LETTERA A DON NINO FALLICA
ad un anno dalla sua partenza per la Casa patema
dedicata w Delegwi perché sit1110 il/11111ii1t11i dC1ll'ese111p10 del loro Fratello, e ai
Cooperntori perché <1mi110 e coinµremla110 ,\\e111pre megliu i loro Delegati.
Carissimo don Nino,
come stai nell'altra vita?
Ci penso, e mi viene da impazzii-e.
L'altra vita: incontrarsi con la realtà
di Dio, lii più, con la sua gioia, con
questo Tutto che è la profonda invo-
ea1ione del nostro essere, l'immenso
desiderio di vh·erc per sempre. il bi-
sogno cli nascondere tra le :.ue mani la
nostra faccia piena di lacrime e di
peccato, la felicità di piangere, final-
menll', di 1,rralitudine!
L'altra vita. lo ho in Paradiso tanti
amici che Iurono ammalati... Salva-
tore, Liborio, Maricetta, Gioacchino...
Tu, che pure hai avuto questa« 11U1•
gnifica esperien;:a" (cito parole tue, le
ricordi?), tu che hai considerato il do-
lore • forse il dono più prezioso dopo i
sacramemi del Bartesimo e de/l'E.11ca-
ri~tia », come ti trovi adesso sul cuore
di Dio? Immagino quanta forza ci vo-
glia pc, sopravvivere... a questa emo-
Lione di inlinito!
E la Madonna? Scrivevi proprio sul
"Ragno• così:« Ci so110 1110111e111i nel-
la vita. in cui w1 uomo, pur quanto
mut11m sia, l1a bisogno di w11iare
bambino, di m·ere un greml,o mateu,o
su cui riposare, piangere o gioire... ,._
Come la senti. adesso, questa Madre?
Dal 7 gìugno è passato un anno.
Cbis:.à quan1c cose hai saputo da Dki,
dalla Madonna, dai rratelJi (e quanti!)
con i quali ti sei vii.Lo. Chissà quante
cose hai detto di noi al Signore. per
scusare tutti i nostri tradimenti, le
nostre paure. le nostre assenze!
Te ne ringra.,iamo. Molto. Moli issi-
mo.
Così come ringraziamo il Signore
per il don() che ci ha fatto di te. Per te
stesso, o caro don ino, che hai sal-
vato la tua vita dalla morte. Per il tuo
esempio, che ci stimola a non farti
fare brutta figura.
Sei ancora in mezzo a noi. Tu ci
vedi, e sai come ognuno di noi abbia
qualcosa da raccontare, qualcosa di
inesprimibile, qualcosa da ricordare
sempre: la tua grande anima missio-
naria, tesa oltre i limiti della resis1en-
za; il tuo corpo debole. che faceva da
prigione ma e,salla\\'a, intanto, il tuo
martirio; la tua generosità senza ri-
serve, la tua delicateaa, la tua com-
prensione; il tuo cuore di sacerclo1e,
mansueto come l'agnello di Dio, forte
come quello lii don Bosco; tutta la tua
vita come w1 chicco di grano da sep-
pellire s01toterra; il tuo gemente
amore di figlio sulle ginocchia della
Madonna.
I Cooperatori, i giovani, le Volonta-
rie di don Bosco, i tuoi confratelli. i
tuoi familiari... ognuno ha una storia
legata alla 1ua. Ma tulio il racconto
della tua vita non ha che una sintesi di
ricchez:,:a: il dolore, cd una spiega1.io-
ne totale: Dio.
Il dolore, <> caro don Nino. Ricor-
diamo la stanchcua del tuo ultimo
periodo tra di noi, il tuo- dimagra-
mento, iJ tuo pallore. segni inequivo-
cabili di un male lcrribile: la tua vita si
concludeva così come s'era aperta il
giorno della tua nascita, il mercoledl
del.le Ceneri, giorno di dolore.
Quanto hai sofferto; E Lu ~crivevi;
« Un po' di dolore... i11 lile11zio "· E !>a-
pevi anche essere felice:« Credo che il
Signore mi stia dando 11n segno sicuro
che ha accetwto la mia... o/fena ,._ E
mobilitavi, con coraggio, il dolore in
salvezza per tu1ti. E, parlando del tuo
calvario, della doppia puntura s1er-
nale, delle trasrusioni, delle endove-
ne, da un pun10 all'altro, sapevi anche
scherzarci sopra: • lmonmw, di mat-
tino mi hanno po1ta10 tla Ponzio... a
Pi/mo, nel pomeriggio mi hanno messo
in croce... "·
Tu soffrivi, e come! E però, nella
drammaticità della vita e nel LTaspor-
10 dei morti, le tue rirtcssioni sono w1a
pagina profetica di ottimismo e di
speranza, un brano cli Vangelo vissu-
{O. Sei riuscito a !ttarc in croce can-
tando: • Oggi è do111e11ica, so110 statO
soletto. Non aspetto 1•1site. Sono solo
c:011 Dio; uma,wmeme padando do-
1•rei un po'scoraggwr,111 a ,•et/ermi e a
sentirmi così solo... Ma poi !,0no sem•
pre in compagnia dei Tre Grandi, della
SS. Trinità e di voi che mi pensme. E'
quasi come un ritrovanni 11ella pi,ì in-
vùliabile compagnia, tllll/0 più che c'è
e111che, e come 110, la fuori classe Ma-
ria, la Mamma, la grcmde \\.lamma »!
Una ricchezza: il dolore. Ed una
spiegazione: Dio.
Un servizio l>alesiano di testimo-
nianza. di prescn7a, di animazione ri-
battuta sul chiodo di un mc:..saggio: la
vita dello spirito, la vita di preghiera, •
come sorgente lii fecondità del lavoro,
la vita di grazia, di Dio.
Sì, Dio fu l'origine, lo scopo, la
spiegazione della tua vita. Quesw
• g1w1de èncamature delle anime, Co-
lui clte, solo. è capace di (<lr... l(Ìrare la
testa e in modo itrel'<!rsibi/e •· proprio
come dicev.i tu.
Questo Dio, lii cui 111, o caro don
Nino, hai scritto parole che noi, oggi,
ripetiamo, intonando il « Deo gra-
tias "· per te che ci ,ci stato fratello e
amico, e che, fortemente, ci hai inse-
gnato ad amare Lui, che ci è Padre:
• Sig1101'e, 111 sai che io Ti amo.
Ti ho amato fi11 dalla 111i<1 fa,zciul-
leu,a. Non ho ant(ltO mai 11ess11110 così
fo1'f<'l11en1e, così escl11~iva111e111e, sopra
ogni cosa terl'ena, so111·0 ogni c11.01·e tli
carne, al di là di og11i fascino di crea-
t11ra, oltre ogni sog110...
Nessuno però al 111011do è stato tanto
esigeme come Te, mio Dio. Mi hai
d1iesto lutto, pe1 sempn:.
lo sono co111e1110 di Te. Cemo Folte
tomerei a sceglierTi"·
N ino Barraco
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