoscenza che abbiamo di loro. Scrivo ai singoli – leggi e aggiungi tu senza timori – non debbano dire che non si è loro parlato.
Bernardi penso abbia ancora quest’anno prima dei perpetui. Ma se è malcontento del suo stato è meglio mandarlo a Torino. Guai se dovesse essere prete come è chierico. Vedi ciò che scrivo. Firmo a due mani quanto credete per il suo bene.
Felici stabilirgli il tempo del suono, e basta.
Zanarini Idem criterio di Bernardi.
Per i minori non ho alla mano le norme per le proposte (essendo a Beppu per gli esercizi) ma posposta ogni considerazione si diano a quelli che per condotta e studio lo meritano. Penso di dover rilasciare le dimissorie, ma non intendo di rilasciarle se non a quelli che lo meritano; dillo chiaro. Ad es. al momento della tua relazione le negherei a Bernardi e Zanarini. Se diamo valore alle cose andrà meglio per tutti. Ho fatto male a dar la dispensa di un anno (o meglio: l’hanno data i Superiori, ma dietro mia richiesta).
Quelli che vengono non sono angeli: ti manderò le carte opportune. Due, il ch. Filippa (sente un po’ di sé) e il Ch. Mukai, giapponese, buoni – i ch. Arri e Bechis d’ingegno, specie Bechis, ma non come gli altri due – non sono ancor riuscito a fiaccar l’io loro. Arri e Bechis non hanno ancora i voti perpetui.
Non so nulla di Bechis, della sua andata – a meno non abbia domandato lui senza dir nulla – non piangerei pur perdendo uno che può riuscire brillantemente nella lingua. A giorni, durante gli esercizi parlerò loro chiaro (come sempre) e se Bechis non si sente, lo farò ritornare. Ah, quanto ci costano questi figlioli, ma non è tutta colpa loro, ma di chi li ha fatti andare avanti non conoscendoli forse.
Arri è sgobbone – desideroso forse a parole e poi in pratica…
Filippa bene – ha voti perpetui e spero riuscirà bene.
Mukai non è ancora confratello, perché non ho il noviziato – sa l’italiano discretamente – più che parlarlo lo capisce – benino il latino, molto più di vari nostri – i compagni potranno aiutarlo per la traduzione giapponese di quanto si studia in italiano – e lui potrà aiutare i compagni pel giapponese.
Ti domando permesso di accettarlo così come è. I Superiori sono informati. Non è agile (28 anni) di testa – ma paziente e spero riuscirà.
Comprendo è una posizione irregolare, ma intanto lo regolarizzeremo e se per ora non potrà prendere gli ordini titulo Congregationis, li prenderà titulo missionis – o se i Superiori crederanno potrà fare il noviziato. Ha ancora da fare gli esercizi. Può per lui servire il triduo, se credi. Gli altri fatto regolarmente prima di partire.
Quanti fastidi ti dà questo povero buono a niente. Allegro, Don Carlo, tutto per Lui, in Lui con Lui. Ti abbraccio e benedico. Saluta omnes.
Tuo aff.mo
Don V. Cimatti, sales.
P.S. - Partono il 20 agosto sul Kitano-maru. Forse più tardi passerà diretto al Brasile il Prof. Sato. Se viene: lavorò con noi… Sa inglese, tedesco, ecc.