DANILO LEONARDI
Finestra
aperta
sul
Inondo
a Tv. Tutti ne parlano; in
ogni giornale, settimanale o
quotidiano c he sia, c'è uno
spazio per le i. Critici illu stri
(o meno) osservano i suoi
programmi, li valutano ed
espongono a i lettori le loro
concl usioni. I personaggi
più famosi e popolari, sono in gran parte
i protagonisti della tv. Riviste specializ-
zate, ogni settimana, illu strano i suoi
programmi e consigliano quali andranno
preferiti e quali scartati. I politici si az-
zuffano per il controllo de ll a tv; e c hi più
ha spazio, più con se nsi ottiene. "L' ha
detto la tv"! E' J modo di dire che sanci-
sce l'autenti cità di ciò c h e si è visto e
sentito. C'è poco da fare: la televisione è
la padrona de l nostro tempo. Vo lenti o
non, ci tocca tutti. Qualc uno, per reazio-
ne contro questa "invadenza", dice inve-
ce, c he si potrebbe farne a meno, addirit-
tura spegnerla del tutto. Noi - se anche
volessimo - non possiamo.
Questo mezzo c.osì potente, è diventato
la dimens ione a lternativa di riferimento,
p e r tutte le g iovani generazioni. Alcuni
parlano dei nostri bambini come di vera
è propria "Tv generation", primi abitato-
ri d i due territori: que ll o rea le, il mondo,
la famig lia, g li am ici, la scuola, la c hiesa,
l'oratorio; quelle de lla tv, non reale, ma
affascinante, colorato, pieno di suoni, di
immagini, capace soprattutto di colpire
la fantasia, di s uscitare grandi emozioni e
suggestioni. Chiunque voglia essere vero
ed ucatore, non può fare a meno di que-
sta realtà se vuole entrare in reale comu -
n icazione con i più giovani.
Non spegnia mo la tv, allora, ma diamo le
iJ posto c he le compete. Un posto impor-
tante, perchè è una realtà preziosa, una
"finestra aperta su l mondo" si diceva una
vo lta, in grado di mostrarci eve nti ch e si
svo lgono a grandissima distanza da noi.
Una r eaJtà potente, capace di persuadere
le masse e di influenzare le sue scelte, di
modifi car e anche le capacità di appren-
dimento e di scelta di un ragazzo. Una
realtà complessa, c he usa un suo li n-
guaggio specifico, con tanto di codici da
interpretare e messaggi da decodificare.
Un posto importante perchè la tv è una
grande forza c he oggi mode ll a il mondo e
far finta di niente non ci pare saggio.
Detto questo, co rre l'obb ligo di racco-
mandare a tutti una maggiore attenzione
a l modo in cui ognuno di noi u sa, o me-
g lio, fruisce de l mezzo televisivo. Per
prima cosa, va tenuto sempre conto che
la tv non è la realtà, così come avrebbe
detto Magritte - "l'immagine di una pipa
non è un a p ipa". Pensare c he ciò c he si
vede in tv sia la verità è commettere un
pericoloso errore. Lo schermo potrà mo-
strarci un punto di vista de lla realtà, m a
mai la realtà stessa. Va pure aggiun to
c he il padrone della tv molto spesso ha
interesse a mostrarci della realtà solo
quella parte c he gli fa comodo; per c ui, al
punto di vista particolare de ll 'occhio de l-
la te lecamera, limitato e parz ia le, si ag-
gi unge, come ulteriore v izio, quello de l
padrone della tv, c h e ulteriormente fi ltra,
seleziona e talvolta manipola la realtà.
Non tutto ciò che in tv vediamo ha, per-
c iò, valore di testimonianza della verità.
È di questo intanto convi nciamocene noi
ad ulti, c he invece, spesso, ci comportia-
mo proprio come de ll e brave pecorelle,
pronte a rispond ere docilmente a tutti i
richiami e a tutte le lusinghe del padrone
e pastore-tv. Quanto più sare mo in gra-
do di usare capacità criti ca e libertà di
sce lta davanti a l piccolo sc hermo, tanto
più saremo in condizioni di poter tra-
smettere a i nostri fig li corrette indicazio-
ni e istruzioni p er l'u so della tv.
Non c'è spazio, ora per entrare ne llo spe-
cifìco argomento del corretto rapporto
bambini e tv, ma ci impegniamo a torna-
re ancora sull'argomento nei prossimi
numen.
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