Vita dell'Associazione -
prossimi incontri
DON BOSCO: il perché
delle sue
"Letture Cattoliche"
di Salvatore Gemmellaro
- Il 24 marzo a Roma riunione della Giunta Esecutiva
nazionale per preparare i lavori del prossìmo Consiglio
nazionale.
- Il Consiglio Nazionale è confermato per i giorni
scelti a suo tempo (dal pomeriggio del 29 aprile alle ore
14 del seguente 1• maggio). Si invitano i Consigli ispet-
toriah a riflettere su questo importante momento del-
1' Associazione. a individuare i punti, le proposte. le ca-
renze, ecc., dr cui debbono farsi portavoce autorevole I
Consiglieri nazionali, senza attendere ulteriori sollecita-
zioni. Si affida alla sensibilità del Segretario Coordina-
tore ispettoriale far preparare anche le proposte per Il
programma 1979/ 80 che sarà approvato nel Consiglio
nazionale.
Gli interessati, poi, si facciano premura di assicurare
la propria partecipazione a/ completo e per tutto il tem-
po.
- Nei giorni 11-14 marzo si è svolto a Roma un in-
contro dei Delegati e delle Delegate ispettoriali, presenti
Don Raineri, Don Cogliandro, Suor Maria Rampini, l'i-
spettore Don Salvatore De Bonis, per studiare il progetto
della Famiglia Salesiana e i modi di attuarlo.
- Le Delegate ,spettoriall della Liguria (Sr. Mana
Ariano), della Romana-S. Cecilia (Sr. Ada Crescenzi) e
della Veneta-Angeli Custodi (Sr. Emilia Zoso) hanno la-
sciato. dopo diversi anni di presenza zelante e Impe-
gnata tra i CC.• il loro incarico. Abbiano la riconoscenza
dell'Associazione e il grato ricordo. Molti auguri di fe-
condo lavoro alle nuove Delegate Suor Giacinta Brema.
Suor Anna Ronchetti, Suor Luigina Matteazzi.
- E' in atto la revisione degli indirizzi del " Bollettino
del Cooperatori" (già Bollettino per I dirigenti). - E' un
lavoro che, se esige pazienza e serietà di impegno. ren-
de però un servizio prezioso ali'Associazione. La revi-
sione cammina su tre piste: rettifica di indirizzi, elimina-
zione di invii a persone cui più non interessa la pubbli-
cazione,' invio di Indirizzi nuov,. SI tenga presente, a
questo proposito, che la meta è di far pervenire questa
edizione del Bollettino a tutti i Cooperatori, perché si
alimenti la loro formazione e il loro senso di apparte-
nenza all'associazione. - (I Centri restituiscano gli
elenchi ricevuti all'Ufficio ispettoriale; questo li farà poi
pervenire al naz,onaie).
- Dalle relazioni della prima Conferenza annuale si
può notare che è possibile senz'altro seguire uno stile
nuovo in questi Importanti incontri; infatti lì dove sono
state tenute presenti le indicazioni date, si è ottenuto il
risultato desiderato. Purtroppo però molti Centri sono
rimasti al vecchio stile, nella monotonia di sempre. La
seconda Conferenza prossima potrà essere per essi Il
momento propizio per un rinnovamento radicale.
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• Come crederanno in uno di cui non hanno sentito parlare?
Come, poi, ne sentiranno parlare senza chi predichi?... La fede
adunque dall'udito, l'udito, poi. per la parola di Cristo» (Rom.
1O, 14-17).
Penso che Don Bosco avesse ben presente in ogni momento
della sua vita sacerdotale queste parole dell'Apostolo e quanto
prowidenziale sia stata fa sua opera In un periodo (XIX sec.)
che si presenta con una molteplicità di mutamenti sociali e
politici sempre più distaccati dal senso religioso e morale.
Egli vive in una società che, smarriti I valori veri dello spirito,
della trascendenza, di Dio, cerca di permeare di laicismo anche
gli stessi valori temporali, sociali e polltrci.
Si conferma e sviluppa un umanesimo materialista mentre la
cultura diventerà sempre più agnostica ed atea Don Bosco
prova, certamente, un senso di reazione... ma non vuole fare
una politica attiva; Impegna però tutte le sue energie, si fa
«paladino» della Chiesa; «evangellz.zatore» del Cristo con tutta
la sua dinamica di realizzatore, con le sue idee e i suoi scritti
Egli, diremmo oggi, «si fa parola, si fa messaggio, si fa col-
loquio». Intuisce che ti cattolico deve essere parte efficiente
della società, per una sua crescita umana e umanizzante; che
occorre che il credente comprenda di essere un • Chiamato» a
penetrare di spirito cristiano mentalità e costumi, leggi e strut-
ture, a plasmare la nuova cultura con I valori del Vanelo, che
bene stigmatizza eon I termini -religione» e «spirito eattollco.
Si rende, pertanto. indispensabile assicurare la presenza
della fede cristiana soprattutto tra I giovani. Saranno loro Il
lievito per un cristianesimo vero, che sia una costante in ogni
esprimersi del vivere umano, negli organismi pubblici e privati,
iR associazioni culturali in cui l'Individuo si realizza e si mani-
festa.
Il Santo non ha a disposizione I potenti e prestigiosi mezzi di
comunicazione sociale di cui vediamo oggi una stragrande
quantità e una cattiva utilizzazione. Come Il avrebbe fatti frut-
tare... e in bene! Egli allora dà vita all'opera di educazione
religiosa e civile ., Istituendo gli oratori con lo scopo tniziale di
accogliere I giovani più poveri e abbandonati... e poi anche gli
altri,. da cui trarranno origine i Salesiani e , cooperatori. Da
queste opere Inizia il suo inesauribile dinamismo di penetrazio-
ne. Ma non tutti possono essere accolti nelle sue case. E' ne-
cessario che questo apprendimento della fede cattolica oltre-
passi le mura delle sue istituzioni e si espanda attraverso la
" buonastampa•.
Non dovrà essere una stampa «d'élite., ma una «espressio-
ne» che possa essere fetta, capita e vissuta da quanti più strali
sociali è possibile, e da quest, passata ad altri.. E' come una
catena umana I cui elementi ne restano impregnati... e, quindi,
ovunque domani la società Il impegnerà... avrà dei promotori e
dei realizzatori del bene umano e cristiano dell'individuo.
(Nel prossimo articolo, attraverso re • Memorie biografiche• .
tracceremo le linee essenziali dell'esperimento meraviglioso
delle prime • Letture Cattoliche• di Don Bosco).
(continua)