per la verità, del loro mondo),
nei cartoni animati e negli inter-
mezzi pubblicitari, circolano
scene o immagini che suscitano
la curiosità e l'emotività legata
alla sfera sessuale e che soprat-
tutto trasmettono mentalità e at-
teggiamenti improntati alla su-
perficialità. Sembra che ci sia
nei mass-media come un macro-
progetto finalizzato a convince-
re tutti, giovani e adulti, all'uso
il più anticipato possibile (appe-
na lo consente la capacità fisica)
della sessualità e all'uso libero di
essa.
Un compito, dunque, davvero
difficile per i genitori, in un tale
contesto, ma quanto mai urgen-
te, quello di favorire nei figli una
maturazione graduale e armoni-
ca della sessualità. Un compito
che si configura non negativa-
mente (indicare cosa evitare,
cosa non fare), ma positivamen-
te, come attenzione e impegno
sia a sviluppare nei figli la capa-
cità di una relazione serena con
le persone dell'altro sesso, aper-
ta alla possibilità di una signifi-
cativa e decisiva esperienza sen-
timentale, sia a fare scoprire la
dimensione ampiamente perso-
nale (nel senso che riguarda tut-
ta la persona e tutte le sfere del-
la persona) e la ricchezza di va-
lori, relazionali, affettivi e spiri-
tuali, presenti nella sessualità
umana.
Visione positiva
della sessualità
messa per una visione positiva
della sessualità), mostrando e fa-
cendo percepire apprezzamen-
to, attenzione e cura delicata
per il loro corpo, non rispar-
miando le manifestazioni fisiche
dell'affetto, anzi cercando di far
cogliere la corrispondenza fra
l'affetto, lo stato interiore, e le
manifestazioni corporee di esso.
Indispensabile è, poi, evitare,
da parte dei genitori, chiusure o
remore varie, aprendosi anzi al
dialogo con i figli su questo te-
ma, a partire dalla loro curiosità
ed esigenze di conoscenza (sti-
molandole, se necessario), senza
nascondimenti, serenamente e
con una gradualità attenta al
loro sviluppo. Si tratta, attraver-
so il dialogo, di prospettare i va-
lori insiti nella sessualità umana,
perché l'educazione sessuale
non è tanto questione di infor-
mazione, a cui si tenta da più
parti di ridurla (certo, c'è biso-
gno anche dell'informazione),
quanto di scoperta di significato.
E di dialogo serio, in questo
campo, i figli sono desiderosi.
Ma la proposta più efficace di
educazione sessuale in famiglia
crediamo che sia costituita dalla
testimonianza che i genitori rie-
scano a dare della loro relazione
di coppia. Non c'è «insegnamen-
to» migliore per i figli, sul signi-
ficato della sessualità umana,
che vedere i propri genitori sem-
pre innamorati, felici di stare
insieme, capaci di attenzioni e
di premure reciproche, non tra-
scurati nelle manifestazioni di
affetto.
È un compito che comincia,
possiamo dire, con la nascita dei
figli e li accompagna fino all'a-
dolescenza e alla giovinezza.
È importante, infatti (prospet-
tiamo alcuni orientamenti matu-
rati in noi attraverso l'esperien-
za, lo studio e il confronto con
altre coppie), che i genitori in-
fondano nei figli, sin da piccoli,
il senso della bellezza del corpo
e dell'unità della persona (pre-
Far fare esperienze
di amore profondo
E, importante, perciò, che i
genitori non nascondano ai figli
le proprie manifestazioni di te-
nerezza, anzi che facciano per-
cepire il profondo legame di
coppia che li unisce. I giovani
hanno ancor più bisogno oggi di
credere che l'amore profondo e
duraturo è possibile e bello, ma
per crederci hanno bisogno di
vederlo, di sperimentarlo negli
altri, e soprattutto in coloro a
cui vogliono bene.
È bene, ancora, che i genitori
favoriscano e incoraggino le
amicigie (anche numerose) dei
figli con coetanei dell'altro ses-
so, per educarli a un rapporto
sereno, libero, che sappia coglie-
re le ricchezze della persona e
non sia condizionato, quasi ine-
vitabilmente, dalla prospettiva
della relazione d'amore.
L'educazione all'amore in fa-
miglia, facendo cogliere il so-
stanziale valore di dono, non di
possesso, della relazione sessua-
le, che perciò presuppone la ca-
pacità di rinuncia e di rispetto
per l'altro, sarà attenta a fare
progressivamente sviluppare nei
figli, anche in altre sfere relazio-
nali e nelle più varie occasioni,
la capacità di autocontrollo e di
rispetto per gli altri. È questa
un'esigenza di ogni relazione in-
terpersonale, perciò ancor più di
una relazione d'amore.
Educare ali'amore di Dio
Consideriamo, infine, l'aspet-
to dell'educazione all'amore di
Dio, che richiederebbe certa-
mente più spazio di quanto è
possibile in questa sede, in
quanto implica tutto il discorso
dell'educazione alla fede, su cui
peraltro la Famiglia Salesiana ha
abbondantemente riflettuto nei
due ultimi Capitoli generali dei
SDB e delle FMA.
Ci limitiamo, perciò, ad evi-
denziare come la difficoltà mag-
giore per i genitori, per questo
aspetto dell'educazione all'amo-
re, sia costituita dal contesto
culturale attuale fortemente se-
gnato da un ateismo pratico,
dall'indifferenza religiosa o dalla
poca rilevanza esistenziale della
fede .
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