1389 grigoletto |
1389 / Grigoletto Giuseppe / 1935-3-16 /
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1.1 a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice |
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M., 16 marzo 1935
Carissimo Don Giuseppe,
Potevi ridere, tanto nessuno ride più di me…
Niente di immutato nel povero Don Cimatti e lascia stare il Monsignore… Ho mai pensato di essere signore di nessuno: mi aiuti il vero Signore ad essere almeno signore di me e buon servo suo. Senza di ciò che sono i titoli?
Né pensare che Don Cimatti metta filetto o bottoni o altro… Tutto come prima. Grazie dell’offerta del buon papà di Roncato e del buon Francesco cui ho scritto.
Nel tuo lavoro fa’ come avrebbe fatto Don Bosco e se hai tempo leggine la vita, quanto bene ti farà; specie i punti educativi (sistema preventivo, sermoncini, dilli ai giovani senza timore… Dove non arrivi tu, ci arriva Lui).
Allora aggiusterai ancor più cose fra confratelli e giovani. Niente paura. Prega e fa’ pregare per me che ti ricordo cotidie. In luogo dei soliti dipinti ti mando degli stampati; fanne tu il conto che credi.
Ti abbraccio e benedico coll’anima. Saluta omnes et singulos.
Tuo
Don V. Cimatti, sales.