Preghiamo
per i nostri morti
vicino alla Famiglia Salesiana, La fede
profonda e operosa. la preghiera rervente,
Il sacramento della Penitenza e l"Eucari•
'stia furono Il suo sostegM e Il suo con-
forto. Cooperatore convinto e attivo, pre-
stava con gioia la sua opera di Ingegnere
nelle nostre Case. A lui s1 deve il restauro
meraviglioso di Villa Tuscolana, dlvenulo
Centro di Splrltualltà
SALESIANI
Sac. Cesara Alblselll t a Sangradouro
(Brasile) a 89 anni
Questa eminente figuradì missionario e di
studioso sarà presentata dal Bollettino
con adeguato artlcolo.
Coad. Francesco Femandez t a Co•1p6
da Ponte (Brasile) a 86 anni
Dopo dieci anni di attività saleslana In
Spagna, sua patria, partì per Il Malo
Grosso, ove rimase Ininterrottamente fino
alla morte. Fu compagno di viaggi e peri•
pezle di famosi missionari come don Col•
bacchrni e don Chovelon. Con loro provò
la gioia del primi contatti amichevoli con i
terribili Xavante sul Rio das Mortes nel
1937, ea Xavantina nel 1951: fu tra I primi
a scambiare con I Xavante l'abbraccio di
pace e di amlct2:1a. La sua vita fu esem..
ph3Ie anche nella fedeltà alle più ordinarle
occupazlonl, compiute con spirito di retti-
tudine, di pietà e digenerosa allegria.
Sac. Evaristo Marcoaldl t a Roma a 79
anni
Singolare figura di educatore salesiano,
chiamalo mollo presto a responsabHltà
sempre più impegnatjve. mise a seNizio
della Congregazione e della Chiesa la sue
non comuni doti di Intelligenza, di cultura,
d1 governo e di cuore. Fu ispettore, dires•
se con mano sicura Il Liceo Valsallce nel
duri anni 1942-1951, fu Procuratore Ge-
nerale della Congregazione. Visitatore
delle FMA e Segretarlo Generale del
CISM. Dio lo chiamò d'Improvviso nel si-
lenzio del sonno, quasi a esaudrre un suo
espresso desiderio.
Sac. Cesare Fe<relll t a Brescia a 79 anni
Volle diventare salesiano a 21 anni, dopo
Il primo conflitto mondiale. Fu Invialo negli
Stati Uniti, e vi rimase vari anni finché poté
tornare nell'lspettorla Lombarda, ove de-
dicò al giovani le ricchezze delle sue
qualitè umane esacerdotali Gravi disturbi
lo costrinsero per molti anni a forzata lna-
z1one, di cui seppe faresacrificio a Dio per
l':!111/MIO del Regno.
t Coad. Carlo Gallldablno a Catania a 74
anni
Dopo a-.,er lavorato in varie case del nord
ltalla, giunse nel 1952 alla casa di Cata-
nia-Barriera, e vi rimase fino alla morte
Sempre In mezzo al giovani con lo spirito
di Don Bosco, fu l'apostolo della buona
parola, del cons,gllo discreto e fraterno Il
suo sorriso. la sua cordìale bontà porta-
vano una nota di vlvec,ta e di premurose
attenzioni.
Sac. Luigi Loss t a La Spezia a 71 anni
Reallnò il suo apostolato salesiano nel
campo della musica, conquistandosi la
<lmpatia di tutti per la competenza e per le
doti umane e sacerdotali. Colti\\'ò in modo
particolare la musica sacra: le sue com•
posizioni, Ispirate con equilibrio al gusto
moderno. erano capacì di commuovere
ed elevare spirltualmente gli ascoltatori
l'amore an·onestà, al lavoro, alla bontà
Offerse le sue sofferenze e la sua vita per
la Chiesa, per la Congregazione, e per la
reallzzazlone di una vera comunione di
cuori nelle comunità religiose
Sac. Domenico Trivellato t a Campo-
sampiero (Padova) a 71 annl
COOPERATORI
SI distinse per la cura delle vocazioni, lo
zelo per la Casa di Dio e l'amore ai giovani Glu•- Oafmasso t a Pietra L,gure
poveri e abbandonati Per essi si fece (Savona)
questuante anche presso autorità pubbil· Fu fervente cooperatore salesiano anche
che, e sollecitò con coraggio l'lnlervenio In virtù d1 una lunga tradtzlone della sua
dì persone facoltose. Per le sue mani nobile famiglia I bisavoli materni, Corsi di
passarono somme rilevanti, ma Il suo stlle Bosnasco, erano stati tra I più fedeli amici
di vita non si scostò mai dall'austera sem- di Don Bosco, che si considerava s casa
pho1là del Rellg,oso
sua nella loro villa di Nizza Monferrato,
dOve faceva numerosi e lunghi soggiorni
Sac. Carto Casetta t a Bangkok (Thai• Fedele alla Jradlzione, Il barone dr Giu-
landla) a 70 anni
seppe fu benefattore della famiglia sale-
Parti per la Thailandia a 18 ennI. e dedicò siana e soprattutto delle sue Missioni.
tutta la vita a quella nobile terra. Ne ap- • Preferisco tare Ubene da vivo - dfce"a
prese alla perfezione la lingua per poter - più che lasciare un ricordo da morto• I
annunciare con efficacia ,1 messaggio di suol ml gliorl amici erano i salesiani di C1>-
Crl$IO al giovani nella scuola, alla gente neo; la loro chiesetta di Santa Chiara lo
nella parrocchia. alle suore diocesane, di vide assiduo lrequentarore fino agli ultimo
cui fu direttore sporituale, e tra I lebbrosi giorno, quando gi~ Il passo gll era dIven-
che amava come fratelll
lato penoso. Nessuno potrà dimenUcare Il
Sac. Michele VMano t a Caltanissetta a
68annl
Mite e dolce per Indole, dnfuse sorriso e
serenltll attorno a sé. Pietà e lavoro furono
le sue caratteristiche. Il Signore lo chiamò
all'Improvviso, quasi a ricordarci l'appello
fervore della sua preghiera, la sua bontà e
sempllcìtà, la sua modestia e disinteresse.
A Pietra Ligure, ove si trovava per cure. Il
Slgnore IO chiamò all'altra sponda. ove
approdo serenamente senza agoma
t Beniamino Rosso a Torino a 92 anni
evangelico alla vigilanza
Uomo di tede viva, operosità inSlancabile,
Coad. Aristide Ugo Alvlglnl t a Asti a 66
forte senso del dovere. spirito di sacrificio,
sempliclta e modestia, crebbe la famiglia
anm
Fu Il coadiutore pre,ioso ideato da Don
Bosco: addetto a umili e indlspensablh at-
tJvltà come sacres1ano, ortolano, Infer-
miere, e insieme interessatoallo sport, al-
la musica. al teatro. Era un animo nobile e
delicato, semplice e laborioso, profonda-
menle attaccato a11a sua vocazione sale-
siana.
Sac. Giuseppe Rossi! t a Santiago (CIie)
a 64 anni
LascJ/l giovanissimo la sua ltlllla per Il Ci•
le, e vi lavorò per qu&.9Ì 50 anni. Nelle varie
mansioni che l'obbedienza gli affidò porto
un cuore sensibile, Il tratto cordiale. Il
sorriso franco e contagioso Tornò al Pa-
dre dopo dolorosa ,nfermllà, acoettata
con esemplare serenità e pazienza
per Dio, e fu lle10 di dare alla Congrega-
zk>ne Salesiana un figlio sacerdote mis-
sionario, morto In Bolivia nel 1963, e una
Figlia di Maria Ausiliatrice Una profonda
p1eta eucaristica e mariana confortò e
corono la sua lunga esistenza, nella quale
soslenne sempre cordialmente le opere
salesiane
Giovanna Marotta t a Caserta a 45 annl
Donna di lede, seppe offrire al Signore Il
dolore della morte del marito e dèl figlio-
letto di un armo è méUO lavorando per il
prossimo, specialmente per , solte,ent,.
Ama.va mollo la Madonna· In suo onore
recitava ogni giorno li Rosario completo. e
Invitava altri a fare altrettanto La Messa
quotidiana, I lrldul e le novene la videro
assidua frequentatrice fino agh ulbml mesi
Sac. Giuseppe Miracola t a Catania a 61
anni
Profuse con serena e generosa dedii:ione
I suoi tesori di bontà, cultura ed esperien-
,a scolastica. rNelandosì plasmatore di
anime. specie gìovanlli Pur essendo af-
flitto da un male molesto. volle contrnuare
della sua vita. Volle ricevere Il Sacramento
degll Infermi e Il Vlatrco durante la Messa
celebrata nelfa sua camera, che la vide
volare al Cielo. Amò tanto Don Bosco e I
saleslan~ che aiutava con preghiere, pa-
role e opere
Vincenzo Merce t a Frascali (Roma) a 70
finché poté la suamissione di docente e dl anni
educatore, Infondendo In tanti giovani Era molto devoto dj San Giovanni Bosco e
t Giuseppe Curatola a 65annl
Exelllevo di Bova Manna e di Messina,
cooperatore salesiano. si sentiva legato a
Don Bosco da sinceri vmcoll d1 affetto,
che traduceva In autentica teslimonJa.nza
cristiana in lutti gli atti della sua vota pub-
blica e provata. Partecipò con Impegno af.
le attività salesiane, specie missionarie.
alle quali venne spesso Incontro con gesti
di munifica beneficenza. Proprio di re•
cente, nel trasmettere la sua offerta per I
lebbrosi e per le vocazioni, aggiungeva
l'obolo per una Messa alla Vergone Ausl•
llatrlce, . perché - scriveva - ml pro-
tegga nell'ora ormai vicina della morte•
t Teresa Oelpoui a San Salvatore Monf.
a80annl
Fervente cooperatrice, tu Instancabile nel
prodigarsi e favore degli abitanti della sua
borgata. con la cura fisica e il sollievo
spirituale degli-ammalati, con la catechesi
al bambini, con la preghiera comunllarìa e
Il Rosario, Era fellca quando. In assenza
del Parroco, un saleslano era disponibile
per la Messa nella Chiesetta. di cui tu la
custode per Innumerevoli annl Nel suo
abbandono alla Provvidenza, amava ripe-
tere con semplicità: , Dio vede e provve-
de, sia fatta la sua volontà•· In questa di-
sposizione accettò le sofferenze dell'ult••
ma malattia, lieta di trovarsi nella casa
delle FMA, che., prodigavano per le,
Na·tallno Fak:one t a 80 anni
Fu sposo, padre. amico esemplare. L'a-
more per la tam,gha, Il lavoro, l'onestà fino
allo scrupolo, fare delbene a tutti, furono I
suol Ideali Cooperatore salesiano, nutri
un'amm1razìone protonda per Don Bosco,
A lui dono Il tiglio Pietro, missionario In
Brasile dal 1939, e volle che Il quadro del
santo troneggiasse In salotto con li lumino
sempre acceso. Era diventa1o cieco da
oltre quattro anm, ma prima di morire eb-
be la gioia dì sentire accanto a sé il figlio
missionario, giunto Jn tempo dal Brastle
per assisterlo net suo sereno trapasso
Maria Splnelll In Romeo t a Colleferro
(Roma) a 85 anni
Mamma esemplare, si dedicò totalmente
alla famiglia e ,n particolare all'educazlo-
ne erostlana de, suoi nove hgli, di cui una e
FMA Era lieta di donarsi al bene degli a~
tri, a1111cl e conoscenti, Ira cui dispensava
serenltà e tede con la plù grande sempll•
c,tà.
Rosina Zuech t a Revò (Trento) a 81 anni
Insegno per 44 anni, e la domenica ritro-
vava I suol alunnl per la Dottrina Cristiana
Mori povera, perché non pensò mal e sé,
ma solo agli alt11. Sì abbandonò con fidu•
eia nelle braccia di Dio Padre e della cara
Mamma AuslUatrìce. Al suo funerale ac-
corse da ognl parte una tolla immensa d1
suol exalunnl, e Il parroco la deflnl , mae-
stra In vita ma plù ancora maestra in
morte,
Per quanti ci hanno chiesto Informazioni, annunciamo che LA DIRE-
ZIONE GENERALE OPERE DON BOSCO con sede in ROMA, ricono-
sciuta giuridicamente con D.P. del 2-9-1971 n. 959 e L'ISTITUTO
SALESIANO PER LE MISSIONI con sede in TORINO, avente personalità
giuridica per Decreto 13-1-1924 n. 22, possono legalmente ricevere
Legati ed Eredità. Formule legalmente valide sono:
se trattasi d" un legato: « ...lascio alfa Direzione Generale Opere Don
Bosco con sede ,n Roma (oppure all'Istituto Salesiano per le missioni con
sede in Torino) a titolo di legato la somma di lire . . • . . •.• (oppure)
l'immobile sito in • , per glt scopi perseguiti dall'Ente, e particolar-
mente di ass,stenza e beneficenza. d1 istruzione e educazione. d I culto e
d1 religione )
se trattasi. invece, di nominare erede di ogni sostanza l'uno o l'altro de,
due Enti su indicati.
« ..•annullo ognr mia precedente disposizione testamentaria. Nomino mio
erede universale la Direzione Generale Opere Don Bosco con sede In
Roma (oppure l'lstifuto Sa/es,ano per te Missioni con sede in Torino)
lasciando ad esso quanto m, appartiene a qualsiasi titolo, per gli scopi
perseguiti dall' Ente, e particolarmente di assistenza e beneficenza, di
istruzione e educazione. di culto e di religione »
(luogo e date)
(firma per disteso)
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