Preghiamo per i nostri morti
CORNA MARJ cooperatrice
t Agliè (TO) a 78 anni
LaYorò lndefassamenle con spirito sa-
lesiano nella sua parrocchia. Era iscritta
all'assocla2lone Donne Cattoliche, all'A-
postolato dalia Preghiera, amica dell'Un~
versltà Cattolica, del Seminario, delegata
per le missioni. Devotissima del Sacro
Cuore di Gesù e di Maria Ausiliatrice, rJ..
chiamava nella Famiglia Salesiana l'Im-
magine di Margherita Occhiena. la santa
mamma di Don Bosco.
01 BENEDETTO GIUSEPPE cooperatore
t a Mazzarino (CL) a 81anni
Una vita dedrta alla famiglia, ricca di sei
figli, del quali curò con particolare Impe-
gno l'educazione religiosa. 01 cuore buo-
no e sincero, amò soprattutto l'onestà e si
meritò dalla gente la stima di uomo giu-
sto. Sempre calmo e sereno, dotato di
grande umorismo, seppe Irradiare attorno
a sé soltanto la gioia e l'aliegrfa. Ha cre-
duto nel valore del lavoro, e quando per
anzianità dovette lasciare la professione,
s1 tenne sempre occupato: con la lettura
(specie del Bollettino e di Famiglia Crl-
stJana), e con lavoretti utili. Parlecipava
con entusfasmo alle iniziative parroe-
chiali, e come Cooperatore dette il suo
aiuto alle opere salesiane speci e negli
anm dtfflcih del dopoguerra. Era felica di
aver dato Il figlio primogenito alla Chiesa
nella Congregazione salesiana. Amò la
vita come una festa e lottò lino all' ultimo
conuo la morte. ma seppe essere docue
alla volontà di Dio.
FALETTI MARIA veci. succo cooper•
trlce t a Torre Can. (TO) a 74 anni
Cooperatrice convinta ed entuslasta,
esprimeva li suo amore per Dio nella do--
nazione glolosa a quanti avevano bisogno
del suo aiuto. Tra le consolazioni più belle
che li Signore le concesse fu la vocazione
della figlia Sr. Bianca ira le FMA Il Si-
gnore l'ha preparata al suo Incontro con
una lunga infermrtà e tanta sofferenza,
sopportata con vivo senso cristiano, La
Madonna che tanto amava e pregava la
portò con sé in Paradiso la mattina del 24
maggio.
LO NIGRO CAMILLO UIHlano coadiu-
tore t a Ragusa a 66 anni
Perse I genitorl che era ancora ragaz-
zo; fu messo in un collegio sale.s181'10, e ivi
sboccio la sua vocazione. Vivacass,mo,
volenteroso, s.I perfezionò nell'arte di
ebanista, e divenne ricercato per la sua
competenza e la perfezione del suol la-
vori. Dimostrò pure doti non comuni nel
campo della pittura, della scenografia,
della decorazione e della modellazione
del busti del nostri Santi, richiesti ln tutta
Italia. Ma al giovani non offriva soltanto
un modello di capacrtà tecniche e orga-
nizzative: offriva soprattutto un esempio
di vita cristiana e salesiana: per cui so-
prattutto la casa di ragusa ne piange
l'immatura scomparsa.
MARCHESI mo~. ANGELO coopet•
tono t e Tortona a 67 anni
Fu per circa 30 anni parroco della Catte-
drale di Tortona, e fu sempre grande
amico e cooperatore dei saleslanl, spe-
cialmente dell' Istituto delle FMA a cui
dedicava In tutte le forme possibili la sua
attività sacerdotale. Fece d!Yentare festa
del rione la lesta di Maria Ausiliatrice, e
diede Impulso a quelle di Don Bosco.
L'attività caritativa e la catechesi furono
gli aspetti più evidenti delle sua vita apo-
stollca. Fu esempio di bontà nel senso più
ampio della parola, diede una chiara te-
stimonianza di donazione sacerdotale
latta di ardore pastorale, di disinteresse
per I beni terreni nno a privarsi del suo a
beneficio delle attività parrocchlati. Più di
quanto ha edificato materialmente (la ca-
sa parrocchiale, la Casa del Giovane) re-
sta quanto ha edlflcato nello spirito di
quanti l'hanno avvicinato.
MUSSONE sac. GIULIO aaleolano
t a Torino a 71 anni
Aveva attinto dalla sua terra aostana un
temperamento lorte, un profondo attac-
camento al dovere e una fede robusta
Diventato salesiano, si distinse per labo-
riosità, spirito di sacrificio e di pietà e
senso acuto dell'esattezza. Consacrò la
vita alla scuola, e I suoi exslunnl ricorda--
no le sue lezioni esemplari per lucidità, e
per la passione che vi metteva, ma so-
prattutto perché erano autentiche lezioni
di vita. Fece la dura esperienza della
guerra e del campo di concentramento.
lvi dimostrò ottime capacita organizzati-
ve, lottando percné I suol compagni di
sventura conservassero la loro dlgntté e
non perdessero fa speranza: riusci a.nche
a riportarne molti sulla slrada della fede
Dopo la guerra rltomò all'Insegnamento,
e per ben 34 anni fu pure cappellano dI
un grande Istituto delle FMA, puntuale,
Instancabile, preparatissimo. lino alla
morte
t PAGANINI sac, GIOVANNI aaleslano a
Como a 69 anni
Iniziò la vite religiosa come coadiutore,
frequentando Il magistero professionale e
lavorando In vari laboratori e utticl; fu
anche direttore amministrativo alla Poli-
glotta Vaticana e dell'Osservatore Roma-
no. Intanto sentlYa sempre più forte il ri-
chiamo a una maggiora donazione al S~
gnore nel sacerdozio, e maturò la risposta
a questa chiamata con l'ordin&2:ione sa-
cerdotale ricevuta nel 1949, Fu per molti
anni direttore di opere salesiane, tra l'al-
tto per otto anni a San Mauro Torinese tra
i tigli orfani dei carabinieri. di cui seppe
essere padre amato e lnd1mentlcato. Nel
Saleslanum di Como dette l'apporto es-
senziale della sua carica umana e del suo
profondo spirito religioso. Fu animatore
liturgico dl grande senslbllttà, sapendo
condurre a Dio perché lui stesso era de-
cisamente orientato a Dio.
PASIN ANNA In CAROLI.O
t a Carrè (Vicenza) a 86 anni
Diede alla Chiesa e a Don Bosco tutti I
suol quattro figli maschi: Il coadiutore
Giulio, morto tragicamente nelle acque
del fiume Upeno (Macas, Ecuador) nel
1943; don Luigi e don Giuseppe missio-
nari nell'Ecuador. don Mario residente a
Napoli. Visse la sua lunga vita con lede
profonda, offrendo le sue preghiere e
IUtta la sua vita per la perseveranza del
figli e per l'efficacia del loro apostolato.
Mori assistita dai tre figli sac<1rdoti, ripe-
tendo tino all'ulllmo· , Che Gesù ml apra
la portai•
PETRUCCELLI oac. PIO POMPEO &al•
,rano
t a Cerignola (FG) a 73 annl
Diventato salesiano, dedicò la vita al-
l'Insegnamento e alla formazione religio-
sa e disciplinare del giovani, I suoi alunni
ne noordano la bella figura di sacerdot·e,
dJ insegnante e dl maestro di musica Le
sue ore dl scuola erano apprezzate per
chiarezza, metodo e creatività; Insegnava
con gusto canti liturgici e rlcraatlvl; sa-
peva unire la famlllar1tà della conversa•
zlone durante le ricreazionl alla seri età
dell'Impegno quando suonava la campa•
na L'elogio più bello gliel'ha fatto un
compaesano ,Don Pompeo è nato sa-
cerdote.
QUAGLIA LODOVICA In CERATO coo-
peratrice t a Castagnole Plem.le a 49
anni
Era una donna piena di vita e sempre
allegra, perciò si attirava la simpatia di
quanti fa conoscevano e collaboravano
con lei a vantaggio delle opere salesiane.
Una Inesorabile malattia ne minò il fts100,
a la ricondusse alla Casa del Padre dopo
dure sofferenze che ne purifrcarono lo
spirito
SERAFINO GRAZIA veci. MONTALBA-
NO coope,atrlc• t a Camporeale (PA) a
65 anni
Si era spiritualmente legata a Don Bosco
e al salesiani cooperando con essi all'a-
nimazione del Centro Sociale del suo
paese. Educò affettuosamente I figli al
santo timor di Dio; amò tanto Maria Ausi-
liatrice, da cui ottenne la forza per soste-
nere le ultime dOiorose prove della vita.
Conservò fino all'uHlmo la serenità Inte-
riore, che diffondeva attorno a sé, piena-
mente rassegnata alla volontà di Dio.
SUFFI DOMENICO cooperatore
t a Carpiano (NO) a 69 anni
DI famiglia coniadlna, teca una lunga e
dura esperienza di guerra prima In Etiopia
dat 1933 al 1936 e poi nells seconda
mondiale, dal 1940 al 1946. Rilasciato
dalla prigionia e non potendo ritornare al
paese di origine (Orsera di Pola), fece
venire In llalla moglie e figli. Uno di essi,
Nicolò, gli diede la gioia di diventare sa•
cerdote salesiano Poi ricominciò la sua
vita da capo. lavorando generosamente
per 1, famiglia A chi gli chiedeva cosa
provasse net trovarsi lontano dal famlllarl
sparsi per tutto Il mondo, rispondeva: "'ICi
ritroveremo tutti 1n Ctelo».
TIRENDI oac. GIUSEPPE coope<alo,e
t a Maletto (CT) a 69 anni
Sacerdote esemplare, parroco zelante,
cooperalore e decurk>ne per molUsslmi
anni, sì imponeva per la sua caratteristica
paziente bonlè, al di sopra di ogni con-
Uoversia e delle croci di cui la sua vita fu
cosparsa. Ebbe un fratello salesiano
coadiutore, già In Paradiso, e un altro,
don Vincenzo, parroco a Carraba. Indice
di una famiglia benedetta da Dio con
quelle vocanonl di cul egli. come tutti,
soffriva la penosa carenza.
ZAMPESE ac. DAVIDE ululano
t a Bardolino (VA) a 73 anni
Crebbe In una femlglla ricca di figli (tr&-
dlcJ, lui era l'ottavo!) e di lede, e si orientò
verso fa vita salesiana perché la trovò
• placevolisslma In tutto • · E divenne un
religioso esemplare, tuHo dedito all'edu-
cazione del giovani, Possedeva per que-
sto capacità non comuni: la paro1a facile
e attraente, l'abilità nel gioco, nella mus~
ca... E accettò In spirito di fiduciosa ob-
bedienza anche gli Incarichi più difficili.
Fu direttore per 26 anni, e seppe guidare I
confratelli più con l'esempio che con la
parola: con osservanza, pietà, laborlosltà,
e disponibile bontà verso cnlunque aves-
se bisogno, Fu duramente provato anche
dalla malattia, che seppe accettare come
mezzo di purificazione e dJ redenzione.
Altri Cooperatori defunti
t Cempodonk:o c:av. rag.. Paolo Genova a
82 anni
Prato Glovenna veci. Canale
Slmclctt Berla ved. Soldati t Genova a 78
anni
t Soldati Alberto Genova a 78 anni
Zatteroni Maria
A quanti hanno chiesto lnformaz1on1, annunciamo che LA DIRE-
ZIONE GENERALE OPERE DON BOSCO con sede in ROMA, ricono-
sciuta giurìdicamente con D P. del 2-9-1971 n 959, e L'ISTITUTO
SALESIANO PER LE MISSIONI con sede In TORINO, avenle perso-
nalità giuridica per Decreto 13-1-1924 n . 22, possono legalmente ri-
cevere Legati ed Eredlté.
Formule valide sono:
- se si 1ratta d'un legato: • ...lascro alla Direzione Generale Opere
Don Bosco con sede in Roma (oppure all'lst1tuto Salesiano per le
missioni con sede In Torino) a titolo di legato la somma di lire .,
(oppure) l'immobile sito m ... per gli scopi perseguiti dall' Ente, e parti-
colarmente di assIs1enza e beneficenza, d1 istruzione e educazione, di
cullo e d1 religione•
- se si fratta Invece di nominare erede di ogni sostanza l'uno o
l'altro de• due Enti su Indicati:
....annullo ogni mia precedente disposizione testamentaria. Nomi-
no mio erede universale la Direzione Generale Opere Don Bosco con
sede ,n Roma (oppure /'lst1tuto Salesiano per /e Missioni con sede In
Torino) lasciando ad esso quanto mi appartiene a qualslasi titolo, per
gli scopi perseguiti dall'Ente, e particolarmente di assistenza e bene-
ficenza, di Istruzione e educazione, di c ulto e di religione•.
(luogo e data)
(firma per disteso)
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