Bollettino_Salesiano_198710


Bollettino_Salesiano_198710



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ANNO 111 - N. 10 2" QUINDICINA 15 GIUGNO 1987
SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE GRUPPO 2° (70)
RIVISTA FONDATA
DA S. GIOVANNI BOSCO
NEL 1877
Costituita la Conferenza Nazionale
I Consigli Ispettoriali dei Cooperatori d'Italia riuniti in seduta congiunta
hanno costituito, a norma del RVA, la conferenza nazionale italiana ed
eletto il nuovo Coordinatore, signora Jolanda Masotti.
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ATTO COSTITUTIVO DELLA
CONFERENZA NAZIONALE ITALIANA
Premesso:
- che a norma dell'art. 47.1 Regolamento di Vita Apostolica
(RVA) il giorno 24 aprile 1987 si sono riuniti in Roma, c/ o l'istituto del-
le Suore Rosminiane in Via Aurelia 773, i consigli Ispettoriali d'Italia,
come appresso specificati, in seduta congiunta: Adriatica (Ancona);
Centrale (Torino Crocetta); Llgure-Toscana (Genova Samp.); Lombar-
do Emiliana (Milano); Meridionale (Napoli); Novarese elvetica (Nova-
ra); Romana (Roma); Sarda (Cagliari); Sicilia (Catania); Subalpina (To-
rino Valdocco); Veneta est (Mogliano veneto); Veneta ovest (Verona).
Si considerano consigli ispettoriali, ai soli fini di questa seduta
congiunta, i consigli regionali esistenti prima dell'entrata in vigore del
RVA e cioè: Puglia (Bari) e Calabria (Locri) - ispet. Meridionale-; Ligu-
ria (Genova) e Toscana (Llvomo) - ispet. Llgure Toscana -; Emilia
Romagna (Bologna) - ispet. Lombardo emiliana -. Totale 16 consigli
ispettoriali.
- che consta in atti della approvazione degli ispettori delle Ispet-
torie d'Italia;
- che i consigli ispettoriali d'Italia hanno inviato previa dichiara-
zione di approvazione in ordine alla costituzione della Conferenza Na-
zionale Italiana;
- che tali dichiarazioni costituiscçmo parte integrante del presen-
te atto costitutivo;
- che pertanto è da ritenere ulteriormente convocata e valida la
nominata seduta congiunta a norma dell'art. 47.1 RVA.
Tutto quanto sopra considerato e premesso si dichiara costitui-
ta la Conferenza Nazionale Italiana ai sensi e per gli effetti del-
1'art. 47.2 RVA.
ROMA, 24 aprile 1987
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DlREZIOHE GENEMLE OPE1'E 00H BOSCO
Via dello Pisano. 1111 c.p, 9092
001~ P.OtM Tel. 6470241
IL COHSIGUEM /1.EGIONAJ.E
PEP. LE /SPF:TTOAIE O'ITA/.JÀ E MEDIO OflJEHTE
Paolo SANTONI
Don Alfonso ALFANO
Centro Nazlonole
Cooperatori Salesiani
via Morsolo 42
Roma
DICHIARAZIONE
Gli Ispettori salesiani d'Italia riuniti in seduto o Roma, via dello Pisano 1111, in doto 11.1.1987,
hanno preso In esame lo Vostro richiesto del 10.11. 1986 circo lo previsto costituzione dello CONFE-
RENZA NAZIONALE DEI COOPEP.ATOP.I SALESIANI D'ITALIA
Preso otto di quanto suggerisce l'ort. 47 del Vostro P.egolomento di Vito Apostolico. per quanto
o loro compete, gli Ispettori salesiani d'Italia DICHIARANO che nullo osto che detto Conferenza No-
zionale slo costituito.
Sono anche contenti di affermare che. come si impegnano o colloborore con l'Associazione o
livello ispettorlole. così saranno contenti di collaborare o livello nozionale come CISI con lo confe-
renza del cooperatori.
Rinnovano l'impegno o CAMMINARE INSIEME VERSO L'88 COME VASTO MOVIMENTO DI MISSIO-
NARI DEI GIOVANI, con Moria.
Augurano che la nuovo strurruro suggerita dol P.VA sia fecondo di novità e di vitolitò per un ser-
vizio sempre più siglficotivo e quolificoto ol giovani nello Chiesa.
P.omo, 11.1.1987, anno di Mario
don Luigi Bosoni
Il saluto del Coordinatore Nazionale
So di aver accettato un impegno forse superiore
olle mie forze e se avessi contato solo queste, sa-
rebbe sroto saggio rinunciare sin do/l'inizio, mo poi-
ché credo profondomenre nello mono di Dio che
guido lo nostro Vito, ho solo il coraggio di pregare
Don Bosco perché mi sia Vicino su questo difficile
srrodo.
L'impegno è serio e senz'altro pieno di dlfflcol-
tò, mo so che non sarò solo, perché non è lo figuro
di un Coordinatore che fa vivere un'Associozfone
mo ognuno di noi che, forte nello suo fede e nel-
l'omore o Don Bosco, tento con il suo lavoro umile
e spesso sconosciuto, mo fedele e costante, di far
rivivere il suo spirito.
Il Nuovo P.egolomento sarò lo strumento onro-
verso il quote riscoprire lo figuro del Coordinatore,
far rivivere lo suo missione, far nascere uno gronde
Associazione.
Il progetto è ambizioso mo so che do tonte cor-
dice/le unire insieme, potremo far nascere, se lo
vorremo, uno gronde fune d 'acciaio..
Insieme ne! nome del Signore e di Don Bosco
Jolanda Masotti
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__MESSAGGI_ _
Al Rettor Maggiore
della Famiglia Salesiana _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ __
Carissimo Padre,
Le comunichiamo con gioia che nella fedeltà agli impegni che con tanta competenza Lei ci ricorda
abbiamo il 24 aprile 1987 costituito la Conferenza Nazionale dei Consigli lspettoriali di Italia e nomina-
to come Coordinatore Nazionale la sig.ra Iolanda Masotti.
Abbiamo sperimentato in questi giorni la presenza dello Spirito del Signore, la protezione materna
di Maria Ausiliatrice e il sorriso di Don Bosco.
Le chiediamo di continuare a stimolarci affinché con cuore oratoriano possiamo moltiplicare le
nostre energie e il nostro entusiasmo a servizio dei giovani e della Chiesa.
I Consiglieri lspettoriali d'Italia
Ai Cooperatori d'Italia ______________
Carissimi Cooperatrici e Cooperatori,
vi comunichiamo con gioia che alle ore 21 del giorno 24 aprile 1987 abbiamo costituito la Con-
ferenza Nazionale dei Co11sigli lspettoriali d'Italia e alle ore 24 del giorno 25 aprile 1987 abbiamo af-
fidato alla sig.ra Jola,ula Masotti il compito di Coordinatrice Nazionale.
Sono dei mome11ti molto intensi e significativi per la vita della nostra Associazione e abbiamo
sperimentato la presenza tra di noi dello Spirito del Signore, della protezione materna di Maria Ausi-
liatrice e di Don Bosco nostro Fondatore.
Vi invitiamo ad unirvi a noi negli auguri a Jolanda Masotti e nel ringraziamento fraterno a Pao-
lo Santoni e ai membri del gruppo di lavoro che hanno preparato e reso possibili questi eventi.
Riprendiamo con entusiasmo il nostro cammino verso Don Bosco '88 al servizio dei giovani e
della Chiesa.
Roma, 26 aprile 1987
I Consiglieri Ispettoriali CC. d'Italia
Un incontro internazionale
del laicato in vista del Sinodo_ _ _ _ _ __ _ __
Circa duecento responsabili e rappresentanti del laicato cattolico, provenienti da tutti i conti-
nenti si sono riuniti giovedì 21, fino a lunedì 25 maggio a Rocca di Papa, nei pressi di Roma, per
un incontro promosso dal Pontificio Consiglio per i laici. Al centro dei lavori è stato il tema: «Una
nuova evangelizzazione per la costruzione della società,-.
Il raduno è stato inserito nel quadro dell'ampia e approfondita riflessione in atto in tutta la
comunità ecclesiale in vista della prossima Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi che nel
mese di ottobre tratterà il tema: «Vocazione e missione dei laici nella Chiesa e nel mondo a ven-
t'anni dal Concilio Vaticano Il». I lavori sono stati aperti dal card. Eduardo Pironio, Presidente
del Pontificio Consiglio per i Laici. I lavori sono proseguiti con i gruppi dì studio dedicati all'ap-
profondimento dell'«lnstrumentum Laboris» dell' Assemblea di ottobre.
All'incontro dì Rocca di Papa sono stati invitati i membri ed i consultori del Pontificio Consi-
glio per i Laici, responsabili delle Organizzazioni Internazionali Cattoliche e dì Associazioni e
Movimenti ecclesiali, alcuni dirigenti di Consulte nazionali per l'apostolato dei laici e persone
con esperienze di impegno anche in campo politico, culturale, economico e sociale.
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Un po' di Cronaca
La prima Conferenza Nazionale dei Consi-
gli lspettoriali dei Cooperatori d'Italia si è ini-
ziata nel pomeriggio di venerdì 24/ 4/ 87 pres-
so le Suore Rosminiane in Via Aurelia n. 773
in Roma.
Erano presenti i membri dei seguenti Con-
sigli lspettoriali: Sicilia, Calabda, Campania,
Puglia, Lazio, Toscana, Adriatica, Llguria,
Emilia, Sardegna, Lombardia, Novarese, Cen-
trale, Subalpina, Veneta Est, Veneta Ovest.
Dopo le necessarie note organizzative, ha
preso la parola Paolo Santoni, neo coordinato-
re mondiale dell'Associazione.
Ha reso partecipe l'assemblea di quanto di-
scusso dalla Consulta Mondiale. Ha sottolinea-
to, in particolare: la volontà di pubblicare un
annuario dei Consigli Ispettoriali e locali, ed
un elenco con le generalità di tutti i Coopera-
tori; il finanziamento di una Borsa di Studio
per un biennio di approfondimento della spiri-
tualità salesiana presso l'UPS o altre Universi-
tà riconosciute; l'organizzazione di una setti-
n tavolo della Presidenza: Paolo, Lello, Pierangelo guida-
no i lavori dell'Assemblea.
L'aula dei lavori!
mana comune in tutto il mondo per il centena-
do della morte di Don Bosco, da tenersi, nel-
1'emisfero nord dal 25 al 31 gennaio 1988, nel-
1'emisfero sud dall'8 al 14 agosto 1988; la ne-
cessità di stimolare i Cooperatori a forme di
volontariato per piccoli e medi periodi nel-
1'ambito del progetto Africa.
Ha preso poi la parola Don Alfonso salu-
tando i presenti e facendo il punto sull'orga-
nizzazione dei festeggiamenti per Don Bosco
'88. A riguardo ha ricordato che i Cooperatori
collaborano ad ogni livello con tutta la Fami-
glia Salesiana per l'organizzazione dei festeg-
giamenti. Come Associazione ha proposto il ri-
lancio dell'oratorio ed un incontro da tenersi
dal ~3 al 25 aprile '88. Di questo incontro van-
no però ancora decise le modalità di svolgi-
mento e i contenuti.
Il pomedggio si è concluso con la buona
notte data da Don Cogliandro: «A Cdsto a
tempo pieno».
In serata, dopo cena, si è data lettura del-
1'Atto Costitutivo della Conferenza Nazionale.
Don Alfonso ha ricordato due momenti sa-
lienti della Costituzione della Conferenza: la di-
chiarazione di volontà dei Consigli Ispettoriali
d'Italia e l'assenso formale dato dalla CISI.
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D primo incontro informale del Comitato dei Coord.iIJatori.
mente si fa riferimento all'autofinanziamento
della Conferenza.
Il Regolamento approvato dall'Assemblea
deve ancora essere riscritto a cura di alcuni
membri dell'ex-Giunta Nazionale.
In serata inoltrata si è proceduto alla ele-
zione del nuovo Coordinatore nazionale.
Alla terza votazione sono giunti a pari voto
Iolanda Masotti e Antonio Amato, risultando
eletta la prima per anzianità.
Domenica mattina Paolo Santoni ha dato
La giornata di sabato è stata spesa per la
modifica e l'approvazione del Regolamento di
vita interna della Conferenza Nazionale.
Molte sono state le mozioni di modifica
chieste dall'Assemblea. Le più significative
sono quelle che 1iguardano la natura e i com-
piti del Vice Coordinatore Nazionale; la natura
dell'incaricata delle FMA e del Comitato dei
Coordinatori. È prevalsa l'idea di fare del Co-
mitato dei Coordinatori rm organismo che
permetta l'armonizzazione della vita dell'Asso-
ciazione d'Italia. Notevole interesse ha susci-
tato la questione economica. Si è così deciso
di contemplare W1 articolo in cui espressa-
Al seggio ... el_ettorale: omaggio al Presidente, Lella Foti.
lettura delle iniziative formative proposte dalla
Consulta Mondiale, peraltro già pubblicate sul
Bollettino dei Cooperatori e su Cooperatores.
Dopo un breve cenno di Don Alfonso sul
corso ~<Cooperatori insegnanti» che si terrà a
Fontanazzo dal 30 giugno al 4 luglio sul tema:
«Sistema preventivo applicato alla scuola degli
anni '80)>, si è aperto un breve dibattito sul
sussidio formativo.
È mezzanotte! n primo saluto d el nuovo Coordinatore na•
zionale, signora Iolanda Masotti.
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In linea di massima si è alla fine concorda-
to di scegliere temi triennali, fornire alcuni
sussidi fondamentali e lasciare ai Centri la li-
bertà di organizzare mese per mese gli incon-
tri formativi.

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D. Sergio Cuevas presiede la concelebrazione conclusiva. Con il cuore e le mani aperte alla gioia della ... mensa!
Alla conclusione delle tre giornate ha par-
lato Don Cuevas. Ha dato gli auguri a Jolanda,
neo-coordinatrice nazionale, a Paolo, ed ha
portato i saluti del Rettor Maggiore. Tutto il
suo intervento è stato permeato di quel senso
della gioia tipico dei salesiani. Ha invitato a vi-
vere in pienezza il Regolamento, a portare
avanti il rinnovamento dell'Associazione. Ha
ricordato che sono le esperienze locali quelle a
fondamento della vita del singolo Cooperato-
re. Ciò non toglie che le singole realtà locali
debbono avere uno sguardo verso le realtà
ispettoriali e della Famiglia Salesiana in gene-
re. Ha richiesto, sottolineandola molto, una
maggiore presenza nella vita della Chiesa e
della società.
«Il Carisma - ha ricordato - vi spinge a
ruoli di punta, di confine».
Per conquistare un ruolo significativo nel
mondo, ha concluso, è fondamentale impe-
gnarsi per un profondo discernimento del Re-
golamento.
***
UN ANNO MARIANO!
Avrò inizio il 7 Giugno '87 nella solennità
di Pentecoste.
Si concluderò il 15 Agosto '88 nella solennità
deU'Assunzione della Santissima Vergine al Cielo.
«Mediante questo anno Mariano lo Chiesa viene chiamato non solo o ricorda-
re rutto cìò che nel suo passato testimonio la speciale, materno cooperazione dello
Madre di Dio all'Opero dello salvezza in Cristo Signore, mo anche o preparare, do
porte sua, le vie di questo cooperazione per il secondo millennio cristiano».
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REGOLAMENTO INTERNO DELLA CONFERENZA
NAZIONALE DELL'ASSOCIAZIONE
COOPERATORI SALESIANI
Premessa
- Considerata la possibilità of-
ferta dal Regolamento di Vita Apo-
stolica all'art. 47 di costituire una
Conferenza nazionale fra tutti i
Consigli lspettoriali d'Italia, fatto
salvo quanto prescritto all'art. 44§1
del R.V.A.;
- ravvisata la necessità di pre-
vedere un nuovo Regolamento in-
terno di detto organismo nazionale
della Associazione Cooperatori Sa-
lesiani;
- al fine di costituire una strut-
tura agile in grado di animare I' As-
sociazione a livello nazionale, coin-
volgendo in particolar modo i diret-
ti responsabili a livello ispettoriale,
si presenta all'approvazione dei
Consigli lspettoriali di Italia riuniti
congiuntamente il presente Regola-
mento, comprendente le seguenti
strutture e figure:
1. Conferenza nazionale (art. 1, 2, 3)
2. Coordinatore nazionale (art. 4)
3. Delegato/a nazionale (art. 5)
4. Incaricata nazionale FMA (art. 6)
5. Comitato dei Coordinatori (art. 7)
6. Segreteria tecnica (art. 8)
§2. Ad essa spettano i seguenti
compiti:
a) orientare la vita dell'Associa-
zione al servizio dei soci;
b) favorire l'informazione e la
formazione salesiana degli associati
e stimolarne il senso di appartenen-
za e di corresponsabilità;
c) assicurare la rappresentanza
del!'Associazione presso gli organi-
smi ecclesiali e civili tramite il suo
Coordinatore o persona da questi
delegata.
ART. 2· Composizione della
Conferenza Nazionale
La Conferenza nazionale è com-
posta:
a) da tutti i componenti i Consi-
gli ispettoriali della Associazione;
b) dal Coordinatore nazionale;
e) dal Delegato nazionale;
d) dall'Incaricata nazionale FMA;
e) dati'Amministratore e dal Re-
sponsabile della Segreteria Tecnica;
f) dal Consultore mondiale per la
regione Italia.
però, solo su richiesta avanzata dal-
la maggioranza dei Consigli lspetto-
riali della nazione o dal Comitato
dei Coordinatori.
§2. Le proposte discusse in seno
alla Conferenza vengono approvate
a maggioranza assoluta dei presenti
aventi diritto al voto, ad eccezione
delle modifiche al presente Regola-
mento di cui all'art. 1 §2, per l'ap-
provazione delle quali è richiesta la
maggioranza dei due terzi.
I consiglieri ispettorialì di un de-
terminato consiglio partecipanti alla
Conferenza nazionale per avere tut-
ti diritto al voto, dovranno rispetta-
re il rapporto fra laici e religiosi pre-
visto dal R.V.A. art. 43 §5, con la
possibilità, in mancanza di tale pro-
porzione, di raggiungerla con l'e-
sclusione di un/a religioso/ a.
§3. Nello spirito dell'art. 21 R.V.A.
i Consigli lspettoriali contribuiscono
alle necessità economiche della
Conferenza nazionale per le attività
coordinate dalla stessa.
§4. L'organo di stampa della
Conferenza nazionale è il Bollettino
Salesiano - edizione Cooperatori.
ART. 1 - Conferenza Nazionale:
natura e compiti
§1. La Conferenza nazionale è
un organo di coordinamento e sti-
molo delle varie iniziative apostoli-
che e della vita del!'Associazione
sul territorio nazionale, nonché luo-
go di formazione dei suoi membri.
ART. 3 - Funzionamento della
Conferenza Nazionale
§1. La Conferenza nazionale vie-
ne convocata in seduta plenaria or-
dinariamente ogni tre anni e, co-
munque, ogni qualvolta le esigenze
della Associazione lo richiedano.
Una convocazione straordinaria
prima di detto termine può aversi,
ART. 4- Coordinatore Nazionale
§1. Tra i suoi membri laici la
Conferenza nazionale elegge a
scrutinio segreto il proprio Coordi-
natore: nella prima votazione è ri-
chiesta la maggioranza dei 2/ 3 dei
votanti, mentre nelle votazioni suc-
cessive è sufficiente la maggioranza
assoluta.
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Il Coordinatore nazionale dura in
carica circa tre anni e può essere
rieletto solo per un secondo trien-
nio consecutivo.
§2. Al Coordinatore della Confe-
renza nazionale spettano i seguenti
compiti:
a) convocare, d'intesa col Dele-
gato nazionale, le riunioni della
conferenza e presiederne i lavori;
b} Rappresentare l'Associazione
a livello nazionale e curare i rappor-
ti con gli altri gruppi della Famiglia
Salesiana;
e) convocare le rìunioni del Co-
mitato dei Coordinatori e presieder-
ne i lavori;
d) informare il Rettor Maggiore e
la Consulta Mondiale sulla vita della
Associazione e mantenere con loro
i necessari collegamenti;
e) intervenire su questioni di par-
ticolare importanza o urgenza, ren-
dendo successivamente conto al
Comitato dei Coordinatori del suo
operato.
§3. In caso di assenza o tempo-
raneo impedimento del Coordina-
tore nazionale le sue funzioni sono
svolte dal vice coordinatore desi-
gnato tra i membri della C.N. dal
Comitato dei Coordinatori, su pro-
posta dello stesso Coordinatore na-
zionale.
ART. 5 - Delegato Nazionale
§1. Alla conduzione della Confe-
renza nazionale partecipa, insieme
col Coordinatore della stessa, il De-
legato nazionale.
Questi è designato a norma del
R.V.A. art 47§3 e provvede all'ani-
mazione delle riunioni della Confe-
renza nazionale per quanto di pro-
pria competenza.
Cura. altresl, l'informazione e l'a-
nimazione dei Delegati e Delegate
lspettoriali, d' intesa con l'Incaricata
nazionale FMA, entrando in rappor-
to tramite essi con l'intera Asso-
ciazione.
Mantiene i contatti con la CISI
e il Dicastero per la Famiglia Sale-
siana.
§2. Fa parte di diritto del Comi-
tato dei Coordinatori e della Segre-
teria Tecnica.
ART. 6 - Incaricata Nazionale
FMA
§1. Fa parte di diritto della Con-
ferenza nazionale, nonché del Co-
mitato dei Coordinatori e della Se-
greteria Tecnica, un'Incaricata na-
zionale delle Figlie di Maria Ausilia-
trìce appositamente nominata.
§2. Mantiene i necessari collega-
menti con le Superiore dell'Istituto
e coadiuva il Delegato nazionale
nell'animazione delle Delegate
ispettonali dell'Associazione.
ART. 7 - Comitato dei Coordina-
tori
§1 . Per rendere più agile la strut-
tura a livello nazionale, favorire lo
scambio di esperienze tra le varie
ispettorie e garantire una rapida
consultazione delle realtà ispetto-
riali, è costituito il Comitato dei
Coordinatori.
Esso è composto dal Coordinato-
re nazionale, da tutti i Coordinatori
ispettoriali, dal Delegato nazionale,
dall'Incaricata nazionale FMA, da
un Delegato e da una Delegata
ispetloriale, dall'Amministratore e
dal Responsabile della Segreteria
Tecnica della Conferenza nazionale
e dal Vice Coordinatore nazionale
qualora questi non fosse già mem-
bro di diritto del Comitato stesso.
Al Comitato dei Coordinatori
spettano i seguenti compiti:
a) provvedere all'organrzzazione
di iniziative particolari (quali cele-
brazioni, convegni, raduni...) a ca-
rattere nazionale;
b) fissare l'ordine del giorno del-
le riunioni della Conferenza nazio-
nale e provvedere alla loro organiz-
zazione;
e) partecipare alla redazione del
Bollettino Salesiano - ed. Coopera-
tori;
d) designare il Vice Coordinatore
nazionale, l'Amministratore, il Re-
sponsabile della Segreteria tecnica;
e) stabilire i criteri di autofinan-
ziamento e gestire i contributi dei
Consigli lspettoriali.
§2. Il Comitato dei Coordinatori
è convocato dal Coordinatore na-
zionale d'intesa col Delegato nazio-
nale ogni qual volta sia necessario
e, in ogni caso, almeno una volta
all'anno.
In caso di motivata assenza di un
Coordinatore ispettoriale, questi,
volta per volta, delega a rappresen-
tarlo il proprio vice o altro membro
laico del Consiglio ispettoriale.
ART. 8 - Segreteria Tecnica
§1. Per facilitare l'attuazione pra-
tica delle proposte operative elabo-
rate e per rendere funzionale tutto
il lavoro delle strutture centrali, la
Conferenza nazionale ed il Comita-
to dei Coordinatori si avvalgono di
una Segreteria Tecnica composta
da un Responsabile e da un Ammi-
nistratore designati dal Comitato
dei Coordinatori, su proposta del
Coordinatore nazionale e da un op-
portuno numero di Cooperatori
scelti sempre dal Comitato dei
Coordinatori.
§2. Fanno parte di diritto della
Segreteria Tecnica il Coordinatore
nazionale, il Vice Coordinatore, il
Delegato nazionale, l'Incaricata na-
zionale delle FMA.
Il Responsabile e l'Amministrato-
re della Segreteria Tecnica durano
in carica tre anni e possono essere
rieletti.
Roma, 25 aprile 1987
*
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La loto ricordo di quasi tutti i Convegnisti.
IX CONVEGNO
NAZIONALE
GIOVANI
COOPERATORI
Roma, 1-2-3 maggio 1987
I CC.GG, presenti al Convegno,
attraverso l'accostamento ai docu-
menti del Concilio Vaticano 11,
esprimono l'impegno ad approfon-
dire la conoscenza ed intensificare
lo studio dei testi conciliari ed a co-
municare nei Centri la preziosità di
questa «miniera», ancora da risco-
prire specialmente dalle nuove ge-
nerazioni.
In particolare
dai lavori di gruppo sono emerse al-
cune riflessioni:
1. - Venerare, studiare,
vivere la S. Scrittura
li primo gruppo, partendo dalla
domanda «Chiesa, in cosa credi?>i,
ha analizzato alcuni punti della «Dei
Verbum». Dio Padre nel suo im-
menso amore si rivela e prepara per
noi un piano di salvezza. Da questa
profonda e misteriosa verità nel do-
cumento si coglie la volontà di un
atteggiamento nuovo nei confronti
della Sacra Scrittura: un atteggia-
mento di ascolto, di studio, venera-
zione ed esperienza continua con la
S. Scrittura che è Parola di Dio.
2. - La Chiesa centro di unità,
di speranza e di salvezza
li secondo gruppo ha approfondi-
to alcuni punti della costituzione
10/58
dommatica «Lumen Gentium», il ful-
cro di tutto il Magistero conciliare.
Si è fatto notare come oggi sia
importante superare l'individuali-
smo ed il disamore alla Chiesa.
«Dio volle santificare e salvare gli
uomini non individualmente e sen-
za alcun legame tra loro, ma volle
costituire di loro un popolo che
lo riconoscesse e lo servisse nella
santità».
Interessante anche la riflessione
sull'indole missionaria della Chiesa.
3. - Il laico fermento delle realtà
umane in cui vive
Il terzo gruppo si è soffermato
sulle premesse dommatiche del Ca-
pitolo IV della «Lumen Centium» e
sulle applicazioni pastorali del de-
creto sull'apostolato dei laici «Apo-
stolicam actuositatem».
Al laico spetta il compito di testi-
moniare come e quanto il Cristo ci
ama, con una vita ispirata alle Bea-
titudini.
·
L'animazione cristiana dell'ordine
temporale - si è detto - è il com·
pito specifico del laico, da vivere
nello spirito salesiano, indkato dal
proprio Regolamento di Vita Apo·
stolica.
4. - La Chiesa in dialogo
con il mondo
li quarto gruppo ha analizzato la
costituzione pastorale «Gaudium et
spes». È stato ribadito, tra l'altro, il
profondo ed assoluto rispetto della
dignità e della libertà dell'uomo,
creato ad immagine di Dio, espri-
mendo solidarietà ed amore verso
l'intera famiglia umana ed instau-
rando con questa un dialogo sui
problemi più scottanti che la trava-
gliano. In concreto:
- promuovere al suo interno la
stima reciproca, il rispetto e la con-
cordia.
- inserirsi nella vita quotidiana
in organismi ed ambiti del campo
ecclesiale, culturale e sociale.
5. - La Liturgia espressione
del mistero di Cristo
nella vita dei fedeli
Il quinto gruppo si è occupato
della Costituzione «Sacrosanctum
Concilium>>, approfondendo il senso
di «Liturgia» come mezzo per espli-
care perennemente l'azione di culto
a Dio e mezzo di santificazione dei
suoi membri, mediante il ministero
sacramentale, che continua l'opera
santificatrice di Cristo.
In concreto è stato sottolineato:
- la centralità dell'Eucarestia:
alimento per la vita dell'umanità;
- la ricchezza di indicazioni per
rendere la Liturgia patrimonio com-
prensibile di tutte le culture, nel
rispetto delle «qualità e doti di
animo» delle varie razze e dei vari
popoli;
- la connessione tra rito e
Parola!

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2.1 Page 11

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Dalla Sicilia con sacrificio ed ... entusiasmo!
La presenza delle lspettorie del Piemonte.
GRAZIE, AMICI!
Vi porto il saluto della Consulta Mondiale che ho
l'onore di rappresentare in virtù del mio incarico di
Coordinatore Generale.
Sono venuto tra voi per imparare, per ascoftare,
per capire, ma permettetemi, con umiltà, di dirvi
qualche pensiero.
Vorrei tracciare tre aspetti che vi toccano molto da
vicino e perciò vi chiedo, principalmente di essere pro-
fondamente giovani, di essere profondamente Chiesa, di
essere profondamente Cooperatori Salesiani.
- Essere profondamente giovani, significa essere
donne e uomini earichi di speranza; in una società che
genera giovani che sono «vecchi dentro" perché hanno
gia bruciato tutte le tappe, vissute esperienze deleterie e
devianti, voi giovani contrapponete un inno alla vita, la
quale vale la penà di viveda intensamente giorno per
giorno nelle sue gioie e nei suoi dolori.
- Essere profondamente Chiesa, significa essere
in sintonia con il Signore e con il nostro prossimo.
Con il Signore attraverso una intensa vita interiore
fatta di preghiere, di Eucarestia, incontri spirituali; con
il prossimo attraverso le opere di carità.
Essere profondamente Chiesa significa inoltre dare
una risposta da cristiani cattolici alfe problematiche
sociali che voi ben conoscete.
- Terzo aspetto: essere profondamente Coope-
ratori Salesiani, significa vivere autenticamente lo spi-
rito salesiano. Per comprendere che cosa è lo spirito
salesiano, vi invito a leggere, a fondo, il IV Capitolo
del Regolamento di Vita Apostolica: è un compendio
ricco ed inesauribile di spunti, di riflessioni, di risposte.
Ogni articolo tratta lo spirito salesiano secondo una
certa angolatura, tutto il capitolo è come un prisma
ed ogni articolo è una sfaccettatura del medesimo.
(Dal saluto di Paolo Santoni)
Convegnisti nella pausa dei lavori!
11/59

2.2 Page 12

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MESSAGGIO
DEL RETTOR MAGGIORE
Il Rettor Maggiore ha apprezzato ed incoraggiato
l'iniziativa dei Cooperatori Giovani. Non potendo es-
sere presente ha rilasciato a Enzo MANNO una inter-
vista, ascoltata con emozione dai Convegnisti, e che
presentiamo articolata nei principali punti trattati.
Saluto
Innanzi tutto io mi congratulo con voi per
aver organizzato questo convegno e per aver scelto
questo tema
Poi devo giustificare perché non ci sarò. lo parto il
Maggio per un viaggio abbastanza sacrificato. Mi
tocca visitare vari paesi dove la Famiglia Salesiana
soffre; devo andare in Guatemala, nel Salvador, nel
Nicaragua (voglio salutare personalmente il Cardinale
Oblando che ha proposto il «premio della pace») ad
Haiti, San Domingo, Porto Rico e finalmente in Vene-
zuela dove mi troverò con i responsabili salesiani di
tutta la zona del Pacifico.
Ecco allora, al sapere questo, io posso dire che of-
frirò quello che a volte pesa e costa in un viaggio di
questo tipo, perché il vostro convegno sia molto posi-
tivo ed abbia un risultato assai felice.
I documenti Conciliari
La prima raccomandazione che mi sembra molto
importante è che considerino questi documenti come
la descrizione del/a grande profezia del Vaticano Il per
il millennio della Chiesa. Ossia, più che fare uno
studio di documenti di venti anni fa, fare una pene-
trazione della parola dello Spirito Santo nella sua visi-
ta alla Chiesa, che l'ha rinnovata e la sta rinnovando
per dare al mondo una maniera nuova di evangelizza-
zione ed una vita del popolo di Dio che sia più in
consonanza con i segni dei tempi che son venuti a
cambiare le culture. Quindi il primo consiglio è que-
sto: ricordarsi che si ha in mano un insieme di docu-
menti Profetici. Certo, adesso, per percepire questa
profezia bisognerebbe sapere bene come era la situa-
zione prima di iniziare il Concilio, però non credo che
ci sia bisogno di questo.
12/60
li punto è individuare i valori dinamici, i grandi
principi orientativi in questi grandi documenti per il
futuro, ossia per la vostra vita di Cristiani.
La seconda raccomandazione: C'è da conoscere
le quattro costituzioni fondamentali, ecco. Poi per i
Cooperatori direi di avere una attenzione speciale per
il decreto sull'apostolato dei laici. Però, prima ancora
di mettersi a leggere i documenti del Concilio bisogna
capire che non sono testi da giornale, da rivista e
neppure da scuola diciamo così fatti con quella linea,
sono testi densi, fatti per i Pastori, fatti per i responsa-
bili che conducono la Chiesa ed i fatti in situazione
storica, per cambiare molte cose. Allora ci sarebbero,
secondo me, due documenti preliminari che vi danno
la capacità di leggere bene le quattro costituzioni e
poi la «Apostolicam Auctositatem».
- La relazione finale del Sinodo dei Vescovi
nell'85, che sono poche pagine e dice quali dovrebbe-
ro essere i criteri di lettura del Vaticano 11, una lettura
organica e non una lettura materiale di pagine (prima
questo, poi l'altro cercando le pagine che mi piaccio-
no) ecco cercate questo, e per questo credo che
avrete bisogno di qualche persona capace, qualche
teologo, che quì a Roma non manca, che vi possa
aiutare.
- Il secondo documento è quella relazione
che ho fatto io, alla Settimana di Spiritualità di que-
st'anno, dove parlo dei Salesiani in orbita insieme ai
giòvani nel Vaticano 11, dove ho cercato di concentra-
re le idee guida per una lettura dei documenti del
Concilio. lo credo che con questi due piccoli docu-
menti (che non sono tante pagine) la relazione finale
del Sinodo '85 e la relazione del Rettor Maggiore alla
conclusione della Settimana di Spiritualità di que-
st'anno, voi avrete in mano, diciamo, una chiave di
lettura di questi documenti.
Esperienza personale al Concilio
Per me è stata una enorme grazia di Dio, che io
considero la più profonda scuola di fede che ho avu-
to nella mia vita.

2.3 Page 13

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lo ero allora professore di Teologia, a Santiago del
Cile, ed accompagnavo i Vescovi del Cile al Concilio,
il Cardinale Silva mi ha ottenuto la qualifica di perito
così ho potuto entrare e partecipare proprio a tutto. E
nero professore alla Università dello Studentato Inter-
nazionale Salesiano e quando sono tornato, la prima
cosa che ho fatto, è stata di rompere tutti gli appunti
d1 scuola che avevo, per npensarli e rifarli in una ma-
niera nuova. Ossia, per me, questa scuola d1 fede è
stata un ripensamento di tutte le strutture mentali di
tutte le ottiche con cui guardare le cose della fede:
Cristo, Maria e poi la Chiesa, il mondo ed i vari mini-
steri che nella Chiesa servono il suo servizio di sacra-
mento di salvezza. Quindi, qul commentare tutto
questo è molto lungo, però, ecco, è sufficiente per far
ve~ere che è una specie di conven,ione, quella che
poi Paolo VI, alla fine, chiusa la quarta sessione del
Concilio, ha chiesto all'Episcopato Italiano: un urgente
cambio di mentalità.
L'assemb/11a durante /'ascolto del mes~uio registr;,to del Rettor
Maggio~.
Don Bosco '-88 - -
Ma vedi, la ricorrenza del centenario della morte
di Don Bosco noi la consideriamo una occasione
straordinaria, non per far rumore (e poi rumore ci
vuole anche, ma abbiamo dei tamburi anche) ma so-
prattutto per far vedere che il carisma di Don Bosco è
un dono che il Signore ha fatto a noi per 11 futuro,
non solo per il suo tempo. Quindi chiedo una espe-
rienza di Spirito Santo aperta, diciamo così in svilup-
po, con necessità di essere integrata ed irrobustita, ar-
richita da continui carismi personali, in sintonia con
quello di Don Bosco.
Allora voler celebrare il centenario non tanto di
un morto quanto di un Fondatore, quanto di un
capo-scuola vuol dire trovare quali erano gli elementi
vitali permanenti dinam1c1 della Sua eredità. Allora la
cosa più bella è vedere che, in questi anni, ha parlato
bene dei carismi, che li ha rilanciati nella Chiesa, in
che cosa consistono: questo è stato il Vaticano Il.
Ecco, allora, studiando I documenti del Vaticano Il
con gli sviluppi che sono venuti in questi anni, soprat-
tutto da parte del Papa, del Sinodo, dei Sinodi dei Ve-
scovi, del Magistero, ci dà la possibilità di vedere il ca-
risma di Don Bosco, come una realtà ecdesiale e di
vi~erlo co~e una maniera di sviluppare i nostri impe-
gni battesimali e della Cresima. Quindi ecco la minie-
ra più spirituale, più profonda ed anche più gradita a
Don Bosco di celebrare il suo centenario. Adesso si
tratta di saperlo fare con questi documenti.
Il progetto l a-ici!- -
Dove vado, dove andrò, dove sono stato, parlo
sempre dei Cooperatori, perché noi oggi vogliamo
dare un volume di qualità e di quantità molto supe-
riore all'attuale, che è un pò quello che fa la Chiesa in
se stessa: Svegliare questo gigante addormentato che
sono i laici perché questo è il fermento del mondo.
Ecco, allora, 10 dicevo sempre tanto ai membri del
Cons_igli~ Cen~rale della congregazione come 1n que-
ste nurnoni d1 Ispettori, di responsabili delle nostre
zone di lavoro, che così come otlo anni fa abbiamo
1n1z1ato il progetto «Africa• così dobbiamo rilanciare il
prog~tto •la1c1•. 11 progeuo «laici• è più ampio d1 quel-
lo dei Cooperatori, perché ci sono anche gli ex-allievi
cd altri am1c1 benefattori, simpat1zzant1, però che nel-
la cuspide d1 questo progetto •la1c1• l'Assouazio-
ne dei Cooperatori: è li che si misura se davvero stia-
mo facendo un rinnovamento di spiritualità tra I laici,
tra I Cooperatori...
Che i Cooperatori sono dei laici che si avvicinano
a noi, la espressione della fede Cristiana in fedeltà alla
Chiesa d1 questi tempi. Ecco! E allora direi che una
delle caratteristiche che abbiamo nella nostra spiri-
tualità è la Dimensione "Mariana11. lo raccomanderei a
voi laici di dare una speciale importanza al capitolo
VIU della •lumen Gentium•, che parla proprio d1 Maria
scritta proprio su Maria per l'anno Mariano che inco-
mincia proprio H7 giugno, a Pentecoste, e durerà fino
all'Assynzione dell anno venturo, che ricopnra quindi
per lo meno per sette mesi il nostro '88, ed è in piena
sintonia con il cuore e gh affetti di Don Bosco. Quindi
dare, diciamo, questa tonalità Mariana speciale a
quello che fate, e Maria certamente vi aiuterà a com-
prendere ed a meditare perché Lei ha fatto un cam-
mino di fede dove ha compreso molto, ma c'era mol-
ta oscurità ma ogni giorno cresceva di più la •luce•:
che anche per voi, ogrn giorno, con Maria cresca di
più la «Luce della Fede•.
Auguri allora!
13/6 1

2.4 Page 14

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NON È SOLO CRONACA!
È da poco più di un'ora che si è concluso l'incon-
tro nazionale dei Giovani Cooperatori (sto scrivendo
seduto sul trenino per Ostia) e mi è sinceramente dif-
ficile riordinare le idee per farne un breve resoconto.
Le idee e le sensazioni mi si accavallano in testa e
non so da dove cominciare.
Forse è giusto iniziare con un ringraziamento a
tutti i CC.CC. che si sono alternati in tutti gli incontri
a cui finora ho partecipato (7), ma certo quelli che
hanno condiviso con me questa ultima esperienza ro-
mana sono i privilegiati. Ho concluso il mio mandato
di incaricato dei giovani CC. dopo sette anni, e deb-
bo dire di aver concluso bene, e non certo per me-
rito mio.
Indubbiamente l'inizio non sembrava felice (vedi
forature automobilistiche): non eravamo anche in
molti. 11 cruccio non è tanto per il numero, già previ-
sto limitato, bensì per l'assenza di alcune realtà lspet-
toriali, che sicuramente ci avrebbero arricchito e si
sarebbero arricchiti di ulteriori idee e riflessioni.
Ma, a conti fatti, è andato benissimo. Tutto ha
contribuito a concentrarci meglio sullo scopo per cui
ci siamo riuniti. Dovevamo tuffarci nei documenti del
Concilio Vaticano Il e bisogna dire che abbiamo fatto
un bel bagno.
Non c'era un tema da trattare, ma una metodolo-
gia d'approccio da fare nostra, per rendere vivo ed ef-
ficace dentro di noi il bisogno di fare nostra questa
«grande profezia del Concilio Vaticano Il alle soglie
del terzo millennio della Chiesa», come l'ha definito il
Rettor Maggiore nella sua intervista.
Una intervista venuta come il sigillo di tre giorni
intensissimi di studio e di riflessione. È stato il Rettor
Maggiore stesso a preferire l'intervista dal vivo per
rendersi presente con la maggiore efficacia possibile a
questo incontro. Ascoltare la registrazione di quel col-
loquio, ci ha fatto tanto bene e lo ricordo come uno
dei momenti più toccanti.
Altro efficace messaggio conciliare ci è giunto il
secondo giorno con l'omelia di Mons. Clemente Riva,
Vescovo ausiliare di Roma. Ci ha quasi portato per
mano attraverso l'aula Conciliare a vivere le gioie e le
apprensioni pastorali, i dubbi e le certezze di quella
14/62
Don Alfonso ed Enzo ringraziano mons. Riva per la sua p resenza.
universale assemblea ecclesiale tutta protesa a coglie-
re il messaggio che lo Spirito ci trasmetteva.
Non meno viva è stata la parola di Don Alfonso (zì
Fònzo), che ci ha guidati, talvolta con discrezione e
misura, a volte con forza e vivacità attraverso i docu-
menti conciliari, preoccupato di arricchirla ed appro-
fondirla. Ne è risultato una pista di riflessione ben mo-
dulata nei tempi, che ci ha permesso quasi di inna-
morarci di questi documenti, tanto spesso trascurati,
e solo superficialmente consultati.
Potrei scrivere ancora tantissimo per trasmettervi
qu·anto abbiamo vissuto insieme in questi tre giorni,
ma dato il tempo (il treno sta arrivando a destinazio-
ne) e lo spazio a mia disposizione mi auguro che il do-
cumento conclusivo scaturito dal nostro lavoro e gli
altri interventi a parte pubblicati possano essere an-
cora più efficaci delle mie parole.
Grazie a tutti!
A Don Ilario Spera, presente nella giornata con-
clusiva, a Paolo Santoni per il suo messaggio, a Jolan-
da Masotti per la sua «materna parola»... fresca di
nominai
Grazie e... arrivederci al convegno numero dieci!
Enzo Manno

2.5 Page 15

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SPIGOLANDO
NEL DOPO
Arturo proclama, in chiesa, il messaggio del Concilio ai giovani.
CONVEGNO!
Sono testimonianze colte a caldo, dopo l'Incon-
tro. A leggerle si hanno chiari il valore ed i limiti di
questo Nono Incontro Nazionale dei Cooperatori gio-
vani. Le riportiamo fedelmente.
«È stato un incontro complessivamente positivo,
in particolare per la scelta del tema; valido il metodo
di lavoro che ha favorito la partecipazione e il coin-
volgimento concreto di tutti, anche se forse sarebbe
stata utile nei gruppi la presenza di persone esperte».
«Si è risvegliato un interesse maggiore per i testi
conciliari: effetto raggiunto!»
«Un incontro arricchente e stimolante; la tratta-
zione completa del tema avrebbe richiesto un tempo
maggiore: le provocazioni sono state tante, la metodi-
ca utilizzata è stata molto interessante».
«Questo è il primo Convegno nazionale a cui par-
tecipo; è stato molto significativo perché mi ha dato
un incentivo maggiore e qualcosa di nuovo da porta-
re nel Centro».
«Non ci si ferma qui! È stata un'efficace provoca-
zione che deve stimolarci però all'approfondimento
e allo studio in loco. Loderei l'entusiasmo e la voglia
di lavorare e collaborare insieme. Grazie per questa
possibilitàJ»
«Per me è stato un Convegno importante e dai
contenuti interessanti, un'esperienza forte di vita di
Associazione, anche per il clima di fraternità e di ami-
cizia che si è creato tra i partecipanti ... forse sarebbe
servito qualche giorno in più... Queste esperienze fan-
no crescere sotto tutti i punti di vista».
«Rivedere i testi conciliari ha voluto significare ri-
vedere la nostra identità cristiana, seguire un cammi-
no profondo di rinnovamento pastorale e spirituale.
L'impegno di tutti i Cooperatori presenti e la collabo-
rtl?ione fraterna è segno vivo anche in prospettiva di
un'unione salesiana in vista dell'88».
«Oltre ad avvicinarmi per la prima volta al Conci-
lio Vaticano Il ho ulteriormente chiarito l'ambito, la
missione, lo scopo dei Cooperatori».
«Abbiamo vissuto un classico clima salesiano di
allegria in cui ci si sente in famiglia. A livello di orga-
nizzazione è andato tutto bene. È la prima volta che
mi accosto ai documenti del C.V.11. Inoltre penso che
Tra un saluto e /'altro... ancora una foto ricordo.
Il saluto di Jolanda Masotti neo-coordinatore nazionale.
lo studio di gruppo sia un'ottima metodol0gia e spero
di continuarla nElla mia comunità».
«La nostra Associazione giovane sta ricrescendo e
con convinzionei.
Cecilia Rinaldini
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BOLLETTINO SALESIANO
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Redattore: ALFANO ALFONSO Via Mereala, 42
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Autorlu. del Trib. di Torino n. 403 del 16 febbraio 1949. - e.e.
Postale n. 2·1355 lnte1tato a: Dlrulone Generale Opett Don Bo-
sco - Torino. - e.e.P. 462002 Intestato a Dir. Gen. Opere Don
Bosco Roma. - Per cambio d'lndlrluo Inviare anche l'lndlrluo
prececlente.
MONDO NUOVO
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