599 ricaldone


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1.1 599 /Ricaldone Pietro / 1930-6-30 /

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a Don Pietro Ricaldone, Vicario del Rettor Maggiore dei salesiani



Miyazaki, 30 giugno 1930

Amatissimo Sig. Don Ricaldone,


Roma, Don Torquinst, Torino… devono essere morti… quindi tutti i piani progettati furono arrestati… e pazienza… Sarà questo il volere di Dio.

Notizie generali. Salute dei confratelli discreta – in pratica sono tutti stanchi. Sto col Consiglio studiando il modo di dare a tutti un po’ di sollievo – siamo nel periodo del caldo, fino a tutto agosto. Ma se non ci viene un forte aiuto di personale e mezzi mi si sfibbrano [sic!] tutti… Quei della prima spedizione sono quasi tutti reliquiari di guerra, con nervi scossi… e relative conseguenze.

Dei nuovi Lei conosce Don Marega – il ch. Baratto l’ho già messo a riposo e vedremo il da farsi.

Ho già in animo di proibire nuove attività pel prossimo anno, ma a tenere anche solo le posizioni c’è molto lavoro, acuito sempre dall’assillante problema della lingua, che più si procede, più ci accorgiamo di non sapere. Deus nos adjuvet!

Notizie speciali. La malattia di Baratto è esaurimento per cui la testa non gli serve per studiare. Quanto durerà questa condizione di cose, non prevedo. Intanto riposo dallo studio fino a settembre. L’ho preso con noi alla Missione dove può, con lavoro più di mano che di testa, riposare e lavorare.

Ne ho uno ammalato spiritualmente, non ho ancora capito di che natura, ma presto chiarirò e riferirò: è il ch. C..

Ho Don Lucioni che non sa adattarsi per incompatibilità di carattere con Don Cavoli. Sono cose però più che tutto interne.

Di Don Pedro ho riferito. Don Marega Lei lo conosce… Desidero sfogare quanto non posso fare che con Gesù e coi Superiori… a scarico di coscienza e non dico altro… per le promesse fatte.

Spiritualmente poi Don Cimatti è in un periodo di aridità e quindi… giocondamente non c’è che afferrare la croce… Aggiunga tutti questi ritardi di mezzi, di consiglio… e può farsi un’idea dello stato dell’anima di Don Cimatti. Ma il Signore ci aiuterà. Certo per non lasciar mancare nulla ai figliuoli sto dando fondo a piccole, magrissime miserie che dovevano essere l’inizio della futura dote della missione futura.

Si vede che al momento non piacciono al Signore neppure queste naturali previdenze, consigliatemi dai Superiori… e ci vuole nella schietta povertà quotidiana… oppure non siamo degni della predilezioni di Gesù, specialmente per le miserie di uno che Don Cimatti ben conosce…

Fiat voluntas Dei. Se entro il mese di Luglio non arriva nulla posso cominciare ad elemosinare di porta in porta. Se sarà necessario farò anche questo.

Non mi pensi però cambiato… matto come sempre domani ad esempio con Don Margiaria inizio una serie di quattro concerti di beneficenza per i nostri poveri (ne abbiamo una quarantina di cui alcuni a totale carico). È probabile che gli introiti non passino le spese, ma se non entrano i soldi si predica N. S. Gesù Cristo che vale molto di più…

Questo lavoro musicale e il preparare lavoretti per la nostra propaganda cattolica da stampare e il dirigere, come posso, i confratelli è il poco lavoro missionario che posso fare. Così vuole il Signore e… così sia!.

Spero comincerà a pensare al nostro futuro personale. Come ho già detto pensi che coi chierici che manderà (pel numero veda Lei) ci vuole il personale per la scuola.

L’anno scorso, con tutte le insistenze fatte venne Don Marega… Sarà convinto anche il Sig. Don Ricaldone che con uno non si sostiene uno studentato. Il prossimo anno comincia il secondo anno.

Pensi che il piccolo aspirantato non potrà essere tenuto a Nakatsu perché un altro anno si raddoppierà e mi ci vuole un po’ di personale. Una pazza idea… Non potrebbero i Superiori imprestare ad tempus (due anni, quattro anni) qualche confratello che potrebbe venire per fondare bene l’insegnamento nello studentato, istruirsi, ecc. ecc.? Potessi avere un buon confessore almeno per lo studentato! Il male del ch. Cagna è tutto in questo… difficoltà di confessione.

Non posso dirle per ora nessun progetto, dato tutti i ritardi di cui sopra.

È certo:

        1. Che bisogna cercare un posto pel piccolo Seminario e aspirantato, perché a Nakatsu non ci si sta. Allarghi il pollaio.... ma è sempre pollaio. Sto in attesa del sussidio di propaganda.

        2. Bisogna assolutamente togliere lo studentato da dove è, prima dal punto di vista morale (su strada pubblica, ecc. ecc. ) e poi perché non ci si sta. Secondo il consiglio dei Superiori bisogna attendere Don Adolfo.

        3. Ho bisogno di aprire l’asilo e far lavorare le suore… e il Signore mi aiuterà. Avevo fatto e rinnovo le promesse al S. Cuore… forse non ritiene opportuno l’esaudirle.

        4. Ho bisogno di rimaneggiare il personale pel bene di varie anime, ma non si può pensare se non si conosce qualche dato di quelli che verranno.

Inoltre la missione ha bisogno di varie cose. Se Lei mi potesse dire chi è il Capo-spedizione e ci potesse mettere in relazione… Lei mi dirà: “Ci sono uffici a Torino”.

Mio buon Don Ricaldone, in tutti questi preparativi è il cuore che c’entra, l’interessamento personale e negli uffici… (non mi sgridi!…).

Dunque venga in aiuto a questa tapina missione… che riesce a fare quel che può.

E per stavolta stop, in attesa di consigli, di aiuti e di sgridate… fanno sempre bene all’anima mia.

Chissà che il Signore non mi voglia presto… e mi sto preparando.

Speravo andarmene al 25.mo di Messa (18-19 Marzo), ma… Preghi per me.

Tutti le fummo vicini nel giorno di S. Pietro.

A nome di tutti:

Don Vincenzo Cimatti, sales.