1. Formazione
• una famiglia
È una figura che ha un non so
che di straordinario, di ecceziona-
le. Somiglia, è vero, per le doti di
cuore e per il suo spirito a tante
donne, con un pizzico di fantasia
in più, con una prudenza ed una
saggezza non comuni, con un?
spirito di osservazione ~d una VI-
sione delle cose presenti e future,
che lasciano perplessi.
Margherita, ormai ventiquattren-
ne, era una ragazza da marito, an-
che se di marito non ne voleva sa-
pere, sempre fissa nella sua _ferma
decisione di non allontanarsi dalla
sua casa nell'intento di assistere la
mamma e la vecchia nonna.
«Questa è la mia missione, questo
il mio dovere» diceva. E la madre:
«Ma no, figlia mia: tu hai una tua
strada da battere, tu sei chiamata a
formare una nuova famiglia, ad ave-
re dei figli, se Dio vorrà».
Ai Becchi di Castelnuovo, un
pugno di case nella frazione di
Morialdo, non molto lontano da
Capriglio, viveva Francesco Bo-
sco, di ventotto anni: era rimasto
vedovo con un figlio, Antonio e la
vecchia madre. Un giorno, dome-
nica, la mamma di Margherita,
abbordò di nuovo la figlia, indi-
candole in quella povera casa ai
Becchi la sua missione: «Tu do-
vresti sposare quel brav'uomo».
Margherita rispose prontamente:
«Mamma, ho bell'e deciso. Farò
come voi dite. Dio mi aiuterà».
Il matrimonio fu celebrato il 16
giugno 1812 e nelle due famiglie fu
quello il segno benevolo della Prov-
videnza. Così Francesco ebbe una
nuova compagna fedele e affettuo-
sa Antonio una seconda madre e la
su~era una premurosa, attaccatis-
sima nuora. E la vita riprese sotto
una nuova luce tingendosi di rosa e
di speranza. L'8 aprile 1913 nasce il
primogenito Giuseppe ed il 16 ago-
sto 1815 Giovanni.
· . Fiducia in Dio
Tutto sembrava filare nel mi-
gliore dei modi. Ma i disegni di
Dio sono imperscrutabili. Ed ecco
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DAL SALUTO DEL COORDINATORE DELLA CONSULTA MONDIALE
...
E con viva gioia che vi porgo il saluto e l'augurio di un ricco e frut~oso
Convegno nazionale da parte della Consulta mondiale_ eh~ ho l'o~or; d~ i:aJ?-
presentare, della Segreteria esecu_tiva c~ntr~e e di Pierange o a nm,
Consultore mondiale per l'Italia e il Medio Onente.
to vostro Convegno nazionale che vi approntate a vivere è senza dub-
:~e~ momento di preghiera, di incontro e di c~mfr'?nt~ su _t~tte qu!lle t~-
matiche relative ai Laboratori Mamma Margherita di c111 VOI _s1_ete le 11:1can-
cate, rappresentanti di tante altre vostre so~elle cooperatrici che vivono
l'esperienza dei Laboratori Mamma Marghenta.
.. . . .
Quello che io penso e vi chiedo, carissime so_relle ~ooperatric1, e d_i vivere
nei Laboratori Mamma Margherita in un clima di grande c'?m~one tra
voi, attraverso un santo lavoro, che fa innanzitutto bene a VOI e POI a tante
missioni nel mondo.
.
Paolo Santoni
improvvisa una campana a mor-
to. Una polmonite ribelle ad ogni
cura, una tomba aperta. Papà
Francesco, appena 5 anni sposo e
solo trentaquattrenne, muore
strappato all'amore della famiglia
e Giovannino, colui che diventerà
il padre degli orfani, rimane orfa-
no a soli due anni. Le ultime rac-
comandazioni del poveretto alla
moglie furono proprio per il pic-
colo. Così la «misera madre»,
come tutti dicevano in paese, ri-
mase con tre figli: il giovane Anto-
nio non considerato mai figlia-
str~. Giuseppe e Giovanni, e la
suocera paralitica. Lei fa assestare
il porticato comperato da France-
sco, in casetta a 4 stanze.
Mamma Margherita, rimasta
vedova ancora giovane, non pen-
sò che alla famiglia, alla casa, alle
sue terre, ai suoi figli - tutti e tre
sullo stesso piano nonostante
qualche sgarbo di Antonio - e
alla vecchia suocera.
I raccolti andavano bene.. .?
« Tutto merito del Cielo - diceva
contenta e soddisfatta - ringra-
ziamo Dio». La stagione era con-
traria un acquazzone, una gran-
dinat~ rovina ogni cosa... ? E lei,
sempre serena e fiduciosa: '.'Di?
dà, Dio toglie. Sia benedetto il Si-
gnore!». Donna veramente forte,
coraggiosa, perché ricca di fede e
di pietà. Virtù che sono fonda-
mento di ogni buon cristiano e
quindi di ogni cooperatore.
. Sostegno della vocazione
di Giovanni
Dopo il sogno dei 9 anni, che
Mamma Margherita interpreta
con una felice intuizione «Forse ti
farai prete e ti interesserai dei ra-
gazzi», Giovannino . m_anife~ta
apertamente il desiderio di studia-
re. E la Mamma, che ha intuito
questa sua grande voglia ed h~
scoperto l'intelligenza e la volonta
del ragazzo, lo asseconda, anche
contro il parere di Antonio. La
casa di Margherita, intanto era di-
ventata la «casa della carità»: tutti
quelli che avevano bisogno arriva-
vano alla sua porta sempre spa-
lancata come il suo cuore, a
chiunq~e chiedesse una fetta di
polenta, un tozzo di pane, un bic-
chiere di quel vino buono o doman-
dasse ospitalità nel fienile o nella
stalla. Perfino ai soldati delle ultime
guerre, rimasti sbandati nel territo-
rio e datasi al brigantaggio, non sa
negare l'aiuto, approfittando per
un richiamo, un ammonimento, un
invito a cambiare vita.
Mamma Margherita è felice, e
le sembra giunto il momento di
inviare a Chieri, presso una sua
amica compaesana - Lucia Mat-
ta - il caro figliolo perché prose-
gua gli studi. Dieci anni a Chieri,
che valgono una vita!
4. Compartecipe della mission -
di Giovanni
Don Cafasso chiama Giovanni a