1589 / Cecchetti Albano / 1936-1-15 /
a Don Albano Cecchetti, missionario salesiano in Giappone
15 gennaio 1936
Carissimo Don Cecchetti,
Bravo. Scriva (e non troppo) a Miyazaki ma non spedisca poi (come questa che mi invia) a Miyakonojo. L’elemosina dell’Ambasciatore non era ancora in mano che era già volata… Pensi a Tokyo… Alla fine del mese dovrei dare Yen 3.000 all’Arcivescovo e subito 1.000 all’impresario. Mah! L’ambasciatore non può dare al momento (sanzioni anche per lui)1 quanto vorrebbe: dice darà poco a poco. Finché sarà come rimane per la partenza di Tassan ricordi che via il gatto i topi ballano (e come!): il puro necessario… e più presto che può. Anche questo povero Beppu, povera Cenerentola anch’essa come tanti punti della Missione.
Non tema di parlare giapponese – ricordi che il Signore dà a noi preti una grazia speciale… “evangelizantibus virtutem multam”… che non dà ai catechisti. Lei si fa capire benissimo e quindi si butti senza paura nell’apostolato.
Non mi preoccupo dell’olio che non è materia per le mie mani, se non pel Battesimo, cresima ed estrema unzione. Primo di quello ci vuole olio di gomito per noi e per loro nella formazione.
Guai se diventano solo come me. Povero Giappone! Povera Prefettura e povera Congregazione! Preghi per me.
In Seminario piccola rivoluzione2 permessa dalla Provvidenza per liberarci da alcuni superbi facinorosi che forse in seguito ci avrebbero fatto piangere e con noi la Chiesa e la Congregazione. Deo gratias. Quelli degni sono ritornati. Esperienza per loro e per noi.
Suo aff.mo
Don V. Cimatti, sales.
1 Contro l’Italia erano state dichiarate le sanzioni per l’invasione dell’Abissinia.
2 Alcuni ragazzi avevano protestato per il trattamento e per il modo di agire del direttore.