42 · 1 NOVEMBRE 1995
I NOSTRI
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SARTI sac. GIACOMO, salesiano t
Trieste a 58 anni
O. Giacomo era nato il 3 maggio
1927 a Castelluccio di Moscheda
(MO), un piccolo paese che ha dona-
to alla Chiesa e alla Congregazione
Salesiana diversi sacerdoti (d.A. Ca-
stagnoli, i fratelli Uguccionl...).
Conobbe la vita salesiana nell'a-
spirantato di Trento. Dopo il novizia-
to a Este, compì gli studi mosotìcl a
Praglia (PO) e Nave (BS) e quelli teo•
logici a Monteortone (PO). Qui fu or-
dinato sacerdote Il 29 giugno 1954.
Da sacerdote ha lavorato negli ora•
tori salesiani di Chioggia, S. Oonà di
Piave e Trieste, con due parentesi
come economo negli istituti di Udine
e Venezia-S. Giorgio.
La sua vita è racchiusa in queste
brevi note: una parabola apparente-
mente semplice e regolare, senza
tanti scossoni e ambizioni. Ma un
servizio quotidiano non ordinario né
mediocre.
D. Giacomo ha cercato di realizza-
re nella sua vita l'esperienza stessa
di D. Bosco: Il dono della predilezio-
ne verso i giovani. Una predilezione
viva e appassionata, animata dalla
carica della sua professione e del
suo sacerdozio.
Di qui la cura particolare per i gio-
vani degli oratori e della scuola, per
gli ex-allievi, i cooperatori, gli amici
dell'opera salesiana.
Già provato dagli attacchi del ma-
le, caparbiamente, ha voluto scende·
re le scale dell'Oratorio e vivere le
sue ore in cortile: presenza amicale,
dialogica, scherzosa, anche quando
il male non scherzava...
Mai ha ceduto all'idea (e al consl•
glio) di abbandonare i suoi ragazzi e
colleghi del liceo Oberdan. •Devo
andare a scuola: fa scuola e I miei ra-
gazzi mi fanno vivere•.
Attività intensa, carattere batta•
gllero (da •alpino•) e grande capaci-
tà di comunicazione umana sono le
qualità che lo hanno reso famillase e
amico di tantissime persone di tutte
le età e categorie.
Sempre cordiale, conservava lega-
mi di profonda amicizia con quanti
aveva avuto la possibllità di
avvicinare.
Aveva espresso il desiderio, nel te-
stamento. di un funerale semplice.
senza che •si insista sulla mia perso-
na•. Il suo desiderio di semplicità
non poté essere esaudito, vista la
presenza massiccia di oratoriani,
studenti, colleghi, amici.
RAGUSA MARIA ved. SARANITI,
cooperatrice salesiana t Catania a
89 anni
Nella festa dell'Ausiliatrice, di cui
era devotissima, è andata incontro al
Cristo, per partecipare alla sua glo-
ria, cosciente e serena, come era
stata la sua vita, dedita alla famiglia.
Amava O. Bosco e le sue opere.
Suo orgoglio aver dato alla Congre•
gazione Salesiana Il suo unico figlio
Don Franco. •
La preghiera la sostenne nella lun•
ga malattia e riempi le giornatelnatti•
ve dell'ultimo periodo di sua vrta.
PICCHIONI Slg. MAURO, coadiuto•
re t Varazze a 79 anni
Era ventunenne quando prese la
grossa decisione di accasarsi con...
Don Bosco.
Subito dopo Il novlzlato cominciò
come istruttore In tipografia e sotto la
sua guida, nelle scuole professionali
di San Oonà di Piave, di Venezia, di
Verona, di MIiano e, soprattutto, di
Firenze, dove rimase 36 anni. si awi-
cendarono centinaia di giovani, che
lo sentirono maestro d' arte e di vita.
Molto metodico nel lavoro lo fu an-
che nella sua vita religiosa, che ali-
mentava con una semplice ma
schietta devozione al SS. Sacra-
mento.
Il sorriso che gli fioriva sul labbro
ad ogni incontro insieme all'augurio
cordiale •Ogni bene!• non lo abban-
donò neppure quando la sofferenza
Iniziò a demolire impietosament·e il
suo fisico.
CARLINI BELLUCCI Slg.ra CATE-
RINA, cooperatrice t Verucchio a
92 anni
È scomparsa con mamma Cateri-
na una di quelle umili ma meravlgllo-
se figure deJle nostre terre cristiane.
Ha speso bene la sua lunga e dura
esistenza terrena, basata su lavoro e
preghiera.
Ha cresciuto alla vita ed alla fede
11 figli... ma è stata sempre pronta,
solerte ai bisogni dei più poveri; ha
allargato il suo cuore alla grande fa-
miglia salesiana. alla quale ha rega-
lato due figlie suore e un figlio sacer-
dote per tanti anni missionario In
Giappone... di qui è nata la sua pro-
fonda devozione a Don Vincenzo
Cimatti.
CARBONE Sac. MICHELE, salesia-
no t Rimini a 75 anni
Da oltre 30 anni presente nella Co-
munità Salesiana di Rimini, vi ha pro-
fuso abbondantemente la ricchezza
delle sue doti e di bontà, come inse-
gnante, direttore, economo. Ha sa-
puto inoltre esprimere con le armo-
nie dell'organo la sua arte musicale,
con cui accompagnava nella Chiesa
Parrocchiale di Maria Ausiliatrice le
celebrazioni eucaristiche.
La sua bontà, espressa in un co-
stante sorriso, la sua laboriosità sem-
pre d1sponlb1le, l'amore alla congre-
gazione, sono il dono più prezioso
che don Michele ha lasciato ai suol
cari, ai confratelli, alla Comunità par-
rocchiale, a quanti lo hanno cono-
sciuto, stimato ed amato.
MINOZZI sac. ALFREDO, salesiano
t Terni a 75 anni
Dopo la solenne celebrazione del
so• di Sacerdozio e dopo la festa
preparatagli dai suoi Exallievi di
Amelia, volle rivivere la Prima Messa
celebrata cinquant'anni fa, recando•
si alla Verna dove, ancora fanciullo,
ebbe l'Intuizione che il Signore lo
chiamava ad essere sacerdote. Al ri-
torno awertl un grave dolore. Rico-
verato di urgenza in ospedale, dopo
poche ore spirò serenamente.
Tutta l'esistenza di don Minozzl è
stata caratterizzata da una lnfatlcabl-
le attività apostolica e da un grande
amore a Don Bosco, il cui volto in
questo anno, che doveva essere l'ul-
timo di sua vita, amava ritrarre più
volte con mano di artista e con cuore
di figlio, quasi prevedendo l'Immi-
nente incontro con Il buon Padre, al
quale era rimasto sempre fedele.
CAMPIOLI Sig. BATTISTA, coope-
t ratore Sassuolo (MO) a 81 anni
Aveva una fede semplice, concre-
ta e sapeva calare l'assoluto nella
realtà della vita quotidiana. Fu padre
esemplare, dedicò tutta la sua vita al
lavoro, alla famiglia e alle opere di
bene. Sempre disponibile a Dio e
agli uomini che sapeva accettare con
cuore aperto e gioioso. ammirava e
beneficiava le opere di Don Bosco e
fu sempre ottimo cooperatore. Volle
tutti i suoi figli inseriti ai cooperatori
salesiani.
Dopo una vita modesta l'ultimo
momento della sua esistenza mise In
luce tutta la ricchezza della sua fede
solida che commosse chi glì stava
Intorno.
CORNIGLIA Sig.ra ALBINA ved. LI·
STELLO, cooperatrice t Caselette
(TO) a 80 anni
È scomparsa una bella figura di
madre e dì nonna. Rimasta vedova
giovanissima. educò con coraggio, in
mezzo a gravi sacrifici, i suol due
figli.
Dapprima simpatizzante per Il lo•
cale gruppo di Cooperatori Salesiano,
chiese in seguito di farvi parte piena-
mente, felice di partecipare a raduni
e iniziative. Lascia un grande vuoto
nella sua famiglia, tra quanti la co-
nobbero e la amarono.
FABRIS sac. GIOVANNI, salesiano
t Mogllano Veneto a 80 anni
Attento al patrimonio della tradizio-
ne salesiana, ha vissuto oon rigoroso
senso del dovere ed austeritàgli anni
della sva attività di educatore, inse-
gnante, direttore ed economo lspet-
toriale.
Ha maturato nella sofferenza (af-
rrontata con signorilità e forza, im-
preziosita dalla preghiera) una più
grande ricchezza di umanità, fatta di
rispetto, comprensione. Interesse
che l'han reso confessore ricercato e
saggio consigliere spirituale.
A quanti hanno chiesto informazioni, annunciamo che LA DIRE-
ZIONE GENERALE OPERE DON BOSCO con sede in ROMA, rico-
nosciuta giuridicamente con O.P. del 2-9-1971 n. 959, e L'ISTITUT O
SALESIANO PER LE MISSIONI con sede In T ORINO, avente perso-
nalità giuridica per Decreto 13-1-1924 n. 22, possono legalmente ri•
cevere L9gatl ed Eredltil
Formule valide sono:
- se si tratta d'un legato: • ... lascio alla Direzione Generale Ope-
re Don Bosco con sede In Roma (oppure all'istituto Salesiano per
le missioni con sede In Torino) a titolo di legato la somma di lire,..,
(oppure) l'immobile sito in... per gli scopi perseguiti dall'Ente, e parti-
colarmente per l'esercizio del culto, per la formazione del Clero e
dei Religiosi, per scopi missionari e per l'educazione cristiana.
- se si tratta invece di nominare erede di ogni sostanza l'uno
o l'altro del due Enti su Indicati:
....annullo ogni mia precedente disposizione testamentaria. Nomi•
no mio erede universale la Direzione Generale Opere Don Basco con
sede in Roma (oppure l'Istituto Salesiano per le Missioni con sede
In Torino) lasciando ad esso quanto mi appartiene a qualsiasi titolo,
per gli scopi perseguitl dall'Ente, e particolarmente per l'esercizio del
culto, per la formazione del Clero e dei Religiosi. per scopi missiona-
ri e per l'educazione cristiana.
(luogo e data)
(firma per disteso)