2 Trelew e il nostro « Centro Comunitario nuestra senora del Carmen al barrio norte»
• Una notizia, in breve, su Trelew
E' una delle città più importanti
della provincia argentina del Chu-
but, (regione estesissima con pochi
abitanti, in piena Patagonia), anche
se la capitale è la vicina Rawson. Vi
accorre gente da ogni dove, dal
nord e dall'interno, attratta dalla
possibilità di lavoro, per altro mal
retribuito, specialmente presso in-
dustrie tessiti e nell'edilizia. Il feno-
meno dell'urbanesimo ha creato una
situazione impressinante.
Attorno ad un Centro cittadino
vero e proprio, con i suoi uffici, al-
berghi, scuole, negozi e vie larghe,
si è creata e si crea ancora una
cintura di numerosi quartieri (bar-
rios) cresciuti rapidamente, formati
da abitazioni che da noi sono de-
nominate baracche o catapecchie,
ove vivono famiglie per lo più nu-
merose (5-6-8 figli), disastrate e
dissestate, in situazione precaria
sotto ogni punto di vista.
Un aeroporto consente di ridurre
alquanto, a chi può permetterselo,
l'isolamento veramente grande.
Distanze per noi europei sbalordi-
tive separano Trelew da altri centri.
Alcuni esempi: la sede vescovile di
Comodoro Rivadavia è a 386 km;
Esquel, un altro centro abbastanza
popolato, è a 680 km; l'ispettore
salesiano risiede a Bahia Bianca che
è a oltre 700 km. La Capitale Buenos
Aires è a 1300 km.
L'Argentina ha una superficie
molto estesa. Il solo Chubut è gran-
de poco meno dell'Italia: 240.000
kmq contro i 316.000 dell' Italia. Ma
ha soltanto circa 240.000 abitanti.
Attualmente Trelew ha circa
70.000 abitanti. Vi lavorano i Sale-
siani dal 1907 (parrocchia e orato-
rio, scuola primaria e secondaria
con circa 700 alunni), assistenza ai
villaggi (pueblos) della zona: la co-
munità è formata da nove confratelli
di cui però alcuni sono molto anziani
e dànno un generoso ma molto
modesto aiuto: le FMA con un isti-
tuto fiorente (scuole primarie e se-
condarie; tredici suore di cui due
attendono alla scuola della vicina
Rawson e due all'animazione dei
barrios).
Dicevamo prima della triste cintu-
ra dei quartieri poveri o barrios. E'
confortante prendere atto che verso
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essi si sta rivolgendo l'attenzione e
l'impegno dei Salesiani che hanno
fatto sorgere sette «Centri Comuni-
tari,. presso altrettanti barrios (alcu-
ni di questi ne sono però ancora
sprowisti) con relative costruzioni,
più o meno grandi, per uso evange-
lizzazione e promozione sociale, e
soprattutto con il suscitare laici im-
pegnati che si sono assunti il com-
pito di assistere ìl barrio a loro as-
segnato, collaborando con il sacer-
dote in modo insostituibile.
• Il Centro Comunitario • Nuestra
Senora del Carmen» al Barrio Norte
Sorge in una zona della cintura di
Trelew, un agglomerato di baracche
o quasi-casette improvvisate dove
vive una popolazione di circa 6.000
anime raggruppate in circa mille fa-
miglie che vivono in situazione su-
bumana, senza servizi sociali sul
posto. Famiglie diciamo noi «scom-
binate», dove la convivenza sosti-
tuisce il matrimonio, la prostituzione
è abbastanza torte, l'analfabetismo e
l'alcolismo raggiungono un alto
grado di diffusione. Povertà e man-
canza di igiene rendono Il quadro
più fosco.
Quando piove: vie allagate, acqua
stagnante fra le baracche e barac-
che con dentro acqua e umidità! E
tanti bambini, ragazzi e giovani che
ci sarebbe lavoro per dieci, cin-
quanta, cento Cooperatori missio-
nari.
Al margine di questo Barrio (uno
dei tredici-quattordici barrios della
città) su un terreno molto vasto do-
nato qualche anno fa alla parroc-
chia, sono state costruite alcune at-
trezzature che sostituendo un primo
baraccone (che si potrebbe chia-
mare la « Tettoia Pinardi del barrio »
e ancora fa bella mostra di sè...) of-
frono possibilità di rendere alcuni
servizi al quartiere: aule per cate-
chismo e scuola, una cappella, un
ambulatorio e docce pubbliche (co-
struite ma non ancora funzionanti),
un salone e l'abitazione per i
GG.CC. composta di tre stanze più
cucina, bagno e ingresso. C'è anche
un ampio campo da gioco.
Queste attrezzature sono state
pagate in parte con le offerte dei
Cooperatori italiani: (dico in parte
perché la spesa sostenuta corri-
sponde a circa cento milioni di lire
italiane; siamo lontani dall'aver pa-
gato il «nostro» Centro!...). Alcuni
ambienti di questo Centro sono ora
usati a titolo provvisorio per scuola
pubblica - due turni - in attesa
che sia pronto l'edificio che le au-
torità hanno programmato di co-
struire.
• Chi lavora al Centro Comunita-
rio?
Per chi non fosse aggiornato, di-
ciamo come stanno le cose: al
Centro operano attualmente cinque
Giovani Cooperatori di cui 2 argen-
tini: Maria del Carmen Merlini, figlìa
di Italiani, proveniente da Bahia
Bianca, professoressa di lettere, che
è diventata cooperatrice il 16 agosto
1979, e Luis, venti anni, insegnante
elementare con scuola al pomerig-
gio, cooperatore dal 30 dicembre
1979. Ci sono poi Daniela Beretta,
Giuseppe Belardo e Oliviero Zoli a
tempo pieno. La prima è a Trelew
dall'agosto 1978, ed essendo inse-
gnante di ruolo in Italia può usu-
fruire solo di due anni dì aspettativa;
pertanto sarà in Italia in tempo utile
per iniziare il nuovo anno scolastico
asettembre, e sarà sostituita. Olivie-
ro e Giuseppe sono a Trelew sol-
tanto dal 18 luglio dell'anno scorso.
Per alcune iniziative collaborano
anche dei laici: ad esempio un dot-
tore per l'ambulatorio. Un sacerdote
salesiano si reca a celebrare la
messa domenicale nella cappella del
barrio.
L'attività più varia tiene impegnati
i quattro Giovani CC., che hanno un
valido aiuto in Lufs.
Daniela ogni giorno, alle 8, è a
disposizione dei cosiddetti « canll-
litas» (o rivenditori di giornali), il
gruppo di ragazzi che richiama a noi
italiani glì « sciuscià» del dopoguer-
ra, e ai quali oltre al sorriso e una
buona parola prepara una deside-
rata colazione. Quindi inizia, in al-
cuni giorni della settimana (da
qualche tempo in forma più siste-
matica), la visita alle famiglie del
barrio. Ha tante altre attività: prepa-
razione di genitori al battesimo dei
figli, catechesi alla domenica, inse-
gnare ad alcune ragazze il lavoro ad
uncinetto e simili, fare la spesa, ecc.
Maria del Carmen dà lezione ai