1178 grigoletto |
1178 / Giuseppe Grigoletto / 1933-11-21 /
1 a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice |
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Presentazione di Maria
Ah! Ci aiuti la Madonna e che siamo tutti suoi
21 novembre 1933
Carissimo Don Giuseppe,
Trovo sul mucchio colle lettere dei tuoi un’altra tua. Del ramo geologico mi interesserebbe qualche impronta (foglie, pesci – oh delizia! – et similia). Per modelli trovo anche qui con facilità.
Ah, Marconcini! Veneto autentico… Dovevi vederlo sul palcoscenico! Buono e santo Adriano!
Inteso per le Ss. Messe di cui assicuro celebrazione e di cui mi accenni elemosina.
Scrivo al buon Orsingher.
Per le Missioni niente timori, est Deus in Israel. Che vuoi? Non sono comprese, né desiderate da molti, eppure sono esse che di fronte alla Chiesa e agli uomini colmano di gloria la Congregazione. Non comprendono forse perché non ricordano bene la vita di Don Bosco e quanto ha fatto per consolidarle, o meglio, non ricordano la Storia della Chiesa. Mah! Sono aberrazioni inesplicabili.
Per te? Prega, e se ti senti di afferrare e portare una croce materiata di insoddisfazioni, sacrifici et similia, generosamente offrili a Gesù. Per il missionario vero (non pensare a Don Cimatti, per carità) è essere consepultus cum Christo. Per me la penso così, ed insieme, siccome la croce, per chi sa portarla, è giocondità, massime gioie, intime sai, intime (non pensare alla popolarità) che non si possono descrivere, Giuseppe mio. Oh, Gesù si comunica al missionario in forme ineffabili… Basta, basta, se no scoppio. Prega per me.
Lavora per il povero Gesù sconosciuto non solo ai pagani che non ne hanno colpa, ma anche, lasciamelo dire, ai cristiani. Lavora nella scuola. È il luogo migliore.
Per me non posso far granché in missione, ma posso lavorare in scuola e nell’intimità. Il Signore vede e sa. Ah, Giuseppe, lavoriamo per il povero Gesù. Passerei delle ore su questo argomento, ma basta, figliuolo. Prega per me e lavoriamo per Lui, lasciando cantare le passere.
Ho già tirato fuori tutto dalle cassettine entro cui frugarono gli occhi cupidi della dogana. Ma c’ero lì presente, e dopo uno o due ne ebbero basta.
Meravigliosi! Sto preparando il posto in bella vetrina, e, come scrissi, spero inviare qualche cosetta (oh, non così bella!). Impacchettamento ottimo, fratture minime. Ah, bravo Sandrino (dico un Rosario per lui… per te intero… ratione impacchettamenti).
E per stavolta basta. Accetta e distribuisci e prega per me.
Tuo aff.mo
Don V. Cimatti, sales.