5007 /Fracchia Italo / 1958-9-17 /
a Italo Fracchia, ex-allievo di Valsalice e Ufficiale dell’Esercito Italiano
Chofu, 17 settembre 1958
Carissimo ed indimenticabile Italo,
Sono in ritardo a riscontrare la tua del 21 p. p. in lutto per la morte del tuo buon Massimo.
Ho fatto con la mia famigliola preghiere di suffragio – ma come tempra di cristiano, come era, e come allievo di D. Bosco, sta’ sicuro che l’amore di Gesù per queste anime, le investe del suo amore nella felicità eterna: penso, subito o almeno assai presto. E sarà così anche per il mio bravo Italo ed anche per questo povero uomo… Sta’ tranquillo.
Grazie per il tuo generoso aiuto – il Signore ti rimeriti, sta’ tranquillo. Il dovere nostro verso di te, si concreta colla preghiera.
Non sei dimenticato cotidie… La mia ultima opera! Grazie dell’augurio di raggiungere i 98 della tua suocera, cui prego ad multos annos – ma i suoi 98 e i miei 80 sono nelle mani di Dio… Certo che non ho difficoltà, se a Lui piace, di continuare… finché a Lui piace… non fosse altro per aumentare il magretto capitale di merito per il Paradiso. Aiutami colle tue preghiere.
Sempre allegro, laborioso e stiamo sempre uniti in carità e in preghiera.
Ti penso in buone condizioni di salute e per tutti i tuoi cari.
Per il prossimo Ottobre propaga la devozione del S. Rosario fra i tuoi e fra quanti più puoi.
Per me posso lavorare – in assenza dell’Ispettore sono in missione per gli esercizi. Siamo al secondo trimestre… il tempo passa senza avvedersene.
Avanti dunque finché il Signore vuole.
Ti abbraccio e benedico di cuore coi tuoi.
Don Vincenzo Cimatti, sales.