1950 / Braga Carlo / 1937-11-15 /
a Don Carlo Braga, missionario e Ispettore salesiano in Cina
M., 15 novembre 1937
Don Braga carissimo,
Ti voglio esporre francamente (e mi pare si realizzerebbe un bene di anime ed un aiuto grande alla missione nostra) un pensiero.
Mi pare non c’è da interpellare i Superiori al riguardo, avendo noi due i poteri regolamentari.
Non sarebbe possibile [che] mi potessi prestare (brutta parola, ma è solo per capirci) qualche buon confratello coadiutore agricolo ad tempus [?]. Ho terreno e mi piange il cuore non poterlo usufruire a dovere, non avendo personale: un paio servirebbe assai.
Le note cose del momento non termineranno così presto – non so in che condizioni d’animo si trovino i tuoi buoni confratelli, se non hanno lavoro – mi pare che questo prestito momentaneo li potrebbe sollevare assai, e aiuterebbe assai noi. Piglierei volentieri e quanto anche un prete (che possa far scuola o in latino o in italiano e confessare e dir Messa – allo studentato servirebbe assai).
Inteso che a un tuo cenno tornerebbero – non c’è questione – ma la fermata anche solo di pochi mesi avvierebbe bene tante cose che si potrebbero poi continuare da altri di noi in seguito.
Eccoti esposto il pensiero. Se lo credi attuabile, invia pur subito. Il motivo (assicurati) non è per prenderti personale: sarei ben ridicolo.
Mi pare che se hai confratelli specie agricoltori che abbiano bisogno di essere occupati, è una buona soluzione per loro e per noi.
Avessi poi un prete, idem, e anche due. Nessun timore per la restituzione.
Prega per me che sono in grandi angustie materiali e spirituali. Aiutami, aiutami. Ti abbraccio e benedico con l’anima.
Tuo aff.mo
Don V. Cimatti, sales.