38 · 7 GIUGNO 1986
I NOSTRI
MORTI
MARTIGNONI cav. GIANNINO, ex
allievo, cooperatore t a 65 anni
Entrò come studente appena de•
cenne nell'Oratorio di Valdocco. Ter-
minati gli studi ginnasiali, rimase co-
me aiufante.
Ex allievo e cooperatore fedelissi-
mo, non mancò mal alle annuali ma-
nifestazioni di riconoscenza degli ex
allievi di Valdocco agli antichi supe-
riori.
Impregnato di spiritualità •dombo-
scana• fu •il buon cristiano e l'onora-
to cittadino• del pensiero educativo
di Don Bosco.
Fu per venti anni presidente della
locale Associazione Cattolica dei La-
voratori Italiani (ACLI) e per 26 anni,
rappresentante di parte cristiana co-
me assessore al comune della sua
cittadina.
Sposo e padre amatissimo lascia
ai quattro figli e alla consorte la soli-
da eredità ricevuta dal ceppo familia-
re che ha donato alla Chiesa del Si-
gnore figli a lui fedeli, vocazioni sa•
cerdotall, religiose e missionarie.
VOTA OLIVETTI slg.n1 MARIA,
cooperatrice t Caselette a 76 anni
Sopportò in silenzio e con corag-
gio cristianamente rassegnata la.sua
lunga sofferenza, Cooperatrice, fu
sposa e madre esemplare, seppe
educare I suol tre figli al lavoro, all'o-
nestà e all'amore del prossimo.
La sua vita è stata tutta e solo per
la famiglia e lascia una testimonian-
za di generosa donazione agli altri.
Nel suo ricordo, i familiari, si sentono
dolcemente forzati a continuare que-
sta tradizione.
Il vuoto che lascia tra quanti la co-
nobbero e ra amarono è colmato dal-
la certezza cristiana che Ella dal cie-
lo veglia su tutti ed è ancora più vici-
na a loro.
LANIRO slg.ra MICHELA, vea.
CARNEVALE t Macerata a 100 anni
Madre di quattro salesiani, da ado-
lescente manifestò Il desiderio di una
consacrazione totale al Signore; ma
altro Egli disponeva.
Sposata a Primiano Carnevale, uo-
mo gioviale ed esuberante, lo segui,
Intorno agli anni venti. con i sette fi.
gli, In Basilicata.
A Ponte Marsicano si interessò al-
la catechesi della genie del posto,
portando alcuni fanclulll, già grande!•
ti al Santo Battesimo.
Ella fu donna laboriosa di cui parla
la Bibbia e le sue virtù umane e cri-
stiane le meritarono la chiamata di
ben quattro tigli alla vita sacerdotale
nella congregazione Salesiana.
Seguendo le orme di Mamma Mar-
gherita passò gll ultimi quindici anni
nella casa di Don Bosco a Macerata
presso Il figlio don Giovanni.
Sottoposta ad operazione alla età
di 100 anni e con buon risultato non
poté tuttavia più camminare. Fra let-
to e carrozzella consumò la sua im-
molazione di vittima gradita al Si-
gnore.
DALLIMONTI slg.ra ANGELINA,
t ved. SCALABRINO, cooperatrice
Biella a 79 anni
Donna semplice e laboriosa, spo-
sa e madre esemplare di 4 figli, sem-
pre sorridente e pronta a prodigarsi
per gli altri, si faceva amare da tuttl
per la sua bontà, alimentata dalla
preghiera quotidiana. La sua gioia
più grande tu l'aver donato a Don
Bosco Il suo primogenito.
la perdita lmprowisa di due figli
spense Il suo sorriso ma non la sua
fiducia nel Signore.
MULAZZANI comm. ROMOLO, ex
allievo t Rimini a 82 anni
Sempre pronto ai richiami di Don
Bosco, al quali partecipava con vero
entusiasmo nelle più varie forme.
Era l'espressione più fulgida dell'A·
mico. Amava conversare e parlando
Infondeva nel suo prossimo l'amore
e la gioia di vivere, secondo i principi
cristiani.
Fu un impareggiabile artista. La
chiesa di Maria Ausiliatrice e tante al-
tre In località vicine a Rimini, sono
abbellite dalle sue opere in ferro bat-
tuto. Fra queste ricordiamo I lampa-
dari e i candelieri a Rimini, vere ope-
re d'arte e la grandissima croce a
Gemmano (a 25 km da Rimini) vera-
mente meravigliosa, seni::a contare
le centinala e centinala di Madonne e
Crocifissi o quadri o fiori, tutti in ferro
battuto.
Rimini ha perso un caro ex allievo
ed un grandissimo artista.
BALDUCCI alg. LINO, ex allievo t
Rimini a 61 anni
Fin dalla giovanissima età si mo-
strò allievo di Don Bosco molto Impe-
gnato dedicandosi In varie opere ec-
clesiali. Fu sportivo, filodrammatico,
artista. Le sue opere pittoriche han-
no adornato le sale dell'oratorio fino
al 1944, poi furono disperse dalle de-
vastazioni della guerra. Ebbe una vi-
ta tormentata moltlssimo dal dolore
materiale e morale. Nel 1981 gll era
stata amputata una gamba, ma fu
sempre sereno e rassegnato ai voleri
del Signore. Amava moltissimo gli
amici che ricambiarono con affetto,
specialmente nell'ullìmo periodo del-
la sua vita travagliatissima. La sua vi-
ta non è stata spesa inutilmente dato
che ha irradiato Il meglio di se stesso
a chi gli è stato amico o vicino di
sotterenze.
COMINO slg. FERDINANDO, coo-
peratore t VIiianova Mondovl a 78
anni
con cui viveva e lavorava, cosi pre-
gava e cosi metteva in pratica l'os-
servanza delle Costituzioni religiose
e l'incontro comunitario.
Il suo fu un sereno addormentarsi
nel Signore. Egli cl testimonia la sua
speranza cristiana e cl chiede una
fraterna preghiera,.
MATILDE slg.ra CIGNETTI VESCO,
cooperatrice t Bra (CN), a 88 anni
È mancata a Bra nella casa di ripo-
so delle mamme salesiane il 28 mar-
zo 1986, venerdl santo.
Nativa di Mercenasco (TO), spo-
sandosi era venuta a Torino Borgo
S. Paolo; aveva dato a Don Bosco
l'unico figlio Aristide e col marito
Paolo Giuseppe viveva tutta per l'o-
pera salesiana. Nel 1966, quando
Don Aristide, a 42 anni, mori a Gres-
soney sulla montagna, ne accolse la
notizia con fede e fortezza dicendo:
•O Signore, te l'avevo già offerto una
volta, ora l'hai voluto del tutto: offro
la sua vita per Il sacerdote che più ne
ha bisogno,.
Tutta la vita seguente è stata un of-
frire silenzioso del suo dolore e della
solìtudlne crescente e delle sofferen-
ze fisiche per la Chiesa, per i sacer-
doti e la famiglia salesiana, sempre
aggrappata al suo rosario.
Ora il sacrificio di sua vita è com-
piuto: è tornata a riposare a Merce-
nasco, vicino al marito ed al ffglio
sacerdote.
Con innumerevoli sacrifici assie-
me a •Mamma Teresa• allevò ed
educò cristianamente una famiglia di
6 figli, dei quali due li donò a Don Bo-
sco. Instancabile lavoratore, cristia-
no dedicato e generoso, sempre
pronto ad aiutare.
Negli ultimi anni soffri e offri tutto
alle missioni.
TONINI slg. ANTONIO, coadiutore
t a 78 anni
Sempre attento, puntuale, Impe-
gnato per la formazione cristiana di
tanti giovani, che Impararono dal suo
esempio, insieme all'arte del sarto,
la lezione della vita.
Con la medesima serenità d'animo
BERARDI sac. MARIO, salesiano t
L'Aquila a 68 anni
Nel 52 anni di professione religio-
sa, si era prodigato nell'Insegnamen-
to di lettere e di lingue straniere a
Gualdo Tadina, a Genzano di Roma,
a Faenza, a Perugia, e come diretto-
re a Trevi, a Gualdo Tadino e a Ri-
mini.
Nella sua vita coltivò I tre grandi
amori, appresi alla scuola dì don Bo-
sco: l'Eucarestia, la Madonna (Il ro-
sario era la sua frequente e preferita
preghiera) e Il Papa, di cui seguiva e
difendeva l'insegnamento. lascia
inoltre la testimonianza di una pre-
ghiera incarnata nella vita, di un sa•
lesiano ottimismo, di un vivo senso
della ~festa•, che amava allietare
con I suoi versi.
A quanti hanno chiesto Informazioni. annunciamo ehe LA DIRE-
ZJONE GENERALE OPERE DON BOSCO con sede in ROMA, rico-
nosciuta giuridicamente con D.P. del 2·9-1971 n. 959, e L' ISTITUTO
SALESIANO PER LE MISSIONI con sede In TORINO, avente perso-
nalità giuridica per Decreto 13-1-1924 n. 22, possono legalmente ri-
cevere Legati ed Eredità.
Formule valide sono:
- se si tratta d'un legato: • ... lascio alla Direzione Generala Ope-
re Don Bosco con sede in Roma (oppure all'Istituto Salesiano per
/e missioni con sede In Torino) a titolo dì legato la somma di lire...,
(oppure) l'immobile sito in... per gli scopi perseguili dall'Ente, e parti·
colarmente per l'esercizio del culto, per la formazione del Clero e
del Religiosi, per scopi missionari e per l'educazione cristiana.
- se si tratta Invece di nominare erede di ogni sostanza l'uno
o l'altro del due Enti su indicati:
• ...annullo ogni mia precedente disposizione testamentaria. Nomi-
no mio erede universale la Direzione Generale Opere Don Bosco con
sede in Roma (oppure l'Istituto Salesiano per le Missioni con sede
In Torino) lasciando ad esso quanto mi appartiene a qualsiasi titolo,
per gli scopi perseguiti dall'Ente, e particolarmente per l'esercizio del
culto, per la formazione del Clero e del Religiosi, per scopi missiona-
ri e per l'educazione cristiana.
(luogo e data)
(firma per disteso)