Bollettino_Salesiano_197410


Bollettino_Salesiano_197410



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BOLLBTINO SALESIANO
EDIZIONE PER
I DIRIGENTI DEI COOPERATORI
Spedizione In abbonamento postale
Gruppo 2° (70) 2• quindicina
Vogllamo portare I Cooperatori Salesiani a diventare collaboratorl coscienti,
Integrali, a fianco di noi, non sotto di noi: non solo, quindi, fedeli e docili esecutori,
ma capaci di responsabllltll apostoliche, pur sempre d'accordo e In sintonia col Sacerdote,
DON LUIGI RICCERI
A. XCVIII. N.10 • MAGGIO 1974 • DIREZIONE GENERALE 10100 TORINO • VIA M. AUSILIATRICE, 32 • TEL. 48.29.24
PROMULGATO
DAL RETTOR MAGGIORE
IL NUOVO
REGOLAMENTO
cosl ce lo presenta
Carissimi,
ho Ja gioia di presentarvi l'at-
teso « Nuovo Regolamento» che
viene a realizzare il voto espresso
sia da voi che dai Salesiani già
dopo il Capitolo XIX, e più ancora
nel Capitolo Generale Speciale.
Era infatti da tutti sentito il bi-
sogno di adeguare il « Regolamen-
to » di Don Bosco alle istanze del
Concilio Vaticano II pur nella co-
stante fedeltà al pensiero e alla vo-
lontà del nostro Fondatore. Egli,
com'è risaputo, dopo varie vi-
cende spesso dolorose, attraverso
meditate rielaborazioni definitive,
nel Regolamento pubblicato nel
1876, delineò la figura e la missione
dei Cooperatori Salesiani, destinati
ad essereil ramo secolare del gran-
de albero da Don Bosco piantato,
· per ispirazione dello Spirito Santo,
nella Chiesa di Dio per fruttificare
apostolicamente nel tempo e nello
spazio.
Nel Regolamento la Missione e
lo Spirito Salesiano, vitalmente
comune ai tre rami della Famiglia
Salesiana, secortdo il pensiero e la
volontà di Don Bosco, sono tra-
dotti per voi in chiave secolare,
coslcché nelle svariate condizioni
di vita in cui venite a trovarvi,
potete agevolmente vivere l'au-
tentico spirito salesiano e attuarne
la Missione. E questo tanto più vi
sarà facile in quanto il nostro Pa-
dre, alla scuola di San Francesco
di Sales, mentre esige dai Coope-
ratori Salesiani una vita coerente-
mente cristiana, aperta a_i bisogni
dei fratelli, specie giovani, non ha
inteso peraltro imporvi pesi e im-
pegni complicati, e per questo
propone una gamma di attuazioni
della Missione Salesiana, si da of-
frire ad ognuno la gioia di ;,arte-
ciparvi secondo le possibilità of-
ferte dalla propria condizione di
vita.
Il nuovo Regolamento è frutto
di attenta, diligente e delicata fa-
tica condotta con grande amore,
da voi anzitutto, carissimi Coope-
ratori, con i vostri consigli e sug-
gerimenti, e dai Salesiani e dalle
Figlie di Maria Ausiliatrice che
hanno fraternamente collaborato.
Infine i1 Consiglio Superiore
della Congregazione, come è na-
turale, ha prestato al Rettor Mag-
giore tutta 1a sua collaborazione
perché il Regolamento sintoniz-
zasse felicemente l'adeguamento
al Concilio e ai segni dei tempi,
con 1a fedeltà alla mens e allo spi-
rito che hanno animato Don Bo-
sco nel fondare i Cooperatori Sa-
lesiani che egli ha voluto affian-
cati in stretta unione con la Con-
gregazione salesiana.
Ora, quale Superiore della vo-
stra Associazione vi affido questo
nuovo Regolamento: esso, anche
se per ovvie ragioni ad experimen-
tum, ha tutto il valore dell'antico
e impegna tutti prima che ad os-
servarlo, a viverlo.
Il Regolamento infatti è lo stru-
mento efficace perché il vostro
amore a Don Bosco traduca nella
vostra vita di ogni giorno il suo
grido-preghierache vuole essere la
volontà e la preghiera di ogni Coo-
peratore Salesiano: « Signore, cer-
co anime, il resto non mi inte-
ressa ». E ·appunto questa la so-
stanza della vostra vocazione.
Gesù Risorto, nella cui festa fir-
mo questa lettera, per interces-
sione .della vostra dolce Ausilia-
trice, conceda a ciascuno di voi di
vivere, attraverso la pratica amo-
rosa del Regolamento, 1a missione
salesiana nello Spirito del Padre
comune.
Vi chiedo una preghiera per me,
per la Congregazione e per tutta
la Famiglia Salesiana.
Roma, 14 aprile 1974
Pasqua di Resurrezione

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NUOVO
REGOLAMENTO:
ACCOGLIERLO,
ATTUARLO
Un articolo del Segretario nazionale
e) La figura e la funzione del Se-
gretario-coordinatore.
f) L'autofinanziamento. Come o-
gni Associazione che si rispetti,
anche i Cooperatori sono resi indi-
pendenti economicamente; era do-
veroso nel clima della riconosciuta
autonomia e alla luce degli altri
principi enunciati.
g) Infine l'incoraggiamento a dar
vita a nuove opere e ad assumerle
anche in proprio. Quali allettanti
prospettive si aprono nello sconfi-
nato campo del nostro apostolato,
ma anche quali gravi responsabilità
ci cadono sulle spalle I
Ad esperimento: il Nuovo Rego-
lamento, non essendo ovviamente
perfetto e mancandogli ancora la
prova dei fatti, è ad esperimento.
Sarà lo scontro con la realtà a sug-
gerire le eventuali modifiche. Ciò
comporta:
Sperimentiamolo subito e bene;
studiamolo e soprattutto viviamolo.
L'esperimentazione coinvolge tut-
ti: nessuno lasci questo delicatis-
simo compito agli altri.
Disponibilità di mente e di cuore:
non si frappongano remore soprat-
tutto psicologiche. Accogliamo il
N. R. con serenità, senza allarmismi
e senza pregiudizi di nessun genere.
Liberiamoci da quella naturale e
spiegabile diffidenza e ritrosia per
tutto ciò che è nuovo.
Bando a superficialità, a false in-
terpretazioni e a quelle reazioni ne-
gative che demoliscono senza co-
struire.
Il 14 aprile 1974, Pasqua di Re-
surrezione, è una data da ricordarsi
da noi Cooperatori: è stato promul-
gato dal Rettor Maggiore il « Nuovo
Regolamento dei Cooperatori saJe- ·
siani ». Con senso di viva gratitu-
dine accogliamolo e soprattutto at-
tuiamolo: è la nostra regola di vita.
Ve ne parlo, richiamando la vo-
stra attenzione su alcuni punti, che
ritengo essenziali e qualificanti, e
anticipandovi alcune considerazioni.
Notizie utili:
Il Nuovo Regolamento è cosi com-
posto: la lettera di presentazione del
Rettor Maggiore; un proemio; una
introduzione; due parti intitolate:
<< Chi sono i Cooperatori salesiani»
e « Come sono organiuati ».
34 sono i numeri in cui è stato
suddiviso tutto iJ contenuto, e sono
molto densi e variamente articolati.
Alla fine viene riportato il cc Re-
golamento di Don Bosco», che co-
stituisce sempre Il testo-base e il
punto di riferimento.
Le novltj: sono molte, grosse e
talune rivoluzionarie. Scelgo tra
quelle più evidenti, convinto che la
vostra sensibilità vi farà scoprire e
42 apprezzare molte altre di quelle
aperture, cosi belle ed esaltanti, di
cui è ricco il nuovo regolamento.
a) Voglio prima di tutto segna-
larvi la bellezza e la ricchezza della
prima parte, in cui il Cooperatore
ritrova la sua vera dimensione uma-
na, cristiana e salesiana e coglie la
propria identificazione nella sua
missione.
b) L'autonomia. Quell'autonomia,
che è stata chiamata cc giusta», per-
ché, lontano da ogni arido estre-
mismo, mentre riconosce ai Coo-
peratori le loro molteplici responsa-
bilità di uomini capaci di libere e
proprie iniziative, non stacca I'As-
sociazione da quei particolari vin-
coli, voluti da Don Bosco, che le-
gano, in primis alla persona del
Rettor Maggiore, alla Congrega-
zione salesiana.
c) La nuova figura del Delegato,
sicuramente pitì rispondente alle
mutate esigenze d'oggi, restituito
alla sua autentica funzione di sacer-
dote, di animatore •plrltuale e for-
giatore di COS(Jlen11e; <;utlmone di
Cristo e di salesianltà.
d) La nuova •~rut\\:-'r• del Consi-
gllo, a tutti i ;:~••lii. erte comporta
l'assunzlon1t di ben preolM re•pon-
sabilità da parto di t11ttJ.
Note operative
Come si può facilmente dedurre,
c'è da fare tutto un serio lavoro di
adeguamento, sia tecnico che di
mentalità, alle nuove disposizioni.
Si deve agire presto, senza indugi,
per poter sperimentare efficace•
mente la funzionalità delle nuove
strutture.
I tempi e le modalità di tale ade-
guamento sono stati studiati atten-
tamente nel Consiglio nazionale del
4-5 maggio scorso e in parte ven-
gono indicati in questo stesso nu-
mero del Bollettino dirigenti.
Una raccomandazione: Il N. R. è
una gioiosa realtà. Sta a noi a non
ridurlo ad una folata di vento, che
per quanto ristoratore, è sempre
passeggero. Deve invece produrre
un rinnovamento di fondo, di strut-
ture, che comporta prima di tutto
un cambiamento di mentalità. Quin-
di niente faciloneria nell'accoglierlo
e nell'attuarlo.
Il Nuovo Regolamento assegna ad
ognuno il suo posto, precisa ad
ognuno la sua funzione, ad ognuno
richiama le sue responsabilità. Eb-
bene, pratichiamolo subito.
GIUSEPPE GIANNANTONIO
Segretarlo Nazionale CC.

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Le foto rappresentano la cerimonia della promulgazione
del Nuovo Regolamento durante la Liturgia eucaristica
celebrata dal Rettor Maggiore il giorno 14 aprile, Pasqua,
nella chiesa delle Casa Generalizie In Roma.
(1) La prima copia del Regolamento à tra i doni dell'offer-
torio e viene offerta da una Cooperatrice al Celebrante (2)
che, al termine della Messa, la consegna al Segretario nazio-
nale del cooperatori italiani.prof. Giuseppe Giannantonio(3)
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NUOVO
REG
indicazioni pratiche
per ben utilizzarlo
Ora che il testo è stato stampato,
è necessario utilizzarlo al massimo.
Ciò dovrà avvenire attraverso TRE
FASI che sono TRE IMPEGNI:
DIFFONDERE IL TESTO
LEGGERLO
PRATICARLO.
Diffonderlo capillarmente. Do-
vrà pervenire a t,mi i Cooperatori che
,ie/la «verifica• risultarono impegna-
ti•• a tutti coloro che sono entrati
nella TUJstra Famiglia dopo di essa, a
q11anti aspira110 ad entrarvi. Quindi
una diffusione capillare, fatta con
serietà e con metodo.
Ogni ufficio ispettoriale, dei Sale-
siani e delle FMA distintamente, ha
già avuto il quantitativo di copie ne-
cessario e ora sta provvedendo a farle
pervenire ai centri, affinché provve-
dano alla consegna. Questa sia fatta
con una certa cura e solennità, dando
così risalto al significato del gesto.
È opportuno destinare a tale scopo
un ritiro mensile, ad es. quello di
giugno. Dove è possibile sia il diret-
tore (o la direttrice) a fare la consegna
e a dire parole di circostanza. Egli, o
chi per lui, non mancherà di far no-
tare che il nuovo Regolamento è ad
esperimento fino aJ prossimo Capitolo
Generale dei Salesiani, e come si rial-
laccia, nella sostanza, a quello scritto
da Don Bosco di cui è soltanto un
necessario aggiornamento e null'altro.
Esorterà quindi tutti ad accoglierlo
con grande disponibilità d'animo, e
a viverlo quotidianamente. (Ai consi-
glieri ispettoriali sarà bene che lo con-
segni con particolare solennità l'ispet-
tore).
Si faccia attenzione affinché coloro
che non furono presenti alla distri-
buzione lo ricevano al più presto,
così ad esempio gli ammalati, gli iso-
lati... In tal modo nessun cooperatore
ne resterà sprovvisto. Una cosa an-
cora: non si dimentichi di fame avere
copia ai sacerdoti diocesani che sono
della nosua famiglia, e a quei sacer-
doti, specialmente se parroci, che
sono in qualsiasi modo interessati o
collegati all'Associazione.
Ogni centro _poi, ne abbia un certo
numero di copie in deposito per ogni
evenienza, e contribuisca generosa-
mente alla non lieve spesa sostenuta
per la stampa.
Leggerlo attentamente. t il se-
condo importantissimo impegno che
ogni cooperatore deve assumersi, per
poter poi esperimentare il N. Rego-
lamento. Senza conoscere nelle sin-
gole parti quanto esso prescrive o
esorta a fare, come si potrebbe in
realtà praticarlo ?
E non basterà leggerlo una volta
sola: occorrerà rileggerlo ancora e
commentarlo almeno nei passi più
importanti. Ciò potrebbe essere fatto
nei ritiri mensili e durante gli eser-
cizi. (Per i delegati e le delegate locali
sono previsti convegni straordinari di
studio nei primi mesi dell'anno so-
ciale prossimo).
Esperimentarlo con coraggio.
Non essendo molte le vere •novità••
non sarà difficile vivere il N. R.
nelle singole parti. Si tratta infatti
piuttosto di. stile nuovo, di spirito
diverso, di impegni più decisi e mar-
cati, che bisogna introdurre o assu-
mere nei centri. Qui bisogna bat-
tere, su questo insisterei
A questo proposito è bene tener
presente come si apre al Consiglio
ispettoriale una nuova prospettiva di
lavoro interessante e originale: met-
tersi a servizio dei singoli centri per
aiutarli ad adeguarsi al N. R. senza
alcun assenteismo o ritardo.
Circa l'esperimentazione poi, ecco
due indicazio11i concrete : come data
d'inizio viene fissata senz'altro quella
dell'ottobre prossimo; per il problema
thll'autofinanziamento il consiglio na-
zionale ne sta studiando i modi con-
creti e li farà conoscere al più presto.
COMPOSIZIONE
DEL CONSIGLIO NAZIONALE
1973-74
(A) Rappresentante settore adulti
(G) Rappresentante settore giovani
RAPPRESENTANTI DEI
CONSIGLI ISPETTORIALI
l ttpettorla Adria tica:
(A) TOSTI Alessandro - Via Fuori le Mura, 1
06100 PERUGIA
(A) TEI Angelo - Via VlvaJdi, 20 - 08100 PERUGIA
(G) FANELLA Mauro - Via S. Croce, 11
44
67100 L'AQUILA
/:spettorla Centrale-Subalpina:
(A) RUSPA Carto - Corso Francia, 35 - 10138 TORINO
(A) GAITA Tullio - Piazza Gozzano, 5 -10100 TORINO
(G) BURZIO Ausilia - Via Ormea, 150 -10126 TORINO
(G) OTTOBRINI Franco, Via Cherubini, 37
10154 TORINO
Calabria :
(A) LACQUANITI Pino - Via Trapani, 9
89025 ROSARNO (RC)
(G) FANIZIA Vera - Corso Garibaldi - Pal. Tripepi
89018 VILLA S. GIOVANNI (RC)
Campania:
(A) MISSAGLIA Franco - Via A. Mancini, 9
80127 NAPOLI
(G) ATTANASIO Marisa - Via Volte, 1
80054 GRAGNANO (NA)
Emi/la:
(A) DENTI Oddino
42011 S. MICHELE DI BAGNOLO IN PIANO (RE)
(G) NASO Franco - Via Matteotti, 34
40129 BOLOGNA
Lazio:
(A) MARCHITE(LI Gerardo - Via L Elio Seiano, 22
00174 ROMA

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(G} FANALI Salvatore - Via Tito Q. Penno, 9
00175 ROMA
Liguria:
Lombardia:
/spettarla Novarese:
(A) BINA Pia - Via D. Bosco, 11
28021 BORGOMANERO (NO)
Pugile:
(A) MONTARULI Pina - Corso A. Jatta, 47
70037 RUVO DI PUGLIA (BA)
(G) SESTA Lina - Via De Bernardis, 63
70123 BARI
Sardegna:
Sicilia:
(A) PRESTIANNI Vincenzo - Via Angelìni, 7
90141 PALERMO
(G) BELLOCCHI Pina Via V. Emanuele, 1
95033 BIANCAVILLA (CT)
Toscana:
(A) FEDERICI Marcello - Via dei Colli, 50
19100 LA SPEZIA
Veneto - (Mog/lano):
Veneto - (Verona):
(A} SARCHELETTI Luigi Via Quarto, 14/B
37100 VERONA
(G) PORTA Annalisa Via P. Liberi, 20 bis
35100 PADOVA
GIUNTA ESECUTIVA:
ALBERT Giovanna - Via F. Fllzì, 7 05100 TERNI
COSTANTINI Giorgio - Via del Ponte delle Sette
Miglia, 141 - 00173 ROMA
DI TOMMASO Salvatore • Viale Agricola, 115
00174 ROMA
GIANNANTONIO Giuseppe - Via Publio Valerlo, 122
00175 ROMA
LAZZARA Agostino - Via Leonessa, 44 - 00189 ROMA
MONTANO Erasmo - Via Anagni, 55 - 00171 ROMA
ONOFRI Maria Pia Chivenda, 31 - 00173 ROMA
SANTONI Paolo - Via Malatesta, 231 - 00176 ROMA
RAPPRESENTANTE
VOLONTARIE DON BOSCO:
TAMBURRINI Anna -
03040 SETTEFRATI (Frosinone)
DELEGATO NAZIONALE
Don BUTTARELLI Armando - Viale Salesiani, 9
00175 ROMA
DELEGATI ISPETTORIALI
Don CERESA Pietro - Via Jacopo della Quercia, 1
BOLOGNA
Don FALLICA Antonino - Via Cifali, 7
CATANIA
Don SALA Ambrogio - Via Maria Ausiliatrice, 32
10100 TORINO
Don TONNINI Stelvio - Via Marsala, 42
00185 ROMA
RAPPRESENTANTI F.M.A.
Suor RAMPINI Maria Via dell' Ateneo Salesiano, 81
ROMA
Tre Delegate ispettoriali
TEMI DI STUDIO
SCELTI DAI COOPERATORI
NELL'ULTIMO DECENNIO
Per meglio servire i giovani:
1963-64 • FAMIGLIA CRISTIANA EDUCATRICE
1964-65 - PER LA DIFESA DELLA MORALITÀ
Formazione ecclesiale (durante il tempo del Con-
cilio):
1965-66 - L'APOSTOLATO DEI LAICI NELLA
DOTTRINA DEL CONCILIO E SECON-
DO LO SPIRITO DI DON BOSCO
1966-67 - IL DIALOGO DEL NOSTRO APOSTO-
LATO
Formazione di base:
(Piano di studio della Conf. episcopale italiana):
1967-68 - FEDE
1968-69 - MISTERO EUCARISTICO
19½-70 - CARITÀ
Formazione specifica:
a) Si parte dalla conoscenza di Don Bosco:
1970-71 - CONOSCERE DON BOSCO: L'UOMO,
IL SANTO, IL FONDATORE
1971-72 - IL MESSAGGIO EDUCATIVO DI DON
BOSCO - IL MONDO SALESIANO
b) Si approfondisce l'identità del Cooperatore:
1972-73 - UNA VOCAZIONE CONCRETA NELLA
CHIESA: COOPERATORE SALESIANO
c) Lo si impegna nella Chiesa locale:
1973-74 - A SERVIZlO DELLA ClllESA LOCALE:
UN IMPEGNO DEL COOPERATORE
d) Gli si presenta il presupposto per la fecondità
del suo apostolato:
1974-75 LA VITA SPIRITUALE DEL COOPE-
RATORE
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Un'idea
che si propaga
sempre più
LA PARTECIPAZIONE
DELLE FAMIGLIE AGLI ORGANI
DI GOVERNO DELLA SCUOLA
A SALAMANCA [Spagna]
I GIOVANI COOPERATORI
HANNO FATTO
LA LORO PROMESSA
Domenica, 17 febbraio, un gruppo di 19 giovani, di
ambo i sessi, per lo più universitari, hanno fatto la loro
promessa di Cooperatori Salesiani durante una Messa
giovanile, alla presenza di circa 200 ragazzi del Centro
giovanile, gestito da loro stessi.
Erano presenti alla cerimonia l'ispettore di Madrid,
don Giuseppe Antonio Rico, ed i delegati ispettoriali
dei Cooperatori e della Pastorale giovanile, r ispettiva-
mente, don Biagio Calejero e don Antonio Sanchez
Romo.
In occasione di questo avvenimento, la mattina del
giorno prima questi giovani s'incontrarono con alcuni
sacerdoti e Figlie di Maria Ausiliatrice; si parlò sul-
l'importanza, nella società di oggi, di arrivare ai giovani
con una sensibilità apostolica ed evangelizzatrice. Du-
rante l'incontro i giovani cooperatori espressero le loro
idee evidenziando le motivazioni personali che li ave-
vano spinti ad assumersi l'impegno apostolico.
Il dialogo, dopo una breve introduzione fatta da don
Rico e da don Camejero, risultò molto animato e valido
come traccia di rifiessione per tutti i giovani che inten-
dano raggiungere lo stesso ideale. Coloro che assistet-
tero restarono impressionati dalla vivacità e dalla testi-
monianza del dialogo.
Nel pomeriggio, durante il ritiro di preparazione alla
promessa del giorno seguente, il delegato ispettoriale
dei cooperatori tracciò la storia dei cooperatori partendo
dal suo fondatore, Don Bosco, fino ad oggi. Nel giorno
della promessa, al momento dell'offertorio, ogni giovane
pronunciò alcune brevi parole come espressione e con-
tenuto del suo impegno di servizio ai giovani.
Finita l'Eucaristia, la comunità salesiana manifestò il
suo giubilo con i giovani partecipando al pranzo, in un
clima di fraternità.
Nel tardo pomeriggio, nel salone-teatro, i giovani of-
frirono un allegro trattenimento a tutti i ragazzi, che,
un giorno, forse, come loro, potrebbero fare lo stesso
passo, accettando l'impegno di divenire Giovani Coo-
peratori salesiani.
JOSj!; ANTONIO MARTIN
46
(dal «Boletin Salesiano para dlrlgentes» Madrid, 15-3-1974)
In data 22 gennaio se. il Sostituto alla Segreteria
di Stato, Mons. Benelli, ha indirizzato al Presidente
Generale della Federazione degli istituti gestiti da
organismi religiosi, una lettera nella quale tra l'altro
scrive:
« Con tale Legge 1 verranno istituiti degli organi
collegiali, che non avranno soltanto funzioni consul-
tive, ma anche direttive, con la partecipazione di fa-
miliari "eletti" degli alunni.
~ stata manifestata l'opportunità di fare opera ca-
pillare di persuasione presso I genitori cattolici e le
famiglie cattoliche, perché approfittino della lettera
e dello spirito di questa Legge, allo scopo di assicu-
rare alla scuola italiana un ambiente, un tenore, un
andamento ed uno svolgimento conformi alla fede e
alla morale cattolica.
Infatti con detta Legge si darà molto paso agli in-
terventi, alle decisioni ed alle raccomandazioni dei
padri di famiglia.
Per incarico dei Superiori, mi permetto pertanto ri-
chiamare l'attenzione della Paternità Vostra sul de-
licato problema, su cui deve riflettere un vigile e con-
corde interessamento, essendo cosa di grande impor-
tanza, affinché le buone famiglie cattoliche siano
zelanti e non si lascino sorpassare in questo loro do-
vere da famiglie poco o niente affatto religiose, mili-
tal'lti in organismi di estrazione politica anticlericale».
1. Legge 477 del 30 luglio 1973.
UN ESEMPIO
DA IMITARE
ASSOCIAZIONE COOPERATORI SALESIANI
CE>ITJIO , CINECITTA' •
Viale Saleolani. 9
ROMA
Il giorno 20 aprile 1974 alle ore 17 presso l'Audlto-
rio Parrocchrale si svolgerà una Conrerenza.Qlbattito su:
LA DEMOCRAZIA NELLA SCUOLA
E RESPONSABILITA EDUCATIVA
Parteci pano
RANIERO BENEDETTO
Assessore al Comune di Roma
ANGELA CRIVELLI
Segretarla Nazlonale Assocfa,lono Genitori l1allanl
Pr.,slede:
AGOSTINO LAZZARA
Consigliere Nazionale Associazione Cooperatori Salesiani
E' 9radito l'intervento del Genitori degli alunni delle
Scuole Medio-Superiori del Quartiere Don Bosco, degli In-
segnanti e degli studenll universitari.
Il CONSIGLIO 0IRm1vo
OHL'ASSOCIAZIONE
Il DELEGATO SALESIANO
D. Gill&eppe Piomont&H

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IN VISTA
DELLE FERIE ESTIVE
UN'ESPERIENZA VALIDA
Dal 26 agosto al 6 settembre 1973,
la comunità salesiana di Rovereto ha
messo a disposizione dei cooperatori
di Bolzano, Rovereto e Trento la
casa montana «D on Bosco » di San-
t'Antonio di Mavignola, per un sog-
giorno familiare.
La proposta fu accolta con soddi-
sfazione, anche perché l'invito era
stato esteso ai familiari, e vi parteci-
parono 19 persone di Rovereto, 4 di
Bolzano e 2 d i Trento.
La giornata fu impostata subito sa-
lesianamente, unendo l'utile al dilet-
tevole. Canti, fa lò, scampagnate e
preghiere entrarono nel programma.
Al mattino lodi, con meditazione pre-
dicata sul tema La preghiera•. La
sera Vespro e Messa con omelia.
Si tennero due conferenze dialo-
gate sulla •coscienza», svolte da
don Maino, del liceo di Nave. Vi fu-
rono anche due conferenze sui coo-
peratori e il loro nuovo regolamento
(don Giovanni Busato, delegato ispet-
toriale).
li ritmo della ~iornata lasciò però
libero il tempo piu indicato dal punto
di vista turistico. Gli apprestamenti
di tavola curati nel miglior dei modi,
il riscaldamento degli ambienti du-
rante le ore fresche, quel fluido sale-
siano fatto di semplicità e bontà come
voleva Don Bosco, hanno permesso
di sentirsi subito tutt i fig li dello stesso
Padre.
L'allegria dominava sovrana. Nes-
suna distinzione di età, ed erano pre-
senti anche dei Giovani Cooperatori
e due bambini, nessuna distinzione di
cultura, ed er~mo presenti medici e
massaie, ma tutti fratelli.
Infatti il 6 settembre si lasciarono
con il desiderio di ritornare il p ros-
simo anno e non soli.
A conferma della validità dell'espe-
rienza il direttore dei Salesiani di Ro-
vereto, don Romano Bettin, scrive:
Purtroppo una malattia .mi ha im-
provvisamente impedito · di seguire
direttamente l'iniziativa. Gli incontri
successivi, però, con i partecipanti,
con i confratelli che erano presenti e
con il D elegato dei Cooperatori d i
Bolzano, mi hanno decisamente con-
fermato la validità di questa iniziativa.
Abbiamo ora una nuova serie di
elementi per iniziare l'anno nuovo
di attività scolastica con l'appoggio e
la partecipazione attiva anche dei
Cooperatori. Avremo senz'altro la
loro p resenza neUe assemblee dei Ge-
nitor i e Convittori per la programma-
zione e la revisione ~-
VITA
OELL' ASSOCIAZIONE
All'uscita di questo numero
sarà già conclusa in Italia « l'ope-
razione referendum ». Qualunque
sarà stato l'esito, i cooperatori
sanno di aver fatto quanto era loro
dovere. Né vinti né vincitori, essi
dovranno continuare a dare il loro
contributo, modesto ma necessa-
rio, per una sollecita riforma del
diritto di famiglia e per la difesa
dei valori irrinunciabili « su cui
si fondano i destini dell'umana so-
cietà » (Don Bosco).
A COMO e a MESSINA, rispet-
tivamente nei giorni 20-21 e 27-
28 aprile, si sono svolti i due con-
vegni interregionali Giovani CC.
Cronaca e risultati al prossimo nu-
mero.
Il CONSIGLIO NAZIONALE ha
tenuto la consueta riunione an-
nuale nei giorni 4-5 maggio a
Rom.a, per l'esame del program-
ma 1974-75.
La GIORNATA della FAMI-
GLIA SALESIANA, celebrata nelle
ispettorie meridionali e novarese,
nella Toscana, nel Veneto, nel La-
zio e nelle Puglie, ha visto i CC.
presenti come protagonisti. Pros-
simamente ampia r e lazione.
A BARI, incontro di studi p er
insegnanti. Scopo: sensibilizzarsi
al problema delle vocazioni. I par-
tecipanti lavorarono attorno a que-
ste relazioni: Le vocazioni alla
vita apostolica, sacerdotale e sale-
siana (don A. Ruocco); Criteri per
n la scelta e l'orientamento delle
vocaziani (don A. Ruooco); ser-
vizio pastorale p er le vocazioni
(don V. Lacenere).
ROVERETO: In seguito al ra-
duno dei Maestri Cooperatori svol-
to il 2 ge.nnaio scorso, alle altre at-
tività educative da essi condotte
con metodo salesiano, ne è stata
agg iunta una nuova, che oggi, dopo
mesi di esperienza, possiaJ:no dire
ben riuscita. Si tratta di un dopo-
scuola, gratuito, di lingua tedesca,
aperto ai ragazzi di V e le mentare
e Scuole m edie. Si svolge in due
ambienti: presso il Convitto sale-
siano con 40 ragazzi, e presso la
Parrocchia di Santa Maria con 6o.
Tale doposc uola è validamente
curato dalla maestra sig.ra Rosa
Levrinispecializzata in tale lingua.
Neanche a dirsi, la cosa è riu-
scita graditissima alle famiglie in-
teressate.
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Spediz. in abbon. postale Gruppo 2° (70) 2• quindicina
BOLLETTINO SALESIANO
SI pubblica Il 1° del mese per la Famiglia Salesiana; Il 15
dal mesa per I Dirigenti dei Cooperatori
S'invia gratuitamente al Cooperatori, Bene-
meriti e amici delle Opere di Don Bosco
Direzione e amministrazione: via Maria Au-
siliatrice, 32 - 10100 Torino - Tel. 48.29.24
Direttore responsabile: Teresio Bosco
Redazione: Armando Buttarelii
Autorlzz. del Trib. di Torino n . 403 del 16 febbraio 1949
Per inviare offerte servirsi d el C. C. Postale n . 2-1355
Intestato e: Dlrez. Genera le Opere Don Bosco Torino
Per cambio d'Indirizzo Inviare anche l'indirizzo precedente
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fraterno e doli.a còn. .g"'en-· · ,
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E Il Papà ln pet90n!l,;que- ~
sto artefice... Chiunque vi..,,
ne, trova spalanca~ la por-
ta del Papa, il • quale, -a
coloro' che, sgom111•tl deJta
resse~orrebber'o' intronare
tanta d'rgenza e0 "res1>ingenf ·
addietro la 111area sempr· '
più alta, risponde:non akri-
mentl da C0"18 rispond~
C,qlul de& quale 14 Vicari
sulla terra: "l.ascìateli ve-
nire, non li tormentate,.n
rbgno dei 'ciell 6 loro". V,en-
gono. in mis11rp -sempre più
smisurata, si suàseguone
· ondate sérnpre più innd-
erivoli, od Egli pllr \\
una parole, per tuttr
nedrzione e on &dlri
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