Miyazaki, 30 maggio 1926


Miyazaki, 30 maggio 1926



167 /Rinaldi Filippo / 1926-5-30 /


a Don Filippo Rinaldi, Rettor Maggiore dei salesiani


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M. R. Sig. Don Rinaldi,


Eccole le notizie di indole generale che sono solito inviare mensilmente:


  1. Speravo, come avevo promesso, inviare qualche dettaglio dopo la conversazione col Delegato A., ma mi scrive che ha creduto opportuno visitare il Nord e quindi verrà più tardi. Il segretario di Mons. Piani recandosi a Tokyo avrebbe desiderato la mia compagnia, ma non ancora pratico della lingua, d’altra parte dispiacendomi interrompere gli esercizi linguistici, vi rinunciai. D’altra parte è forse, senza forse, provvidenziale attendere la venuta del Delegato, anche perché sta elaborandosi – ci dicono uscirà presto un codice importantissimo già pronto – sulla condizione dei culti religiosi e alla cui revisione furono con 8 bonzi chiamati pure un protestante e un cattolico (il segretario del Delegato): ha fatto gran meraviglia l’entrata nella commissione di due cristiani, cosa significativa. Pare che i capi delle sette religiose indigene debbano essere forniti di legali documenti di studi conseguiti presso le Università di Stato (essendosi accorto il governo che forse troppi elementi erano inetti, e questo necessariamente limiterà assai anche le loro vocazioni, essendo dispendioso assai attendere a studi superiori).

Speriamo che tutto riesca nelle mani della Provvidenza al trionfo di Gesù in questo popolo sotto tanti aspetti invidiabile e che ogni giorno sente più forte in sé il problema religioso (tutti i giornali ne parlano); che incomincia a conoscere e ad apprezzare il cristianesimo, e non fosse altro a discuterlo; speriamo che da questo nuovo codice non sorgano intralci alla Chiesa cattolica; non credo, perché a Tokyo i cattolici sono ben visti, l’istruttore del Principe ereditario il Sig. Yamamoto è cattolico e nella Commissione vi è pure un cattolico, esso pure giapponese. E poi posso assicurarla che i preti giapponesi non hanno paura. Guai se uno di noi (uno straniero – e in fondo il disprezzo per lo straniero c’è) in una discussione si azzardasse ad affrontare in forma un po’ forte… Sentisse invece questi preti come le dicono chiare e pepate, coi titoli più cavallereschi ai loro connazionali… Dunque speriamo e preghiamo.

  1. Per la lingua come andiamo? Si va avanti con lenti, ma sicuri progressi, non si può fare diversamente, perché (salvo la pronuncia – ed è già molto) è tutta una nuova supercostruzione. Converrà ricordarlo per i venienti futuri.

Abbiamo fatto una pazzia. Senta!!!… Sia per esercizio, sia per vincere la paura, sia (non potemmo fare altro) per onorare la Mamma nel suo mese e festa, sia per obbligarla santamente a venirci in aiuto, durante la novena per turno si è fatto un sermoncino al popolo, fatto, corretto, studiato si disse, capirono e Deo gratias! Nessun santuario ebbe fiorita di simili oratori.


  1. Il sottoscritto, introduzione, spiegando perché facevamo i discorsetti e insistendo sull’adempimento dei doveri essenziali al cristiano.

  2. Don Tanguy: lImmacolata, Lourdes

  3. Don Piacenza: sogno di Don Bosco (buoi, ecc.)

  4. Don Cavoli: Cristoforo Colombo e Maria

  5. Don Liviabella: i fiori di Maggio

  6. D. Margiaria: miracolo di Don Bosco in casa Costamagna

    1. Sottoscritto: mezzi per conservare i frutti del mese (essere persuasi della necessità della devozione a Maria, frequenza ai Ss. Sacramenti, adempimento dei doveri, apostolato fra i pagani colla preghiera e coll’esempio).


Il Padre non fu di parere mettessimo fuori Maria A. Ciò ritarderà, a mio modo di vedere, tante cose, perché finché essa non è il sole… Ad ogni modo se ne parlò, si diedero immagini ai bimbi; ho musicato per l’occasione: “Nostra Signora Regina del Giappone – regina dei martiri, aiuto dei cristiani, pregate per noi”.

Il giorno 24 abbiamo detto da noi la seconda Messa, finita colla Consacrazione a Maria. Ogni giorno due funzioni (mattino e sera) con discreto concorso e frequenza ai Ss. Sacramenti.

Torno in argomento. Con tutto questo non è che noi possediamo la lingua. Oratori in chiesa, pesci semimuti fuori. Ma la Madonna ci aiuterà.


  1. Come è lo stato attuale della Missione? Dalla frequenza osservata (non ho dati ufficiali) si vede che la cristianità attuale a Miyazaki si aggira dai 120 ai 150 cristiani (sulle carte forse di più), nei dintorni si può dire che non c’è nessuno.

Ad Oita e Nakatsu incomparabilmente più pochi e più sparsi. Il nucleo di Miyazaki è buono: vi sono di quelli (uomini e donne) che fanno la Comunione quotidiana. Si può contare una media di una diecina al giorno, da 20 a 25 alla domenica, di più nelle feste. Ma vi sono pecorelle sbandate per tanti motivi. Urge raccogliere giovani e ragazze grandicelle, se no si sbandano: quindi bisogna salesianizzare.

Le suore potrebbero per le ragazze fare assai. Occorre una biblioteca (sono divoratori di libri e sarà uno dei mezzi per attrarre i pagani), giochi, circoli e compagnie. Tutto questo bisogna consolidare e sviluppare. Mi si delinea qualche buon elemento su cui spero si possa contare per future vocazioni. Quanto all’opera nostra credo che (come mi pare di aver detto) qualsiasi scuola possa far fortuna (mi duole di non potere precisare i dettagli che attendevo dal Delegato): il momento è buono. Tutto ciò che si fa per l’istruzione del popolo è ben visto e apprezzato. A Miyazaki scuole protestanti non ve ne sono.

Il Giappone viene europeizzandosi nei vestiti e calzature (tutti gli impiegati statali, scuole, banche, ecc.); il legno vi trionfa; la meccanica è apprezzatissima; il libro è la condizione per… Quando penso all’opera nostra, sempre penso alle letture cattoliche di Don Bosco. Per far tutto questo ci vuol personale scelto, perché bisogna far meglio di loro, ci vogliono mezzi… Gli edifici scolastici qui sono i migliori in mezzo al verde, con vasti cortili per la ginnastica, cui danno importanza capitale.

I treni sono affollati di giovani che vanno a scuola o vi ritornano. Scuola esterna o interna? Se la prima, porta con sé i locali per l’internato o per l’alloggio. Ci vuole personale che sappia bene la lingua; ci vogliono giovani di memoria, essendo la lingua difficile. Inizialmente si potrebbe pensare a qualche buon cristiano capace. Mi mancano però molti altri dati di fatto: spero nel Delegato.

  1. Ambiente. Occorrono individui sodi nella pietà e castità, specialmente, perché la vita è molto libera in estate quanto al vestire, pur facendo essi tutto con naturalezza; per noi specialmente che facciamo giocare i ragazzi è una faccenda; tanto più che se si affezionano (abituati negli anni di infanzia ad essere portati a dorso) facilmente si attaccano in ogni forma. Occorrono individui della massima pazienza; uno scatto è una sconfitta che difficilissimamente si ripara; certe congregazioni hanno avuto casi in cui dovettero cambiare di casa gli individui, perché l’ira, l’impazienza rappresentano pel giapponese la debolezza somma, e quindi la sfiducia totale: è difficile (salvo nei bambini e nei nostri cristiani… e anche in quelli…!) scoprire l’interno di questo piccolo essere, che osserva imperturbabile; se ridete vi smozzica un sorriso e poi osserva e vi giudica. Come? Mah! vedremo.

  2. Vita nostra. Continua con la solita regolarità nelle pratiche di pietà (secondo le regole – per esercitarci incominciamo a dire parte delle preghiere nostre in Giapponese) e nello studio.

Regolari le due conferenze, l’istruzione settimanale ai coadiutori, la soluzione del caso, l’esercizio della buona morte, messe, novene, tridui. La salute è buona in genere. Caldo e zanzare. Presto la stagione delle piogge, necessaria per il riso.

A riposo e chiusura del mese di Maggio abbiamo fatto una modesta gita alle antiche tombe dei grandi del Giappone e specialmente a quella del figlio della dea Amaterasu da cui ebbe – secondo la leggenda – origine la dinastia imperiale. Spero riuscite le fotografie. Sono cumuli di terra in cui, in tombe circolari fatte con pietre ammassate, si metteva il morto coi soliti oggetti del tempo, in gran parte ora raccolti nei musei. Pel mese di Maria due funzioni, fioretti giornalieri, meditazione e lettura sulla Madonna e non potendo fare altro ci siamo uniti in spirito a Lei, a tutto il mondo salesiano santamente invidiando chi poteva fare di più. La rivincita, a Dio piacendo, al prossimo anno.

A sollievo e dietro desiderio dei confratelli ho fatto fare un gioco di bocce, sconosciuto in Giappone (e credono di aver inventato tutto loro!) e che attira i passanti; diverte i cristiani che incominciano a capirlo. Mi è costato ¥ 8,50: al falegname cui si diceva che qualche boccia era un po’ quadra, rispondeva ridendo: “se mi davate ¥ 10 ve le arrotondavo di più!”.

La commissione che passa in maggio per tutte le case e che appone alle medesime un biglietto favorevole o no, alla casa della missione si è presentata al cancello e ha dato parere favorevolissimo.

L’orto ormai è pieno di erbaggi. Quattro chiocce hanno covato con buon esito (un gatto ha mangiato sei pulcini). I conigli vanno benino e per ora si va avanti bene.

  1. Il giorno 21 grande giornata burrascosa, forte grandinata, sulle coste del lago di Miyazaki su battelli da pesca una quarantina di pescatori trovarono la morte. Mi si è fatto pervenire una richiesta di soccorso: ho dato d’accordo col Padre 10 Yen. Povere famiglie e povere anime. Così pure diedi 2 Yen ai pompieri nella loro questua ordinaria. Bisogna tenerseli amici.

  2. Il mese di Maggio è mese di festa per i bambini in Giappone. Sulle case dove vi sono bambini e in cui le famiglie possono, si innalzano lunghe aste di bambù, a cui si attaccano pennoni rappresentanti pesci multicolori che svolazzano al vento.

Il bambù, la trota che è per il giapponese un pesce vigoroso e che rimonta perfino le cascate: questi simboli – una volta di guerra – furono trasformati come augurio di vigoria alla gioventù crescente.



1 Mi pare di aver finito e di aver detto quanto di notevole si era manifestato durante il mese. Tutti vogliono essere ricordati: ci benedica tutti, preghi per noi e il dolcissimo Cuore di Gesù ci ottenga per le mani di Maria di essere presto strumenti docili al grande lavoro e al grande bene che c’è da fare. Ossequi cari ai singoli superiori. Mi nasconda sotto il manto di Maria e se può metta poi dentro il Cuore di Gesù il suo povero figlio:

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2 don Vincenzo Cimatti

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