1053 ghetti |
1053 / Ghetti Giorgio / 1933-2-5 /
1 a Giorgio Ghetti, Dottore di Faenza, amico e benefattore |
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Takanabe, 5 febbraio 1933
Amatissimo Dottore,
Divento rosso… Ma Lei non mi vede… né la sua Signora.
Dopo la loro munifica carità sono stato ingrato a non rispondere subito. Che vuole? Dovetti andare in giro perchè per la festa di S. Francesco di Sales, grazie alla carità dei buoni, potei aprire una nuova residenza a Miyakonojo; e così potere dominare tutta la zona sud della missione ove sono già un centinaio di cristiani, ma specialmente andai a Tokyo, alla capitale ove si incominciò l’opera nostra con oratorio e chiesa con la bellezza di 300 mila anime, si può dire, tutte da convertire. Deo gratias! Tokyo dista un giorno e mezzo di direttisssimo dalla missione, e quando devo andare, bisogna pensare ad una settimana. Quindi pur essendomi portato dietro la loro lettera, ritornai colla medesima, ed oggi (festa dei Martiri giapponesi) solo posso rispondere. E specialmente:
Grazie di cuore della generosa offerta. Che dire? Grazie. Vive assicurazioni di preghiere. Assicuro che le preghiere del mese di marzo saranno tutte secondo le vostre intenzioni. Grazie delle belle notizie che mi dà dei suoi figliuoli e anche del cugino Vincenzo. Potendo aiutarlo è sempre una vera carità.
Ed ora le domando una viva preghiera per me, per i miei missionari, per le nostre future speranze ed affinché possiamo salvare noi e le nostre anime e le anime a noi affidate.
La salute ottima sempre, grazie a Dio. Preghi preghi preghi per me.
Suo aff.mo
Don V. Cimatti, sales.