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I NOSTRI
MORTI
t NOVEMBRE 1986 • 41
LIPRANDI slg.re MARIA n . BOSIO,
cooperatrice e zelatrice t Bra a 90
anni
Con1adlna cuneese, forte, ricca di
enorme fiducia In Dio e nel futuro riu•
sci a superare con la preghiera e la
speranza tantissime difficoltà Resta
una figura emblematica dì una gena.
razlonè che ha sopponato •due
guerre mondiali• con tutte le consa.
guenze immaginabili.
Rimasta vedova nel 1937 con cin-
que figli minorenni a carico, mamma
Llprandl non si perdette d'animo. La
sua prima forza era la fiducia in Dio,
nel Dio della Bibbia che interviene
nella storia di ciascuno di noi e che fa
storia Insieme a noi. Il suo motto era·
•Nostro Signore cl aiuta• e intanto
non stava con le man! conserte: riu-
sci infattl a far molto per i suol figli e
per tutti coloro che avevano bisogno.
Diceva spesso; lo ho donato, subi-
to, e Dio la prlmogenìta Anna Maria,
morta piccina: a Gesù - tramite la
Madonna e don Bosco - Giovanna,
suora F.M.A. e alla patria due
artiglieri-alpini forti: Battista e Biagio.
La seconda guerra mondiale, infat-
ti, le portò vra i due figli maggiori. di•
venut, I sostenitori della famigha:
Battista del '19 e Biagio del '22 en-
trambi appanenenti al 4° Reggimen•
IO Artiglieria Alpina. Gruppo Mondo.
vi, 10• Batteria E di nuovo difficollà
economiche, ansie, attese, preoccu-
pazioni... Ma nemmeno stavolta
• Mariella• si scoraggiò, anzi riusci
ad aprire la sua povera casa di cam-
pagna a molli soldati sbandati.
Quanti ne aiutò! I poveri vestiti del
suol figli dispersi sono stati indossati
da giovani che, se hanno poi potuto
raggiungere le loro fam,glie senza
essere deportati in Germania, lo da.
vono a lei •Anche In Russia - dica.
va spesso - cl sarà certamente una
mamma di cuore, che accoglierà
Battista e Biagio e nusclrà a nasoon•
darli e a curarli, perché possano un
giorno ritornare•
Non son più tornati, ma lei Il ha
sempre attesi e considerati vivi.
Mamma Llprandl era una donna di
gran fede: I nomi che maggiormente
pronunciava, oltle quello di Nostro
Signore. erano, Maria Ausiliatrice e
don Bosco Non mancava mai a nes-
sun appuntamento delle cooperatrici
e zelatrici. Conferenze, esercizi spin-
tuali, pellegrinaggi, gite diventavano
i momenti forti di ricarica nel suo
cammino dl lede.
La sua esistenza ha lasciato un sa.
gno ed è un esempio per i figli, per I
nipoti e per tutti coloro che ebbero la
fortuna di conoscerla.
MORA aac. GIOVANNI, salesiano t
Borgomanero (NO) a 73 anni
ste, di 35 anni, lìaccò la fibra del gJO-
vanotto che, sano e robusto, a 19 an.
nl aveva lasciato il paese; ora vi ritor-
nava, colpito dal mala, ma non do-
mo. Sofferente di diabete, che lo ren.
derè completamente cieco, e di un
vizio cardiaco che condiziona la sua
ettlvllà, non si arrese. Il 14 maggio
1986 ci ha lasciati.
Lo aveva battezzato lo :zio mons.
Giovanni Mora, missionario salesla•
no a Madras, dicendo: •Tu sarai ml&-
slonario in India•. Giovanni frequen-
tò le scuole elementari In paese, e si
affiancava al padre nel lavori campe-
stri. In un calendario, mandatogli dal-
lo zio, leggendo una relazione mls-
slonarla, apprende quanto grande
sia l'urgenza di seminatori della pa-
rola di Dio In India, e a 19 anni la la
scelta decisiva della sua vita: esser
m1ss1onano. Tre anni dl preparaz:kr
ne nell'lslttuto missionario dl Ivrea,
poi Si imbarca per l'India. Ora sl av-
vera la profezta dello zio monsigno.
re. Campo di lavoro del novello sa-
cerdote sarà la foresta. Vorrà ricalca•
re la orme tracciate quattrocento an-
ni prima da San Francesco Saverio
nelle foreste di Goa. VI si addentra
recando sulle spalle, dentro una sac-
ca, tutto Il suo copioso capitale: mez-
zo sacco di riso. Nel primo Incontro
con gli Indiani, minacciato. perché
uomo bianco, sì salverà gettando lo.
rode, dolci fatti col riso Che i setvagg,
gustano e sl rassicurano. La conqu\\.
sta è fatta Di senso eminentemente
prauco. comprende che la parola di
Dio non penetra l'animo di chi ha lo
stomaco vuoto. Allora si rimbocca le
maniche e, sfrunando le sue quahtè
contadine, con assiduo, tenace, dlu•
turno lavoro, trasforma la foresta In
fertile campagna che, con vari rac•
colli annui, darà abbondanle nutri-
mento alla popolazione. Cosi, Il pr\\.
mitfvo nucleo di misere capanne,
Valpol, d1ve,rà un grosso centro con
la chiesa, negozi, scuole, laboratori
d, falegnameria e di meccanica. e
con un grande ospedale.
Un lavoro massacrante, senza so-
CRUCCO sig.ra DOMENICA, coo-
peratrice salesiana t Castagnole
n Plemon1e a anni
Donna di lede profonda si prese
cure del nipoti che persero la mam-
me In giovane età.
Senza un lamento soppon.ò l'ulti-
ma malattia che le procurava dolori
lancinanti; le sue ultime parole turo.
no rivolte a Maria Ausiliatrice della
quale era devotissima, Il suo esem-
p,o di fedeltà aiuti tutti noi a compiere
i nostri doveri ìn letlzla e santità.
ACHILU sac. ANTONIO, salesiano
t Roma a 78 anni
Nato a VIiia S. SIivestro di Cascia
nel 1908, entra In seminarlo a Norcia
a 15 anni, poi passa a Spoleto. Deci-
de per la vita salesiana: viene Inviato
all'asplrantato di Torino Martinetto
nel t 929-30. Fatto Il noviziato a Chie-
ri Villa Moglie parte per Il Cile dove rt.
mane per 30 anm (1932-62).
È ordinato sacerdote a Santiago
nel 1946.
Dal t 966 al 1971 missionario tra i
Bororos a Cuiabà e a Corumbà: dal
1972 al 19n parroco a Totontepec
tra I Mixes.
Per motivi di salute ritorna per bra.
vi periodi in Italia.
Per vocazione missionario: spese
la sua vita animato dall'ideale di don
Bosco: da mihi anlma.s coetera tolle.
Le sofferenze, dovute a varie ma-
lattie e alle privazioni di una v,ta sa-
crificata nelle missioni lo hanno pra.
parato negli ulhml anni d, vile apren-
dogli le porte del Paradiso,
LUCIA slg .na BERTIN, cooperat ri-
ce salesiane t Monteortone (PD) a
67 anni
Una vita senza rumore, semplice,
nascosta, ma che sparse attorno a
sé profumo di bontà, riflesso dl quel•
la presenza di Cristo. che lei avverti-
va in sé. Cooperatrice ricca di pre-
senza diVlna, pronta a tutti l bisogni,
nel serv1z:10 al fratello sacerdote pri-
ma, e po, sempre disponibile alle ne-
cessità della Famlgfla Salesiana, con
lo spirito di don Bosco.
Incarnava In sé la presenza di Cri-
sto. Il suo volto si faceva triste alcune
volte: •Gesù oggi soffre molto per la
cattiveria degli uomini•. Altre volte
sorridendo esclamava: •Che bello!
Gesùoggi è contento•! Durante l'ultJ.
ma malaltla rispondeva con tutta
semplicità a chi le chiedeva come
stesse: •Sono contenta•! Era l'ultimo
sprazzo di quella luce diVina che
aveva illuminato tutta la sua vita.
BRIGHINA slg. FILIPPO, coopera.
tore t Piazza Armerlna (EN) il 4/3/86
Fervente exallievo salesiano com-
pi i suoi studl prima a Randazzo e poi
a Cetanta fino alle soglie dell'Univer-
sità dove si laureò in giurisprudenza,
avvocato di grido e cristiano autentl·
co, molto devoto di Maria Ausiliatrice
e di Don Bosco per cui nutriva gran-
de amore e devozione. Ogni anno
era sempre presente al triduo in pre-
parazione alla festa del Santo del
giovani e alla chiusura immancabi\\.
mente doveva fare la serenata dec:f1>
cataa Don Bosco con suonate, da lui
maglSlrelmente dirette con canti che
gli ricordavano gll anni della sua gio-
vinezza passali nelle Case Sala.
siane.
Come Cooperatore era presente
tutte le volle cha poteva, alla riunioni,
e cha occorrendo animava con la
sua parola saggia ed eloquente.
Mori baciando più volte l'Immagine
di Don Bosco, tanto da far chiedere
ai presenti se fosse un suo parente...
Slamo larghi di suffragi per l"anima
sua benedella, e preghiamo il Signo-
re che mandi alla sua Chiesa e all'o.
pera salesiana altri Cooperatori che
prendano il suo posto e lavorino effl•
cacemente per Il bene della Società.
A quanti hanno chiesto Informazioni, annunciamo che LA DIRE-
ZlONE GENERALE OPERE DON BOSCO con sede In ROMA, rlco.
nosclute giuridicamente con D.P. del 2·9-1971 n. 959, e L'ISTITUTO
SALESIANO PER LE MISSIONI con sede In TORINO, avente perso-
nalità glurld1ce per Decreto 13-1-1924 n. 22, possono legalmente ri•
cevere Legati ed Eredità.
Formule valide sono:
- se sl tratta d'un legato: • ... lascio alla Direziona Generale ()pa-
re Don Bosco con sede in Roma (oppure all'Istituto Sales/ano per
le missioni con seda in Torino) e titolo di legato la somma di llre...,
(oppure} l'Immobile sito In... per gll scopi perseguiti dall'Ente, e parti•
colarmente per l'eserclzJo del culto, per la formazione del Clero e
del Religlos,, per scopi missionari e per l'educazione cristiana.
- se si tratta Invece di nominare erede di ogni sostanza l'uno
o l'altro dei due EnU su Indicati:
• ...annullo ogni mia precedente disposizione testamentaria. Noml•
no mio erede universale la O/razione Genera/e Opere Don Bosco con
sede In Roma (oppure l'lsllluto Salesiano per /e Missioni con sede
In Torino) lasciando ad esso quanto ml appartiene a qualsiasi titolo,
per gli scopi persegultl dall'Ente, e partlcolarmente per l'esercizio del
culto, per la formazione del Clero e dei Religiosi, per scopi missiona-
ri e per l'educazione cristiana,
~uogo e daJa)
(firma per disteso)