Preghiamo
per i nostri morti
SALESIANI
t Coad. AzeUo Bel'lonl a Roma a 71 anni
Avrebbe dovuto diventare sacerdote e
missionario: lo fu nel cuore e nello zelo.
Esercttò umili e prezlosl ufficiIn varie case
dell'tspettoria CentraJe, poi visse gli ultimi
30 anni come guida presso le Catacombe
di San Callisto. Offriva al visitatori una
parola Informata e persuasiva, un comÀ
portamento nobile e dignitoso. La s ua
bonlà e mttezza lo fecero elemento di
coesione e di serenità tra i confratelli. an-
che per la sua spiccala devozione aJla
Madonna. a cui attribuiva Il dono della sua
vocazione salesiana.
Coad. Chlatlredo Conte t a Tonno a 54
anni
Fu assistente e Insegnante in varie case
dell'lspettorla Centrale, e anche nella ca-
sa del Cairo In Egitto, Naturalmente riser-
vato con gli estranei. era glov1ale e aperto
con I confratelll, animando le conversa·
zionl con un con1a.9Joso buonumor&. sa.
lesiano di sentita e profonda pietà. viveva
con pass;one la missione di educatore in
mezzo al giovani, dal quali era stimato e
amato.
Sac. Remo Conti t a Sesto San Giovanni
(Milano) a 50 anni
Maturò la vocazione salesiana In una fa.
miglia di condizioni modeste, ma ricca di
valori cristiani. Come sacerdote lavorò
per 20 anni nel Cenlro di Rieducazione di
Arese, e nella scuola e l'Oratorio di Sesto
San Giovanni. li lavoro era per lui la • scala
mistica• per salire a Dio. Ai giovani dona-
va fiducia, amicizia e servizio generoso.
Anche nel dolore non cessò di porgere a
quantilo visitavano una parola di fede e di
speranza cristiana.
Coad. uldoro Floredda t a Calcutta (In-
dia) a 58 anni
Dalla nativa Sardegna parti per l'India nel
1938 e lu missionario in Assam, finché ,1
Governo lo espul se da quello stato. Si
trasterl allora a Calcutta, ove in breve un
male Inesorabile lo porto alla tomba. Era
un uomo riservalo, di poche parole, ma
sempre attento alle necessità dei contra•
tel11. Animò la sua vita con v,vo oporlto di
preghiera, diligente osservanza religiosa
e Infaticabile dedizione al lavoro.
Sac. Alfredo Gullolll t a Racco (Genova)
a60annl
Capace di Intuizioni profonde, volilivo,
esatto nell'insegnamento della matemati-
ca e delle scienze, ha cercato Inogni cosa
l'aspetto più vero, anche se meno vistoso.
Per sette lunghi anni sopportò I dolori di
un male Incurabile con fede robusta, nella
serena certezza di raggiungere la gioia
piena nella Casa del Padre.
Sac. Anlonlo Voltan t a Biella (Ve,cell~ a
72annl
SI Ieee salesiano già adullo. attratto dallo
spirito di famiglia proprio do Don Bosco, e
dal desiderio di lavorare Ira i giovani. Suf.
l'esempio di Cristo evangelizzatore del
poveri, svolse con particolare preferenza
la sua missione di Insegnante e di educa-
tore tra I giovani più poveri: gli orfani, gh
apprendisti Amò l'amlclzla, Il dialogo fra-
terno, lo spirito di famiglia, l'otllmlsmo.
Une lede robusta animò lutto li suo lavoro
apostolico e lo sorresse nelle prove.
t Coad. France1co O m) a Roma a 59 anni
Fu solerte provveditore In varie case del-
l'lspettoria Romane, e trascorse gli ultimi
anni al «Don Bosco■ di Clnecittà come
Infermiere e commlsslonlere. Aveva lo
spirito salesiano della pietà semplice e
sincera, fatta di amore all'Eucaristia, alla
Madonnae alPapa. Una lungasofferenza.
accettata con umile e fiducìoso abbando-
no. ne purlfi<;.ò lo spirito e lo preparò al-
l'Incontro con Il Padre
t Sac. Rodolfo Testa e Latina a 56 anni
Partl giovanissimo per 11 Perù. ove tra•
scorse glo anno più belli de11a sua giovi-
nezza salesiana In un clima di famiglia e di
lavoro Tornalo ln Patria per motivi di sa-
lute. cercò di rendersi utile quanto poté,
nella speranza di guarire E quando già
sembrava miracolosamente rlstabUito, un
atlacco cardiaco 10 riportò al Padre Il
giorno di Ognissanti
Sec. M ario Bonl t a Modena a 54 anni
Passò la sua vtta nell'educare I giovani
nella scuola, apprezzato e amato L'effi-
cacia del suo lavoro proveniva da una vita
Interiore tanto sempllce quanto solida
lavorò con ritmo intenso, fìno al crollo
lmprowlso che lo richiamò a Dio
COOPERATORI
Melania Gabbiano veci. Bechls t a Ca-
merano Casasco (Asti) a 91 anni
Madre di nove flglt, di cur due sacerdoti
safesianl, fu devotissima di Maria Ausllla-
lrice, di Don Bosco, e assidua cooperatri-
ce, Non lamentarsi mai, accontentarsi d1
tutto fu la linea costante della sua con-
dotta, Ormai cieca e costretta a stare tutto
li giorno su una sedia, diceva: • Non la-
mentiamoci. altri stanno peggio di me. E
pregava per loro Di mano in mano che le
diminuivano le forze. cresceva Il suo spi-
rito di preghiera e di immola.<lone. Invitata
a pregare Il Signore che le alleviasse le
sofferenze, rispondeva! ... Ohi Lasciamo
un po' che Il Signore faccia Lui! Non ha
bisogno del nostri suggerimenti! • Anche
nel momenlf più dolorosi seppe ottrire le
sue pene per I congiunti e per i parroc~
chiant <;Il Casasco, perché tutti frequen-
tassero la chiesa, e nelle famiglie regnas-
se la pace e la concordia.
Maria Lanzettl t a Pavia a 66 anni
Ha fatto del lavoro la bandiera della sua
esistenza, travagliata da profonde ferite
familiari. Seppe donare il conforto della
sua fedee l 'aiuto materno del suo cuore a
tutt, I bisognosi, e specialmente agli am-
malati. Animala dal prlnclpl evangellcl
della carità fraterna, svolse un fervfdo
apostolato caritativo nella San Vincenzo
Maria Barloll veci. Glanoll t a Pavia a 71
anni
Tutla dedita ai suol doveri famlllari, seppe
anche trovare Il tempo per prodlgarSi per
le necessità della parrocchia, che la an-
noverava tra le persone più buone e gtr
nerose, e per Impegnarsi come coopera-
trice sateslana. Trasfuse Il suo Ideale sa-
lesiano nella fìglla, exallleva, che le ha
çhiuso gli occhi alla vita terrena con la
certezza di ritrovarla un giorno nella Casa
del Padre.
Angela Ferrar! In Pacunlone t a Pavia a
67 anni
Anoma sensibilissima e profondamente
religiosa, attinse ogni giorno coraggio e
crescita spirituale al sacrificio dlvlno, In-
sieme col manto. Cooperatrice assidua al
nostri Incontri. tutta dedita all'educazione
del fogli, ha saputo accettare. consapevo-
le, la croce della sofferenza.
Emllla Cari, veci. Olgn,ta t a Pavia a 80
anni
Il Signore la provò con la perdita dell'unl-
co figlio, ma dalla sotterenza essa attinse
forza peruna maggioregenerositànelsuo
Impegno di coope,alrlce. Negli ultimi anni
sperlmen~ò. con la sofferenza fisica, an•
che la tristezza della solttudlne. SI spense
serenamente, lieta di ricongiungersi con I
suol cari nella casa dei Padre.
Angela Martlnel t a Cuneo a 69 anni
Aiulò I salesiani fin dal loro primo arrivo a
Cuneo, 50 anni fa. e fu Impegnala nel
Consiglio Cooperatori del Centro Sanla
Chiara. e nelle operé della Diocesi. Donna
di fede e di preghiera, lascia un esemp,o
di bontà operante e do attaccamento alla
Vergine Ausiliatrice e a Don Bosco.
Rosa ZUII t a Fagagna (Udine) a 71 anni
Sua sorélla Ernestina si è consacrata a
Dio tra le FMA, Il fratello Pietro nel sacer-
dozio. ed essa lu lleta di servire 11 Signore
nella persona del fratello sacerdote, par-
roco di Santa Maria Assunta.
Anselmo Vacalebre t Bova Marina (RC) a
56 anni
Stroncato da un male Insidioso e Improv-
viso proprio quando, dopo tante soffe-
renze, per lui e per la sua famiglia poteva
cominciare un periodo di serenità, accol-
se cristianamente. l'Invito del Signore, e
trovò nella sua formazione salesiana la
forza di pronunz.ìare Il s.uo • tlat .. senza
che questo pesasse su chi trepidava per la
sua salute. Nel suo diario, un anno prima
della morte, aveva scritto: •Fine di un so-
gno pieno di sacrifici•. Da exallievo e
cooperatore convinto, aveva sentito come
problemi personali tutti quelli che tocca·
vano I Salesi ani e le Figlie di Maria Ausi-
liatrice, per i quali era stato sempre di•
sponibole. Come lo era stato per tutti,
specie per I poveri e per I giovani. Al gio-
vani si dedicò con spirito salesiano, spe-
cialmente auraverso lo sport, e In parti-
colare negli ultimi anni attraverso la cul-
tura. Fu ìnfatti animatore del circolo • la
Jonlca • • che aveva lo scopo di diffondere
e di difendere le superstiti vestigia della
Magna Grecia In Calabria. della cullura
e della lingua grecanica, e delle tradizioni
della Madre Patria Grecia. La sua morte,
serena e cnstlana, è stata le più bella te-
stimonianza di una vita vissuta all'Insegna
degli Ideali appresi alla scuola di Don Bo-
sco.
Assunta LIiii ved. Ferratta T a Colleferro
(Roma) a 78 anni
Condusse una vota di pietà edificante
Ogni giorno Messa e Comunione, devo-
zione fervida a Maria Ausiliatrice e a Don
Boseo Il Signore la premiò In modo sin-
golare, scegliendo quattJo del suol cmque
figli per farne due rel,giosl e due suore
Neglo utt,m, mesi. I più dolorosi, ebbe l'im-
menso conforto di vederli tornati dalle
terre dl missione per assisterla, e dimo-
strare ancora una volta quanto amore nu•
ltano per I genitori i fìgh donali al Signore
Margherita Fomaclari Ghlttonl t a Reggio
Emilia
Cooperatrice salesiana fervidissima. am-
miratrice delle opere di Don Bosco, era 1n
modo particolare devola del Servo di Dio
don Flllppo Rinaldl u, sua vita è sta111
tutta un cnstianesimo vissuto In pienez.z.a,
tradotto In una eccezionale delicatezza di
sentimenti, In amore assiduo alla famiglia,
fatto di silenziosa ma costante donazione..
Ricorderemo a lungo la signorilità del suo
1ratto. la dellca1ezza dello spirito e la mo-
destia della sua peosona.
Michele $<;arale t a 69 anni
Dedicò tutta la vota alla famiglia, per cui
affrontò molti sacrifici e un duro lavoro
Amò Don Bosco. e ne portava sempre con
sé l'immagine: più volle ebbe a sperimen-
tarne la pro1ezione. L$Qgeva volentieri Il
Sollelhno Salesiano, specie negli ulliml
anni quando la malattia non gli permise
più di uscire di casa.
Maria Csllerlo M alnoll t a Sannazzaro del
Burgundi (Pav,a) a 79 anno
Exallieva delle FMA, cooperatrice fin dal
1910, educò I suol sei figli nella devozione
a Maria Auslllaltice e a san Giovanni Bo-
sco.
Al tri cooperatori defunti: Anna Maria
Franco - Teresa Pogliano - Maria Rol ando
• Domenica Sarà ved. Lombardo.
Per quanti c, hanno chiesto infor mazioni. annunciamo che LA DIRE-
Z IONE GEN ERALE OPERE DON BOSCO con sede in ROMA. ricono-
sclula giuridicamente con D.P. del 2-9-1971 n. 959 e L'ISTITUTO
SALESIANO PER LE MISSIONI con sede on TORINO, avente personalità
glurld,ca per Decreto 13-1-1924 n. 22, possono legalmente ricevere
Legati ed Eredità. Formule legalmente valide sono:
se trattasi d'un legato· • ...lascio alla Dlreziorte_ Generale o_pere _Don
Bosco con sede In Roma (oppure all'/sUluto Salesiano per le m1ss1on1 con
sede In Torino) a titolo di legato la somma di lire . . . . . • .. (oppure)
l'immoblle sito In . . . . , per gli scopi perseguiti dall'Ente, e partlcolar-
mente di assistenza e benef,cenza. di Istruzione e educazione. di c ullo e
di religione ».
se trattasi, invece, di nominare erede di ogni sostanza l'uno o l'altro de,
due Enti su Indicati:
e ...annullo ogni mia precedente d isposizione testamentaria Nomino mio
erede universale la Direzione Generale Opere Don Bosco con sede In
Roma (oppure l'Istituto Salesiano per le Missioni con sede In Torino)
lasciando ad esso quanto mi appartiene a qualsiasi titolo, per gli scopi
perseguiti dall'Ente, e particolarmente di assistenza e beneficenza, di
istruzfone e ed11cazione, di culto e di religione» .
(luogo e data)
(firma per disteso)
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