535 rinaldi


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1.1 535 /Rinaldi Filippo / 1930-2-9 /

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a Don Filippo Rinaldi, Rettor Maggiore dei salesiani


Miyazaki, 9 febbraio 1930

Amatissimo Padre,


Deo gratias! Siamo arrivati felicemente. Certo i chierici hanno in qualche momento sofferto il mal di mare, ma in compenso è andato tutto bene. Ora siamo in pieno lavoro di assestamento.

Permetta al solito un po’ di rendiconto mio:

  1. Salute ottima.

  2. Lavoro non manca e di ogni genere, e ne farei di più se non dovessi comandare: si assicurino i superiori che Don Cimatti non è fatto per quello. “Petite et accipietis” e Don Cimatti vuol far presente la realtà delle cose. Deus providebit.

  3. Pratiche di pietà: regolari, certo che questo mese fu un mese di aridità.

Può essere che l’essermi effuso cogli altri abbia portato con sé un restringimento con Dio. Che vuole, amo troppo sensibilmente… Dio lo sa che voglio sia tutto per Lui…

  1. Regole e Ss. Voti; carità mi pare regolare. In complesso: desiderio di miglioramento – rafforzo di buona volontà, ma sono sempre lo stesso. Mi aiuti una buona volta a migliorare.


Come ho trovato i confratelli?

  1. Nakatsu. Don Piacenza optime in tutto. Qualche disturbo di salute, ma nulla di allarmante. Don Liviabella: continuano i suoi disturbi… poco profitto nella lingua, ma fa molto bene tra i ragazzi. Molto preoccupato per la lingua…

La casa è ordinata – vi è un certo movimento di lavoro per i pagani – benino per l’oratorietto nostro – quest’anno avendo una catechista si trasformerà l’orticello in cortile per le ragazze.

Al posto del pollaio ho autorizzato Don Piacenza a costruire alcune camerette che serviranno per i nostri aspiranti giapponesi. Dove metterli? Se non li raccogliamo, nelle singole residenze si perdono; stringe il cuore non avendo né locale, né mezzi: ma tentiamo e la Provvidenza penserà. Nelle nuove disposizioni tutto il personale rimane a posto.

  1. Oita. Don Tanguy optime in tutto. Ha lavorato per i confratelli durante l’assenza del sottoscritto. Di tanto in tanto mal di testa.

Don Escursell spagnolo con tutte le doti dei medesimi. Lavora assai per la propaganda e per tenere vivo il pensiero della missione – non si vede ancora chiaro il profitto nella lingua.

Maccario bene in tutto. Animo assai sensibile, nel rendiconto sparge lacrime, e non so perché.

Ho creduto opportuno, col consenso del Consiglio, chiamare Don Tanguy alla direzione della casa dello studentato. Non è la soluzione ideale, ma non si poté fare diverso. Togliere Don Piacenza da Nakatsu, voleva dire lasciare Don Liviabella in bagna completa e non se la sarebbe cavata e forse per la apprensione con recrudescenza nel suo malanno. Ho messo al posto Don Margiaria, anche perché Oita è il centro della nostra stampa di propaganda, ed essere vicino allo stampatore vuol dire molto.

  1. Miyazaki. Don Cavoli sta bene di salute, ha migliorato in molte cose ed ha lavorato molto. Dato il suo carattere si è alienato un po’ gli animi dei confratelli, specie Don Lucioni – tento ora di piallare, ungere, ecc… Non parlo del sottoscritto che di uno stupido tale non vale la spesa occuparsi.

  2. Casa dello studentato. Una casa di fitto su via pubblica con un po’ di cortile, certo non è l’ideale di una casa di formazione, ma in mancanza d’altro e finché il Signore non ci manda i mezzi di fabbricare sul nostro…

Siamo in povertà, ma il Signore non ci lascia mancare il necessario… Sono coll’acqua alla gola, sempre sognando i milioni che non ci sono, ma il Signore è buono e posso cantare con Don Bosco: “Guai a noi se il mondo sente, forestieri senza niente!”. L’importante è che non soffrano cattive conseguenze i confratelli…

  1. Suore. Anch’esse in casa di fitto, migliore della precedente. Stanno studiando la maniera di incominciare qualche opera di immediata utilità. Finora nulla di speciale.


Già le scrissi del mio povero giubileo. Vorrei offrire al S. Cuore la casa dello studentato e aspirantato e una cappella (come quella di S. Teresa) dedicata a questo cuore dolcissimo. Il babbo (che è poi Lei) deve metterci la mano. Ringrazio del soccorso chiesto per telegramma. Peccato che arriverà chissà quando… ma nel frattempo penserà come sempre il Signore.

Non spero niente di speciale per la venuta di Don Torquinst.1 L’importante è che non tiri fuori del lusso… mi sbaglierò, ma credo che i missionari non siano rimasti troppo edificati dalle case nuove di formazione missionaria… Credo provvidenziale che ora i nostri chierici (che però non vengono da quelle case) siano un po’ nella penuria anche di cose convenienti.

Permetta lo sfogo e preghi che mi faccia santo una buona volta che è ora.

L’abbraccio nel Signore. Dev. mo per tutti:

Don V. Cimatti, sales.

1 Sacerdote salesiano argentino, di famiglia ricca, mandato dai Superiori per aiutare le varie missioni.