Bollettino_Salesiano_194212


Bollettino_Salesiano_194212



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•1u1u nllc dl•ll" 17.lonl minlRh:rl >Il 11cr In llrnlto~lonc dcll11 cnr( l'èdlzlonc: ltallnn~ I01'tltuhcc le nlirc cdl'l:lonl e tcr~

1.2 Page 2

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f'EIUOUICO :,11;:,.._
:-11,E PER I C.00-
1'1.JUTORI DF.LLP.
(ll'l:.HF r, MISSIONI
01 s. c;10. uosço
BOltETTINO
SJ.\\tESIJ.\\NO
Aunu I.XVI - :-,;. 12
l " DICEMllRE
1942-XXI
1~ ~ ,rquio allr JiJpoti11ioni ,mmtUrtali pala limira,:,onr della rarta. /',.Jj,:itJtU' ,taliana sod1t111srr /, altrr rd1;io111 r,trre.
l>O'.\\tMARfO: Il Olubileo Sacerdotale del Rcuor Ma1;11lore. - Al<lon<' Salesiana. • Gli Or:au1ri SaJhiani•• Tc~oro
1pir11u•lc. • In Ca.miglia. D:il " Norlziario" delle Fil.lhc di Marlll Auslllau-,,.c: Nolizfe d311'0rienre. - Oall4'
no,rrc ~lissionl: Aasam, Cina, Krl~hnaiC,lr. - l.e11cr11 di Don Giulivo. • Necrologio•• Crociata mi6slon.1rlu. • Indie.,.
UN\\ C.\\RA NOTIZI..\\
Il Giubileo Sacerdotale d e l R e ffor Maggiore.
C"me abbwmo acce-mUJ,tO in occasione clt·lla
ma festa ò110mt1stù:a, il 2j maggio p. t'. il
nostro vtneratrJ Retto, 1\\foggiore, rtn·.1110
])()11 Pietro Riralc/011e, ce/e/mm) la sita .1\\lessa
1/'010, essendo stata ordinato Sacerdote 111
Smglia (Spagna) il 2j lllflKt:Ìo del 189_1.
Ci11quant'a1111i di apostolato sacerd11talt
che dalla direzione ddl'Ora/orin di Si-
1•i,:lia si è proteso 11el I 902 al /(O'l.'er110 del-
l'lspetluria Belica, 11el r91 l al!tl direzioul!
generale delle Srnole Proftss1011ali S,Jesimu,
nel 1922 alla respo11sabilit,ì di Prefet/11 G'e-
mrale della Società Salesiana e nel 1932 al
,1fui·rmo di /ulla la Famiglia salesia11a come
Rrt/fJr Jlaggiore - ha1111u al loro af/1v.·1J
111I /errore di ::;,-lo, tal v:astità di programma
r tal complesso r/1 opere rhe 11011 possiamo
lasrwr trasror,,.,e la cara dulll 111 siln1-:::w.
Sicdie, pur contenendo la relt'brn::ione 11el-
l'i11ti111ilà imposfll dall'o11ster,/(Ì dell'ora, 1101
ri prlparit11110 " slri11gtrc1 a/tomo o 1111 nella
f(llntt1 ricorrt'll:w co11 t11tltJ l't1rdore dell'amor
filù1lt, per rmg,a::;wre co11 lui il Signore dl'lh·
.i:rn:;ie largitegli iu questrJ 11/f'::::::o secolo di
111i11istero sacerd<Jta/e, e pt•r implorargli copi"
di be11edi:w111 pa l'an.emre. Comun,rhe-
rrmfJ il pro_[trammt1 dei fest,·t!.!!llllllet1li appena
sarei compilato. lla fin d'-0m pe11s101mJ di
f11r msa _t:radila ll tutti i 110s1n· be11em111it1:
Cooperatori rd alle 11ostre o/time Coopera-
/rin iln.·ita11doli tl concorrere all'omat:_r:w c/1e
In Famiglia salnitma si propone di offrirg/1
nrl f!Ìornn m1spiu110.
Il Pfl'jl'llo Gmerale, 11('/ dm11e l'a11111111cio
irjjìcia!e ai St1lt>sia11i, ha prr,spettato l'nf-
/triti d1 1111 triplia dmw il cut rnlore spi-
rit11nle nfm p,m s/ut:,t;ire n 11ess11110.
Il primo dono comisler<Ì in 1111l/ piri intensa
rrw1pt1.(fll" per fm·orire le 1:oca::io11i errlesia-
stiche e reliJ[iose sù1 pt•r la Sorieltì Salesiana
sia pe, Seminari o per "/tre Cm1r:regu:::io11i.
Il &isog11u di clero d, anime rt•lù:iose rntate
all'apnslolato è la11l0 st•11/itu, e nell'immediato
dvj)<~r:uerra aswml•rti proporzioni r<Jsl 1·aste,
che i Cooperatori e lr Coopert1/riri faranno
1111'opne1 ·1:era111ente pran:iden:::ialc <l pren-
dersi cura delle t·orn:::1011i, ti colth-arle. in
fm,ii,,r:lia, ad i11diri-:::-;;orle alle Case di forma-
:::ione c ad aiutarle moralmeule e 11wtcrial-
mc11te a roggiu111tert· la meta. Potranno
quimh darc tlll ben t·alido co11trilmlll allo
zelo d<1 Salesiani e ,/elle F/[[lie ,li 1lllfia
Ausilmtrice.
li secMtlo dono sarti quello cfp/la rnrit<Ì
ti,, più 11r.1:n1tc: la rarrolta di libt're sprmtanee
offerte rimelltTl' al Rettor llt1J!t:iore per
/'etl1tct1::ù111e d, re11ltT1ctia di orfam ,;ùi rac-
m/11 ndlt• mJStre C:ase ,. dt tanti a/tr, rhe !et
tormp11/t1 della 61111•rra /ascn·à III non pocfip
11a-:;io11i u11:::a padri- e se11:::a letta. \\rm s1
fisserrì 11rssw10 somma. .li(, ogni p111 piccola
offerta st1ra aaoltll ('(llla 11u1ss1m,1 .t:ratit11-
di11e e dei·oluta a t:antaggio di questi poi·eri
figlioli.
I I ter:::o dono si m11creter,ì 11ell'i11te11-
sifim::imw della C:mriata Catl'rl11,ltct1 elle
cul111i11a<Ì i11 Co11co1s1 cntechistiri 11n:::i01wli.
1 Cooperatori e I, Cuoperntnri /mn ranno
anche q111 1(1 loro parli!, sia per i111peg11llfsi
con 111m:gior fai·are ali'i11segn<11111•11/o del
-- ...__
177

1.3 Page 3

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,....
Cateclm11w i11 fm11iglin o nelle parrocchi.e,
sù1 per soste11ere Ittite le ini:::iat.fre che tendo-
no all'i11creme11to Jell'i11seg11aml'l1tn religioso.
Ci par q11.i11di d, poter este11dere ll11c/Je a
loro l'im.:ito ad assodarsi a, Salnùmi ed
alle Figlie di ]liana Ausiliatrice, allievi ed
exallie1.1i, ì11 questo triplice omaggia e tu! ag-
gi,mgere fer,:ùle preghiere pcrclle il St.t:"' r
c<>mervi a lungo tilla Famiglia S<llesùma l'at•
tua/e Successore di S. Gio1xm11i Bosco , 1,
co11/01ti presto delle angustie dell'ora prt•
.rrute con una rigo,gliosa ripresa dell'Opera
salesiana nelle regioni più sconvolte dal c11n•
flillo mondinlP.
-- -
N.
AZIONE SALESIANA ISDETTORIA ROMANA
DIRI rroru D10Cf'.SANI Ul I Coor1mATORI
I
I - Lazio :
111 ROMA "E SOBURDICARffi
I
l~oma
S. 1~·. \\fons. Paffuui l•rm,caco.
2 Albano e Orti11
'ì. E. J\\11>0§. Gr;,ssi Guuliclmo. - "\\1,inno.
'.1
4 Fraunti
Is
6
Palestrina
Porto S. Rufi11n
7 i Sabwa e
8 / Puggio !.Jirtclo
CondircttQrc l\\lon.,. Galiet, Nazan., Are. - Genzano d1 Roma.
'11on.,. Vcnturini Solvutorc
Can Rossi Enrico
1,rc. Pon~i Emanude. - Isola Fomcsc.
C.tn. Are. Tondmdli ;\\rtQoio. - :\\l.11:liano Sabina.
Are. Fdicioni Carlo.
9
I "tll.:tri
l\\loM, Onnelli T()mmnso.
l1J l, AZIO SUPERIORE
1
IC
Acq11,1peruin1/t
Con. Ricci Giulio.
I li
12
13
14
15
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8<11(110,.egio
} C,t'ita Cruttll.-C11/le•e
I Ortc
,lfoutefiascorrr
\\ Nep, e
l S1111ì
Sac l..dh F.hJrio, Sc1,1r. V~>sc.
Parr. Ro,isini \\'inccnzo.
Can. Cun:ih Evari,io.
Are. l\\torotti Bernardino, Valentano.
e.in. Giusti Giacomo.
Can. ,-Jnn. Vannucci Antonio.
17
18
', Il)
20
R1n1
\\ T,ir11uinia
1Croitm·~crhin
I 1terbo e Tmeamn
.\\lol\\~. D1 Juùo Bmgoni Carlo, Vie Gcn.
.\\lons. O, Lazzari Lu11,11.
Cnn. Sm,1cdua l\\lano.
Sac Rciro• !';tan,sl.10. \\',cc Rctt. 8cm. lntcrd.
Cl LAZIO I NFE RIORE
"
I
21
Alatri
Cnn. 8:mmdrea Fo;rnundn
22 .rl11ug11i
Can. Quamncchi Tomm.,,o.
23
I 24
25
I 26
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frrtll/1110
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S11bùm1
\\ T,rrrnrma
Sr~z,
( Prit tr110
Ab. P,1rr. Copp.-tclli C..rlo.
Parr. ~.1\\arr.1 Antm 10.
Mont Pomelli Sì~i~mnndo.
Porr. Sbarai:(ha Gilberto.
C,m. Zarra Giov. B.
Can. Bove Carlo, Del Vesc.
29
fo·oli
30 l'aali
Parr. 'rnuani Giov.ml\\l.
Ab. l'arr. ::\\.L!?liocchctll Francesco.
Il - Sardegn a:
31
32
33
34
35
36
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Alu Terralba
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Ga/1~/li-.\\'11oro
Tglr:sù,s
Oxlimtra
Orist,mo
O::itri
Sassari
-- 178
:Mons. l'1u Mario.
C:m. Cabitzn Ratfaclc, Porr. Guspini..
l\\fo119. C.1ppai Carlo.
Car. \\ 1co Sah'lllorc, Tempio P,ms:im.1.
Sac. B:irracu Frnncei,co.
Cnn. Ern Giuseppe, l'nrr. Catt.
Cun. Cavnna Antonio, Pa.rr. S. ,·\\nuoco.
Sac dntt. Cocc<> Fl11\\'io, Parr. Ulu~•ai.
J\\Ions. Truda Gio,·anni.
Are. S:ll'lna :\\~ostino, Buddu~o.
Can. F,lia D.:uniano, Vie. Gen.

1.4 Page 4

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Tor l no • Oratorio •· E. AgoclU ": un tratto d"I fabbr k~10.
Gli- Oratori Salesiani
(Continuttzionc • v. numero precedente).
Abbiamo riportalo nel numero precedente le
prime pagine del capitolo LIX del I volume
drgl, Annali della Società Salesiana in c11i Don
Cerio ha precisato l'idea e lo scopo dell'Opera
degli Oratori iniziata dal nostro santo fondatore
Don Busco /'8 dicemhre 1841. Ed abbiamo i11co-
111ilicioto <1d i/fustrare il testo con alcune foto-
grafie defl'Oratorio modello eretto dal Se11.
Giovanni Agnelli nella ,:;ona della « Fial >>, al
11om1 dd compianto .figlio J?doardo, per perpe-
/rl(lre il ricordo del cmte11ario dell'Opl'ra Jtessa.
R1J>r,r/1a1110 ora le pagine srguen/J del capitolo
degli Annali, in cui si documenta lo 57;iluppo
dr/ mpolm:oro di Don Bosco>> e se ne rif81•a lo
$piritu. 11/trefotogrlljìf de/l'Oratorio<< E. Agnelli•>
11Jrira1mo altri p<trticolari per l'imita:::wnf del-
/'Oraton·o modello 11ei centri uve la munificenza
di qualche 111ece1zate od il solidale concorso della
,11ritù dei Cooperatori possa consentire La pr<w-
t ida realizzazione.
Sviluppi.
Fino al 1875 di Oratorii festivi siffatti
non esistevano che quelli di Torino e di
Sampierdan:na. Ma in seguito col molti-
plicarsi delle fondazioni precedettero o ac-
compagnarono o seguirono a breve inter-
vallo il cominciamento degli ospizi e dei
collegi, non solo m Italia (1), ma anche
all'estero. In Francia gli Oratori o Patro-
nages cli Nizza, di .Marsiglia e di Parigi
per impulso cli Don Bosco ebbero sviluppi
rapidi e mirabili, di cui si ammirano tut-
tora gli effetti; così pure nella Spagna a
Utrera ed a Barcellona. Non parliamo poi
dell'America, dove, grazie allo spirito che
(t) Vi fu qui qualche rora eccezione, dovuta a cause
- locali, n cui cQUvcoiva nver riguardo.
1 79

1.5 Page 5

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'I or in o • Oru1orio "E. All'nelli ": atrio d'lngccsso col bus10 dell'Avv. Edoardo.
quei primi Superiori a,·cvano attinto diret-
tamente dal fondatore, gli Oratori fcstin
fin da principio fecero miracoli d1 hcnc
e servirono di modello e di stimolo agli
altri :-;orti da poi.
Quello che si dice degli Oratori moschili
,·a esteso anche e applicato analogamente
,ii femminili. L'Istituto delle Figlie di :'\\la-
r ia .\\usiliatrice. come b Società Salesiana.
shocciò con l'Oratorio festivo, quello te-
n11to a :\\tornese dalla Beata '\\lazzarcllo
prima ancora che si formasse l::t cmnunita
religiosa. Apprcsso ru1che le Suore di Don
Bosco, dovunque fossero mandate, apri-
vano accanto agli asili, alle scuole di la-
voro e ai collegi, i loro hra,·i Oratori fe-
stivi per le fanciulle...
Tor I n o Oratorio " F.. Allnl'UJ ": airlo
- d'acc•~~o nl plano superiore èd al rlfu11io.
180
La chiave del successo.
1 ,·ru11.aggi di un Oratorio festi, o sono
proporzion.1ti non solo :ilio spirito Ji sa-
crificio degli :1ddctti, ma anche al suo
huon ordinamento. ( hc di,·cnterehhc un
oratorio, il quale fosse un'accozzaglia di
r,1gai.zi e di g10,·anotti senza disciplina:
Ora Don Bosco dettò pi.'r questo rcgok
piene di alta ::;apienza. Nun le improni~ò

1.6 Page 6

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certamente, se le estrasse dal cervello.
Prima di formularle, sperimentò e studiò.
Le sue esperienze si aggirarono sopra-
tutto sul modo di addestrare il personale,
di cui si veniva circondando per impie-
garlo nelle varie mansioni. Si procurò inol-
tre quanti più regolam.enti potè di Oratori.
Dal loro esame vide che non erano più per
i nostri tempi. Negli uni o negli altri scor-
geva condizioni per lui inammissibili. 01-
trechè sta,·ano aperti solo qualche ora del
mattino o della sera, non vi si ammette-
vano se non giovanetti di buona condotta,
presentati dai loro genitori ~on l'obbligo
di ritirarli, se non si comportassero bene;
dove si radunavano birichini presso ospizi
di discoli, si usavano metodi pol_izieschi sia
per spingerveli che per trattenerli. Egli
im·ece partiva da tre concetti diametral-
mente opposti. L'Oratorio doveva riem-
pire tutta la giornata festiva, doveYa aprire
le porte al maggior numero possibile di
ragazzi e doveva essere governato con au-
torità paterna. Quest'ultimo punto era di
capitale impo1 t;mza. In ambienti giova-
nili, dove liberamente si accede e donde
liberamente si diparte, soltanto una forza
morale amata ha virtù di ottenere la fre-
quenza e di far regnare il buon ordine.
Questa forza morale non farà tutto da sè,
ma agirà per mezzo di un personale ar-
monizzante seco; crederà di potersi im-
porre così spoglia e sola, ma si varrà di
allettamenti adatti alle età e alle qualità
dei vari gruppi. Così affiancata, la pater-
nità del Direttore è veramente la ruota
maestra dell'istituzione.
Don Bosco dunque dal tesoro della pro-
pria esprienza e dallo spoglio di ,·ecchi
regolamenti cavò un complesso organico
di legg1 e di norme, che pubblicò I.a prima
volta nel r852 e che rivide e perfezionò
in edizioni posteriori. Ne fece tre parti
distinte. Nella prima, esposto lo scopo de-
gli Oratori festivi, diede le regole per i
diversi uffici, dal Direttore all'ultimo aiu-
tante; nella seconda d ivisò le pratiche da
compiersi nell'oratorio e ne determinò il
modo; nella terza pose le avvertenze plù
importanti per le scuole diurne e serali,
dove queste vi fossero, come c'erano a
Valdocco. Che sia sempre possibile mettere
in atto quanto sta i,·i scritto sulla carta,
non lo diremo noi senza dubbio; Don
Bosco stesso faceva come pote-..-a. Ma
c'è la linea buona da seguire.
Tor i no - Oratorio '".E. Agnclll ": la oappella a!Jollatn per le prime Comunioni.
181
-

1.7 Page 7

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Lo spirito.
E ll principalmente c'è lo spirito infor-
matore dell'opera. Questo spirito emerge
fin dal proemio, dove il Santo precisa lo
scopo dell'Oratorio festivo. << Lo scopo, dice,
dell'Oratorio festivo è di trattenere la gio-
ventù nei giorni di festa con piacevole ed
onesta ricreazione dopo di aver assistito
alle sacre funzioni di chiesa. Dicesi: 10 Trat-
tenere la gioventù nei giorni di festa. Per-
chè si hanno specialmente di mira i gio-
vanetti operai, i quali nei giotni festivi
soprattutto vanno esposti a grandi pericoli
morali e corporali; non sono però esclusi
gli studenti, che nei giorni festivi o nei
giorni <li vacanza vi volessero intervenire.
- Piacevole ed onesta ricreazione. Atta
veramente a ricreare, non ad opprimere.
Non sono pertanto permessi quei giuo-
chi, trastulli, salti, corse e qualsiasi mo-
do di ricreazione, in cui vi possa es-
sere compromessa la sanità o la moralità
degli a11ievi. - 3° Dopo aver assistito alle
sacre f1111zio11i di chiesa. Perciocchè ~ l'istru-
zione religiosa è lo scopo primario, il re-
sto è accessorio e come allettamento ai
giovani per farli intervenire,>. Il Santo ha
poi cura di soggiungere che la «carità >)
e le <e buone maniere )> sono << le fonti, da
cui derivano i frutti che si sperano dal-
l'opera degli Oratori i>.
L'oratorio festivo, quale lo volle Don
Bosco, non ha nemmeno oggi altra opera
che valga a sostituirlo, neanche dove for-
tunatamente vige l'obbligo dell'insegna-
mento religioso nelle pubbliche scuole pri-
marie e secondarie. Mancano sempre ivi
due cose: manca un numero di lezioni
che basti a esaurire convenientemente la
materia; manca soprattutto la pratica inte-
grale non solo· dei doveri religiosi, ma
anche degli esercizi di pietà, che, se non
sono comandati, tornano però d'immenso
vantaggio spirituale alla gioventù, massime
la frequenza della confessione e clclla co-
munione. Non clico poi nulla dei molti
fanciulli e adolescenti che, lasciati in ba-
Ha di se stessi nei giorni festivi, corrono
ora non minori pericoli che in altri tem-
pi, specie nei grandi centri. L'Oratorio
continua dunque a essere arca di sal-
vezza per il mondo giovanile anche dei
nostri giorni, e resterà sempre l'opera ve-
ramente popolare di Dòn Bosco, opera
alla quale è più legata la sua fama di apo-
stolo della gioventù. A poco a poco essa
andò oltre i termini espressi dalla ùeno-
minazione, essendo l'Oratorio, con l'an-
dare del tempo, diventato spesso quoti-
diano; tuttavia anche così mantenne e man-
tiene l'attributo di festivo, tanto questa
specificazione ad.cd per merito di Don Bo-
sco al titolo generico che lo precedeva.
TESORO SPIRITUALE
1 Cooperatt>ri che, con/eisot, e comunicati, visitano
una cbu:sa o pubblica cappdln (i Rdi)liosi e le Re-
ligiose, la loro <:appella privata) e quivi pretiano SC·
condo l'inttmZio11c del Somm<> Pontefice possono
acquistare:
L'INDULGENZA PLENARIA
1) Nel giorno jn cui dimno il nome alla Pia U11io11t
dei Cooperatori.
2) Nel giorno in cui per la prima ,•olta si con.~acrano
al Soero Cuore di Gesù.
3) Tutte le volte che per otto giorni continui
attendono agli Esercizi spiritunli.
4) In p1111to ti, morii! se, confessati e comunicati, ()
almeno contriti, invocheranno di\\'otnmente il San-
tissimo Nomt• di GClìù, colle bocca, se potranno,
od almeno col cuore.
0CNI MESI!:
"I) fn un giorno del mese a loro scelta.
2) .li giorno in cui fanno l' Esercfo10 della Buo1111 mortt.
3) Il gjomo in cui partecipano alln Co11/eri:n:::a
,mmsile salesiana.
NEL MESE 01 DICEMBRI; ANCnE:
U giorno 8 - Immacolata Concezione.
11 giorno 2.5 - Santo Natale di N. S. G. C.
CALENDAR I O SA L ES I A NO - L a scarsità di carta non ci permette
la pubblicazione del tradizionale Ca4
lendario Salesiano. Ma il periodico "Maria Ausiliatrice " vi supplisce riportando
i mesi dell'anno con le principali indicazioni che interessano i nostri Cooperatori.
- ·-
182

1.8 Page 8

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nero anche interessati i fanciulli e le
fanciulle con programmi di proiezioni
cat(;chistichc ed educative Contem-
poraneamente gli Uomini di Azione
Cattolica tennero la loro settimana
di studio. La festa di Sàlltu Speran-
dia, patrona della città e della dio-
cesi, coronò le fervide giornate con
allocuzioni al popolo in varie chiese
sul dovere dell'istruzione religiosa, e
con una plebiscitaria adesione alla
commemorazione del Giubileo Epi-
scopale di 8. S. Papa Pio Xll.
A Treia i Salesiani, accolti dal-
l'Ecc.mo Vescovo Mons Longinotti
e <lai Vicario Generale Mons. Cam-
petti, cominciarono a parlare ai gio-
vani raccolti nella cattedrale pel Ca-
techismo. Quindi tenn.:ro conferenze
ai Maestri ed alle Maestre; ed, alla
T o r i o o - Oratorio · E. Agnelli ": sulla giostra.
sera, con proiezioni lwninose, nella
cripta della cattedrale, alla popola-
zione.
IN FAMIGLIA ll giorno della festa della Natività di Maria
SS. parl:irono, alle Messe pili frequentate,
sull'organizzazione della Confraternita della
Crociata Catechistica.
Dottrina Cristiana e sui doveri dell'istruzione
religiosa. Nel pomeriggio portarono il loro
Invitati dagli Ecc.mi Vescovi diocesani, il contributo alle adunarur,e dcli'Azione Catto-
nostro direttore di Catechési e gli addetti al lica e nel giorno seguente alle adunanze del
nostro Ufficio Cateclùstico Centrale hanno Clero, presiedute da Mons. Vescovo, che di-
tenuto giornate di propaganda e di organiz- resse, animò e conchiuse le discussioni.
zazione per la scuola parrocchiale ùi Calc-
chismo nelle diocesi di Cingoli dal 3 al 6 set-
tembre, a Treia dal 7 al 9, ed a San Severino
Marche dal 10 al 13.
A S. Severino Marche iniziarono invece le
giornate col convegno del Clero raccolto dal
Vescovo in Episcopio ed infervomto a pratiche
risoluzioni dal suo 7,elo pastorale. Non meno
A Cingoli parlarono
dapprima alle Suore,
Catechiste, Dirigenti e
gocie di A. C.; poi ai
Maestri ed alle Mae-
stre; infine al Clero se-
colare e regolare. Pre-
siedette quest'ultima
giornata l'Ecc.mo Ve-
scovo Mons. Mon.aldu-
zio Lt.-opan.li. Il diret-
tore dell'Ufficio Cate-
chistico diocesano di-
resse le pratiche discus-
sioni di.:gli argomcntt
trattati, ribadendo la
necessità di formare la
• coscienza catechistica~
nelle famiglie cristiane.
O~i pomerig~io ven-
Tor in o
- Oratorio "E. Agnelll ": prova di banda.

1.9 Page 9

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'l or in o • Oratori() •· E. Ag:neJJi '': oratoriani ad una lezione di Cmecbismo.
focondc <li saggi orientamenti e di efficaci pro- L a n u v i o - Congresso e mostra ca-
positi furono le giornate dei "Maestri e delle
l\\latstrc, Dirigenti e Soci dcli'A. C., Semina-
te c h is t i c a .
risLi e giovani studenti, Suore e Catechiste,
I nostri studenti di filosofia dell'Tspettoria
svoltesi sotto l'abile direzione del direttore Romana e Napoletana banno organizzato un
dell'Ufficio Catechistico diocesano D. Dome- congresso catechistico e inaugurato una mo-
nico J\\,fartini. Fanciulli e fanciulle accorsero stra che, venendosi ad aggiungere alle molte
in gran numero all'Oratorio intcrparrocchialc altre sorte ovunque nel primo centenario
per le conferenze con proiezioni luminose.
dell'Opera di San Giovanni Bosco, ha por-
tatn il suo contributo
di lavoro pratico cd
ori~inalc.
Congresso ed inau-
gu razioHc furono ono-
rati dalla presenza dei
Superiori locali e di
altri Istituti salesiani
più vicini.
Tra scelti cori di mu-
sita a 4 e 5 voci c.lcl To-
madini, Handl, Pcrosi,
Palestrina e Aichinger,
C$egui1i d1i chierici stes-
si, le varie trattazioni
volsero sul tema gcnt:-
ralc ùt:I congresso: << Pra-
ti~-a catechistica salesia-
na». Precedette un bre-
ve resoconto sull'atti,·i-
svolta dalle Compa-
- Tor in o ... Oralorio il .E. AgnelH ": corridoio delle aule c.atechis1Jchc.
gnie del SS.mo Sacra-

1.10 Page 10

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Tor in o - Oratorio "E. Agoelli ": sala da gioco.
mento e della Immacolata, dai singoli gruppi giovaJ1i, in buona parte di scuole medie su-
incaricati della ~lissionologia, dcli'Azione Cat- periori, si deve specialmente alla mirabile or-
tolica, dell'apostolato per la Pia Opera del ga»izzazionc catechistica, alimentata dallo spi-
Sacro Cuore, dell'organizzazione per la par- rito di sacrificio e di bontà di chi lavora per i
tecipazione al giubileo del -Santo Padre, giovani, e dalla frequenza ai Sacramenti, ri-
della attività liturgica e soprattutto della ca- compensata oltre che dalla formazione <li co-
ccchetica, alla quale sono state dedicate le sck·nze integre anche da numerose \\'Ocazioni.
migliori energie dei soci per fiancheggiare il
Sul lavoro catechistico nei collegi s:ilcsiani
d1dicato lavoro dei compagni tld gruppo ar- parli) il direttore-preside del nostro istituto
tistico. Si trattò quin-
di della nuova scuola
media ncll'amhientt·
catl·chistico salesiano c
ddl'cducazione liturgi-
ca quale fu impartita d,1
Don Bosco ed è voluta
dai suoi successori.
Preoccupazione co-
stamc dei chierici du-
rante l'anno scolastico
fo quella di tenersi in
contatto epistolarc co-
gli Oratori festivi dai
quali pr<>Yengono. Im-
portanti re1azioni mi-
sero in rilicvt>, con dati
ili fatto, che in granùi
c_cntri e quindi in am-
bienti particolarmente
difficili, l'afflusso all'o-
rntotfo di centinaia ili
- 185 Tor i no - Oratorio II E. Agnelll ": pordcuto per Ja ricreazione.

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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parificato di Genzano. Accennando al di-
battito svoltosi negli anni scorsi a proposito di
testo, registro, voti ed esame per la scuola di
religione, egli rilevò che la serietà della scuola
esige l'uso di questi mczzj didattici, ma che
essi devono perdere il carattere scolastico,
oliioso ai giovani. Con calda parola insistette
sulla santità indi~pensabile al catechista. Se
questi è sanlo, prega e si mortifica per i gio-
vani, sarà seguito dagli alunni, anche se sprov-
visto di titoli e di doti oratorie; mentre senza
ia samità i titoli anche io materie sacre non
valgono nulla.
Il congresso si chiuse con una riuscitissima
lezione pratica svolta da un chierico catechista
dell'Oratorio di Lanuvio colla sua classe di
quinta elementare.
Terminala il congresso, si passò alla inau-
gurazione della mostra, composta di due sale
riservate rispettivamente al Catechismo e alla
Liturgia. L'una risultava di tre sezioni di cui
la prima aveva per oggetto: la natura e le fonti
del Catechismo.
La seconda sezione illustrava il Decalogo in
generale e il settimo Comandamento in parti-
colare.
Completavano la parte riservata alla le-
zione una ricca e aggiornata raccolta di li-
bri di catechetica e quattro serie di le-
zioni preparate per iscritto dagli studenti di
filosofia.
La terza sezione jllustrava l'educazione ca-
techistica impartita nell'Oratorio salesiano di
Lanuvio.
Passando quindi nella sala della mostra del-
l'insegnamento liturgico, subito colpiva jl pla-
stico dell'anno liturgico costituito da quattro
piani circolari di legno rnvrapposti e giranti
attorno allo stesso asse. Su quello superiore
erano indicate le feste mobili; su l'altro sot-
tostante erano riportate le feste fisse, visibili
per la trasparenza <lei primo. Bastava muovere
i cerchi in corrispondenza del giorno dell'anno
in cui capita la Scttua~esima e del giorno della
sctt-ùnana proprio della Circoncisione, perchè
subito apparisse La distribuzione delle foste fisse
e mohili per l'anno relativo, anche nel caso
dell'anno bisestile. Risultavano pure per le
singole feste i colori liturgici e il grado del
rito, dell;i dignità e della solennità.
Su due pareti della sala erano state illu-
strate le Mcsse di Pasqua, Corpus Domini e
Natale.
La mostra rimase aperta al pubblico da
- - giugno a ottobre.
186
I nostri Cappellani miiitari.
Sparsi ornai su tutti i fronti i nostri Cappel-
lani militari continuano a compiere il loro sa-
cro dovere con abnegazione e generosità che
strappano l'ammirazione cd il plauso delle
autorità e l'affettuosa gratitudine degli ufficrnli
e dei soldati. Lo spirito di S. Giovanni Bosco
suggerisce loro simpatiche iniziative per man-
tenere ed accrescere il fecvore di pietà cristiana
nelle truppe e per adeguare i conforti della ca-
rità ai bisogni delle circostanze. E mentre essi
scrivono pagine commoventi <le!La Fede e della
bontà dei nostri cari soldati, questi, a loro
volta, raccolgono con emozione gli esempi più
fulgidi del loro zelo sacerdotale che raggiun~e
tante volte l'eroismo. Le autorità superiori
hanno sovente occasione di encomiare il 1010
valore e di decretare anche ricompense bln
meritate. Nei mesi scorsi abbiamo ricevmo
comunicazione di altre decorazioni «sul campo •
tanlo s11l fronte del!'Africa settentrionale,
quanto su quello Orientale.
In data 15 marzo u. s. .il Gen. Bastico con-
cedeva la « Medaglia di bronzo sul campo»
al nostro Tcn. Cappellano Don Franco Nrgri,
con questa motivazione: « Cappellano militare
di un Reggimento di Artiglieria in periodo di
particolare attività operativa, costantemente
esponeva con perfetta serenità la vita per assol-
vere il suo mandato di fede, di amore, di as-
sistenza, noncurante del violento tiro nemico.
Esempio magnifico di abnegazione, fede, spi-
rito di sacrificio e sprezro del pericolo ~-
In luglio, passato ad un reggimento di Ber-
saglieri, lo stesso Don Negri si meritava dal
-Gen. Rommel La «Croce di ferro di 2~ cb.<\\Se
sul campo •1. La motivazione diceva fra l'altro
che: « Sempre presente ove pit1 dura si svol-
geva la lotta, portava ai morenti e feriti il con-
forto della Fede, ai vivi la parola incitatricl',
assolve.ndo cosl in modo mirabile la sua du-
plice missione di sacerdote e di soldato. Fatto
prigioniero riusciva a liberarsi ed a rientrare
al suo reggimento ».
In settembre anche il nostro parroco di
Tobruk, Don Lorrll'::o Gaggino veni~ deco-
rato dal Geo. Ettore Rastico della «Medaglia
di bronzo al valor milita.re sul campo• con
una motivazione dettagliata: ~ Combattente
della grande guerra, Parroco di Tobruk, dal
ro giugno 1940 al 6 gennaio 1941 e successi-
vam.eate sul Gcbel cin:naico, durante le due
invasioni nemiche dimostrò sempre il più se-.
reno sprezzo dd pericolo ed il più coraggioso
ardimento nell'esplicare la sua alta e santa
missione. Sotto l'infuriare dei bombardamenti

2.2 Page 12

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fu sempre primo a portare i suoi aiuti alle
vittime delle incursioni aeree sulla piazzaforte,
strenuo difensore della vita e dell'onore dei
nostri coloni ».
Nel mese di ottobre sul fronte Orientale,
veniva inoltre decorato della ~ Croce di guerra
al valor militare sul campo» il nostro Cap-
pellano Cent. Don Leandro Sangiorgio che
in una giornata di aspra battaglia si pro-
digava senza sosta onde compiere la sua
missione•·
Abbiamo avuto notizia di altre decorazioni:
ma attendiamo il testo delle motivazioni. Con-
tinuiamo intanto a raccomandare con parti-
colare fervore al Signore specialmente i Cap-
pellani e soldati più esposti ai pericoli della
guerra.
G a t t i c o N o v a r e s e - Inaugura-
zione di un quadro a San Giovanni
Bosco.
Lo zelante parroco Don Domenico Brustia,
che cura con tanto fervore lrn i suoi parroc-
chiani la divozione a San Giovanni•Bosco, ha
voluto dedicare la stessa festa patronale del
27 settembre u. s. alla benedizione ed inau-
gurazione di un bel quadro in cui il pittore
L. Galbiati di Milano ritrasse il Santo tra una
schiera di giovani in atto di rendere omaggio
alla Ver~ine Santa Ausiliatrice. Posò per la
parte dell'alunno prediletto il Marchesino Ni-
colò Leonardi, padrino della festa. A destra, in-
ginocchiato presso la statua della Madonna, fi-
gura un grande apostolo dei lebbrosi, il sale~i.mo
Don PiraJi, nativo di Gattico, morto nel 1936
ad Agua dc Dios in Colombia dopo quaran-
t'anni di apostolato fra i lebbrosi. La popo-
lazione accorse in folla alla Comunione ed
alle solenni funzioni. E Don Lorenzo Giovando,
del nostro Istituto di Borgomanero, prendendo
lo spunto dalla composizione del quadro, fece
il panegirico del Santo, parlando dell'amorn
di Don Bosco pei giovani e dei giovani per
Don Bosco, ed esortando i fedeli ad invo-
care con fede il Santo educatore come loro
protettore insieme ai santi Patroni Cosma e
Damiano.
La festa lasciò nel cuore di tutti le più
sante impressioni. li quadro si intona assai
bene colla decorazione dclJa chiesa che van-
ta parec.:hie bellissime tele di un altro il-
lustre figlio di Gattico, il pittore Rollini,
che legò il suo nome all'affre~co della cu-
pola della "Basilica di Maria Ausiliatrice m
Torino.
M i 1a n o - II centenario della nascita
del Ven. Domenico Savio.
Anche il nostro Oratorio di via Commenda
ha voluto festeggiare il centenario della na-
scila del venerabile Domenico Savio.
Alla Messa ùella Comunione generale il di-
rettore ricordò gli esempi dell'angelico alunno
di Don Bosco per infervorare i giovani alla
pietà eucaristica. Nel pomeriggio, dopo la Be-
nedizione, tutti si raccolsero in teatro, insieme
agli exallievi e Cooperatori per una riuscita
accademia commemorativa, in cui grandi e
piccini portarono il loro contributo alla esal-
tazione del piissimo giovinetto con appropriate
declamazioni e la rappresentazione del dramma
«Domenico Savio ~-
L'indomani raggiunsero numerosi il san-
tuario del Sacro Monte di Varese in devoto
pellegrinaggio per coronare la festa con un
atto di quella divozione alla Madonna che.:
Savio Domenico coltivò con tanto fervore
all'Oratorio di Torino, alla scuola di Don
Bosco.
Na p o 1i - V omero - Pel giubileo
del Santo Padre Pio XII.
Anche le bambine della Prima Comunione
della nostra parrocchia ~ Sacro Ci1ore * al Vo-
mero offersero il giorno più caro della loro
vita al S. Padre con preghiere e voti in occa-
sione ùel Suo Giubileo Episcopale e secondo
le Sue intenzioni.
Ed il Sommo Pontefice ebbe la degnazione
di manifestare il suo paterno gradimento con
la segu,.mtc lettera al Parroco:
~ Il devoto omaggio che, impreziosito da
così ricco tesoro ùi preghiere, è stato umili.1to
ali'Augusto Pontefice per la fausta ricorrenza
del Suo Giubileo Episcopale da parte delle
bambine di codesta Parrocchia che recente-
mente hanno fatto la prima Comunione, non
poteva non esscrGli motivo di pio conforto,
nella tristezza dell'ora presente.
i> 'fole atto di filiale carità rende ancor più
gradito al Santo Padre il delicato pensiero,
mentre Gli assicura fiducia che il Divin Cuore
di Gesù, sollecitato dalle ardenti suppliche <li
tante anime fedeli, si degnerà esaudirle a bene
di tutti.
>> Con animo riconoscente pertanto, la San-
tità Sua prega dal Signore larga abbondan1,a
di elettissime grazie, ed invia di cuore, in segno
- - di sovrana benevolenza, la propiziatrice Be-

2.3 Page 13

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ncdizionc Apostolica alla S. Y. R., alle bam-
bine cd alle C.'ltechiste.
~ Con sensi di religiosa stima mi confermo
deUa S. V. Rev.ma dev.mo nel Signore:
Lt, IC-1 Card. ":\\faCLIONE.
Dal N OTIZIARIO
delle Fig lie d i Maria Ausiliatrice.
Notizie dall'Oriente.
Tra luglio e agosto sono giunte alcune brevi
ma rassicuranti notizie da vari ct:ntri dell'O-
riente.
Dalla Palestina la rev. l\\L Tacconi in data
8 maggio e 28 luglio u. s. scrisse anche a nome
di tutte quelle che si trovano con lei a Betlemme,
ringraziando le Superiore d'aver fatto loro
giungere notizie delle famiglie lontane, e assi-
curando che stanno bene, e abbondano di con-
forti spirituali.
Dall'Egitto, in data 20 giugno u. s. scrissero
da Alessandria: ~ Qui tutte bene; morale alto;
visibile protezione della Madonna"· E dal
Cairo, il 30 dello stesso mese, inviarono eguali
notizie, aggiungendo inoltre d'aver finito rc-
golanncntc l'anno scolastico, protette esse pure
in modo mirabile dal Cielo.
Dall'India, dopo il lungo silenzio continuato
mesi e mesi, una breve comunicazione giunta
nel luglio u. s. assicurò eh<: << le Suore stanno
tutte bene, si trovano sempre con le stesse
occupazioni e lontane da ogni pericolo >).
Più recenti le notizie della Cina, pen·enute
col seguente tcl<:gramma del 7 agosto u. s.,
trasmesso dal Podi;:stà di Torino:
{< Pregasi comunicare Superiora I stituto Fi-
glie di :.\\!aria Ausiliatrice: Offriamo vive con-
dogliaru-,e, preghiere l\\l. 8orbonc. Suore Ku:mg-
rung internate, ma relativamente tranquille.
Ovunque povertà~ rassegnazione, salute di-
screta. Possibilità aprirsi casa a l\\Iacau. Os-
sequi. Sr. Elena Bottini.
ll R. Console Generale d'Ttalia in Shanghai
n, ]\\,farro.
Anche dalla Thailandia un radiot,,ramma
giunto il 23 agosto u. s. rassicurò con queste
due sole parole: << Tutte otti.rruimente ».
Raccomandiamo raldamente
"GIOVENTÙ MISSIONARIA"
clie alimenta nei .eio~•ani la fiamma del nobili, at,ostokta.
Dtre::ÌO/l( eri lm111i11ir1r.: TorÌ>IQ - na ('ot1Q/c11g{J, 31 -
<:1111/11 r<>rre11re po,rale i-1355. Tra/i(,: .-Jhh,m. O,.,1;,,ano,
1.. 1\\,50; So,tmitore, L. 10 - f.st,rQ: Ordi,rario, /,. 10;
.\\"àrtrm'ibr,•, L. 2.0 - Abbùnau,~11/0 c11m"l01h:o roll'itrri-
::ium· ttll'. I. G. \\l., L. 7.
- r88
'DALLE NOSTRE MISSIONI
ASSAM
Re'D.mo e amat.1110 Sig. Don Ricafdo11e1
dopo tanto tempo mi faccio vivo per man-
darvi nostre notizie. Non mi trovo più nello
Stuùentato di Shillong, ma con me rimane
e Don Giuseppe Dal Broi, che sta bene ed
contento. Gli altri di questa Casa furono tra-
sferiti altrove: Don Bonorni Teodosio a Shil-
long-D. Bosco School; D. Yigada Vittorio a
Raliang; Don Lidner Francesco a Shillong-
1\\lawlai con altri 25 preti, 24 chierici e 7 coa-
diutori. Tutti stanno bene, secondo le notizie
che da loro abbiamo ricevuto ultimamente.
Il giorno della festa di Maria Ausifo1.trice, S. E.
Mons. Ferrando conferì l'Ordine del Diaco-
nato ai Suddiaconi: Albera \\'irgi lin, Bollini
Felice, Cogliandro Alfredo, Dossi Renato,
Mora Giova11ni, Zuccollo Fortunato; quello
del Suddiaconato a Battaglia Giuseppe; e gli
Ordini Minori a Bianchi Eliseo, Bianchi Mario
e Jcllici Luigi.
Nonostante la difficoltà della lingua - poi-
chè qui non si. parla il semplice khasi di Shil-
long ma l'Hindi - ho fatto già alcuni viaggi
apostolici, accompagnato da bravi Catechisti,
cd ho potuto amministrare oltre 150 "Battesimi,
più di r.500 confessioni e cornu1ùoni, e com-
piere altre opere di ministero sacerdotale.
La Missione continua a fiorire nonostante
che le attuali circostanze abbiano molto limi-
tato il personale. Ogni primo Venerdi del mese
riuniamo i Catechisti, ai quali faremo anche
un po' di scuola ai primi del mese venturo.
Per la 8. Pasqua abbiamo riunito coloro che
dovevano contrarre matrimonio, per dare loro
la necessaria istruzione: i giovani presso i Sa-
lesiani, e le giovani pres.<;0 le Figlie di Maria
Ausiliat,-icc. È una iniziativa di questa l\\lis•
sionc, che produce frutti eccellenti di famiglie
veramente cristiane. Quest'anno furono pit1
di quaranta coloro che parteciparono a detta
ìstruzione; cd il luncdl di Pasqua fu una vera
consolaziOn1! vedere Don Dal Ilroi benedire
quaranta matrimoni. Altri, che no11 poterono
partecipare a questa particolare istruzione o
che già l'avevano ricevuta in antccedc:nza, ce-
lebrarono il matrimonio qualche giorno dopo:
di modo che furono pit1 di cinqnanta i matri-
moni benedetti dal :\\Iissionario m:i giorni
scorsi.
Abbiamo pure una scuola con una ottantu\\J
di ragazzi interni, provenienti dai paesi e giar-

2.4 Page 14

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<lini di thc: anche questo serve a· formare dei
buoni cristiani. 1 raga2zi sono buoni e studiosi.
:\\bbiamo con noi un Coadiutore indigeno che
ha finito quest'anno il Novi~i:ito, e che è <li
j?rande aiuto a D. Dal Broi. Alla fine di questo
mese finiranno le scuole e i gioYani torneranno
in famiglia per le vac,-am:e.
Spero che voi, amatissimo Padre, e gli altri
Superiori stiate bene. Noi prèghiamo il Si-
gnore e Maria Ausiliatrice affinchè vi aiutino
in questi tempi così difficili.
Ali~ nostra volta chiediamo la carità delle
,·òStre preghiere e una vostra particolare b1:nc-
ùizione per tutta questa bella e cara .i\\'1issione.
Aff.mo in C. J.
Sac. EDOt\\RDO GUT1E.RREZ,
Jlissumario Salesiano.
Tl":;pur (Assam-In<lia), 28-Y-19-1-2
:\\lissione San Giovanni Bosco.
CINA
Da Shauglwi, il 22 ottobre è giunto al Rcttor
:\\Iaggiore il seguente dispaccio spedito il 2+
ma!?gio u. s.:
ReYeren<lissimo amatissimo Padn!: tutti i
suoi figli del 1, Don Bosco» stanno bene, lavo-
ra.no con zelo, chiedono notizie e la sua benc-
ùizione. Ossequi. Sac. J/irhele Arduino, Ui-
rctton· >>.
li collegio «Don Bosco » è il più numeroso
dei quattro collegi salesiani di Shangbai. Com-
prende l'Ospizio con scuole elementari, medie
inferiori per interni ed esterni, e profossionali:
c!ettromeeeanici, falegnami, tipografi e legatori.
Cura inoltre l'assistenza spirituale all'ospedale,
ad emigranti e soldati, nonchè due parrocchie,
due cappellanie ed un fiorente Oratorio festivo.
gono bene la lingua: il che è un grande vantag-
gio per il loro apostolall).
~onostante il gran caldo di questi mesi,
abbiamo potuto organizzare varie mute di
Esercizi Spirituali in preparazione alla Santa
Pasqua: per i fanciulli e le fanciulle, poi per
lc nostre Suore, infine per i Catechisti. Tutti
i corsi diedero buoni risultati. T Catechisti
passarono una settimana nella residenza dd
Yescovo e poi tornarono alle loro .rìspetti,·c
Missioni pieni di fervore e di santi propositi.
La senimana Ycntura avremo un corso ùi
Esercizi per le Catt•chiste c per due o tre
altre donne di ogni località <love abbiamo cri-
stiani. E la prima volt~ che facciamo un corso
simile di Esercizi chiusi per donne. Le Ruore
s'incaricheranno di ospitarle nd loro collegio.
Tutti sia,uo contenti. Regna online, fer-
,rore e carità. Preghiamo attìnchè vènga la pace
e, migliorando la situazione, possiamo svol-
gere un apostolato pitr fruttuoso.
Pregate e fate prcgan.: per noi.
8 maggio 19.p. Aff.mo in C. J.
•!• LUTCl LA R-\\\\"OLRE :\\-lOt{RO\\\\', Sall'sia110,
T'escov:o di Krishnagar (Bou,r:al-1ndia\\
Da KRISHNAGAR (Bengala).
Re1.1.11U) e am(lf.1110 Padre,
da tempo non vi dò nostre notizie. I lavori
della ì\\Iissionc ci tengono, al solito, molto oc-
cupati e preoccupati.
Grazie a Dio però tutti stiamo bene e lavo-
riamo con entusiasmo 11onostante la tristezza
ùei tempi. Quattro sacerdoti novelli sono stoii
destinati a questa ì\\1issionc. Siccome erano già
stati qui prima degli studi teologici, posseg-
- Gal l i e o Novarese • Il quadro di S. Giovanni Bosco
ne-lla chiesa parrocchiale.
189

2.5 Page 15

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Lellera di DÒn Giulfro ai gio,,ani.
Carissimi,
è usrito 11el mnt di ottobre, pei tipi drlla SEI,
in elega11te cdt:-.ìo11e tasCclbile, L'itinerario della
Croce del Cop,tano sa,110 •• Guido Ne.~ri ( 1).
Un t·ol11metto che ; la rivelazione dd niblimi
ard1ment1 dt'//'a,rima de/l'eroico copita110 il
quale, come sapete, diede la sua t,1Ìta per lo Patria
nel'altra grt111de ~uerra, dopo m·er ragK11111to
le vette drI/a per/r:::ione co11 q11esw dedsio11e:
Sl, anch'io, voglio i-alvarmi, qualunque cosa
costi, e voglio divenire un gran Santo; lo posso,
lo voglio! \\'o~lio, o Signore! B vogho salvare
il mondo, ,·o~lio suscitar dei S.inti l
A le.t{f!t'Tt' ,I t,alu~ si ha l'imprusione di tr<>-
,;:arsi dt f ro11te ad tmo di quegli ardili santi del
medioft'o dte, appassionati del mistao della
Croa, saliro1111 prr l'erta col cilicio i11 mano
spro11a11do l11 1wlura all'm1todisàpli,u1 che tra-
sforma in Cristo. /Ila non colla tmiaca del mo-
naco o de/l'eremita: i11 grigio-i·erde, f,110 al grado
di cupitmw. Cc 11'è da slutlordirr 111/111 ltt gio-
ve11ttì-pallo11r, rosi /,r,i ritratta da lrilia Frlici
nel primo volume della collana II ait:ello
edita dalla Editrice Salesia11a di Pisa Prima-
vera '900 t, clte ro11siglio special111n1te ai più
alti (2).
Citi vmol far ml serio, vuoi dive11tar 1101110 ed
esser degno del rarattere di cristiano tro1Jerà nelle
pagine del t Capita110 sa11to •• , p,ù ·Mlid, inci-
tamenti, comi11cia11do da quel s1111 [fiOl'011il pro-
posito di Vivere quasi sempre fossi per morire;
studiare quasi perennemente vive~si. li/a il
segreto della forza per tante ardite: e get1erose
asceusio,ii spiritual, è a pag. 315, dt)'l)t potrete
leggere du 1111a lettem dal frot1tl' q11m110 srgue:
Una mattina per tempissimo dovevamo fare
un'avam.aw e not\\ si poteva avere prima il
Sacerdote per celebrare... Fra 1101 c'era un
Diacono. Ebbene, prc.-gammo di lasc1arc1 in
trincea il SS. SJcramt!J\\tO onde comunicarci
prima del combattimento. C1 V\\:nnc risp<1sto
se che non poteva lasciare il 8~. Sacramento
senza che costantemente venisse custodito.
Promettemmo che lo sarebbe stato, offrendoci
di vegliarlo un'ora per ciascuno durante la notte.
(11 Gt 11>0 :--1i;n1, L' ltmt'Tar10 dd/,1 ( rorr. lntrudu-
n 2innc e 1101,· del l'rof. Giu!>epJl<' ChihJu.Jo - S. E. I.
Torinu - I ~ 1:;,
(z) Colbn:i • li Crn·cllo • diretU. Ja n. 1..-lio T•dJci -
Librnu Saloiana - Via dc' :\\!,Ile, ~. ,,,.,. - S<>no gi¼
u..cnì: P. Clll!lolll'<f.l.LI, Il Po~mrtto d~( Pa11a•u - I. CtoR-
D.\\NI, Sor,,ta ui,1tat1n - I.. 8R\\C'AI.OSI, Anriri - I'. MAZ-
7,01 ~at, Dittra lo CrQt"t - klLlo FtLICI, P11mrn ero '•JOo
- - /Colloqui cni giovani d'oggi). L. 5.
A qu.::sto pullo ci venne concesso. Prcn<lc1nmo
allora ùci rami verdi, dei legni, e nel fondo
della trincea facemmo comi: un Tabernacolo;
e fcddi, da i;oldati itali:rni, all,1 parob data,
di or.i in ora ci scambiammo pcr cui;todirc il
nostro Sacramentato Si~no1c... Oh, come fu-
rono hdle, quelle ore nottunie ai pic:ùi <li Gesù!
Come e.tra quelli trincea trnmutata in Paradiso
terrestre! Alla mattina tutti ci comunicammo,
e dal Dio dei forti ouenemmC> virtù e forza
pel compimento del nostro eroico dovere...
Miei cm i: al chilldersi di 1111 mmo i11 cui la
sprt>gi11dirata spensieratezza di tallta ~ioorotu
frli·ola r vu110 è il piu grande 111s11/to all'eroismo
tki prodi che d,111110 il sa11.t:111: e lt1 ,·ita s111 div:crri
fronti, imparate dal Capitano u111t,1 a dure
alla oostm gìm·i11c::::a /<1 11 mpra più gagl111rda
sostenmdo con v.·alort le lottt prr la j1Jrma:::io11e
dr/ i•ostro raratterc e la difesa di quella p11re::::a
che t1 la 1·irtù dei forti, l'o,goglio d1-i gra11di, l<l
gioii" dei S(lllfÌ. E Dio vi rm1ceda di 'f)Ì'lJerc a
lu11,:o r cooperare colla t•ostra a::io11e e cui
vortro esempio alla sah:e::::a del mo11do!
l'ostro aff.mo Do~ ClllLl\\"O.
NECROLOGIO
Salesiani defunti: t•>
Sar. FERRO GREGORTO, d:1 S,mtini?o de Coelo
(Spal(tlà), f a Moron (Rcp. Arv;en!Ìnn) in »cltembre
,.,,~ ll 71 ann,
Sar GTORD.4NO GIOV JN.VI, da Cuneo, t a
Contrat11c1òn (Colombta) 11 s-vu-1942 a 6+ anni.
Cnad. CORIVO ASTOVIO, tl11 Alba (Cuneo),
t a Rond.i (Spa1tno) il zo-v-,q It n !h anni.
Co/lff lù10ATTO ERNl!:STO, dr• Tor1110, t n
Comotlorn Riv11dnvin (Cile) a 70 1,nn1.
C(>(Jd l ' JROS R.'1.IJ1UNDU. <la Lle~ny (LeriJa-
Spa~n.1), 1 a Ronda fSpai_,n.;) 11 (M1-19+.i a 65 anni.
Coo,i. Rl·.'SSlCO LUDOl'I<.:O, tL1 Pah:stro
t (Pavia), o l.\\lnroggia (Snncni) ti 1•-\\111-1q+2 a
6.;: anni.
Cooper a tori d efunti :
S. Em. Rev.ma il Sig. CARD. SEBASTIANO
L'EME DA SILVETRA ClNTRA. A,ri,•es.:m:o di
S s,.b,r ti.1110 d, Rw jnnnr<,. t il t;-'.'C u. ~- ~ 6o anm.
Dal ScmmaTio d1 San P,mlu dd Ur,,-,le pas,,a10
a Rom\\, compi gh smd1 al C.:011<•1110 l'm l.auno Amt<-
riamo çJ alh Pontificia U11ivch1tÌi Grc1:uri:ma, lau-
1•) Ci 11111,/r d, 110n p,,ur dau , f'a,ti,0/11,i ,JdlL, ,,i10
di tn11t, ro11/mtr//i brnmwrìti ~r,J,I I, natiei,. J,, Jurni
ci giu11110110 t/oll'~•ter,, in stil~ tr/1:graffro r non po«im110
pl,) riel"l•trt lt lrttrrc mortuarir.
1

2.6 Page 16

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reandosi in Sacra Teologia e rice,•cndo l'Ordina-
zione sacerdotale nel 1904. In Patria fu addetto alla
cura d'animi: nella parrocchia di S. Cecilm in San
Paolo ed alle Associazioni di A. C.; quindi professore
di Pilosofia in Seminario e redattore della • Rivista
Ecclesiastica&. Coperse in seguito vari uffici in Curm
e nel 19 10 fu fatto Provicario generale e Direttore
Generale dell'Azione Cattolica. Elevato l'anno se-
guente all'Episcopato come aw;iliare dell'Arcivescovo
di Rio J aneiro e Vicario generale, fu dal 1916 al
192 r Arci,,.cscovo di Olinda e Recife, poi lomò a
San Paolo come Coadiutore del Cardinale Arcover<le
cui successe nel 1930. Creato Cardinale nd i:,u,:n,o
dello stesso anno, citli consacrò tutto il suo zelo alla
Archidiocesi cd alla Repubblica promovendo la glorfa
di Dio ed il bene delle anime colla sua fervida pietà
eucaristica, coll'ardore del suo apostolato e la saggia
Or)?anizzazione delle attivitò della Chie!ltl. Noi ri-
cordiamo in modo particolare la sua Jivozionc: a
Don Bosco e la paterna bontà con cui sostenne e
promosse l'Opera Salesiana tanto fiorente nei vnri
S1:,nt, e lo raccomnndiamo caldamente ai suffragi
dei nostri Cooperatori.
GIUSEPPA GAGNI GALLINI, t a Roma il
r2-1x u. s. ad 88 anni.
Sposa e madre esemplare, visse di fede nel fer-
vore d'una tenera di\\'Ozione a Maria SS.ma. Ebbe
L'I b"Ìoia di vedere Don Bosco in uno dei sol,U!iomi
del Santo a Roma e si affozionò talmente all'Opera
sun da rìteMre cwne una delle t-tmzie più care la
voc:u10nc del figlio Don Pietro alla Società Salesiana.
DE PIERI PIETRO, t a Lonigo (Vicenza) 11
31-VJIJ u. s. a 93 anni.
Fulgido esempio di virtù cristiana, dcvoti~simo
di lVIaria Ausiliatrice e ùi S. Giovanni Bosco, chiuse
I~ sua lungll vita come un patrìaren confortnto clnlla
gioia di aYer dnto, oltre 11lla sua costante coopera-
zione, il figlio Don Antonio alla Società Salesiana.
STELLA PASQU.4LE, t a Manforte d'Alba
(Cuneo) il 3-1x u. s. a 72 anni.
Tempra di lavoratore e fervente cristiano, zefan-
t issimo della .1?loria di D10, era il sosreWto della par-
rocchia e fu benedetto dal lìignore colla vocazione
di quattro figli alla vita i-eligtosa, uno nella Societiì
Salesiana.
S. E. Re,,.ma Mu11s. GIO. BATTI STA ROSA.,
Arcmescovo ,I, Po11-1,1ù1, t il 29-x u. s. 11 75 an111.
R.cggcva l'Archi<lioc.:si çlj Perugia ùa vent'anni
coll'.,more e collo zelo del buon pastore, ispirando
il suo min istero ngh ~c,npi della s~nta memoria dì
Pto X, cut ero legato da ,mcol! d t intima familiarità
e di filia.le devozione. Ed anche nell'aspetto e nel
tratto aveva qualche cosa dell'angelico P~n tclìce di
cui uvevn goduto la p:itcrrw confidenza e dì cui ser-
bava affettuose attestazioni di benevolenza e sag11;è
dìretrive di santità sacerdotole nel copioso episto-
lario che custodiva con gclc>sa cura. Animo retto,
viva<"e intell igenza, nobilissimo cuore aperto ad un·
candore d1 pietò e ad un fervore dì cantà e di apo-
stolato che gli Cllttivava clero, autorità e popolo, aveva
il dono di una 2rnia di eloquenza che affascinava
e conquistn"3. Perugia d~-ve al suo zelo pastorale,
al suo ~cnso pratico ed alla sua abilità organizzative
trionfi di fede e di tradizioni reltgiose che ta,,ciernnno
pal(ine d'oro nei fasti ddl'Archrùiocesi. Noi lo ri-
cordiamo dal pulpito della ba.<>ilica di Maria Ausi-
liat11ce e di tante altre chiese e cattedrali a cantar
lt• ~!arie del nostro santo fondatore D on Bosco, cui
egli ponnvo la più tenero vencn>zionc. A Penigia
interveniva, s.:mpre che r.on fosse impedito da ruo-
tiv1 d1 s.tlute, alla proces$ione di Maria Ausili:>tricc
non solo per dar sfogo alh1 sua de,-ozfonc, ma spe-
cialmenk per protestare lu sua riconoscen7.a perchè,
dopo tanti anni tli settarismo, la processione di Maria
Ausiliatrice, coro!!Aiosnmente iniziata dai fiAh di
Don Bonco, aveva finalmente aperto le vie alla pro-
ce:-.sione Eucaristlca del C&rpus Domiui e ad altre
pubbliche manifestazioni di fede. Più che Coope-
ratore, eAli era cordialmente 11ffezionato alla Fnmi-
J!lin salesiana ed ammiratore entusiasta dell'opera e
dello Spirito di S. Giovanni Dnsco.
Raccoln:lndiamo quintli ceklamerte ai nostri Coo-
pentori eJ :ùle nostre Cooperatrici i p1ù copiosi
suffragi per l'anima eletta.
MARIA .MJGNE,\\III VED. DI FRANCESCO,
t a S. Gregorio di Catnrun, il 31-vm u. s. ad 80 anni.
Divotissimn di ~. Giol'anrii Bosco e benemeritl.l
Cooperatrice Salcsiann fu larga di aiuti alla lòcnlc
Casa tli formazione. Anima profondamente cristiana,
a lla sua viva fede e pietà attinse forza di rassewia-
zionc tlt!lle diuturne sofferenze tiella sua rualforma
salute.
Altri Cooperatori defunti:
Allegranzi Rosina, C011exlùmo Vmeto (Treviso) -
Bondanelli Menotti Teresa, Trnghetto (Ferrara) -
Boveri Don Domcmco, S. Biagio (Aless.) - llurdcse
Giovanni Battista, Brà (Cuneo) - Canali Luigia,
1'vfaritmo Comense (Como) - Carlanùo Angela, Bol-
:;;aneto (Genova) - Carminati Rag. Akssandro, Este
(Padova) • Chinppani Clementina, Vigo di R,mde11a
(Trento) - Corradino Anto1110, l\\Jo111ng11ann (Pa-
dova) - C\\lgno Can. C10\\. Battista, Susa (Torino) -
Daprà Angelina, Pa11cliià .(Trc,nto) - Del Fnbbro
Don Valentino, Tricemrw (Udine) - Fogliato Mn•
rianna, Pralormo (Torino) - Galli Enricçi, NotJara
- G:mdolfo Caterina, S. La:;;:;;nro Reale (Imperia)
- Gari~lto Giovanni, Torino - Gnolfo Filippo, Assara
(Enna) - Grassi Giovanni, Partinico {Salerno) -
lncao Massimo. Roma - Limcmiri Do,rnto Brando,
M<lratea (Potenza) - Oberti Maddalena, Ovada
(Aless.) - Olivcro Carlo, Tori110 - Orsi Don Giu-
seppe, Ugo:::zolu, (Parma) - Otroncllo l\\11.addalena,
Cnmpolig11re (Genova) - Ottonello Maria, Cnmpo-
lig11re (Genova) • Pennacchioni S1t11ta, Osmu, (An-
con.a) - Pissaretti Santino, S<:arìa (Como) - Remotti
Lui6rt, J\\lede (Pavia) - Scamu.zzi Riccardo, Cw:c<,ro
Monf. (Ales~.) - Rias Cav. Luib>i, Riolu StJrtio (Ca-
gliari) - T ittoni Cnn. A~ostino, Pergola (Pesaro) •
Travnini Nina, Brescia - Vicini Avv. Vincenzo,
lvfmle11a - Virnru Mnma Giovanna, Poirino (Tonno)
- - Zortlan Giovanni, Tltie11e (Vicenza).
-

2.7 Page 17

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Crociata missionaria
Borse da completare .
Borsa GIUBILEO SACERDOTALE DI l\\I01VS.
RR.VESTO COPPO VESCOVO SALESJAJ,,'0,
promossa dal Prevosto di Brusasco-Somma prec.:
11.824,25 - Prevosto e popolazione ci Brusasco
6oo - An•. Prof. Giustppc Colombo 500 - Prevosto
e Parrocchia11i di Ros1gnà1\\0 :\\1onf. 100 - Mons.
Roberto \\'inclli 100 - Parrocchia Madonna della
1\\e,·e (La Spel\\Ìa) 200 - Don 1\\1usso, Parroco di
Cusorto 25 - .\\vv. Comm. Zanoucetli 50 - Edoardo
Hibolt 100 - Vari 100 - Tot. 13.599,25.
Borsa JL./.Rl. l AUSILIATRICE S. GIOf".-lN.Vl
BOSCO (11•) Somma prec.: 15.161,80 - Ca-
retta Bice s - Poppc;.c Adriana t o - Rdlt:tti l\\Iaria
300 - Viltuvccchia Prof. Angela 29 - Campana
Luigia 25 - F. 8. 2000 - Torti Enrico 2000 - D. V,
8cnrzello 5 - 7'01. 19. 535,80.
Borsa M •./.DONNA DI Cr-lSTET,.110}\\'TE UDhVE
n curo dt:l(li "-"•allievi Sd.lesi,rn.i - Sommo prcc.:
9529 - Giordani Savina 20 - Zorauo Roberto 45
- X N. Ci,·idalc dtl friuJi 100 - Rina Cotto 20
- Carµ1\\elli Moria s - Tot. 9719.
Borsu JIESS.l D'ORO DEL S. IC. RJC1JLDOSE
PlETRO, RETTOR MAGGlORE DEI Sdl,t.'-
SIAS f, :1 curo del Snc. Don Amomo Fasulo -
Somma rrcc.: 2000 - Nuovi versamenti 8coo -
Tot. 10.000
Borsa ftVIRIA . IUSTT,l.lTRICE, a cura di E. P.
- Somm,t pn:c.: 14.500 - Nuovo versamento
1000 Tnr. 15.500.
Borsa .\\l,UT.11,1 .WARGIIERI1'.4 C31 ) - Somma
prcc.: 2205,75 - Vrui mrunmn riconoscente 100
- L3urenn Adele .=;o - Una mamma 20 - Tot.
2375,75.
Borsa M.·/RJ.1 A!'SILIATRIC:E, n cura del Snc.
Chiort<' Fmr\\ccsco - Somma prec.: 1 rooo -
Xuo,·n Yersamcnto 2000 - TM. 13.000.
Dorsa .1T.-IRL-l dUSTLl :/TRTCF. C: S. Gior·.-1xNT
HOSCO, a cura dt 1'. !\\. Torino - Somma pnsc.:
8300 - Nuo\\'n versamento 2500 - Tol. 10.800.
Dorsa .l'IART.l ,-lUS/LIATRJCt.' (29•) - !-ion,ma
prcc.: 10..p;;,50 Bucci A11111La 100 - N. :--. in
suffragio 1000 - Don,m Carcrmn 25
Tot.
11.5+o,50.
B orsa AlARf.-1 AUSJL!A'L"RLCE, :t c ura del Cav.
D'Urso Schastiano - Homma f)r<:c.: 5660 -
'l'ina D'Urso 50 - .ì\\faria .ì\\lu,nmno zo - Terc:sa
T1eri 20 - Tot. 5750.
Borsa M.-JRLI AUSILL1TRJCE ES. GfOrA.VNl
BOSCO PROTEGGETE I 1-,·osTRI SOf,Drl'l'T,
u cura ùi D origukZI Lui({t - vcrsamcntO' 1000,
llors1.11ìl.lRL-l AUSILl1/TRICE ES. GTOVAS,Vl
BOSCO, per gm,dn riccnm,1, a curo d, N. K.
1" ,·crsarr.cnto, 5000.
Dors.l M,IDRR DEI, BUOX CONSIGLTO - Snl-
,·adori Angelina 100.
.Borsa N. SIGNORA DEL BOSCHETTO E SAN-
TA CECILIA - Somma prec.: 7830 - Scluof-
fino 30 - Tot. 7860.
Borsa POLLA DON EZIO, a cura della mamma
lrma ,l.Vla.aino ,·eù, Polla - Somma prt!C.: 635 -
D. G. Coppola 30 - :\\'laria AllillIUIJ\\o 50 - Zari
J>aolina 50 Cravcro Lelia 50 - Tnt. 815.
Rema PER1lRDl LUIGI CAPIT.lNO DEGLI
ALPlNI - Somma pr.,c.: 5285 - Giannini R>l-
rison11 10 - Tot. 5295.
Borsa PERPETU.4- PER UN MISS[()N.-llUO, n
cura <li C. 1Vl. C. - !'rimo Ycrsamt!nto 7oco.
Borsa PEDUSSJA DOS LPIGI - Somma prce:
12.300,ISs, - Surg. Valfriùo Fivizzoli 51,70 -
I ,andi Giuseppina 20 - 7'1'11. 12..372,55.
Borsa RUA DON 1vlJCJJELE (4•) - Somma prcc.·
6588 - Colo Giacomo 5 - Prof. Stoppino 10 ..
D. V. Scarsdlo S - T11t. 6608.
Borsa ROUBY DON ANGELO- 8(lmma prtc.:
520 - Amelia Camporn Gi:melli 100 - Tot. 620.
Borsa REGINA Di ,1TONDOl'l (2.•) - Somma
prcc.: 4992,10 - Vatla Domenico 50 - 'J.rJt.
5042,10.
Borsa RJNALDl DON FILIPPO (7•) - Summa
prec.: 6715 - Luisa Pii::ozz1 1000 - Tnt. 7715.
Dorsn SACRA FA.,.\\IlGLIA E S. GTOV.-lX\\ I
BOSCO, a cura di }J. N. - Somma prcc.: 72co
- Nuovo versamento r 100 - Tot. 8300.
Ilorsa S. GIOVAN.Vi BOSCO, a cura del Sac. Ross,
An,gelo - versamento 10.000.
Borsa S. Jl!ARGfIERITA DA CORTON.l (2•) -
Suladini l\\larJ:(heriru 150 - Yaleri Angelo 85 -
Tot. 235.
Borsa S. FRAXCESCO JJI SALES (,+") Dinuo
Olgn 100.
Borsn SACRO CUORE DI GESiJ, a cure della
Parrocchia di Corncno Eupilio - versarni:ntQ 500.
Borsa SACRO C('ORE Di GES[J CONFIDO fS
VOI {3"\\ - Somma prec.: 16.978,60 - ComuJ!t
D. L. G. 50 - Tot 17.028,60.
Borsa SACR.·l FAl,lfG/,IA (8~) - Son,mu prt<c.:
l!S91,50 - D. Vi,,cenzo Scarscllo 5 - Tor. 8896,50,
Borsa SACRO CUORE, 1\\JARI. 1 AUSTLTA'l'RTCE
D. BOSCO - Somma prec.: 5771 - Den>tn
Lucia 100 - Calli Rosa 10 - N'avirc Rimi 100 -
Tot. 5981.
B11rsa SrlCRO CUORE DI GF.SÙ F. DI M.,.JRI·l
- Sommu prcc.: 535 - Botmlo Cristin:,. 500 -
T,1t. 1035.
Dorsa S. R11'A DA CASCJA - Somma prec..
3+78,50 - Protu Giuseppma 15 - Tr;(. 3-+93.50.
Bo,.,.,. S. GIOJl,1NVT BOSCO EDUCATOUE
DELLA G'TOVESTÙ CALABRE:SE, u cura ù.,.I
Sac. Giorla - Somma prue.: 2385 - l\\foria Dè'
Castro 3334 - Tot. 5719.
Dorsn SAVIO DO,UE1\\"ICO (+•1 - Somm(l prec.·
13.08!! - Ma1t,r"s" Emtinia 25 - Tot. 13.113
( S,((ut i11 3• patt, d,lla top,rtiriuJ.
- -- 192
Cou permesso dell'Autorilli Eccles,..uaa. - Off. Grafiche S. E. l., CorSo Rcg,011 Mnrghcrao, r71t
Direttore r"5pan..bilc: O. G U 1 O O FA V 1 l\\' I, VÙl Cottolengo, 32 - Torino (109·

2.8 Page 18

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Bors,1 SOi•. / il() n. (; /ET. I \\·t;, a cu,·a ùi akun.i
p.1rmcchia1ù di .'\\ìrur\\o - Somma pr,·c.: M1;;; -
:-;obro Giusl!ppina 100 - Tot. 6775.
Bo!".A s. Gior·.-:1.'\\.VI BOSCO (9R) - s,,mma
rrcc.: 190 - 1\\1. R. 50 - Tot. 2-1-0.
Bors:1 SAGLJETTJ rl:VGRLO, GIOVA,V.\\ I, GIU-
SEPI'E, a curu Jdl'An. Sa~Ji..,tti - Sornm,i
prcc.: 16.000
J\\uo-,o ~ersamcmo 200
Tol. 1b.200.
Dorsa TRIONE DO.\\' STEF.1 YO - Somm:i. picc.:
I 1.53~,05 ~- N'. 3 - Zcla1rici di <.:uorl!nè 50
- ,. :--.. 10 - Tot. 1 r.<io1,o,.
Hon..,, l I.I J .'ili.I 10. ,1 <·u,a tldla madr.: L LI,, J.'iu-
rin11 - Somm,, prn·.: soo - L' Ila Ermini.i 1;;0
- Tot. h.50.
Borsa l 1.1.\\ .1fE.\\JJ, ., cura <k11.1 Parrocchia S.ilc-
si,,n~ Sant'A11o~rinn, !.\\lilnno
Somm,i i,n·c..
15.000 - Lm::i Ferrnris Scalfi 2~00 - Tor. 17.500
Rnrsa f RfiS!GU I .'10 \\ S LC f(JI C.JR. ll', 1-
RI<J ll. C.ILLIST<J -Somm:l pr,s.: 1.?.J.?J,50-
Gactano ('accrn-so - :\\I. H. 100 TQt. 12.-17;1,50.
Jlorsa T'USTI D. S.l.l/UPLE Somma pw:.:
619R - J\\1rd,1 Prof. \\ lichcl" 200 - 8('ttim Pm,!1>
100 Tot. 6+98. ·
(Se::m•)
INDICE GENERALE D E LL' ANNATA 1942
1, I .\\~l!C,LI.\\
11 I\\ Sun.:,•-..~or,· di S. t ,. llo:,,t."<> ui C"noJ"cr.twn :-;;1lt:•
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Il Tnttoto dt.·11'.\\mnr Llt Du.,
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17
Dc..·rrut .. ,.\\hA ononfk":11>.'u al \\"1c,1no ,\\1:t1,•,11,1ìdJ
22
Il Trait.no dell'Amor ,h 010
17
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l'cfU - 11 L'1m.1unntCJ1.s1m1 ùdl'ornvo dei t,alc~um1
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l:olumb1a - !-i,. ROS-i.1 cl\\: U-o-s - 11 :..5•• Ji fondnzmnc.~
JO
,, Il Giubileo Episcormk del Snnro 1':11l rc Pio Xl I 11 (15
,~ I., Cau"" ddl,1 Scn·n di Dio :\\l.1dn: ~L,dd,1I, n, \\lor.mq
L~ (.'ontLr\\.'n7.t Jcl J.tcttor \\ Ligt...'lore nl ~ll'lflL!r,lturi :-t:1le-
-.i.1ni • •
,~
C, tlom1ua - UogtHJ - li l're;il.h nlc tidht Rc1,>uhl1lit.:d
"IJ1.· f~tc- 1,.Jr 50•' Jd1'i11izio ddl'Or,t•r:.1 ~al~-tt,1r1.1
·li)
U Ccotcn:,rio dc11.i 11t1b1:1ta del \\·l•1wr~hik Oùnwnìc<,
S:n-io • ,
• 4,, "' St
Torino • In f.UtTr.t:.d<> th;I nurà tl '.\\01.-1 I •
sfi
.\\xionL' S,11C!iii.n.nn
<,r.. ,,o, io::, 171 1· 17~
J1cr 13 t*n,ci:11,1 4.lc:11.t Purc✓.✓.11 .
CtS
Il Ccnicnorio dc.lln murtc- di ~:\\n (';, Ucnc,h.~UQ C:0110-
!.11110. • • ·
~"
<:lttnaica - Alto rkono~dm1.·n10 dd \\atore de1 fiuli <li
non llo~"O • •
1,-r '" I ~6
Pkbiscito monJùili.• •
<.:.Jt~iani dcco-nati • ..,ul t:01mpr> ~
117
107
J.c \\'ic t.h Dio . . . • . . . .
1 11
1n-ituti rcr l.:1 fonn.11~ian.: Jl'l ~r;,m111-.: ~.11.,;c;.hmu
.. 117
I.a ft.~tu om>1'l1as:tia1: Jd Rcttur ;\\ln1.u:iurè • •
1 18
~obih.:-rin"I,, C'c-.to Jd lJ.vornt1)ri r,uruu11i Jj lkn~rrni
I J e)
C1rei'1.tÌl'.\\l - :O,acJ'1t ortlin,,zìnn1..· {m.:1.:r...11Jl.tl!! s ul t:chd
D,:rmnu
•~3
I ·Educ.uorc J.dl'OnV"-.:mo •
1 .2.9
s. r:. .;\\.Uej\\'U \\:""~\\.1,) ')uh.:·}l.i.lnQ ..
'lt--1 11-:-. ( iiu1io (.\\1ìcvJo . I t :1-1
Ordinazioni sactnlot.nti
134
!\\1.milu - '\\oti:1.it dd Ddc~,ur, \\po-tlt>Hcn .
141
Torino - 11 ( ,iuhilco di S. E. ,1un,i~1wr l"nr,pt>
1 , 1-48
S,m Cf1)qmni 1Jo-..co e S.-1n (;io\\·, Uauist.11 J1.· La S.illt:
15(1
Cli 0rnt11ri ~.tftsfoni
1t,i e 179
Lit1Ul'Lr.t ... Runnc 1"1oti;,.1c ..
17l
l n,1 c.u,1 notiz.iu
l.77
A1t•s.~11indrittc.J'E~iltn, 138c 188 .. 4\\tnd1,i. 10; ~ r ,5 -- lfar1_;.ellona. 5~
e l4•J • llulh:.n~o. 11,, - Ufllvwni4. 53 - Uon,in l:o:.tamm Ciano,
n - 70. lh&l•nu,1 ,\\1rL'11. 70 - (..'hieri. rose t3~ - f~1rid1,
l~vo~
7:1 - htc:nzn, S; e 1 i o .. FitcrlZI!, ~.:. .. Fiu:m..-. 54 e r.ls .. Fni-
-5Càli, '17 • Genova... Samricrd.arena, rzo - Gqrizin, 101, ..
h-n,1, 105 - J,·11c-Rruxd1<... qo L,;1m11go, q - Li>hoo.i.
S? - Lirnu. jr 1.· 17J - Lì...l,una, ,~ .. I .ltt-0rln1 56 - Livorno.
1oò • \\l•rnru, a; - :-litan1>,.S·\\. 10!1 e rS7 • l\\lomehelluna, ·1-' -
~lomcclliarui;...-c1lu, 105 - ~apu_li. S4, JJ\\,I e 187 • '.'\\u\\i Llguni, 54
.. Pakrmo, lJ7 - P1trma, 54 - Poi.tr<.-s di! lti.."1-:UU, 7J - Oporu,.
7.l Roma {\\L ,\\.), l!Q - ltomo (S. Cl. 53 - San Circgorro,
100 - SA.nti.u:o, 2t) - S,1vo1u. 54 - 'Torino-\\·i11'1oc,o. 5, 37
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