Preghiamo
per i nostri morti
SALESIANI
t Sac. Siro RlcMllo a Verona a 77 anni
Dopo aver donato con entusiasmo le pri-
me energie sacerdotali in Patria. partl per
l'India. Fu destinato alla missione di
Krishnagar, ove lavorò con sereno ottlmf...
smo e zelo instancabile. dando vita a varl
centri missionari. Costretto a rimpatriare
per motivi di salute, si dedicò all'attività
parrocchiale, e, negli ultimi anni, alle ra-
lazlonl con I missionari e i benefattori.
Visse il messaggio evangelico della gioia
seminando serenità e fiducia anche nel
momenti di sofferenza e di delusione.
Questa gioia scaturiva da un sereno ab-
bandono nelle mani del Padre celeste:
.sempre e tutto come dio vuole• era la
sua norma.
Sac. Cesario Sergl t e Raghabpur (India)
a 77 anni
Dall'asplrantato di Ivrea, dov'era entrato
dopo la prima guerre mondiale come vo-
cazione adulta, partì nel 1929 per le mis-
sioni dell'Assam. Svolse la sua attività sa-
cerdotale particolarmente nella zona di
Krishnagar. ove fondò vari centri missi,;
nari. Amò Il popolo In mezzo a cui visse, e
specialmente I più poveri. a cui si donò
con cuore di padre,e tu dalororicambiato
con tanta stima e affetto.
Coad. Acernl Beniamino t a Cuneo a 75
anni
Era un uomo ricco di risorse umane, in•
traprendente e geniale. Disponeva di una
ricca capacità di lavoro, che offriva alla
comunttà con umile discrezione, mentre Il
suo fine senso umoristico lo rendeva un
elemento distensivo. La tede profonda lo
portò ad acquistare un'autentica libertà di
spirito, e a guardare sorridendo la morte
che si awlclnava.
Sac. Celeo Famell t a Damasco (Siria) a
66annl
Carattere aperto e gioviale, seppe un~
re alla letizia salesiana l'austerità della vi-
ta. che lo rendeva libero da esigenze,
contento dell'lndlspensablle, generoso
nel lavoro e sacrificalo. Erapronto a offri-
re la sua collaborazione specialmente nei
momenti di particolare difficoltà. Cl lascia
1·esempìo di una vita consacrata, vissuta
con coerenza ed entusiasmo.
Sac. Quinto F-o t ad Alessandria d'E-
gitto a 67 anni
Dotatodiingegno acuto.memoriatenace,
forte volontà, acquistò un'eccezionale
competenza In lingua e letteratura araba.
Era pure stimato cultore e conoscttore del
vasto patrimonio culturale medio-orienta•
te. Alte qualità Intellettuali univa spiccate
attitudini pratiche, che loresero superiore
prudente ed energico, cosciente del pro-
pri limltl, capace di valorizzare la qualità
dei conlratelli, aperto ed equilibrato di
fronte alle nuove attese della Congrega•
zione. della Chiesa e di tutto Il movimento
ecumenico, che seguiva con amore e viva
speranza Motte anime consacrate trova-
rono ,n lui una guida saggia e Illuminata.
t Sac. Vittorio Francia ad Alessandria
d'Egitto a 76 anni
Passò I primi anni della sua vita salesiana
a Valsalice. ov'ebbe per compagno Calli-
sto Caravarlo, sotto la guida di Don Vin-
cenzo Cimatti. Partito per Il Medio Oriente,
fu direttore in varie case e maestro del
novizi, Salesiano dal tratto signorile e
cordiale, suscitava stima e simpatia. La-
vor'ò con • cuore oratoriano• tra I giovani.
promuovendo con entusiasmo manifesta-
zioni religiose e culturali per rendere più
efficace l'azione educativa. Una lunga in-
fermità, accolta con fede e santificata
dalla preghiera, lo preparò all'Incontro
con Cristo.
COOPERATORI
t Antonio Mono. Garlone a Costanzana
(VercellQ a 90 anni
Sacerdote zelante, cooperò per molti anni
al giornale cattolico come direttore r&-
sponsablle. Nel suo testamento volle r~
cordare le Missioni Salesiane.
t Mons. Domenico Petronl a Roma a 97
an:ni
Fu vescovo di Melf~Rapolla e Venosa, e si
adoperò Insistentemente presso I Sup,,-
rlorl Maggiori per avere I Salesiani nella
sua diocesi, mettendo a loro disposizione
l'antico Seminano di Venosa. Nel t 936
ebbe la gioia di accogliere I primi confra-
telli, che grazie alla sua continua e pater-
na munificenza hanno potuto subito apr~
re una Scuola Media e Ginnasio, da cui
sono usciti tanti valorosi professionisti,
oggi affezionati exallievi. Mons. Petroni si
è fatto amareda tutti per la sua paternrtà e
bontà d'animo: ma i salesiani sono stati I
suoi prediletti.
Serafina Bonoml Senecl t a Lumezzano
(Brescia) a 88 anni
Fu fervente cooperatrice delle opere sa-
lesiane. Fin dagli anni della sua gioventù
si adoperò perché Il fratello Teodosio po-
tesse entrare nell'asplrantato di Ivrea, da
cui parti missionario per I'Assam. La so-
rella Lidia è FMA, ma la sua più grande
gioia fu l'aver donato a Don Bosco il figlfo
Uno. che ora si trova In Florida.
suor Carmelina, Irradiarono Il bene In mo-
do facile e semplice. Amavano la roro ge-
nerosa terra di Calabria, ed erano sempre
pronte a collaborare con I Salesiani e le
FMA per la salvezza della gioventù,
esempio e sprone al solerte cenacolo
delle cooperatrici.
t Albina Bortotu■sl ved, Slmon"o a San
Vito al Tagliamento (Pordenone) a 74 anni
Fu lieta di donare uno del suoi tre figli a
Don Bosco nella Congregazione Salesia-
na: don Olimpio, al.tua.le direttore dell'O-
ratorio San Domenico Savio di Messina.
Trascorse la vita nel lavoro e nella pre-
ghiera, e seppe donare a tutti, special-
mente al sacerdoti e alle FMA che la visi-
tavano, parole di conforto e di Incorag-
giamento per superare I momenti più dif-
liclti della vtta. Accettò senza rimpianti Il
sacrWlclo della lontananza del figlio sale-
siano, offrendo al Signore i suoi molti ro-
sari e sacrifici per I confratelli e I giovani
del suo Oratorio. Volle anche lasciare
parte del suoi risparmi alla Congregazio-
ne per I giovani più bisognosi.
Vlrglllo Salandln t a Padova a 79 anni
Fu ricco di cose ordinarie, vissute con
onestà eccezionale. Per ben 62 anni militò
In prima linea nell'Azione Cattolica. E fu
esemplare maestro di scuola. Il suo inse--
gnamento fu sempre improntato al siste-
ma educativo di Don Bosco: la sua pro-
fonda devoz:ione a Maria Ausiliatrice si
esprimeva nel rosario quotidiano, recitato
ogni sera con la comunità parrocchiale,
Era sempre disponibile per le Letture della
Ltturgia della Parola, vero maestro di de-
clamazione, ma anche delicatamente
pronto a dare la precedenza ad attri.
t Madd..ena Dellaglacoma a Pozza di
Fassa (Trento) a 81 anni
Giovane sposa, espresse alla Madonna Il
desiderio di avere almeno un figlio mls•
sionarlo. La Madonna gliene concesse
cinque, tre Comboniani (P, Vittorino, P.
Carlo e P. Raffaele, due dei quali attua~
mente In Uganda) e due Salesiani (P Al-
berto e Suor Gisella, entrambi In Ecua-
dor). Nella sua vita spirituale, semplice e
profonda, si Ispirò a Don Bosco e a Mam-
ma Margherita. visse nella pietà e nella
povertà, piena di bontà e di comprensione
verso tutti, pronta ad aiutare chiunque
avesse bisogno, col meui materiali, con Il
consiglio e l'Incoraggiamento. Seguì con
particolare Interesse il lavoro missionario,
anche con la raccolta e l'inviodiofferte, di
cui tu zelatrice e amministratrice scrupo-
losa
Antonietta e Elena Barbarello t a Bova
Marina (RC) rispettivamente a 76 e 72 a.
Queste due sorelle, exallleve attivissime,
zelanti cooperatrici e generose benefat-
trici del Salesiani di Bova Marina, sono
state chlifmate alla Casa del Padre a di-
stanza di 20 giorni t'una dall'altra. Educa•
te da santi genitori e cresciute alla scuola
delle FMA, furono a tutti esempio di labo-
riosità e di bontà, e Insieme con la sorella,
Davide Negro t a Torino a 85 anni
Impegnò la sua lunga esistenza ìn molte
attività tecniche, Industriati e apostoliche.
Viveva in mezzo agli operai, e perciò volle
studiare a fondo I problemi del lavoro.
Scrisse cosi varie opere di argomento
economico, politico e sociale, recando un
valido contributo per un giusto equilibrio
rra le contrastanti Istanze del lavoro e del
capitale alla luce dei prlnclpi cristiani. di
cui fu convinto assertore_ Fu uomo di fede
e di comunione quotidiana. devotissimo di
Don Bosco, d1 cui praticava il metodo in
mezzo agli operai. Fondò pure e diresse
una Scuota Professionale. Apostolo nel•
l'anima e Cooperatore Salesiano dal tem-
pi di Don Rua, lu anche Consigliere lspet-
toriale dei Cooperatori dell'lspettoria Su-
balpina, braccio destroper lunghi anni del
compianto Delegato lspettorlale del Coo-
peratori don Carlo Botta.
Domltllla Baldenarl t a Rumo (Trento) a
86annl
Educò cristianamente i figli, ed ebbe la
gioia di lestegglare col marito 62 anni di
matrimonio. Altra grande gioia fu l'aver
dato alla Congregazione Salesiana Il tiglio
don Romano. Passò gli ultimi tre anni in-
ferma. santificando la malattia con la
continua preghiera
Anna Ravaloti D'Aurla t a Roma a 82 anni
Era felice d'aver donato all'lstttuto delle
Figlie di M.A. le sue due figlie, e per questo
sentiva come figlie sue tutte le Suore sa-
lesiane. I suol Interessi furono soltanto
Dio, lo sposo, I figli, e I giovani In generate:
per essi pregava sempre, e aiutava la Fa-
miglia Salesiana a far loro del bene. Negli
ultimi due anni olferse a Dio la sua tor•
mentosa Impotenza a esprimersi con
questa intenzione: che il Signore conce-
desse l'efficacia della parola a tutte le
FMA a contatto con lagioventù
Fortunata Barblerato Bertaggla t a 81
anni
Buona. onesta, operosat amata e stimata
da tutti. lascia sulla terra le tracce delle
sue luminose virtù, e Il dono di un figlio,
Marino, alla Congregazione Salesiana.
ALTRI COOPERATORI DEFUNTI
Amato Don Giacinto, Alca.mo - Benenatl
Salvatore, Alcamo•Bozzetti M•la,Como
• Cittadino Maria Yed. Vir:i:l, CeNrò • Fai•
zone dr. Allppo, Catania • Fazio Etlaa,
Alassio - Fton,nza satvatore, Centuripe •
Fulco Vincenzo, Alcamo • Gaglio avv. At-
tillo, Catania - Galatl dr. Giuseppe, Alca-
mo - Galdangelo Edvige, Cedrate. Gullno
Nunziata, Maletto • Lucchese don Pietro,
Alcamo - Marinino don Antonio, Catania -
Palermo don Cesare, Catania • Palumbo
don Bartolomeo, Alcamo • Pecoraro
i!NV. M•lo, Alcamo - Pozzo Domenico,
Alassio - Stabile don Vito, Alcamo• Ven-
turino don Lorenzo, Catania - Zanlnl avv.
Tomaso, Como.
Per quanti cl hanno chiesto informazioni, annunciamo che LA DIRE·
ZIONE GENERALE OPERE DON BOSCO con sede In ROMA, ricono-
sciuta giuridicamente con D.P. del 2-9-1971 n. 959 e L'ISTITUTO
SALESIANO PER LE MISSIONI con sede in TORINO, avente personalìtà
giuridica per Decreto 13-1-1924 n . 22, possono legalmente ricevere
Legati ed Eredità. Formule legalmente valide sono:
se trattasi d'un legato: e ...lascio alla Direzione Generale Opere Don
Bosco con sede in Roma (oppure all'Istituto Salesianoper le missionicon
sede in Torino) a titolo di legato la somma di lire • . • . .•..• (oppure)
l'immobile sito In •. . .. . per gli scopì perseguiti dall'Ente, e particolar-
34
mente di assistenza e benet1cenza. do 1struz1one e educazione, d1 culto e
di religione ».
se trattasi, invece, di nominare erede di ogni sostanza l'uno o l'altro dei
due Enti su indicat1:
e •..annullo ogni mia precedente disposizione testamentaria Nomino mio
erede universale la Direzione Generale Opere Don Bosco con sede In
Roma (oppure l'istituto Salesiano per le Missioni con sede in Torino)
lasciando ad esso quanto ml appartiene a qualsiasi titolo, per gli scopi
perseguiti dall'Ente, e particolarmente di assistenza e beneficenza, di
istruzione e educazione, d i culto e di religione >.
(luogo e data)
(firma per disteso)