646 sale e missionari


646 sale e missionari



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1.1 646 /Circolare Salesiani e Missionari / 1930-10-15 /

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1.2 ai Salesiani e Missionari in Giappone

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[15 ottobre 1930]

Carissimi,


Accumulo notizie che credo interesseranno l’attività di tutti, e che servono poco a poco ad aumentare la nostra esperienza nell’apostolato.

Da una bella lettera del Padre Shibutani che tanto ci aiutò nel recente lavoro di propaganda, avendogli domandato le sue impressioni sul nostro modo di lavoro e su eventuali difetti che avesse constatato, rilevo le seguenti utili osservazioni. Naturalmente ogni associazione nel suo lavoro si viene snodando secondo il proprio spirito, e quindi non devono meravigliare alcune osservazioni, ma essendo fatte da un Giapponese ed alcune di esse essendo il riflesso di commenti uditi anche da altri, vengono ad assumere maggior valore.


        1. Nella missione essendo in fiore le adunanze quotidiane dei fanciulli, ai desiderosi di istruirsi in religione non è data grande facilità, perché i catechisti, pressati dal ritorno alle residenze ed occupati nelle medesime per il catechismo ai fanciulli, non hanno grande comodità di mettersi per lungo tempo a disposizione dei catecumeni. Egli consiglia di affidare ad altri l’istruzione catechistica dei fanciulli, riservando i catechisti per l’istruzione dei catecumeni o di altri desiderosi di iniziare tale studio.

        2. Se i catechisti sono assiepati di molto lavoro possono attendere poco alla loro formazione intellettuale e più morale: la meditazione che è così necessaria per loro sarà ridotta. Propone che se è possibile almeno una volta all’anno si faccia un corso di esercizi spirituali per tutti i catechisti.

        3. Il lavoro compiuto dai salesiani è veramente meraviglioso, ma il P. Shibutani ha sentito anche da molti altri che si adopera troppo il nome di Don Bosco.

In ogni nostra residenza ha avuto l’impressione che si parli molto in lode di Don Bosco. Specialmente a quelli che iniziano lo studio della religione è meglio far brillare sempre più alla mente e al cuore un nome solo: GESÙ CRISTO essendo questo il pensiero che deve predominare nella mente del catecumeno.

        1. Non è senza importanza per i Giapponesi la maniera con cui sono scritte le grandi RÉCLAME. Se scritte in caratteri dozzinali pensano subito che si tratta di cosa ordinaria, e quindi sono più difficilmente attratti.

Volli anche interrogarlo sul punto importante dell’educazione sessuale dei fanciulli e giovani giapponesi. La famiglia né presto né tardi parla ai figli di questo argomento, che purtroppo viene appreso alla scuola dai compagni e durante l’insegnamento specie delle scienze (la scuola media è davvero il gran guasto). In famiglia o nelle conversazioni si parla in relazione a questi argomenti molto grossolanamente. Le ragazze attirate nelle case di prostituzione non è possibile che non si guastino (pur su molti libri essendo scritto diverso sulla condizione delle cosiddette “geishe”). I giovani e le ragazze in generale non hanno relazione in pubblico, ma certo anche in Giappone o furtivamente o per lettera tali relazioni ci sono… Molte cose poi su questo argomento sono dalla gioventù apprese dai libri divulgatissimi in Giappone (traduzioni dei corrispondenti di America e d’Europa).

Queste e le altre osservazioni che vi comunicai in lettera precedente possono aiutarci nel guidare le anime giovanili e facilitarci il grave compito dell’apostolato. Ogni residenza ha le sue proprie esigenze e modalità di azione – noi salesiani abbiamo il nostro metodo che dobbiamo osservare per l’unità dello spirito, comunque vogliamo valutare le osservazioni certo ci possono essere di guida preziosa, e quindi dobbiamo essere riconoscenti al bravo P. Shibutani che fraternamente ce le ha segnalate.

        1. Il nostro bravo Don Braga avendo dai Superiori avuto l’ordine di interessarsi per la glorificazione dei nostri martiri in Cina prega quei confratelli che avessero qualche cosa da segnalare o qualche notizia personale di usare la cortesia di comunicarglielo con cortese sollecitudine.

        2. I nostri ammalati vanno lentamente migliorando. Da Torino nulla di preciso ancora sui nuovi arrivi: certo che tutti si imbarcano sul TRIER l’11 p. v. mese.

Continuiamo a pregare per tutti e specialmente in questo mese del Rosario.

Domenica prossima uniamoci a tutto il mondo cattolico e col Papa per lavorare e lavorare per la propagazione della fede.

Sempre uniti nel dolce vincolo della carità di N. Signore G. C.

Vostro aff.mo

Don V. Cimatti, sales.