1381 ricaldone |
1381 / Ricaldone Pietro / 1935-3-9 /
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1.1 a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani |
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Miyazaki, 9 marzo 1935
Ven.mo Sig. Don Ricaldone,
Grazie della sua alata lettera di giubilo al nuovo Monsignore. Come già scrissi devo godere (benché non ne capisca i motivi) per la elevazione della Missione a Prefettura Apostolica, non ne godo e mi meraviglio si faccia rumore attorno al nome del sottoscritto. In questo ancor meno capisco i motivi: perché in ogni caso il merito, dopo Dio, i Superiori e benefattori, va tutto ai confratelli, ed il senso di rivolta a me avviene appunto per questo. Chi c’entra di meno, è lodato… Non capisco, non capisco! Non mi assoggetto certo ai fronzoli o assisi speciali. Viene in buon punto anche la lettera di Propaganda, che mi lascia tutte le facoltà (e non sono poche) usque ad extinctionem (1938): così nelle relazioni coi confratelli missionari non cambierò uno jota.
Non capisco perché si debba gioire per restrizioni di libertà che vengono necessariamente colla regolarizzazione. Beh!, se questo servirà anche solo a salvare un’anima di più (ma Don Cimatti pensa che no) sia la benvenuta anche la Prefettura. Se poi, Lei, amatissimo Sig. Don Ricaldone, avesse avuto parte in questa nomina, la perdono, ma non ha fatto bene certo. Lei mi perdoni la confidenza filiale. Ho trasmesso a conforto dei confratelli le sue care parole. E… chiudiamo la parentesi di questo increscioso doloroso punto della mia vita, che non penso neppure sia avvenuto… Non voglio pensare.
Ho scritto anche al Sig. Don Berruti.
Passiamo tutti (i missionari di ogni genere) momenti di ansia (i confratelli sono più o meno informati). Ventate di nazionalismo, specie nella nostra isola acuiscono anche fra i cristiani, l’odio contro lo straniero religioso o no. Non ci sarebbe da stupire di sorprese. Abbia la bontà di pregare e far pregare per noi. Pel mio rendiconto, in questo mese (febbraio) nulla di speciale, né per la sanità materiale che spirituale. Lotte interne solite, ho bisogno di tener ferma la volontà nel bene.
Per le cose nostre: Don Piacenza ricaduto ammalato è all’ospedale. Don Margiaria sta assestandosi, ma sempre col lamento dei soldi. Nel Kyushu discretamente bene tutti: siamo in attesa dell’entrata dei nuovi in Seminario e piccole opere nostre. A Takanabe la missione si è allogata in un piccolo terreno proprio – a Oita nuova chiesetta e Asilo – attendo l’approvazione dei Superiori per il Noviziato.
Mi duole che i Superiori non possono ancora fare per lo studentato filosof. e teol. per aggiustare definitive il problema. Poveri chierici in aria! E per oggi punto. Preghi e faccia pregare per il
Suo aff.mo figlio
Don V. Cimatti, sales.