264 /Rinaldi Filippo / 1927-6-5 /


264 /Rinaldi Filippo / 1927-6-5 /




a Don Filippo Rinaldi, Rettor Maggiore dei salesiani


1 Miyazaki, 5 giugno 1927

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Mio amatissimo Padre,


Fra poche ore parto per Kobe per incontrarmi col Sig. Don Ricaldone.1 E non dico altro…

Nella sua ultima mi dice che Lei tacerà. Padronissimo ma non può tacere il cuore del figlio.

Esercizio di buona morte e perciò…

Salute ottima – lavoro non manca in ogni senso – pratiche di pietà regolari – in comune. Trovo che quando debbo viaggiare o essere fuori dell’orario, non sempre mi riescono bene. Altro che essere santo! Quanta via ancora... ad ogni modo affido a Lei la mia anima affinché me l’aiuti.

Per i santi voti mi pare nulla di speciale: devo frenare gola e il cuore; anche per questo mi aiuti. Che vuole? La superbia e il cuore sono i miei più forti nemici. Preghi, preghi, preghi.

Carità in omnibus: ho bisogno di addolcire i miei modi di dire e fare.

Don Cavoli. Salute un po’ precaria. Pel resto bene – quando però i nervi ballano…

Coad. Guaschino: sofferente per lombaggine e di tanto in tanto mal di testa. Pel resto, duretto nel fare quanto la testa gli dice…

A tutt’oggi non ho notizie particolareggiate sul rendiconto di Oita e Nakatsu. Ora sono tutti in buona salute e perché santi salesiani, il Signore benedice mirabilmente il loro lavoro.

D’altro nulla. La vita giapponese ha essa pure il suo ritmo ripetitorio, quindi… La relazione per il Bollettino le dirà quanto i suoi figli hanno tentato di fare nel Giappone per onorare Maria nostra Mamma.

Ed ora colla venuta del suo rappresentante speriamo rassodare le cose, darle miglior piega e specialmente guadagnare assai per la salute dell’anima. Preghi affinché mi faccia santo. Mai come ora comprendo che se non si è tali, si fan buchi nell’acqua e non si conclude davvero nulla nulla nulla.

L’abbraccio per tutti e Lei ci benedica.


Suo in tutto aff.mo

don Vincenzo Cimatti, salesiano

1 Don Ricaldone arrivò il giorno 7 con Don Canazei Ispettore della Cina, a cui apparteneva anche la missione del Giappone, e vi rimase fino alla fine di giugno. Per Don Canazei fu l’ultima visita al Giappone. Visitarono Tokyo e poi tutte le residenze, ricervendo solenni accoglienze, e lasciando alla fine una relazione dettagliata e parecchie disposizioni pratiche. Ci sono molte foto commemorative. Per l’occasione si fece crescere la barba. Don Cimatti si divertiva a farne la presentazione in giapponese dandogli il titolo onorifico di “Eccellenza”, che in giapponese si dice “Kakka”., a cui Don Ricaldone rispondeva ridendo “pursel !”, ma la gente non capiva.