VITA DELL'ASSOCIAZIONE
Alla neo-eletta Superiora Generale
delle F.M.A., madre Ersilia Canta, ha
reso omaggio la Giunta del Consiglio
Nazionale. interpretando i desideri di
tutti i Cooperatori italiani. Consapevoli
dell'apporto non indifferente dato dal-
l'Istituto delle F.M.A. (che curano metà
dei Centri italiani), i Consiglieri Nazio-
nali hanno detto a Madre Canta la
loro riconoscenza per il passato e la
fiducia per l'awenire in questo valido
aiuto per la Terza Famiglia di Don Bosco
CAPITOLO GENERALE SPECIALE
Veramente provvidenziale l'invito del
Rettor Maggiore a chiedere la collabo-
razione dei Cooperatori per una "veri-
fica" sulla vita e lo spirito della Con•
gregazione e delle sue Opere.
L'ampia consultazione promossa da
ogni Consiglio lspettoriale è riuscita
assai gradita, e sono stati registrati. tra
gli altri, questi risultati:
- I Coopera/ori hanno avuto una ul-
teriore prova della loro appartenenza alla
famiglia salesiana, e hanno preso quindi
maggiore coscienza delle loro respon•
sabilità;
- Hanno compiuto un'attenta rifles-
sione sia sulla Congregazione che sul-
l'Associazione a cui appartengono, e per
questo hanno dovuto anche riawicinarsi
allo studio delle fonti indispensabili, quali
il Regolamento. sollecitandone conse-
guentemente un'opera di aggiornamento;
- Hanno fornito indicazioni e sug-
gerimenti stimolanti come conseguenza
dei rilievi che essi, nel loro amore per
la famiglia salesiana, hanno creduto
bene fare.
CASE DI FORMAZIONE
Cominciano a pervenire all'Ufficio
Nazionale le relazioni delle Giornate di
studio sui Cooperatori che le Case di
formazione anche quest'anno stanno svol-
gendo sul tema proposto: "// Cooperatore
Sales/ano: vocazione attuale allo studio
e perfezione evangelica. nello spirito sa-
lesiano e nell'apostolato pe1 i giovani"
Le relazioni saranno riunite e offerte
anche quest'anno in dono al Rettor
Maggiore.
SCUOLA DI FORMAZIONE
Il 2° anno di vita di questo giovane
ma indispensabile strumento si avv,a
verso l'ultima fase. Una completa e do-
cumentata relazlone sarà fatta a suo
tempo. Per ora una semplice riflessione:
quanti hanno aderito all'iniziativa e uti-
lizzato la nostra formula, si sono vera•
mente convinti dei vantaggi non lievi
che la scuola arreca.
Recentemente si è costituito il gruppo
di Napoli (16 iscritti e 15 uditori), dove
a detta del Delegato lspettoriale don
Broggiato, le prospettive sono buone.
anche se le difficoltà non mancano
Una valutazione globale e documen-
tata sarà fatta al termine del biennio di
esperimentazione; in vista di un definitivo
rilancio. alla luce dell'esperienza fatta.
DALLE VARIE REGIONI
• Lomba rdia Una dettagliata relazio•
ne dell'Ufficio ispettoriale riferisce un
consolante lavoro del non pochi labo•
ratori liturgico-missionari delle Coopera-
trici (Chiari• Lecco - Milano, Via Bon-
vesin e Via Copernico - Nave - Pavia,
Città giardino • Treviglio) e l'apporto in
paramenti, stoffe, vestiario e denaro che
numerosi altri centri hanno offerto alle
missioni o ad alcune Chiese e opere
bisognose d'Italia.
Aderendo poi al gemellaggio che
rlspettoria ha fatto con le missioni del
Congo, non pochi centri hanno procurato
generose offerte. Allo "scopo di conser-
vare, sviluppare e creare buoni gruppi
interessati al problema vocazioni" è stato
compiuto un capillare lavoro di sensibiliz
zazione a mezzo Busta propaganda.
• Veneto Si è costituito a Tarcento
(Udine) un nuovo centro molto promet-
tente, che ha già Iniziato la sua vita nor-
male. A Verona è sempre in grande at-
tività il "Laboratorio M. Margherita", che
ha commemorato il suo decimo anno di
vita e nel quale numerose Cooperatrici
(si legge in una relazione) "donano e si
donano con entusiasmo e generosità".
Da Mogliano Veneto una confortante
comunicazione, nella quale tra l'altro si
legge: «Siamo stati molto occupati per
la preparazione del Capitolo lspetto-
riale, specialmente per quanto riguarda
il settore Cooperatori. Ieri si è tenuta la
1 • Assemblea plenaria a Cison e la
1• Riunione delle Commissioni. In ogni
Commissione sono presenti almeno 2
Cooperatori; nella 1• : l'Aw. Casonato e
il M.0 Pizzaroni; nella 2•, il Cav. Gres-
sam e il Prof. Gianoli; nella 3• il Prof.
Molini e ancora Casonato... Si sta fa-
cendo un buon lavoro. Ora le Commis•
sioni si riuniranno altre volte (prima delle
Assemblea di fine aprile) in giorni distinti».
Il Delegato lspettoriale don Busato
ha iniziato una serie di contatti con De-
legati e Consiglieri per dare consistenza
alle necessarie strutture e soprattutto
per awiare un lavoro di aggiornamento
e di qualificazione.
• Umbria (Te rni) Intensa partecipa-
zione e animazione della vita parroc-
chiale (liturgia, catechesi, attività varie},
parallelamente a iniziative specifiche,
caratterizzano la vita di questo Centro.
Una relaziona ben circostanziata lo
mette in evidenza. Ne stralciamo alcune
espressioni: « Tre incontri sul mistero
eucaristico, con studio di un apposito
questionario. Il Consiglio si è riunito per
prendere accordi sul programma da
svolgere. Ha avuto inizio la settimana
delle Vocazioni. Il Centro si è fallo
parte dirigente nell'accogliere il Semi-
narlo di Amelia. Organizzato un rin-
fresco. Parole di saluto e di augurio.
Doni di dolci e di una statuina di Don
Bosco ad ogni ragazzo. Il pranzo è
stato offerto dall'opera Salesiana e ser-
vito dalle Signore Cooperatrici. Parte·
cipazlone all'Accademia in onore di un
neo-sacerdote. Incontro consueto delle
Cooperatrici anche per lo scambio de-
gli auguri Natalizi».
• Piemonte (Torino) Un Consiglio
lspettoriale aperto a una collaborazione
la più ampia possibile, all'interno e al-
l'esterno della associazione: cosi si po-
trebbe indicare rorientamento che il
Consiglio lnterispettoriale di Torino (Cen-
trale-Subalpina) ha preso e desidera
trasferire ai singoli Centri.
A questo scopo, come primo passo.
i Consiglieri hanno deciso di far per-
venire all'Ufficio Nazionale copia dei
verbali delle riunioni, quale mezzo di
collegamento e collaborazione.
Dalla lettura dei medesimi. emergono
non poche utili indicazioni:
a) I Consiglieri lspettoriali appaiono
molto affiatati e si sentono "correspon-
sabilizzati" e veri salesiani; non sempre
però disponibili per motivi contingenti.
Viva è la soddisfazione quando parte-
cipano a incontri con i Cooperatori
(aumenta la reciproca conoscenza con
evidenti vantaggi) e rammarico quando
questi contatti mancano. « Appena il le-
game diventa un po' f1ori10, noi ci si
muove; nei limiti del possibile vorremo
anche partecipare alle riunioni dei Centri
e dei Consigli locali. Questo si affermi
nella circolare e, meglio ancora, si dica nel
convegno dei Delegati locali che si terrà
a novembre, al quale si vorrebbe parteci-
passe anche qualcuno del Consiglio»;
b) Grande apertura ella collaborazione
con altri organismi di apostolato (ad es.
Commissione diocesana Moralità e Co-
municazioni Sociali);
e) Il programma viene proposto e
studiato in seno al Consiglio lspetto-
riale e poi comunicato ai Centri con cir-
colare a firma dei Consiglieri e del De-
legato ispettoriale;
d) Nelle riunioni si dè ampio spazio
ella relazione su quanto ogni Consigliere
ha potuto svolgere nel suo settore. e
all'esame della situezione (queste due
ultime indicazioni ct sembrano maggior-
mente interessanti).
Additiamo come esempio validissimo
anche agli altri Consigli lspettoliali il
metodo e l'impostazione del Consiglio
torinese.
• Calabria Il Delegato lspettoriale don
Coin nel primi mesi del suo incarico ha
preso contatto con i Centri per rendersi
conto della reale situazione. Ora il la-
voro è stato avviato verso una migliore
formazione dei Centn gtovamli che, già
esistenti, sono suscettibili di sviluppo, e
verso la costituzione del Consiglio lspet-
torlale. È stato aggiornato completamente
l'indirizzario del Bollettino Dirigenti.
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