Bollettino_Salesiano_193810


Bollettino_Salesiano_193810



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Anno LXII - Numero 10
OTTOBRE 1938-XVII
Spedlz. In abbonamento postale.
LETTINO
N

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PERlomco MEN-
STLE PER I COO-
PERATORI DELLE
OPEREE MISSTON1
01 S. CIO. DOSCO
BOttETTINO
SJ\\tESIJ\\NO
Anno LXU - N. 10
OTTOBRE
r938 - XVII
Spedizione in
abbonamento postale
SOMMARIO: Pellegrini a Maria Ausiliatrice. - Sottoscrizi.oni. - Alrombra del Santuario d1 Maria Au,,Jliatrico.
- Il decreto «De tuto» per la causa di bealificazion.e o canonizzazione della Ven. Maria Mazzarello. - In famiglia:
Per la basllka di Mario Ausiliatrice - llalia, Colombia, Polonia, - Lettera <il Don Giulivo ai giovani. - Dalle
nostre Missioni: Assam, Equatore, Rio Negro. - Grazie. - Necrologio.
Pellegrini a Maria Ausiliatrice.
Coll'ampliamento attuato la basilica di Maria
Ausiliatrice si è jìnalmente adeguata al fn-vore
della divo::ione suscitata dal santo Do11 Bosco
verso lo Madre celeste sotto questo titolo tanto
prO'IJ'lJidenzi.ale ai tempi nostri. Ed i fedeli vi
accorrono in folla a ~-oddisfart la loro pietà fi-
liale, trovando sl'Jllievo e conforto alle quotidiane
a11gustie della vita e risorse pre::iosP alla spiri-
tuale eleva.~one e crùtiana santificazione. È
uno spettacolo imponente clre ci edifica quasi
ogni giorno con co1111n,n;e11ti manifuta::ioni dt
fede. A differenza degli i11111m1uevoli visitatori
e turisti i qz,ali s'acconte11ta110 d'una rapida vi-
sita, i pellegrir1i e,rtrano nel santuatio con am-
mirt1bile divo::io11e, prega11do o cantando le lodi
della. Vergine, assistono alla santa J\\llpssa, si ac-
c()sta110 ai santi Sacramenti; poi, consumala alla
buona la loro cola::ione, ritornano ùi basi-lica a
godersi a11che le belle:::-:::e artistiche, scendono alla
cappella delle Reliquie, passano alla cappella.
Pirwrdi ed alle camerette di Don Bosco, si re-
cano per lo più ,wche al Cottolengo ~d al
Santuario della Consolata; e cos) sm1tifica110, si
può dire, ftttta la giornata. Sono ordinariamente
g1lidati dai rev.di Parroci od Assistenti Ecclesi-a-
stici, sot·ente dai Diretton: delle nostre Ct1se. Un
bel successo comincia ad a..:ere la proposta faua
11ei com:egni regionali dei Dù-e:ttori e Decurioni
dei Coopemt01-i salesiani: di indire pellegri11a.ggi
diocesani alla basilica dell'Ausiliatrice. Ne ab-
biamo già segnalati 11ei mLmèri precedenti e ne
r.:gistra la cronaca anche in questo 111tmero.
Quello che pizì ci consola è il vedere gli stessi
Ecc.mi VeSC1n:i alfa presidenza. Nei mesi de-
corsi t1bbiamo notato i Vescovi di Vigevano, di
f'entimiglia., di Belluuo, di Tortona a capo
deipellegrinaggi delle loro diocesi. L'Arcivescovo
di Udine, 11011 potendo accompagnare qmdlo
della ma diocesi, lo volle be11edire alla par-
tenza raccoma11dando le Site particolari inten-
::ioni. 11:lentre il Bollettino va in macchina, ecco
quelli di Asti, di Fossa110, di Grosseto, di Tivoli,
di Verona... con folle di pellegrini. Il pellegri-
naggio Romano ha avuto l'alto incoraggiamento
dello stesso Em.1110 Cardinal Vicario e ftt presie-
duto dal nostro Ecc.mo Nloru. Rotola. Quello
di Bologna riftdse persino dello splendore della
sacra porpora: Sua Eminenza il Card. Arci-
vescov:o Gio. Battista Nasalli Rocca si degnò di
accompagnare personalmente i S1toi diocesaJli. Non
aritici"piamo la cronaca mensile. Rileviamo sol-
tanto con piacere, e con gratitudine verso gli
Em.mi ed Ecc.mi Pastori, che così s'inallgttra
l'a11spicatissima tradizùme che co11ducendo ife-
deli al tempio della u Nlado11na di Don Bosco »
farà sentire anche la pm·tù:olare missione della
rergine Ausiliatrice in mez:::o al popolo cn·-
stiano. Ne abbiamo tanto bisogno! Forse la
Chiesa 12011 ftt mai così satanicamente combat-
titta come al giorno d'oggi. (Jn fronte immenso
di perseCtl:::ione si dispiega dall'Oriente all'Oc-
cidente, iuasprito dalla corrw:ione neo-pagana
e dall'ateismo militante nella stessa nostra
Europa. Scorre il sangue di immmerevoli mar-
tiri', si torlllrano i fedeli nelle carceri e nei
campi di concentrame11to, e lo stesso Sommo Po11-
tefice è fatto bersaglio dellt1 malafede e della tri-
vialità dei persee1ttori. Occorre ad1mq11e un nuovo
straordinario intervento di Dio per pacificare
le 11a::::io1ù in guerra e permettere alla Chi-esa lo
svili,ppo del Stio programma di evangelizzazione
e di sa.lve:::;:a. E chi mrglio potrà intercedere
presso il trono di Dio se non la Vergine Ausi-
liatrice, aiuto e presidio del popolo cristiano?
Ai fini speciali pertanto dei singoli pelle-
gn·1wggi, raccomandiamo caldamente che tutti
abbiano sempre questa intenzione generale: di
ottenere la pace dei popoli, la libertà e l'esal-
tazione della sani.a Chiesa e del Vicario di
- Cristo nei paesi perseguitati.

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SOTTOSCRIZIONI
Altare del SS. Crocifisso (L. 62.000): Parrocchiani di Maria Ausiliatrice per mezzo
del Curato Don Domenico <:.allenca.
Tabernacolo dell'altare di S. Giovanni Bosco (L. 20.000): Comitato centrale
Dame Patronesse Opere Salesiane.
Candellieri in bronzo per l'altare di S. Giovanni Bosco (L. 14.000): N. :-J.
(Torino).
Grande corona in rame dorato sulla nuova cupola della basilica di Maria
Ausiliatrice (L. 20.ooc): Unione Ex-allievi interni della Casa-madre di Torino.
Due angioli in marmo bianco reggenti Ja corona dorata del tronetlo per
l'esposizione d el SS. Sacramento all'altar maggiore (L. 20.000). Allievi artigiani
e studenti della Casa-madre di Torino.
Crocifisso in bronzo dorato per l'allare di Maria Ausiliatrice (L. 6000): So•
relle Capolo (Torino).
Palliotto dell'altare di Maria Ausiliatrice, in bronzo dorato, raffigurante. l'ul-
tima cena (L 5000): Giulio Cesare Todescan (Vicenza).
Porticina del tabernacolo d ell'altar maggiore (L. 5000): Ferdinanda Colombo
(Bergamo) p. g. r.
Grandi lampadari: con 17 globi luminosi (L. 2300): 1: Nello Fontanato - 1: Gli
Insegnanti dell'Unione D. Bosco (Torino) col loro presidente Jng. Comm. A. Bianchi.
Grandi lam_padari: con x3 globi lwninosi (L. 2000): 1: N. N. - 1: Dott. B. e
Famiglia (Benevagienna) p. g. r. - 1: Sig.ra Resta (Casale Monferrato) - I 4 dell'al-
tare di San Giovanni Bosco: Un affezionato C9operatore - , : Lucia cd Abbondanza
Costa (Corigliano d'Otranto) - 1: Sorelle Semperbeni (Clusone-Bergamo).
Lampade votive perennemente ardenti ai lati dell'altare di Maria Ausilia-
trice (20 lampade da L. 500 caduna): 1: Giura Vuginia (Torino) - 2: l'{. N. (Ivrea). -
1: Belloni Maria (Carbonara Ticino) con Maria Luisa e Gian Luigi Croceo (Chia,•ari) -
t: Pacis Giuseppe (Trento) - 1: Del Sole Emilia (Varese) - 1: Ponte Margherita
(Cavour) - 1: z. P. G. (Milano) - 1: Olivari Riccardo (Genova).
Una nuova grande vetrata: M. N. A. (Genova).
Un altorilievo in marmo bianco con. putti cantori: Matilde Fabris (Milano).
Lampade votive perennemente ardenti ai sei nuovi altari fiancheggianti l'al-
tare di Maria Ausiliatrice (2 per ogni altare: L. 250 caduna):
ALTARE DEL SS. CROCIFISSO: Corino Cav. Felice e Consorte (Torino).
ALTARE DI s. GTUSEPPH BHNEDHTTO CorrOLHNCO: Pierina Rollino.
ALTARE DEL BEATO CAFASS0. Un Ex-allievo riconoscente.
ALTARB DELl.'ANCELO CUS1°0DE: Alunni della IV e V Elementare e della I e 11 Ginna-
siale dell'lstituto salesiano di Napoli-Vomere.
Al.TARE 01 S. Pio V: Alunni di llI, TV, V Ginnasiale dello stesso Istituto.
ALTARli DEl SS. MARTJRJ: FUCI ed Associazioni di A. C. Cristo Re• e • Sacro
Cuore• dell'Oratorio salesiano di Napoli-Vomero.
Rimangono a sottoscrivere:
Altri 6 nuovi altari: dell'Angelo Cu.stode - di S. Pio V - dei SS. Marti,i - cli
S. Giuseppe Ben. Gottolengo - del Beato Cajasso: (L. 50.000 caduno).
4 grandi colonne e lesene nella parte ampliata (L. 12.000 caduna).
2 grandi lampadari con 17 gloni luminosi (L. 2300 caduno).
3 grandi la.mpadari con 13 globi luminosi che \\oerranno collocati nella parte antica
del sanruario alla ripresa dei lavori di abbelHmento (L. 2000 caduno).
10 altorilievi in marmo bianco con putti cantori (L. 2.000 caduno).
II lampade votive pe,enn~ente ardenti si lati dell'altare di Maria Ausiliatrice
(L. 500 caduna).
NB. -
Si prega di imlmzzn,c le offerte al RETTOR MAGGTORE DELLA SOCIETÀ SALESIANA
Via Cottoleogo 32 - Torino 109.
-

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All'ombra del Santuario
di Maria Ausiliatrice.
Partiti per le vacanze gli alunni interni del-
l'Oratorio, non è scemato il fervore deUa pietà
nella basilica di !\\Ilaria Ausiliatrice. Folle di
pellegrini hanno riempito anche i banchi dei
giovani ed hanno sostituito la loro voce nel
quotidiano omaggio della preghiera. Molti
sono passati sconosciuti. Il registro dei pelle-
grinaggi ha individuato le principali comitive.
Il 3 agosto, So Seminaristi da Genova e pel-
legrini da Cantalupa di Frossasco e da Mon-
taldo Torinese. Il 6, 50 alunne delle Figlie di
Maria Ausiliatrice da Sormano Comasco. lJ 7,
pellegrini da Camerlate (Como), da Pegli, dal-
l'Istituto Buon Pastore di S. Vittore Olona, da
Limbiate (Milano). L'8, da S. Sebastiano da Po
e da Caselle Landi. Il 9, dall'Olanda e da
Candia Lomellina. U 10, da VillanoYa di Ca-
sale. L'u, da Maglio di Colla (Svizzera), da
Varano, da Cortemigiia; una ventina di laureati
da New York, ed il Superiore generale dei Sa-
cramentini. Il 12, visita del Vescovo di Fidenza
S. E. .Mons. Vianello. 11 14, folla innumerevole
portata dai treni popolari; pellegrini da Trezzo
sull'Adda e da Castiglione Olona. Il giorno del-
l'Assunzione, Messa della Comunione gene-
rale per gli Oratori maschile e femminile e
S. U. Il Vescovo dl Op_pido Mamertloa tra i giovani
dell'Oratorio fesilvo cli Valdocco.
S. E. Mons. De GiuJi.
per le associazioni parrocchiali, in basilica, ce-
lebrata da S. E. Mons. D'Aquino, arcivescovo
di Cuyabà (Brasile). Alla Messa solenne prestò
servizio la scuola di canto del Rifugio (Opera
Pia Barolo). Dopo il panegirico, tenuto da
Don Allegra, lo stesso Arcivescovo impartì
pontificalmente la benedizione eucaristica. Folla
più del giorno innanzi e grande concorso ai
santi Sacramenti. Il giorno 16, pellegrini da
Cremona; giovani di Azione Cattolica da
va,;e parti della Francia e giovani dell'Ora-
torio festivo salesiano di Marsiglia. Il .18, gio-
vani di Azione Cattolica da Brugine (Padova);
pellegrini da Ornate, da Pertusella, da Riva-
rolo, da Corno, da Ri.valta Bormida; un gn.1ppo
di turisti da Limai (Belgio) e So Fratelli Maristi
da San Maurizio. Il 20, visita di S. E. Mon-
signor Guido Mazzocco, vescovo dì Adria,
che celebrò all'altare del Santo. Pellegrini da
Carcano, da Monza, da Milano; alunni del-
l'Istituto P. Beccaro di Milano e dell'Opera
« Pia Causa i, di Genova; altri pellegrini da
Seguro (Milano), <la Vernate e da Ispra, e
40 Italiani da NewYork. Il 21, imponenti folle
di visitatori; pellegrini da Villa Cortese e da
Laveno; visita di S. E. Mons. Nicola Canino,
------
-

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v~covo di Oppido Mamertina, il quale celebrò Il 29 celebrò all'altare dell'Ausiliatrice S. E.
nei giorni seguenti all'altare della Madonna Mons. De Sanctis, vescovo di Todi. Arrivo
ed a quello del Santo. Il 22, pellegrini da ~o- del pellegrinaggio diocesano di Belluno con
belhc, da Casale Cremasco e da Bagnolo Pie- S. E. Mons. Vescovo Giosuè Cattarossi. Si
monte. Il 23, da Cressa. li 24, funzione men- trattennero due giorni, visitando la città e la
sile all'altare della Madonna con Ora di ado- casetta natia di Don Bosco a Castelnuovo.
razione predicata da D. Puddu; pellegrini da Mons. Vescovo celebrò la Messa della Comu-
Dogliani e da Montalenghe. Il 25, pellegrini nione generale, il giorno 30 all'altare di Don
da ~telletto Momo. Il 26, da Rosasco (Pavia) Bosco, ed il 31 a quello dell'Ausiliatrice, ri-
e da Vistarino (Pavia). Il 27, giovani di Azione volgendo un'affettuosa allocuzione.
Cattolica da Osnago (Como).
Lo stesso giorno 29, un duecento pellegrini
La domenica 28 cantarono la Messa i nostri di Udine, guidati da D. Ugo Masotti e da
aspiranti missionari dell'Istituto Rebaudengo. Ottavio Battiglia. Partiti dalla città colla be-
Sostarono a celebrare in Maria Ausiliatrice nedizione dell'Arcivescovo che celebrò per
molti sacerdoti e gli Ecc.mi Vescovi: Mons. loro la santa Messa, sostarono quattro giorni
Laera di Acquaviva delle Fonti, Mons. Del a Torino, accostandosi ogni mattina alla santa
Comunione durante le Messe ce-
lebrate all'altare della Madonna
ed a quello del Santo. Visitarono
anche la. casetta natia di D. Bosco
ai Becchi, ed ebbero la gioia tli
una benedizione speciale del Ret-
tor Maggiore, il quale rispose con
paterne parole all'affettuoso omaggio
direttogli da D. lVlasotti. Pellegri-
naggi minori da Lodi e dal Polesine.
11 30, pellegrinaggio diocesano
di Tortona con l'Ecc.mo Vescovo
diocesano Mons. Egisto Melchiori
che celebrò all'altare dell'Ausilia-
trice. Oltre 500 pellegrini ricevet-
tero dal loro Pastore la santa Co-
Le LL. EE. Mons. Del Bene, Mons. Laera, Mons. Falcon.ìeri.
munione, e ne ascoltarono l'ardente
parola anche nel pomeriggio prima
della benedizione eucaristica pontifi-
Bene di Conversano e Mons. Falconieri di cale. Lo stesso giorno 630 pellegrini da Carn-
Cerreto Sannita, reduci da Lourdes. Numerosi brai (Francia). Messa all'altare della Madonna
pellegrini romani, pure di ritomo da Lourdes; e breve sosta all'Oratorio. Altri pellegrini da
altri pellegrini da Olgiate (Como), da Fab- Malta, di ritorno da Lourdes; da Bru.xelJes
brica Du.rini (Corno), da Crotte di Strambino, e da Vigliano d'Asti. Il 31, da Cabella Ligure,
da Calliano, da Saronno, da Pontoglio, da da Rovescala e da Arquata Scrivia.
Tonco, da Laveno, da Osnago, da Mareto
Bilancio spirituale della Basilica, mese di
(Lodi)...
agosto: Sante Messe 2300; Comunioni 24.000.
I Direttori e Capi di Pellegrinaggi sono vivamente pregali di pre-
sentarsi sempre ali' Ufficio Pellegrinaggi Salesiani
s1-
tuato al pianferre.no delle camere di Don Bosco - e di indi-
care con precisione la provenienza e il numero dei pelle-
grini. Preavvisando, possono trovar pronfo anche il fotografo.
I sacerdoti che desiderano celebrare all'altare di Maria Ausiliatrice od a
qudlo di S. Giovanni Bosco abbiano l'avverfenza di prenotarsi almeno
otto giorni prima presso il ReHore del Sanfoario Don Giacomo Mellica.
244

1.6 Page 6

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Il DECRETO "DE TOTO " per la causa
di beatificazione e canonizzazione della
Ven. Maria Domenica Mazzarello.
Nell'imminenza della solenne beatificazione che
come abbiamo annunciato, avrll luogo il 20 del pros~
simo novembre, nella Basilica Vaticana, diamo il
testo del decreto do tuto pubblicato dal Santo Padre
il 31 luglio u. s.:
Dice il Sllffio: Quand'io era tuttor giovinetto...
feci professione di cercar la sapienza... colla mia
ornzione. lo la domandava dinanzi al Tempio,
come fino all'estremo punto la cercherò... A Lui, che
mi dà la sapienza, io darò gloria (Eccli. 5r: 18, 19, 23).
Dalla prima età sino alla morte, Maria Domenim
l\\.lnzzarello cercò roll'or~ione la flera sapienza che
è Dio, non 11uella di questo mondo, che ~ stoltl!Z:::a. E
Dio le concesse abbondantemente tale sapùm:::a, sia
cu,1 inumi impulsi, sia do11ando/e ;,, San GiOT!mmi
Bosco un dottore sapitmtissi1110, sotto li cui magistero
raggiunse il wlmine della perfezione cristùma e reli-
~iosa. Per la qual cosa Maria Domenica massima
gloria diede a Dio ed al SIW mi11i:rtro, e per me--zo
delle sue Figlie, sparse dovunque nel mondo, mirabil-
mente co11tinua a dare.
Alarin Domenica l'Yfa:::zarello nacque 11el paesetto
di JIIomesr, diocesi dì Acqui, il 9 maggio 1837 da
pii ed onesti contadi11i, Giuseppe e Maddalet1a Cal-
ca,:110, e fu la prima di sette figli.
Dotata di lnwna indole, coltit'ava sludiosame,1/e la
pietà ed, appe11a gi,mta all'uso di ragione, co11servat1a
lo mente sempre fissa in Dio. E tutto il tempo clU! le
rimaneva libero dai lm1ori di casa e dei rampi, lo
co11sarrava all'orazio11e. Anche d'inverno, pmito im-
pedita dal freddo e dalla m,ve, si ll"Uava per ttmrpis-
simo per recarsi ili chiesa, fermandosi a pregare avanti
alla porta, se la trO'llava ancora chiusa, preparandosi
con mo/t(l divozio11e a ricet'ere la SS.ma Eucaristia.
Entrara nella Pia unione delle Figlie di Maria
bwnacolata, brillò per virtù su tutte le consorelle, ed
=am:i nel 1865 ron alcune pie compag11e i11comindiJ
spuìc di vita c011TUJ1e, la quale costituì come w1
primo germe di q11ella famiglia religiosa che coll'opera
e col consiglio di San Giovarmi Bosco crebbe siffatta-
mtmte da divenire poi l'Istituto dslle Figlie di Maria
Ausiliatrice; imperocchè il 5 agosto del 1872 Man·a
Domenica e le figlie di Maria l1t1macolata, ava11ti al
Vescovo ed a S. Giat•mmi Bosro, emisero ì voti nel
nuovo Istituto e presero l'alnto religioso. Il gouemo
del illUlfJO Istituto f14 affidato a J..1.a.ria Dome11ù:a,
r/ie, per obbedienza, lo tarme si110 aJla morte co11 somwa
prudmza e sapiem:a, qua11tu11que foss11 ignara di J111tere.
Di/alti, sotto il suo go'L·enzo, l'lstittt/o si prop«giJ i11
modo meraviglioso, raccogliendo ubertosissi1111 111at1ipo/i
di rmime: tra le comorelle poi sull'esempio della Madre,
che le esortf1.'1Ja con parole e co11 lettere piene di celeste
sapien::ta, surse e crebbe una santa emulazio1Ie nell'dr.-
quisto delle virtù. Ed i,wero sano w1ani,m'. i testimoni
,1 deporre di 11011 aver mai notato i,, essa alnu,a colpa
volo11tari«, au.::i di aver sempre ammirato il wo vivere
conti7(UO alla presenza di Dio e la rua volontà sempre
rmiformata a qW!lla di Dio.
DsserviJ in 111a11iera perfettissima l'obbtdie11za, eser-
citò la più grrmde e d~ffusa carità verso ,J prossimo, e
co11tirrua111ente e Jortememe impose che tale virhl fosse
tempre praticata dalle Suort1 a lei soggette. A dire
tutti, in breve, fu eccelsa in og11i virtù.
Ancora in 'Verde età, ma già mat1ira per ù cielo, esalò
l'anima eluttissima il 14 maggio 1881 ir, Nizza Mo,,j.
Crescendo og11or più la fama di santità, dall'anno
1911 al 1912 coll'autorità dell'Ordinario nella Ci,ria
di Acqui si svol-Sero i pr()cesSI· sulla detta fama, sugli
scritti, sull'obbedienza ai decreti d1'. Urbano VIII sul
culto da non prestarsi ai Servi di Dio. Si ebbero anclre
due processi per rogatoria ne.Ile Curie di Buenos A;res
e di S. Giuseppe di Costarica. Approvati gli scritti,
la Santità di Nostro Signore, Pio Papa XI, il z7
magg,'o 1925 si deg11iJ segnare di sua 1110110 la Commis-
sione de/l'J11troduzione della Causa.
Confermata la stmte,iza del Vescovo di Acqui sul
no11 prestruo cwto, e riconosciuto 11 ualore giuridico
delle ricerclw sia apostoliche che dell'Ordinario, si di-
scusse ÙI tre adtinanze della eroicità delle virtù, t:d il
3 maggio 1936 fu pubblicato, coll'autorità della San-
tità Sl(.a, il Decreto di apprO'llazione. Essendosi ag-
giunte ntiracoh>se guarigioni ed istituiti su di esu i
processi, secondo /'i,so, in tre ad1ma11ze distinte la
Sacra Congregazio11e discusse questi miracoli, ed il
26 maggio dtll'anno corrente, d'ordi11e della Santità
Sua, fu decretato consta.re di d1u, miracoli operati da
Dio per intercessione della Ven. Maria Maz.zarello.
Acciocchè si possa procedere alla solenne Beatifua-
cio11e, sapientemente tlal Dirilto si richirde che a11cora
si risolva questo dtibbio: Se, data l'approvazione delle
eroiche virtù e di due miracoli, si possa procedere
sicuramente alla Beatifica,,Jone della predctm Ve-
nerabile.
Per la qual cosa nella Congregazione gmerale te-
m,ta alla preseriza del Ss.t110 Signore Nostro Pio
Pçpa XI, il -19 del corrente mese, il R.mo Cardinale
Alessandro Verde, Ponerrte, osria Relatore della C=sa,
propo.<e detto dubbio, al quale i Padri Cardùu:ili, i
Prelati d'Officio ed i Consultori risposero all'unani-
mità affermaJivamente.
fl Santo Padre però prorogiJ alquanto la. manifesta-
zione dtl suo pensiero, onde ottenere ed inrplorare
colla preghiera maggior copia di luce diflina.
Scelse poi q~sto giorno, 3 1 u,glio, otl{lf,!a Domenica
dopo Pentecoste, per pubblicare la sua defaritiva sen-
tenza. Perciò du'amoti a sè i R mi Cardinali Cumil/o
Lo,,rmti, Prefetto della Sacra Co111:rC!faziune dei Rit,,
Alessandro Verde, Pommu, ossia Relatore délla Ct,usa,
11onchè Mons. Salvatore Natucci, Promotore Generale
della Fede e ,ru sottoscritto Segretario: dopo aver ce-
lebrato devotamente il sa11tissi1110 sacrificio e,4earistico
decretò: Potersi sicuramente procedere alla solenne
Beatificazione della Vcn. Maria Domenica M11zzarello.
Ordinò poi la promulgazione di queno Decreto e
la sua trascrizio11e negli atti della Sacra Congrl'gazio11e
dèi Riti e lo spedù:tio11e delle lettere apostolici~ sollo
l'anello del Pescatore per la soletmità dellaBeotificazio-
11e da celebrarsi, quandocltessia, nella Basilica Vatica11a.
Dato a Castel Gandolfo il 3i luglio 1938.
C. Card. LAURENTl, Prefetto della S. C. dti Riti.
L. l:I~ S.
-A. CARINC!, Segretario.

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Bogotà (Colombla).• Uno scordo del campànlle
e delle auclie del Tempio nazionale.
Bogota
li Templo narlooaJe vino di qanc,o.
-
IN FAMIGLIA
Per la basilica di Maria Aus iliatrice.
itionmi del nostro Oratorio di Rio dc Janeiro
hnnnll mviAto al Rettor Mnl(JlÌOre l'offerta Ji 1~- 1000
ton qu,-sca graziosa lctt,•nnu:
Ili.mo e Rev.mo Siit. D. Ricnldone,
.,·,,;, due oggi Jr imliri::::iamo {JUlltL /)(1(/,t! ngh.-,
siamo i suoi figli ddl'Oratorio Fali-vo della rìttd di
Rie, ,le Jnneiro.
Il nostro Oralorio, c/11: fu nperto q,ti ncll'• istituto
S. Franusto di Sales nel febbraio del JC/29, pl'r
dt'<idt:rio di Don Filippo Rina/di, co11ti1111a sm1pre a
fiorire, p,mo di vira tt di <'11114:Siasmo. È molto Jrrq1w1-
tata l',111110 scorso abbitlmo fallo la festa tiri 1500
isnitti durante l'mmo.
C, sfur:::iamo di essrrr hllom. Abbiamo tutti w1a
grande stima dei safesia11i tli qrttsta cas" pupofare e
11110 grt111dr dlt•ozio11e n S. G. Bosco.
Ad,•no approfi11ia1111J d,·I ,0ù1,1:mio del Sig. hprttt1rr
pa 11u111dar~ a lei il nostro obolo per l'altare di Don
Bouo: In s1>111111ll di 1:ooosooo (mille liu).
Q11tsto d(Jltaro l'abbiamo rogJ:rmudloto poro u JX}l'o,
1111 to1tùo aJJa 1·olta... !Xoi nomo pqvcri roga~-,
t 11011 abbiamo potuto jflr di p11ì. .l!a questo poro lo
111011diomo di bllo11a i,ofo111ò, come 1m piccolo 1.eg110 del
110.!tro omore a D. Bosro e o l'•faria Ausiliatrice.
Prrsmtiomo a /t'Ì i 110.itr, pitì affettuosi e J1/ia/i so-
luti t' domandiamo lo sua sa11ta be11edi1:iom:.
B~rrao !\\lOR.'lASI.
ITALIA - Peveragno.
Ln fra'7.ione A-fadom,a dt·i Bouhi, ba trihututo un
bcll'omnggio a S. Giovunni Bosco nel 50" del suo
glorioso transito, colla dedicazione di un nitore nel
dc\\"Oto santuario.
Preeèduta da un triduo predicato dal nostro Oon
Atzon, la festa ddl'8 a11o•to p. p. coronò le fatiche
che 11 rettore Don Landon1 da nove anni prodigu
o quello remota pla1-.fll santificata un tempo dulia
visit.u del S,tnto. Intervenne lo stesso Vescovo diu-
cesuno S. E. Mons. Driocca il quale, ossequiato dal-
l'Ispettore Don Funara, fra gli applausi dei fcddi
e dei ll'io,'llni del nostro Istituto di Benevugienna,
alla presenza del Pod,!l;ti\\ di Pevenigno, del Vice
Scgr. Politico, delle autorità ecclesiastiche. proce-
dette allo consacrazione ddl'artÌ!!tico altare e~cguho
su dise,:rno del nostro lnJ(, \\'alotti, con palu del
pitlorc Dalle Ceste.
Durante l:i cdebruzionc dello santa l\\lessu Sun
Eccellcn1.a ebbe la gioii! d1 distribuire uno veru co-
munione generale ,1Ua foll,1 dei devoti. l\\lonK. Ve-
scovo m,.qistetce ancora allo :\\lessa solenne e, nel
J'<)mCrtlJ!tÌO, dopo la procè$SÌOne colla reliquia dd
Santo ed il panegirico tenuto dal nostro Don Di
Fnmcesco, impartl la l>cm.-dizione eucorÌ5tica.

1.8 Page 8

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Bogotà (Cotombla). • S. E. Mons. Arcivescovo coJ cJero, dopo la Cu.nzlone.
Rimini. - XXV0 della fondazione della
chiesa di Maria Ausiliatrice.
Sono ormai 25 anni dacchè sul lido di Rimini,
Mons. Ugo Maccolini cli santa memoria, preve-
dendo con felice intuito lo sviluppo che avrebbe
preso la zona litoranea, allora quasi deserta, prese
l'iniziati\\'a della costruzione della chiesa, affidata
nel r9r9 ai figli di D. Bosco.
S. E, Mons. Vincenzo Scozzoli, il venerato Pa-
store della Diocesi, ne benedisse la prima pietra il
17 novembre 1912.
La data giubilare venne solennizzat'.i domenica
29 maggio con grandiosi festeggiamenti a cui par-
tecipò con slancio di fede non solo la parrocchia,
ma tutta la cittadinanza riminese. Il triduo di pre-
parazione, predicato da D. Giuseppe Fantini, fu
coronato da una commovente cerimonia: la do,na-
Bogotà (Colof11>1a). - a Tempio nazionale dQinlna la c it tà.
247 -

1.9 Page 9

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1,ione alla Veri;ine Ausiliatrice di un pre2:ioso scettro
rcrrnlato dai parrocchiani, e la consacrnzione alla
Madonna di tutta la parrocchia, fatta da 1\\fons. Ve-
scovo mentre, al suono festoso delle campane, tutte
le case simultaneamente si adornavano d'una fanta-
stica illwninazione. Imponente il concorso dei fedeli
alle funzioni religiose del mattino celebrate da S. E.
Mons. Antonio Tani, arcivescovo di Urbino, dn
S. E. Mons, Raffaele Santi, vescovo del Monte-
feltro e da S. E. Basilio Trifone Abate del Monte
di Cesena. La processione con la statua dell'Ausi-
liatrice fu un vero trionfo e si concluse nella vastn
Pia= Tripoli prospiciente il mare, ove era stato
eretto un altare circondato da una sfar,;osa illumi-
nazione. S. E. Mons. Tani, fra la commozione della
folla, impartl la benedizione eucaristica dopo ele-
vate parole inneggianti all'Ausiliatrice, Stella del
mare. La serata terminò con fuochi pirotecnici e
uno scelto programma musicale eseguito dalla
banda d ll'Istituto Salesiano di Ravenna con piena
soddisfazione delle persone intervenute in numero
di circa 20 mila.
Rivarolo Canavese.
La parrocchfo di San l\\fichele ha celebrato il
Venticinquesimo dell'Associazione giovanile di A-
zione Canolica e Vigilantes dedicando un~ setti-
mana al « Santo dei giovani » ed inaugurando un
bel busto di Don Bosco nell'Oratorio locale. Bril-
lnnti conferenze di D. Cojazzi, del Comm. Avv.
Bovetti e d" altri oratori richinmarono ai giovani le
eroiche figure dei Caduti, di Pier Giorgio Frassati
e degli èsponc-nti dell'A. C. Il nostro Don Fogliasso
pre.dicò il triduo di preparazione alla festa che si
svolse con crescente entusiasmo. La sera della , i-
J:!ilia, presenti le autorità e gerarchie e tutta la popo-
lazione, il prevosto D. Stt3,Jlgiotti benedisse 1! busto
di Don Bosco ed il Conte Lovera tenne il discorso
ufficiale esaltando le !(enialirà del Santo. IJ vice-
parroco D. Oberto presentò l'omaggio degli ex-al-
lievi e l'adesione del Rettor i\\laggiore. Presiedett.:!
In cerimonie S. E. Mons. Perrachon delle Missioni
della Consolata, ex-allie,o salesiano, il quale celebrò,
l'indomani, la .!\\lessa della Comun:one generale,
assistette ·pontificalmente a quella solenne, e, dopo
la processione, chiuse le feste colla benedizione eu-
cnrisrica,
COLOMBIA ~ Bogotà. - Inaugurazione
del Santuario Nazionale "Madonna del
Carmine".
U 7 moggio u. s. S. E. Mons. Emanuele Gonzale,;,
vescovo ausiliare, delet-ato dall'Arcivescovo P.rimate
ùi Colombia, impedito da -ragioni di salute, aperse al
culto colln solenne consacrazione il Santuario di
Nostra Signora del Carmine, eretto dai Salesiani
in questi ultimi dodici anni sull'area dell'antico
convento delle Suore Carmelitane che li ospitò al
loro arrivo in Colombia nel 1890. Essendo stato
dichiarato Tempio Nazionale fin dal r9z6, le feste
- della dedicazione vennero ,nserite nel ciclo dei fe-
steggiamenci g;ubilari indetti dal Governo per ce-
lebrare il IV centenario. della fondazione della ca-
pitale e riuscirono un trionfo di pietà e di fervore.
Alla consacrazione assistette numeroso clero se-
colare e regolare, tutto il Seminario Arcivescovile
ed i nostri studenti di Teologia di Mosquera. JI
giomo 8, dedicato alla inaugurazione ufficiale, una
folla di fedeli obbligò ad aprire i battenti due ore
prima dell'orario fissato. Alla Messa della comunione
generale degli alunni del nostro Collegio Leone XIII,
segui il pontificale di S. E. Mons. Pietro M. Ro-
driguez, vescovo di I baguè, alla presenza del clero
cittadino, di elette rappresentanze di tutte le comu-
nità religiose, autorità civili e militari, 500 padrini,
cooperatori ed ex-allievi. Col rappresentante del Go-
vernatore del Dipartimento enmo il Sindaco di Bo-
gotà, dott. Gu.~tavo Santos, ed il Comandante della
guarnigione militare.
Al Vangelo, vibrante discorso di Mons. Vincenzo
Castro Silva, Rettor Magnifico dell'Università dol
Rosario. Le nostre scuole di canto eseguirono un
ortimo programma di musica Liturgica. Alla funzione
pomeridiana tenne il pergamo il Superiore dei Car-
melitani P. l\\lassimo di S. Giuseppe.
Tutto l'ottavario, gran concorso di fedeli alle co-
munioni generali, alla Messa solenne ed alle funzioni
vespertine in cui si succedettero i migliori oratori.
Il tempio monumentale, in stile gotico fiorentino,
ricco di mosaici, misura 55 metri di lunghezza per
26 di larghezza. Dominato da una cupola otta~onale
è illeggiadritò da 36 guglie, con un campanile ùi
57 m. di altezza. [deato dall'architetto salesiano
Giovanni Buscaglione - che ebbe valido aiuto dal
confratello Costantino Dc Castro, dal pittore e mo-
dellatore Roberto Cardenn.s e dal capo costruttore
Adolfo Pulido - sorse dal fervore della divozione
alla Madonna del Carmine sviluppato dallo 7.elo
dei primi Salesiani che officiarono la vetusta cappella
del convento delle Carmelitane, eretta nel 1654 da
Don Pedro d.:: Estrada. L'apostolato di Mons. Fran-
cesco Zaverio Zaldua ne aveva suscitato il voto fin
dall'aurora del nostro secolo; ma il comitato promo-
tore non riusciva ad accordarsi sulla località da sce-
gliere. Allora il nostro Don Bertola, direttore dd
Collegio Leone XJTl ed attualmente Ispettore delle
Case salesiane in Colombia, offerse lo stesso terreno
della resid,mza salesiana, e, confortato dal:a bene-
dizione dell'Arcivescovo J\\Ions. Bernardo Herrera,
propose il progetto che venne appmrnto il 22 agosto
dc! 1926. Lo stesso giorno il vescovo ausiliare Mons.
Perdomo benedisse la prima pietra della cripta e
s'iniziarono gli scavi. li Governo supremo lo dichiarò
tempio nazionale e corrispose per un anno 2000 pesos
mensili pei lavori che aiutò anche in seguito con
tra benevolenza. Una gara di pietÌI filiale l'esercito
e la polizia suscitò tra i militari e gli agenti generosi
oblatori che sacrificarono sovente l'intero stipendio
mensile. Autorità, nobiltà e popolo, fino ai piccoli
bimbi delle scuole, compirono il miracolo di provve-
dere i mezzi necessari. Sicchè i la,·Mi non s'inter-
ruppero mai. Alla benedizione della prima pietra
dell'altar maggiore, compiuta dal Nunzio Apostolico
Mons. Paolo Giobbe il 1 novembre 1927, assistette

1.10 Page 10

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lo stesso Ecc.mo P residente della Repubblica Mi-
chele Abadia Mendez, con tutti i Vescovi della Co-
lombia, coi Ministri e rappresentanti delle Camere.
A Don Bertolu successero nella cu ra della costru-
zione Don Isidoro Gama, D . Massimiliano Burger
e D. Enrico lleredia. La spesa raggiunse i 350.000
pesos pari ad un 4 milioni di lire italiane. Mn.ncano
oncora l'organo, il pulpito, le campane ecc. ; c'è
ancora la cripta da decorare... ; ma nella sua mole
maestosa il sacro tempio s'im pone ornai all'ammi-
razione dei fedeli e dei visitatori, centro di pietà e
di fervore per tutta In Repubblica.
POLONIA - Congresso di Cooperatori
cd Ex-allievi salesiani al santuario di
Czestochowa.
Lo storico santuario della l\\ladonna di Czesto-
chowa, celeste Patrona della Polonia cattolica, ha
accolto quest'anno, tra i tradizionali pcllcgrinag'l{i ,
drca 20.000 tra Cooperatori ed Ex-allie~; salesiani
che, nel cinquanlesimo anniversario della morte di
S. Gio,'U.flni Bosco, vollero 1itemprare lo spirito in
nuo,•i propositi cti apostolato ai piedi di Maria.
Organizzato dagli Ispettori salesiani, sotto l'alto
patronato di Sua Eminenza il Cardinale Primate
Au!fusto Hlond, che ave,,a antecedentemente con-
sacrata la cappella del locale Orfanotrofio salesiano.
La t-aumaturga immagine del la Madonna di Czestochowa.
CzestOCh owa ( Polon i11). - L a s olenné apertura del Congr es~. o d e i Coqperatori sale s iani.
2 49

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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e confortato da una speciale benedizione del Santo
Padre, riuscì UJ1a imponente manifestazione (li fede.
Cooperatori ed Ex-allievi giunsero alla città di
Maria da-l:,6dz, da Oswii:cim, da Varsavia, da Myslo-
viec, da Cracovia, da PoZllllll, da Sokot6w e dalle
oltre parti della Polonia wn 35 treni speciali. La
città era addobbata a festa ed imbandierata come
nelle grandi occasioni, wn bandiere nazionali e pon-
tificie. Dinanzi al santuario di Jasna Gora campeg-
giava un grandioso ritrmto di Don Bosco le cui re-
liquie, accolte alla stazione ferroviaria da una folla di
oltre 40.000 fedeli, con musiche e bandiere vennero
prese in consegna dn S. E. il Vesco'7o di Czestocbowa
Mons. Kubina che le espose temporaneamente di-
nanzi al quadro miracoloso della Madonna.
11 solenne ricevimento delle reliquie inaugurò
il Congresso generale dei Cooperatori e degli Ex-al-
lievi che la st~ sera del 7 maggio tennero una
riuscitissima accademia in onore di S. G. Bosco.
L'indomani, dopo le varie messe per le comunioni
generali, sul vasto piazzale prospiciente il santuario,
S. E. il Vescovo Mons. Kubina celebrò un solenne
pontificale, e la folla dei congressisti pronunciò il
voto (li fedeltà ai principii di Cristo.
Segui la funzione un'altra accademia, durante la
quale parlarono S. E. Mons. Kubina, il sig. Don
Tirone, rappresentante il Rettor Maggiore, il Gene-
rale dei Paolini, il Rettor Magnifico dell'Univer-
sità Cattolica di Lublino, il prof. Szkoc,;ylas, ed altri
illustri oratori. La nostra schola co11torum esegui
magistralmente uno scelto programma musicale.
Fine del Congresso fu di riogr37..iare la Madonna
dell'assistenza prestat".I alle Opere Salesiane; ono-
rare S. Gio. Bosco nel cinquancesimo della sua morte;
divulgare in Polonia lo spirito ed il metodo educa-
tivo del Santo; proporre a tutti i Cooperatori ed
Ex-allievi nuove forme (li una più intensa e fruttuosa
attività; preservare mediante l'opera degli Oratori
la Fede della gioventù operaia; intensificare la pro-
paganda della stampa cattolica. Funzioni e discorsj
vennero trasmessi da tutte le stazioni radio della
Repubblica.
li Congresso venne anche onorato della presenza
di S. E. il Vescovo Castrense Mons. Gawlina. Ul-
timo atto della grandiosa manifestazione cattolico
fu una seconda imponente processione che accom-
pagnò le reliquie del Santo dal santuario alla cap-
pella dell'Orfanotrofio salesiano.
Domenica 23 ottobre:
GIORNATA MISSIONARIA
Si avvicina, o f-Yatelli, la grande dtmumica destinata r,
suscitare in Wtto il mondo pregliiere e a rm:coi:lil'l"e I'af-
ferta dei fedeli pe-Y la C!,iesa nascènte Ira gli ùtfeddi.
Le necessità delfe Missioni raltoliche sono immense;
e cresr.()110 s(!lnpre ;,. propor:::io11e del progreuo dellt!
conquiste missionarie. Bi$ogna quindi che tresca anche
la vottra can"tà.
Si tratta di dare il pant! agli Operai et•rmgelici e d1
sostenere le loro multiformi optrc. 1 Missio11nri e.steri,
.~ar$i in tutte le parti del mondo, sono 14.239; i preti
indigeni sono 6.973; i seminttristi, minori e matu:iori,
sono 15.979; i Fratelli, esteri ed indigeni, sono 10.055;
le Suore, estere ed indigene, sono 55.349; i catechisti e
i maestri $orro r63.430. li d1111q11e un estrrcllo di 266.025
Pionieri del Vangelo, rhe combattono sulle lontane
trincee della fede. ,:alorosamentc, t1maccme11/e, rolo-
rando spesso qllcste sm,te trincee col proprio sangue.
Questo mirabile eserdto dell'amore cristiano è impe-
gnato i11 una t•asta e complessa organizzazione di
op"e: chiese, cappelle. 1mii·crsità, scucle, ospedali,
dispensari, lebbrosari, tipografie, giornali. ecc. E quesll
soldati di Cristo te11do110 le mani a t•oi, sperando e
pregando che la dome11ica missionaria o./Jra loro i mezzi
per vivere e la'Vorare, e ottenga, con le pre-
ghiere, le benedizioni di Dio StlÌ loro lrrvori.
Per ci<l$t:1mo di noi è ben piccolo sacrificio
que[/o di dare qualche moneta; raccogliendo
però Id pucole offerte di tutti i cattolici, si
Jornrerà una sonm,a importante. È neus-
sorio che nesnmo manchi all'appellu...
S. E. Mons. C,u.so CoSTANTlNI
Segretario della Sacra Congregrnzionc
De Propaganda Fide •·
--
Al Congresso saleshmo a Czestochowa.• I Cooperatori della nostra parrocchia di Cracovia Debnikl.
-

2.2 Page 12

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Lettera di Don Giulivo ai giovani.
Carissimi,
il 24 mogr:io u. s. si è inm,gurato a Budapest il
34° Congresso Eucaristico l111emazio11ole rh~ presie-
duto dall'Em.mo Cm-d. Pacelli, Legato del Papa, si
è poi chiuso, la dommtica 29, colf'allocu::i.011e del Santo
Podre Pio Xl trasmessa per radio dal Palazzo Apo-
stolìro <li Cruul Gm1dolfo. Vi i11teroennero 15 Car-
dinali, pirì di 300 tra ArcivescO'lli e Vescovi, 6oo.ooo
fedeli accorsi dn ogni parte del mondo. Asse11tì solta1110 1
fratelli cattolìcide, pa•si perseguitati impediti dalle /,:ggi
di perseru-;:-ione. Assi5Utte alla imruguro::i.one rd alle
principali manifestazioni Sua Al_tez::a Serenissimo il
Rtg_,:mte Horty colla ma Sig11ora, rlze ospitarono il
Rappresentante tlel Papa ed i Cardi11ali alla Reggia.
Il Governo spese oltre un milione di pe,,gos per far
dtJgna aaoglien::a ai Congre.rsisti trasformando In
Piazzo degli Eroi i11 1111 immenso tempio. Te1111;?
'"' 1111portnntissimo dirrono anche il Capo del Go-
VIJJ'no S. E. Béla lmrMi. Co,,m,riom· gmerali dei sol-
dati e delle ,,ar:e catl'gorie di fedeli, adora::ioni not-
wme e proussioni pittoresche sul Danubio i11fo-1•ora-
roni) le sorre (1'nzioni.
Ma a me pince ncordaro, la Co11m111one Eucari-
iticn de-i fottciulli che si S'fJOls~ il giomo de-Il'A.scn1siom:.
Fu il pmno spettacolo di pietà eucaristica. Cento-
ci11qi,a11tamillt Jcmciulli, Ira cmui argentilli, 'VOii di
uccelli e sqm'Lli di fmifar~ alfl11:iro110, nelle prime ore del
ma/lino, nti pi,ì :r?'ariali mezzi di trasporto, i11 Piazza
degli Eroi E111rnrono nel Pnrco do 24 p1111ti diversi,
nccareuati da migliaia di banmere t di .ftc11dardi sotto
il St!!("" della Croce, mentre a far corona alla loro forte
giovùu,z::a ,mghertse, accorret•atto pi,ì di 100.000 ve-
term,i della vita· i forti contadini magiari, i11quadrati
con le loro spose t coi figli maggiori, gi1mti con una
morda di purecrltie ore, digium·, lieti di poter ricevere.
coi himbi i,mocn,ti, G~'; Eu.raristico.
Q11a1ulo le rampm,e di quel/'imprO'IJtlisato tempio
anmmria,0110 l'infaio della ftm::rio11e, dal vici110 crutello
s, mosse un rortoo di Sarerdoti e di Ve.teOfli, che arrom-
ptl((1tarono l(li Em.mi Cardinali Seredi, P,-imate d'Un-
gheria, Gerlìer, ardve~·covo di Lio11e, Verdier, arcive-
san>o di Parigi, su per le grandi campnte alla sommita
dell'altare. Dall'alto di rm osser,•aturio, un Sarerdote
a,:itava una gra11de bm1diera azzurra, ed il popolo in-
tero into,w I'Tnno d:!I Co11grtsso arcompag11ato da
trec1!11to trumbe d'argento. Sua Eminc11:::a il Cardinale
di Pnrig, indossò i paramenti ed i11i:::iò il Divino Sa-
rrijicio. Mentre lo moltitudine si prostrava, quatlro-
renlo piccio11i si elevaro,10 i11 alto sol.cmrdo il cielo
purissimo. Nella Piazza, sotto i viali, nei crocicdù
del/i vie adiac1!11ti, si in11alzava110 cemi11aia di confes-
sionali O'l/8 uomùti e donne si inginocclu·avano per ,-j.
cevere l'assolu::ùme. Ad u,r tocco di campanello, dal
grand? orco ove sovrastava l'altare papale, sboccò un
corteo aperto da ce11ti11aia di piccoli chierici m."Volti in
cwdide tw,iche ed appart•ertJ quattro grandi arche
dorate sorrette ciascuna da quattro .tnrrrdoti e sci
lairi, tra profumi d'ù,censo e mille ]iammdle.
111 ogni arca erdJ/0 du•cento grandi Pissidi ròn le
Ostie gitl consacrate. Le arche vermero Cl>llocate iu
qllattro punti differenti del Parco, menue imorno si
ingi11occltiava110 i bimbi agita11do palme e rose lna11che.
Alla Comrmione 400 sacerdoti, accompag,rati da
piuoli C()rtti, si prostrarono inna11::i. alle arrlle, pr<'tero
cirucuno una Pisst"cle e wnù11ciaro110 la distribuzione
della Sai/la Comunio11e, mentre nell'immensa Batilica
d1t1 aveva per volta il cielo a:::zun-o, per coJ01111e gli alti
platani, n· diflo11devano ra11ti liturgici, sacre melodie.
Che i,uanto, miei cari amici!
Eppure, solo un simbolo d.ei miracoli di Gra::i.n che
l'E11caristi:a opera nelle anime 1wstre! All'ad1ma11Za
dellt, Giove111ù maschile di Azione CaNolica t6'11uta,
il 2,7, alla prl!Sen::a anche dell'Arciduca Giuseppe
Francesco, è stato applaudito jfoo all',mtusiasmo u11
discorso ml Compito della vita eucaristica nello
educazione spirituale e fisica della gioventù. Sapt:te
cJri lo terme? Il Campione olimpionico dei YOO metri
di nuoto, dottor Ketz! il quale dimostrò come l'Euca-
restia formi gli 1wmini forti, tanti, ed eroici.
Miei cari, 111111 dimenticatelo: volete crescere puri,
sani, robttsti, degni della vita, della Patria, della
C/ziasa? No11 trooerete mm mil(lior maestro di Cristo;
110n troverete mai alime11Lo più efficace della Santa
Euraristia. Sappiate11e approfittare.
V11stro affmo·
DON Gtlll.lVO
- Budapest•• L'immensa Piazza degli Eroi a lla runzlone di chiusura del XXXIV Congresso Eucaristico Internazionale.

2.3 Page 13

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-
-
PELLEGRINI ALL'AU SILIATRICE (Da l'alto in basso, da swistra a destra): da CaJJ
letto Momo - da Belluno - da Tortona - da Udine - da Reims - daU' ~ Opera_

2.4 Page 14

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:amòrai - dall'Istituto di P. Beccaro (Milano) - da S. Sebastiano Po - da Castel-
~ra Ria Causa (Genova) - da Rocchetta Tanaro - da S. Maurizio: Fratelli Macisti.
-

2.5 Page 15

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DALLE NOSTRE MISSIONI
ASSAM
VAssam a Maria Ausiliatrice.
Amatissù,w Padre,
È con vera effusione di cuore che mi ac-
cingo a raccontarle le meraviglie che la nostra
cara e potente Ausiliatrice va operando in
questa lontana Missione e a dirle la tenera e
filiale divozione che i nostri cristiani e catecu-
meni nutrono verso la Madonna di Don Bosco.
La Missione dell'Assam è la Missione di
Maria Ausiliatrice. Poichè la buona Madre
vi volle precedere i suoi figli. Ancora oggi,
dopo sedici anni, i superstiti del primo drap-
pello salesiano ci raccontano la loro gioia e
la grande meraviglia provata quando trova-
rono nella vecchia cattedrale di Shillong una
statua di Maria Ausiliatrice che sembrava
desse loro il benvenuto...
MIRACOU DI CONVERSIONI. - Co-
minciando dal nostro centro missionario di
Tezpur, mentre i Javori della nuova chiesa a
S. Giovanni Bosco procedono con ritmo sempre
più accelerato, noi possiamo raccogliere una
messe molto abbondante.
Il mese di aprile fu un mese apostolico per·
eccellenza. Don Dal Broi potè compiere tre
fruttuose escursioni: dal Nowgong al di
del fiume Bramaputra, aJ Behali e poscia nella
zona del Mazbat. Tornò a casa lieto d'aver
amministrato un 200 battesimi, in gran mag-
gioranza di adulti. Il nostro Don Ayuso per-
lustrò tutta la regione nelle vicinanze di Tezpur
e quindi si portò più a nord verso le montagne
selvagge dei Daf:Ras sulle sponde deJ fiume
Bareli. Il Venerdì Santo ebbe la gio~a di rice-
vere la conversione dell'intero villaggio di
Rangajan. Passò la Pasqua nel grosso villaggio
di Bara Dikorai ove presentemente contiamo
più cli 400 neofiti e numerosi catecumeni.
Quando vi andai la prima volta - cinque
anni or sono - non vi trovai un solo cri-
stiano. Mettemmo il villaggio sotto la prote-
zione di Maria Ausiliatrice ed ora... quanti
miracoli! Qui a Bara Dikorai sulle falde del-
l'Imalaya e alle porte del Tibet desideriamo
innalzare - appena sarà terminata la chiesa
di Tezpur - un piccolo santuario in onore
della nostra cara Ausiliatrice. Da questo li-
mite estremo la Vergine stenderà le sue braccia
in atto di benedizione e protezione su tutto
- - l'Assam rigenerato a Cristo!
2 54
Al mio ritorno dal Boroi orientale mi at-
tendeva una bella e cara sorpresa: Raphael,
i! nostro capo-catechista, si era messo d'ac-
cordo con alcuni cristiani e, lavorando giorno
e notte, aveva ultimato una bella grotta di
Lourdes sulla svolta della via che conduce
alla Missione. Per questo lavoro egli si era
servito delle pietre di un antico tempio pa-
gano che sorgeva nelle vicinanze in onore
di Kali, la dea della distruzione e della morte.
Ora l'Immacolata sorride dalla sua nuova
nicchia poggiando il piede sopra una pietra
ben squadrata e lavorata. Era forse una delle
pietre dell'altare di Kali che nei tempi antichi
beveva il sangue di tante povere vittime umane?
Ancora una volta la Madre del beli'Amore
schiacciò il capo del serpente infernale!
IL MESE DI MAGGIO IN MISSIONE.
- Così spuntò il mese di maggio: il mese
dei fiori e dei... monsoni nell'Assam! Le ca-
taratte del cielo si spalancarono e comincia-
rono a riversare sulla terra arsa ed infuocata
veri torrenti di acqua. Ma... aquae m11ltae
non potuerunt extinguere cliaritatem. L'amore
che i nostri cristiani hanno per la Madonna
è più forte di tutti i monsoni e cicloni dell'o-
riente. Ne ebbi una prova luminosa proprio
il maggio quando mi portai a Rikamari,
località a più di 30 km. da Tezpur, per la prima
festa e processione mariana organizzata da
quei ferventi neofiti. Aveva piovuto molto
i giorni precedenti e quasi quasi pensavo di
tramandare il viaggio; senonchè il catechista
mi venne a dire che tutto era pronto e che i
cristiani mi aspettavano con ansia. Allora
presi la cara Madonnina e partii. Vennero ad
incontrarmi a qualche chilometro dal villag-
gio; era tornato il sereno, ma i campi erano
inondati. Eppure tutti si inginocchiarono nel-
l'acqua e vollero la mia benedizione. Poi mi
lavarono le mani; m'inghirlandarono di fiori
come s'usa e, al suono dei tamburi e dei
loro simpatici canti, m'accompagnarono al
villaggio. La cappeUa era stata rinnovata ed
ingrandita; l'altare era un trionfo di fiori.
Dalla foresta vicina i giovani avevano portato
delle magnifiche orchidee; non ne vidi mai
tante e cosi belle e svariate. Ma, tutta la notte
e la mattina appresso, la pioggia continuò a
diluviare impedendo così la processione. La
chiesa però fu sempre zeppa e la Madonna
ascoltò per lunghe ore i canti e le preghiere
di questi suoi figli devoti. Prima di partire,

2.6 Page 16

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Zaccharias, il catechista, venne a dirmi che i
cristiani non volevano più_ ch'io portassi via
la bella statua della Madonna. E sapendo che
mi era costata 30 rupie, fece una colletta fra
quei fedeli e tornò col denaro contato (L. 200),
dicendomi che i cristiani erano disposti a com-
perarla. Non avrei mai immaginato che i miei
poveri cristiani staccassero cosi facilmente
dal frutto dei loro risparmi e dei loro sudori
30 rupie che per loro sono un vero capitale.
~ No, non è il denaro che mi preme, caro Zac-
charias - gli dissi commosso - ma pensa
che oggi è solo il primo maggio e che durante
questo mese la statua deve girare con me per
tutta la Missione perchè tanti altri villaggi
vogliono fare la processione. Vi prometto
però che presto vi farò avere una bella statua
dell'Ausiliatrice da qualche nostro Coopera-
tore». Un po' delusi, ma rassegnati, i cristiani
di Rikamari mi lasciarono partire con la statua
della Madonna.
AD JESUM PER MARIAJI/. - Ogni
primo veoercti del mese usiamo fare qui a
Tezpur la cara funzione in onore del Sacro
Cuore di Gesù. Per la circostanza numerosi
membri dell'Azione Cattolica e quasi tutti i
nostri catechisti e maestri vengono al centro
per accostarsi ai SS. SacrameT\\tÌ e per fare
il loro rendiconto mensile. JI giovedl 5 mag-
gio, appena arrivati, senza che dicessi loro
nulla, spontaneamente andarono in cerca di
palme e di fiori e si misero ad abbellire la
grotta che presto scomparve sotto un monte
di orcl1idee e di piante sempre verdi. Quella
sera si fece attorno alla collina della Missione
una simpatica processione, al termine della
quale i nostri apostoli vollero fare bella corona
alta celeste Regina cantando e pregando sino
a tarda notte. D on Dal Broi, con accento com-
mosso, sviluppò il tema ad Jesum per Man0111
e raccomandò alle loro preghiere la sua nuova
Missione sulle colline Garos.
Il 7 maggio, infilata la bicicletta, mi portai
a Bokojan per una seconda processione ma-
riana. Acqua e sole: è la più grande ricchezza
dell'Assam. Alle piogge dei giorni prece-
denti subentrarono i forti calori. Eppure da
tutti i villaggi vicini accorsero numerosi cri-
stiani ed anche un buon numero di catecumeni.
Non potevano mancare i nostri giovani della
Scuola-convitto Santo Stefano di Baitbabanga.
Essi portarono un'ondata di giovinezza e d'en-
tusiasmo e cantarono una bella Messa. Dopo
la Messa e l'amministrazione dei battesimi, si
fece Ja processione. Alle n erano ancor tutti
digiuni sotto un sole infuocato, ma nessuno
mostrava alcun segno di s~chezza; e quando
a mezzogiorno la processione si chiuse, non
sapevano staccarsi dall'altare della Madonna.
La bicicletta mi aiutò a superare i sei chi-
lometri di distanza e quella sera stessa mi
portai a Bindokuri, una bella piantagione di
thè ove noi abbiamo una fiorente cristianità.
Anche questi cristiani volle.ro la processione
che ebbe la caratteristica di una splendida
fiaccolata. Il giorno dopo feci una visita a
Naya Gagra ed ebbi la gioia di trovare cinque
famiglie di cristiani antichi. Erano venuti
in Assam molti anni fa a lavorare nella pian-
tagione vicina: in seguito si erano ritirati con
altri pagani qui nella jungla dando principio
ad un nuovo villaggio. Da quell'epoca non
avevano più visto il sacerdote: i bambini ed
i giovani erano ancon tutti da battezzare.
Erano tanto contenti di vedere il missionario
e mr dissero che se fossi tornato spesso, anche
i pagani si sarebbero certamente fatti cristiani.
Così mi assicurò Benjamin, il capo-villaggio,
che portava al collo una vecclùa grande me-
daglia: « Guarda, Padre; son dodici anni che
la porto... è l'unico oggetto sacro che mi è
rimasto!». L'osservai e con un po' di difficoltà,
ma anche con emozione, potei distinguere la
cara immagine materna! Ora a Naya Gagra
abbiamo mandato un bravo maestro e presto
Rotremo raccogliere una ricca messe di anime.
E proprio vero che Ja Madonna conduce a
Gesù: ad Jesrm1 per Mariam...
MARIAJIIIPAIJAR: lL MONTE DI MA-
RIA. - Al di là del Bramaputra, ai piedi
delle Mikir Hills sorge il simpatico villaggio
di Matbiapahar (Monte di terra). Almeno
cosl si chiamava nei tempi passati: ma da
quando, or son dieci anni, D on Piasecki, il
veterano della vallata, eresse soEra una leg-
giadra coJtinetta una bella chiesa alla Vergine
Ausiliatrice ed il villaggio diventò quasi in-
teramente cristiano, il nome pagano subì una
mirabile trasformazione e diventò: J.l,fariam-
pahar: il Monte di Maria. Da questo monte
è già uscita una vocazione salesiana e i raggi
della Fede si propagano su tutta la regione
fugando le tenebre del paganesimo...
La domenica z:z maggio, il «Monte di Maria»
era in festa. Da tutti i villaggi e dalle pian-
tagioni vicine accorsero i fedeli a celebrare
!e glorie della gran Madre di Dio. La proces-
sione non poteva riuscire più solenne e rac-
colta.
TRIONFO FINALE. - Per secondare il
desiderio del nostro amatissimo Vescovo,
quest'anno abbiamo organizzato un.a Gara
Catechistica fra le varie scuo'le della pianura
2 55

2.7 Page 17

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Mendez; • Equatore, - I nosLrl klv.i.rl a banc:hcllo.
che si tenne nella nostra Scuola Professionale
di Cauhati sotto la direzione dell'infatica-
bile direttore Don Alessi. Il 24 maggio fu la
data prescelta: un gruppo di gio1·nni delle
nostre scuole-convitto di Tangl:1, Baisba-
banga e ~Iariam-pahar si concentrarono a
Gauhati la vigilia e si preparar<>no al... gr.tnde
cimento. Era bello mirare quei 400 giovani
educati alla scuola di Don Bosco fraterniz-
zare subito e dare alla casa w1a nota di gaiezza
e di festosità. Ed era commovente e conso-
lante vederli accostarsi tuni alla !\\lensa Eu-
caristica con tanto raccoglimento e tanta pietà!
Fu una giornata piena di gio, tnezza, d1
entusiasmo, di forrnre. La grnntle e bella
statun dell'Ausiliatrice troneggiava in mezzo
alla massa giovanile e la buona ~famma pa-
reva sorridesse felice ùi trovarsi lll mc7.zo a
tanti figli e tante figlie \\enute di lontano.
Al calar della sera, i conili e le adiacenze
della chiesa si illuminarono come per incanto
e al suono delle campane cominciò la proces-
sione. L'Ausiliatrice apparve circondata da
tante luci, ma specialmente da tanti cuori che
palpitavano di amore filiaJe. 400 voci giova-
nili c-,mtarono l'Inno di Lourdes... al ritor-
nello festivo Prm,àm Prnnàm .l[aritl (Ave, ave
Maria) mentre 400 braccia levavano in alto una
fiaccola: era una promessa di fedeltà ed Wl
atto di fede. Domani questi fanciulli e queste
fanciulle saranno le fiaccole vive che con la
-
Mendez • Equaturc. • Un bel gruppo d1>I kivarl cbc banno partecipato n11II Escrc:lz.l Splrlluall.
-

2.8 Page 18

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loro condotta esemplare e forse con il loro
sangue testimonieranno in faccia al mondo
pagano la verità cristiana.
Dall'ampliata Basilica deU'Ausiliatrice ''0-
glia, amatissimo Padre, impartire ai suoi fi-
gli dell'Assam una benedizione tutta speciale.
Don LutGI RAvAL1co
,Uissionario Salesiano.
EQUATORE
Esercizi Spirituali ai Kivari.
Amatissimo Padre,
il ritorno di Don Corbellini alla 1\\Iissione
di Santiago di Menùez ci ha pem1esso di in-
tensi-ticare il nostro apostolato a favore di
queste care anime. I Kivari gli portano un
grande affetto ed appena seppero ch'egli era
fra noi affluirono in maggior numero alla mis-
sione tanto nei giorni feria) i quanto special-
mente nei giorni festivi. Approfittammo quindi
delle loro buone disposizioni per tentare un
bel corso di Esercizi spirituali in prepara-
zione alla Comunione pasquale che abbiamo
fatto coincidere colla festa di l\\'.I:aria Ausi-
liatrice anche per unirci il meglio possibile
alle feste di Torino. Il successo ha supe-
rato ogni nostra aspettativa. Pensi, amato
Padre: abbiamo fatto correre la voce un mese
prima, invitando tutti ad accogliere la grazia
di Dio, ed il nostro invito incontrò la più
larga corrispondenza. Per non sbagliar la data,
molti ci chiesero tanti fagioli quanti erano i
giorni che mancavano all'apertura, ed ogni
giorno che passava ne eliminavano uno. Pa-
recchi vennero alla missione vari giorni prima
del tempo fissato. Il primo giorno del triduo,
gli intervenuti superavano i sessanta; nel gjorno
della festa giunsero al centinaio. E dire che
abbiamo avuto un periodo di piogge torren-
ziali: nei soli mesi di aprile e maggio l'acqua
ha superato tutta quella caduta nell'anno 1937.
Pochi giorni prima degli Esercizi un ciclone
ci portò via il capaTUlonc cbe doveva ospitare
gli esercitandi. Per alloggiarli -abbiamo quindi
dovuto convertire in dormitori i corridoi
della residenza e piantare alcune tende da
campo favoriteci dall'autorità militare.
Convennero intere famiglie, alcune portando
persino rutta la loro roba: masserizie, cani,
polli, ecc. Passarono le notti dormendo sul
nudo pavimento dei corridoi o su assi nelle
tende. Ma se fu consolante il concorso, fu
anche più edificante il lor-o contegno. Tutti
docili alle quattro prediche quotidiane: 2 me-
ditazioni e a istruzioni. E con quanta atten-
zione! Abbiamo detto loro fin dal principio
che in quei giorni dovevano pensare soltanto
alle cose dell'anima, lasciando ogni altra pre-
occupazione e conservando il massimo racco-
glimento. Lo crederebbe? Non osavano neppur
prendersi quel po' di svago da noi permesso
nelle ricreazioni e ce ne chiedevano licenza
di volta in volta. Non pochi si confessarono
fin da principio e si comunicarono poi tutti i
g iorni. Nel giorno della festa le comunioni
dei Kivari furono una cinquantina: tante quanti
erano i convenuti già ammessi alla santa co-
munione. Devotissime tutte le funzioni.
Se avesse sentito la ]\\'lessa solenne cantata
dai Kivari ! Non volevano lasciar entrare in
chiesa i bianchi. a Questa è la Messa della festa
dei Kivari ! » gridava il vecchio Puenghara.
Abbiamo celebrato anche un matrimonio.
Lo sposo s'era rifiutato fino allora alla bene-
dizione nuziale perche voleva vendicarsi di
un altro kivaro ed ucciderlo; ma quel giorno
rinunziò ad ogni vendetta e si unì cristiana-
mente alla sua sposa. Ha già w'I figliolo interno
alla lvfissione, cbe promette assai bene. Dopo
fa Messa solenne tutti i Kivari sedettero a
fraterno banchetto. Nel pomeriggio, al bero
della cuccagna, benedizione e congedo fra la
più santa allegria.
La bella festa <li Maria Ausiliatrice coronò
così le nostre fatiche apostoliche che nei mesi
precedenti avevano segnato anche una grande
escursione in diverse regioni.
Ma di questo le parlerò ahra volta.
Ci benedica e mi creda aff.mo in G. C.
Mende:::, giugno 1938.
Sac. G10. GuL.'<ASSI
Mi.sionario Salesiano.
RIO NEGRO
Prelatura delle Ainazzoni.
Rev,mo signor D. Ricaldone,
essendosi compiu ti nel mese di giugno u. s.
ventidue anni deU'inizio dell'Opera salesiana
nelle Amazzoni, penso che le debbano tornar
cari alcuni dati statistici sullo stato attuale
delle Prelature del Rio Negro e di Porto
Velho, nonche dell'opera centrale di Manaos.
Fondate nel 1916 dall'eroico D. Balzola
di s. m., lottando sempre colle difficoltà del-
l'ambiente inospite e del clima micidiale,
le missioni si sono successivamen,te affermate
2 57

2.9 Page 19

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all'ombra della Croce, col sacrificio di vit-
time generose che hanno segnato più volte
col loro sangue il duro cammino percorso in
queste selve e tra questi fiumi.
La data festiva della commemorazione
u:fficiJtle fu preceduta, il 3 maggio, da un grande
convegno dei nostri alunni e delle alunne
dei collegi delle Figlie di Maria Ausiliatrice
di Manaos, nella capitale dello Stato. Oltre
duemila giovani d'ambo i sessi, nelle loro gra-
ziose uniformi, sfilarono dinanzi alle autorità
civili e militari, accompagnati da due bande
musicali fra 1?li applausi della massa popolare
presente.
L'egregio magistrato Dott. André Araujo,
parlando, al microfono, alla moltitudine che
assiepava la grande piazza centrale, fece ri-
saltare con parole eloquenti cc il magnifico
panorama dell'Opera salesiana », rilevandone
« i benefici nella fiorente realizzazione di opere
svariate, che dalla capitale dello Stato rag-
giungono gli estremi confini del Brasile con
provvide istit 1zioni di Fede e di civiltà >1.
I dati sommari che le comunico vogliono
essere anche un omaggio di riconoscenza ai
nostri Cooperatori, senza la cui carità i po-
veri figli di D. Bosco non avrebbero potuto
far altro che offrire al Signore il sacrifizio
della loro salute e della loro vita in una delle
più povere ed abbmdonate regioni dell'im-
mensa Repubblica.
Missioni fondate 8 - Chiese 8 - Cappelle 47 -
Comunioni distribuite nel 1937: 181.300 - Col-
legi maschili, Rio Negro 4 - Collegi femminili,
Rio Negro 4 - Scuola Normale Rurale pareg-
giata, Porto Velho I - Ginnasi pareggiati, Ma-
naos 2 - Scuole Commerciali pareggiate 2 -
Scuola pareggiata professionale, Man:ios 1 -
Alunni interni gratuiti nelle due Prelature
834 - Alunni esterni gratuiti nelle due Prelature
790 - Alunni ed alunne delle Scuole di Ma-
naos 1810 - Totale complessivo degli alunni
cd alunne3434 ~Ospedali nelle due Prelature 6-
Ambulatori e Dispensari I r - l\\lalati soccorsi
nel 1937, 37.216 - Medicine distribuite nel
1937, 81.400 - Villaggi indigeni formati, Rio
Negro 60 - Indiani ivi residenti 5870 - Mis-
sionari 49 - Suore 40 - Aggregate alle Suore
27 - Missioni in preparazione nel Rio Negro 2 -
l\\lissioni in preparazione nel Rio Madeira 2.
In questi ventidue anni morfrono, sul campo
delle loro fatiche, 9 Salesiant, 3 Figlie di Maria
Ausiliatrice e 4 aggregate, quasi tutti vittime
delle febbri palustri.
Ci ricordi tutti, morti e vivi, amatissimo
sig. D. Ricaldone, ai piedi di Maria Ausilia-
trice nell'ampliata Basilica ove i cuori dei
Salesiani, delle Figlie di Maria Ausiliatrice,
dei Cooperatori e degli Ex-allievi convergono
ormai con palpiti di nuovo fervore. E ci ot-
tenga dal Signore, per intercessione anche del
nostro santo Padre Don Bosco, la grazia di
poter continuare ed intensificare il nostro
apostolato.
Per tutti, suo aff.mo in G. C.
lllamios, 24 giugno 1938.
Mons. Prnmo 1\\IAssA
Amm. Ap. delle Prelature di
Rio Negro e Pòrto Felho.
NB. - Le l\\lissioni del Rio Negro e di Porto
Velho ebbero recentemente l'onore della visita del
C<ilonnello Alessnndrino da Cunha, Ispettore delle
frontiere del Brasile, che, in nome dello stesso
Presidente della Repubblica, Dr. Getulio Vari_,as,
portò agli indiani ed ai missionari il conforto ed il
plauso del Governo Federale.
Dopo d'aver assistito ad una grande parata di
oltre 2100 alunni d'ambo i sessi dei collegi e delle
scuole salesiane della capitale dello Stato, S. E.,
accompagnato dal seguito, si spinse, di miS$ione in
missione, sino alla più remota di Jauaretè-Cachoeira,
ai confini della Colombia, ospite graditissùno dei
missionari cui prodigò le più affettuose attesrnzioni
di benevolenza.
Al ritorno manifestò pubblicamente la sua ammi-
rnzionc con queste parole, che ricaviamo dal • Gior-
nale del Commercio t di Manaos:
1 Salesiani lavorano come giganti! È la prima
volta che prendo contatto con essi e sono realmente
incantato di quanto ho visto. Nulla di meglio,
m di più sorprendente quelle selve. Assistendo gli
indiani con giustizia, lottando eroicamente contro
la loro schiavitù, insegnando iJ l:ivoro nobilitante
della terra e delle officine, essi, coi nUil'\\crosi loro
internari, con scuole primarie e professionali, hanno
incorporato alla civiltà cristiana ed assicurato al
patrimonio llll2ÌOnale migliaia d'nlunni d'ambo i
sessi, formati all'omore di Dio e della Patria. Posso
affennarc che ne hanno fatto vere forze vive della
nazionalità ed un elemento di tutela e di sicurezza
dclle noStre frontiere, fondendoli in una immensa
famiglia secondo i preceni ed il metodo del loro
fondatore San Giovanni Bo~co. Hanno anche for-
mato lungo i fiumi tanh piccoli villaggi con case ben
pulite, dove gli indiani già vivono di agricoltura
e di industria estrattiva. Dirò al Presidente <lcll11
Repubblica, che tanto s'interessa di quella b'l.'.nte,
tutta la verità su questa grande opera, accompa-
gnandola con una larga documentazione fotografica
e çinematografica •·
Queste schiette e cosl autorevoli dichiarazioni,
mentre sono un giusto premio alle fatiche dei figli
di Don Dosco in quelle lontane regionl, flagellate
dalle febbri, costituiscono pure una prova lam-
pante che l'opera missionaria in tulti i quadranti
della terra, mffitre porta le anime a Di@, è potente
meno di civiltà e di progresso per tutte le nazioni.

2.10 Page 20

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POLONIA
11 Congresso Salesiano
a Czestochowa.
S. Em. il Card. Hlood all'Or-
fanotrofio salesiano.
ll trasporto della 'reliquia di
San Giovanni 13osco dalla sta-
zione alla chiesa della Madon-
na, sotto la presidenza del Ve-
scovo S. E. Mons. Kubina.
2 59 ---

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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GRAZ I E
attribuite all'intercenlone di
MARIA SANTISSIMA AUSILIATRICE
e di Siu. GiovANNJ Bosco
Rm:romandiamo vivammù ai graflati, nei casi di
guarigiont, di ~tcificartt ttmprt bttnt la malattia e ltt
drcotta11::• più importanJi, e d1' 1qnare rhiaramttnte
la propria firma.
No11 si pubblfrano ìntegralmenu, I• rt/azùmi di
gra::it (JII011Ìmt o frrmau col/11 semplici ini::iali.
Guar,gio,u, prodigiow. - Ho due grazie impor-
tano da segnalare.
lJ 31 "c:nnaio u. s. poco prima che lii celebrasse:
la funzione in onore del nostro unto Don Bosco,
la Cooperatrice l'<ovclli Olga di 64 anni mi venne
a dire di far pregare i Cooperatori e le Cooperatrici
della nostra florente Unione per la gunrigione di
un suo braccio tutto fratturato in uno caduta pro-
vocatole da un vento impetuoso. La poveretta era
swta portàta subito all'ospedale ov·e la radiografia
a\\'eva rilevato anche la frattura del teno superiore
dell'omero destro, ed i medici avc\\'ano fatto di tutto
per guarirlo, ma non poterono neppur applicarle
l'ingcssatum. Sicchè n'era uscita come vi ero en-
trata lo feci fare le preghiere eh'ella dCllideniva ed
invitai il predicatore salesiano D. Baldasso n darle
la benedizione di Maria Ausiliatrice. Tre ore dopo,
la si"nora avvertiva un formicolio in tutto il braccio
- che prima non poteva affatto muovere e doveva
portare costantemente legato al collo - e provò
un bisogno irn.,.jwbile di muo\\·crlo. Tuttll trepi-
dante, tentò di fare il SCITT>O di croce e le riuscl per-
fettamente. A llora corse, come pa7-Zll di gioia, nel
mio negozio cd alla mia presenza cominciò a girare
il bmecio in tutre le posizioru, dimoi;crnndo la im-
prr,vvisu completa guarigione. La grazia ha susci-
tato un'onda di commozione in tutti pcrchè avverò
quonto le avcvn detto il professore congedandola
dall'ospedale: • Solo un miracolo 111 potrà guarire!•·
L'nltni gr112i. è d'ordine spirituale. IA stesso giorno,
il signor 7..anessi Angelo, di anni 851 c:he da un
quarnntcnnio non vole,n più bllpemc di preti e di
religione, ch1t'SC spontnncamcnte i santi sacramenti
e ~pirò piameme riconciliatQ con Dio. Maria Au-
siliatrice e S. Giovunni Bosco ci continuino la loro
prote1.ione. In fede
Cltlinr, 15-v1-1938.
Orr,1.v10 BArrACUA.
.-11 S" gior11a. - Anni addietro fui colpita da gra-
vissima JX>lmonitc. Nessuno credern ch'io In po-
tessi supcrnrc. Febbre altissima, affarino, colorito
cianotico: tutto faceva pre,·edere la mia prossima fine.
AJ quinto giorno di malattia, atanca di soffrire,
mi ri\\'olsi a Maria Ausiliatrice pr~ndola di inter-
cedl!t'e per la cessazione delle mie sofferCD7.C, o
colla grazia della guarigione o con quella di una
buorut morte.
- - La M11donna accolse la mia preghiera, perchè
260
non pMsnrono un paio d'ore che l'affanno cessò
come per incanto e di Il a poco anche la febbre
scemò con profusi sudori, restituendomi c()sJ ullu
vita ed ai miei teneri figJj.
Ton·11q, 5-vu-1938. .MOTTINA GIUSEPPINA,
Guarigione miraco/,osa. - l..a domenica 22 maggio
u. se. nostro fratello Giuseppe ver50 le 6 del mat-
tino si rcca,-a in bicicletta a Gallarate pcl disimpegno
della nostra azienda. Ma a,;eva appena percorso
qualche chilometro di stnlda che, urtando non si
sa come, cadde dalla bicicletta.
Riul1.ato dai passanti fu portato in una casa vicina
e poi, ruccolto da una macchino, trasportato a casa.
Mc~so a letto, il caso dapprima non parve allllr-
mante, come dichiarò il medico chi11m11to d'urgenza.
Ma qualche ora dopo incominciarono le com-ul-
&ioni e il caro malato venne ridotto in uno Malo
compassionevole, che facc,·a temere di perderlo
da un momento all'altro. C'ri~temari, im·ocammo
l'aiuto di $. Gio. Bosco supplicandolo ad onenerd
l'intercessione di 'Maria Aw:itiutrice presso l'onni-
potcnzn di Dio. Il medico del luogo i;riudicò ur-
gente il trasporto all'Ospcdulc di Busto Arsizio.
Gli infermieri della Croce Rossa si adattarono n
malincuore, temendo mori'\\Se per lo "tnida, e h1-
sciarono tutte le responsahiliu\\ nl medico.
All'ospedale il Prof. Solaro tro,·h il caso allar-
mante e disse: Trasportatelo di nuovo a cas:i, che
non arrivcn\\ alle 3 •· Era l'una. Gli fu amministrato
l'Olio santo e, rimessolo nel suo letto, la famiglia
costernata r1petè con la fede p i\\l ardente la supplic.i
u Don Bosco mettendo uno suo prc1:ioso reliquia
sotto il cnpe?.7.ale del moribondo.
Le convulsioni cessarono. S i fece un nuovo CQn•
sulto con un altro specialista e questi, pur confer-
mando che il caso era sempre JtTUW, cominciò a
lasciarci un filo di speranza.
Allora sa raddoppiarono le $Upphehe con la fcd;!
più ardente nella protaione dc,I Santo, Prima di
notte, all'incubo fatale subentrò la urtezza che il
caro Santo avrebbe otrcnuto il miracolo. E cosl fu I
Om il frnteUo ha ripreso le sue ordinarie occupa-
zioni di commercio, e tutti ringmzinmo il S ignore
pubblicando l'efficace intcrcCllllione del suo grun
servo S. Giovanni Bosco.
Samarat~, 6-\\'U-I938. Famii:ilia CERion1.
Incontro prorr:idmr:ia/~. - ~c:I man:o 1937, mia
moglie iu colpita dn torml'nto~i dolori allo stomaco
ed ai reni, che si prolungaron() e si acwrono l.lnto
da coqtringcrla al letto. Le cure del medico curante
e cli un professore, con tutte h: medicine, non riusci-
rono od arrestare il corso del male che divenni'
allarm:mte. Parve che non n foll:le uhm via dj scampo
che quella di sottoporla ad un otto operatorio allo
atomnco cd alla cistifellc:11, con ogni riserva sulla
riuscita. Stanco dei tcntath·i umani, io pregai Vi-
vamente Maria Ausiliatrice c S, Giovanni Boi;c:o
ad ore.mere dal Signore 13 grazrn di faciljtarc l'ope-
ra;r.ionc e di ridonarle la perfeua salute. UDll sera,
rinca.ando, incontrai aulla sof,!liu un altro dottore
che non godeva molta fama professionale per certe
sue bizzarrie, ma di Rrande ingegno. Gli raccontai

3.2 Page 22

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tulto, ed egli, compreso il pericolo, si offerse spon-
taneamente a fare una vi~ita all'ammalam. S'avvidc
suhito che tmtta\\"3 soltanto di appendicite cro-
nica e mi ortlmò di cluedcrc al medico curnnte dì
opert1rla solton10 di appendicite.
Nonostante ti parere contrario d1 rutti gli altri
medici, ricuvcrata d'ut)(cn1.a all'ospedale, fu infotti
!<ottoposta ad operazione di oppendic1te, ed in es
l(inmi tornò a ca6a guan111. Noi attribuiamo l'in-
contro casuale n JmlZUl del Signore e testimoniomo
pubblicamente la nostra grutitudine.
Lodi, 7-•.u-1938.
Coniugi "\\l<>::;CA A. e D1 (itACOMO A.
Riacquisto 111 ~'Ql'e per/ttt11met1te. Da parecchi
me,ii ero affetto da <lisfonia che n11 recava non
le'l!J{ero disturbo nel parlue. Credetti trau.arsi d'un
raffreddore e and:u avanti, sforzandomi però sem-
pre più a parlare.
Vi~itato dulto specìnlista Prof. Raffaele Vitto
\\la!ISèÌ di l'\\apnh, questi •coperse un piccolo tu-
more sulla cordn vocale destra. Inutile ogni curn
mt.-<lica: solt.into l'asportazione del tumoretto po-
teva danni In guarigione.
Il Professore mi disse che l'operazione non era
difficile; però datn la delicatezza degh orgam della
gc>la, si potevano a\\·cre delle sorprese. Col cuore
pieno di fiducia nella protezio.nc dell'amatissimo
Pndre, Sa.n Giovanni Uosco, nel ~cttembre u. s.
mi sottoposi ull'atto opera11vo. L'ottimo suddetto
Prof,,s,;ore, ammiratore 11ffe7.ionatC> di:1 Salesiana,
mi trattò con Rennlez,..11 squisita, ed appena ll!lpor-
tJltO felicemente il tumoretto, esclamò soddisfatto:
• S. Giovanni Bosco ci aiuta I •·
Si noti che io prima non gli avevo affarto parlato
di S. Gio\\'anni Bosco, nè d'essermi raccomandnto
nlla sua protciione.
Lo cura post-operativa durò una settimana e mi
mantenne completamente afono. 11 Professore h-
cenz.iaodami mi raccomandò di non sfor?.are la
golo con vocifemz.ione troppo prolungata, aggiun-
gendo che avrei riacquistato dal 90 al 95% della
mio voce. Invece sembra che la mie voce sia com-
pletamente quella di prima.
Con la più viva riconoscenza rendo pertanto
pubblica la grazia ottenuta per intcre~ione di
S. Giovanni Bosco e lo prego ad ottenerne alle
mio. famiglia un'altra d'ordine materiale, di cui CRli
ci ha già fatto vedere il principio.
Cirtenrino (Brindisi), 15-v-1938.
Snc. G101uao GALEONE, Salesia110.
La l,'ra..-ia ddla fede e della fJ<>ea..-ione 11tissionario. -
Ora che il mio iùeale mic;aionario sta per raggiun-
gere la meta, sento il dovere di manifestare ant:he
puhblicrunente la mia gratitudine n S. G io. Bosco.
Da molti anni sentivo la VOCa2ionc di farmi rc-
ligio<;0 e missionario; ma non mi fu mai poltl,ibilc
corrispondervi. Nutrii però -lòempre fiducia nell'aiuto
di S. Gio. Bo~co è non mi atancai di pregare. Dieci
anni ci vollero a superare le difficoltà. Ma alfi.ne,
JtUidaio da un venerando religioso, riuscii a seguire
la mia vocu.ione.
Passai da Torino a ringnuia.TC S. Gio. Bos.oo
al suo altare ed orn mi trovo nella CIISo. l'vladre dei
PP. Bianchi Missionari d'Africa. Per testimoniare
la mia gratitudine, alla vei.tìzione presi il nome e.li
Giovanni Bosco.
Conservo con devozione una sua reliquia ed ogni
giorno lo bacio e prego il buon Padre a volermi
continuue la sua ,-alido proccuone faccnùomi d~rno
dell'abito che porto.
A H. G. Bosco ero già legato da □conoscenza per-
chè mi ottenne In grazia di passare dnl protestan-
tesimo alla santa religione cattolica, servendosi
dei suoi SalCS1ani. In una cappella salesiana ri-
cevetti solennemente il Santo Battei.imo. Ora mi
propongo di d ivulgare la divozione verso il grande
pt-Katorl' di aninie S. Gio. Dosco, che 4!bbe tante
buone relazioni col Cardinale CharlC$ La,-.;geric,
fondatore della Società dei Mi!ISionari d'Africa, detti
PP. Bianchi.
~1oison-Cat.'ét' (Algeria), 5-v-1938.
F-r. G1ov. Bosco l\\1A.RINO D1·: SANc-r1s
Nffl...-io dtlln S. ;\\[. d' ·1/rìra.
Gn,itori fclit.i. - Attendevamo lu nRscita di
u n bambino. Ma l'evento, che reca tanto ,gfoin ai
giov11ni sposi quando si svolge felicemente, per
noi &I prospettava apportatore d, i.rrc:parabile sven-
tura... I medici non ci ave\\'llnO nascos10 il pericolo
che ritenevano fatale. In coso tanto disperato per
la scien7,a unum:i, rivolgemmo tutta la nostro fi.
ducia nell'aiuto di Dio, nella mtercessìone di ~laria
Ausiliatrice e di K Giovanni Oooco. Ottenemmo la
grazia desidernro. L'intervento chirurgico riusci
perfcttllmcntc, e il nostro caro Pier Luigi ci colmb
di gioia. Passarono ancoro momenti di trepidaz.ione
per un malessere che colpi il bambino nei primi
m esj; ma Don Bosco ci soccorse anche in queste
circostan~.
Non cesseremo ma.i di ringrazi.are M11ria Ausi-
liatrice e il caro Santo protettore della nostra famiglia.
Znnira, :z.,..-1v-1938.
R ITA (;mSLOTrl e famiglia.
Btntd1u una tlifficile opern:;ione. - Da qualclie
anno soffrivo di dolori addominali e ,tencrali ac-
comp:>R'tlari da malesseri \\.'llrÌ, dn prostrazione e da
attacchi febbrili. Ma non diedi grande importanza,
:finchè, per una più forte esacerbazione del dolore
all'addome, fui cottrctta a ricorrere al no.stro medico
di fami,dia, Dott. Pnsquero, il quale constatò la
pre&en.Ul di una voluminosa cuiti ovarica e mi pro-
pose l'operazione. li tumore ai manifestò multiplo,
infiammato e contorto. L'operazione, eseguitn nel-
l'Ospedale di Corneliano d'Alba, difficile e laboriosa,
durò circa due ore; ma la sopportai molto bene con-
statando In sensibile protezione di Maria Ausilia-
trice e di $. Giovanni Bosco che, prima dell'inter-
vento chirurgico, avevo fervor08afl1Cnte invocnto.
L'esito fu tanto felice che in soli quauro mesi
potci riprendere tutte le mie occupazioni.
Sento quindi il dovere di rin~rraziame pubblica-
mente Maria Ausiliatrice e 8. Giovanni Dosco.
Con profonda riconoscem.11.
Cor11eliano d'Alba, 18-v1-11J38.
BALBO G1userPI:s;A in Ro:;so.
----

3.3 Page 23

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Ringraziano ancora della loro interces-
sione Maria SS. Ausiliatrice e S. Gio-
vanni Bosco:
RivarolQ Canav. - lnaugu.razlone del bWitO a D. Bosco.
Brmotto An,ra (Bas.~ano del Grappa) per essere stata
liberata, in modo prodigioso, dal pericolo di subire una
grave op~r.izìonc chin.argiea.
Fomf1Ta Caterina (Bolzano No,·are.se) pel felice esito
di estrazione di un tumore dal seno.
;\\fonti Chiappa Adrim,a (HonJ?-Kong- Cina) per fa
quasi repentina guarigione di malutt,a viscerale ottc-
num ingoiando una minuscola reliquia di San Gio,·onni
Bosco. l\\1anda l'offerta promessa.
,Vlora,wro Crosa lrlaria Gi11.seppi110 (GenO\\'ll•Bolzanrto)
pt:r essere stara liberatn dll un rumore dopo un anno di
fìducio~• arte-sa.
PtJ~,:aglin Evaristo (Macèrata F<!lttia) per la mirae<>-
losa guarigione della consorte Lena che, affetta da into,-
sicazione del sangue, era stata ;,pcdit11 dni dottori cu·
rnnti. Manda l'offort11 promessa.
Dollarclli Giuuppe (Orvit>to) pel folic,ssimo e,,ito di
una grnvissin1a operazione ch irurgica, Manda un 2c•
conto dell'offerta che ha deciso di fore per le opere <l,
D. Bosco.
Fallèlli A11relmo e P,',m (Torino) per l'ottenuta guari-
gione della piccola Maria Teresa.
Ramon Attilio (Vicenza) pd felice esito di operazione
dJ un'ulcer:t duodenale dopll 6 o-nni di sofferenze. v~nnc
personalmente u ringraziare i suoi potenti lntcrce$$od
e a fare l'offorro prom~ss•.
Si111011otti Franresra (Pietrnbissnra) per aver n\\'utn
salva la vira in u.n investimento automobilistico.
Ve,-11ett1 Terl!,tJ (Torino) pc! felice esito di un'opera•
z,one chirurgica e per la ricuperata salute. Manda l'of-
ferta prames.sa.
Var~llo 1Wargherita (Pavarolo) per lu promozione della
figlia Marianna.
-
All'annuale Mostra prufessiOllalr Inaugurata dal Ministro d'Italia, il nostro Istituto del e.uro
ha d<1to la staristica più recente dell'Opc_ra salesiana.

3.4 Page 24

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Abba GiO'Von1ta (R.ivalta Torinese) per aver ottenuta
una sospiratissimn grazia in favore dcl marito e per aver
potuto sistemare una persona cara che si trovnva in una
situazione delicata.
Grazzini Tì110 (Empoli) per la miracolos11 guarigione
del padre chi! colpito da edema p<>lmonare e ridPttO in
fin di Yita, al cPntarto di una reliquia di Don Bosèo ebbe
notevole mi~lioramento seguito da guarigione. Manda
l'offerta promessa.
011'ex-alliet>a (Gattinara) per una segnalatissima grazia
, 1cevutn, invocando aiuci e conforti per la famiglia.
Nfottioli Vinardi Jlforia (Budapest) per il dono di un
ter1.o rampollo; per essere uscita incolume dn \\IO grave
nccidenrc automobilistico; per l'ottcnut<1 guarigione di
un bin1bo colpito da scarlattina e per la guarigione di
altri tre bimbi. Invia un'offcrm per le l\\1issioai salesiane.
R11.ffmo Giulio (Berka-lkngnsi) per grnzia · _ricevuta.
P. G. (Palermo) per l'ottenuta $i&tcmazione di una
lun~ e penosa vcrtcnu giudiziacin.
Sodano Biglioua J1,Jolri110 (Gattinara) per segnala-
tissime grazie ricevute, invocando protezione.
Pinzon Jl1ario (Rio Grande do Sul-B«silc) per la gua-
rigione della figlia Elena, che, cieca da 5 mesi, nacquistò
la vista al terzo giorno di uoa fervorosa novena e perchè
almi figlio potè, in condizio11i poco buone di salute, essere
mamma r;h un caro angioletto.
Bmo"1 Li~-io e TersU/a, w,iirigi (Biella) per la miraco-
losa guarigione della piccola Maria Pia che, colpita da
broncopolmonite e ridotta in fin di vita, dopo s mesi di
ospedale potè ritornare in famiglia ove riacquistò la pri-
micra salute. Maad.ano l'offt.,..ta promessa.
Ftua110 Giovanni (Ràcconigi) pc! felicissimo esito di una
gravissima opera7.ione di otite media purulenta sini~trn
con complicazioni, e per l'ottenuta com-plcta guarigione.
Piras Armtmdo, chierico snlesìtmo (Randel-1 ndia-Bcn-
g, 1) pcl felice 1'Sito di due operazioni chirurgiche: una
al'a ~pino dorsale; l'altra di appendicite cronica, di cui
guarl perfettamente in soli 18 giorni.
Giordano Eugeuia Giorulli (Torino) percbè, affetta
èn un fibròma ali'utero e non sapendosi rassegnare al-
l'ope~azione, invocato l'aiuto di Maria Au:<iliatrice e
di S. Giov11nni Eosco, potè trovare un medico che con
un anno di c<1re riusci a guarirla complemmente senza
eh'dla do, èSse interron,pere il suo lavoro e sottoporsi
ni ferri.
Gnbritllo Fro,iro (Omravenna) perchè, affeltà da un
asce.sso ossifluente interessante la regione costale e scar-
tata l'operazione per la sua età di oltre 70 nnni, nvt>lto$i
con fede a S. Giovanni Bosco, e trangugiata una sua reli-
quia, senti scemare gradatamente il male, la fistola pra-
t:cata dai medici si chiuse, cd ora è avviata a guarigione
che spera d'ottenere totale.
.4/fm,o Sr. Cawgero (San Cataldo) per la riconquistata
salute.
Luca/o Fortuna Irene (Brogliano) per l'ottenuta gùa-
dgione deUa figlia colpita da bronco-polmonite.
Mo11zo11, Tereso (Trezr.11 Tinella) per il buon esito del-
l'anno scolastico.
B=o Rùo ,;ed. JJestefonis perchè sofferente pet ulcera
galrtrica e carcinoma e sottoposrn ad operazione riacquis-tò
la primiera salute e per le grazie concesse al figlio Cesare.
"Lobombordo Rn,o (Apricena) pér la ricupernta salute
dopo aver molto sofferto per affezione renale.
Ringraziano ancora:
IL VEN. DOME.."IICO SAVIO:
Scida Do11 Giu.sepp~, Parroco (Dinami) per la miraco-
losa guarigione del padre, che, colpito da violentissima
polmonite e sostenuto in vita dall'ossigeno, poti\\ superare
la crisi e riacquistare la primiera salute.
Barbetta Lucia, Mnrtinasso Teresa, M. G., Vacca
Olimpia.
DON RUA:
Crosa l\\1erccnaro Maria Giuseppina e Grondona Felice.
Ven. MARIA MAZZARELLO:
Baravalle 13arbero Maria, Gadda Maria, Pinardi.
NECROLOGIO
Salesiani defunti:
CASSANO D. GfOVANNI, sac. da Terranova
di Casale M. (Alessandria), t ivi il 3-vnr- t 938 a 61
anno di età.
Anima candida, fervido ingegno, cuore generoso
fecero di Don Cassano una delle figure più care
della famiglia salesiana. Direttore a 26 anni del nostro
Liceo di Cbieri, trascorse poi tutta la vita nell'in-
segnamento, prodigando i suoi doni preziosi anche
nell'apostolato della buona stampa. Collaboratore
desideratissimo delle Letture Cattoliche di Don
Bosco, tenne per qualche tempo anche la redazione
del Bolletti110 Salesiano. Sorpreso dal male ineso-
rabi1i:, desiderava la vita solo per continuare questo
provvidenziale apostolato della penna in cui impe-
gnava tutte le ore libere della scuola, sacrificando
spesso anche ì1 riposo. E le sue pubblicazioni bio-
grafiche, narrative, amene ed edificanti andavano
a _ruba e portavano alle anime sempre raggi di sole.
PORRO D. ANTONIO, sac. da Calvisio (Ge-
nova), t a Verona il 6-vm-1938 a 74 anni di età.
Ricevette da D. Bosco la veste talare e si formò
gagliardamente allo spirito del Santo, Laureato in-
lettere e filosofia, tenne cattedra in vari nostri collegi
con rara perizia, c fu preposto alla direzione di
quelli di Alassio e di Treviglio. Trascorse gli ultimi
zo anni nell'Istituto di Verona, stimato e venerato
da allie,·i ed ex-allievi.
ZIN D. CARLO, sac. da Almisano di Lonigo
(Vicenza), t a Santiago (Cile) il 17-iv-i938 a 74 anni
di etlt.
Partito pel Cile, appena sacerdote, nel -1890, vi
spese la vita nel sacro ministero, apprezzato come
musico, insegnante, gredicatore, ma soprattutto
come esperto direttore di spirito. La morte lo colse
mentre confessava gli alunni del ,eollegio.
CRESPEL D. ENRICO, sac. da Lilla (Francia),
t n Maretz (Francia) 1'1 i-v-1938 a 66 anni di età.
Benedetto, fanciullo, da Don Bosco a Lilla nel
1883, maturò la sua vocazione nell'affettuosa vene-
razione del Santo. Direttore prima della Casa di
Parigi, spese poi tutte le sue migl.iori energie per
l'Istituto S. Paolo di Melles (Belgio) per le vocazioni
degli adulti allo stato ecclesiastico. Per sei anni
Ispettore delle Case salesiane del Nord della Francia,
chiuse i suoi giorni nella casa prediletta di Mellcs,
lieto di a,,er condotto al sacerdozio con quell'opera
provvidenziale ben 152 ministri del Signore.
CAUCINO GASPARE, coad. da Castagnole
(Torino), t alla Spezia il z-vI-1938 a 72 anni di età.
Conobbe Don Bosco e senti subito la vocazione
alla vita salesiana che trascorse umilmente e fervo-
rosamente lavorando e pregando, tanto da poter
dire nell'ultima oro: «Ho ·ratto le cose da buon sa-
- lesiano, e son proprio tranquillo ! ».
-

3.5 Page 25

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DURAN FRANCESCO, coad. da Barcellona
,Spagna), t a Siviglia (Spagna) iJ 12-vt-1938 a 63
anni di età.
LOTTANTI FRANCESCO, coad. da Collaz-
7.one (Perugia), t a Mncernta il 6-vn-1938 a 77 anni
di età.
Cooperatori d efunti:
.11:om. ERNESTO VENTURJNJ t a Finale
Emilia il 24 luglio u. s. a 73 anni di età.
Cappellano per circa 50 anni a Finale Emilia,
prodigò ogni sua cura, ogni suo avere per la salvezza
delle anime.
Divotissimo di 1\\laria Ausiliatrice e di S. Gio-
vanni Bosco, fu felice quando pot1' ottenere l'aper-
tura dell'Omto1 io salesiano c del piccolo Seminario
per le vocazioni ecclesiastiche e missionarie., che
beneficò colle più premurose sollecitudini.
Pietà profonda, amabile dolcezza, carità inesau-
ribile, l'A:lo instancabile lo fecero il sostegno dei
poveri e de.i sofferenti. Sicchè, dopo aver tutto
donato, morl in povertà serafica, ricco di meriti
:l\\"inti a Dio.
GIUSEPPINA GRllZJANO t a Carate Brianza
il 6 lu~lio u. s. Spese tutta la sua lunga e fati-
cosa c.'Sistenza nel bene, a vantaggio della famiglia
cui fu madre esemplare, e di quanti l'avvicinarono.
Diede generosamente al Signore una delle sue figlie,
nell'Istituto delle Figlie di MariR Ausiliatrice, e si
immolò serenamente nell'amore di Dìo compiendo
giorno per giorno la sua sanra volontà.
GIORDANO BLANDINA t n Cassacco (Udine)
il 24--v1-1938 a 44 annj di età. Cooperatrice salesiana
sapeva unire al lavoro indefesso la pietà più ar-
dente. Madre di 9 figli, educati tutti cristianamente,
fu ben lieta di darne uno a1fa Società Salesiana.
Spirò dolcemente il giorno 24 maggio, consacrato
a Maria SS. Ausiliatrice e festa dj S. Giovanni
Battista, patrono della sua parrocchia.
Damigella GIOVANNA BELMONTE t a Ge-
nola (Cuneo) il agosto u. s.
Zelàntissìma Cooperatrice salesiana aveva fatto
erigere col compianto fratello D. Domenico un
tempietto a Maria Ausiliatrice nel paese natio, fa-
cendo collocare accanto :ill'altare un pregevole busto
<li S. Gio\\'11nni Bosco. Sollecita per tutte le opere
del Santo, le sosteneva fen·orosame.nte.
Can. Do11 GAETAXO TADDEI t a Penne il
27 aprile u. s. a 68 anni di età.
Per tanti anni parroco di S. Nicola, profuse tutto
il suo zelo al bene delle anime. Fervido Cooperatore
sosteneva le Opere salesiane con generosa carità.
MARIA ORAZI MONJCHT t o Casalmaggiore
(Cremona) nel giugno u. s.
Fu Cooperatrice zelante ed entusiastica, offerse
per anni le sue preghiere, la comunione quotidiana,
le sue sofferenze per le Opere cli Don Bosco. Da
circa tre anni poi faceva novene senza interruzione
per i l\\llissionari Salesiani, tra i quali era felice di
contare un suo figliuolo.
t Prof MOLLO SECONDO ad Alba il 27
agosto u. s, o 69 anni di età.
Formato nella prima giovinezza <Lilla mano di
Don Bosco, serbò in tutta la sua vita di educatore
c1 istiano il ricordo e lo spirito ebe ne aveva appreso.
Valoroso insegnante nelle scuole l\\lunicipali di To-
rino, tro,ò il tempo per pubblicare buon numero
di opere scolastiche molto oppre7.wtc, di Gramma-
tica italiana e latina, tutte i~pirnte al metodo pnrti-
colru-e dello trndi,;ione salesiana. Con lui scompan,e
uno dei più affec:iionnti e degni Ex-:ùlie,·i dtl tempo
antico.
AGOSTINO MORETTI t a Padova 1'1 r luglio
u. s.
Cattolico esemplare, tanto nelle pubbliche am-
ministrazioni, quale Consigliere e Assessore al Mu-
nicipio di Padova e poi al Comune di Vigodarzere
nel periodo burrascoso della guerra e dd dopo-
guerra, come nei rapporti coi molteplici rami del-
l'industria e dd commerci<), rifulse sempre di evan-
geliL-a rettitudine, di provvid" carità pei bisognosi
e di affettuosa dedizjone alla cristiana educazione
della famiglia. Dure pron: gli contrastarono il suo
apostolato; ma la fede lo sostenne sempre nel fer-
vore.
Affezionatissimo Coopcrntore visse coi suoi lo
spirito di S. Ciov:inni Bosco lieto di donare il figlio
primogenito Don Domenico alla Società Salesiana.
Altri Cooperatori defunti:
Armando Orsola, Ctrroglio (Cuneo) - 13:tndrocc(> D.
Gio,-anni, 1'ri-tero (Vèrcclli) - B..Uoni Lauro, T11rino -
Bclmontè Gio\\'anna, Gi'no/a (Co.neo) - Sonomi Tcn:sn,
Verto'l!a (Bergamo) - Borri Geltrude. A/011te R,thitiglio
(Terni) - 0rui,,noli Adelaide, Get,om - Capra Giu$tina,
Torino - Carbone Luigia, Vignole l)orbrra (AJcss.) -
Chiaretta Arnaldo, Mo11colieri (Torino) - Della Ferrere
Antonio, Forma::::o (No\\'Ura) - Delhwalle Reinnn, ,lle::zar,a
Bigli (Pavia) - Oemontis Cuterina. lrgoli di Ga/tc//1 (:'\\uoro)
- Ellio Fnnny. 1òrbzo - Enriet11 Pietro, To"ri110 - Ft-"~rari
A;.,ostino, Zituuro l\\'UQ'CO (Pn'"ia) - Graziani For1un:1tt1,
F11111011t (Verona) - Guas m Clotiid<' Snpelli, ,1/irabel/o
Monf. {Al~s.) - lnvecrnizz,i !\\!aria, b1trobfo (Conio) -
Man7.t,!ti Tilde, Torino - ;\\,lorreale D. Alfonso, Arof!ona
(Agrigento) - Nicolonc Luigia, Ccrt:l!T~ (Cuneo) - Oliverò
Guido, G1!11ov11 - Olivieri Pia, S. Boniforio (Vcronu) -
Ollu Angelina Ar~eni, 11(/uias (Cagliari) - Pado\\'un Ba-
silio, Grt'sig,10110 di Zocro (Vicen7.a) - Pavone Pio, Atri
(Teramo) - Piccolini Rosa, Borgolot·e;;:::aro (~ovara) -
Prandi Angcl", Brt,ein - Riruildi Antonio fu J\\1arnuinte,
Cm;oglio D'Agogrra (;'l;ovnra) - Ri,•etti Cav. 13attistn,
Bre,ria - Roll! Luigia, Lu ,\\1ot1/. (Alcss.) - Sacc:onc D.
Ernesto, S. Bartolomeo in Caldo (Bene,·ento) - Serelli
Geltrude, Rondglion~ (Vìierbo) - Vam,utelli Cleopc, Ge-
t1o.r::zaJto (Rornn) - Vcnturini Can. Mons. Ernesto, Fi,,a/~
Emilio (l\\fodena) - Venzi Giuseppe, Vilmi11ou di S co./foe
(.&rgamo).
-
--
Con permesso dell'Autorità Ecclesiastica. - Tip . S.E.l., Corso Regina Margh erita, 176
Direttore responsabile: D. G U ID O FA V IN I, Via Cottolenl(o. 3 2 - Torin o 109.