Bollettino_Salesiano_197812


Bollettino_Salesiano_197812



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RIVISTA DELLA FAMIGLIA SALESIANA FONDATA DA DON BOSCO NEL 1877
ANNO 1D2 N. 12•14
e SPEDIZ. IN ABB. POSTALE GRUPPO 2 17D1 • 2 QUINDICINA •
15 GIU. ·LU.• 1978
•.. f"rze vive e ,e,,erDse al servizi" delta CJ,ies«
i>t spirìt" di autentiea testim"riianza eristi«l'ta.
-Paolo \\tI, 3 >10'/imire 1976
NUOVO REGOLAMENTO
Continua la sperimentazione
Direzione Generale Opere Don Bosco
Via della Pisana, 1111 ROMA
Il RETTOR MAGGIORE
24 Maggio 1978
Il Rettor Maggiore, con il suo do-
cumento-lettera, ci invita a prosegui-
re la sperimentazione del Nuovo Re-
golamento che recepisce ora i sug-
gerimenti del Congresso Mondiale, e
in tale modo diventa più valido,
perché tiene conto della esperienza
che è la più importante maestra della
vita.
A noi, conseguentemente, incom-
be il dovere di una più stretta osser-
vanza.
Carissimi Cooperatori Salesiani,
vi saluto effusivamente nel Signore e vi Invito a crescere nella vocazione saleslana
da lui ricevuta.
Oggetto di questa mia breve comunicazione è la promulgazione delle varianti al
Nuovo Regolamento » proposte dal vostro Congresso Mondiale.
Esso prevedeva che Il Capitolo Generale XXI della Congregazione Salesiana .
prendesse In esame gli emendamenti allo stesso Regolamento votati dal Congresso
Mondiate {cfr. a. 34,2).
Il Capitolo Generale XXI ha considerato tale compito proprio del Rettor Maggiore
con Il suo Consiglio.
Ora, prima di una approvazione definitiva, sembra indispensabile un più lungo
periodo di sperimentazione, analogamente a quanto è avvenuto per le Costituzioni
Salesiane, salvo pochi emendamenti.
Con la presente lettera si promulgano le varianti suggerite e votate dal Congresso;
esse si aggiungono perciò, o in parte modificano Il Nuovo Regolamento, che, così
Integrato, continuerà ad essere sperimentato vitalmente nei prossimi sei anni.
Terminato Il sessennio si procederà alla approvazione definitiva così come risulta
ora con le aggiunte, oppure si apporteranno I mlglloramentl eventualmente suggeriti
dalla esperienza.
Conviene tenere presente che Il fatto del prolungamento del periodo di esperi-
mento è un'esigenza ragionèvole e una opportunità positiva a favore della serietà e
della genuinità vocazionale del vostro impegno; esso non significa affatto che il Re-
golamento rimanga provvisorio e perda Il suo valore.
Al contrarlo esso richiede che venga particolarmente studiato e assimilato, e sia
messo In pratica con fedeltà così da potere collaudarlo e raccogliere dall'esperienza
vissuta quel suggerimenti che serviranno ad un suo eventuale miglioramento.
VI Invito dunque, carissimi, ad un particolare Impegno di conoscenza e di appll-
cazione del Nuovo Regolamento in questo sessennio.
Assicuro a ciascuno di voi la mia preghiera: Maria Ausiliatrice, la cui festa cele-
briamo con tanto entusiasmo proprio oggi, vi ottenga luce e fervore. A tutti la sua
efficace benedizione.
Con l'augurio di ognl bene ml professo
afl.mo In Don Bosco
.~
~
r . ,~
J-.
PARTICOLARMENTE IND ICATO PER
01RIGENTI DEI COOPERATORI SALESIA NI
l/33

1.2 Page 2

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CHE FAREMO DOPO
L'APPROVAZIONE DELLA LEGGE
CHE LEGALIZZA L'ABORTO
Siamo, per natura, educatori; educatori alla
vita umana e alla vita della Grazia. Per questo, più
che recriminare e piangere inutili lacrime, vor-
remo impegnarci di più a fatti perché i giovani in
genere, e le giovani coppie in specie, siano edu-
cati a schierarsi a difesa della vita, sia nascente
che già nata. Particolarmente quelli tra noi che
operano nel mondo della scuola o della catechesi,
o nel mondo sanitario operino con la parola, l'e-
sempio, il convincimento perché l'accesso della
vita nascente nella nostra società sia reso più fa-
cile.
In seguito all'ent rata in vigore della legge
sull'aborto, la Conferenza dei Vescovi italiani ha
pubblicato il 9 giugno una Dichiarazione che rias-
sume in dieci punti il costante magistero dell'epi-
scopato del nostro paese. Con essa i Vescovi
hanno riaffermato il deciso e irrevocabile NO al-
l'aborto procurato, e hanno indicato a noi i punti di
comportamento d inanzi alla nuova legge.
Questi saranno il binario del nostro agire.
Ecco il testo della Dichiarazione:
La legislazione statale sull'aborto, entrata in
vigore il 6 giugno 1978, obbliga tutti a serie rifles-
sioni.
1. Nessuna legge umana può mal sopprimere
la legge divina.
2. Ogni creatura umana, fin dal suo concepi-
mento nel grembo materno, ha diritto a nascere.
3 . L'aborto volontario e procurato, ora con-
sentito dalla legge italiana, è In aperto contrasto
con la legge naturale scritta nel cuore dell'uomo
ed espressa nel comandamento: « Non uccide-
re».
4. Chiunque opera l'aborto, o vi coopera in
modo diretto, anche con il solo consiglio, com-
7 14
mette peccato gravissimo che grida vendetta al
cospetto di Dio e offende i valori fondamentali
della convivenza umana.
5. Il personale sanitario, medico e paramedi-
co, ha Il grave obbligo morale dell' obiezione di
coscienza, che è prevista pure dall'art. 9 della
legge in corso.
6. Il fedele che si macchia dell'« abominevole
delitto dell' aborto » (1 ), si esclude Immediata-
mente esso stesso dalla comunione con la Chiesa
ed è privato dei sacramenti (2).
7. Alla gestante in difficoltà si deve offrire
l' aiuto effettivo della comprensione e dell'assi-·
stenza in famiglia e nella comunità cristiana, e in
particolare nei consultori e nei centri di acco-
glienza ispirati a sani orientamenti morali.
8. SI impone con urgenza la necessità di un
rinnovato impegno per l'educazione al rispetto
della vita umana in ogni fase della sua esistenza,
con il rifiuto di ogni forma di violenza morale,
psicologica e fisica.
9. « Spetta alla cosc ienza dei laici, conve-
nientemente formata », di adoperarsi senza posa,
con tutti i mezzi legittimi e opportuni, per « iscri-
vere la legge divina nella vita della società terre-
na » (3).
1O. E' necessario ricordare che l'adesione al-
la volontà del Signore, anche quando comporta
difficoltà, richiede il coraggio di una testimonian-
za fedele.
(1) Concilio Ec umenico Vaticano Il:• Gaudlu111 et Spes-,
51.
(2) Cfr. Codice Diritto Canonic o, can. 2350-1 ; can. 855-1.
(3) Concilio Ec umenico Vaticano Il: • Gaudiu m et Spes •,
43; cfr. anche « Lumen Gentium •, 36; • Apostolicam Actuosl-
tatem ,., 11; cfr. • Messaggio • XV Assemblea Generale CEI, 30
maggio 1978, n. 3.

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XIV Consiglio nazionale
GUARDIAMO AL DOMANI
CON FIDUCIA E SENSO
DI RESPONSABILITA'
,..
.,_~ -4#.
.. .#
I - ~\\
~~:
....
.
I lavori così
Il XIV Consiglio nazionale, che si è svolto a Ro-
ma« Salesianum » dal 29 aprile al l " maggio u.s., è
stato caratterizzato da due note dominanti: la fi-
ducia ed il senso di responsabilità. L'Associazione
ha volulo, per cos1 dire, affondare i piedi nella
realtà di ogni giorno per rendersi conto delle diffi-
coltà che si incontrano, per prendere atto con gioia
delle iniziative intraprese e portate avanti, per va-
lutare i risultati conseguiti, per proiettarsi su sen-
tieri nuovi che conducono a mete concrete. Un
momento di riflessione responsabile per guardare
avanti con fiducia e con realismo.
3/ 35

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Dopo un fervido incontro di preghiera in
cappella, i lavori hanno preso l'avvio con la nomina
del moderatore nella persona di Salvatore Fanali e
con l'ambìta presenza di Don Giovanni Rainen:
Consigliere superiore per la Famiglia salesiana, di
Don Paolo Natali, presidente della CISI, di Don
Mario Cogliandro, Delegato generale e di Luigi
Sarchelettz: primo Segretario coordinatore generale
dei Cooperatori.
In assenza del Segretario coordinatore nazio-
nale uscente Giannantonio, trattenuto fuori Roma
per un incidente accaduto al fratello, ha porto i1
saluto ai presenti il componente la Giunta esecutiva
Salvatore Di Tommaso, i1 quale, dopo aver presen-
tato l'ordine del giorno dei lavori, ha illustrato i
risultati dell'indagine su« l Centri e lescelte operale
dall'ultimo congresso nazionale».
I risultati e gli interventi dei Segretari coordi-
natori ispettoriali hanno messo in luce una realtà
che, malgrado qualche incertezza, è viva ed ope-
rante e che pone le premesse indispensabili per un
autentico rilancio dell'Associazione. - Unanime-
mente si è convenuto sulla necessità di proseguire
ed intensificare gli sfori.i per la buona riuscita del
Corso di qualificazione per animatori, cLtrando in
modo particolare l'idoneità dei docenti, la serietà
delle lezioni e l'assiduità dei partecipanti. A questo
riguardo è importante rilevare la netta prevalenza,
fra gli iscritti, dei giovani. E' una premessa che fa
ben sperare. - Un impegno comune deve essere i1
reperimento, ove manca, del consigliere per la for-
mazione. L'Associazione dei Cooperatori ha privi-
legiato nell'ultimo congresso nazionale il momento
formativo e questo non può venir meno per carenza
di supporti organizzativi o, peggio, per mancanza di
assunzione di responsabilità. Un sussidio qualifi-
cato, è stato affermato, può e deve essere per la
formazione individuale ed associativa il manuale
« Cooperatori di Dio», preparato da Don Aubry ed
accolto generalmente con vivi consensi. Crescita e
partecipazione si notano nel riliro mensile (solo
pochi centri non lo fanno) e negli esercizi spirituali.
La loro incidenza formativa è fuori discussione e,
pertanto, vanno sostenuti e curati con particolare
impegno. - Si sta facendo strada il discorso delle
opere in proprio, raccomandate dal NR. Per ora:
sono gestiti direttamente dai Cooperatori un con-
sultorio familiare a Portici; oratori a Latina, Gaeta,
Cannara, in Sicilia ed in Toscana; due scuole nelle
Ispettorie Emiliana e Veneta S. Zeno. - Per ciò che
riguarda l'argomento dei Cooperatori missionan" si
è constatato che è stato avviato un buon lavoro di
sensibilizzazione. Il Consiglio nazionale ha avuto la
gioia di avvicinare i partecipanti all'incontro mis-
sionario, che si svolgeva negli stessi giorni e nella
stessa sede. Tra gli altri non dimenticheremo
un'intera famiglia proveniente dall'lspettoria
Adriatica. - Il problema dell'assunzione respon-
sabile dei ruoli distinti di Delegato e di Dirigente
incontra ancora difficoltà; in qualche caso il Dele-
gato« fa tutto,,. - Le ultime domande dell'inchie-
sta vertevano sull'attuazfone dell'autofinanziamen-
to. Non si trascura occasione per far opera di sen-
sibilizzazione su questo argomento. Ciononostante
si notano dei piccoli passi. Bisogna convincerci e
convincere che l'autofinanziamento è il banco di
prova della nostra autonomia e della nostra matu-
rità associativa. Una puntualizzazione in questo
senso è stata fatta dal Delegato nazionale, il quale
ha anche introdotto i due interventi chiarificatori
sul « Corso di qualificaz ione» e sui « Gruppi Nuovi».
Sul primo punto iJ Consiglio nazionale, su inter-
vento di Don Aubty, ha approvato la proposta che
lo studio della Bibbia, intesa come disegno di Dio
nella storia, serva per la formazione di base degli
aspiranti Cooperatori. Sul secondo punto, malgra-
do siano state espresse delle difficoltà nella costi-
tuzione dei Gruppi Nuovi, si è convenuto - data
l'importanza per il futuro dell'Associazione - di
profondere ogni sforzo ed ogni energia per supera-
re gli ostacoli che possono incontrarsi al fine di
realizzare concretamente questa iniziativa, ritenuta
da tutti qualificante.
• Con i chiarimenti e le lucide puntualizzazioni
di Don Midali sono state affrontate le proposle di
emendamento al Regolamento interno degli organi
nazionali. Sono state approvate le seguenti modifi-
che: ai comma b) e c) dell'art. 7 è stata aggiunta la
frase «o dai loro supplenti, eletti dal Consiglio
ispettoriale » (23 voti favorevoli, 3 contrari, 2 aste-
nuti); all'art. 14, che è stato così riformulato: « I
membri della Giunta esecutiva vengono eletti - su
proposta concordata da i1 Segretario coordinatore·
nazionale, il Delegato nazionale e la Delegata per i
Centri presso le FMA - dal Consiglio nazionale,
che ne fissa il numero» (24 voti favorevoli, 3 aste-
nuti); all'art. 20, con101a 2", che ora recita: «a mag-
gioranza assoluta dei presenti aventi diritto per le
questioni ordinarie» (25 voti favorevoli). Per ciò
che riguarda la proposta di Don Strapazzon di mo-
dificare l'art. 7, comma g), nel senso di inserire nel
Consiglio nazionale tutti i Delegati ispettoriali e un
maggior numero di Delegate ispettoriali, il Consi-
glio, dopo aver 1ilevato la connessione tra il citato
art. 7 del Regolamento interno e l'art. 31 del NR -
dove espressamente si parla di « alcuni Delegali»
-. non avendo la facoltà di deliberare modifiche al
NR « lascia piena libertà al proponente o al Consi-
glio ispettoriale di inoltrare la proposta diretta-
mente alla Consulta mondiale» (20 voti favorevoli,
9 astenuti).
Successivamente il Consiglio nazionale -
dopo l'esposizione dei risultati del sondaggio effet-
tuato sulla proposta della Giunta da parte di Sal-
vatore Di Tommaso - è passato all'esame ed al-
l'approvazione del programma per l'anno 1978-79
(vedi riquadro a parte). Sono seguiti numerosi in-

1.5 Page 5

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terventi. Per ciò che concerne: a) le conferenze an-
nuali, il Consiglio nazionale ba deciso di ritenere
vincolanti i due temi approvati Sistema preven-
tivo nelJa famiglia» e « Pedagogia mariana nel si-
stema educativo di Don Bosco»), lasciando liberi i
Cenai circa il modo di attuazione che si desidera
diverso, più vivo, più partecipato; b) i Cooperatori
missionari, il Consiglio nazionale ha approvato al-
l'unanimità, con alcune varianti di forma, una pro-
posta, redatta dai GG.CC. a chiusura del loro in-
contro (vedi a parte); c) le «vacanze», per CC., il
Consiglio nazionale, accogliendo le proposte di Don
Roccasalva, ha incoraggiato l'attuazione di un'e-
sperienza di vacanze per Cooperatori anche in Si-
cilia, presso la casa di Zafferana (l'iniziativa verrà
gestita dal Consiglio ispettoriaJe ed aperta a tutti i
Cooperatori d'Italia). Inollre ba preso atto di un
raduno («concilio»), a cui saranno invitati i rap-
presentanti GG.CC. di tutte le Ispettorie. E' stata
approvata la proposta a lungo termine (incontro di
preghiera e di Eraternità da farsi nel 1980) ed, infine,
è stato deciso che il XV Consiglio nazionale si terrà a
Roma nei giorni 29, 30 aprile e tumaggio 1979.
Un ultimo importante impegno del Consiglio
nazionale è stata l'elezione del Segretario coordi-
natore nazionale e dei componenti la Giunta ese-
cutiva, secondo le norme approvate dal Consiglio
stesso. Le elezioni a scrutinio segreto - secondo i
verbali della Commissione elettorale, composta da
Agostino Del Casale (presidente), da Bruno Paletto
e Lello Nicastro - hanno dato i seguenti risultati:
Segretario coordinatore nazionale è stato riconfer-
mato Giuseppe Giannantonio; Componenti
Giunla eseculiva: Giovanna Alberi, Salvatore Di
Tommaso, Salvatore Fanali, Maria Pia Onofri, Ales-
sandro Pistoia e Paolo Santoni.
Inoltre l'assemblea ha approvato la proposta
Tei di porre all'ordine del giorno del XV Consiglio
nazionale il tema dei rapporti e collaborazfone tra
CC ed Ex-allievi,
Last but not least. Un cordiale e fraterno rin-
graziamento a Don Jacoangeli, che ha commentato
magislralmente, la prima sera, le diapositive sulla
Sindone; al Sig. Zanella per la pazienza con la quale
segue la nostra organizzazione; a Don Midali per
l'aiuto prezioso che ci ha dato nella discussione
sugli emendamenti al Regolamento interno; a Don
Enzo Bianco per le parole con le quali ci ha fatto
amare di più il Bollettino salesiano; a Don Mario
Cogliandro, si lenzioso, attento e stimolante osser-
vatore del nostro Consiglio; a Don Paolo Natali per
le espressioni di incoraggiamento e di convinta fi-
ducia che ci ha rivolto; a Don Giovanni Raineri per
la bontà dimosLrata nell'averci ascoltato e seguito e
per le sue illuminate direttive, chiare, fiduciose,
orientatrici.
Salvatore Di Tommaso
Cooperatori
per le Missioni
Un gruppo di Giovani Cooperatori Salesiani,
che vivono l'ideale missionario da protagonisti o
da animatori, si sono riuniti a Roma presso la
Casa Generalizia SDB, nei giorni 29/30 aprile - 1•
maggio 1978. Dopo aver esaminato lo sviluppo
del discorso missionario all'interno dell'Associa-
zione hanno elaborato una PROPOSTA (da loro
a'>provata con dieci voti favorevoli e due astenu-
ti), e l'hanno trasmessa al Consiglio Nazionale
italiano dei CC., riunito nella medesima sede e nei
medesimi giorni. Il Consiglio la discusse e
l'approvò, riservandosi di inoltrarla alla CISI, per
quanto potesse essere di sua competenza, e di
raccomandarla vivamente.
PROPOSTA
L'Associazione Cooperatori Salesiani d'Italia,
ribadendo le Conclusioni del Congresso Mondia-
le del Centenario e aggiornandole al CG21 dei
SDB (in particolare al Documento sulle Missioni,
numeri 143-147), chiede:
1 . Che si dia vita, in Roma, ad un organismo,
da formarsi d'intesa con il Consiglio Nazionale,
costituito da alcuni Cooperatori, da un Salesiano
animatore ed un esperto laico a tempo pieno, che
sostenga l'Iniziativa dei CC. che intendono re-
carsi nelle Missioni.
2. Che si affidi ad esso la sensibilizzazione
èapillare missionaria dei Centri CC. e l'organiz-
zazione dei tempi e modi di formazione e prepa-
razione dei CC. che Intendono partire.
3. Che si chieda per detto organismo il rico-
noscimento ufficiale da parte dei Superiori Sale-
siani e del Ministero Affari Esteri d'Italia.
Nell'attesa che gli Organi competenti approvi-
no la presente proposta si invitano i Segretari
Coordinatori a indire una riunione straordinaria
del proprio Consiglio ispettoriale al fine di studia-
re, e quindi attuare, i modi concreti per alimentare
la coscienza missionaria nell'Associazione.
5/ 37

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PROGRAMMA 1978/79
Il Consiglio Nazionale, nella riunione del 29 apri/e-1 ° maggio
e.a., discusse ed approvò il programma che impegnerà l 'Asso-
ciazione nel prossimo anno sociale.
TEMA DI STUDIO: Il Metodo educativo di
Don Bosco: una proposta attuale per gli
educatori del nostro tempo.
COOPERATORI MISSIONARI. Sensibi-
lizzare a questo tipo di impegno, suscitan-
do energie e adesioni per il progetto di
Trelew.
CONFERENZA ANNUALE: Stile nuovo.
Desideriamo rinnovare le tradizionali
Conferenze annuali. I Centri sono invitati a
esperimentare forme originali, modi nuovi e
gioiosi di svolgere queste nostre « Assem-
blee».
TEMI: Conferenza: Uno stile di vita sa-
lesiano per le nostre famiglie.
2" Conferenza: La devozione alt'Ausilia-
trice e il suo ruolo educativo.
NUOVE « LETTURE CATTOLICHE »:
« MONDO NUOVO ». Maggiore sostegno e
diffusione capillare a mezzo degli stessi
Cooperatori, con «rivendite» a domicilio.
GIOVANI COOPERATORI. Convegno
Nazionale, 7-1 Odicembre, Roma.
TEMA: « //nostro cammino verso Dio ».
Verifica della «mozione» approvata al
Convegno Europeo del 1976.
GRUPPI NUOVI. I Centri sono impegnati
a iniziare il GN e a far crescere quelli già
iniziati.
VACANZE PER COOPERATORI E FA-
MILIARI: occasione di incontro e di espe-
rienza salesiana tra CC. di diversa prove-
nienza.
CORSO DI QUALIFICAZIONE PER ANI-
MATORI DEI CENTRI. Inizio del 2° anno nei
Centri che hanno svolto il 1°, e inizio del 1°
negli altri.
INCONTRO NAZIONALE DI PREGHIE-
RA E FRATERNITA' 1980: inizio della pre-
parazione.
6 38

1.7 Page 7

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Dall'Estero
COOPERATORI
DI POLONIA:
gente di 'preghiera e di azione
AUSTRIA:
cammino lento ma sicuro
dei Giovani Cooperatori
1 Cooperatori dcU'Ispettoria Salesiana di Var-
savia hanno partecipato, veramente in massa (circa
mille), aJl' incontro della Famiglia Salesiana, svol-
tosi nei giorni 3-4 giugno, presso il celebre Santua-
rio Mariano di Czestochowa. Esso fu presieduto
dall'Ispettore Don Stanislao Stvma.
Il programma prevedeva: momenti di intensa
preghiera (2 Concelebrazioni Eucaristiche e la Via
Crucis all'aperto), l'Assemblea Generale, due grup-
pi di studio, una serata mariana. Tutto si è svolto
con impegno, gra1.ie anche alla collaborazione dei
Chierici studenti tli teologia e filosofia e dei novizi.
Ha preparato e coordinato l'incontro l'i:1faticabile
Delegato Ispettoriale Cooperatori Don Giuseppe
Kròl.
Al termine dei lavori sono stati fissati alcuni
« punti programmatici>> che costituiranno la base di
lavoro per il futuro.
Bisogna dire grazie alla costanza di Don Sigfri-
do Hornauer e di Don Giuseppe VOSL. E ' per loro
merito se i Giovani Cooperatori stanno diventando
una bella realtà anche se limitata nel numero.
Una tappa ricca di speranza per l'avvenire è
stato iJ Convegno di studio svoltosi iJ 23 aprile s. a
Kremsmiinster. Vi hanno partecipato Salesiani e
FMA che animano i nascenti gruppi di Giovani CC.
L'ispettore Don Giuseppe Pitzl, che ha presie-
duto i lavori, ha avuto la gioia di ricevere all'altare
la promessa di dodici nuo\\'Ì GG.CC.
La significativa !estate dell'organo di collegamento del GG.CC. di Au-
stria.
7, '39

1.8 Page 8

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MODIFICHE AL
NUOVO REGOLAMENTO
DEI COOPERATORI SALESIANI
promulgate dal Rettor Maggiore il 24 Maggio 1978
TESTO IN VIGORE FINO ALLA
PROMULGAZIONE
1O. Impegno comunitario per la giustizia
L'Associa:done Cooperatori Salesiani rimane estranea
a ogni politica di parLilo. Tuttavia, ispirandosi al Vangelo
e seguendo le indicazioni della Chiesa:
I. aiuta i Cooperatori a formarsi una coscienza retta
sul proprio impegno per la giustizia;
2. rifiuta ciò che provoca e alimenta l'oppressione, la
violenza e la miseria, e opera coraggiosamente per ri-
muoverne le cause;
3. si impegna a costruire una società più umana e più
giusta, e collabora con quelli che lavorano a questo fine;
4. è presente, tramite Cooperatorj qualificati, in mo-
vimenti apostolici e in organismi civili e sociali che si
prefiggono specialmente il servizio alla gioventù e alla
famiglia, la solidarietà con i popoli in via di sviluppo e la
promozione della pace;
5. incoraggia gruppi di Cooperatori idonei e disponi-
bili a dar vita a nuove opere, e ad assumerle anche in
proprio dove le esigenze locali ne suggeriscano l'utilità.
11. Corresponsabili tra loro
In spirito di fraternità salesfana, ciascuno si impegna a
collaborare con gli altri Cooperatori secondo le sue capa-
cità e possibilità, nella diversità dei compiti. A questo
scopo partecipa responsabilmente alla programmaz.ione,
esecuzione e valutazione delle varie iniziative, e alla scelta
dei dirigenti.
NUOVO TESTO CON LE VARIANTI
Art. 10. - Impegno comunitario per la giustizia
L'Associazfone dei Cooperatori Salesiani rimane
estranea ad ogni politica di parùto. Tuttavia, tenendo
presente l'assoluta fedeltà ai principi evangelici, alle in-
dicaziom della Chiesa universale e deUa propria Confe-
renza Episcopale:
I. aiuta i Cooperatori a formarsi una coscienza retta
sul proprio impegno per la giustizia evitando ogni forma
di assenteismo o di disimpegno;
2. rifiuta ciò che provoca e alrrnenta l'oppressione. la
violenza e la miseria, e opera coraggiosamente per ri-
muoverne le cause;
3. si impegna a costruire una società più umana e più
giusta, e collabora con q_uelli che lavorano a questo fine;
4. è presente, tramite Cooperatori qualificati, in mo-
vimenti apostolici e in organismi civili e sociali che si
prefiggono specialmente il servizio alla gioventù e alla
famiglia, la solidarietà con i popoli in via di sviluppo e la
promozione della pace;
5. invita i s ingoli Cooperatori, secondo la propria ca-
pacità e disponibilità, ad inserirsi in strutture sociali,
economiche e politiche, per dare efficacia operativa al
loro _impegno per la giustizia;
6. incoraggia gruppi di Cooperatori idonei e disponi-
bili a dar vita a nuove opere. e ad assumerle in proprio
dove le esigenze locali ne suggeriscano l'u1ili1à.
Art. 11 - Corresponsabili tra loro
ln spirito difraternità salesiana, ciascuno sj impegna a
collaborare con gli altri Cooperatori secondo le sue capa-
cità e possibilità, nella diversità dei compiti. A questo
scopo partecipa responsabilmente alla programmazione,
esecuzione e valutazione delle varie iniziative, e alla scelta
dei dirigenti.
Coloro che sono chiamati ad w1 ministero, svolgono il
servizio che ne deriva con generosa dedizione per il bene
della CWesa locale e del Centro, privilegiando i destina-
tari della missione salesiana;

1.9 Page 9

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Coloro che.hanno un incarico, lo esercitano come un
servizio fraterno agli a ltri, sull'esempio del Signo re e ne llo
spirito d i Don Bosco.
Lo spirito d i famiglia e il dinamismo della missione
giovanile rendono panicolarmente valido il cont ributo
dei giovani Cooperatori: perché p vicini alle nuove ge•
nerazioni, capaci dj portare a nim azione ed entusiasmo, e
disponibili per a ttività nuove.
Utilissima è la presenza d i sacerdoti Cooperawri in
vista della formazione spi.rituale e apostolica dei singoli
Cooperatori e dei loro Centri. special mente dove n on ci
sono i S alesiani
I Cooperatori provati dal dolore o impossibilitati apre•
stare altn" aiuti sanno di poter rendere efficace il nostro
a postola to offrendo la loro sofferenza e preghiera.
26. I Consigli
4. Pc.r re ndere la propria a ttività più spedita ed effi-
cace, ciascun Consiglio d'accordo col Delegato elegge il
proprio Segretario Coordinatore e gli affida a lcuni com•
piti, com e per es.: rap-presentare i Cooperatori; tenere i
rappo rti con gli al tri gruppi della Famiglia salesiana; in
caso cli p arità ru voti decidere con il suo vo to; deliberare
in casi di u rgenza e rende rne s uccessivamcme info1-mato
il Consiglio.
Coloro che hanno u11 incarico, lo esercitano come un
servizio fraterno agli altri, su ll'esempio del Signore e nello
spirito di Don Bosco.
Lo spirito di fam iglia e il d inamism o della m issione
giovanile rendo no p articolarmen te ,valido il contributo
dei giovani Coopera/ori, perché più vicini a lle nuove ge•
nerazioni, capaci d i portare animazione ed en tusiasm o, e
disponibili per atti vi tà nuove.
l Coopera tori provati dal dolore e impossibilitati apre-
stare altri aiuti sanno di poter rendere efficace il nostro
apostolato offrendo la loro soffei·enza e preghie.-a.
Art. 11bis - Sacerdoti e Diaconi Cooperatori
Don Bosco sin dagli inizi ha voluto tra i suoi Coope•
ratori Sacerdoti secolari. La loro presenza è importante
per la formazione spirituale ed apostolica dei Coopera-
tori e per l'animazione sacerdotale dei Centri, special-
mente dove manca un'Opera Salesiana. Il loro compito è
dJ attuare U proprio ministero ispirandosi al carisma di
Don Bosco e arricchendo in questo modo la Chiesa
locale.
ODiaconato permanente ha assunto, dopo il Vaticano
Il, grande importanza per il rinnovamento pastorale. 1
Cooperatori che vi accedono potranno svolgere il loro
servizio diaconale portando nelle loro attività le ricchez-
ze della vocazione salesiana.
Art. 26 - I Consigli
4. Per re ndere la propria attività spedita ed efficace.
ciascun Consiglio, d'accordo con il Delegato, elegge il
proprio Segretario Coord inatore. Egli ha, di norma, l'in-
carico di coordinare i lavori del Consiglio, di rapp1 esen-
tare i Coopera tori e d i tenere i rapporti con i gn1rpi de lla
Fa miglia Salesia na . lnoltre il Consiglio gli può affìdare
altri compiti, come pér es.: in caso di parità <11voli deci-
dere con il s uo; prendere decisioni in c.1!>1 di urgenza
informa ndone successivam ente il Consiglio_
28. Delegati e Delegate
I. l Delegati sono gli animatori spirituali dei Coope-
ratori e i responsabiJi della loro formaL.ione. Rapp resen-
ta no...
VI. NORME TRANSITORIE
34. I. E' demanda ta al Rettor Maggiore la costituzion e
di una Cons ulta Mondiale Provvisoria dei Cooperatori
S alesiani. Tale Cons ulta, te ne ndo presenti le istanze
e merse dallo studio del presente R egolamen to, avrà il
comp ito dì s t udiare l'opport unità d ella costi tuzion e di un
organismo dei Cooperatori a livello rtlòndialc . e di prepa-
ra re il Con gresso per il centenario d ei Coope ra to ri nel
1976.
2. Il presente R egolamento viene promulgato dal
Rettor Maggiore acl experimentum fino al prossimo Capi-
tolo Generale della Congregazione salesiana. La Consulta
Provvisoria provvederà a raccoglie re contributi e osser-
vazioni in modo c he possano essere rielaborati c. valutati
nel Congresso dei Cooperatori, per pr esen tarle poi al Ca-
pitolo Generale.
Art. 28 - Delegati e Delegate
I Delegali sono gli animatori spi.rituaHdei Cooperatori
e rcsponsabiJi soprattutto della loro formazion e salesiana
e apostolica. Ra ppresentano...
Art. 31 bis - La Consulta Mondiale
Per animare l'Associazione a livello mondiale, e
cooql.inare le iniziative formative ed apostoliche, il Ret-
tor Maggiore si avvale di una Consulta.
I suoi membri sono in parte eletti e in parte nominati
secondo modalità stabilite da apposito Regolamento.
Essi durano in carica sei anni.
VI. NORMA TRANSITORIA
Art. 34
Il presente Regolamento, integrato con le aggiunte
votate dal Congresso Mondiale- e approvato dal Rettor
Maggiore con il suo Consiglio, rimane in vigore ad expe-
rimentum per altri sei anni. Alla fine di questo periodo Ja
Consulta Mondiale, tramite la Segreteria E secutiva,
provvederà a studiare osservazioni e contributi raccolti
per la revisione definitiva.
9 41

1.10 Page 10

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Per qualificarsi
in spiritualità
salesiana
Nell'ambito della Facoltà di Teologia della Poni. Università Salesiana
si svolge un Corso di Teologia Pastora/a con Indirizzo di Spiritualità. Allo
scopo di preparare animatoridigruppi ecclesiali. esso è aperto anche ai
laici, quindi ai cooperatori che sono In possesso almeno dai diploma di
scuola media superiore.
Il corso che dura due anni con obbllgo di frequenza, consenta a chi
lo frequenta o di conseguire la licenza in teologia pastorale con Indirizzo
dispiritualità, oppure un diploma di sp/r/tualltà.
In ogni • semestre vi sono Corsie seminari su materie tipicamente
salesiana. Sarebbe auspicabile che alcuni Cooperatori, anche giovani,
vi si iscrivessero.
Pieni Ghalda
PERCHÉ
I MISSIONARI?
N
AnloniD f-ii
.... CONOSCI
GESU
...._
LA FEDE
E LA SPERANZA
I DEJ CRISTIANI
l
MOND
NUOVO
Annabel ci Invita...
Nel terminare il mio primo semestre, ho pensato di indiriz-
zare, con poche parole, un saluto a tutti i Giovani Cooperatori
Italiani. Ma lasciate che prima io mi presenti. Sono una giovane
Cooperatrice venuta dall'Inghilterra per studiare qui, a Roma,
presso l'Ateneo Pontificio Salesiano, e seguire il corso bien-
nale per il conseguimento del « Diploma di Spiritualità .
Quando arrivai, nello scorso Febbraio, fui accolta caloro-
samente sia dai professori che dai compagni studenti del cor-
so. Siamo veramente un ben assortito gruppo internazionale di
studenti: di ogni colore, razza, lingua! Mi trovo a mio agio nel
parlare con alcuni di loro nella mia lingua materna! anche se,
dopo cinque mesi, a forza di ascoltare lezioni e conversazioni
quotidiane in italiano, ml accorgo di avere motto mlgllora,to
questa lingua.
Il biennio sulla Spiritualità comprende un ampio ventaglio dì
materie: teologia, vita religiosa e studi biblici, con una partico-
lare accentuazione sulla vita e la spiritualità salesiana. I nostri
insegnanti sono proprio degli esperti nel loro campo! Non ho
dubbi nel raccomandare vivamente il corso: quando l'avrò
completato, i due anni trascorsivi li avrò certamente spesi be-
ne. Con tutta onestà posso affermare questo dopo solo un
semestre. Alla fine sarò forse in grado di poter far partecipe
delle conoscenze e delle esperienze acquisite ad altri giovani
cooperatori d'Inghilterra.
Sono ora in procinto di preparare le vallglie e far ritorno a
casa per trascorrervi le vacanze estive portando con me me-
ravigliosi ricordi del vero salesianesìmo. Slamo proprio una
grande e felice Famiglia noi dell'Ateneo Salesiano!
Quando in Ottobre ritornerò per ricominciare il nuovo anno
accademico, spero che almeno uno o due Giovani Cooperatori
Italiani possano essere miei compagni nel corso sulla Spiritua-
lità... • ·
Vi saluto tutti con affetto
Annabel Clarkson
(Per Informazioni: Decano della facoltà di Teologia - Pontificia Univer-
sità Salesiana - P.n:a dell'Ateneo Salesiano, 1 • 00139 ROMA).
10 42
Preziosi incoraggiamenti
Una lettera di quelle che si possono chiamare
«preziose», giunge a sostenere la nostra iniziativa.
Esprimiami il nostro deferente grazie alla Madre
Generale e alle delegale dei Centri presso le FMA,
che, fin dall'inizio, banno mostralo interesse e of-
ferto so lidarietà per« Mondo Nuovo ».
91{ :J~hli.d♦ =:hqt;. di
l'lrlfl -+til11~l1t1Vl.t'.tl
'l•. il,// ,'1,,,,.,..,u,.,•, 8/
(J(Jf:I" 'X'..,.
Roma, 28.4.1978
R-eve r e.ntlissi ano Don "'Butta.rell i ,
r i-C~Vt> la sua d.el
20 p . p . o a derisco molto v olenti eri sll~ Gu è-
r:i~hi.ee-t-e . Mi sò?tO r allègra..ta q_uandc h o 54,p'U-
t o oh-e- sarébbero r i eo.rt e 1-e ''LETTURE CA~OLIOJ;tE0
fondet,:e da &n Bosco . lfò v-iato i vari .volumi
0.hc siè BOn Q usci t i .e ehb Lei g ontilr:ient e ha
volut.o donarmi e La ri11gJ"pio.
Ma come gradirei, pcir ò , c he i n (:op~:rti.o'a t o s -
AQ l!le-rit.te la dici tura : Lot tu.re c a tto lich.~0
Cre-do eh~ sA..rébbe una vera sodistazi o:u} per
c-hi ha t"a.nto apprè:ti"&:to qua.sta pub'blie-@zi c na
di Don Bosco e-- Un() ep1.~one a l eggerle eon as-
sidui tà e desiderio .
Come Ell-o. ehiede, se-gnaleremo l 'inizi.a:t i va
elle Tapet briai e, al.lé Dirett..ricì e ne par-
l e ranno anghe le nostre pubblio~ioni .
Prose, la Mad<>= a l>e{led j,r• la """- pnz~q o,;
c\\ttività, 'Lfl ossequio anc he a nom~ de lle M.g-
dri e Le c hièdo Un. r iu1-1rdo nello. S..Me s-sq:.
J:i::~
Siamo giunti al milione di copie,
quindi a vari milioni di lettori! L'u-
nione fa la forza!

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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LETTERA A DON NINO FALLICA
ad un anno dalla sua partenza per la Casa patema
dedicata w Delegwi perché sit1110 il/11111ii1t11i dC1ll'ese111p10 del loro Fratello, e ai
Cooperntori perché <1mi110 e coinµremla110 ,\\e111pre megliu i loro Delegati.
Carissimo don Nino,
come stai nell'altra vita?
Ci penso, e mi viene da impazzii-e.
L'altra vita: incontrarsi con la realtà
di Dio, lii più, con la sua gioia, con
questo Tutto che è la profonda invo-
ea1ione del nostro essere, l'immenso
desiderio di vh·erc per sempre. il bi-
sogno cli nascondere tra le :.ue mani la
nostra faccia piena di lacrime e di
peccato, la felicità di piangere, final-
menll', di 1,rralitudine!
L'altra vita. lo ho in Paradiso tanti
amici che Iurono ammalati... Salva-
tore, Liborio, Maricetta, Gioacchino...
Tu, che pure hai avuto questa« 11U1•
gnifica esperien;:a" (cito parole tue, le
ricordi?), tu che hai considerato il do-
lore forse il dono più prezioso dopo i
sacramemi del Bartesimo e de/l'E.11ca-
ri~tia », come ti trovi adesso sul cuore
di Dio? Immagino quanta forza ci vo-
glia pc, sopravvivere... a questa emo-
Lione di inlinito!
E la Madonna? Scrivevi proprio sul
"Ragno• così:« Ci so110 1110111e111i nel-
la vita. in cui w1 uomo, pur quanto
mut11m sia, l1a bisogno di w11iare
bambino, di m·ere un greml,o mateu,o
su cui riposare, piangere o gioire... ,._
Come la senti. adesso, questa Madre?
Dal 7 gìugno è passato un anno.
Cbis:.à quan1c cose hai saputo da Dki,
dalla Madonna, dai rratelJi (e quanti!)
con i quali ti sei vii.Lo. Chissà quante
cose hai detto di noi al Signore. per
scusare tutti i nostri tradimenti, le
nostre paure. le nostre assenze!
Te ne ringra.,iamo. Molto. Moli issi-
mo.
Così come ringraziamo il Signore
per il don() che ci ha fatto di te. Per te
stesso, o caro don ino, che hai sal-
vato la tua vita dalla morte. Per il tuo
esempio, che ci stimola a non farti
fare brutta figura.
Sei ancora in mezzo a noi. Tu ci
vedi, e sai come ognuno di noi abbia
qualcosa da raccontare, qualcosa di
inesprimibile, qualcosa da ricordare
sempre: la tua grande anima missio-
naria, tesa oltre i limiti della resis1en-
za; il tuo corpo debole. che faceva da
prigione ma e,salla\\'a, intanto, il tuo
martirio; la tua generosità senza ri-
serve, la tua delicateaa, la tua com-
prensione; il tuo cuore di sacerclo1e,
mansueto come l'agnello di Dio, forte
come quello lii don Bosco; tutta la tua
vita come w1 chicco di grano da sep-
pellire s01toterra; il tuo gemente
amore di figlio sulle ginocchia della
Madonna.
I Cooperatori, i giovani, le Volonta-
rie di don Bosco, i tuoi confratelli. i
tuoi familiari... ognuno ha una storia
legata alla 1ua. Ma tulio il racconto
della tua vita non ha che una sintesi di
ricchez:,:a: il dolore, cd una spiega1.io-
ne totale: Dio.
Il dolore, <> caro don Nino. Ricor-
diamo la stanchcua del tuo ultimo
periodo tra di noi, il tuo- dimagra-
mento, iJ tuo pallore. segni inequivo-
cabili di un male lcrribile: la tua vita si
concludeva così come s'era aperta il
giorno della tua nascita, il mercoledl
del.le Ceneri, giorno di dolore.
Quanto hai sofferto; E Lu ~crivevi;
« Un po' di dolore... i11 lile11zio E !>a-
pevi anche essere felice:« Credo che il
Signore mi stia dando 11n segno sicuro
che ha accetwto la mia... o/fena ,._ E
mobilitavi, con coraggio, il dolore in
salvezza per tu1ti. E, parlando del tuo
calvario, della doppia puntura s1er-
nale, delle trasrusioni, delle endove-
ne, da un pun10 all'altro, sapevi anche
scherzarci sopra: lmonmw, di mat-
tino mi hanno po1ta10 tla Ponzio... a
Pi/mo, nel pomeriggio mi hanno messo
in croce... "·
Tu soffrivi, e come! E però, nella
drammaticità della vita e nel LTaspor-
10 dei morti, le tue rirtcssioni sono w1a
pagina profetica di ottimismo e di
speranza, un brano cli Vangelo vissu-
{O. Sei riuscito a !ttarc in croce can-
tando: Oggi è do111e11ica, so110 statO
soletto. Non aspetto 1•1site. Sono solo
c:011 Dio; uma,wmeme padando do-
1•rei un po'scoraggwr,111 a ,•et/ermi e a
sentirmi così solo... Ma poi !,0no sem•
pre in compagnia dei Tre Grandi, della
SS. Trinità e di voi che mi pensme. E'
quasi come un ritrovanni 11ella pi,ì in-
vùliabile compagnia, tllll/0 più che c'è
e111che, e come 110, la fuori classe Ma-
ria, la Mamma, la grcmde \\.lamma »!
Una ricchezza: il dolore. Ed una
spiegazione: Dio.
Un servizio l>alesiano di testimo-
nianza. di prescn7a, di animazione ri-
battuta sul chiodo di un mc:..saggio: la
vita dello spirito, la vita di preghiera,
come sorgente lii fecondità del lavoro,
la vita di grazia, di Dio.
Sì, Dio fu l'origine, lo scopo, la
spiegazione della tua vita. Quesw
g1w1de èncamature delle anime, Co-
lui clte, solo. è capace di (<lr... l(Ìrare la
testa e in modo itrel'<!rsibi/e •· proprio
come dicev.i tu.
Questo Dio, lii cui 111, o caro don
Nino, hai scritto parole che noi, oggi,
ripetiamo, intonando il « Deo gra-
tias "· per te che ci ,ci stato fratello e
amico, e che, fortemente, ci hai inse-
gnato ad amare Lui, che ci è Padre:
Sig1101'e, 111 sai che io Ti amo.
Ti ho amato fi11 dalla 111i<1 fa,zciul-
leu,a. Non ho ant(ltO mai 11ess11110 così
fo1'f<'l11en1e, così escl11~iva111e111e, sopra
ogni cosa terl'ena, so111·0 ogni c11.01·e tli
carne, al di di og11i fascino di crea-
t11ra, oltre ogni sog110...
Nessuno però al 111011do è stato tanto
esigeme come Te, mio Dio. Mi hai
d1iesto lutto, pe1 sempn:.
lo sono co111e1110 di Te. Cemo Folte
tomerei a sceglierTi"·
N ino Barraco
li 43

2.2 Page 12

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ISPETTORIA MERIDIONALE
un incontro « serio»
per i Delegati locali
I GG.CC. d i Sicilia
si preparano al Convegno
Nazionale (dalla relazione)
Il punto qualificante degli anni che sta vivendo la
nostra Associazione è la formazione. Questo comporta
un impegno particolare dei Salesiani e delle FMA che ne
sono i primi responsabili. E' in ballo un diritto dei Coo-
peratori che non possono essere defraudati.
Queste le motivazioni all'origine dell'Incontro di stu-
dio che si è svolto a Pacognano (NA) per i Delegati e le
Delegate della Calabria, Campania, Lucania, Puglie, dal
pomeriggio del 13 maggio a tutto ìl seguente 14.
Si può fondatamente affermare che, per la prepara-
zione che lo ha preceduto, la serietà con cui si sono
svolti i lavori, l'impegno dei partecipanti, gli argomenti
trattati e la durata, il Convegno può costituire un mo-
dello di riferimento per gli Incontri che le altre regioni
potranno organizzare.
Furono trattati questi temi:
Il Cooperatore alla luce del Congresso Mondiale e
del Convegno Europeo dei GG.CC. (Don Giovanni Rai-
neri); Come ridestare nei Salesiani e nelle FMA l'inte-
resse e l'impegno verso I Cooperatori (Don Mario Co-
gliandro); La figura del Delegato come emerge dal CGS
(doc. 18) e dal CG21 : chi è - come agisce - suoi
compiti (Don Armando Buttare/li).
Seguirono poi due comunicazioni: La convenzione
tra SDB e FMA per l'animazione dei CC. (Sr. Maria
Rampini); GG.CC. una forza che cresce (Don Coin e
Don Basso).
Ottima la conduzione dei lavori, grazie all'impegno e
allo zelo del Delegato ispettoriale don G. Basso. Soddi-
sfacente la presenza degli interessati: oltre alle Ispettrici
di Napoli e Taranto, all'ispettore Don Liberatore, parte-
ciparono 42 Delegati.
Un signilicatlvo telegramma Inviato da un Centr o CC. ai delegati locall.
« Oggi, 25 aprile 1978, si svolge in Catania il 14"
Convegno dei GG.CC. di Sicilia, in preparazione al
Convegno nazionale. Siamo circa 250.
D. Armando Buttare/li, approfondisce il tema: « Il
nostro cammino verso Dio: vita interiore del Coopera-
tore» . Gli spunti presentati sono validi, stimolanti, forti.
« Camminare verso Dio significa seguire le orme del
Cristo Via, Verità e Vita. Occorre conoscere Cristo, en-
trare in rapporto intimo con Lui, che ci guiderà verso il
Padre. Vìta interiore, dunque, è tendere con tutte le
forze a riprodurre in noi l'immagine del Cristo.
La realtà dei GG.CC. è ancorata ad un 'intensa vita di
Fede, che si realizza nella vita pratica, nella fedeltà a
Don Bosco, a Maria Ausiliatrice, alla Chiesa. Occorre
nutrirsi della Parola di Dio e dell'Eucarestia, pregare,
incarnare lo spirito delle Beatitudini.
.
Ma i Cooperatori sono soprattutto « giovani per i
giovani» e lavorano instancabilmente. L'esperienza di
Don Bosco è chiara. Si è spinti a/l'operosità vera da
un 'intensa vita interiore: l 'azione diventa l'anima della
preghiera. Lavoro è preghiera/ E' questa la caratteristi-
ca salesiana. Evitiamo gli estremismi de/l'attivismo o
della pura contemplazione fini a se stessi». Alla rela-
zione seguono numerosi interventi che narrano espe-
rienze in un servizio d 'amore.
La giornata è ben riuscita in un gioiosa spirito di
fraternita. Durante la concelebrazione eucaristica, sette
giovani ricevono l'attestato di Cooperatori: la Famiglia
cresce... Soprattutto gradita la presenza dell'Ispettore
D. Morlupi, dell'Ispettrice Sr. Paternò e dell'Arcivescovo
Mons. Picchienna che ci ha rivolto parole incoraggianti.
D. Roccasalva, delegato isp.le, ha precisato come il
convegno GG.CC. sia un momento forte di famiglia, è
un cammino di conversione a Dio e al fratelli. « Ciò che
conta è precipitare verso Dio per costruire cieli nuovi e
terra nuova».

2.3 Page 13

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COSI'
LE VACANZE DEI GIOVANI
COOPERATORI
lspettoria ADRIATICA _ _ _ _ _ __
Corso di qualificazione: 31 luglio-6 ago-
sto, Loreto.
Tema: La tua dignità di persona umana da
far crescere fino alla statura di Cristo e
da impegnare in responsabilità educa-
tive secondo lo spirito di don Bosco.
LAZIO_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ __
Campo-proposta: 5-12 agosto, Arcinazzo.
Soggiorno estivo per ragazzi bisognosi:
22 luglio-3 agosto, Cittareale.
LOMBARDIA _ _ _ _ _ _ _ _ __
Campo di lavoro e di animazione cristiana:
30 luglio-20 agosto, Codigoro (Ferrara).
lspettoria MERIDIONALE _ _ _ __
Campania :
Partecipazione ai Campi di lavoro e ani-
mazione cristiana organizzati dal Grup-
po centrale.
Esercizi spirituali: 27-31 agosto, Paco-
gnano.
Puglia:
Esercizi spirituali: 2-6 settembre, Cister-
nino.
PIEMONTE-lspettoria CENTRALE _ _
Campo scuola 23-30 luglio, Gressoney
Wald
Tema: La Chiesa comunità cristiana.
SARDEGNA _ _ _ _ _ _ _ _ __
Campo di lavoro e di animazione cristiana:
24·Iuglio-22 agosto, Armungia.
SICILIA _ _ _ _ _ _ _ _ _ __
SAC (Servizio animazione cristiana), ·
Biancavilla.
Corso residenziale per gli iscritti al Corso
di qualificazione: 31 luglio-5 agosto,
Caltagirone.
Corso esercizi di orientamento: 20-24
agosto, sull'Etna.
VENETO Occidentale _ _ _ _ _ __
« Merano '78 » - Campo formativo: 25 giu-
gno-2 luglio.
Temi: Il laico nella Chiesa - Il giovane a
servizio dei giovani - Lo spirito di Don
Bosco - A servizio dei più lontani e più
abbandonati.
Meeting in preparazione al Convegno na-
zionale: 9-1 Osettembre.
VENETO Orientale _ _ _ _ _ _ _ __
Soggiorni di studio e spiritualità: 30 lu-
glio-6 agosto; 6-13 agosto, Cenceni-
che.
13 15

2.4 Page 14

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FORMAZIONE:
Primo nostro Impegno
MICROREALIZZAZIONE
DUE: TRELEW (Patagonia)
ESERCIZI SPIRITUALI
Sono una delle più belle e ricche tradizioni che fa
onore alla nostra cara Associazione. Quanti ne hanno
fatto e poi continuato l'esperienza, sanno come essi
siano necessari e insostituibili per alimentare la vita cri-
stiana e fecondare l'apostolato.
Per questo sono da incoraggiare, per questo ad essi
sono Invitati tutti i Cooperatori, per questo debbono
essere oggetto di cura e di premura da parte di quanti ne
sono responsabili: delegati, consiglieri per la formazio-
ne ecc.
I Corsi che si stanno svolgendo in questa estate co-
stituiscono il banco di prova della serietà con cui desi-
deriamo attuare Il discorso formativo.
CORSO 01 QUALIFICAZIONE PER ANIMATORI
Probabilmente a fine giugno I gruppi dì corsisti
avranno sospeso le lezioni per riprenderle poi più
avanti. Questa pausa può servire a quanti non hanno
assimilato bene o del tutto la materia, per una rilettura,
una nuova riflessione.
Alcune Importanti raccomandazioni:
- tenere alto l'interesse per il Corso (parlarne
spesso, spiegarne le finalità e l 'utilità...);
- programmare la ripresa delle lezioni almeno per
settembre se queste non sono state ultimate a giugno,
cosl da terminare il programma del primo anno entro
ottobre-novembre;
- preparare il terreno perché i Centri che non
hanno ancora Iniziato il Corso, comincino il 1° anno nel
prossimo dicembre;
- curare Il rapporto con I docenti, sì che il loro aiuto
prosegua anche per il prossimo anno.
Una parola del tutto particolare va detta per Il Corso
residenziale. La sua importanza è tale che ogni cura
vorremo mettere perché riesca veramente bene. Un
buon Corso residenziale rafferma nelle idee acquisite, le
fa vivere In esperienza diretta, nuovo slancio e nuova
sete di sapere e vivere, e proietta decisamente poi verso
Il 2° anno di studio.
(Si vedano le indicazioni dat e nel precedente nume-
ro, pag. 3, circa la maniera di effettuare il Corso resi-
denziale).
Don Armando Buttarelll
L' apostolato può raggiungere piena efficacia
soltanto mediante una multiforme e integrale
formazione, la quale è richi esta non soltanto dal
continuo progresso spirituale e dottrinale del lai-
co, ma anche dalle varie circostanze di cose, di
persone, di compiti a cui la loro attività deve
adattarsi. (Decreto conciliare sull'apostolato dei
laici, 28).
lit 16
OCCORRONO UOMINI E SOLDI
Moltissimi, in questi luoghi, non si fanno ora cristiani so-
lamente perché manca chi li faccia cristiani. Molto spesso mi
viene in mente di percorrere le Università d'Europa, special-
mente quella di Parigi, e di mettermi a gridare qua e come un
pazzo e scuotere coloro che hanno più scienza che carità con
queste parole: Ahlmé, quale gran numero di anime, per colpa
vostra, viene escluso dal cielo e cacciato all'Inferno!
Oh! se costoro, come si occupano di lettere, cosl si dessero
pensiero anche di questo, onde poter rendere conto a Dio della
scienza e del talenti ricevuti!
In verità mollissimi di costoro, turbati a questo pensiero.
dandosi alla meditazione delle cose divine, si disporrebbero ad
ascoltare quanto Il Signore dice al loro cuore, e, messe da parte
le loro brame e gli affari umani. si metterebbero totalmente a
disposizione della volontà di Dio. Griderebbero certo dal pro-
fondo del loro cuore: « Signore. eccomi; che cosa vuoi che lo
faccia?. (AT 9, 6 Volg.). Mandami dove vuol, magari anche in
India
(lettera di San Francesco Saverio dall'India a S Ignazio di Loyola - 20
ott.115 genn. 1544).
• Costruzione del Centro comunitario a Trelew
Offerte pervenute
Situazione al 30 marzo 1978
L. 8.792.800
Movimento 'Missionari
di ogni giorno' (Napo-
11-0. Bosco)
,01 .000
Marzi Sandra
10.000
CC Rimini
150.000
Parrocchia salesiana
Faenza
200.000
Gruppo giovanile An-
cona
55.000
CC Lazio
170.000
CC Napoli (S. Caterina) 50.000
Coniugi Ornelli
,00.000
Frillici Nella (Gualdo T,) 12.000
Bernardlni
(Tolentlno)
Mariella
15.000
CC Latina
250.000
CC ArbOlea (Oristano) 20.000
CC Maroggia (Svizzera) 80.000
CC Portici (NA)
300.000
CC Montecatini
40.000
CCChierl
250.000
Falova Maria
10.000
GG.CC. Cannara (PG) 400.000
Gruppo 'Giovani anni
verdi' (Roma - Gerlnl) 25.000
GG.CC. Catania (Con-
vegno)
60.000
Groppo giovanile Roma
(Via Marsala)
200.000
Cannara - Premio 'Noi-
te di Natale' e altre of-
Santeramo In Colle
!erte
110.000 (Bar0
300.000
CC Tortona
20.000
2.928.000
Totale generate L 11.720.800

2.5 Page 15

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Estate
Stagione dello spirito
negli Esercizi
e nei Convegni
3. Un animato convegno di Cooperatori della Liguria-To-
scana a Pietrasanta, nell'estate scor sa.
1. A Bocca di Magra, le Cooperatrici di Toscana in eserci-
zi.
4. Cooperatori in esercizi a S. Fidenzio (Verona).
2. Esercizi spirituali della Famlglla Salesiana dell'ispetto-
ria novarese a Muzzano, nell'estate scorsa.
5. Giovani CC. dei Veneto occidentale in esercizi, nella
Pasqua di quest"anno.
15 ,fi

2.6 Page 16

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Spe<liz. in abbon. postate - Gruppo (70) • 2a quindicine
BOLLETTINO SALESIANO
Qulndicina/e di lnformazione e di cultura religiose
S'invia gratuitamente ai Cooperatori. Bene-
meriti e amici delle Opere di Don Bosco
Direzione e amministrazione: Via della Pi-
sana, 1111 - C.P. 9092 00100 Roma-Aurelio •
Tel. 64.70.241
Direttore responsabile: Enzo Bianco
Redattore: Armando Buttarelli Viale dei Sale-
siani, 9 • 00175 Roma Tel. (06) 74.80.433
Autorlzz. del Trib. di Torino n . 403 del t 6 febbraio 1949
C. C. Postale n. 2-13S5 intestai.o a: Direzione Generale
Opere Don Bosco Torino
C.C.P. 462002 lntttl a Dir. Gen. Opere D. Bosco Roma
Per cambio d'Indirizzo inviare anche l' indirizzo precedente
--SEGNALAZION 1----.
VARIANTI AL NUOVO REGOLAMENTO
E' in corso di spedizione il «quartino» a stampa che riporta le varianti del
NR promulgate dal Rettor Maggiore.
E' necessario farne la più ampia e capillare diffusione, sì che esso rag-
giunga tutti i Cooperatori che sono in possesso del testo del NR , nessuno
escluso. Naturalmente si dovrà raccomandarne la lettura e la pratica.
(richiesta e informazioni presso l'Ufficio centrale, Via della Pisana, 1111 , 00100
Roma - L. 25 la copia)
SUSSIDI PER LA FORMAZIONE
Da diffondersi specialmente in occasione dei prossimi Esercizi spirituali e
dei Corsi di formazione che si terranno nella corrente estate.
Raccomandiamo con particolare insistenza, perché assai utili:
Cooperatori di Dio, il manuale di formazione che ogni Cooperatore dove avere e
seguire personalmente.
Maria rinnova _la Famiglia Salesiana, lettera mariana del Rettor Maggiore
(presso gli uffici ispettoriali o centrale - L. 250).
Sussidio di studio per il Convegno Nazionale dei GG.CC. (presso gli uffici
ispettoriali e nazionale - L. 250).
VOCAZIONE SALESIANA VOCAZIONE ALLA SANTITA'
Una serie di diciotto ritratti originali dei Santi o futuri santi della Famiglia
salesiana, con altrettanti pensieri ascetici; utilissima perché i Cooperatori
prendano conoscenza e familiarità con i nostri modelli di santità. - La serie è
curata da don Aubry. Ogni Cooperatore farà bene ad acquistarne almeno una.
(presso gli uffici ispettoriali o nazionale - L. 600).
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