o eratori e Cooperatrici
J1 g(orno 29 aprile alle ore 9,
nella chiesa annessa ali'Istituto
Don Bosco di via dei Mille a Pìsa
si sono raccolti i Cooperatori e le
Cooperatrici di tutta la Toscana,
per cominciare, con l'assistenza al
divino Sacrificio, il loro Primt>
C<mveg110 RegionalP.
La pioggia abbondante, senza
promessa nè di luce, nè di sosta,
non impedì di stringersi numerosi
- 350 circa -- intorno all'altare.
11 si~or Ispettore, Don 81'-
condo De Bernardi, dopo il santo
Vangelo, rivolse ai convenuti una
calda parola salesiana di augurio
e di benedizione. Durante la
S. Messa devote e raccolte sona-
rono le voci della Schola Cm,-
tomm del Conservatorio S. Anna,
diretto dalle Figlie di Maria Au-
siliatrice. Era la prima volta, forse,
che la chiesa salesiana raccoglieva
in una sola fede, in un solo ideale,
professionisti e umili lavoratori,
signore dell'aristocrazia e modeste
casalinghe, cuori pensosi per i
molti anni e giovinezze fiorenti di
tutta la Toscana; ognuno erà lieto
di trovarsi con i1 suo gruppo, ac-
canto a quello sconosciuto, perchè
tutti membri della terza famiglia
salesiana.
Allo scambio cordiale di saluti,
in un'affrettata colazione presso il
bar annesso all'Istituto, seguì l'a-
dunanza nel salone, dove ciascuno
prese posto liberamente, in fra-
ternità salesiana.
Sul palco erano i Superiori e le
Superiore: al centro il sig. Ispet-
tore con il Delegato lspettoriale,
Mons. Arturo Romani di Pescia,
rappresentante dçi Direttori Dio-
cesani regionali, il Delegato di
Pisa, Direttore dell'Istituto locale,
quelli di Borgo S. Lorenzo, Col-
lesalvetti e Firenze, la Rev.da
1\\,1adre Ispettrice con la Segretaria
e là Delegata Tspettoriale: rappre-
~entava l'Unione degli Ex allievi
il Presidente di Collesalvetti; ern
presente anche il cooperatore Pruf.
Pierucci dell'Università di Mo-
dena.
Esordi al microfono il Direttore
dell'Istituto, Don L. Gili, il
quale, dopo aver efficacemente
collaborato per l'esito dell'incontro
regionale, potè esprimere il com-
piacimento di vedere la sakl gre-
mita, in un clima cli serena attesa
e di fiduciosa adesione. Egli ri-
volse un cordiale benvenuto a
tutti, a nome dei Pisani, che diceva
lieti di ospitare nelfo propria città,
~ imperio delle genti ! », i frateUi
Toscani e faceva voti che Pisa di-
venisse centro di un altro raduno
ancor più numeroso.
StLbito dopo prendeva la parola
il Delegato lspettoriale. che, porto
il suo saluto ai Pisani e a tutti i
convenuti, diede solenne lettura
del seguente telegramma del Santo
Padre:
Ai numerosi Cooperatori Sa-
lesiani Toscana costi riuniti
giornata preghiera studio Au-
gusto Pontefice augurando lar-
gamente proficuo loro fra-
terno incontro invia con pa-
terni incoraggianientl ed in
auspicio particolari aiuti di-
vini implorata apostolica be-
nedizione.
DELL'ACQUA, Sostituto
Quindi lesse la seguente lettera
del Consigliere Generale dei Coo-
peratori, Rev.mo Don Luigi Ric-
cerì:
Voglia fare le- mie parti presso
gli ottimi CooperatOri e le ,1/entili
Ct>operatrici. Assiwri la mia pre-
ghiera pu il miglior esito del Con-
vegno, dica che atte,,do concreti e
durevoli risultati dal medesimo. La
To~cana vivace, intell(!{e11te e gene-
rosa, darà tu/ to il suo apporto allt,
Co11gregazio11e Salesiana, a Do11
Bosco, il quale ha trovato appunto
;n Toscana tante anime aperte e ge-
nerose che lo hamw compreso e lo
homio fattivamente coadiuvato 11elle
opere di bene da lui concepite ed
a.ttr,ate.
li Delegato Ispettoriale passò
quindi a tracciare le finalità del
Convegno: rinsaldamento di vin-
coli, coscienza di possibilità, nella
unione e nella collaborazione, per
la realizzazione di un prognimma
di apostolato.
Cedette poi la parola alla Dele-
gata Ispettoriale per un referendum
sullo sviluppo della P. U. presso
le Figlie di Maria Ausiliatrice.
La Delegata precisò numerica-
mente il cammino compiuto in
questi due anni nelle case del-
l'lspettoria, facendo rilevare l'au-
mento notevole degli associati. [
541 Cooperatori e Cooperatrici del
r955 sono saliti a r274 nel 1956.
Segnalò leunioni in aumentonume-
rico (Collesalvetti, Livorno, Lucca,
Grosseto, Firenze, Campiglia), pur
facendo notare che il valore è
sempre qualitativo, anche se i nu-
meri hanno la loro eloquenza.
Lodò le numerose ultinw iscd-
zioni - più di roo - presso il
Conservatorio S. Anna di Pisa.
Elogiò i centri da tempo funzio-
nanti con regolarità nei ritiri men-
sili e nelle conferenze annuali
(
L'andata del Venerabìle a Firenz e fu un trionfo.
n Prese alloggio nel palA//fZO arcivescovile, ove fu trattato
con ogni riguardo. Cap,:tolo della Metropolitana, il
quale 't•oleva onorarlo, desiderava che andll$se " far
visita al loro nuzgnifico tempio. L'Arcivescovo ne fece
motto a Don Bosco e ve fo accompagnò verso le ro anti-
meridia11e. Tutti i cano11ici lo attendevano in cappa
magna nella sacrestia cpl Vicario generale di Prato e il
Vescovo di Fiesole. Tali onoranze il Capitolo non suole
renderle se 110n nella circostanza della visita di un Car-
dinale. Alt'entrate di Dlm Bosco tutti si alznrono e g/,i,
andarono i11contro faamdogli mill~ feste. Q11i11di, fattolo
sedere in mezzo a loro, ,:li lessero a!C1tni componimenti
in prom e in poesie,, lati11i e italiani; fu s11011ato maestre-
volme11/e il pianoforle P dopo si lesse ancora. Finalmente
238
invitarono Don Bosco a parlare, il quale benchè mm si
aspettasse simile invito, pure si alzò. Ricordò che 11el
luogo dove erano radunati erasi dato principio al Co11cilio
di Firenze; che su gli stalli da essi in quel momento oc-
cupati, avevano preso posto i Padri della Chiesa; che in
quell'aula. risonarono le voci dei Legati del Pontefice;
qui11di continuò riferendo le parole di elògi.o e di ringra-
ziamento che il Papa rivolse all'a.tsemblea, amclude11do
che egli non aveva altri sentime11ti migliori di questi da
indirizzare ai Prelati presenti e all'ill11Stre Capitolo della
.1\\letropolitana di Firenze. Tutti restarono meravigliati
a questo discorso, perchè oltre esser preso dalla ci.rcostanza
del /11ogo, in quel momento rillsciva inaspettato e la sua
applicazio11,e adattata e lusingl11era.
Memorie Bìografiche, vq/. V11l, png. 25(, - a,w, 1865