Vostro fratello |
119 /Rinaldi Filippo / 1926-1-2 /
a Don Filippo Rinaldi, Rettor Maggiore dei salesiani1
[verso Port Said], 2 gennaio 1926
M.R. Sig. Don Rinaldi,
Siamo giunti felicemente a Port Said, con mare calmo e senza quasi nessuna indisposizione notevole nei nostri viaggiatori; grazie certo alle preghiere di quanti ci accompagnano con affetto, con speranza, col vivo desiderio che presto possiamo iniziare nel nome del Signore, di Maria A. e Don Bosco l’opera nostra.
Le notizie di cronaca al solito. Il Fulda, bel motore… ci trasporta quasi insensibilmente alla meta lontana (oggi, 2 Gennaio – mare un po’ mosso che produce a vari i soliti disturbi in forma lieve). Personale d’equipaggio protestante, gentilissimo, serio, che fa di tutto per accontentarci.
I passeggeri sono quasi tutti stranieri. Formiamo un bel numero noi 29, le tre suore ed una compagnia dell’Opera lirica italiana che fa una tournée in Cina e Giappone, tra cui un ex-allievo di Milano; siamo così una cinquantina di italiani, che cristianamente e italianamente abbiamo celebrato il primo dell’anno. Vi parteciparono pure un giovanotto giapponese, studente all’Università di Vienna (che con la cortesia propria del giapponese ci fa un po’ di scuola), un moro (ottimo signore) e perfino la guida dei 20 missionari protestanti diretti in Cina, proprio mentre in altra sala i protestanti facevano il loro servizio. L’orario così si è stabilito e per quanto dipende da noi vogliamo attenervisi mordicus:
Levata comune 5,30. Ore 6 Messa della Comunità e meditazione; quindi studio libero in cabina o sul ponte – 8,30 colazione – ricreazione – 9.30-10 – 10.30-11 scuole varie (inglese, giapponese, ecc.), 12.30 pranzo – ricreazione, riposo. 15.30 scuole varie… – 17 lettura – ore 18 riassunto di teologia, con soluzione di casi per i sacerdoti. Ore 19 cena – ricreazione – 20 Rosario, preghiere, riposo.
Mi pare che tutti siano sufficientemente occupati e ben animati ad occupare e a tesoreggiare questo tempo certo prezioso – per quanto lo comportano le condizioni somatiche di ognuno.
In ricreazione e più spesso che è possibile ci troviamo in mezzo ai cari aspiranti e confratelli chierici: Don Pedrazzini, Don Trocta e Don Wecc sono elementi assai preziosi per questo.
Tentiamo così colla regolarità nelle pratiche di pietà, coll’allegria sana, col lavoro, di tenerci in contatto colla realtà della vita salesiana da cui per necessità siamo così lontani. Purtroppo manca il tabernacolo; si è a contatto col mondo, colle comodità, colle distrazioni, ma vogliamo per quanto dipende da noi eliminare le cause e far trionfare in noi la vita raccolta e attiva religiosa. Ci sono anche compagni francescani tedeschi missionari in Cina, e un prete secolare tedesco, missionario pure in Cina. Mie impressioni particolari: nessuna. Cerco di offrire a Gesù (non sapendo far altro nella mia superbia che crede di saper tutto) il volontario sacrificio di me; delle forze che mi ha dato; della buona volontà che ogni giorno mi dona con generosità regale, e procuro di rendere sempre più recisi i tagli effettuati in questa partenza, in modo che io non possa che amare Lui e le anime che mi vorrà nella sua bontà affidare. Preghi affinché Gesù accetti questo mio totale sacrificio, che deve da un lato assicurare la salvezza dell’anima mia e dall’altra piegarLo amorevolmente a spalancare il suo cuore alle povere anime dei giapponesi: movendole all’azione della grazia.
Ossequi ai Superiori tutti, che ogni giorno ricordiamo con affetto riconoscente. Ci benedica tutti e la sua benedizione scenda copiosa su chi ne ha più bisogno di tutti (lo creda senza paura!) sul suo devotissimo figlio
don Vincenzo Cimatti
P.S. Ieri il mare un po’ mosso ha avuto su molti i suoi effetti… ma però stiamo tutti migliorando.
120 /Chierici-Valsalice / 1926-1-2 /
ai Chierici di Valsalice
[Verso Port Said] 2 gennaio1926
Miei carissimi di Valsalice,
Come vi ho premesso, eccovi le prime notizie del viaggio, che sono sicuro gradirete, e verranno (lo spero) a farvi ricordare chi vi scrive, le sue necessità spirituali, e l’affetto riconoscente che serba per voi. Sono cenni di cronaca che butto giù senza troppo pensare alla forma. Siamo sul Fulda, bel “Motorschift” del “Norddeutscher Lyoid Bremen” lungo 140 m. circa e largo 30, con personale tedesco, gentilissimo, protestante. I passeggeri sono quasi tutti stranieri, un gruppo di 20 missionari protestanti, ci sono anche 8 suore e 9 padri francescani.
Non aspettatevi da me impressioni, sentimenti di viaggio; sono refrattario, o almeno mi sembra di esserlo. Constatazioni di fatto moltissime: immensa uniformità del mare per ora placido, calmo, multicolore, attraverso cui il Fulda procede imperterrito, senza scuotimenti, rigido nella quieta serietà dei suoi comandanti; navi in lontananza; segnalazioni; terre profilantisi all’orizzonte, che man mano s’appressano; qualche atto di curiosità per vederle, individuarle, fotografarle; vita di bordo finora ottima sotto tutti gli aspetti in cui si vegeta e si cerca di ammazzare il tempo; vivo senso di non essere in casa nostra, nel nostro orario, nella nostra vita; importanza di sapere molte lingue, ecc. ecc. Mi preme farvi notare soprattutto queste varie constatazioni:
Quanto sia duro non avere Gesù durante il giorno nel S. Tabernacolo; sfruttate ora la fortunata situazione in cui vi trovate.
Come sia facile non riuscire a mantenersi nella regolarità, quando si è nella necessità di esserne fuori; (imparate quindi con tutta la forza della vostra volontà a stare uniti abitualmente e recisamente a Dio);
Il Salesiano porta ovunque il suo spirito di schietta allegria e affabilità. Non sono mancati a bordo i canti e i suoni e perfino le danze (intendiamoci! fatte come si deve); qualche partita a barra-rotta e ai quattro cantoni.
Non so che cosa pensino di noi quelli che ci vedono! Certo ridono anche loro, e più i loro bambini e fanciulli; ridono severamente e dopo matura riflessione i marinai; ridono schiettamente i giovani mozzi e perfino i lavandai cinesi.
L’orario è pieno. Ore 6 Messa della Comunità e Meditazione – studio libero. Ore 8.30 colazione, ore 9.30-10 scuola: cinese, inglese; ore 11.30 pranzo, ricreazione; ore 16 scuole – ore 17 lettura – ore l8 confer. teol. per i sacerdoti; ore 19 cena – ore 20 rosario, preghiere e riposo.
Ieri Capodanno: auguri. Alle dieci messa solenne in gregoriano a due cori (frati francescani e noi, accompagnati al piano dal sottoscritto), breve sermoncino. Vi erano tutti gli italiani; alcuni tedeschi, un giapponese (un bravo giovane studente universitario che ci fa da maestro2); un negro e perfino il capo dei protestanti, mentre essi avevano un servizio religioso in sala di prima classe.
A pranzo avevamo un po’ di riserva di vino che si divise fra tutti i commensali con scambio di brindisi. Giorno di gioia santa, di care memorie, di ricordi lontani!
Oggi il mare un po’ mosso agita lo stomaco a molti. Ci facciamo vicendevole coraggio e si fa un po’ i matti (sono nel mio elemento!) per non penarci! Per ora basta. Spedisco questa da Port Said dove speriamo giungere domani 3 gennaio. Pregate per me. Grazie di quanto avete fatto per me: ne sento i benefici effetti in tutti i sensi. Grazie.
Gesù buono vi rimeriti colla generosità che gli è propria, ed Egli nella sua bontà ci faccia totalmente suoi coll’efficace intercessione della nostra Mamma.
Ossequi cordiali a tutti i Superiori, chierici, coadiutori, suore, famiglie e oratoriani. Non dimenticatemi nel Signore che ogni momento vi ricorda il vostro fratello,
Affezionatissimo
don Vincenzo Cimatti
121 /Chierici-Valsalice / 1926-1-2 /
2 gennaio 1926
Miei cari fratelli del secondo corso,3
Mi avete voluto ricordare ancora in una forma gentile a mezzo del bravo Bruni, che avrà ancora una volta disturbato la bontà inesauribile dei suoi genitori. Ma ora, Antonio, stop! Il vostro saluto mi giunse a tavola. Grazie di cuore specialmente perché me lo mandavate da Don Bosco. Notizie di viaggio le leggerete nella lettera comune. Che dirò a voi? Insisto su questi punti:
Datevi vicendevole buon esempio, precedete anzi gli altri nel buon esempio;
Siate voi il braccio forte dei Superiori in tutto;
Lasciatevi, come bambini, lavorare dai vostri superiori;
Pigliate ora forti abitudini al lavoro, alla preghiera, alla s. allegria. Coraggio sempre e avanti nel Signore che vi vuol bene e vi ha chiamati alla vita salesiana, perché vuol affidarvi un vasto campo di attività in cui salvando la vostra, salverete tante anime. Vi benedico e vi abbraccio tutti nel Signore con tutta l’anima.
Pregate per me.
don Vincenzo Cimatti
122 /Rinaldi Filippo / 1926-1-6 /
a Don Filippo Rinaldi, Rettor Maggiore dei salesiani
[Dal Mar Rosso], 6 gennaio 1926
M.R. Sig. D. Rinaldi,
Il nostro piroscafo si ferma a Perim per rifornimenti d’olio: approfitto per darle notizie nostre. Grazie a Dio sempre buone in ogni senso. Salvo le poche inevitabili indisposizioni di alcuni pel mare (Don Cavoli, Guaschino, De Mattia, Don Pedrazzini con un attacco di febbre malarica).
Continua la nostra vita di Comunità in mezzo a questo mondo, che si fa sentire anche in questo guscio di noce che ci trasporta.
Dopo la fraterna accoglienza dei confratelli di Port Said, che si diedero attorno con amorevole bontà per provvedere i rifornimenti indispensabili per la Messa che finora abbiamo potuto e possiamo dire tutti i giorni, per spedire la voluminosa posta e rifornirci rinfreschi e rinforzi pel viaggio, ripartiamo per Suez, mar Rosso.
Novità nessuna o meglio le solite descritte in tutti i libri e dette già da quanti salesiani hanno fatto questo viaggio. L’Africa, in lontananza il Paese di Gesù, l’Arabia!… Quante anime abbandonate e che non conoscono il nostro Dio!
Da un lato la grandiosità della natura, dall’altra le opere colossali dell’industria umana; lo sfruttamento di un popolo e le spontanee manifestazioni di preghiera del musulmano che rivolto al sole che tramonta si prostra mormorando le sue formule; la nostra vita di comunità e la vita spensierata e gaudente di molti di questi passeggeri.
Oggi l’Epifania. Gli artisti d’Opera italiana ci hanno dato mano e si è cantato Messa in musica. Credo forse in nessun bastimento del mondo Gesù sarà stato così onorato dall’arte musicale.
Che altro potevamo offrire di doni materiali al Santo Bambino? Noi gli abbiamo dato tutto noi stessi.
Per ora null’altro. Da Colombo spero riceverà altre notizie. Giunta la notizia della morte della regina Madre: abbiamo pregato e nelle forme possibili suffragato l’anima della pia signora.
E di me? Vado avanti tranquillo in braccio al mio Dio. Calma, lavoro, sforzi di unione continua con Lui.
Preghi per noi tutti e ci benedica. Ossequi a tutti i Superiori. La carità di Gesù abbruci tutte le anime nostre, e specialmente le molte scorie del suo figliolo:
don Vincenzo Cimatti
P.S. - Abbia la bontà di fare da postino. Oggi 7 il mare è un po’ mosso, e vari si risentono. Pazienza… e anche questo come tributo di mortificazione. Per me finora pare che il Signore mi voglia far dare buon esempio agli altri per rianimarli, ecc…
123 /Chierici-Valsalice / 1926-1-6 /
ai Chierici di Valsalice
[Dal Mar Rosso], 6 gennaio19264
Miei buoni confratelli di Valsalice,
Il nostro “Fulda” si ferma per rifornirsi d’olio a Perim e quindi posso anticiparvi notizie: alla prossima fermata a Colombo il resto. È difficile dirvi che cosa si prova nel rivedere i confratelli in altri paesi. Siamo a Port Said per poche ore! Oh, quanta carità, gentilezze e finezze di attenzioni, affinché nulla manchi, anche delle piccole comodità per rendere meno disagiato il viaggio! Credo che allora più che mai ci si sente componenti di una stessa grande famiglia, tutti figli della stessa nostra cara madre la Congregazione. Rividi volti noti, ex-allievi (il Maestro Soldano)… Basta, basta… se no i sentimenti incatenati esplodono e… chissà cosa succede! Dunque… punto e a capo!
Constatazioni: l’Africa lontana, la terra di Gesù, l’Arabia…! Mio Dio, quante anime… Illuminare his qui in tenebris umbra mortis sedent… Le meravigliose opere della natura… l’immensità del mare, il rollio delle onde che si pigliano gioco dei superbi, colossi costruiti dall’uomo e te li menano qua e là come fuscellini, gli immensi terrazzi marini, regolarmente stratificati e fiancheggianti lo stretto di Suez; i delfini giocherellanti lungo la nave; sciami di cavallucci e rondini marine, biancheggianti al sole nel loro volo; alghe disseminate per il mar Rosso… ecco i fatti più notevoli uniti ai fantastici tramonti e levate di sole, e le notti lunari serene, trapuntate di miriadi di stelle!
Che bel periodo! Le opere colossali dell’industria umana; lo sfruttamento dell’uomo nel lavoro; le spontanee manifestazioni del musulmano che prega il suo Allah; la vita di mondo che ferve anche in questi piroscafi che solcano in ogni senso i mari; che di notte fanno sfoggio del loro splendore; le vigili segnalazioni dai porti dagli scogli pericolosi… ecco le più notevoli constatazioni dell’attività umana. Pensate! Suez, Arabia, Mar Rosso, Monte Sinai… La fantasia si perde tra i secoli remoti, tra le vicende d’ogni genere.
Oggi Epifania! La colonia artistica italiana ha messo a disposizione tutte le forze ed un coro ben nutrito con buoni tenori e bassi (non offendetevi… migliori di quelli di Valsalice… erano 7 o 8 omaccioni che spaccavano dei sol…) eseguì la Messa “Te Deum” del Perosi, mentre i buoni francescani eseguivano in modo inappuntabile il bel gregoriano. Che potevamo offrire di meglio a Gesù di doni materiali? Noi salesiani abbiamo offerto tutto noi stessi. Può esserci un dono migliore per Lui che tutto ci ha dato?
La notizia della morte della Regina Madre appresa da tutti con dolore, fu da noi santificata con preghiere per quella benefattrice dell’opera nostra. E per oggi basta. Da Ceylon altre notizie se al buon Dio piacerà farci arrivare. Coraggio, miei buoni confratelli, continuate a pregare per noi. Oh, quanti meriti vi fate, e quali fiori e frutti preziosi di carità venite raccogliendo per il Paradiso!
Allegri sempre, e… chierichetti miei… docili eh! Oh, quanto in seguito ringrazierete il Signore di esservi vinti e di esservi anche in questo padroneggiati! Basta. Se no, comincio la predica… e tra i pensieri, e i riassumendo e concludendo minaccio di non finir più.
Saluti, preghiere e ossequi a tutti.
Ricordate il vostro fratello che nell’Oceano immenso vi è vicinissimo.
1 Vostro affezionatissimo |
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2 don Vincenzo |
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3 125 /Giordano Antonio / 1926-1-7 / |
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4 al chierico Antonio Giordano ed ex-allievi di Valsalice |
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5 Tuo affezionatissimo |
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6 Suo affezionato |
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7 don Vincenzo Cimatti |
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8 don Vincenzo Cimatti |
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9 Tuo |
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10 don Vincenzo Cimatti |
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11 Shanghai, 2 febbraio 1926 |
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12 [4 Febbraio 1926] |
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13 don Vincenzo Cimatti |
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14 Miyazaki, 27 febbraio 1926 |
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15 Miyazaki, 5 marzo 1926 |
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16 Devotissimo |
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17 don Vincenzo Cimatti |
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18 Miyazaki, 2 aprile 1926 |
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19 Suo |
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20 don Vincenzo Cimatti |
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21 Miyazaki, 8 aprile 1926 |
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22 Miyazaki, inizio di aprile 1926 |
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23 Miyazaki, 20 aprile 1926 |
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24 Miyazaki, 30 aprile 1926 |
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25 Miyazaki, 2 maggio 1926 |
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26 Miyazaki, 2 maggio 1926 |
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27 don Vincenzo Cimatti |
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28 don Vincenzo Cimatti |
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29 Miyazaki, 18 maggio 1926 |
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30 don Vincenzo Cimatti |
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31 Miyazaki, 19 Maggio 1926 |
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32 don Vincenzo Cimatti |
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33 Miyazaki, 30 maggio 1926 |
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34 Mi pare di aver finito e di aver detto quanto di notevole si era manifestato durante il mese. Tutti vogliono essere ricordati: ci benedica tutti, preghi per noi e il dolcissimo Cuore di Gesù ci ottenga per le mani di Maria di essere presto strumenti docili al grande lavoro e al grande bene che c’è da fare. Ossequi cari ai singoli superiori. Mi nasconda sotto il manto di Maria e se può metta poi dentro il Cuore di Gesù il suo povero figlio: |
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35 don Vincenzo Cimatti |
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36 Miyazaki, 2 giugno 1926 |
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37 Devotissimo |
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38 don Vincenzo Cimatti, sales. |
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39 Miyazaki, 6 giugno 19261 |
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40 Don Vincenzo Cimatti, sales. |
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41 Miyazaki, 4 luglio 1926 |
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42 Tuo |
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43 don Vincenzo Cimatti |
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44 Suo |
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45 don Vincenzo Cimatti |
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46 Miyazaki, 11 luglio 1926 |
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47 Devoto |
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48 don Vincenzo Cimatti |
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49 Miyazaki, 25 luglio 1926 |
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50 Tuo |
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51 don Vincenzo Cimatti |
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52 Miyazaki, 27 luglio 1926 |
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53 Gesù ci santifichi tutti tutti tutti e specialmente il vostro |
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54 don Vincenzo Cimatti36 |
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55 Miyazaki, 29 luglio 1926 |
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56 Miyazaki, 31 luglio 1926 |
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57 Suo figlio |
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58 don Vincenzo Cimatti |
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59 Miyazaki, 5 agosto 1926 |
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60 Tuo |
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61 Miyazaki, 5 agosto 1926 |
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62 don Vincenzo Cimatti |
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63 Miyazaki, 28 agosto 1926 |
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64 Miyazaki, 2 settembre 1926 |
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65 Miyazaki, 2 settembre 1926 |
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66 Miyazaki, 2 settembre 1926 |
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67 Miyazaki, 4 settembre 1926 |
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68 Tuo |
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69 don Vincenzo Cimatti |
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70 Miyazaki, 9 settembre 1926 |
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71 Tuo fratello |
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72 don Vincenzo Cimatti |
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73 Miyazaki, 13 settembre 1926 |
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74 Miyazaki, 26 settembre 1926 |
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75 Tuo |
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76 don Vincenzo Cimatti |
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77 Miyazaki, 1 ottobre 1926 |
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78 don Vincenzo Cimatti |
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79 Miyazaki, 8 ottobre 1926 |
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80 don Vincenzo Cimatti |
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81 Miyazaki, 8 ottobre 1926 |
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82 don Vincenzo Cimatti |
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83 don Vincenzo Cimatti |
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84 Miyazaki, 13 ottobre 1926 |
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85 Tuo |
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86 Miyazaki, 13 ottobre 1926 |
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87 don Vincenzo Cimatti |
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88 Tuo |
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89 don Vincenzo Cimatti |
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90 Miyazaki, 20 ottobre 1926 |
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91 Don Vincenzo |
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92 Miyazaki, 20 ottobre 1926 |
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93 Tuo sempre |
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94 don Vincenzo Cimatti |
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95 Tuo cugino |
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96 don Vincenzo |
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97 Tuo |
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98 Don V. Cimatti |
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99 Miyazaki, 7 novembre 1926 |
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100 Tuo |
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101 don Vincenzo Cimatti |
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102 Miyazaki, 21 novembre 1926 |
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103 don Vincenzo Cimatti |
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104 Miyazaki, 22 novembre 1926 |
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105 Miyazaki, 22 novembre 1926 |
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106 Miyazaki, 25 novembre 1926 |
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107 Don Vincenzo Cimatti |
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108 Miyazaki, 25 novembre 1926 |
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109 Miyazaki, 28 novembre 1926 |
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110 Tuo |
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111 don Vincenzo Cimatti |
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112 Miyazaki, 28 novembre 1926 |
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113 don Vincenzo Cimatti |
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114 Miyazaki, 28 novembre 1926 |
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115 Suo devotissimo |
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116 don Vincenzo Cimatti |
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117 220 /Amerio Franco / 1926-12-… / |
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118 Miyazaki, 8 dicembre 1926 |
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119 Miyazaki, 19 dicembre 1926 |
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120 don Vincenzo Cimatti |
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121 223 /Chiabotto Lorenzo / 1926-12-23 / |
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122 Miyazaki, 23 dicembre 1926 |
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123 Miyazaki, 23 dicembre 1926 |
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124 Miyazaki 31 dicembre 1926 |
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125 don Vincenzo Cimatti |
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126 don Vincenzo Cimatti |
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127 don Vincenzo Cimatti |
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