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ci,,. '\\on c'c cempo da perdere e hi:mgna rnetrcrc
al sicuro un'anima. t un'ar<litcz:za che sorprende
noi dei lun~hi gin di parok a l'UOto e ci fa pcr-
rless1 riguardo al succtsso; essa tuttavia non ra1.:-
l'oglic mai nè la ,·iolrn1.a dell'insulto di D. Ro-
drigo ;1 padre Cristoforo, n& la negativa imperti-
lltntt:. La parola d'invito ha per al lora unn pro-
messa, forse , aga, ma frananlo essa sta fermen-
tando ttma la massa per cui tosto o tardi la gra:i:ia
1rionfera
L'arma divina
p,it a portata di mano pel sacerdote ~ il sacra-
mento della penitenza, cht: D. Ilosco :d ln s1.:uola
dd grande maestro 8. Giuseppe Cafasso hn im-
parato a conoscere e a \\'aiutare in tuu., la sua
efficienza; egli se lo terdi a portata d, mano, dan-
dogli n11ta la popolarità possibile e fissandogli il
posto d'onore 11t"lla sua opera di educazmne e di
rl·denzione sociale.
I ,e prime espenl·nzc sono nelle l.-arceri con
D. Cafasso, tra i condannati a morte. Qui però
il suo cuore non rl·r.mc a lungo e una bruua ,nlta
la sua resistenza s'infran~l' mentre sta condu-
cendo un gio"ane al p:1tìhul11. C'e un campo più
, ,1sto ancora, il Cottolcngo, in attesa che il Si-
gn()re gl, assegni 11 suo panicolare; ma la confcs-
siom· i. sempre 11 primo numero del :1110 pro-
g-ramma s:werdotalt·. Si sente prete principalmente
pc, spezzare le catene tic] peccato e donare la
hhcrtà dei figli di Dio alle sue creature. Per questo
111 , iagitio ,·a a sc<lersi acc:mto al , etturino hc-
~tcrnmiawrc e lo dispone a confess.m,,i non solo,
m.1 a toglil-rsi 11 pessimo abito della bestemmia:
1ltre volte 1mpartc l'assoluzione a compagni di
1 iagg-io; in altra circostanza se ne conducc una
truppa a Yaldocco e li rnnfessa tutti. Tn piaz1.,1
Castello a Torino s'imbatte in uno sconosciuto
chl· gli chiede danaro; lo trattiene su argo111cnti
scottanti e se lo fa qumd1 sedere accanto :,uJ
muro cht: chiude il fossato di p:llazw \\ladama
l' lo confessa, riman<landolo in pac~. \\Ila sua
borgata nel folto d'uno boscaglia trova un gio-
\\(Hk che gli sbarra il passaggio e gli chicdc mi-
n,1ce1os11 del danaro. È una vecchia conoscenza,
che non sa d'a"er da fare con Do□ Roseo, il quale
l'ha già salvato altra volta a Torino; e quando
s'accorge dell'errore rimane an·ilito e atfrnnto
11 "anto se lo fa sedere accanto, gli ridona la pace,
lo conduce seco a Torrno e gli trova un 1mpie~o.
\\ un gruppo di gio\\'ani che si dolgono con
lui per a\\'ergli la lunga permanenza in co1,fcssio-
n;1)l' fatto perdere la corsa per Torino, propone
graziosamente di occupare le ore d'attesa nell'udire
l.1 loro confessione, per cu, se li raccoglie nel , i-
cino albergo e li manda poscia nconcilian con
Dio e raggianti di g101a. \\gli stessi sbirri chc per
111.mdato del questort- st·cndono a \\'aldocco a
perquisirgli tutto, la ,·asa, la camera, la persona,
mmc lì11ale degli atti vandalici propone loro la
confos:.-1onc quasi sanatoria in radice, e ~i sa clw
neppur quella rnlta l'in,·ito cadde a \\7..loto.
:'\\ella Pasqua del 185.5 prl"dica un triduo .1i
giornni corrigendi della Generala e qui è il trionfo
del suo siStl'ma educati,n lllltO fondato sull.1
e Relig ione e su q uella cariti,, che non soltanto
benigna l' pa7.ientc, ma nspettm;a al massirnn dcll.J
dignità umana. Confessatili e comunicateli, ~,· li
puc'> condurre da solo, scnia aecnmpagnaturi, m
gita a St 1pinig1 e ricondurlr tutti alla loro pri-
gione a sera.
,,u Il miracolo del richiamo 111
<lei giornnc 1.hc
invano lo aH:va invocato al sun letto per confes-
sarsi e che era spirato parecchie ore p r ima dw
D. Bosco tomasse in città scnza :I\\ erlo potuto fare,
e la c<>nfcrma dd Ciclo del suo zelo per la prn-
llrn rldla cnnf,:ssionc.
Confessore sem pre.
Allorchè il suo Oratorio incipiente attra\\'crso
e le gnn i prm·c della prima ora ridono allo squal-
lore d1 1111 proto senza un tet to, senza una sicpt',
D. Bnscn trO\\a ancora un argine per sedersi e
msullan I il suo co□ fesswnalc, do,·c i suoi gio-
,·ani corrono a confessarsi t• s1 recano da l111 gui-
dati al , icmo santuario ckll.1 Consolata P"' IJ
:\\lessa e I., Comunion1:.
Il dono di accedere immcdiarnmenlc all".m1111J
infantile, sv<•latosi in lui s10 dai primi ,inni, i11
lui saccrdorc si deva al massimo della se11sihiliti1.
Egli c.• il confessore per eccdlcnza <lei g 10\\'ani.
Le ,arie Sl·zioni scolasticlw tenute dai bcneml·riti
Fratelli delle Scuole Cristi.1111· st: lo disputano "
una \\'Olt.a che non lo si tro\\ .i .1 \\ alducco, b :-;, -
zwne di Bor~o Dora in nrnMi;1 lo va a sco, .trl'
nella casa parrocchialt: d1 Sas:;1, dove il Santo
passavn un po' di convalcsccnza. La cronaca dl'l-
l'Oratorio hJ raccolto scenc e pagine che si di-
rc:hbero fonuistichc, se non a, l'SScro la più g;i-
rantita conf1.rma dal Santo :,tesso. [ suoi pii, glo-
riosi trionfi li celebra, a tr.1 I.i massa di gim J111
che lo assiepi!\\ ano in att,-;;a d1 aprire a lu, i st··
gfl•ti della loro anima. li sahaw e la , igili.1 <lclk
feste erano le sue giornatl· campali nelle quoli
passarn dicci, dodici ore a cnnfl·ssarc i gio\\':tlli
A notte giungc\\'ano gli operai, sicchè, dopo Il·
preghien della sera con l'immancabile buon.,
notte,, d1e versa,·a 111 <(Ul'Stt· occasioni sul gran
benefil'io Jdht grazia di Dio l <ldla confei;..stnm·
c.:hr la procura, riprcnlie, a a confl..,sare fino .,lit•
undici e a mezzanotte. I giol'ani. d1 -:;olito rnsi
inquieti, attcndcl'ano pazientl'mentc il loro turno.
Si dicck- pii1 ,olte il caso dw il Santo s'addor-
menta:-st confessando. 11 pl·nitente sospcndna
l'acc.:usa t' nell'attesa chl· il confessore si nsH··
gliass<', s'addormentava antht lui e il suo esempw
divcnta,a epidemico per tutti. .\\ un certo punto
la sacrestia si con\\'eniva in dormitorio. P,1ssa\\.1
qualche ora e il Santo si dc~tarn; rnlgl'\\ a lo
sguardo a contemplare quello spettacolo commo-