Bollettino_Salesiano_196311


Bollettino_Salesiano_196311



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1.3 Page 3

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~
'PA M
IN TERRIS ,,
DI S. S. GIOVANNI XXIII
\\ Ien.:oh::c:ll 10 apcile nella Città del Va-
ticano centinaia di giornafoiti venivano
a_mmessi nell'Ufficio Stampa per la pre-
sentazione ufficiaJe della nuova lettera en-
riclica p.apale sulla pace, ùal titolo Pacem
in terri.~. Le 750 co11ie iu traduzione ita-
liana, francese, inglese. tedesca. spagnola
e portoghese fì.u·ono &ubito esaurite; così
anche le sette cppie i.n lingua russa; il
testo ufficiale in liugua latina apparve
nello stesso pomeriggio nell'OssPrl'atore
Romano ir1 più di venti fitte colonne con
un totale di circa 15.000 parole. lmmc-
rliatamente le agenzfo cli stampa ne rlif-
fui:lero i1 testo integrale o parziale in
tutto il mondo e poche ore dopo, da
tlltta la terra, giU11geva in ,, aticano l'eco
del vivissimo, per no11 dire, straonlinario
interesse, suscitato dal grande documento
pontificio.
' -
Due aspetti U1tcressano maggiormentr
il cattolico: 10 il suo contenuto; le
ragioni che hano reso cosi atteuta la
coscien1;a umana. 11 rontenuto del do-
cumento è presto riassunto: esso si
compone di cinqu11 parti dai seguenti
t i t o li:
L'o,·di,rn tra gli essfiri ummu .
H.apporti tra gli esseri umani e po•
teri pubblici all'interno delle .~ingolP
comunità politiclw.
Rapporti fra le comumtà politiche.
Rapporti d11gli cssrri 11ma11i e del/1>
comunitì'i politiclw ro11 fo tomunitn
mondiale.
Hichiami pastorali.
li tema fomlamcntale è la pace. la
vera pace, la pace cristian a: interna ~d
e::,terna, tei-rena e celeste, inwvitluaJc e
sociale; .ma il Sommo P«mtcfice non in•
tende tanto farne Lcma cli esortazione
morale, quanto «li clia.,.rrno~i dottrinale e
sociologica. InfaU i <lottrinalmonle la pace 181

1.4 Page 4

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è il risultato tlella vrrità, della ~u~t1z1a,
dell'amore e della libertà: qmll tro do11i
ùi Dio, ma ancbf' 11uattro m~te <legl:
sforzi umani e cristiani.. n tulio si con•
solida neU'ordine: nell"ordine. che non l•
solo Lranquillità dei rapporli imposta dalla
forza pubblica o il risultato meccanico delle
conYergenzP umane. ma è prima di tutto
legge eterna di Dio, legge naturale nel-
l'aomo. Da qucslo fondamento trae forza
auzitullo il discorso 1,ui diriLLi e i doveri
clclla persona umana; poi il discorso sul-
l'autorità politica che è !:-Crvizio pc1· il
bene della comtmilà nazionale e dei suoi
,;ingoli mf'mbri. Dalla lep;ge naturale scen-
dono ancora i princìpi che regolano i rap-
porti tra gli Stati f' le que;.tioni ù1crculi
a<l essi come lr minoranze etniche, i pro-
fughi poli6ci, il disarmo, lo sviluppo eco-
-·- nomico ecc.
'
Auche ~otto un profJo sociologico l'En-
ciclica offre alla fine di ogni capitolo una
Jiagnosi ><obria ma significativa dei feno-
meni sociali contemporanei sotto il ti•
tolo Segni dei tempi. Cosi alla fine della
prima parte Ili segnalano tre fenomeni
importanti riguardanti le singole pPr-
sone umane: l'ascesa economico-i-ocialc
Jelle cla11i;i lavoratrici, l'ingresso della
Jonna nella vila pubblica, la elevazione
di tutti i popoli ad una coscienza rinno-
vala di fratellanza. al di sopra di ogni
discriminazione di stirpe, di cui tura, rli
storia. importanti costatazi,mi sono an•
ehe fatte alla fine Jclla sccouda parte:
e cioè il J!rogrP!l$O ternfro-giuridico negli
Stati mediante l'idoneo uso di strumenti
legali ufficiali come 1c Dichiarazioni, le
Costituzioni. gli Statuti ecc. Altri « ,.,cgni
dei tempi» sono registrati alla fine della
terza parte circa la urgente necessità,
ovunque !:-entita, di bandir<' la ~rnrra
,·ni ~uoi orrori, e alla lìue della quarta
pari e, circa il fatto importante dollu i-~i-
Ftf'nza o al tiyiLà degli organismi iu.ter•
11a'.io:ionali.
Da queste premebsc e da questi fatti
l'Eucidica trae le conclusioni ossia i « ri-
chiami pastorali» per i cattolici: parleci-
lll:! pazione operosa alla vita pubblica, ('om•
pctenza i-cientifìca, capacità tcc11ica, e:-pc-
ricnza professionale. unione nella carità e
'- prudenza nel collaborare con gli acat-
tolici.
In gue;.to vasto disegno i;,ta la spil'ga•
zione dPlla riRona11za ddrEnciclica: tli
una risonanza fort-e pii1 va,,,1 a e più pro-
fonda nei circoli meno vicini alla Chiesa,
ehe negli ambienti catl olici. Si òorn.an-
dano iufatti gli acattolici, tra l'incllfÌO·
><ilo e rattonito, perchè la Chiel:'a abbia
assunto un tono cof-Ì si~1u.6ca Livo an<"he
in quec;Li .,;ellori 1<ociali cd economici: essi
vedono nelrEnciclica (che defìnbcono giu-
stamente storica) non solo un clo"umento
redatto in term.itù chiari, preri-.i, ma ..,o-
praltullo un fatto nUO'\\O che va oltre le
tradizionali raccomandazioni della carità
e della giu:itizia. IL cattolico sa bene che
nella PMem in temi; si compendiano i
La domenica di Passione, Il Samo Pàdre visitò la parrocchia
trovò alcune migliaia di l)<lrsone che lo attendel.'ano come sa 11
dove più di mille giovani della zona frequentano le scuole
- quella del Sacro Cuore del Padri Agostiniani e quella di
lutava con le mani. Ricevuto un omaggio floreale dai giovani

1.5 Page 5

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lcmi es~enziali del Pontificato del Pa,pa
L•eTiciclica Pacem in tcrris ì, un docu-
Giovanni XXllL che fil1l dai primi di- mento di coraggioso ottimi,-mo. una porta
>-COr:<i e documenti h_u insisLiLo ~ull'utli- !<palancata sul =ondo. Uu commentatore
__,_ mismo. sulla carità, sulla pace.
parigino ha scrillo: « Tutti ora sono co-
stretti a capin' cht> riò che li didde è
~
meni) forte di ciò che li unit-ce ». Per
1rueslo l'Enciclica :-i rivolge a tutti gli
Con qnesta Enciclica Giovanni X-Xffi. uomini di buona volonlà, oltre i conf-ìui
« il Pontefice dell'èra atomica» - come cattolici e cristia,ù, anche a coloro che
fu chiamato dal teologo prOle$tanle Carlo « non sono illuminati dalla fede in Ge~i1
Barth - ripropo1.ie agli uomini la pro- Cristo ». Con l'Enciclica del Giovedì
fe-.i:ia di faaia: « Un giorno lr spade Fa• Santo il Rcclentore del mnndo, attra•
ranno Lra.~formatc in aratri». Il Papa vcr,;o la Yoce del suo Vicario. ùa ripetuto
non è un utopista. E nn Pontefice co11 alruma11ità intera: « Io yj porto la mia
grandi e~perienzt> di vita , iF~ltLa, uu uomo pa,·e ».
rhe è ><tato a contatto d.i.retLo ron le dif- Documento solenne, duu<Jue, queRla En-
ficoltà, le delusioni. Le asprezzp clt>lla poli- ciclica, ma le~ato alla più pura tradizione
tica e della diplomazia. LentameTitc nel evangelica della Chie.~a. che ancora una
suo animo i: 1·resciula l'immagine della volta. fidan,lo nell'anelito comune di tutta
« maturiLìi del1a pace». la cli11vinzion<' l'umanità ai ~ornmi Yalori i;pirituali - ve-
rior rhe la pace mai come oggi è tanto rità. giustizia. amore, libertà - accende
pO!<><ibilP e lauto atte:,;a.
-una nuova ~peranza per tutto il mot1do.
............
--,
■--
a, San Basilio, nel popolosi quartieri orientali dell'Urbe. Attraversando la via Tiburtina, giunto all'altezza di Ponte Mammolo,
Papa fosse andato là solo per essi. Una lunga sosia, quindi, davanti al grandioso Istituto Salesiano "Teresa Gerlni ",
professionali. Alta vista del fittissimo stuolo di giovani col loro insegnanti e fedeli delle due parrocchie di Ponte Mammolo
ma San Domenico Savio del Salesiani - li Papa si levb In piedi nella macchina scoperta e commosso e giulivo sa-
dell'Istituto Salesiano e acclamato calorosamente dalla lolla, rivolse alcune paterne parole e impartì l'apostolica Benedizione.

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D I grande 1'1•Uef.(rinaggio dei Coo1wra1ori
Sall•siani in Terra Santa. ari ic•fllalo in
due ~ru ppi <li 80 penmne cia~ou110, il
primo per, ia mare dal 5 al 24 aprili' Il il Kt•1•011du
in aereo dal lll al 19 aprile.sorti un esito f,·lici,..
-imo sia dal punto di vi-.ta tecnico-organizza•
ti,o, comt~ P ..uprattutto da quello ,-11irituale.
I fortunati 11dl1•griui, a l contalto flt'i Luoµ:hi
,.anti6cati da Gr•Ù e dalla Ycrgine Mari.i.
nel fornlrl' ,. ,wlla ,:ommo:,.ione su,-dtari ila
ogni pietra in (;...n,,al.-mmc. a Aetl,·mnw. a
'fazareth... t·blwro immediata com;apc, olt•z:r.1
della ùlt'lfabile grarr.ia ricevuta: r ncll'1•~1m•
mè:-1• al Sign11rt· la loro più prufon1ln rico•
no~cenza pt'r tanto 110110. devarono di cuon•
preghiere t' vuu pcr il Cuncilio, per la Chit•sa.
per la triplit-e Famiglia Salesiana. che t!BJ)t'·
vam> P scnli\\'aon ,li rappresenlart•.
LI i,rruppo APreo t·•onlì il ~110 itinnnrio nl'lla
Bwlica ,Id ~ilt·ro Cuore in Roma la mattina
del MercolNli •nurn. 10 aprile, t·ou una tle•
\\'Ola 1·eri11wnia u 1·ui parteciparono andw nu-
1ritc rappr1•1w11u111zl: di CooperaLOri romani
ùi parenti d1•i p1•ll1:grini. .\\.Ila M1•i,~a. t•ele-
brata dal llin•tlort• geuerale <lei Coopnutori
r("\\".DlO Unn Luil,(i llicceri e rumm1•11t 11ta tla
Don \\ iµna lo. ft•t•t• ,t'l,(UÌto la llem•,lizwne dr
.Maria \\1biliat rire. impartita dallo ,te~~o re·
lebrant,·.
lii'. Dopo un vla111110 lellc1uimo e ncco d',nterB1&11, , pellegrini via mare 5barcano a Caifa,

1.7 Page 7

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Cairo
Abitazioni degli Arabi
nel deserto
oresso Sakkarah.
Ali" 10.30, preso posto su
di i111 quaclrimolore ùella
SA:.\\I (Società Aerea ~lcili-
Lerram·a), sol Io la direzione·
lecnica dei Prlll'gri11a~gi Pao-
lini. daffae:roporlo di Ciam-
ph10 chhe luogo il primo
der.ollo del lui1go viaggio (7000 eltilonictri ,•nm-
plessivi), per fur tappa in Egitto, al Cairo.
dopo circ-a >lei ore rii volo.
Durante il volo il Superiore aH:va preso
la parola per 1·omu11karc a I ul Li il paterno
$aiuto e la b,,nt"dizione del Retlor Maggiore
e per prcsenlarr ufficialnwute i ,lue cappel-
lani riel gruppo aereo: Don Rodolfo Vignato
,. Don Carlo Boffa.
11 lempo di rotta fu buono. Si giunse f'eli-
c,·mcntr aJ Cairo alle, 16,:30. acc·olti dai Sal,·-
~iani della cittò. La cordialità d,,lf'iuc-ontro
piaequ,· immen;aamente a tuu i. I Iorprduni
thli li portarono alralhr.ri::-o « S,=iram.1, ». at•
Lra~cr~arono prima una zona desertica, poi
ua 11nur1 ierc alherato con ai fianchi ville• ~ra-
ziose <' bd. palaz7.i. Quinùi entrarono in un
qun rtil-'rn popolare con gente ,·csLita in tulle
le fo:r;,;c e Lamhin.i e ragal'.v.i a non fì11in•.
FUU1lment(' ec·coli al NiJo, ,.,olc-nne e maestosu.
[l mattino del Giovedl Santo. 11 aprile, tra·
sportati su comodi torpedoni. visitarono la
1·hie$a copta, con la grotta dove la tradi:cionf'
clice d1e ijO,.,lÒ la Sacra Famiglia esule in
Egitto. Attraversando quindi una v.ona as8ai
ricca ili vegetazione per il lienefìcio del Nilo,
Ri diressero alla volta di Memphi11 e di Sak-
karah: meravigliose la statua di Rarnesse II
,. la coloi,salc slìnge ili a laha"tTo: interessanLi
01•1 deserto le ml.JStabe, i relitti <lei templi I"'
le anlichissime Lombe, che risalgono a oltre
3000 auni avanti Cristo.
Ripreso il viaggio a11a volta ili G11izch e
fatto pranzo all'albergo « Mena Rousc », e.bi
in gro1,pa u un dromedario. chi a un asinello,
chi in carrozzella e chi in torpedone, attra-
verso le sabbie del deserto s i passò ;i visitare
11• giganle~d1e piraruicli ,·on la !-:ifinge e i
t1>mpli di g ranito: tracce 1•loqur111i cli un'an-
1it•a, ~iugulare gra ndezza e prove in('onfondi-
hili della raJucit ù ,li ogni terrena potenza.
Ritornati al Cairo, viR it 11ro110 la dt taclella
di Saladino ai pit"di d el mo111 e ;\\lokallan con
le moschee di :\\Iohamrtl <\\lì t• tld Sultan
Assau e l'Uni vcrsit:1 islamica di Al-Azl:tar,
ricche di ori, di mosaici I"' t.li alahaslrn, eh,·
fanno vivo conlra;,to con la miseria cli tantu
g1mle clic sj , edr prr 11• , i,, e cori lr auita-
zioni di fango lungo le 1,trad1· Jcl suburbio.
Alle ore 19 erano all'lslituto SaJe,iano per
la funzione del Ciovedì SanLo con i fra-
lt'lli cli lingua e rli fede. Cantò la Massa 11
Fignor Don Ricl"'cri. che invitò a imparare la
grande lezionr ùi umillù r di ,•arità data da
(;csù nel «mandato». « L'Encarfatia e il Sa-
l'erùo~o sono l'espn•:,,-ionc• :,nptt> □ia clel s uo
amore per noi. Occorrono vocazioni... Quanti
ragazzi per le ~traile! \\ quù;:ti bisogna au-
tlare. C'è una r egione di Francia dove il po·
polo prega coqì: • O Sit-rnorr, dacci 1)gni giorno
il pane e il sacerdote '. Facciamo nostra questa
preghiera, perchè il Sal"'crùotc è la continua•
zione ili Ge;;ù e de l :illO amore Ira !!li uomini... ».
Dopo la fwll'!ione i Salesiani vollero offrin·
ai pellegrini un solenne rice,-imento con ima
signorile iml.,andigione, conmta della cordia-
lità 11iù sincera e fraterna.
La mattiua del ' Venerdì Sa1110 vii"Ìlarono
il ~fosco Egizio. dove ammirarono i tesori di
ricchezza e d'arte chr r.Mtitu.i11rono uua tlelle
più siupenrle meraviglie dell'antjchità. Quinili
si avviarono all'aeroporto per spiccare il volo
su Gerusalemme. Nel salutare i Salcbiani con
a capo il iliretlorl! D011 Doveri, ripensarono 10;;

1.8 Page 8

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Cairo Il rev.mo Don Luigi Ricceri con I 12 "apostoli"
che ebbero l'onore di prendere parte alla lavanda del
piedi del Glovedi Santo.
alla gran<lczza e importanza dt>ll'opcra mis-
~ionaria rh•i figli di Don Bosco in Egitto, al
,;acrilìcio che con lanlo amore e letizia so-
~tcngo110 ogni gioruu per il bene di tante
anime e soprattutto degli Ilaliani.
Il ;.eeondo decollo, a\\'\\enuto alle 13,15,
oriènl ò i peUe;,rrini al peru;il'rO Jdla Terra
Santa. Vi contribul la commossa rievocazione
ddla Passioni' de.I Signor(•, falla ,la Dou Vi-
gnato, che cli~pose gli animi alla meditazione
e alla pregb.icra. Anche la refezione a bordo
fu servila in perfello »tile col Venerdì Santo.
Ver~o le 15 giunsero all"aeroporto di Geru-
,alemmc. do\\·e altri Salesiani erano ad at-
tenderli con lo i;LP.;;so .sorri~o e aperta corcli.a-
lità tli quelli del Cairo. Suhito si dircsi;cru
\\ cr~o l'interno della vect·hia città pt•r unir~i,
11cl cortile del Pretorio di Pilato, con gli altri
Cooperatori. clic a\\cvaruJ viaggiato via mare.
Questi avevano poluto ascoltare la Me8ba
ogni {,•iorno ,.,ulla nave Erwtrin, dove ,,j cele-
branmo cinque l\\icsbe quotidiane nella oala-
cine tlcl 11iro,.,cafo. Pure ogni giorno avcvauo
186 potulo lcncro una rillllione per ap11r11fondirc
la conoscenza dei Luoghi San.ti cd es!'cre me-
~lio in grado di apprezzarli. Avevano presie-
dulo i ti ue direttori spirituali riel gruppo ma-
riltimo: Don Vincenzo Colombara e Don Ar-
manùo BuuareUi. Ricd,i d'iutcn·,;~c ;;ra110 slati
l'arrivo al Pireo con l'escuroione ad \\.tene.
Ai piedi d,•11·,\\cropoli e del Parll·nom· aHvano
so~Lato ali' lreopugo, tanto celPlur per la prima
predicaz.icm1• di S. Paolo nf'lla eapitalr greca.
S1•gui la vi,cita ncll'isola di Cipro (· iiualme11te
lo sl>ar('o II Caifa.
Riunilisi lUtLi i pellegrini ~a1..~ia11i nd cor-
tile dd Pretorio di Pilalo, ioiziat"òuo la grande
Tia Crucis pcrl'orrendo pas~o pas~o il cam-
mino stm,~o di Gesù Redenl orr. La croce,
porta La a turno da due pellc:,çrini per volta.
era prececlnta dai ..,accrdoti, seguita da~li uo-
mi11"i e poi dalle 1l011nc. Guiùava le prPghierc
IJon Colombara, mentre il c<Jmmcnto ad ogni
;;-taziouc era tl"nulu da ww ùci pellegrini.
Così fino alla Xl stazione. commentala dal
signor D011 Ricccri. L<> ultinw tre im eee "i
lessero sul sagrato del Saulo Sepolcro. non
co-M'nÙo Ì\\'i perme~so afru11 com11wn10. Cn
quell'ora i pellegrini poterono farsi un'idea
ùelle a~ouie 6sichr e morali soiferle nella sua
Pa.~sione da Gesù. aLhan1lonato al ludibrio
di genlf' furio~a. uhriaeala ùi 01Jio ,!al Si-
nedrio. che lo i.ballollò cli qua e di là, altra-
ver~o u11 tragitto iuegolan· a zig-zag, ptr
accrescerne i maltraLLamcnti e il dolore. Ai
pcllcgci1ù oranti e con11no~si servì n far ri-

1.9 Page 9

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viv,•rr meglio La PaRsione di
Ge,eù l'indifferenza e l'apati:-i
d1•gli aLitanti. d1e osscrva-
,·auo sfactendati dalla ,,oglia
delle case e picroli negozi.
passavano Lra la processione
auenùendo al traffico e vo-
cia,·11no per la Yia stretta
e contorta. contemporanea-
mente affollata da altri pd-
legrir1.i o turisti di ogni colori'
e religioni'. li Tcwpiu ù,·1
Santo Sepolcro na !!:rcrnr-
tis,,imo I.' quella sera n<111 , i
polProno entrar!'. Mentr<· i
pdlrgriui , ia mari' raggiun-
govano i loro alloggi nelJa
vc1·c liia Grrusalt•mme. qudli
rlel ~rnppo aereo ~al irono
sullf' mal'd1i111· l'hc li atleu-
rlc"mo allt- porte ,li Da-
masco per portarli agli al-
loggi a Ramallah.
La mallina tld Sabato
Santo, eccoli 11uo,·amcnt<'
iu macchina per una ebcur-
l>Ìone allra,.-r~o la Giudea
fino a Samaria.
Sul mottlP (;.ari?.im tn>va-
rono La comilllità <lei 251)
Samaritani <li ::\\aplusa in-
sieme con i suoi raLhioi.
tutù ac1•arnpati sollo le
tende per tre giorni. in
preparazione alla Pasqua.
Ft>cero ai nostri pellegrini
festosa accoglienza e clit•-
dero loro da assaggiare il
pane azimo, di cui ;<alo ;.i
nutrivano iu quei giorni, e
most rarouo un pn·ziObO ci-
I pellegrini Cooperatori saleslanl lnlz.lano la grande Via Crucis, percorrendo lo
stesso cammino percorso da Gesù Redentore.
melio affidato alla cu;,t o<lia
dt-1 pcimo rabLino, coo,-i-
sten1e iu una pergamena ~nilta trcdki arurr di eui 11arla il S11hatnn·. r co~taLarono rou
dopo la morte ili )losè.
giuia la prc1•i:-ioue e eoncrett>zza dt>l rnc1•011t u
Con la buona impres.,ione <li quell'iucontro, evangeliro: esp{'rienza questa che si rimrn-
"ceseru alla volta di ~aplu,,a. per vio1itar,• il verà ~empre più viva (' completa 1H•i ~ingoli
pozzo <li SiPhern, attualmente cu,,todito dai luoghi che a, r1rn110 la ~razia rii , i~itarc.
~reci Ortodo,,~i. Prima di sc1•udrre nella 1•ripta
Dopo il pra11Y.o 1·on,;umat o a Uamallah.
b1•n l'Ousen at a. ,-,oi1ru la qualr ~0110 lt· ro- partirouo 1wr Gt-rnsalem111t• al monte Sion.
vini' lii uu tempio a lrt> na,atc t'O$lruito dai Sulla ~pianata ùel Tempio trovarono i sale-
Crociati. Don Vi,gnato padò ddlo "tori<'o luogo :;iaui Oou Piove,;an e Don Provera pronti a
prorue,,~•> <la Dio a,l Abramo e 11•,;sc 1•ommen- guidarli nella visita ni Luoghi Santi. I pcll1•-
1ando il pai:,,o evangelico ilcll'incontro ,li t.e~ì• gri11i a..<•ollanmo la ~toria ,Id T.-mpio, ne
ron La Samaritana. Tuu i vollevo hcn· <l,•lla perlu~traro no Lr impreR,aiouanti ro\\'Ul\\'. per-
fresca act1ua del pozzo, ,., retto e profon1lo, t·ol •·or,ero l'imm.-n~o piazzali' t' alcuni salirono
Ùesitlerio segreto di b.-re di tJnell"altra ucq ua anche ~ul muro da cw puù mirare la ca- Uli

1.10 Page 10

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tPna drl ,tontr degli Olivi 1·on lo spartiacqul'
~~natii dul torrl'nl<' Cctlron. Si di~rcs,• qlLÌmli
ali«' stalli• ,li Salomone. costituitr eia podnoS<'
arcate per ingratl(lire la 1-pianata tlel T,·mpio:
poi. ri~all'!1do, vi~narono le mo~f'lacc di Omar
e rii El l\\k,,a clw. a<I ironia dt>lla «toria. do-
minano lu spianata. ~maglianti di ori e di
artistici mo:'ail'i.
Ercoli quin,li a •l'~uir1· con uuo, a lena.
1101rnstan11• la Hl anrhN1za, le loro gu,dt> 111
moro del pianto dcl?li l,rneliti. alla Ua,-ilka
,li ~ant','wna e alla Piseino Prol1111i<-a r11-,to-
rlite dai PP. Bianrhi dt>I Cani. La, if!erit•.
alla Cap1wUa tl,•lla Flagc.>1lazion.-. all' \\n·o J rrt
I/omo, al Litlrt1.,Lrotos i;olto la fortezza ddla
Tnrre .\\ntcmia. 1lm e scor,,·ro. •1•ol11il i ,ulla
pit'lra, alruni groch, dei sultlati. E in ,·im,cuna
1ap1111 lr ~uid1• f'a1·1•, ano ri~ i, 1•re. la ,torio
intrrcs,-anti,-,-imu l'ht• la r,~onla, a: po, ..,
rrrilava il P11t~r, In. Glorin pn·~nillu fWT
ranpli,-to dell'indull!•·nza plenaria.
Dopo 1·t•na. 1wlla 1>arrocchialt> di Hamallah.
i Sacercloti "i mi~t•ro a rlbpo~iziorw per li•
confo,i-iuni: i pt'lll'1tr111i prù rohu,t i a,._i~Ll"I •
toro ulla funziont' 11011urna del Saba10 Santo.
Ed e1·,•n "Orgen· raJba tld l{ran giorno rii
Pasqua. Pasqua in (;er11,olt'mrne! Q11rl mul-
tino fu 1wr tulli un go1limcn10 tlrll,, ,1,iritn
a,,i,terc nella Ba,ili1·~ 111'1 San lo S+•poll'ro al
pu111ifi4•alt· t·rll'IJralo tla Sua Ilt·ulilutlim· ,1011-
signor (,ori. Pul riarra Latino d, f,eru,alenm1r.
La eanlilÙ t-.ingolart· ù1•I Te11111111, la lto\\llà
d1·1la pn·para;r.ionc al ,:u·ro rito. 111 varietà
d!'lla folla parleeipanlc. lt- mu-.ichc. , canti,
la ~olenuitù delle <·erimouie, Iuttu concor~c
acl acrn·-e,·n· la l<>1le. r.1mrnirazi,m1•. r, nt 11-
bÌa'.'"!mo.
\\ pranzo, ilur gruppi ,li 1>1'111•:,:rini ,i lrn,a-
rom, uniti all'alber!,(o « HitI.» ,I, (,eru,nlemme.
()uiodi, ~Oli o ,ui ~olc ,,nal,(li11111e. .,.j poriì
pt·r la , i,ita a B1·t li mm, . l'ro,1•plirono () ,·hi-
lomctri oltre llrl lt•mm1• p1•r , 1,i Lan• In gruIIa
tlt·i pa~tori. ai quali l' \\n~do aH·\\ a daH> il
grundc annunzio. Q111mh "i,itnrono la , u•111a
r.1ppelln d,•11' \\ngrln. coi.I rl1Ìln II rirnrclo ilc•llo
~,ori<"o lutto. uhato d,1p11 ritoruarono a H<'-
,~i• 1lemru1• pt>r ri11tcr1•1,1-anti...sima , a a, luu!(hi
d,·lla '\\a1h it11. l111pr1•~~io110111t' In mal'•ln,a
Ilu~ilicu fatt,11·11,truire eia f,iu,1inia11u a r11u1ue
an1vatc 1•011 le lrl' u!J~icli 1• il uarlÌ'<'e. i-on i
rt",li cl,·, ,um mo,uid. rit·d1i"tnli cli "'i~nili-
rnto; mt1 assai più Ìrlleres"nnlt· 1• rom1110\\1•111c
la \\iFi111 alla Grotta. ,1 1•ui ,i diH·t·111f., me-
1liunle due ~rulc luternla al coro. du• condu-
1·01w proprio dirrnuzi Ili pil·1•olo altare .,uJ
11ualc una ,11,Jla crur:,:l'nto porla irwi..n q,u-,ta
i•wri1.1011e· HIC DE VIRGINE MARIA IESUS
Ulll CHRISTUS NATUS EST (()ui dalla Vl'rgane
,taria nacqui' Ge..ì1 Cri~to). Con una fr,le
,, una eommoziouc dli' non t' facile im-
maginar,·. asroltarono il pas!-0 rvan!,!:cliro tll'I
'\\uta.le 1·lie nl<"COnt a ronw I' \\more ..i è fo1 to
,·aruo 1·, al cunto Tri ,~rt111di r/111/e stl'ile huc·ia-
rono a.I uno ad uno la ,tclla ht>ncd1•lla. on
lulti lrottrnnero il pianto...
\\ i<•tno al Prl.'~epio o,.,nvarono l'altare ,a,•ro
al ricordo dei .\\Iagi. chi' proprio in 1p1cl luo!!'o
~i <•rano pro,;I ral i 111lorar1• il neon a l o Sai-
~ al ore. Qwncli, in pnida ad u11 , ero tumulto
,li 1-cut imeni i e di ricMdi. ~alirono a vihil a.re
lu \\'ÌC-ina chiesa di Santa Caterina con l a
tumha t• le grotte di an Gcrolam,,. dei aula
lnnorrnti e di Son Giu~eppt•,
Jli,aliti in macd1ina.. t•hbero per mì-ta l'J..ti-
t uto ~alc.-iano, bene 10 ,i~la .iull'alto dc.>I
c·olle: lo domina una scril La a carattrri co-
hitali: DON BOSCO. Il ril'1·, inwnto. ~igno-
rih•. 11olcnn,•, più 1'11c fraterrw. fu ref.0 ancor
più ,-11µ:ge,-1ivo dalla ,antit ÌI del luol?O- \\d
;1ccoµ:li1•rli 1°'1'ra1rn le tlue nmtuni1ì1 ,-alc•~ianc
,li Ilt•I lemmi· e dl'llo ~, ud.ental o cli Cn•1111-an.
Tra 1 11um1•r1- lilli i !,:"l'&dili. piacque in parti-
rolar,· una gra1.rn,a 1-1·,·ncll a pr,..,,,,11 atu ùai
:,.'lo, ani oratoria111 in lin:rua italiani\\ ,·ti ur1tba.
no ,111denlt' di teologia. 111 co,-tunw arabo,
rc,e omaggio ai pdlr:,rrini e un Coopcratorr
cli B1·1f,..mm1• di~,,.. parnlr (;hr -.re.-c•ro al ruorc•.
Mentre, !<Ì augurava 1·lw t111ti i Coop,•ratori
'-alt•~iani ,lt-1 mondo pttle,;;no pt·ll,·gri1111r<• in
Terrn Santa, ia1•eva ,uti chi• Lulli i mrmlm
ilt·Ua noNlrn Trrza Famiµ;lia ronl iuuu,sero
0Yu11qnl'. in coll:ihoraziom• l'On i al1'~ia111 e
c·ol e111ire ,li Don IloM•o. la loro nwra-, i1.dio~a
~!'mino di nmon· per t·ontra,tart• la ,e mina
.Ji mlio I' 1lonari· al montlu la pace t·11111 ala
clugli >\\n~c•h proprio a Bt•tlcrumc. (,)uin,li
il ,ìgnor l-1wttort• D011 La1·u11i ri, nl~e, a il ,a-
iuto dri frntel11 tli Ttlrra Santa 1• di tutto il
~leùio Orirnlr. pre,entundu 1'01H"ra Salt••ian,
rhe , i fiori•cc ili 13 centri 111·1·1·11nu11do in par•
1ieoh1r1· al ,•en11,1111rio ti, ,1111·1111 di Detl1•111m1•:
cmm ,/,,/ p1111f'. cli-..c. non sulu pel' il ,-i/!nilit-ato
tlel 11urue, ma pt•r la t·orilà 1•l1e• <•lll'lli\\11mcnt1·
\\ i ,j di~p,•n-a. Chiu,t· il ,1i,:nor Don Hi.-c1•ri
trlll'rpretando a 111cn1,ii,tlia 1 ...eulitncnti di ri-
ro110,ceJ1zn e ,li an1mira;i;ione p,·r qu,·i _fi~Ji
ili Don Bo•co, pionieri di I>io e ,1.-lla C'hir-a
i11 T,·rra Sirnta ,. nd , iciuo Ori1•111t•. li ~1~0-
rill' riufrc•t'll chi• ,rguì act·rc•bLc !eti1.i11 nH
cuori già in fr:-1 u pt>rd1è confermò in ,·m-eun
pcllqirino lu condnzioM tl..!l'apt'rLa t·ortliu-
lità 1lt•i • ,1lt:~iani.
1f Lun1•11ì d1•1l'Anµ1·lo, di buon mattino.
-.i ritornò al ~amo ~,..polero per a-.~i,11•re 011
una ..,,eonda J\\.ft.'hSll, 1•11Jllata qtJl'Nla , ultu ,lui ·
re\\..tnO Don Ri.-t•eri. Tulli f!USlar11110 In gioia

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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2.2 Page 12

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2.3 Page 13

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della Comunione fatta in quel luo~o coRÌ
:;ano; poi viaita.rono il San Lo Sepolcro, la
pietra ùeU'unzione. la colonna della flageUa-
zione, il Calvario: il tutto racchiut;O nel Tempio.
Segul l'escur;::ione a Gerico. un'oasi lussureg-
giante sul deserto di Gjuda, a 30 chilometri
1•irca cla Gerusalemme. Di fronte ammirarono
il monte :,quallido sul quaJe il Signore passb
quaranta giorni di preghiera e di di~illllo; ùal
lato oppoi;to la verde diste:,a di Gerico, ricca
di banant'li. aranceti, palmi:xi I' fiori.
Pro~eguirouo ver~o il Giordano, il fiume
riel Battesimo di Gesìt. li Superion• imitò
tulti a pregare e a mt>clitare: « Pen:.iamo
- disse - al nostro Battesimo. :Nella liturgia
del Sabato Santo tutti i crjstiaru i;ono invi-
tati a .-innovare le promesse del loro Batte-
'-Ìmo. È brllo farlo qui, i,nl UllIDe che Yillc
il Battesimo di Gesù». Rinnovarono quindi
le promesse e recitarono il Cri'tlo r il Pmlre
Nostro.
Riposatisi alquanto. riprr1>ero il ('anHnino
por scendere a 390 metri souo iJ li, elio drl
mare, sulle sponùe ciel mar Morto, \\asto t"
calmo a vedersi. ma dalle acque viscide e
uituminol:'e, senza flora e fauna marilll'. segno
forhe della maledizione di Dio per i peccali
di Sodoma e Gornoi-ra e delle altre citLà
ùellu Pentapoli. T pellegrini ripensarono alla
C'Ommozio.ne di Don Rua e fecero propria la
prcgruna che iJ Venerabile, in ginocchlo
su quelle rive, aveva pronunciato rivolgendo
al ciclo gli occhl lacrimo<'Ì.: « O Gesù, non
permettl'le mai che nelle nostre ,•ase 1>i si abbi,,
a 11.ffendere col bn,110 peccato! ».
Ricca cli cmo:r.ioni fu la visita a E111maus.
dove i due ruscepoli San Cleofa ,. San Simeonr
si accompagnarono col divino Risorlo, ri-
ccmoscendolo solo in fractione pa11is.
Tornati a Gerlll!alenune. furono ricevuti eia
Sua Beatiturune il Patriarca 1fous. Alberto
Gori. Sullo scalone d'ingre.<;;,o al Pal riarcaLo
li t:olpì un holli;;simo mosaico. rapprrsf'ntante
Maria Ausiliatric('. Lo stei;~o Patriarr,a ne
:,piegò l'origin,•. Nel 1956 la sede, rlel Pa-
triarcato. il Seminario e dfrerse altre opere
cattoliche corsero il pericolo ru e:>~ere bom•
bardale e ilislrutte. Sua BeatiludiJ1c si ri-
vobe a Macia Ausiliatricti. promosso pi·r·
ghiere e promise di perpetuare il ricordo elci
,;uo materno intervento; il che fece col gi-anrle
mosaico.
Hi1·evettf' i pellt•grini m•lla saJa <lei trono
con cordialissima familiarità. li signor Don
Riccl'ri gli rese omaggio a uomc di tutti.
« Questo - disse tra l'altro - è il primo
uucleo ili Cooperalori ,-aJc.,iani pdle~ri,1i ia
Terra Sanla. il primo di altri olio verranno.
Qui si ùifcll(fono i Luoglii Santi, e noi ci
rendiamo conto ohe cosa costi tale opera.
I CooperaIori sale~iaui nella Cùi1·sa e nel
mondo non solo sono impegnati a 1lifcnderr
i Luoghi Santi, ma Gesù stesso nello coscienze
o ucDc opere della vita. Chicd.iaruo la vostra
bencilizione sui propositi di questo 11ostro
peUegrinaggio ».
lJ Patriarca amabilmente rispose rhe se
quello era il primo pellcgTinaggio di Coope-
ratori. c'era da augurarsi di veclcnlc ta11t1
altri ancora. E aggiunse: « So d1e i Sal1•sia111
la,·orauo nelreducare cristianamc11tr la gio•
vcntù e nel formaré coscienzl' cristiane. Auclw
qui ci aiutau(1. ed è per quc~lo che li rin-
grazio... Siamo nel pae~c tli Gc.~ù. Vedete chi·
cosa è rimai;lo: cristiani di,-,~iùonti tanti; cal•
Lolici pochi. Ciò stringe il cuore. .)fo ado-
riamo i dh ini voleri. Cooperate con noi.
pregale prrl"hè possiamo far amare Gc~ù l' la
Chle:,a'... A,ete fatto la J~as<jua in Gerusa-
lemme e avete apprezzalo maggiormt"nto l,
bellezza della no~tra nauta relip;ionc: vi sar.i
qui udi più facile C<ii>ernc apo~toli... ».
Tmparlita quindi la pa,,1orale lwnetlizioue.
si t ratlCtlllC in piacevolc conversaziont' coi
pcllegriui ,, applicò la « conchi~lia ,li Te1Ta
Santa» sul pcllo a due Cooperatori. nuovi
Cavalieri del Sa1110 Sepolcro: Comrn. Francesco
MaL"Chdli r Comm. Lu~i Cogozzo.
La Cl'na fu con«umata da I utti i peUegrùu
riuniti insieme all'albergo « Ritz ». Folclore di
canti 1' rl'n~ ùi dbrorsi. coronati dalla pà·
rola shllonizzantc e bcnclìca elci Superiore.
oompletaro1w il programma 1lclJn giornata.
ricca di soa,·i emozioni " di vi8~ula familia-
rità Balesiaua.
fl 16 aprile, maric<1ì di Pa,:;qua. i pelli•·
grini assi~tet tern alla ,,anta ,tesba ndla Ba•
silica del Getsemani. Guidò la preghiera lit ur-
gica Don Colombara. mentre nel cuore ili tutti
era un crescendo incont('nihile cli forti im-
prc·~sioni e di deyozione. U,,citi nt·l giarclinu
adiacente. pai!sanùo per le aiuole f111ri1c.
amrnirdrono gli 0110 oli,i millenari f'l,e. se-
condo la tradizio11c. , irlero l"ago11ia di C~esù
e il suo su1lor ùi bangur.
Di là passarono a visilare la grnll a ckgla
Apostoli e la Tomua della Vcrgir1c. cnstodi.ta
dai Grecj Copli. Quanti pc11sieri, sentimenti
c commenti!
Poi eccoli ancora in macchina diretti u
BeLania, a due:> miglia da GcruRalemrne. per
, isitare la tomba di Luz:taro e la magnifica
Basilica. cw,todita dai Padri Francescani come
queUa deJ Getsemani e tante ahre.
Rievocata la pagina evangelica della ri-
surrezione di Lazzaro, si sali al Monte degli
Olivi, 6.no a Betfage, dove I discepoll prele-
varono l'asina che servì a Gesù per il trion-
fale ingresso in Gerusalemme. Salendo au• HII

2.4 Page 14

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rura un poco. "iun,t•ro alla IJu,ilicu ro,Ln1i1a
-.ul luo~o dmr G1•,ì1 i111;e~ù il Patire .Vo.~1r11.
Lo rr1·i1arono t•. proccdrntlo oh n·. ct·coli
011'1·,lit-c,la 1lf'lr \\,1•,•11'ione. c11,101li1a dagli
\\ral,i. rh,· tultu, io laM'ianu n11rar1· a '<•rlt>Tc
lu nurla rocria ,lalla cyual... ,i ,•li·~ ii Ge,i,.
Dal tt•rrazn, ,up,·riorr pot1•ronu 1111uniran• il
pa1mr,11na riìl ,•,mq,l..to di 1r,•ru,1ll,·mmr t> il,•I
11w1111• ::ìinu. c1m lu Basilit'a ,lt·I « <~nllit·a•1tu »
{luoj!o tlelra111 ira rn,a ili ('aifa). don~ il
\\lari ir,• di, ino ,uhi il primo pru,•,•,,n. ,lo,<'
lu riniwgalo 1ln Pw1 ro •· d1111,I,• mo,se ru•r
rrrarsi da Pilato. <JUindi ,la Er111l1· I' poi ili
111111\\ n da Pilai o p1·r la sr111u1na clcfiniliv,1.
La ,i-.ic111c cliiara ,Id non bn·,c cammino
p1·rc·or-o eia 1;,.,i,, li im1m·,,io11ì1 prc,fon<la•
m1·111,•.
'\\1•1 pome1·ig~iu i pdlcgriui .., s1•pararonn
nuo~nmrntt•. Il gruppo venuto per na af'rf'n
la,t•ia, a la (;ìordauia pt>r entran• in Israele.
l)npo lr. hOtile prul icbe ,li fronlina. et•<·ol1
'-alir,• alla collina u<"ddt•ntnlr ,li (,..rusa-
1,·mnw. ~uJla purle· dt>I monU' Sion detta la
( ,il ladc·lln drIla Tnrri· di 011\\ id. Trovarono
il 'I ,.artiere dl'I ( c·n11colo bn,lic-anlt> di gent,·
,l'oi:ni pa<'•t> ., ,·11-1 umi'. iul!ombrante e pt>·
1ulor1tt•, racruha prr••o la pre-.unla 1omha
.li l)a, id a co11d1ulne le loro suleu.nità pa·
1<quali. Si Jirc~~<"r<► ~uhi1n ol Gonm·olo, ~nero
p('r l'i;.tituzione òelrEucnri"tia. d,,J :,;lH'Cr•
clozio e tl(•lln Cunfe,.siut1P. prr la P1'nl1•1•0-.lt>
, 1l primo Concilio di (;,.ru,alt•rnmt·. Fu la
prima ,r,J,, 1l1·ll,t Chit·,a na,rcntt> ,l11\\1· i
•al'ri riti -.i rl'!,•hraro1111 1p1a-.i ininterrullu·
n1t•11te rl,ii 11 mpi npo,tnli.-i finn alla nlt'I U drl
,,•colo "\\.\\I. Pt1i fu ,•onH•rlilo in mu~rhc·u 1•
l'iugre;,so ne rima~c irw,orubilmcntt• i111er·
,letto ai cri,t inni lino al ,,,1·010 ,ror,n. c1un111lo
i \\f u.-.ulmnni. cu,todi ,11·1 !--a111 uario. mili!.!11·
rnnn il lurn intolfrrauk fon,11 i,mo apr,·nclu .,i
pellrgrini la ,ala -.upcrì11r1· 11 memoria tiella
Eucari,t io ,. ,ldla P1•111 c•c·u~I t•. non 1·O11,cn·
1c•111lu p,·rì1 la più pit•colu 111a1Life~1azionc ,li
rnho. t: una ,ala di m. 15.30 9.10. di, i,a
eia una fila Ili Ire ,·olu111H·, alle quali c·urri-
..pundono nelle pareti pila,tri a fa~cio: i• tantu
"<1uallida t• tlì,u,lorna c·h1· stringe il cuore...
Sotto l'i1u11rc,,io11e dt'i più , i,i 1•011tra..1i
pa!isarono a , ,,itu.re la dii•••a della Dormi-
no, .i:iou.e. e ,ecoudo u11'a11 Iira Lrndizionr <''t·ra
la 1·asa in c•ui la \\[adu1111a ~i,,e dopo la rt·
-.urrezionc d..l iiroon: ,-i addormento in
Lui. l, nn lwlli"•ima hn,ili1·a ('On m.1rn1i
mo;;a1ci. Fu truindi la , ulta ili Ain KaTcrn.
, iUaggio l!Ullt> moutagnt> rii l~bron, cln, !' la
\\1nclouua ,i rt·c,, a , i,itart· Santa Eli~abella
1l0Ye naH111r 11 Precur-.ort· ~au Gio, anm Bat•
ti,ta. \\ i i,ono duC' d1ie,c• di,tanti ,·it<'a mè:r·
1.•ora l'uria dnlraJtra: la prima. dedicala a
San Gio, anni Batti$! a, rorri,ponde olla rn<1n
di San Z,w,·ariu, <love "'"''!"'' Sau <.invuuni
lfl:! I Pl!llegrinl presso Il Giordano. Il fiume nel quale scese Gesu per farsi baneuare dal Precurtort:.

2.5 Page 15

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Baui...to c. 011 o giorni dopo. 1lallr lal1hr11 1li
Zaccaria, nuo, am1'nlc ,liwhiw-c alla t,J\\ c•llu.
,i bprtgwno il mirahilt• (",Hllll'O 1ld Be111'dirt11s.
L'altra. 1<111 \\f'r1,an1e oppoNto f' alquauto più
in alto. ì· cltidil:ala al mi,.lt'ro della \\' i~i1.1-
1.ioo1•, 11 n11r11l,ilt incoutru ddla \\fnmmn di
Gc,ù con lu mamma ,lt·I Pref'ur,-ore, tluranll·
1I 11ualc> Eli--ahctta. i,pirala Jallo '-,piriL11
Santo, 11rununziò le parolt· ,·bf' noi diciamo
ogni giorno 11clr •fre \\forin 1• la \\ l'rgi111· S11111a
proruppi• nrl sublime cu111 iro rld 1\\J11g11if,mt.
Da I Ulh i 111•1legrini ,alt' imrorn e ~,•mpr.-
ln prrghil'ra. menlrl' la m1•tlita:r.ione ,'i111,·11,1•
fica e 1·rt••n• l'entu-ia,-mu.
Mertol1•11l. 17 aprii,•. 'l''"ndo i lorpl',luni
~i 1lir1•~"'•·ro nlln volt., di Tih,·riadf'. allra"•r•
,amlo hdl,· rròrioui ,l011111• ili 1'Ìa11t1• ,. ,li
, er,lt·. i p.-11,•l,!rini ..t,l,,•ro l ' impre--.iont• ,l1 lro-
, ·ar-i in un mondo t ul 111 ,lh f'r,o ila <Jtlt'll1>
la~cialn iu (,ionlania r n1·i pac~1 111·1 ,u,I. I),,.
lizio~a ,,oprallu Il u la Iro vn~al a th·l 114!0,
\\It.,u1r,• il l,ut ll'llo :,corn•, a , 1•lo1·c I' lt·~~•·ro
sulle acquì' ltmp1d('. Dou Buffa lt>;,~,· 1 pus~•
1·,·ang..lil'i •·lw nacra.110 1 miriu·oli cumpmt i ,lu
(,r.,ù ~u 11u••ll,· a1·<1uc-. E 1.- paroh• d1•l ll•,.to
...acrn uppan,·ro così ,•,,1111· ,.,J ,•loqul'uli d1t·
11011 al,hi,11~1111.rono ,li 111',~un cuinmPuto.
Sulla rh a oppo~I a dl'I lal-(o lasciarono il
balll.'llo s'i11oltraro1111 ~11ll0 l1·rrafcrrua 1wr
,,Mtar<- un kibuz tlai rid1·11ti , iali .li paluw
I' di fiori. \\I moderno all,.•rl!u ,li Ei11 1:1...,
,·on,umaruuo 11 11ranzo e g11,1aro110 il •UJIO•
rito « p1•s1•,• ili Sau l'ietrn ». dello auc!H' p<111•r
jflmifias pl'r1•hì- uul-rl' ,. 1'thl odisç(' i ~11or
nati nt>l gozzo, co,J ,·om,· inj!uin le monet,• ,.
poi J,. rinll'tlt•, t>econùu 11u,11110 ì· acccnualo
anc:he 111'1 fa11 o cvaug,-li,·u.
.Alla 1,0,tu ripo~anle I ni d \\Prdc ,. i fiori
seguì il giro 111eridio11al1• tlcl lago. fìuu al
punlo in rui rinas.-e il tiunw Giorrla1111 pn
g,·ttar-i n,•1 mar Mortn: qu1111l1. ,,·mprc· 111-
1ra,·er,.o una :t.ona colti, ala l' rident,•. 1•ro•
~l'guirono lino a Cafarnuu, la ,•i11:, ,lo,,•
n•nne a ~, al,ilir,i Gr~ù. lu•riat11. :Su1.an•Ili
all'inizio ,h•lla ~ua vii u 1rnl,t.lica. l' dn\\t'
at·corn»,111111 a Lui 11• I 11rlw J'l'r ti-.1·ollon·
la sua parola ,. 0111·1wr,• lu ~uoriirinc11· d,·i
loro 11101111 i. \\ ' itlern prima i n11leri ,l,•lla
,inaj!oga, ,lo"• 111.111,· , ultt! il :\\lar•tru in-
•l'gnì1 t' up1·rì, i tll.Ìra,·uli, dw ri, i.....-ru allu
,-µiritu d1·i pdl,·~riui allr.nrr-o la lt>llurn
Jcl \\ llll{H•lu. l)uindi vi,-itaronn la Ba,-ilit-11
della 'Vlohiplirazioue tl1•i poni. clo\\t' om·ur11
,-i po•,ouo ..,,•,lt:rt' ben 1·011,t•r, ali i illl",1iri
bizantini dlt' raffi.gurann il mirarolo. Pn1
a,·anl i arwura , cr~o il mo11t,· 1ft.lle B1•,1111 U•
dini. ,-u ,·ui ,-i ammira la ~rn1.i11~a ,·apprllu
omnia tl1 h111 rno,:ail'i. U,1·i1 i ,ul ,-a~ralu.
clomle bi do111ian la pianura, Don Yigualo
Dm, Buffo lr~•l'ro i ltrnni tl,·I Yuugrlo dli'
A bordo 0011'« Eapono "· 1n poeno mar Jon,o, nal viaggio do ntorno.
IO!l

2.6 Page 16

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rirordnno i fatti e ~li insl'gnamenti di Gc~ù.
li signor Uon Ricceri RJ!l,(Ìumw il suo rfficncc
comm«>uto.
Ri~aliLi 1-1ui torrw<lo111, rcritanrlo il i-auro
RoMttrio, avviarono alla , olla <li Cana.
l lnu brlla chiesa, <lcdirata a Maria, Media•
t ri<'e di tu Lte le grazit1, sta a riconln rr il
primo miral'olo di Gr~ù. Fu consacrata p••r
orrline di San Pio 'i: dol \\ C"covo di Bergamo
,\\fon,., Radini Tcdt·,rh1, mentre fun,:teva do
ct•rimoniere' il 1-,ei,,rretario Don An{!elo (lon·
colli, oggi S. S. Gio\\'anni \\..\\..111. Nella cripta
si ammira una copia delle sei i<lric tli pietra.
che contt•nevano l'acquo <la Gesù cambiata i11
, ino. l l1-1e•i1i di rhjrsa. si videro fatti <1egno 11ll11
N1rdialità degli abita111 i t• alla festosa fomilin•
ri1ì1 Jci bamuini. eh<· parla,ano corrC'ltn•
mc>ntr l'italiano. mrrito delle buone> !'-uon•
Frnnn,rane.
Quamlo i pellegrim giunsero a i\\azarl'lh.
t-1,bcro un nuovo. graelìto " fraterno incontro
co11 i Salesiani. che \\Ì dirigono un fs1ituto
la d1i,~~a di Gesù .\\dol1·~c1'utc. Il giow,lì
18 aprile 11,;coharono la Santa \\fos.~a nelJa Bn~i•
lira tiella ~utrizione, ro,truiLn ::-ul luogo duw
la Sacro Famiglia , 1,sc 1lnpo il suo riiorno
doli' E,.:itto. \\'i;;itarunu c1ui111li la Grotta :<nt •
to~tantc la Basilico l' 11m•lla dell'Annuncia•
rr.iu,w. arranto alla quali' '<la i:oricmlo un
l!runrlioso tempio t>U clii;rgoo di un arehitclto
itnlinnu. Si visitò pur.- lu , icina si.na~o~,\\ di
l'iaior«>th. dove (;,..,.ì1 c•hlw più ,ohe• orca•
1<io11t• di 1•arlare. La le•t tura della pagiun di
San l.u1·11 dte ,·i ,i rif1•ri,1·,•. f1•,·e rl\\ I\\ c•ri• 1
fa111 i,i a-.,eouli.
\\Il r.tH•r~o cara111•ri,tid1e vie ~lTCllt•, ><'li•
11111.11,• 111'1 <·entro pt·r il p11ta'-11ggio eh•gli ;1,ini.
1111,:mnbrr di g<·ute e fia11d1cggiu1e eia un:1
~<!ri1· i11int1·rrotta di pi<'t·oli negozi o umili
lahoraluri, i pell1•1,(ri11i -.i r1•1·aro110 a for , •·
~ila a S. E. ~Ion~. l'i••r G10rgio Chiapprro,
\\ i,·arìo ,lei Patriarca. Li arl'ul,,e con la ror•
,lialita ~••mplice •· ~chictla del buon pi,·uwu ,
lt''C e diede loro ~apii·uti 1·or1..-,jgli p,•r rt·u•
drr,• cluruturi i frutti ,piritua.li tld 1wll,•)?ri-
1111~;:1t1 ,. pl•r rÌ\\ ivt•n· alt rw1:crso la m1•tlitn·
zio11t· de·i misteri del l{o,..ario le emozioni l' i
prnp,,~iti della \\'Ì~ilu ili Luoghi Santi. 1111•
partì e1uindi la sua lw111·clizio11e e. ricorcl1111do
cli aHr a~-i--tito nel 19:?9. come t,,>itl\\ am• cli
,\\. C., al trionfale ritorno di Don Ho;,,<'O li
\\ aldm•ro, prel,!i1 i pi-11,•:,:rini che gli fa<'t'•·
~l'ro rivivc-rc l"cntu;,,ia,rno di quel giorno nm•
tamlu IJ1J11 Bosro rilt)m11 ... Cm-a che f1•1•1•ro
.,11l1ito in coro e a, oce· "picµat.i. Su.a Err,·llrn:w
ri1<pmw tlircn.du: 1< !;ra1,i1·: 111i avete' prucurnto
una ,::rande coru.olu?.ìmwl n.
I.i attrudt•,a ancora il monte Tahur. che
l!H .,i ,Jriuo mal;sfot:ìo ,. i~olato ~ulle \\'alli 1:1r•
rostanti all'oltrz,:a di 580 metri. Per la forni,.
le s ue pittorr~cbe earatteristichr c lo ,.plen•
,lore dcl '-UO panorama t-i può Jlire ,·cramenrr
-.ingoiare. \\Il' li t·ondu....se una ,trada ~erpe/!•
giante ~ui fia11C'lii del monte. rnp,·rti di ell'i.
••arruhi, lentisdti e terebinti. Sulla vetla , i
ammirarono la lwlla spianata rii m. 1200 X
tOO. circomlato <lai resti di mura della for-
tezza <111racena del ,.ccolo 'XITT.
Durante> la rPfczioue prr.~a nella casa dc1
Pa,lri Fnmcr~rani, n-nne a <.aiutarli il Re\\.·.mo
Padre Cu-.to.lt• d1 T,·rra anta. rc•ìdcntr a Ge-
ru"alemnw. ma dw , ·i ,-i trova, a dì pa",aggio.
A tutti di~rribuì l'attestato del Pl'lll'griuaggio
in Terra Su1110, un Crocifis,;o e un ro1>ario.
fatto con ~li olivi del Get~e•rnani. Rivolse
quindi un ~1111110 ai pellegrini 1• approfiu,,
per es1•rime·rr lu Mta ricono~crnt.a per le of-
ferte che il \\ ennùì Santo ~i rarrolgono ncll,•
parrocchie> per la cu,todia ilri Luo,::bi Santi.
Quindi il Sup,•rioré riel Conn•nto illu...,lrò là
Basilica drlla Ttlt'-'fignrazione e fu letta la
"tupenda rn1,;i11a ,Jel \\ angrlo. :::ii ritornò poi
a Nazareth pt'r ,isitare la Fontana della
Vergin<·, 11011 molto lout ana dalla Grotta
rlell'Annurwiazione, zampillautc tuttora acqua
fre•ca. ma in mano ai Greci Ort odo..;,ii.
E venn,• Ull('hc l'ora di 'i>-Hani rr..tituto
"ale..iann ili :\\a1;art·th. che clomina la ciuà,
ampio, ri1lc-11tc cornt il cuore t• il volto dt'i
suoi abitanti. \\ i pellegrini ra1•,•uh i in chiesa
fu rie, Ot'.8lll la ~• oria dell'Opera e illu~trata
la noslra lwll1, e cundi(la Bnsilica di Ccsù
\\.dolc~r1·111 ,..
Rirli"c,·,i in l'Ìl e giunta la sl'ra. si svolq
la cena di uel,Jio. nella 'I""''' parlarono
l'in~. \\n~rlo ' l't•,turi, '"icepr,..,-iolcute nazio-
nal.- «frgli lnrlu-.triuli Gattoliri, l'intt, Luigi
Cerl'zza dell'lTllido Tecni,·o 11,·l Cnwun~ di
l\\1Jlano. la prof.,,u \\lurghl'ri 111 H11,~ini rii Ilo•
lugna, il re,. llun 'licola i\\1out anuro <li lm•
peda. 'f111 ti e·,pre~~cro H'n~• cli ricomhcenzn
al Signor«· 111•r la ;,:razia elci 1wll1·~ri1111ggio e
rint,:raziarono molto i 5al1·,ìani, ,·ome la
Direzion.. tld Pdlt-!!rinai:r1 Paolini. Chiu"e
fdict'.menle il ,i1,:1wr Don Bir,•..ri, mct1e111lo
in P\\ idenzu la gioia che 11~1•, a alliet.ato i
pellegrmi ,. il gra11ile '-pirito ili fa111iglia che
li aveva ~trc-t I i m ql1d giorni.
JI pell,•~rrnnggiu hi chiuH• nl Santuario di
N. S. d,•1 t:armdu. La parola Carmelo ~i•
gnifiea « :,:ianlìuu »; titolo ben nu•ritato ,lai
monk per la ~ua ,traordinariu feron,lità natu•
rall' ,·d anclw ~pirituale. Il anluurio a cro1·c
µ-n·ca. ,u cui 1lomina come in trono di ~loria
la \\ ••rginc e·ul Bambino, r j>arlil'11larrncnte
devoto e a,·rogli1..ntc. Dopo u ~anta l\\1es~a
~i ripeti\\ i1111i1•m1• lri preghfora tld 1wJlc>gru10,
già recitata n Homa il giorno 1lt•lla partenza.
,1. L'iml111reo a Lilida ~i cfl't'llUÌ> alle ore
16 sopra un uerc·o della SA d1e ~alì bt>o

2.7 Page 17

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pr<'st.o a· quota 5000 con w1a velocità di
500 chilometri orari. Addio Terra Santa,
addio Bet lcuunc. addio Nazareth. addio Gr-
rmalemmel Ci aJl01llaniamo ùa voi, ma sol-
tanto col corpo... Que1<li i S<.'111imcnti che ali-
mentarono la preghiera dei pellegrini anche
J u.rante il ,rolo di ritorno.
Una conversazione di Don Vi.gnato sulla
Pia 1,;nione tornò graditissima a tutt_; " i11•
ùuR~t' anèhl' i pochi che non avevano ancora
la regola.re i~cri:r;i<me alla Terza Famiglia di
Don Bosco, a darle con gioia il loro uomr.
La ~iii:norina Anna Belviglil'ri. clireti rice tec-
nica del Pt:llegriuag~io. rivobc un saluto e
un ringraziamento a nome dei P cllegrinag~i
Paolini. 1 pellegrini. soddisfatti del srrdzio,
vollero olli-irlc una busta omaggio accompa•
brnandnla con nobili scn limenI i. Ei,sa rin•
:,rra:dò com.mossa e volle
t·ompiere un ultimo atto
di l,0111à de,olvenclo la
somma alle Opere di
Dmi Bosco.
« lo questi giorni
- l'Onclu~e il signor Don
RicceTi a hbiamo for-
mato una famiglia cri-
stiana e salc1:<Ìana: il
pellcg1-inaggio è pa;;~ato.
ma rest!'.ranno i frutti.
Presto ci dfrideremo per
l!' vie del m1mdo; quello
che impoTLn è d1e ci
leniamo unili ntllo spi-
rito: la famiglia sale~iana
pe.Jlegrina del.l'anno tlcl
Com·ilio è una fami[!lia
che non sì sfascia: alla
~cuoia di Gi•sù e cli Don
Bosco. conlinucremo a
la-vorare uniti per i Vc-
,-,co, i, per il Pap:1, 1wr
la Chiesa... ».
Don Bosco anche tra gli ori oùossi e gli in•
ti_.rlPli. Cj è rimasto un ricordo pari ico-
larmente vivo della casa ~alc!-liana di Alus•
Randria cli Egito col dircllore Don Ottonr <'
col delegato elci Coopt•ratori Don Risatti, o
Lra le ca~e deUe Figli~ di \\!aria Ausiliatrice.
cli ({Urlle rii \\ltlSsandria cl'Egitto e di Damu~co
in Si.ria.
Tra i pellegrini è fiorito w1 gran,lc spi•
rito di famiglia, C'rtn1•111 ato soprattutto ùalle
riunioni familiari, 1wllc quali si· tratttlvano 1
più attuali argomenti ili cooperazione sale-
siana, e dalla classica •· buona notte". a~C'ol-
tala ogni sera a hordo, al chiarore delle sleUe.
Il nostro ultimo saluto fu que~lo: « Chi
va a Lourdes ci ritorna: chi va in Terra
Santa ci lascia il cuori"! ».
Non meno felice il
,;aggio cli ritorno dd
gruppo ,·ia mare: non
meno belle le loro im•
pressioni. Le ciass wnia-
mo in queste loro espres-
sioni:
I Salc~iani e le
Figlie di Ma.ria Ausilia-
trice delle case dove
sian10 passai i éi dieclf'ro
pTove commoventi della
loro fraternità salesiana
et alci·Li ,a
mdoesllt'Taaproosntool
la
a lo
vdi"-
I
A Betanla, nella Baslllca che sorge presso la tomba di Lazzaro, a ricordo del ,.,.-,
grande mlracolo della sua risurrezione.
1

2.8 Page 18

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IL
TEMPIO
SUL
COLLE
DON
BOSCO
o;,ono in , ia di alle~timento le
pJreti della chtcs.i inferiore. I\\
ponente, alla conOuenza dello
scalone dl accesso ali' Istituto
con le sacrestie, è io corso il
rivestimento esterno dello zoc·
colo, che de,.e difendere l'edi·
flcio e dargli quel senso di mo·
numentalità che lo raccoman·
<lerci all'ammirazione dei devoti.
La pietra usata per il rive·
:;timento è 11 ghiandone di
I.ecco, una specie di granito
di color grigio con struttura
~chistosa, fotto apposta per
pl'oteggere e per arricchire.
Lsso si l'Stenderd per tuti.i
l'altezza della chiesa inferiore
e non sarà a M1pcrfìcie lisci11,
ma a bozze, lavorate con pie·
colo dggetto Ne verrà fuon 11n
severo e forte bugnato, ricco
di motivi e carico di effetti.
<-opra, in,.ece, non ci "-i è
alzati di più, ma s1 è allargata
l'area delle armilture, che con·
sentiranno o suo tempo una
solo colata di cemento, dalle
sacrestie al pronao della chiesa
superiore.
Ancora una volta il CilttÌ\\ o
tempo, così ostinai(! quest'an·
110, conrìnando nell'interno gli
operai, ha permesso la gettata
del pavimento della prima
chiesa. Ora c1 si può muo..,ere
con maggior libertà, senza pe-
ricolo di trabocchetti; si può
anche trarre partito per la
preparazione di quei lavori che
hanno bisogno di lunga incu
bazione e a cui basta una glor-
nat.i di p1ogg,a per venir se·
rlamente compromessi.
- E i mezzi'? - chiederanno i
nostri affezionati lettori. fa.at-
tamente un secolo fa, nel
giugno 1801, Don Bo~co dava
ord1m: all'economo Don !Savio
di incominciare i lavori per la
costruzione del Santuario di
Mari,, Avsiliatrice in Torino.
- :-V1i1, Don Bosco, come farò
- risp ose Don Sav,o. - :--=on
si tratta d, una capp~lla, ma
di una chiesa molto grande e
cost05d, Stamane non avevamo
in casd di che affrancare le
lettere!
- Comincia a fare gli scavi
replicò Don Bosco -
quando rna1 abbiamo comm·
ciato un'opera avendo I da-
nari pronti? Bisogn.i bene
lasciar fon: qualche co~a <1lla
Divina Provviden:<1 !
E la Provvidenza fece qualche
cosa per la gloria dcli' Ausilia-
t rice un secolo fa, come con·
tinua oggi - attraverso la
carità dei buoni - a fare
qualche cola per la gloria del
suo Apostolo.
11)11

2.9 Page 19

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In margine alla nostra «campagna>)
Offre la vita per l'unità della Chiesa
Mai forse come ai nostri
giorni è stato così sentito e
ris.rnto il problema dell' w,iuì
della Chiesa. 4 lw~e di questo
morimento di grazia sta il sa-
crificio di anime generose.
Tra queste, l'eroirn 1/odi-
re1111e A~11esi11a Chiadl>. allforn
della S~uola ~/aria A usilin-
trice di 1'ori110. nata Cl Borgaro
Torinese il 26 gennaio 1947
e m<>rt11 trngirnmente a Tori-
rw la domPniro 28 agosto 1960,
mentre ritorn<U•t1 llall" l\\1es1w,
nella quale rwet•rt fatto la S. Com.unione.
« i.gnesinii i11tuim. t•o11 fo stesso limpi-
de;;zu co11 1·11i co1wscevii /,e cose delln sua
c11sa - scrisse il P. Salvatore Butler S. 1.
nell'opttscolo Maria e la riconciliazione dt>i
Cri~tiaui. - il mistero de/1',wic-a Chiesa
fondata da Cristo su Pietro per la salre,mi
di tulli ».
Compil'O 12 anni quando, il 2.5 gm•
nnio 195<J. Sua 11r11i1rì Ciorn1111i X _\\ 111
c11111iwzim·a la co111•or11zione rlel Co11rilio r·a-
rira110 I I. <'On l'invito cii fratelli sept1r<lli 11
ritornare al/i, rasa paterna e rhiClle1!a la
preghiera di llllli i crwoliri per ruggiur1gère
questo scopo. Agriesirw rispose s11biw e111a-
siustirnme11te. E il suo enwsiasmo a11dò a11-
me111a11do col passare dei giorni e dei me.~i.
lmpressio11(l,ra110 fortemente Ag11esina le
parole cli Grsù: « flo altre perorelle die 11011
sono di questo ovile; anche queste bisogna clrP
rod1111i, e daranno ascolto alla mia ,·ore. e
t·i sarà un solo Ol'ile ed im solo pastore ».
Il S(lpere rl,e ,Tue 1/>rzi tlell'unw11i11ì r,on
ronosce ancora Gesù e che l'oltro terzo. quello
tlei rristiu11i, è di,,iso ,I(, Mismi1 era per lei
1111 tormento. T,ittaria creder•a non lo111nno
/'11r1;er11merito 1/elle parole tli Gesì1.
E perchè la Chie.,;a potesse co11tiTIIHms le
sue t·o11quiste. fat'e1•a ferventi Com1111iòni e
ripeteva spesso In preghiern di Gesù allo
1•igilia della s1111 passione: << Padre, rhr
sinno t111ti una sola rosu. Come 111, o Padre.
sei in Me ed lo in Te, c11sì essi siano ,mo
solo i II Noi ».
Per ra11iia::;io11e di questo
ideale, che era di,•entato come
la sua 011sÌCI. prep:(11•11 ed of·
f rfoa sacrifici.
"!\\.lo l'amore - h<r 1/e11,1
Gesù - trova la sua massimrr
e,çpressin11e 11el dono della vita.
1\\ ell'O11<1varw rii preghiere
pPr l'unità della Chieso ilei
1960. ,lgnesina Chfodò si pre-
~e11ta <11 .~110 co,~fe:;sore e chie-
de di offrire la 1•i1<1 per l'unità
riel/a Chiesa. All' im•ito di of-
frire nor, la vita, ma pref,liiere
e :wrri:fici. rispo11tle: « Oli. questo lo fac!'io
µià. lo ro,(/io dare di più! Gesì, rliede la sua
i11 w per le a1time. Sento che anch'io devo
darn la , iIa per il trionfo del s uo n;guo ».
l>a allora .lgne.~ina nelle sue Co111u11ior1i
e 11/'lle _q11P. 1•isi1e n GPs,ì S<U·rl'lme11t/llo ripete
spesso: « Eccomi. :iignore, sor,o prontll t1
1larr la r•ita per il trionfo del trio regno!».
l>itrante la, giomr1u1 di ritiro del 2 luglio
1960, Gesù le fa sentire la s ua roce: « Ag111•-
sint1. tlo11ami il tuo rnore... ». Ecl ella sii·
bito rispo111IP ri11rioro11d,1 to.fferla ,lei/a l'ÌIII
per l',rnitr) delln Chiesa. ,, co11rl1Ule: « O
Gtsù. o \\/arie, Ausiliatrit-e. <1i11t11temi r·oi
perrl,~ ili tla1·1•ero possa es:iere ros ì generosa!».
La tlomer,ira 28 "gosto, /oriw,ulo dnlla
li-fessa. il s110 ardente desiderio f11 npp<rguto.
I giornali parlarono ,li 1111 1rngiro incidente:
1ura mlolesre11te trrwolto tltr 1111'a11toamlmla11z11.
Ma la verità la si potei;a le,ggere 11el libri-
cim, di meditazione r/1e portnr" 11elfo borse/la.
Agnesina aveva messo un seg110 alle parole:
« l II rri.çtiano che ama 1wmme11te Gesù da-
rebbe l'O!enieri lutto quello che può (U'ere rli
prézioso 111 mondo, per mulare ad unirsi co11
Lui nel Cielo ».
Eroira nelfo s11r1 ge11ero.~i1à, Agnesi1111 fll'èl'O
ripetutamente offerto se stessu a Gesù per
r1111i11ì 1Mlti C/riesfl. e Gesì, avern acre111110 il
do110 pochi istanti dopo essere entrnto in
quel piccolo grande c1wre.
* Pel" 1,iu am1>ie 001 izie si putl lei:gerc: IJ. Z t:CCtIBl'Tr,
11 segreio d1 Agricsina Chiad,,. Elle l)i Ci• 'l'oriuo L. 250 1!)7

2.10 Page 20

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SEBCIZI
TUAL
di orientamento
In questi anni i nostn Cooperatori hanno
avuto modo di sperimentare la verità delle
parole di Don Bosco: ~ Gli Esercizi Spirituali
sono opera di somma importanza e di un'utilità
immensa•· L'affluenza sempre più numerosa
ed entusiastica ai nostri corsi ne è la conferma.
Don Bosco ripeteva ancora che gll Esercizi
sono utilissimi a tutti, anche .-ii buoni; ma so
praltutto a quelli che devono decidere sulla
scelta dello stato, convintissimo com'era, per
lunga esperienza, che una buona e sicura
scelta costituisce per un'anima garanzia di
pace interiore, di perseveranza nel bene, di
salvezza eterna.
Non sono mancate, ,n quest, ultimi tempi,
insistenze perchè il desiderio di Don Bosco
venisse esaudito, nell'ambito della Terza Fa-
miglia Salesiana, con qualche corso di Esercizi
riservato agli elementi più giovani e tutto in-
tonato al problema accennato.
Fedeli agli insegnamenti di Don Bosco, che
in tutto procedeva con gradualità e prudenza,
comfociamo quest'anno con un primo esperi-
mento limitato: due corsi di Esercizi riservati a
signorine dai 18 ai 25 anni ,:,rea, desiderose di
dare un orienttim.ento sicuro alla loro vita.
Come tempo, si è scelta un'epoca non agitata
dalla preoccupazione delle forie, un tempo di
maggiore riposo e raccoglimento, il mese di
SPffembre. Il primo corso si svolgerà dal 14 al 19,
e il secondo dal :,, al 26.
Ani:he il luogo è supe rlativamente atto alla
riflessione e alla distensione dello spinto; una
magnifica villa del Biellese, tuffata nel verde
mtenso della vallata dJ Mosso Santa Maria e
immersa nella pace del suo stupendo parco.
La scelta di un predicatore sperimentato e
da anni ormai a contatto con i più diversi
uditori di tutta Italia, e la collaborazione- come
regolatrìce degli Esercizi - di una signorino
che porta la ricca esperienza di un intenso
apostolato tra la Gioventù Femminile in una
grande metropoli, garantiranno alle parteci-
panti il maggior dono di luce, di conforto e
di consiglio.
È pure assicurato un servizio cordiale e di-
stlnto da parte di generose Cooperatrici Sale-
siane, che a Don Bosco e a questo apostolato
degli Esercizi hanno offerto il dono sacriflcato
e gioioso del loro tempo libero.
Rivolgiamo viva preghiera a tutta la Fa-
miglia Salesiana deWAlta ltalia (P<1rrocchie,
l!IU Oratori delle Figlie di M. Ausiliatrice, Centri
di Cooperatori e persone singole), perchè vo-
gliano dare a questa iniziativa, destinata a pi,ì
larghe realizzazioni in tutta Italia, la più in-
telligente ao1laborazione di consiglio alle gio-
vani interessate, che da tali Eserci.zi riporte-
ranno forse il dono pi{1 prezioso della loro vita.
Per prenotazioni e informazioni di ogni genere, ri-
volgersi a questo indirizzo :
Blo.n• Toreala• Colombo
(lleraelll)
llllla Grazia
r
Per comodità del nostri Cooperatori rlpeliamo
l'elenco dei corsi di Esercizi Spirituali che si
svolgeranno nei prossimi luglio e agosto, rinno-
vando a quanti hanno a cuore Il progresso della
propria anima e l'efflcacla del loro apostolato, caldo
Invito a parteciparvi e a condurvi altri membri della
Pia Unione.
PER SAOEROOTI
Jl!u:,::u11w Biel/es, (Vercelli): 25-31 agosto
PER OOOPERATORI
,\\l11:r::n111J Bitllt.s, (Vcr~lli): 21-25 ag0510
Galllnna (C<>1nol: 6-10 agosto
lpt11tzia-lsola 8 , Giornw: ro-14 agosto
l'i/la::rzanu (Trento): 22-25 a=ioato
Bo/Qg11a-S. L11ca: 15-18 agosto
fJo/osr,ia-8. T..uca (per sposati): 31 agosto-3 seuem.
P,etrn.,atita (Lucca): 7-n agosto
l,orew-i\\4onrereale 18-22 agosto
L11relo-}\\4.()nlereale: 23-27 agos10
Pae.,tum (S.tlcrno): per genitori di Sale~1on1·
10-c13 luglio
Ptustttm (Salerno): per coniu~..,, 28-3I luglio
Pn,:stum (Sulnno): per tutti: 8-11 agosto
Su.,,mto - Istiruto Salesiano: 21-25 agosto
Vardò - Le Cenate (Lecce): 7-10 luglio
Bari - Càsn del Clero: 24-27 luglio
PCR OOOPERATRIC
,'111z::a110 Ri•ll~st (Vercelli): 3•7 agosto
.W11zza110 Bu:J/est (YercelliJ: 17-21 agosto
Varcs, - S. AmbrOl(10: 10-14 agosto
Ctt1111a (Vicenza): 10-1◄ luglio
,\\Jo11teb,ll1111u (Trev,so): 20-24 tueUo
011eg/,a - Villa Ram:<e: 29 .-go,110-1 seuembr e
Bolog11n - S. Luca: z7-31 lufllo
Clllri (Pisa): 7-u agosto
lor,10-,,Jontereale: :z-6 1u11110
lor~to-1\\.lo11tl'TtllU: 29 lu,l(lio-2 agos10
Mante/ì.olo (Ru:ti): 2-6 luglio
Alont,fiolo (Hicri): per Coop. b'lOvani: 8-12 luglio
Piugqi (Froslnone): 25-29 agos10
Napoli-Capa110: 27-31 luglio
LOstuni (Brindisi) - Villa Specchia: 1-5 lu glio
J\\1arti11a Pm11ca (1'eranro): 27-31 luglio
j

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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Sll~lESl.llNO
La Messa di Diamante di Don Giraudi
Nella solennità di Pasqua, il 14 aprile, il
Rev.mo Don Ferlele Giraudi. da 39 anni Eco-
nomo G-enMalf" dei Salf"siani. celebrava i suoi
60 anni di sacerdozio. Per sua volontà la
faustissima data fu t rascorsa nell'intimit,1
della famiglia ~alesiana di Yaldocco. presente
lo stesso R<.'v.mo Reltor Maiz~iore. che in
Don Giraudi venera uno dei suoi antichi su-
periori, e i i;aJesiani dell'Oiatorio, iutcrpreti
della gioia e della riconoscenza cli lllllo il
mondo salesiano.
Don Frdf"lc Giraudi Ì' uno dei pochisi;imi
i;upcr~tiLi che sono vissuti arcanto a Don Bosco
a Valdocco e può vantaif" <li avedo amato da
viYo. pianto da morto, glorificato da ht'ato e,
da i>a nlo. Egli iufani "i~~e con Don Bo~co
dal 1886 al 1888, anno dflla sua santa morl1·,
e fu presente ai funerali come l'n pre,'if"ll lf" e
Tormo • Il Rev.mo Don Fedele Glraudl nel giorno faustissimo della sua Messa di Diamante. Alla sua destra 11 nuovo
Economo Generale, Rev.mo Don Rugglero Pilla
190

3.2 Page 22

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parlc attiva nella organizzazione del trionfale
ritorno rii D011 Il1>~co Bl'ato ila YalHalil"1• a
Valclo,'co 1wl 1929. e ò.el non meno trionfale
corLM nella canonizzazioue nel 1934.
« La fì~•1Jra e l"orera tli Don Giraudi - ~i
legj!eYa nel proµ;rammu della fe~ta - l"amp P!!;·
giano in luj_nino~o risalto nella storia salesiana
Ji questo secolo ». Basterebbe ric·orclare, tra
le numcrobis~i11w 1·0,truzioni da Lu.i nrrate:
l'amplianwnto della Basilica tli l\\lariu \\u1:-i•
liatrir<': la mo1l1)rna bÌSte111azion<• della CÌll à
~a1;~ia11a tli Yaldocco: la Chiesa di Santa Maria
Ausìliatrirc e il Tempio di San Gio, anni B<,sco
in Roma: il Tempio t!i Don Bo&co ~ul <'olle
uatìo (in co.,Lru~.ionc): i restauri e l'ahhellimenlo
della Chie~a di San Francesco di Sale!<, la prima
costruita da Don Hosro: i grandi Istituti
« Rebau<lengo » e « Agnelli » in Torino; le
i:mronenti Opere ~ale,;iane romane dell'Iblitul o
Pio "'\\:Tal TU!'colano; ùcll'I~tituto Ter..,-sa Gcriui
a Ponte jfammolo: dell'Istituto Don Bosco
a Cinecittà e la granùiosa roslruzfone del
Pontificio Ateneo Salesiano. tuttora in corso.
Recentemente Don Gira.udi, u,icinandosi
ai novant·anni, ba ,;oluto ras~egnarc nelle·
man.i del Renor :ì\\fa~giore le ~ue dimissioni da
Economo Generali'. A sucrèdergli r i;talo chia•
mato il Rcv.11111 0011 Ru~gicro Pilla. che na
qualche anuo gli p.ro,liµ:a la sua prrziol'a col-
laborazione. Ma attorno al \\'eueralo Supe·
riorc. come , 1·%illi cli , il torio rontinuanu a
palpitare i «locmnl'nli vivi 1leUa sua lunga te-
nace atlivitii di Economo Gcucral,• ,kUa Con•
grc~azione. 1ulli plaudendo al QUU wcravi-
glioso lavoro. compiuto per la gloria di D10 e
pcr amore a Don Bosco.
Festa della giovinezza nella Basilica di Maria Ausiliatrice
Il San iuario di .Maria Au-.ilial ricc ha accol-
lo più cli 6000 giovanotti, che presLano ser-
, izio militare a Torino, per la lorc, Comuniòne
ra;.quale. Con,enicnlemente preparati in ca•
~t•rma dai Cap1wllaui militari. :-;ono afilrnti
nella Uai<ilica, ordinati e dc, oti.
Prima i g-iovani proS!!imi a1 congedo. ru·
morosi :id allegri, ,enuLi in pellegrinaggiu
alla rasa della Mamma i:1•lcsle per cliicdernc
la benedizione prima ilei ritorno in famiglia:
poi tutti gli altri.
I Sacerdoti Salt>;.iani 1wr dieci gior1-li i;i prr-
starouo genero~amcntc per le confessioni e
uotuono lo i.pirilo di serietà e di raccogli-
mento dei militari. Don Bo;;co semhrava pre•
si1·der1· queRLe fei,tose adunanze di giovani e
la ~ua figura ecl i suoi in~cgname11Li ,eni-
va.110 ricordati ai militari dal Carpellano Capo
Mons. Alfredo Hichiardone.
Ai giu, a11i militari si univano uri pio prl-
legrinag~-io i Carabinieri. gli AJJievi Carabi-
nic_ri e le Guardie di Pubblica Sicurezza, che
invoca, ano la proteziont' di Maria Allllilia-
tril"e sulla loTO opera
Dopo le ~olcnni funzioni uclla Ba$ilica.
nel cortile dell'Oratorio , eniva di,,trihuita. a
cura del Comando Militare, una abbondante
cola,r.ione: quinrli i soldati restituivano la
,·i~ita <lei Signore vi~itamlo gli infcnni del
<( Coi tolcngo ».
GIORDANIA
Festa sacerdotale salesiana a Betlemme
Jl 30 marzo u. s.. si è in,olta nel nostro Isti-
tuto di Betlemme la et~ri,nonia delle !l'acre Or-
dinazioni. che que,-t'aru10 ha riv&1Lito un'im-
portanza particolarr per la ricorrruza del ccn•
tenario della Ca,;a di Betlemme, prc~so la
Grotla della Natività.
Data Ja eccezionalità delln circostanza, S. E.
il Patriarca '1ons. Alberto Gori ha comicntitu
elle la funzione avesse luogo nella chiesa del-
200 l"Istit ULO.
Il Patriarca, arrivato puntualmente, ha le·
nuto ad esprimere la sua riconoscenza a .\\!aria
AusiliaLrice, di cui poco prima a, eva speri-
meo tato la materna protezione. A calll!a della
pioggia, .infatti, l'automobile aveva avuto un
incidente che avrebbe potuto a,ere tragiebt'
coru;eguenze. Sua Eccellenza de,,idera <·he ,-i
pubblichi il fatto come una grazia di Maria
Auhiliatrice. da lui i;ubito invocata all'ali o del
pauroso 1,l,andamento.

3.3 Page 23

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,\\Ilo ~uggestiva fu11~ione tl1·lle Orrlinnzioni.
dw abbraeeia,a quasi I utti 1 {!'radi 1l,,l-
l"Or1li111•, fino al Pr1•,hitera10, t"on una tiori-
tura cli sei >eacerdoti non•lli. hanno ns,-istito
molii i,o, ani e f.,rlt>li. ,1 c·ui , enh-ano op-
pori una mente ~pic1,tulr li• , arie J'llrli ,l1·l
•a1·ru rito.
N1rn poteva mancare, in onore rl1•i 110,,.lli
,1wc•rdot i. la tn11liziu11ol1• al't•a,lemia mu~i,•u•
11'1 lf•rnriu, <'h.. :-i ~ ,., ohu 11,·llo St ud1:nlato t,·u•
l,1i,:i1•0 cli Crr.mL,an. 1'11iu•u ,lai ~•{!:· J,-.pcth1r1•
Don L1eoni d1P. lumc•~l!ion<lo l"a"'prtto ,ac-ri-
fit:nlc ilei ,accrdozio. 1w hn mC•-'O in e, i,l,•n'l.n
andw tpwllo gnuditho. rit-ortlando la !!•ma 1lt·i
l!Cnitori, <lc·i prc,enli ,. la ,pirit ualt· lclizia ,·be,
anche ncll,• a,, l'r,-ità. -i 1 011sc-r, a inalterata
nella parti· più profonda di o~ni cuorP -acer•
tlotale.
T sci l!ÌO'\\ ani l .l'viti hanno a, uto la fortuna
nni1•11 ul mmuln ,li poter ri'll'l1rur1· I,· lorn priuw
MesM, 1wi Luoghi Santi ((,roll II di Bet l1•mn1t'.
c:et"enrnui. Cnh nrio. Sa1110 S1•1H1kro) t' di
poter rinuo, art· il Sacrificio d1 Cri,to proprio
~u quel colli- ,lun il Di, i11 Rc·d1•n1 ore. venti
,e.-olì fa. lo ha 1·nmpiuto pn la prima , oh a a
~ah-czza c)l'I nw11du.
SPAGNA
SI inaugura a Valencia un complesso parrocchiale
dedicato a San Giovanni Bosco
Valcnrin. terza tra li· grandi ciuà ,!Pila
\\ p11 rt 1rl' dallo i;cur,-o nmi,:gio il nostro
Spagna, ha 11\\.ttlo iu CJU!'l'ti ultimi a1111i unu Santo Funclatur(' , c·de puli;arn 11el suo nome
straordinaria <'"pa11,-ifl11C iudu~trialr 1• 11rlrn11i- uu compl""'u cli opere <"nl tolichc rbl', nel pe11•
,.tica. Ogni ~ionio ,,•rn11alzano nuoYi hlocrlu ,li ,iero drll'.\\1-ri\\l·,1•0Hl,, o~liono ,·u,t1t11in• l'al•
t•a;,c• 1• ,urgono nuo, ,. 111dusl rie. l'ht· puri a110 tidtà tli una parrocchia mocll'llo, capace di
una , ita pul•ante ~oprnttutto ndlt> 1wrifl'ri,·. pcrmearl' ,li -1•irito 1:ri,-tiano I111ti gli am•
1\\,•1 piani regolatori ch•lla eiuà hau1111 1111 l,icnt.i c i,t nlli ,odali.
poi,lO d·ooore le 1·hit•s1•.
t·omc bi adclic!' atl u11
pae~o profo11damc11 Ie ni-
~• ianu. 'fra queste i'- oggi
una con~olonlc realtà la
Parrocrhia cli !:,nn t.in•
Yonni Dosco. chc· fu
Yoluta dolr.\\rcini-1·0, u
~. l':. Mom. Marrcllino
Olac·chl•a. ,-ale,iono. e
&orge in una 'l.(UIII pc·
rif1•rica che pochi au111
fu ,·iJP le ,ue t'al'c> " i
suoi rampi somnwrsi Jal-
l'a<'qua t'. dal fonµo di
una npocalillicn inonda·
:lionl'.
La ntw,a Parrunhia
;, l'O,,truita in ,,ùlti nw·
dorno ,. funzionale. L 11u
lorn· a,•rr>diuamicn. t•lu•
porta ~ullo ~pigolo di fac-
data una numunwutah·
,,tatu,1 di Don Bu,co. la -,,
,lomina e t'arattcrizt.a.
At•c·anto ~or~ono le op••t••
J purroC"d1iali, cht· furono
progcl tate Lenendo co11111
ili Iut t,· I!! esig,·1t:re dl'I•
l'apo,-.1 olat o mollcplic1•
Valencla (Spagna) S. E. Mons. Marcelllno Olaechea, Arelvocovo di Valencia, ._,
una porrorrhia ,li u,;gi. consacra l'altare della nuova Parroçchia di San G,ovanm Bosco
111

3.4 Page 24

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o,..,~re ln\\'llutl " •·•rn•nro d,..-nnU
nl l"E' ll"hlo,·lnu ., ulh1 l'l·irin11 Fu•
blnln. 11 .11...., lnh·UHt ,·bi><• 1111>1,.'ll
nl 11u.lnz1.o tll 1~,..i..-11 o .-1 1~1r1,,..1
,,nrnno ar, 11h11,.'(JJI UtUILOt·I, dw l'i
KCOi-t'R1ru tu. ,,111 ,·l\\1u. i:;,>d,lbifn~lmlu
drl t\\~ o tlulln N 1t,tfna. Uopo l"umll
1,.iunc. i .;o\\'m11f :t,1I tn,tt,tmtu,•n1 fd
miUarm,•nte c·ot nuca.zzl e ,·ul :-;,.,..
l1."'-(ìt111i ••lit, lf JUX'OUll'-tg:rllH'tlflU~
Medaglia d'oro
all'l&tituto Magistrale
di Nizza Monferrato
:,iIZZ,\\ 1 1,111 ,\\lln ll'<"'""z" Ili
s. R. ).(cm...ht1111t' CL 1Jcll1 0rnu. 111•1
rr,·~mo u~_.uor ,\\fnJrOti'o~ o delle
•\\ntorit 1. U l'ro, \\t:dilore m.:-h ....,,uu
1u-nf U .,\\ l"""h• t,,, <':ontcrito hl 11w'4
,Lt,µ-lh\\. d'u111 ollu :°"t~uoln ,\\)11,gi~f r1llo
dl'ilt• ~•11:11,, •Il "11rt11 .l.tt-111.onl•••··
Il 11ror. I ;lll'411U1dn '()K-f;'l(Utn l'lt1 \\'04'l°t
h., ht1lll'tt1t•1·,~11Y.t• di 1Uo, gltit•lul'I.U (,..11·
tu.zfom• ,1t1 ,....,ilfu tu .-uph•ru.d ,,,,,tn•
t,;oU'ir':u di Uno u.,~·o.
Nuovo Centro Sociale
l'.\\l..,tlt1JO • (~nu UU!l -.nl,·11111• • ,.
ttrnonlu u11n qttul•• f1artt•1·l111truuu
L""'TJOIWlll I th\\1 (lov,·rnu H(•J:tinuu1t-,
u11toriW d,·lll. rdii,ciost• ,~ mltltnr1.
t• stata 110,.h1 1, Pal1·rnHl Jn 11rh11;1
ph•tra 1wr In ,-.,.., n11,jum• d..t r •,,utru
r,n>ft...."ionuft• t a.,,n, .\\rl11lt.•:,.,('('Ul e• •
1l Centro l, dc. lh1uto nd 11,...-.,i,:U,·t-o
u• n1uhl1•ut J 111 Ir.•,;7,..;.lti ,. rnodrrnl
.:Il tllllHI •h·ll"l•tlllllo •/'i1u1 FI·
il{IJtQ N",•rl
Andiamo 111contro ai giovani
Il \\RI :,,;u 1111,•~tn nrn-orut•1tlo l'Om•
torio ~\\Jt-,.luun tU I-tari, Ju 81'1,tMo4t
HJtrih•. or,:anl.1.l.u urm • uu·ula n,
t.ondn. • n,•tlu •tllHlc ottu l"""l•,·r1 t
hnnun rJd••• •f•t
1·h.L"i"1mn ric•I ·
l'111uhitn th lln """ •·01np(•h.u1zn
11 qt11•-.h• li111• dnt11nn<h· I <l ( '111111,
rHttllHlcn· nlh ,•,11(,•n,.,. u1111nll ,h•l•
4't·clU,.aT.iOlh· tlH w-io\\"111d ! •.?• ( "ntr11,
dUumlN'\\• 1 ..:lo, 11111 thll fai torì 11111•
hit>OU1-U rht., o•, -c11nt r......t.auo l,1 ~nlln
t.'"Ch1t:uzicnwt l n:l11tori. h,uu,11 1·0111•
l"'t,,4.r• UJI mn~~uk11 ,i·ou1ult•lo th_ll•
l"hikm vrolJl1•u1-1. ùvli1u•autl111u1 lo
tul.!.diur-1 ..iolUY.f!HII
Una nuova figurazione
dell"opera d1 Don Bosco
:!O.!
A.:--TI • ~llt1 J.~t·,•• :\\1011.-.. Uhwontn
CAnnont"ro ha lu•1h·d1"ltO Il ,1natltn
1l1•ll'alt11n· mnJl'l.Cit•n..- dl"lh.L uu1,vu.
Oooru ~~lv•,i.l IIIL (U A...-tf. om~t.i
prl'go, ot~, Pu111 11t,roi;,iouu tlf C11,t ltu ro
Jtore ra111u·p..1,ntu uuu folf,~t· .,:J11t◄ !!"i
tl<•ll'01,1 ru tll 1>un Ho~•·n: n,.,m
In hnt,·,·lu flli,1 \\'N1<ino .\\11<li1111rlt·o,
tnrHcn u..l ....,utH lu .\\ludonuu. ('OJIII'
1Hltc•nt..• l•1,irnLril'1.• 4.• J..-.,tltltt. d.,U,L
..,._. m,~!ojfuun;. ...nn Olo\\-,.unl Uo:tc,o,
&l ..u,, voltJt, 1•ti..~•ut., .1.u•, ...,,ru1•fn
d~-..i i,cio,uui Il primo tlur1· doJli\\.
811!.l istit.ll7.luuc~, 8u11 Uomculu11 .::-ta.·
vlo, <'11<· 11,,11., nito 110 gfltllo. (!un,,
Un.!lziont, nrhchmlt' modi.:rnu, tt.11
dio !-,LI ,•1111 lu l-n11111itr, ,,ro1nnt h·lw
" In c·nuou..,.lAtZ1,1\\ d1•llu pill uro. fi.Hl'J'a
oli I nttllzlon,•.
Esposizione Centroamericana
S.\\:\\'T\\ T~:1'1,/\\ (El l"nlrndor
Nel <.·ori.H,• ch•l C'ulft-jfiO :--uh •iallO
Ni tt:IHH• In IH'hHU1 K-.pololizln111, 1n
d11t1lriult~ <~111t1·rn111wriuttt1u.• T11tll ,
mruf d1\\ll'ln1111,..1 rin ,·,~ntruanwrk;11u1
1-"l""}lt~t•r11 1 hu-n protlnl1 I: 1htll1• In•
rln4rit' 11grirol,• u <t111•Tit1 mt4Cr.t·
nfdtt..•. clni 1,"·url artJ-1.U•·I a. ,111ttlll
rnlcluri-.lfd .~ ,1t,Jl'n.rtt• L"rf1•1h-,•. Pnr·
lh"(l)ar-~1 l11t,.•r•~• t•-,t;•r,••to -.ul 1mh•
hll('u 111 11111,,11.1 1ld IH\\Orl t""1·i.;-uUI
tlu,:rll ulllnl ,tl'!lo• l-'1·111>lt1 t',.,/,,-,;lo
unii ~alb.1lu1111..
Il 75° della morte
d, Don Bosco
celebrato in Portogallo
'"'"'1 J.. l~BO_!\\;"..\\ I/
turin :-i,1l,1'\\l11na
,lt•I Porl-OK~lllu ha -.nl,•11ui1,.1.ulo H
1..1. 11 dl\\tlu. nwrt,, di lhm Bo"'"'' ul)a
lll"t~t~llZ.tt lii A11t11rit.'l. Co•,l)N'lllurl 11
U.tnld. L"Et•• ·'"" .'1101?.io :\\1,11~1.oll,•u
::\\Iu1t-.,. '.\\lii.!- imllinno Fnr,t1•1tht•ti:
-r, 1•n...,,,it.•dt-th• n
/Jnun di rJngr.1•
.t'iB.mt.·nto. 1lct\\>1t la (l•rirnnuln nh•
hrncwio it 110,·11.nl••1mc llnu Enuintn
lto~!-1.4.•ttl, 11111· 1•Mk1 ht. fitrl 1111·, ,H
t 1on,·ht>r1• J1011 llon Bo~·" ul'll'l)l'n•
lor•fn •li l'nrlnu,
Non un idolo,
ma la Madre dr Gcsu
TOK\\'O ( Uin.11t•()1tl,) ~nl 1111n\\n
e,..-llth.·in dt•I • :\\IRl.tbt....r·o l'tnf1~...ilu•
111\\ll' d••lln I >t,nnu ,, dlr1.1t 1.., d ,u.,
f'iglil• ùf M11.rlu .\\lb;lfintrh•· u
!-illlLU !iOloruH•IJWlll-11 lntr(miz~.1 IU IUIH
,~u ~r1md.1• e 11rt l'-1 lt·-.• w1 11Lw1 lu hrm110
tlt•ll"Iu11mt,-oi,lt.1, d(•I
cll 21 t.uu•
ul'I..Ull<" l' ru..u 111 Jl •lllL l.a ~oOf <,.
um-..·dnt.n nllu tlth_•-.t h.~ ,Jt,IJu l ~
,·idllè. <111·,•\\ ,,. • Il :-<t-lbl 1011111....,
uo b1·I 1/oilml1Cu fido In• •· • ~on
1111 hlnlo. 11111 l'lmnuudne ,1t1Un -'ln
rtre d1 Vin •• 11iJo1....,c ncl ~uo dfHt:'Orp;o
Il< lilr,•ll1W1•, nurrnudo lo 111lr,1hlll
l'l'O\\~ tll IH'tJl◄•~huu., U.\\7Jl-f• ~IH•c,lol
mtmk• 1wl t,,rrlhlll 111111! d<'illl lf!IO'rnt,
Cantano davanti al Re
Hlil 'i:F.1.1,F"' · I pit.,-.,ull c,111t11rl
11,,tt,1 """' "lllo-.1!11111 di Uru~"ll'°"'
Woluwil luwnu 1»·,i.10 1•11111m, di
1 S"'' ,. ,ianl a Brescia
IIR!CS(l(A l,'llfJ<•m i-'al(•slluu, di
Bfi,~t..·lt\\ rit.11.. •1UJ1IUknmJ.OEoi t!Oll t·n•
1H..'rf Ul'ti dl•ll't-.111111.0 1.'t1011it..•O ,,ou
,-_~•~•jali1,7,41zioh11 in uleUN)nh,, n
111Jtrumndo;,d 1wl ('lllmpo 11a1-t,,r1t..l11
l!QO la ri\\rroc•çhin, S~ I!:. ,\\hnt11•
(iiol'into "l'n!dld , Arc:iv~·cn u th
Bn'..f'iH, ha \\ 0lt•\\·t1lo JH l~1n,-h1c•hl,t.~
lt.•mplo Sn11 1'1wlo ,11 g1·u.1lo d}
Pre·JH>xlt 11rnlt\\ •• 1•ofllL•r('UdU 111 1•nr•
11>ço ti t llc,lu <li I 'rcVoh(U.
Il Vescovo di Lipari
e un ex allievo salesiano
Il :! I 111,tUt· u. 11. u 1·n,nnia i 1al.,to
,~,rlt·on.•~lll'nttu Il 1111uvn ,~••~<•u,o ,li IJl
l". 1•:. ".\\1011,, :;uhut111·1· "lio•nlh,I,
11 11ovl•U11 l"'t'Pt-illlt• i• t-.x Hlllt1\\·n th•I•
l"lsllt1111> ..,,h•,h11to di l't'fllllil ,. 111'1·
l'ti.D.DL...-...~n U♦u-.tutc1 Ur1t.torin ...uh•-.f,1110,
=---. E •.\\fooK• .Sh•11l1~I ha -1..1•m1n'I, nu•
I rilo J:n.u1d1" ~,ITt'tto •· ,IP\\ 01.lont• twr
i f'hcU di I htu Ho.:ru. ~ -:t,t.lu undtt1
lh"<.'11rforu, ,h·I <°lHJltt·n,loti -all'1-ÌJUIL
Scuola provata
e scuola pubblica
llltA,-IJ,I.\\ Xd llm.,111', 1• •Il'~
dolull'Uh• h1 llroslliu., c:-·t• nnn loll.a
.,.,,.,i,, M•natn tn, tu. i;4·nula puhhliua •• la
r>rh 11ta. Il CRt tu ••ht• Il
t•n•.Jd,•111,, 11..1111 H~1•11hhlf1 ., 1111
,nt-,1.stl Il ill(lln tll'I l~•llt'll:lo l>ou Bo•
,uo •h•ll11 t•1111IIJ1h•. ha ,..-ut11 lllll•
turt..., riltt·n•IIKNlutw. lh.•I l'CNt., "''UW
1110lt(• 1,, uutorllt, th•l l'lli·...-1..·. tr.1
c1t1 Il '.\\lluf..t ro tkllt1. G -ocrn1. n uou
t•fnq_ll4.D.tln,\\ dl <ll'Jnatatl e M•run,,tl.
l'ht• Ì!--t. rl,·onu I lor-, H.l!H a 1,,c•uolt•
1,rl\\ntt.·, did1lan.uuln con i fnttl
lu loro ..t.tmll tt\\'r ta "'it?riL•t.il <h.1110
• .-uolu l~nUJ;> d111 llcllµ"io,I.
Per i floli. dol popolo
Rhlll.Hlll.\\ CE•11111t.ort,I • L" Ml•
~'ll<lrhw Judllh II l'hìm J.uY. l.o on
Uallt-t:<h-1, p.•r rkurdan.• i lttnt IC•
nitori ht1nnu do11utn aUn ( 'nnl,l'TI
gnzinot ~,._lt,◄hum una loro 1n'4111rfutJ,.
Col r(onv,Ltu thitlo n.·nt..llt.o. "'I '-' 1u••
tutto 1•,mllt:znn· In :iQnoJn, !-IOlc·..dana
\\{tatuit.u l1'11udndou .Plnvln t,~,uu
t:1:1.Ht•,:rGr,t •. Q111-,.Ul ht"nctk~\\ n1wra
...oc.•l11h.• 1M.·•'t•~U•- 11t11l11 tll.U! luml11"8(~
•• ru,>dl'nm unh~ un Colta il."nlJII"•
ùl tlll'll dd 1>"1"'"'• chi, , I rlcc•
,·uni) h~11.ultn1111.·nlt., il'flruzh.uu, 11<I
c!IUCIU:l(Jn(• 11ec.uudu il nwlo!lt> di
Uou IIOM.•O

3.5 Page 25

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FEDE IN CAMMINO
Non lontana la libertà
della Chiesa 1n Ucraina•
Da una lettera di Su-a Eccellenza Monsignor Andrea Sapelak, salesiano, Visitatore Apo-
stolico degli Ucraini in Argentina, al Reverendissimo Reltor Maggiore Don Renato Ziggiotti
Solo da poche settimane sono tornato da Roma
tra i miei fedeli rscràini in Argentina per pas-
sare con essi le feste pasquali, e per comunicare
loro personalmente le impressioni del Concilio
Ecimtenico.
La domenica 31 marzo ebbi la ~ioia di gui-
dnre mt grande pellegrinaggio di fedeli ucraini
in Argentina - circa citiquemila persone - al
Sant1tario mariano di Lujàn. Benchl questo
pellegrinaggio sia annuale in preparazione alla
Pasqua, tuttavia quest'armo esso ebbe ,ma gran-
diosità ed una tonalità tuua particolare. La Co-
munità. rtcraina in Argentina volle tributare con
questo peflegri,iaggio un vivo ringraziamento
alla Vergine, « Aiuto <l~I popolo cristiano », per
l'insigne grazia della li/1era.--ione inattesa, benchè
tanto sospiràta, del Cupo dell" Episrop1110 ucraino
cd 1t11ico s1w membro snperstile in Patria.
Celebrai un .~o/enne po11tificalP r'.ri riro /,iznn-
1i110-ucraino, d11rn11te il quale numerosissimi
pellegrini si uccostarono ai Santi Sacramenti.
li'u di particolare emozcione pl'r 11ttti la le1111rn
di una lettera personale tlel i\\tletrop()litc, libernt()
- che portai da Roma - rir11l111 ai pellegrini,
in cui egli ri11graziat•a delle preghiere d,e 111tti
gli rumini in Arge11tin11 o.f[ri1·a110 ron tanto fer-
v11re per fa, Chiesa uc-rairm e per la sua persona.
Trasmisi poi /11 benecli:ùme del Metropolita.
Lei fi/1erazione del Capo de/In 110,çtra Chiesa
proprio d1tnmle il lvm:ifio Enmumiro, riempì
Sua Santità Giovanni XXIII i,:1nalza l'Inno del ringraziamento a Dio per la liberazione del Primate della Chiesa
Cattolica In Ucraina, Mons. Giuseppe Slipyl, che unisce la sua preghiera a quella del Papa

3.6 Page 26

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di gioi« e di .~peranzt' tutte /p comunità ucrnine
del mondo libero ed ebbi rocrasio11e di roslll-
tarlo t'Oi propri occhi ira i miei fede/i in A,.
genti no.
Ptrso11alme11te ringrazio il Signore e lo l'er•
gi,111 Ausiliatrire della gra1,rle grazin che mi.
ha11110 ronrPSSO tli essPrl' sinto testimone oculare
della liberazione riel 11os1ro a111<1to l\\1etropolita.
di aver polllto abbracciarlo qua.si s11{1ito dopo il
suo arn'r•o a Roma, di cirer potuto pcrrlargli.
Q111me same impressioni di gioia e di spera11::,~
porlai i11 Argentina trn i fedeli 11crai11i c,jfidntr
alle mie cure.
Subito dopo il mio ritorno tlal Co11rilio Ecu•
meuico, ebbi la gioia di benedire la Croce dell(I
wpohi centrale tlellll futura Ca11edra/p urrnina
in B1umos Aires. Lu cos1r11;;ione. gra::ie alr11i1110
pnrtfrolore (1p/lt, I PrginP, /Il cui p111roci11io .~orù
dediratu la rhiesa. procede con 1111 /111011 ritmo.
tanto dli' 'l'1est'c111110 1111/e le Jrwziòni tiella
Settimana Santa, come pure q11elle di Pn.~qrrn.
ebbi la soddisfllzio11c di refc,/mirle già nella
11 uor·n clii,,s,,.
llentre i;tiamo per i ,uominl'iare la ,·ostru•
zio11e de/111 rf'sirlerr:::11 prr il prim11 Vescorn
11rraillo in 1rge111i11a. l"opera di maggior im-
portan:;a rhe si impone è la rostru;ione di ,m
Seminario ,\\Jinore d,e possa raccoHfierc i mi•
gliori gior1111i 11crai11i flspiranri al sarerc/o:;io.
per assicurure l"nssiste11;;a religiosa dPi renio•
ci11q111mta111ila .fedeli ucraini in 1rgenrina, e
soprattullo per ltr riros1r11::io11e dr/In Cliies,1 nelle,
nostrn Patria.
L" liberazione del Primate della Chiesa Cat•
tolica w·rai111,. ;\\fon!>. Giuseppe Slip,,;, 11pre i
cuori alla .çp1,ran:a di u11 11rvc11ire migliori' e
11011 /01110110 per fo Clriesa in Urrai,w; ped, sa-
reb/1e - oserei tlire - pora cosa la sospirata
libertà della Chiesa Cattolirn in Ucraina e nel-
r L nione Sorieticti, se nel mondo lil>Pro 111m si
fossero preparate .~chiere di Sarerdoti, pronti.
alla rirostruzione tielle immense macerie spi•
rit11nli.
li nostro Seminario Uiuore ucrniuo in Rtnna
appare or11 come ,w'flpera r•eramente prol'dcl,•11•
:;iole. in rrri si preparuno iii sacerdo:io ne/In
propria lingua, nel proprio rito i ,fì.!{li di ucrai11i
l'lrt: ri1'0110 11elrEuropt1 occidMtlliC'. Per.•011111-
menre ro11sidero questo Seminario come 1111 com-
plemento pro!'t•itlenziale de[fo libera::ione del
Primate dellu 11ostra Chie.,a. Jlons. SlipYi. Si
l'Orrel,be fare un·opl'rt1 simile fo 1r_gemi1111.
e/ore ci so110 11111tejimrlute spera11ze per rocazio11i
tra le f11miglie 11rrni1w.
Cor1fi1/o, a quPsto fine, 111•1/e preglrier1, ilei Coc1•
peratori solP~iC111i. ai q1111ii è sww proposta fo
rnmp11g1111 a1111t111le ~.u/111 Chiesa. Li impvww i11
quest"opera di solidarietà 111111 tielle note distin•
tive più belle del/11 Chiesa: la caltulicità.
►}, A...NDREA SA.PELA"
ri, iroror, 1()0$111/im ilrl(li ( rrni11i i11 Argn,1ir1n
Roma S. E. Mons. Giuseppe Slipyi, Primate de-gli Ucraini, giunto a Roma dopo la sua liberazione, posa con
:!01 S. E. Mons, Andrea Sapelak, Visitatore Aposlollco degli Ucraini in Argentina

3.7 Page 27

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Itinerari Pastorali
Oro puro
sulle rive del Santiago
Le acque cfpJ µrnnrlc> fi11mt> Sant i(t~o in
Equatore. che eia ~eeoli accoglievano -ullc
ri\\e le capa11nt• l-.1\\Ml', cla po<-o più di un
a uno ,-pecd,iaoo '-Ulla IQrO i;ponda •ini,1ra
anche una ca~a a clu,• piani, am11ia e t•omo,la.
-oTmontata da una noce che Et>prnla la f'TI'·
--tmza del mi.-ionario.
Da vari anni su qua~i tutti I fì11m1 clrlln
pro~ incia Mort)11a-Sun1 ia~o ~i noi a, a la pr1·-
•rnzn del mi~•ionnric> ,. delle i11trepi,l1• l~iglil•
tli \\lnria Au-ilintrirt•, ohrr du· tl1·l hrn,n
rat!'chisla: ma il fim111· Sani iago. il pii, ~ran,1,·.
l'OD un aJ,·t•o di più ,li un dillo1111•t rn. 1u111
;l\\·c, a ann,ra 111"'"""" ,li tyuei pinnil'ri 1lt•lla
eh ilizzazionc 1• il,•I pro!!r«'••o.
"ì1•lrottuhrc clc·l l9(i(I il , ic-:tri<> apti-tolic-o ,li
'1,~nder.t l ra,-f,•rì in rpwlla rt>giont' inn,pir alt·
la famiglia nist1a111,-1111a 111•1 prof. l,i11\\'an111
Arco~, cbe rono.-.t•r ~pl,mdidamente lu li11irua
i t'Oall1mi 1lt•i k,, uri 1• c•hè per moli 1 ;rn11i
t'ra ~lato il hraceio dr,tro nella fon,1111,ion,·
r m•llo F'\\lhlflJIO 1lt•lla mi~~ÌtHI!' di ) aupi.
I •oltlati clrlle guarni~ioni di 'lirarlor " ,li
Tcnt•nte Ort1:t. di fronlt· al lìumt• Suitl'.11. 11l-
frirnno la lnro np1·nt rwlln co-.truziom• cli una
~rande tettoia (dlt' ~,•ne di caprwlla ,. di
,mola) e di altri l1wuli rapaci di tlan• ""flÌ·
tnlità a una d1111uantina tli ki,arl't ti. li primo
a11no i ragazzi uccoh i furono 4-5: nt·l ,1•1·011du
anno erano 8:{, tra fanciulli <' fa11tiullt.',
li 5 maggio d,hi 111 ~inia di , j,-ilarli.
Ero partito il ;:iomo prima ,talla mi•-ion,·
,li 'Yaupi aet·om1n1gmtl11 da Don Martino
Kri ✓.an e ila Ju1• rolm,ti gio,ani. ( i111p1c ort•
,li navigazione lungo il lìume ) aup1 io zat•
trra mi port arono 11ll'c,-lremu "'u,1 rh·ll'E,pia-
tore. doì• alla l'unrilln. do,e -.orge un fortinn
miliLal'f'.
Quella ,-cru• .iJl'«rri'l'u. mi :-offl'rnmi a ,•on•
templare lo '(lt•llat•olo magnifico dt•llc- at·qui,
dd Yaupi c·hl" 1,i me~colano col Santiago.
Gdho intanto diNro di mc le rallìi-he di mi-
Ir~liatrice: rrano i ,..,]dati, i nuo, i coscr1t ti.
rhe i;i '-lavano ,•.,ereilando ai 1iri. l,11 han•
rliera equatoriantt fru-.dava al "ento della ~No.
Cimyuc ort> di na,igazione mi a"c,ano fatto
cono-ceri' il lì111111•. La di,i-esa era ,1a111 huona:
la g10ruJLa illuminata di rnohu ,oh•: ,,ulla
zattera aH'\\ o 'fllll•i ,.emprP tenuto I pwdi
in acqua. ma il c·uorc molto ahu: le mit·
labbra m11rmor1I\\ ann un grazir al Crt•ature
di I ullc q1wll1· lll'lli-zze e l!ran<lio-.ìtà l"hc am-
mira~o lungo lt• "l'ondr dt>l lì1111w. h 11, o
visto gli uccrlJi. ~opnH lutto le ~a:tt.e. , olteg-
,,h,· giaJ't' " accompag11ur1• la rw;,Lra frni;:ilt' im•
bareaziom·: , irini ulll' /!rotte Òl'Ì Tuyn•,
, i~itammo duru11h• una susta. al1·ut1t• pi1•1·nl<'
e ll:rtt:tio,c M·in1111il'I H• 1·i fi.ct"rO ~Ji ~berli•fli r.
ci ,aJutare11111 1l11i rami dova> -.i ..hilanrÌa\\'allu
con tutta t·leganza e acrobazia.
Gli nlliriali I' i ,,ol,lati tli Puntilla furono
cort,•,.j,.,.jmi. l'Ì o~M•quiarou.o e funmo pr<'•wnti
al ;,ac·rifit-iu d,•lla :'\\J.-~..a che cel,•brai il giorno
dopo.
L.indoman1 i 111,,1ri ,luc k,, ari durarono
fatfra 1• pr11arono non poco uel rimontare
lt> a('quc d1·l fiume Santiai:u, Furono ~ci
ori' di non f.11•111• na, tgaziom·: cltnt•l t..ro
manoYrarc abilm1·n11• tra le ca,nct•· t• le
ru,•t•c. i l rnndai di ulheri e i ba~sifomli Ùu•
, 'era facili,,im11 in,abbiar,i o ,.fa,riar-i.
\\'er,o fo tr•• cld pomeriggio arri,a111mu
alla Ca,a-,\\li--io1w. Fummo ,;alutali da ~\\·.,ppi :!O::i

3.8 Page 28

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di allegria e cli g10111 òei piccrn1 e dei grandi
che si erano riuniti in più di un centinaio:
archi di fiori. ~randi cartelloni davano il
benvenuto al Vescovo. che per la prima volta
meucva piede in <JUella ll'rra. l\\1i baciarono
o meglio mi ~ucchiarono l'anello pastorale.
Celebrai la }lessa vespertina: salutai tulli
quei cari figliuoli, specialmente la famiglia
Arcos, che con il suo lavoro prczio~o e cri•
~,ia1ùosiino ha convo~liato da parlc di tulli
gli indigeni delle due riYe dèl Santiago le
maggiori simpatie, ,erso la no1,lra nù,~iouc.
Rimasi tre giorni in quella stazioue mis•
sionaria. La festa cli San Domenico Savio
fu una giornata di gioia straonunaria. \\'ari
hatte;iimi, crcsinw, prime comunioni e un
malrimouio riempirono le prime ore dd.la
mattina; seguì poi un'acl'nclem:ia-omaggio ci,n
la preFenza del comandante in capo della
guarnigione e con vari soldati venuti appo!li•
lamenle dal , icino forte di Mirador. 1 ra•
gaizi e le ragazze si mo~trarono artisti nella
declamazione di pom,ic e di canti in kivaro
e in ~pagnolo. Poi ri f-n una pari iIa Qportiva
lra militari e ki, ari. aJlietnla tla una viccn-
rlt·volc r caml'raLesca cortesia.
A sera visilum.mo le fertili coltivazioni e
il luogo 8U cui si prnitf'lta di far ~urgere la
futura e de6niliva missione; è uua località
più elevata ddl'attuale, al riparo dalle foru
rorrenti del Santiago. Poco più sopra rld
luogo prescelto $Orge il campo di a, i_azione
10 posizione magnifica, ma aocora inntiliz•
zarn perchè la pista 0011 è stata terminata.
L"ultimo gwrno vollero offrirmi il più bel
r,:galo e <lell ero ~peli acolo di una gara l'a•
1rchis1iu fra le quauro dassi elementari.
Furono un paio di ore brraùitisijiml': quei 6.gl,
della fore~ta. che lìuo a poco tempo prima
non a,cvano la minima idea ùi Dio, ()ra
-,anno già spiegare le pagine del ('ateehi~ruo,
rono8cono quanto il Signore li ami, vogliono
IJene aUa Madonna, so110 affezionati amici di
Don Bosco e di Domenico Savio, sono foJi.
ds1<imi di appartenere aUa Chiesa e vennano
il Papa. i] vesco,·o e i mis~ionari. Mi accorsi
dalla loro a11enzio11e prima del pai;to, come
ru silenzio e con le orecchie te~e a~colta11sero
alcuni versetti del Nuovo Testameut() ('hc un
loro compagno legge,•a a voce alta.
Commovente il saluto di addio. Non potrò
mai dimenticare quel gruppo di ki\\ ari ingi-
uocchiaLo sulla sabbia e sulle pict re della
riva, mentre li benedicevo.
La zattera scese lungo il fiume. lo di&<òi
grazie al Signore che aveva fatto germogliare,
:!011 a fianco di quei giganteschi albc·ri della
selva, un rcntinaio (li piantine umane, an-
cora tenere, cerlo, uin che già cominciavano
a dare germogli preziosi di virtì1 cristiane.
L'ultima parte ridia Vl~lla pastorale fu il
rovescio della medaglia. Prima avevamo am-
miralo lo ~cintillìo dell'oro puro; atlcsi,o ci
lro'\\'ammo a do..-er lottare tra la ganga e le
scorie che avvolgono qu(•i filoni di oro. l't·r
nove ore (quante ne impil•gammo per risa•
lire il fiume Yauvi. re!>O gonfio dalll· piogge
recenti) fummo sempre i,01to l'aequazzon<'.
La pioggia ci sforzava t·o111 imramcnte. I nostTI
robusti kivari remavano senza penlt>re la
calma e fat'evauo prodigi cli acrobazia per
0011 insahhiarsi e 110n sfasciarsi contro qualch,·
sroglio che affiorava dalle acque. Ogni Ianto
echeggiava il loro p-ido di gioia: « Pun1gue•
reiti: andiamo bc•nc! » e 1·i i11foncl1•..-a tran-
quillità. Eravamo coperti 1·on il poncio im·
peruwabilt> e saltlamentt> afferrati alla 1;at lcra:
si aspc11ava impazienti cbr quel , ia~gio
ave~se a finire. E i111a11tu la pioggia ci Oa-
gellavn spietata.
Toccam1110 lerra alle 5 di i:;era, n)a ti n1<pet·
1·avauo ancora Lre ori' t!i cammino prima di
arrh·are aUa mis::iouc. DoYemm•> atlraver•
!!are torrenti gonfi <li acque. U11 r«-~piro <li
sollievo. un ~razie al Signore ci sfuggì dal
cuore quando finalmente potemmo !(iuuger,·
tra i nostri. Mi resi conto delle diflìcol che
o,;tacolarn, lo ~Jan('io cl1·i nostri. ('a.ri mi1<~io-
nari nei viaggi apo~tolici. Però la grande
gioia die li acc,,mpa'!Ila nel lavoro di ,liffo.
sionc dPI Regno <li Dio compensa tulti quei
dolori.
Un particolare: ud più difficile della tHl-
navigazione. l'ull imo giorno, Do11 Marliuo c<l
io bla\\amo recitando I,, litanie !lei Santi,
quando ci venne ridea Ji sosLare un mv·
mento per raccomandarci all'anima 1h•I ba•
lesinno il ('W anniver~ario ùeHa morte rico1·-
rc~se in qu~I giorno e che aYeSSt' avuto un
qualche conlallo cou il nMtro Vicar1atn.
L'iudomani fui sorpreso qnando, scornmdo
le pagine <lei 11ecrologio salesiano. uotai che
PSall amt"nte in quel brivrno cadeva la ricor-
renza ùella morte di un coadiutore salesiano.
l'unico coadiutore salesiano kivaro, \\ inccnzo
lluamhutzaru, morto in un incidente aereo
al1•uni anni fa. Il ricordo della ..ua bontà e
df'lle sue virtù permane ancora vivissimo.
AUora lo pregai di conliuuarc, insieme ai
nostri patroni celesti. ad assistere e a in-
tercedere clal cielo pereltè abbiano a fiurice
e a maturare altre vocazi.oni kivare che
facilitino la penetrazione èristiana tra i loro
fratelli.
MONS, JOSÉ FELlX PfNTADO
Yescouo Coodiutoro del Vicarùm, di Ménde,

3.9 Page 29

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3.10 Page 30

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4 Pages 31-40

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4.1 Page 31

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COSTRUIRE
0/JUnle
I Salesiani, entrati alla Muyurina (Bolivia) nel 1960 con una Scuola agricola e professionale,
sentono già la necessità di espandersi perché Don Bosco s'impadronisce rapidamente dei cuorì
A bbiamo voluto dare inizio ad un difficile
atto di obbedienza impostoci t!aJ signor Jspel-
tore e rinnovatoci dallo stesso Visitator e stra-
orcliuario. signor Don Fedrigoui.
Non si tralta del mal d ella pie-tra, ma di
oec('ssità improrogabile per la 6opravvi~enza
dell'opera.
Co:;1ruire! È l'eterno de»Lioo 1Jei Salesiani:
il vesUto divtmta s tretto. perchi'- l'opera sa-
lesiana è gio, anilc e perciò in crc>scita. Così
noi o costruiamo o non potremo più ricevere
ne~~uno; <' se 0011 li rice, iamo noi, dovranno
andare dai protestanti che, fuori della Muyu•
riJ1 a, brurno cos1 ruilo un collt:gio NHI do\\ izia
di rut~zzi.
E abbiamo incomincialo alla moc.la di
Don B1lcico, cio<' non avendo eia paj!arc, ma
sapendo per certo che la .'iladonna non ci
lascerà nei dehiti. Cc lo ha già dimostrato
l'anno scorso. A pane 1n quc;;1io111• dei mezzi,
che l'i ha fatto pio,·err a 1t·1111w r mi,ura
giusta. ì\\laria AusiliaLrice c·t ha aiutali iu
modo che q uesl a opera, do[IO rhu., anni
di attività. è già insufficicnlc a contf'nere
tulli i ragazzi.
La battaglia per la conquista d.-·lla post•
zione fu dura. ma , il Iorio~a p1•r la se.nsihilc
prolczionc deUa Madonna c di Sau Giuseppe,
titolare della ca,a. Ora ~i.amo rientrali nei
ranghi della normalità e lavoriamo a prepa-
rare a1 Paese tecnici rapaci e cattolici atti,·i.
Non manca chi ost.c•ggia il nostro lavoro.
Ci fu chi approfittò <lei cambio dcll'Amba-
scialòre Americano in Bolivia per dargli ~u-
bi to queste ltLQinghiérc informazioni Milla
no~tra Sc,'Uola: (< Uno spropo;.ito dd Go"rrno
holiviano aver affidato l'op1·ra clclla Muyu•
rina ad una ca~ta ' religiosa incapa1·e, 11011
avendo che poclii allievi e Lre profes,-ori iu
lulto >>.
[ faui sono tanto di versi c he siamo co-
strett.i a fabbricare proprio per1)hè nou c'è
più un posto p er un solo letto.
In quc~t.i gioruj poi, in occa~ione delle
feste patnc, i nostri ragazzi, in g ara con le
~cuole locali. hanno vinto nel lorll<·o di calcio.
nella corsa a cavallo, e hanno ottenuto il
primo premio com e prescnl a,,.iooe nella sfi-
lata µenerale di tutte le scnolc. Questo ha
provato che i ragaz:i:i non li teniamo solo
in c hie,;a!
Ci manca ancora la banda. Se la 1\\-ladonna
ce la manderà. faremo s trabiliare tutta Santa
Cruz, perch~ qui sono pazzi per la banda.
i\\:lcntTe i;i lavora neUa scuola agra.ria. vi
sono altre alti, ità esterne che mirano alla
bonifica di que1,Lt• popolazioni. Le principaU
~'"'" roraloriu e la cura d1·1 sold ati.
L'Oratorio fo~tivo risente della ma11canza
di personalr. ma i1u:ominciu a far $Cn lire la
..ua iuliueuza ,ui ra~azzi e 1,utle famiglie.
Come- sempre e clo\\ u11que, l'e>ralorio è- una
opl'ra rhe a Itrar le !;impal ie e a.rrh a al cuor..
df'llc famiglit•. OIIro a quesle> oratorio. d ur
1>ale:;iani <li qui da.rmo , iLa ad un altro ora-
torio in ~anta Cruz, la capitale. del diparti-
mento, ~11 I i:rrc·uo eh.e ulipeLLa la crear.ione
cli un nostro i~titulo con scuole professionali.
l,n altro la,oro cl.te curiamv con dedizione.
i: l'atti,ità tra 1 8oltlau. Questo i, nn poco
il dopolavo1·0 di chi scciw•. Ci lia colpito il
numero di gio , anol Li che s1 potevano m-
contrare raùuuau: due ca~rmc con un com·
plcs~i,o di 400 soldati.
Sr ~i peu~a alJa fa I ic.i che st deve fare
per raggiuu.ger1• i c·entri sperùuti ndla fo.•
resta e sf'nza si rade per un numrro rido I Ii,-
:;imo di pcrso11e. appare rvidcnlt• la c>ccezio-
nale fortuna cli aYen· a ilisposizioue un nu-
mero co~ì rile, a11t1· d1 (agazzottì ùa formare
alla vita crÙ<1iana. Non sono 1·appella110. 111a
mi hanno a('<'Cltato a cdcbrarp la Sru1ta J\\,lrs.~a
ron la predica, c<l nra siamo già amici: tre fa. :!Of)

4.2 Page 32

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Quanto ,..-j_, o è in qut•,,1i
l'uori -.1•mplici il ,,·nti-
m r.nto rcli~i&o!
Q1w,ti giovanoIli •o-
n o 11ua..i tutti bai 11•1.-
zat i, 11erò vh,ono ndla
~l'h u e pen:iò 111111 , ,••
douu il l'8trrdot1• c hi da
5. <'lii clu IO, chi tlu 15
anni: pPTdò non -anno
nulla di reli~iom·. all'i11-
fuon ti, un "<'plO di l'rn-
c·n molto rudiml'nl alt'.
Qudlo che In fr1•tne·
rt' ì· pt'u,are rh,· que~tc
lllt'Jllt ,emplici hOllO 1111
t errt•no ap,·rl o a ri-
C<'\\ 1·r1• la "eml'nl<' pro•
Sant& Cruz (Bohv,a) • I 5olda1,. preparai, dal S3eerdole saln1ano, chiudono la
novena " pro Conciho Ecumcn,co" con una lervorosa Comunione.
11•,tnult' O ('OffillllÌ'<la.
f: pn questo clw noi
1·1 11rroccupiarno cli 11ue-
mip:lì1· ,li 11f111·1uli ltannu rhlt',.lo di rcp:olurl' lu ;;Lo la, oro ,. ci ~<'mltru di ~ra nde impor-
loro u11i111w 111a1rimu11iul1• ,. 11111i lurnno farro lan:-.a: la i;.truzionl' 1•111• 11ur,ti giovani rit·t•·
lu Sa111 u Pa,quu.
vono i,1 t'UM·rma. le ronf1•s~1011i e le c·ornu-
L'uhima g1·ar11I.. rou,ola1.1,111~ die ci tli,·d..ro nioni r ht• 11111110 qui. p1•r molli -.aràJ1110 tll'II<•
que,t:i ,-oltlati fu la •l'ltimana « pro Conc·ilio poche t•hf' potranno l'art• rwlln loro vita. <'
Erunwniro». 1; obLi.imo fatta 11,•llt> ,lui' ra,1·r11w, pt'r t ull i ~arnnno qua-i l'uniro contra,., C'lt·oo
in 1h11" lt·mpi ,Ji,1i111i. Pr<'1•nra1i ,lullc 111·,·1l11'1w alle teori,• rom unis ti'.
donwnkuli i11 l'UÌ a,,., o 1<J11•,,,,. , oh•· purluto
Que~11• cJut' ~wllima111· pro Cvnrilio ri h.1111111
d el C11nrilao, arc:N Iaro110, ullic:iuli ,,,Ido ti. dato , t•rnnH•nt (• ~r,;uuH t--odcl1}-lfn~oni: fJOt'-1'1oio1no
di .,ffrin· 111•r il Papa 111 r•·<·ita ,lcl "-1111111 din· chi' in 111w:,te s pt-rdutc· laude drll'Orit·nr r
.. ,I, Ro,-arao in 1·n111tmf' prr no,·•• ~•orni conl't•cuth i Bolhiauo parole tlt•I l'apn ,-0110 s tate n,t•crl-
1·011.-lUflrrc ron la romunimw 1!••1wralf' lall' t' r h<• il ,uo de,-irlnin di preghitrt' pl'r ìl
« pru Cnn,·ilio E1•1u1wni1•t1 ,.,
C:oncilio ,. '-l:lll) r~audito. ()u.--.1a ;,. la JIONlr:t
\\iurato ,lai roadiutur,· Ho~!>O t1 da r>ou P11- ,01]di..fazione, unita a tplt'lla da aYt-r potuto
h•11Li11i. 1111 lt• I,• ~ere, ali,• :?o. iucorn111c1tnu1110 dari' 1111a buona inic:>.ioru.: ,li s11irito cri,1 inno
il Santo Hu,ario: rulli pn•;.i•111i. lt- fnmiili<• a cyue111t• menti qua~i aurora vergini: giova-
l!Pgli IIllì<•iali 1·ompn•,1•. 00110 il Ho,ariu, In notti cli 20 anni che non hanno mai , i~t ò
« buona 110111· u e- poi nwu'ora di catl'chismo il cinematografo. che non rooo~rooo la radio,
in tn• l!ruppi ,Ji.aj111i. Pa"11ti i no,·t• giorni, t·Le gioi,cono al vt>tlt>n· fun:rionare un mh·r•
amiamruo pt·r le conft•-.-.ioui; -.i confc>,,-aro11,. ruttore <lella luce...
lulli. ~,•111111 ,mpra un 1wzzu ili lt>gno d1P
sl'n i\\a eia troballanr o M•dilr, sotto un tetto
di po1,:lia, Lru most•1•ri11i, poh t'rc e ~por1·izia
in ahbonda11:r,a. Però, rhc• sodrli!-faziond Clll'
anime huon,• <' ,emplit-i! l_)u..-<ti giovuni strar-
riati. ,-ud1t·i, >-lanrhi tlul la,oro rluru nd
quale 1·011•i-.1t• la loro '"ita milit are•. hanno
l'anima n1•::l1 occhi: orchi limpidi, ._,,r,•ni, ù1
fa<'n' hrut·iatl' dal ~olt' ,. 11r,•111aturanwn1t· ~ti-
p:urat,• tlnlla fatica e dalla !lenutrizi01w. Cnn
du~ a, irlitù ,,·ntvno p:ularc rli religiont·, 1,
come pn•guuo! \\ ,.e,,i pur uto Jilmare la com-
punzio1w 1·011 cui ,-i in:!i11uc·d1ia, ano pt•r t erra
p,·r 1·1111fo"ur,i ,. la ,J,,, uziun,• con rui ancia-
, anu 11 r,·,·itare la 1wnit1•11za tla,anli al cprnclru
Ora ln \\ln,lrt> I,-,pt-u ri,·,, d,•11•• Figlie di Maria
Aw-ilia1ri1.·t> La portalo altre• dup :,uorc- ,-pa-
!{IlUOlt": , a n,~ì prentlt·1ulo c·orpo il prni(t'lto
di uo·op,·ra delle :,uor.- pt·r le ragau:t·. ~
un·01wra -ommaml'llll' 1wc1•,...aria clii' 1·11m-
plc1nà In no~, ra, ge ttando le bm,i rli>lt,, l'u-
1u..rl' fami ~lir cri.Hia111·.
l,o,-l andt,• qur;.t 'opera ,lt•lla l\\luyurina a pttt' o
a JHll'O , n aflian,•au,lo,i nlh· altri• co ,. ili
Don BcrM·o udfopcra ,li 1•,1t·11,ione del r•·!!no
di Cri,to ,. pt·r l'a, ~1·1110 ,l i un mondo mìgliort'.
:?JO ,li i\\larin .\\u~iliatrirt> nppt''-U a,l 1111 ultlt'ro!

4.3 Page 33

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Guarito da tumore a un rene
Nei mesi cli ottobre e novembre 162 il
rev. Don Andrea Martina, Parroco di Appen-
dini, giaceva a letto nell'Ospedale Cottolengo
cli Pinerolo in preda ai più acuti dolori.
Essendo ormai ben poche le speranze di
salvarlo, i medici pensavano di tentare un'ope-
razio~e. Si . trattava di asportargli un rene
perche colpito da tumore. Il sacerdote si op-
pose. Fu portato a Torino alla Piccola Ca.<;a,
dove il dott. Galizia gli fece una serie cli ap-
plicazioni.
Le speranze erano poche, ma la fede dei
parenti, degli amici e dei parrocchiani era
tanta. Si fecero molte Comunioni ed una no-
vena a ~laria Ausiliatrice. E hl grazia venne.
li rev. Don Ricca, quasi presagendo il m ira-
colo della guarigione, quando il male di
D~n ~Iartina _era più intenso, disse ai parroc-
cluaru: ~ Abbiate fede e vedrete che il vostro
Parroco a Natale sarà tra voi ,>. Il Signore
lo esaudì. A Natale Don Martina cantava la
S. Messa. Lo stesso dolt. Galizia dichiarò mi-
racolosa la guarigione del nostro Don Andrea.
L11sern~tta 8nro/it1<1 - Pmtrolo
SORELLE J1,1A.RTTNA
« Non hai abbastanza fede in Maria Ausi-
liatrice! »
Dall'età di 15 mesi La nostra bambina era
nelle mani di dottori e specialisti per una
lussa;J;ione congenita alle anche. Dopo un
anno e mezzo di cure, che la piccola aveva
L~ascorso fra ingessature e appare~chi, un
g10rno tornavo a casa con la bambina sulla
carozzella, quando incontrai un'amica, una
vera Cooperatrice Salesiana, che mi chiese
informazioni sulla sua salute. Nel mio abbat-
timento le raccontai come si trovav11 la bimba.
Lei mi rispose: «Non hai abbastanza fede in
l\\laria Ausiliatrice e nei Santi Salesiani~- Poi
s'interessò lei stessa per farmi avere un abi-
tino di S. Domenico Savio, che io imposi alla
bambina, cominciando le nostre suppliche.
Dopo sci mesi la riportammo al controlln
medico e radiologico, dove si verificò final-
mcn~e un notevole miglioramento, che poi
continuò. Ora la bambina cammina bene.
Appena ci sarà possibile, porteremo la nostra
piccola a :\\1aria Ausiliatrice per sciogliere il
nostro voto.
Pt1!rrog11u (C\\lneo)
T genitori TERESINA BATTISTA GlORGIS
I medici avevano predetto poche ore di v ita
Un mio carissimo nipote tredicenne, col-
pito da dolori improvvisi, venne ricoverato
d'urge~a in ~a casa di cura <li, :\\lilano per
essere 1mmed1atamente operato d appendicite.
l\\la quale non fu la sorpresa del chirurgo e
dei medici assistenti nel trovarsi dinanzi ad un
caso di peritonite avanzata non solo, ma di
altr.e gravissime ~mplicazioni ! L'atto opera-
tono venne compiuto con poche, anzi con
n_essun~ SJ?eranza ~i salvezza, così da predire
ai geniton desolata poche ore di vita per il
loro amatissimo figliuolo.
Ma la ~Iadonna Ausiliatrice e Don Bosco
invocati con grande fede, ebbero pietà di noi
ed esaudirono la nostra preghiera. Dopo una
settimana di ansie, il nostro carissimo malatino
fu dichiarar~ dai medici fuori pericolo, e, ad
un mese dati atto operatorio, _gode buona salute.
.\\1,/(lu•,
a.;. '\\iOl\\ìlt:-,;1
La Vergine premiò la loro fede
Rendiamo vivissime grazie alla Vergine Au-
siliatrice e ai Santi Salesiani per la sensibile
protezione avuta sul nostro piccolo Gian-
franco. Tante e gravissime furono le ansie e
molti i giorni passati in trepidazione per la
sua salute, ma la nostra fiducia non venne
mai meno, anzi si faceva più tangibile quando
le speranze umane sembravano perdute. E la
Vergine premiò I.a nostra fede. Adempiamo
quindi I.a promessa fana di pubblicare I.a
grazia inviando l'offerta per !a celebrazione
di Sante Messe e il dono di un oggetto <l'oro
a noi caro.
C1w11>ia11c,1 (Tur111<>)
CON!l!Gl PALJ\\IIRA E GIOVANNI C,\\SSLNA :!I I

4.4 Page 34

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Guarito da embolia e paralisi
Il marito di una mia figlia, Claudio, qualche
tempo fa fu cc,lpitn improV'l0isamcntc da un
torte mal cli occhi, tanto <la far temere la per-
dita dell'occhio destro. Trasportato con ur-
F;enza all'ospedale, fu subito sottoposto ad un
uelicato intervento chirurgico. Intanto no,
tutti di famiglia ci rivolgemmo con grande
fìduciit ., 8. Giovannt Bosco. L'operazione
riuscl bene e subito incominciò a migliorare>
tanto da poter ritornare a casa pcrfettamcn~c
guarito. Passati alcuni mesi, il nostro Claudio
fu colpito <li nuovo da un improvviso attacco
di embolia, che gli tolse la parola parali:1.zan-
dogli Lutta la parte destra. Costernati, l'affi-
dammo con fede incrollabile all'intercessione
di S. Giovanni Bosco, mettendogli al collo
la reliquia dcl Santo. Il giorno dopo si notò
subito un miglioramento, che andò progre-
dendo fino a guarigione completa. Ora sta
bene e può compiere il suo lavoro quotidiano.
Roma. Vm Tt..\\rt<ln8 1 t
/\\NNUNZlATt\\ EUSEPI
Licia Veninata (.\\,lo<.l1co Bassa-Ranusa) àwnJo la m,mmo
nrnm ilnt3 con pressione nhis.s1m 1, h1 raccom.indò a
M. A. e ,;_ t , . li. onenenuone la guariricone.
Ch. F . Sandrl (Tormo) con l\\11uw di M. A. Ottenne il
sti0 r1stabi1in,cnto d3 una m1latt1a che m1nucciova li
proseguimento dell.1. suu vocn.7.it>n~
Lina Rcgl[iorl (l;a,·ona) rnccom rnd:1n<.los1 a M. A u a,
Santi Salesiani, ottenne h, ecomparsa di una pnlmontto
e lu n.ccessnrrn tmn quilhtà di animo.
Maria GaglJanl (MirabcUa lmbaccar,-Catsnm) nello
-.confortt:1 si rivolse- :1 M. A., chè l'n1utò nd appianare
una sir-unzione merc:scios:a.
Margberh:1 Navarra (Tonno) m.inifcsta la ~u• r1co110-
,cenza a M. A. e a S . G. D. per la guarhiion,· <lei rrutellu
da intano car<.linco, e chcc<.lc altro J'(l'llZia.
F'am. G!ordano-Conrono (Chieri-Tonn•>) r1uonusc,mt~
ran~ra~ia M. A., S. D. S.• O. F. R. per grazio riccvtJta,
I.. t: G. Sereno (Torino) rh1graw1no di cuor" l\\l A..
S. G. 8., S. D . S. per l"ottimo esito degli ~san11
Ollveut Bartolomeo e Saeco Gervaslo (Cist,•ma \\ $11)
u1 una cadu ta. ripQ:rta.ronn unt> la Irattura cranic-a, I' dtro
la ronura di una gurnb-J. Racc•)man<.la1ttlosl a M. A. ~
J s. {;. 8.1 f!Ut1rirono benl· ambcJ ue.
Giosu<) e Giuseppe Rossi (Bcvcrntc-C<;mol d.:voti d,
S. G. 13., uscir,mo illesi dal camioncino precipiraw in um,
sc.1rp~t11 in ,l.!guito a brusca-frunal'B.
•u.•Rina Cbcvron (Chatillon-A<>•ta) ctm utfo rtn <.l1mu,1r.1 lo
rieònosccn"• 11,i. A. a ::i U. B., ., S. U. S. pe.r
diverM: grazie ric.:cvuh:.
Teresa Cro,,.1 (1\\1.oncalitr1-'l'orinn) adcmr1c h1 prom..-ssa di
Qlf~rta ,. prtH~tJ grotitudinu .e M. A. e a, Santi 'ìalcsi.lni
Lul,:.i M. Arias (S. l'eJro Tldqucpaquc-:\\fr11s•~"<>) rmgrauo
\\1, A., l'i. C. H., S. O. S. r,t,r un J,trnn l'avore ottenuto.
Rosa Abenavoll Cianl (Roma) con ofleru per le Opere
Salesiane ringrozia S, <.:. B. del m,gLiornmentu Jel mJ•
nto, colpito da infarto cardiaco, • chiede rreghiere p~r
la compleu. 1-:uarigionc.
Teresa Santhià (T runznno-\\iercelli) sorpresa da oll1l
lcbbrn d(,po d ritorn<1 dull'ospedale, $1 rncc,>mandò ,,
M. A. e guarì al aecundo gfomo.
"'ttnurr ,.,.,, f'trttl'rcPrr111m1 dt \\,Jar-,u ~ 1mhatr1ct1 ~ ,1, ,...,\\ Gw-
t arm, Ru~ro, d, S. .\\ln,;o \\ Ja::nrtU,1, di .,;:. Dimtmit4 Sàr•m
" tlt nitri St1ni1 d, /),u o/rruu I, tmn anrhr im,iufh offt·ru ,:ti
;,i/rmt1W1t ty,- "i<lltlf l\\lr ..., dl r,nqr.uflmtr,,,o - , rt,:u,nt,:
;\\l,ru.aJni PolJ\\(.'leo - Acuto Ritu - Addo SaJva.torc - At,::neJl1
Ferdinando - l\\gu~ha Cnrrnelo - Alberto f'nm. - Alhr,go Anqctr
Al«c, ("onre1to - .\\Jfon'J Cllmtrl• - Allooi,, Giu•~rra
Altavillu ,\\nnu - ,\\manda G11c1nno - .\\mh.J"05ini Silvano - Amc-
lOSI Uomeuico - AndrinJo ~~on.1rdn - '"\\ru:e,Ln, Vnler1a - An-
lOJ!ntl C..:oncetta - AriolJi Fnm. - Audi!;io M11h in.a - Bn11,r •i
Delftt,:1 - lhlnnitni Giordana - IJ:•ls-nmo Aum.'S~ - Bsrb{.,,"Tò J in,
llan,s_.rni Dott. Gi(lrgJ-O - U1.:~n.l11 Anna - Bi:hn1mo Fchcma
r:ti..•r,,1 I.i f\\,t1hn~ - llcrtt"tla Luu1:1 e Giovanni - Atrtrmci Adele
flt:rhlldi Rizzi :\\torin nctl(:hi Dirce - Binnchi Cc.,ni Clotilde -
Hmnt:him Polen, 'lina - llrnm,"o Nlagt!ionno 80..1:r, .\\lm~ -
lloo.rino l\\T,irghC"'rita - lic,n111,;e2rua Ciovnnni - ~mnJlo C'~m.-
dnn - Honno ilni GioY',Lnni - Hortolnm.a:i-i Rosa - Tlosco Cftt.e-rin..
- 1lQS10 Cn.rlo Alhc.r1n - llr'1J.UH 1:Smrln \\ itttrrino • 1Jr11~asc<1
Ida - Buec.arelli Trrt-,,ii - Bus:ll t ri Pietro Calzoni CJri., -
Carn,nia ,\\nna - Cnmbi1: On,,rinn C.'nmprc~c Fam. - C'nntn-
mcs.so \\L:i.r~n (;N:.-1:1 - C;rntìw:101 F.urnco Filon'k:rl.A .. CanzoDl n
~al:-a - Capor,c.•lto I\\l.trio - l'llprioglio C"~vAUrro Gina - t:a-
ravag~J Prosse-d~ - Can~M Curio - Care.nn Pietr(I .. Conboni
Pietro . C';t..~.tralli Kotv - <."sselta C'laudin ~ Casflt: l...e,.me - <.':1-
'Stellì l\\f1rell.1 - CùstelU llOBn - Ccscan Robcno - Chiarr,otu
Camtllo c;imino (jjuseppe- - CiccngHone Llnn - Coo.tt.u G iltr
"""" ~ Alberto - l'<1lma \\nl(ol<> - C:nlamha ç;,u,eppiru, - t"or-
hr.Jhm :.\\tnrJetUl - Cùr<lero Corinrtn • ( 'r,rgo R.aITUloa - l'oaa
C.'aterina - ("urr, Vl .1ri.o Dalmon~u llruno • Oamnrco llruna
. Dam.1"<• f'nm . D'AmhrDlliO Strar,poJo Ann,i - Dal Pr•'
Amel ia - Dt1m1nn1 .\\triga - D'Aurjlio llfan:1 - Oet.!è A1,nt1 -
me:nn o... De:fcrran Caterina - Oc Genn:1 \\ti11a • Dc.•lt;1µn11re L\\.lnrin
Ot!'n\\1lrt1n Gi:se:ln n~mf)nlct Plncido - lltoaro
rin
Coniu;.t'i - o~ ~ilvn 1\\lnrisà .... T>ez:nni Al.lr':1 Di Frnnccsco Anno
.. Oimicluno F.~lc..· - Diocc,nze □0me,n1cl.l - Oomic-rn Ad~lè e,
Elicc - f>rngont An·..:,•la - Du~u.gn-an Luis.a - Elli Ciiul'tcf'l!f"c •
F.nriet10 Giovanni - fasuno Ct.">niuQ'i - fi."attnn Cont'\\1..ci - Fnu.s11
L..ucia .. Fedeli E.rni:,;tn Fenngliu C.io\\.'nun1 - f1~mri Domenico
f!'e.mni-. Ciu'lcppln:1 - Fi1rtni .\\rawonl' Amelia - Firpu :\\1urin
- Foldeltn çi\\\\. Aninnim, - F'rnnccschini Bcmco ... Frunco
...;aJvntOTe - Fravi5,l!:I \\"iut1nu - Fu~1 .\\n,.:\\Mu - (;nfnntc L1c:u1.n
Miarin - C;.,111 (;_ \\1 - Gn,nb3TO C;1miUa - Gàmht.•tti ArtJ-tiQ1inu
• (;,1r1,?RntjnJ P1crinn Gn:riA:liò C:iovunni - l..inz?,,crn 1\\t.rria -
( ;enn:un Elt:n.ll - Gh1d~ 1i Fn.inC"escQ - Ghù.lini Pie-rinn - ( ;11\\-
chino F'am, Gi:.11t1,;.n~o Nun't1.:tU - Gioie .\\lur:t - U1ò\\;tnnonc
C.an Jida .. (ilau\\UI Emilia - (;oheno Ciuseppuu • GohnrH1
R1nu - Gonell.J1 Alrninn - (ìcrctti (..'~mr,n,·ee:ch1 \\1..aria - Grn~...,
1\\ntunio - Guìd::ttì Am;~la rnnnicicilo P!i:..qui,linJ - (\\fi1ldj
Cld1H - 1.Amberto Fr.nncesco - La~e.reILi VanJa - Legno111
Gius•'T'P< - Leo11<1rdi Ro,,; - L<,on ,ni \\1"ri• - I.i Calzi !\\fori•
Llòtti Hizt.o Cuterit11 .. Lòhin11 ì\\farin . l.m'l1to lol:rnJu
:\\1afotc..'$la Uotr Angelo .. '.\\-JanaveJlo c.:urnul,(1 !\\.lan~_Jrlt ..-\\t
tilin - !\\L.tn~c.•ru-..i H.o-"'tn:l\\ • l\\larini Erm.'stu + i\\l..ronc f\\.Wia
\\l.irtini \\nn;;i - Morunn C.1rlott.1 ::\\1o.rtinì ~J..riit • J\\.lt.'C-C,I F"m
Z'vl enn ~llu. Anl(cl 111,1 - ;\\ledo :\\m;:e1u - ,-1orone Bi:~, rir.t· - \\ l uu.
<;1ovannn - _\\.tullo Domenitm - \\l(mteJion(.· Uo11;1. An m1 'Mo-
ràndi OJJHo - l\\:loreu i ~Jan·htmrn - \\lnrisi \\1nri.1 l\\.lornonè
(;at!tano - I\\loU)'ll ,·'\\nnn - ?\\ lozzon Uom.!'mcn ~·1uJn'lS.nno
Dumenir"1l - !\\-tuquraca l-1arn e Rnffac:h: - '\\:;i," horrn~ - Ncgr,
Vt'rt~zi.t - '\\Jl·;i..-rini \\ ' ittl'lri-u - ~ioolc..•1ti Rttffndce - Ohicini Re..
iuta - Pad~rru GehruJc - l''adul11~-1 Rulb(crt» e AJtt P:uoJ.1
Calli<eo - l'•!eno ',icolò - Palomt,3 Maudalena - Pani•i Abro •
Pdrian: Lui~i e Cru-lo - Mn.rissia Teresa - 1.Jnttinoul J\\.hria Sa-
bin11 - Pclhuc•ri 1 t r'Clbòt e A.1lg....!a - Pt:?liz.z.nri Chovanni - f''e:u-
11,11..io F.rnc:,tn e Rv .inrt - Pcn n.,ta l\\lfjthdt= - l.,t-1ri ~ I. Lunt11 -
Peste R nnu Pini Luisa - Pi 1\\'1,one Provcnt3lc Mnna - 1'1ol.
ton~ Lu.da - Pomnlu:o V,rgj1ù;L • Premt.Jh 1\\laria Luìi,ra. -
Prt.•pp1 ScconJo - Pr1.1Lti Primina - l'uceiardH Giovanna - Pun21
V1tali nn - (Jtm~I n Pfora - {Ju.,Jµw Secondina - Qumtavclli P1e-
rrn11 - H.a.uai i\\)i..ria - Hch,.,rn U ,anfrnncQ - Ril'loni Marina •
l{inaldl l:lda - Rinalili Gumnn - Rispa h Rita - Hi>lori Ciuhan,
- H.lzzoho .H.cmJA'ÌO Robu.steUi Domenica .. l<ofuss, CrUlt1ru
- Romnni Aù.dc • Romu.nQ Angdn • H.Qmt.-o Giulia - Rom~.hi
G ius~ppè t: Emilit, Rc¼u1cl11 Au~~te - Hos~o Alcide - Rupan,
Racl1ele Russo U.osariu .. ~ahinin.o Pudn - Sundn ~ergio •
!ìer.r11 hdelwta!li - Serra. G. R111fr.Hi1 - SiJvoorno GioVllilni - Si-
munlnl Etcllu - Spnùa Enricn Ernestino. - Spe-rino Girut - Spi..
talcn .\\mon1no - ~ud.u.nQ Angelica - SupPQ Ido. - ~utu Zac-
con.ì TcruBn - Tamiani Arrigo - Tibt.--rt.i .Almlra - Tirabosc:h1
l\\-bria .. TassiStro Luis-jta - ·rortoN Rosa - Tosc:-111 Mitr~herita
- Trabucchi viuscppina - Trinelli l.etitìo - Vncchclh •·lnlunne
- V11llctta Enrico - Vtrc.t;;lli Angt"l.11 • Verri Piera - Vig:rllllo t;1ulu1
- Villfl.•Jlo Ctll..:.rinel - VilJa T«!res:l - Virzì !.\\Ila.rin - Virnli I\\1ann
- Zavstl1ni Ada - /..,cnan 1-lo~a - /...on1 C..:U.rmen - ;1u..c.clu:Hi Lm:,t.

4.5 Page 35

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ti}, 1. ·,,1l'' tr· iwr ,li
S. DOMENICO SAVIO
Guarita da mortale agranulocitosi
Ai pruni di marzo del 1962, un male di
natura reumatica mi costrinse a letto. La
febbre saliva con un crescendo impressio-
nante. Tutti i farmaci somministratimi furono
inefficaci, con perplessità degli stes$i medici
curanti. Le analisi e le ricerche risultavano
negative. Soltanto dopo l'esame citometrico,
si costatò che si trattava di una :tgranulocitosi
e il verdetto fu pronunziato senza reticenze.
La stessa giornata fui ricoverata agli «Ospedali
Riuniti •> della città.
TI mio caso era dei più disperati: solo un mi-
racolo avrebbe potuto salvarmi strappandomi
da morte certa. Sebbene non fossi stata infor-
mata della gravità. la intuivo guardando negli
occhi i miei quattro bambini. La Madonna, per
intercessione di S. Domenico Savio, di cui por-
tavo l'abitino miracoloso, c cli D. Filippo Rt-
naldi, operò il miracolo, del quale avemmo
delle manifestazioni evidenti e innegabili.
R~KJrio C,ifohrin
A.~SUNTA ~IISIANO z.-latncc
Immediata scomparsa di tutti
sintomi
gravi
Lo scorso ottobre la mia mpotina di 7 anni
l\\laria Cristina venne improvvisamente col-
pita da una grave forma di meningite. rl
pndre, medico, comprese la gravità e sommi-
nistrò antibiotici. Aggravandosi la piccola, a
tarda sera chiamo a consulto il primario del-
l'ospedale in cui da molti anni presw la sua
opera come sanitario. li professore confermò
La diagnosi e consigliò il ricovero in ospedale.
Sono tanto fiduciosa m Dio; perciò mi rivolsi
al Santo Domenico Savio perchè intervenisse
e risparmiasse la dolorosa puntura lombare.
E come intervenne! L'immediata scomparsa
Ji Lutti i gravi sintomi della malattia fu costa-
tata da diversi medici e dopo pochi giorni la
bambina tornò a casa completamente guarita.
Avevo promesso di segnalare l'intervento del
serafico Santo ed è con tutta la mia ricono-
scenza c.he chiedo venga fatto conoscere.
Ntroia,w (Milano) MhLANY Bllìh.R V. LAMPUGNANI
Una porcellana di S. Domenico Savio
sulla casa
Una notte, ad un metro e mezzo dalla mia
casa, andò in fiamme un capannone di se-
gheria. Fui delle prime ad awertire il peri-
colo e pregai tanto S. Domenico Savio, chie-
dendo )a grazia che tenesse lontano le fiamme,
che divampavano spaventosamente per la
lunghezza di 30 metri, fomiando un rogo che
durò diverse ore. Finalmente giunsero i pom-
pieri e per prima cosa isolarono la mia casa
dalle fiamme che imperversavano. Il fuoco
arrivò fino al confine, ma non lo varcò: parve
che persino le fiamme sapessero distinguere
il confine <lelle due proprietà!
Ad un mio prossimo passaggio da Tonno
\\'errò a prendere una porcellana con la figura
del Santo da mettere sulla casa, porchè la
protegga anche in avvenire.
1ilbinfo (Coninl COl.01\\LBA ClVELU IN MASCETTI
Giuseppina Tamara (Horgwn,nero-J'.:nvnru) offre un
Sègrto della sua riconoscenza u S D. S. rer la felic,•
nas.-itn Jel fiqlìnle•lrl
France.ca Martinl Lucarinl (Tonno) raccomandò o
S. O. S. d1 Clii portqva l'abJ1ono, lu propria matemit:i
cht: si risoJ::-i: rcliccrncntc, e ln molanio di u.ns figliuola
che potè essere operata sen1,a le temute Jiflicolt;i
C laudla Fasslno (Diunn d'Alba-Cuneo) i• feli,c di ove,
racromandato se t: 11 suo anrnolctto a :-;_ n. S. nelle più
cririohe circost.m.zc:.
Alltlll RJgonl (l'rcda:t.zo-Trentu), mamma di cinque
bambini, più volte ha •perimentato l'aium di S. D. S.
anvocatn c<>n fohu.:u.t.
Rosalia Rocciiro In Snpori10 (S. Cataldo-Cocnnia) con
operazione c.hirur~u..~ e ln protezione di S. D. S. di cui
port~va l'ahitinn, ~uperò le difficili cin:Qstnnzc in cw s,
trnvava..
Coniugi Testa (Casono,·e di Camiagnolu-Torino), ral•
lci;rnu dalla nascita d, un bimbo, temevano d, petJerlo.
ma raccom.andandolo a S. D. S. lo ebbero salvo.
Martino • Amalia Ge.ninaul Ctlc:h (Turino) avcvann un
nip<,te in fin tli vita perdi~. invçstito da una mac(:hina,
a"eva riportato fratturtc nrnltiplè. Oltre questo si era nil-
i{lunta una gravc:1nfozaone. J.o raccumo.nùnrono a S. D. S.
e furono esaudiri..
Anrul Z:lnetl:i (S. J.a,.·,aro-Padov11), madre P<"r la quArlil
volta, ~rn prt!o~pam per il suo !;tntu fis1c()1 mu invo~
candn S. D. S. ottenne: un felice e<>lli>.
Ornella Rossi (Alba-Cuncu) fu otferia a S. D. l:i. per
J+Cc&lm ricevuta.

4.6 Page 36

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i!lìli l~l ~. li!f 1
11
1
': :
·imis
ii~t~m~
Ji<J,cono1;cc11t, al o)e11ew6ile
,~;;K,;i:i!:C<,;illillliiì' ;;r .~111111~riMO~:ii:g,;,;c,;,,.;rsi:f!l{';:1\\i!fi;;'~~:?<~'f.I,it;?,W~5;,::.i.:f.J:ff'-,]';
=~i~
DON MICHELE RUA
La grazia si manifestò subito e in pieno
li 2 febbraio scorso, una persona a me cara
veniva ricoverata in casa <li cura per essere
sottoposta ad un delicato intervento chirur-
gico alla bocca: necrosi parziale della mascella
dovuta alla terapia al cobalto. Da quando si
era sottoposta alle rndiazioni soffriva <li do-
lori forti:,simi, che non venivano attutiti nean-
che con forti dosi <l1 morfina. Quindi insonnia
persistente e inappetenza.
\\"enne ~lccisa l'operazione per il giorno
5-6 fchbn110. Con tanta tristezza in cuore per
vedere 4ueste sofTcrcnze in<lcscri,·ibili, e con
tanta ansia per l'esito dell'operazione, mi ri-
\\'Olsi al nnerahile Don Michele Rua, iniziando
una nO\\ena, accostandomi ai santi Sacramenti e
facendo <lire delle sante ~lesse in suo onore.
A.ll'improvviso i professori scoprirono una
grave forma di intossicazione dovuta alle oltc
dosi d1 a11tibiotici e di calmanti e loro stc:.~i
decisero che operarlo in quelle condizioni sa-
re~be. stato un_ g~a, e pericolo. L'operazione
qwnd1 venne rmvrnta. La grnzia si manifestò
subito. e in pieno; i do!ori cessarono, gli ri-
10mò il sonno e I appetito. Per me è un m1-
racolo !
Con an11no profondamente commosso per
la hontà del Venen1hilc Don \\ilichele Hua
lo ringrazio e lo eleggo nostro protettore as~
sieme a \\Iaria SS. .\\usiliatricc e a S. G10-
vanm Bosco.
Tonno
(•eguc la firma)
Si trovò che non era più necessaria l'ope-
razione
:\\Ii? figlio Alfredo di 20 anni fu colpito <la
feb?n alte che lo travagliarono per diverse
settimane. Una cura <lei medico le eliminò
p~r qualche tempo, ma prei;to tornarono più
violente. Una puntura esplorauva fece co-
no~cerc l'c:.istcl17a <li un pus che avrebbe ri-
c.:h1esto una operazione. Per ben due volte
l'interv<:n_to fll: rimandato come prematuro.
Intanto ~• contmuava a supplicare il venerabile
Don ~ltchele Rua perchè lo guarisse senza
operazione. Quando mio figlio :si p1esentò I.i
trrza ,volta per subin. l'inten·ento, ù medico
costato. che, con la .febbre, er;1. scomparso
an~ht• 11 pus e clll' quirdi non era piu ncc~·s-
sana alcuna operazione. '-dl'applicare sul
male la reliquia di I?on Rua a,·e,·o prome.sso
eh~ avrei fatto pubblicare la grazia per c.:ontri-
bu11 e alla sua t?loritìcazione. ì\\Iantengo la
promessa e inv10 offerta.
·
Lotl1 (\\l,lanol
i\\;\\'GEI,.\\ St::C-Cltl
L'aiuta a riacquistare la favella
l\\li lrovavo a~sai preoccupata perchè do-
vevo essere operata una seconda volta alla
gola e dovevo perdete la favella a cau!<a di
una laringotomia.
Consigliata dal signor Ispettore dei Salesiani
impctr,1i l'intercessione del venrrahile Do~
l\\lichele Rua con novene di preghiere.
Dopo due soli mesi di c.-~crciz1 di fond1ca
la ~razia fu ottenuta, fino a.I punto che i medici
furono pieni <li ammirazione per l'esito ot-
tenu10 111 tanto breve spazio di tempo. La
st«.."SSa professoressa di <( foniatria~ che ha
v~nt'.anni _di esercizio nella sua p~ofcssione,
d1ch1ara d1 non aver mai a,·uto un'allie, a che
faccs,;c tanto progrc-;so da riacquistare l.1 fa-
vella in un tempo così breve.
J\\li auguro che qucst~ grn7ia possa ris"egliare
confidenza nella protezione del "cne1 abile :\\li-
chcle Rua.
Butnos .lira (Argentina)
U,w figlia d, Jl/aria Ausilialrrce
Margherita Bogetti (Cherasco - Cuneo) at1ribu1~ce
al ,enc-r.ib,le Don Rua e al ser\\'o <li D10 Don R 1-
nuldi l.1 gu.ing1ont: d,1 un mak ..:he crede\\'a 1n11ua-
nb1lt>. ~lunda ti suo obolo per lu loro glorifìc.1;1,1onc.
Carolina Romitelli (Torino) riconoscente al Ve-
nerabtle pl·r grazia ricevuta, m\\ 1.1 offerta e co11tìda
nella su, efficace prot~z1one
Elena !uliano Augelillo (Temi) rende note due
grazie ottenute per l'intercessione di Don Rua:
la propria 1-(uarig,onl· e ,I buon ,·s1L«> di un concorso
so~tenuto da una persona carn. Perciò lo ringraz,~
commo,~.• l' chiede ancora la ,alida protezione
del \\"encrab1le.

4.7 Page 37

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l noslri morti I-t·
Salesiani defunti
Ccurun. GJuseppe cacci.a t il 16-rv-1963 a h ,inni.
Era salc~iano d.a 63 anni ed ave\\--"- speso la 6Uft lUnJ,(a ,•ita
,n un lavoro edjtoriale intelliRtnlc e filenialc, che ho. fatto
dt'll• SEI una delle piu Rrandl e••• editrici itali.,ne,
Nuto a No,·ara il ~7 luglio dt.l 1881, ti 13 anni cmrrò nel-
l'Oratorio di Tonno, dove comin1.:ib subito a lavorare pre.sso
lo Libreria Sa.le!òiann. Qui si riveli,, H suo Rl!lnio per raui.
,ità eJftqri"lr, che gli meritò di essere nominato, Wova.
ni~,ç-imo, direttore della Libreria Saleaìnn.J
Sorta. nel 1010. I• Soc1ct11 E'.ditri~c [nternaiionialei. i1
~oadiutare G1Uac.ppc C■c.cia ,:s,umcvg 13 direzione delln
nuor.a oraAnixz.azlonc.. port11ndold. grnùau.n·u:ntc ad r1ffer-
msr~i to!' '" sua magnifica .sede prinçipale tJi Todno.
fia.ncheggu1a 10 breve ~en1po d.11lle numerose filialì disse.
roina,c nelle- principah dttil d'Jt.alul
N'Ma sul ceppo ~elle antiche librerie sa.Je.1ial\\e, ha Società
Editrice I nternaz1onaJe, soUQ 1'4 d1n::zione e Pi mpubo del
comm. Caccia, hn camminJ.to Iuni:O 11: tre direttriçj pnn-
clpali dcH:a produzione çditorfolc slil~ie.n~: le. stampa rc-
tigaosa. In scol..a.st1c1 e l1camen:1.
li suo Dtrcttote fu non1lnaro • Cavatiere del r.,a\\·oro •. rna
11 più autorevole riconoscimento che sia stato decretato
Al la--.·oro compiuto d.ai Figl1 d1 Don BOJ.-CO m QUCllO se.t•
tore. è stata la dtstg-naidone del loro Padre n P:urono
degli Editori Cattolici •·
Lo stimolo di quc:sto onore e 11 desidc.rio che il pnmn com-
plesso cditoricLI~ salesiano se ne rcndes~c ,~mpre p1\\.I degno
1:t,·eve indotto in qucscj uhuru anni il compinnto comm. C:ac~
do a. p~rfczionarc il m•r~riale, ■dej,}'uan<losi progressi
dellit teeni« moderna. Solo la q,rave malattia che lo colpi
tre anni or sono. aveva bloccato inesorab1ln1cnte l'ittivit:l
intclli~•• e lru11ancabil• del primo Direttore d•il• SEI;
ma ormai poteva voltar.si indierro a f(uardun: con leg-it-
tirna çompiacc..nza il bene compiuto, confortato daJJ'appro-
vai.ione di Don Bosco. 11 Santo ,nfaui nel sal~sittrto Giuseppe
Caccia aveva trovato un lt1J0 dca,rno imitatore ne-11'-amare H
libro di un amore dì prcd1lez.t0ne, come rncz?.o vaHdis..
"imo di elevazione cu.hurule, reli~io..11 e morale, e nel de-
dicare la sua attività allo svolgimeoco di un ,•ero t proprio
pru~u.mma di divulgazione e ,1alori1-zu.iione dell:.t buona
a tampa nel :Senso più larao e più elevato della pJ.&rolLt.
Sac. cam.wo McUCl'to t Porde.nonc a 77 annL
Sac. Eugenio Zambonl t " Cl>stcrmllno (\\'R) • 7~ anni.
Sac. Giuseppe Arlone t • S•ntiARO (Cile) a q anni.
COad. Agostino Sclaraffia t a "lapoli a SI anni.
Cooperatori defunti
5. E. MONS. RAFFAELE DE GIUU, \\'(:sco,·o di \\lhen~a.
t il 18-l\\'- r963
~atò a Lu~zogno. diocC":Vi d, ".\\;o\\:arn, il 9 novemb.rc i884-,
frequentò le _pdmè clas.,;i crmnniali nl11Onuorio di \\'al-
docco10 donde passò nel nostro l'ollesuo d1 !"\\ovan e ili I.Jl
ne-I S"eminario, dO\\'c r11.,o:-lu11,.c il Sitcerdo~io nel IQOK.
I.• bonm dell'animo, il fervore delln pietà e dello ,;elo
.s,,c:ctdo1ulc, lo spirito d1 gc.nerolir6 e d1 sacrificio r"le distin..
!-Cero fio dai primi anni il min;:rtt!rO pas1oralt! "·h,:-. nel 1Q36,
~le,·at<> alla dìsrniw cpiseopB.lt! dàlla fhlf"rocch1a ù.1 Domo..
dos-s:ola, pote prfldigarl" nito Dloces, di ,·.1tro di l ..uca.nln
•• di•ci anni dopo, quella ,li \\ll;>cnga. Qu, oclehrò il
5iuoG1ubilt-o d'e1ro saccrdortJlt e quello t"pi.sc.:up1.1le J'argtnto.
rra fuffettuosa csult~\\n,:,- d1 tutti i d1ç,cesam, che ne op..
pTc2Zil'()no le emine.nei doti p~coruli.
.\\ffe.z-lonatis.sirno all11 Socil:!tà Salèsiantt, nutrh·.t.1. \\-ivistuma
J1\\·o:r.ione a San Gio\\'anm BollçO, c;hc ,·olle sole.nncme.nte
unorato neJl'dnno df'!ll:1 canoniz~.udone con fCJ1tc • cui
parttt"ipò cntuiiasta tutta la citti d1 Oomodossol11, Del
Santo segw,1"0 la dottrina e 2-h esempi spccinlmente ne.Jl't:du-
ci1.~onc ddla g1oventu. IHciando Jovunc1uc l'impT~~ionc
evani;t~lico. del buon Pastore.
I Sale;,ioni e le Fi~loe d, '.\\l•ria Awiliarrice di Alassio, con
l Cooper'mtori e glJ E.:t allii.:.vi, banno rapprescnrntO l,1
n9strn triplice Fnmìlfha ai funerali, elevando de-voti s-uffrag-.i
pur l'anima elttta dcl ,·enerU10 P.;t.K.torc.
Massimo Bosio t • Cumb1ano (Torino) a g6 anni.
N'cJJ, sue lung~ c.tti!\\ten.u uni ,pn~hiua e lavoro ndht tdu..
eaiiunc Jcllit figliol.anl:.a, che Dio gli diede numerosa.
Ebbe 1n premio la con1qlazìone d, \\·edere due figli e due
figlie cons11c:rar:si nl Signore ndlu. Fa.miglia S11le:fi.1na~
Porti> con fiducia ncthl Provvidein2:a In croct: dt:JIC? stre:t-
ten;e e1;onomìc:hc e 1n fine quella della :sofferenza fisica.
F'u visitato, nclld suu ult.im11 infermiU. dal Rev.mo H.ettor
l\\-l11ggiorc. dal qua.le nc-e•trtre,, commosso fine, alte lacrime..
I• benedizione di \\1•n• Ausiliatrice, Chiuse Rii occhi di
vcncrdl, qWli.si ,1,r.razia dtl ~acro Cuort, di cui fu devotissimo
Attillo Composta t • ,·ernna o IU\\ ann,.
Si .q,e.nsc c:on la ~crl'"nita d, un ptttriar-ca antico, C'ir(lot1d1otto
d■1 sette f4tli che ancora J?li rlnuncvuno. t.ra cui i.1 fi~ho 5a.
c~rdotc Don Dano, eh.e cusì lo aiutava ad affrontate 1I passo
,·,mm l'elerruW. L ,J ~u" tra sta1a una v-1tA uu-e!Jsuta d1 la\\·oro
c.· sanu6cat\\\\ dalla preghiera.
Amedeo PlccotJno t a Verolengo (Torino) 79 aruu.
OUtmo pnd.re da farrugtia, ispirò ai pr1ndpi cri91inni più
A:cnuiru la. proptill vita e i•tducazione dei figli. dei quali
volle essert= consi_glicre affenuo,o e u.qgi(). Giniva nl ri(ordo
dl e,-er,1 confessato da Don RuA e vide premiato il suo
amorè a Don Hosco ntlla \\•aca.1:ione u lesian• del figlio C11rl o.
Francesco Saverio Bastarrlca t il tfi-111-, 963.
C::.po di una critn.ianisAinu, famigl.iil delle Pro,·incc Basche,
noce per 1::i. loro fervida vita cattolica. offer~e r:on r,.rioiA 11:J
Signore 1 suoi trie fig.li maschi: Gi~eppe, Salvatore e Giu-
seppe Emanu~lè, tutti e tte sacerdoti 111;1.ltt&funi.
Einllla Bianco n. Massasso t • Costi2liol• d' \\.ci• 8~ annì,
Ammiratrice di l\\•hmma \\olarsherito., ne rìcopiò s:li etemp•
e le virtù. Come lei, visse tu.tu. coo.sa,·rata nll12 numcros~
famiglia, '!iO!'tte:nendo con invitta foru-.c~1t ogni f!1:1!ncrc di
fatiche e di disagi e trufor-mando la 9lht ,·i.ta. 1n uni prc-
g:hiera vi,·e.nte. Collaboro con 2du a.d ogm open di apos10-
lato e di cari11i, felice di essere nud.re ù.i dui: s11cerdoti
salesiani, don Angelo < don .t\\ldo, , di vedere sbocciar,
altre vooaz;ion, neU'a.mbito della parentela.. Coope.Tiltrice
rl■ 40 anni, ru in•igniui della medaglia df bcntmtrenza
dal Sucef.'S.90re di Don Bosco.
Pasqua Marchesan in Magglotto t In Oessica di Loria
(Treviso) • 67 anni.
Madre di no\\·c fiszli, passò tu1h1. la \\'ira tra cua e chiesa,
insegnando il vivere cristiano pÌÒ con l'esempio ohe con
la parola. L'h1mo Cilttedra, Il JiUO letto d1 dolore dove reslO
immobilizza1J per un i1ttnO e me~zo c irc•. sopportando in-
dil:ibiH sofferenze col sorriso sulle labbra, grandemente
confortata dalla pr~enza de) figlio Antonio, Coad.iutor~
salesiano mi~!Jionario.
Maria Martlnl t in PeriMldo (11\\1).
Generosa bettefntrrke dell"Opera Salesiana. di Valle~r osia,
ancore s.uJ Jeuo dl morte volle raccom.nndare ai figli di esser
s-empre dÌ\\•C"Hi d1 l>nn f'!q,~cc, e di arurarnc le Opere.
Giuseppina Doglia t a Mezznna Bi11li (Po,,,o) a 94 nnni.
Per tanti anni n •uo amore a Dnn Ho!lico la rese collettrice.
delle offerte per le Op«e Salesiane, C.cendol• ,:usco.re l■
s:io1a dclhl ~oopcra:r,,o ne faU1\\•a .:illa sR.h·czza dcJ/c: anime.
Maestra Anna Fldasua t • Bobh,ate (Vnr.,.e) 11 7-1v-,9~3.
Cooperatr1c:c: fer,•cntc e riccu cU gèn.:ro,o apo:t.tola.rc,, 1:cppe
.far amare dai piccoU e dai gr.il'\\.di. '\\111rl:1 .\\uf.ili"turice, Don
Bosco e le: -l!iUC O1>cre.
Altri Cooperatori defunti
Riunro •rcrt6a - Rlsco7,zi Francesca - Bu.sini Gino - CaJ ..
c.a1gno O. G. Bnttis.ta - <.:crruti Carol1oa - C. ont, li(Cl)i1eo
.. Corazzi :viaria .. Csria Maria Grufra - O" \\sti J-:milfo ..
Oe Feo Ros-:1.lia • Dè-l I\\1.i::1.si~r Santa - Ourunt~ Oiu:-.epp,nu
• Fanrini .\\nut"la - Fa,•re Ro~a - Fini r>ion1,;iC') - Frnn..:hi
R:a~helc • Fumi C.:atcnn• .. Em)lnuel ril1poo - F'er-rero
D. Giwopp" - Gamba llosa - Ciru,offi C ,onnn• - l\\.hg.g,
G,wu:ppina - .l\\.l11.nd1a Raimondo - !\\l~nard1 Giovanna •
I\\hgli.arlo Ferdinanda - ).Jin.asso G 811rris-ra - OJJvarl Au•
rtli~ - Pertitl! Cornello - Secon.di l\\far"herittt - Serena Gu.in-
zio Srefan.a - 'Ta:rtara Ginu - Yersinu ,\\ntor11ttta.
L'ISTITUTO SALESIANO PER LE MISSIONI
eon s.·dc ,n TORINO, cretto in Ente 1\\luralc con
Dccrèto u gènnaio 11)2.4, n. 22, può legaln,enu,
rice,•,•re L,gati èd Ertdit,i. Ad èVtture pos~ibili
tontestazioni si cc>mnszhano lt.. scgut:nu forn,ulc:
Se tm1111~i d'un lcgatn: • ... la:;cio ,111'/,titutu Stì,
u,fttia110 pu lt .\\lìstu>nì cn,, ude in Tt1ri11a a ritnlo
legato le somma di Lire... (nppure) l'imnw-
bilc sito rn... •·
Se tratta~i. in\\'ece, di nominare erede di ogni so-
&tanzu l'ht1tu10, la formula potrebbe esser questa:
, ...Annullo ~nr mia precedente disposizione 1es10-
n1cntnria. Nomino n1io ered.,. universale l' lstitut.o
Solesian(J pcrf~)J,n,om ro11srdc1n Tor1110, !asciando
ad c..-o quunto m1 uppo1r1knc a quals1lll11 titolo•·
(luogo t dota)
(firmo per estero)

4.8 Page 38

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DCROCIAL 9f!l!J!d11fl11a
TOTALE MINIMO PER BOrl.SA L. 50.000
per oomiucia-re tma B01·sa occor,-e 14,n ruinim,ò cU Lire 10.000
Borse d cornplet 'l'e
Oors, Maria Ausiliatrice e S. G. Bosco. o curu della fa.
miglio Camnstri ( l{oma) - 1 vcrs. L. 27.000.
Bor11a M. Aus:lliJttritt. S. G. Bosco, S. o. Savio, S. M. Maz-
mrcllo, Don Michele Rua e Don Filippo Rlnaldl, uc,mdo
le Intenzioni di Rcllo ins. Grn,ie (Trapani) vcn<
L. 12.000.
Borsa Marni Austllacrlce e S. Domenico Savio, f>rQteg-
gtted, a curn <l1 C. U. ('l'orino) - 1 vers. L. 10.000.
Borsa Masera Giuseppe e Te-tesa. ttt '1Umwrul, o ouru
<li N. N. (Tonno) - 1' vers. L. ,o.ooo.
Borsa M<tr1't Aus-itlalriee e S. C. Bosco, f>rt!iegge1a , mie,
rari, a cura <ti O. ~- C. (Perugia) . 1 n,rs. L. 10.000.
Borsa Maria Ausilla1dce e S. C. Bosco, in mnnuria ,
wffragio del caro pupo D101mio. a cura delln moJ,?he ~
f,gl1 (Novara) - r v,•r.. l,. 10.000.
flnrsa Maria AusJU:1trlce S. G. Bosco e S. Domenico
Savio, salt•au la miu fo.mi~lia. (Parma), a cura <li Zecu
Maria-TomAsdlt - t vers. L. 10.000.
Bon,a O Maria AusJUatdce, Aiuio del Cr1Ji1ian.l, prego
per 11oi (1•), a cura df Albonic-o Elèru, (Como) - , vers.
L. 13.000.
Borsa Pantanelli Antonio, Maria e. Cima-Pantanelli Ve-
ronica, in su/rragm, a cura di C.A.P. (Roma) • 1• wr$,
L. 13.000.
Bor,m Prezioso Sangue dl Gesù, 11 cura di B.C.E, (Cernninl
- I,. z;.000
Borsa Per I mlel de!Wltl ,:,«r otten~r• cont111111td di ltrt•oro
Il mio figlio, Mmi A1111a (Bergamo) - L. 40.000.
Borsa Perroc Gabrie.lla Maria, n curn d , Pcrrot Agosrino
e famii:rlia ('l'orino) - L. 26.000.
Boma Rua Don Mlchcle, Venerabile, e Don Filippo
Rtnaldf, Sen·n <11 Dio, p if.r. , dn r,en,u,, eura di Angchl
8crtuifml ( Imperi,,) - 1 vèrs. I•. 10.000.
Borsa RinaJdl Don FIJlppJ, Servo di Dio, a c11r11 d, 8. T.
(Alessnndria) • Elmo Paschero, orfano ddln guerre
tQ14-1i'I I,. 10.000 - L. 30,000.
Borsa Rua Don Mlchele, Venernhile, ou,inwu /a {lra~ia dt
cm ho tamo bun111w. a curn d, Emma Demateis (Aosta) •
L. 40.000.
Oorsa RJnà.ldl Don FlUppo, Sen•o cli Dio, Valse Pan1cl-
Unl e Arume del Purgatorio, f>.p.,., a cura di R. H. (Roma)
I vcrs. L. 10.000
~OrSll Rea t.1011. Anuuuo, " curn del padr;, Vincenzo e,
ramiglia (CampObù•SO) • ,. vers. I, l0.000.
Borsa Rua Don M.icheJe, Venerabjle. po ,,,, arp,ranlt
,c. Missionario p(Jf)er ,, " cura di 7.affagnì Vittorina (l\\1llnno)
vers. I... 25.000.
Borsa Rua Don Michele, Venerabile (.l•i p.g.,. (Pndovn),
.l cuna di P,,masio, Giu$éppe • 19 V<"rs J,. ao.ooo.
llorllll Rua Do~ Michele, VenembUe, a cura do Cubctta
Gius~ppc (1\\lcssinu) • L. +o,ooo.
Borsa Rovera Silvano, Darlo. R1ta, a cura di Rovere
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