38 · l DICEMBRE 1985
I NOSTRI I . . .
MORTI
PASTORINO slg.ra MARGHERITA
ved . PIOMBI, cooperatrice t Cam-
po Ligure (GE) a B9 anni
Donna di profonda fede e dì vita
cristiana esemplare. Formò i suol fi.
gli ai valorl evangelici più con l'esem-
pio che con la parola. Donò genero-
samente all'Istituto FMA una sua fi-
gliola che le fu di conforto e di sollie-
vo nella sua ultima malattia affronta-
ta con cristiana serenità. Lascia al fa-
miliari e a tutti I suoi compaesani una
viva testimonianza di bontà, di pietà,
di coerenza cristiana e un grande
amore a Don Bosco e alle sue figlie
sales lane.
RUSCONI slg.ra MARIA ved. GAL-
LI, cooperatrice t Oltrona (CO) a 98
anni
Con mamma Maria è scomparsa
una figura eccezionale, pur nella sua
semplicità, in cui lo Spirito era diven-
tato il sostegno di un corpo diafano e
trasparente. Come si sentiva in lei
l'amore, la trepidazione, la pietà, l'at-
tenzione agli altri, l'intelligenza prati-
ca, l'esperienza fatta saggezza!
Aveva molto da raccontare sul
tempi antichi: specialmente ricorda-
va l'epoca del •santo• Card. Ferrar!;
ma capiva molto bene anche i nostri
tempi e i problemi di oggi, compresi
quelll educativi. Una testimonianza
discreta, fatta di essenziale, ma ro-
busta, verso quel Signore quotidia-
namente celebrato e pregato in sin-
tonia con la Radio vaticana Ha meri-
tato da Dio il dono di tre sacerdoti
nella sua famiglia: un figlio e un nipo-
te Salesiani e un altro nipote Missio-
nario Saveriano.
FERRARIO slg.ra GIOVANNA ROL-
LONE, cooperatrice t Vercelli
Fu assidua partecipante agli Eser-
cizi Spirituali annuali, alla comme-
morazione di Maria Ausilialrice, al 24
di ogni mese, alle Conferenze an-
nuali.
Aiutò sempre le Missioni Salesia-
ne lavorando nel Laboratorio •Mam-
ma Margherita• annesso al Centro
Cooperatori e, quando inferma, non
poteva più partecipare personalmen-
te, confezionava pizzi per aiutare,
nella preparazione della biancheria
da altare e faceva offerte per l'acqui-
sto del materiale necessario.
Fu sempre fulgido esempio a IUtte
di lavoro apostolico missionario.
t ZOTTI sac. ERASMO, salesiano a
74 anni
Ha realizzato nella sua vita Il motto
di D. Bosco: • lavoro e temperanza• .
Molte le Case dell'lspettoria Meridio-
nale. nelle quali ha profuso le sue
energie nell'insegnamento e nella
cura dell'economia.
Proverbiale la sua povertà.
A sé non concesse mai nìente.
potinl hanno allietato gli ultimi anni
del nonno.
Il Signore volle ancora provare la
fede di Francesco, e sette anni fa
una paralisi lo lmmoblllzzò quasi
completamente, ma dalla sua bocca
non usci mal una parola di impazien-
za o di scoraggiamento. E accettò
con uguale rassegnazione un'altra
prova che il Signore volle mandare ai
suoi cari: due anni fa ìl figlio Piero fu
stroncato da un male Incurabile, la-
sciando tre figli in giovane età.
GASPARI slg.ra AlMERINA t Bol-
zano a 73 anni
Lascia Il ricordo di una donna ge-
BINEL.LI sig.ra ARMIDA, coopera- nerosa ed lmpegnata.
trìce salesiana t Vercelli
Cooperatrice zelante ed assidua,
fu sempre presente alla Commemo-
razione di Maria Ausiliatrice, ogni 24
del mese, con la Santa Messa, dan-
do esempio di fervida vita Interiore
ed apostolica, anche nella Parroc-
chia.
GROSSO slg. FRANCESCO t Mon-
dovì (CN) a 88 anni
Chiamato sotto le armi a vent'anni
- nel 1917 - venne ferito sull'Ortl·
gara e nelle peregrinazioni tra un
ospedale da campo e l'altro le sue
condizioni si aggravarono e dovette-
ro amputargli una gamba.
SI sposò a trentatre anni ed ebbe
cinque figli e una figlia. Per sostenta-
re la famiglia lavorò duramente come
manovale In fonderia per tutta la vita,
fino ali'età della pensione.
Quando I figli maggiori avrebbero
potuto essergli un po' di aiuto, gli
chiesero di seguire la vocazione a
cui si sentivano chiamati, ed egli fu
contento di offri re al Signore Antoni-
no, Giacomo e Valentino. I primi due
si fecero Salesiani (uno sacerdote e
l'altro coadlulore) e il terzo divenne
sacerdote Paolino. Mario, Piero e
Maria Teresa si sono sposati, e i nl-
BOZZO sac. AGOSTINO, salesiano
t a Genova, a 72 anni
•Fa', o Signore, che lo riesca an-
cora utile al mondo, contribuendo,
con l'ottimismo e con la preghiera al-
la gioia e al coraggio di chi è di turno
nelle responsabilità, vivendo senza
rimpianti sul passato, facendo delle
mie sofferenze un dono di riparazìo-
ne. Che la mìa uscita dal campo di
azione sia semplice e naturale, come
un leRce tramonto del sole•.
Questa preghiera diventa insieme
sintesi del suo profilo vero, ove tra-
spare ricchezza di doti e molteplice
attività nell'intenso curriculum di vita.
Di famiglia genovese. dalle nobili tra-
dizioni cristiane, completa la sua for-
mazione all'Università Gregoriana
con l'Ordinazione sacerdotale e la Li-
cenza In Teologia, cui seguono la
Laurea in Scienze Naturali a Firenze
e quella In Biologia a Pisa. Nomade
Infaticabile, svolge In uno stile origi-
nale e Inesauribile l'insegnamento ti-
pico delle sue discìpllne, attraverso
le vaf1e Case della sua ispettorla poi,
in quella lombarda e slclllana, fino ad
approdare a Roma, Pio Xl, meta defi-
nitiva dj tante aspirazioni , che lo ac-
coglierà fino alla morte.
Carico di esperienza, ricco di cui-
tura e di entusiasmo, predilige da
buon salesiano il bene del giovani,
che incanta quasi In un'atmosfera re-
ligiosa quando apre le menti all'amo-
re della scienza, della natura, soprat-
tutto della vita, che attinge Il mistero
di Dio. Uomo dai mille Interessi, par-
tecìpa a convegni, diventa membro
effettivo dell' Istituto Mendel, del prof.
Gedda, polarizzando le sue ricerche
sui problemi della genetica, che gli
consentirà poi di assumere un Impe-
gno prestigioso per 15 anni: Il Corso
di Medicina e Morale presso l'Univer-
sità Gregoriana.
Il bisogno. l'ansia di seguire I gio-
vani oltre la scuola lo porterà a fonda-
re Il Circolo Universitario, ad accom-
pagnare In montagna gruppi scelti
per esperienze sempre nuove che ri-
temprano le energie dello spirito.
La sua amicizia, il suo consiglio di-
ventano un dono prezloso, la sua
presenza nella consacrazione dell'a-
more un privilegio ricercato. Il suo
sacerdozio investe Il quotidiano della
vita; la parola passa attraverso il
Vangelo e diventa nel suo cuore spi-
ritualità sostanziale, sia nelle lucide
omelie domenicali o nella commossa
Illustrazione del mistero della Sindo-
ne. - Eppure la sua esuberanza
esteriore non è aliena dalla realtà
della vita, dal coraggio sereno di ac-
cettare la legge del tempo, nel gra-
duale distacco dalle care cose. Affio-
ra da profondi convincimenti di que-
sta nuova preghiera, quasi testa-
mento spìrituale: •Signore, Insegna-
mi ad invecchiare. Convincimi che la
Comunità non compie alcun torto
verso di me se ml va esonerando da
responsabilità, se non mi chiede più
pareri, se ha indicato altri a subentra-
re nel m1o posto. Togli da me l'orgo-
glio dell'esperienza fatta e Il senso
della mìa Indispensabilità. Che io col-
ga in questo graduale distacco dalle
cose. unicamente la legge del tempo;
ed awerta In questo avvicendamento
di compiti una delle espressionì più
interessanti della vita che si rinnova
sotto l'impulso della tua Provviden-
za•. - Questi I sentimenti quando Il
lungo colloquio con sorella morte si
chiude d'improvviso nel silenzio della
notte, all'Ospedale di Genova.
La Madonna, che tanto aveva
amato e pregato, gli era certamente
accanto per accompagnarlo a riceve-
re In pienezza un dono senza fine.
A quanti hanno chiesto Informazioni, annunciamo che LA DIRE-
ZJONE GENERALE OPERE DON BOSCO con sede ìn ROMA. rico-
nosciuta giuridicamente con D.P. del 2-9-1971 n. 959, e L'ISTITUTO
SALESIANO PER LE MISSIONI con sede in TORINO, avente perso-
nalità giuridica per Decreto 13-1-1924 n. 22, possono legalmente ri-
cevere Legati ed Eredilii.
Formule valide sono:
- se si tratta d'un legato: • ... lascio alla Direzione Generale Ope-
re Don Bosco con sede in Roma (oppure ali'Istituto Salesiano per
/e missioni con sede in Torino) a titolo di legato la somma di lire...,
(oppure) l'Immobile sito In... per gli scopi perseguiti dall 'Ente, e parti-
colarmente per l'esercizio del culto, per la formazione del Clero e
dei Religiosi, per scopi missionari e per l'educazione cristiana.
- se si tratta Invece di nominare erede di ogni sostanza l'uno
o l'altro del due Enti su lndicatì:
. ...annullo ogni mia precedente disposizione testamentaria. Nomi-
no mio erede universale la Direzione Generale Opere Don Bosco con
sede in Roma (oppure l'Istituto Salesiano per le Missioni con sede
In Torino) lasciando ad esso quanto ml appartiene a qualsiasi titolo,
per gli scopi perseguiti dall'Ente, e particolarmente per l'esercizio del
culto, per la formazione del Clero e dei Religiosi, per scopi missiona-
ri e per l'educazione cristiana.
(luogo e data)
(firma per disteso)