Miyazaki, 8 ottobre 1926


Miyazaki, 8 ottobre 1926



198 /Rinaldi Filippo / 1926-10-8 /


a Don Filippo Rinaldi, Rettor Maggiore dei salesiani


Mio amatissimo Padre,


Mese di ottobre! Oh, sia benedetto il S. Rosario che mattina e sera faccio recitare ai cristiani. E ci aiuti Maria a sbaragliare il nemico attuale lingua, per poter poi più facilmente vincere gli altri assai più difficili.

Un po’ di rendiconto personale.


  1. Salute: ottima. Tutti abbiamo avuto un po’ di sfoghi di calore sulla pelle, come tanti hanno in Italia (bollicine rosse). Bagni, purghe hanno messo il sangue a posto. Ho visto missionari da anni sul posto con ben altre eruzioni.

  2. Studio e lavoro. Lingua, cura generica dei cristiani e più dei fanciulli; continuo ogni giorno un po’ di canto e quando posso a giocare con loro. Cura dei confratelli; un po’ di corrispondenza. Come vede, non c’è da ammazzarsi, oh, no! Il Signore vuole che mi rifornisca di riserve per l’avvenire.

  3. Adempimento dei doveri e diligenza. Mi pare di poter compiere tutto. Qualche istante di fiacchezza, ma qualche buona frustata di Gesù (umiliazioni et similia) fanno rimettere a posto l’asinello.

  4. Comodità per le pratiche e sollecitudine. Comodità massima, anche quando si è fuori casa. Non mancano difficoltà personali (distrazioni); i propositi e dell’esercizio della b. m. e il settimanale della confessione cerco convergerli sempre a quello. Mi aiuti il Signore ad avere la piena unione con Lui.

  5. Frequenza ai Sacramenti. Regolare in tutto. È la vita!

  6. Osservanza delle Costituzioni e difficoltà: mi sforzo di osservarle e farle osservare anche nei minimi particolari. Nessuna difficoltà.

  1. Doveri di carità: piena e perfetta con tutti.

  2. Disordini per ora non ne vedo, né mi fu segnalato da altri confratelli.


Rendiconto dei confratelli… [si omette]… Come vede, il più fabioc è chi le scrive: preghi per me.

Nostra condizione attuale. Per lo studio della lingua si procede regolarmente, ma è difficile. Pensare per tempo a quelli che verranno (non troppo vecchi, se no si abbatteranno contro l’ostacolo lingua, il primo e il più duro, ma per carità! solidi in castitate, come scongiurava S. Francesco Saverio). Non siamo ancora in grado di far da soli per le confessioni. Ad ogni modo, come mi pare di aver già scritto, ho provocato da parte del Vicario P. Thiry (dopo la morte del vescovo) coll’aiuto del Delegato Apost. Mons. Giardini, una soluzione tanto per saperci regolare in futuro:


  1. Da quasi due mesi siamo senza il Padre, che Monsignore mi aveva pregato ad breve tempus di lasciar libero. Per le confessioni invito i Padri viciniori, ma certo i cristiani risentono l’assenza, e freddi… diventano più freddi.

  2. Quando avverrà la separazione? Sia pure in linea generale mi occorre saperlo:


      1. per la parte economica (provviste, manutenzione e riparazione alle case… e più si ritarda… Pensi che sono di legno)

      2. per disdire in tempo il fitto di Nakatsu

      3. per mettere i confratelli almeno per un mese in condizione di parlare ed esercitarsi. A noi occorre ora questo, e finché saremo uniti è impossibile che questo si effettui. Lei lo capisce. Non ricevendo risposta né dal Vicario, né dal Delegato ai due quesiti:


        1. Torna il missionario?

        2. Quando su per giù si ritireranno i Padri? Dovendo andare a Kagoshima per le feste francescane, ove era il Delegato, espostagli la situazione, mi disse che non mi aveva risposto perché anche lui attendeva risposta dal Vicario e che a feste finite sarebbe andato a Nagasaki a vedere e combinare. Ecco il motivo del ritardo di questa perché speravo…


Quanto alla parte economica ho scritto al Sig. Don Ricaldone.

Per ora null’altro di notevole. Voglia benedirci e ricordarci in modo speciale. Dica a Maria A. che i Salesiani giapponesi stanno intrecciando col Rosario alla loro Regina corone fragranti e la rosa più bella, bella, più fiammante vorrebbe presentarla il suo povero figliolo

1 don Vincenzo Cimatti

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