Bollettino_Salesiano_193908


Bollettino_Salesiano_193908



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Anno LXIII - Numero 8
AGOSTO 1939-XVII
SpedlL In abbonamento postalo

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PERlODICO MEN-
SfLE PER I CQQ.
PÈRATORl DELLE
OPERE E M ISSIONI
01 s. Gio. nosco
BOtlET~flNO
SJ\\tESI J\\~I O
Anno Lxùr - N. 8
AGOSTO
1939 - XVII
Spcd1zionc ìn
abbonamento postalo
SOMMARIO: Fervore catechistico. - ln (amlglla: Italia, Francia, Irlanda, Portogalfo, Spagna, Svizzera. - Con-
vegni di Decurioni Salesiani nell'lspeuorra R<>rnaoa. - Ad onore della Beata Mazzarello. - Lettera ,di Don Giu-
livo al giovani. - Dalle noscre Ml.ss-lonl: Assam. - Croda111 missionaria. - Tesoro spirituale. - Necrologio.
Torino. - J vinchorl della Gara catechistica deU'lspe1tocia ,.ubalpina attorno al Rcllor Maggiore dopo la _premfazione.
fervore -cafechisfico
Gare Catechistiche.
Il programma fissato dal Rettor Maggiore
per la celebrazione del Centenario dell'Opera
di Don Bosco ein pieno sviluppo. Gli Oratori
salesiani si vanno adeguando alle più moderne
esigenze per offrire i migliori sussidi e la più
perfetta attrezzatura all'educazione e forma-
zione cristiana della gioventù, e gareggiano
coi nostri Istituti nell'organizzazione delle
scuole di Religione che devono assicurare
alle masse giovanili quella sodezza d'istruzione
religiosa senza della quale si costruisce sulla
mobile arena anche l'edificio morale della
coscienza. Nel corso dell'anno scolastico teste
conchiuso, Ispettori e Direttori e Capi di
Missione hanno curato nelle singole nazioni
non solo l'incremento ed il prestigio dell'in-
segnamento religioso, ma riuscitissime gare
di Religione fra gli alunni di tutti gli Oratori,
I~tituti e centri missionari, imitati dalle Figlie
di Maria Ausiliatrice che hanno suscitato lo
stesso fervore fra le loro alunne. Le gare lo-
cali vennero coronate cl.a gare Ispcttoriali cui
fu data la massima solennità. Allievi ed allieve,
quasi ovunque, hanno concorso con prove
225

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scritte e<l orali, rivelando un entusiasmo nel-
l'applicnzionc veramente edificante.
Ci spiace <li non poter far la cronaca <li tutte
le gare o di dame almeno i risultati: si tratta cli
centinaia di scuole! Ci limitiamo quindi a
quella della Ca~n :\\ladre, mentre: mandiamo
un plauso anche dal BollcttinQ alle falangi
.i;ovanili che risposero così fervidamente alle
direttive del Rcmor :\\faggiore, ed un rin-
graziamento ai Cooperatori cd alle Coopera-
trici che hanno favorito la sunta emulazione
con premi e feste incoraggianti.
Nella Casa-madre si tenne la gnra locale
dee:li alunni unigiani e MUJ\\:nti e quella
i,;pettorialc dell'Ispettoria Subalpina sotto la
prcsiden,:a degli stessi superiori del Capitolo
e dell'Ispettore. In due tempi i gio\\'ani vin-
citori delle iare locali nei collegi dell'fapet-
toria si disputarono il campionato di classe
ed il campionato assoluto. Alla seconda parte
intervenne il Rettor Maggiore, 11alurnto dalla
banda dell'Oratorio e dagli applausi delle
centinaia di alunni. Vin.~ il Ga~liardetro un
alunno di seconda Liceo del no:;tro Istituto
d1. Val!llllicc. Fatta la distribuzione dei premi,
il Rettor Maggiore pl"C!ie la parola e, plau-
dendo al \\•incitore ed ai concorrenti, animò
i giovani ad intensificare sempre più la loro
cultura religiosa e ad assecondare con rutto il
loro entusiasmo la "crociata catechistica >1 che
pel 19.p deve mettere gli Istituti cd Oratori
salesiani in grado di rispondere alle più mo-
derne esigenze dell'apostolato catechistico. Alla
parola del Rettor 1\\1.aggiore s'ag11iunse quella
dell'Em.mo Card. Arcivescovo di Torino, Mau-
rilio Fossati che, con prezioso autol{rafo, si ral-
legrò coi giornni e li bencdii,se affettuosamente.
Mostre Catechistiche.
Le Case di formazione, gli studentati filo-
sofici e tcolo1,rici hanno fatto anche di più:
hanno :illeMito delle mo,;tre catechistiche molto
interes.,:mti con indicazioni geniali delle ri-
son;e più pratiche cd anracnti per facilitare e
far gustare l'apprendimento del Catechismo
ai fanciulli cd ai bambini. Lo stesso Rettor
Maggiore si t: recato personalmente ad inau-
gur.irc le p1ì1 vicine e fu ben li.:to <li ammirare
l'ingegnosità dei futuri catechisti che si pre-
parano con impegno a valorizzare tutte le
industrie per l'insegnamento razionale della
scienza delle scienze, la scienza della Reli-
gione. Una delle meglio riuscite fu quella del
nostro l~tituto teologico di Chieri (Torino)
che ebbe l'onore d'una visit;i accurata <lel-
- 221)
l'Ero.mo Card. Vincenzo I,a Pumn, Prdctto
della S. C. dei Religiosi e nostro Protettore.
Distribuita in quattro sale, illustr.iva i se-
guenti temi: a) catechista e caLèchizzando:
b) proto-catechismo; c) iniziativi! chieresi;
d) vita nostra.
Ci limitiamo a regnala1e quanto ,bbi1mo
rilevato nella sala delle iniziative chieresi:
u,, 1) catechismo di co11vinzio1ir: Il pittore
Michele Pozr.i ha espo to un grande quadro,
in cui con opportuni incroci <l1 lettere e nu-
meri orizwntali e verticali, si trova la risposta
ad ogni domanda di catechismo in forma di
figura. Il tutto armonicamente e sapientemente
coordinato in una ìde3 Cristoccntr;ca.
2) Gara catechistica Lttx •: soluzione fe-
lice, attiva e ragionc,·olc pt:r le gare catechisti-
che fatte sovente in modo irrazionale. Vi con-
corrono memoria, spiegazione cd esposizione.
3) /llt·todo argn,tino di mltu,-a: che c()n-
siste nel dare ai migliori giovani vari fogli
illu.<ttr.tti per descrivere particolari rami di
scien1.a, d.1 riunire secondo le varie categorie
in istruttivi ed eleganti albwns illustrati. li
sistema è applicato al catechismo.
4) Corolla salesiana di t•ita cattolica: rac-
colta dalle parole dirette <li Don Bosco distri-
buite in varie schede, le quali, riunite in or-
dine logico, formano il m'.lteriale per una
cinquantina e più di volum•;tti di poco costo,
in cui l'autore, Don Bosco, espone ai giovani
e al p:)polo le grandi \\'erità cristiane.
5) Un, sc1t1Jla i11 mirriat;"a: co:.truita con
banchi ultimo modello catcchis1ico, appuecchio
p miezioni, lavagna con disegni a sorpresa ed
arric,·hita di esemp'an di decuriP tru;cabili,
smomabili, comode e pratiche e di disegni in
pianta di Oratori modi'lli.
6) li Cat,cltismo i"llustrato da D01, Bosco:
è il lavoro principale, ormai praticamente
atru..1to cd ultimato. Un b::l volume di circa
800 pagine in cui ogni domanda del Catechi-
smo di Pio X è seguita da ~empi, fatti, sogni
tratti dalle J1frmorie biogrtifìcl~ di Don Bosco
in 20 volumi.
7) Mrmca catechistica e cartelloni catechistid
di nuovo tipo che ve<lmnno la luce a suo tempo.
8) Gi11f/chi caterl1istir1: un b1ifliardino alta-
mente istruttivo, in cw sono in giuoco niente-
meno che le pii1 b elle vinù e il Paradiso; la
e<mquista della Terra Santa, pure in forma di
bi~liartlo; una tombola calrcl,ùtica veramente
originale; i via_~gi di Sm, Paolo, la 'Cita di
Don 81Jsco, di Pio Xl, dJ Gw,, le MissioJJi,
spiegate elettricamente.

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11 collaudo a tutti questi giuochi fu dato
dalla folla dcì fanciulli chieresi che vi si sono
sub:to appa>Sionati.
9) U11 apparrtchiu per pruiezwni cateclri-
stiche, nuovo, semplicissimo di confezione,
accessibile a chiunque e di massimo rendi-
mento pratico.
10) Si è pure voluto far posto ad una pro-
posta della massima importanza. La forma-
zione cioè di unn Collana di biografie di :ido-
le;ccnti esemplari, da Domenico Savio (1857)
a tutta \\a mirahi\\e fioritura di anime belle
che Dio donerà ancora alla s~ Chics.1.
Ci augur·am > che qucs•e p ·atich.; "niziative
'\\-'Cng1no la,gamcnt~ zdottate e suscitino altre
originali indu<trie.
Il miglior libro d'istruzione religiosa.
A corona di tanta attività cJtechi'-lticn, siamo
lieti di annunziare che è pro$Sim.1 l'edizione
italiana delle pubblicazioni catechistiche del
nostro nuovo \\'csco,·o di Krisnhagar, S. E.
ì\\fons. Luigi J..3ravoire l\\Iorrow, di cui si è
occupata !a valorosa Civiltà Cattolica in
uno studio detta~liato nel suo o Q~demo
2127 • del m,•sc di febbraio u. s. Citiamo il
lusinghiero elogio del eh.mo P. Barbero S. J.
che, p'lsta~i la dom·mda: Q,u,l è il m,:,:lior
libro di istrn:;ione l'eligiosa?
Una risposta tra le miA'liori - scrisse - o questa
domanda ci ,·ienr, pt'r dirla con Virgilio (Gror~.• l,
30), dall'ultima Thulc: nientemeno che dulie Isole
Filippine, ncll'\\"lltrçmie;simo Oriente.
Ed è una risposta in atto, \\"Ì,·a e concrei.li, in una
,ierie pro1tres~iva e compirn di testi di religione per la
fanciullezza e l'adolesccmm, dalle scuole elcmenlari
alle secondarie. Cioè per i tre gradi di scuola, sc-
cundo l'u,o amcriwno adattato alle Filippine:
Primary, icunle cl«:mcntnri di quattro anni; lntrr-
md1e, scuole complemcent.ari di tTc anni; 1111:h Sdu,ols,
scuole Sl'cond,irio: di quattro anni
Per il primo grado si comincia con il librcno
.lfy F,rts Comn111111an, dove sono i primi clementi,
~ccondo il Decreto ()uam sing11/ori di Pio X, e tullo
quanto occorre in pn:parnzione della Con(css1nne
e Primo Comunione. Si continua con il volumetto
,\\ly Catechism Book Onr, ossia «Primo libro di Cme-
chismo •, clm·c è cspostn, più ampi.imc.-l'te, ~ccondc> il
sistema ciclico, tutta In dottrina cristiana sufficiente
a.i fanciulli dd corso t'lemcnmre sinl) ai 10-11 anni.
Per il M:Condo 11rado, frequentato da gio, anetti e
!l'Ìo,-anettc dai 10-11 anni ai 13-1-i., il ,·olume110
.lfy Catuhitm, lJ(>l,k Tr<·o o • Secondo libro di Cn•
techismn •• ,woJg._. con più ampie:a.1, rarimcntc !le-
condo il siskm1t cicli,;;o, tutta la dourinu: mn è :i,;;-
compa11nato dn un libro specialt di ,toria ~acrn:
M)• 81blP fl11tt1rl'.
Per il terzo siiado, che compie gh studi secondari
sino all'inRrCS~o a~Ji studi superiori, per i giovani
dni 13-14 ai 17-18 onni, vi è iJ libro, compiuto e de-
finitivo. delln Dottrina Cristiano: ltly Catholic Paith,
accompagnato dalln storia della Chie~a: Afy CJn,rch
Hi,turv.
La parti:o:ione dei testi ci sembnt la più opportuna,
due per c,ascuno dei tre cor.ii; n~ 1rnr,pi ni: pochi:
per le scuole primarie il testo elemcnturi,,amo cd al
testo elcmentnre; per Je scuole intermedie (comp c-
mentari o medie inferiori, come ai dirt'bbc da noi)
il testo dello Dottrina criRti,inn e la S t nrin Sacra;
per le scuole secondarie (o m,·die Ruperiori) il resto
ampio e completo e la Storia dcllu Chi,•~a...
Ma ,•ediomo le doti pcd.oj{ogiche e did.mich·, che
sono le ptù importanti, nella serie liilippma. Comin-
ciamo dalle esteriori e secondnrie. Tutti i volumi,
ben le,1?11li in tutta tela cd in carta rceistente, sono
di..posti 1ipogrnficumcru·e in modo d:a" dare, ad aper-
tura di libro, una le,;ione compiuta nelle due pugine
che ~tanno ffotto t:li occhi dell'alunno.
!'-ci primi tre libretti, la lezione è cftp<-'srn esege•
ticamcntt, intuitivamente e praricnmentc in qu..:stn
guisa: nc.'llu pui:ino a sinistra vi è u mnnicrn di l.:t-
tura in formn narrativa, scn7a n•traz1oni, ,emplice
e chi3rissimo, con brevi esempi d li.i S. Scritturo,
l'avvlamcnto e la spiegazione della verità doitmetu:n,
o del Comandamento, o del Sacramento, o del rito.
che viene allo stesso tempo mostrtilo intuitivamenre
nella parte superiore della paginn a d c,1rn, con una
immni;:me nitida ed espressi\\ a, rappresenmme un
fatto della Storia Sncra, o un simbolo, o il rito di
cui si trulla. Nella parte inferiore dl!llu pal{inn n
destra, vi è In formolu dommatic.1 in cnrimeri più
spiccati. e le domnnde eh<' servono olla ripetizione
( 011 dcJtrn " um,lra): S. E. Mons. L:iravolre con
D. &rnili Prcfe110 generale., Mons. Plani Dele-
gat o i\\J)ostollco alle Filippine e, Don Candela.
-- 227

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Torino. • L'apostolato dell'innocenn sofferente per la pace del mondo.
Torino, - I bùn1J1 ammalau disposli nel cortile D. Bosco.

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Torino. - La Messa pei blmbl ammalali nel cortile principale dell'Oratorio Salesiano.
..
- Torino, - S. E. Mons. Guerra impartc la benedizione eucaristica aì bimbi ammalati.
229
-

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ùidattico della lezione. Alla fine del libro, le pre• praticità. È un manuale completo della religione,
ghiere più comuni e importanti, gli atti di Fede, comprendente la Fede, la Morale, i Sacramenti
Carità e Contrizione, e quelli per la Confess10ne e e la Liturgia, con sufficienti elementi di apologetica e
Comunione. In ultimo i canti sacci con le rispettive di soluzione delle questioni presenti, come la Rive-
note musicali.
lazione, l'Evoluzione, la Scienza e l::i Bibbia, la Chiesa
È do notare una particolaridi di non lieve impor- e lo Stato, i doveri del cittadino, il divorzio, capi-
tan7.a nel • secondo libro di Catechismo•· Questo è tale e lavoro ccc. Alcuni capitoli trattano delle sètte
bensl il compLimento del primo; ma è in completo, e specialmente della sètta degli Aglipayani, sorta
come libro popolare di Dottrina cristiana, perchè nelle Filippine, nel 1902, per opera di Gregorio
essa vi è esposta per intero e tutta in domande e Aglipay, morto alla fine del 1938, riconciliato con
rispose. Queste ben distinte tipogrnficomentc, non In Chiesa ed assistito dal sacerdote salesiano Luigi
più di tre o quattro per ciascuna lezione, ìntrome?.- Laravoire Morrow, autore di questi libri di Ca-
zate dalla spiegazione e sotto unico titolo, sono sem- techismo.
pre contenute entro le due pagine ad apertura di
libro, con la rispettiva imogine nello paginà a destra
in nito e, olio fine, una preghiera o un proposito
che compendia tutta la lezione. Sono in tutto 1 38 Che cosa possono fare i nostri Coope-
lezioncine, molto bene dichiarate anche dalle rispet-
tive icnagini, che restano bene impresse nella me-
ratori e le nostre Cooperatrici?
moria. Le domande didattiche particolareAAiate
per ciascuna lezione, utili al ma<,stro per l'insegna-
mento vivo nello scuola, sono rimandate alla fine
del libro. La stessa disposizione tipografica è mante-
nuta nei due libri paralleli alfa Storia Sacra e Storia
Oh, molto possono fare 1n questo campo l
Ed è quello che si ,,a studiando in tutti i con-
vegni in prep.irazione alla data centenaria.
l\\1a tutto possiamo riassumere in una parola
della Chiese: ogni capitolo è contenuto in due pa- che vorrebbe essere una parola d'ordine: coo-
gine, nella p.t~na o sinistra l'immagine ed in quella
a destra la narra:,;ione. Alla fine del libro sono le
interro~zioni particolareggiate ad uso dell'inse-
gnante...
Tn rutti i Libri le imagtm sono bene scelte e vera-
mente belle ed espressive. Quelle dello Storia Sacra
sono in massima parte dello Schno1-r. Alcune del
perare. Coopera.re direttamente: abilitandosi e
prestandosi ad insegnare il Catechismo nelle
parrocchie, negli oratori, nelle associazioni, ccc.
Cooperare indirettamente: favorendo le scuo-
le di Catechismo con tutti i mezzi loro possi-
bili ed interessandosi p.::r la partecipazione
pittore romano G. B. Conti, sono prese dalle edi- soprattutto della gioventù. La scuola di reli-
zioni della Cultura Religiosa Popolare di Vìterbo. gione ha delle esigenze didattiche che non si
Le altre, specia'.mente quelle dei primi tre libri, possono trascurare senza correre il pericolo
sono opera di una disegnatrice filippina, che pos-
siede vivo senso religioso e pedagogico, come si
vede nelle illustrazioni pratiche o simboliche molto
adotte a far comprendere ai fanciulli le verità da
credere ed imprimerle nella loro mente insieme
con i precetti da osservare ed i riti della Cruesa.
Ma veniamo ai pregi pedagogici e didattici so-
stanziali di un libro di testo, i quali si riducono
di screditarla di fronte alle altre scuole. S'im-
pone un ambiente adatto e decoroso, fornito
dei migliori sussidi per l'intelligenza delle
grandi verità e l'amore della dottrina del
Signore. Parroci e direttori di Oratori si preoc-
cupano giustam-:-nte oggi di avere un locale
apposito cd aule convenientemente arreda e
tutti nllo stile proprio di taU Ubri, ossia al modo più che all'occhio dei fanciulli diano subito l'im-
adatta di proporre la Dottrina cristiano ai fanciulli e
ai giovani cb.iaramente, praticamente ed anche
brevemente, cosl che possano agevolmente inten•
dcrla, ritenerla e praricorla.
Nella:serie filippina tutto concorre alla chiarezze,
come abbiamo visto, nelle imagini, nella partizione
e nell'ordine anche tipografico; ma singolam,ente
lo stile, .che evita le proposizioni e molto più i pe-
riodi complessi. Tutto è sempUcc e scorrevole e
pressione dc!J'importanza dell'insegnamento
che vi si imparte. Il nostro Rettor Maggiore
ha tracciato una pianta ideale per le a Case
della Dottrina cristiana ~. ampiamente illu-
strata nei numeri di Catechèsi dell'aprile e
maggio u. s. I nostri Cooperatori aiutino i
Parroci e i Direttori di Oratori a trovare i mezzi
necessari per l'allestimento e l'arredamento.
intelligibile a prima vista, specialmente nei tre Che, se non dispongono di mezzi finanziari,
primi volumetti, de!itinati ai fanciulli. [noltre rutto preghino almeno il Signore a benedire queste
è presentato, quanto è possibile, in forma concreta, provvidenziali iniziative cd incoraggino, per
o narrativa, o almeno personale...
quanto sta da loro, catechizzaruli e catechisti
Il volume Hy Catllolic Failli, per le scuole medie
superiori (Hii:.:h Schools), è compilato secondo gli
stessi metodi, in 189 lezioni, nelle quali la pagina
a questa missione vitale della Chiesa. Co,.ì
tutti parteciperanno alle « crociata catcchisttca 11
11 sinistra è tutta occupata da un'imagine con sotto indetta dal IV Successore di Don Bosco e
ln spiegazione; la pagina a destra in due colonne faranno il più _gradito omaggio al Santo nel
espone la dottrina con la medesima chiarezza e centenario dell'Opera sua.
230

1.8 Page 8

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IN
FAM IGL IA
Torino. - La festa del
Rettor Maggiore.
Sorrisa proprio da un sole
d'estate, la festa di San Pietro,
onomastico del nostro Rettor
Maggiore, si svolse in un'atmo-
sfera di cordialità e di solennità,
tra il fervore delle funzioni
religiose ravvivato fino all'e-
mozione dalla preghiera dei sei-
Torino. - D Rettor Maggiore chiude l'accademia ringraziando
allievi, ex-alUevl e Cooperatori.
cento bimbi ammalati condotti
in pellegrinaggio dall'U. N. I. T. A. L. S. I. sacri, di oggetti vari e di medicinali per le
a Maria Ausiliatrice per implorare la pace, nostre missioni. Al posto d'onore fìgura,·ano
e le familiari manifestazioni di omaggio al gli arredi destinati alla Spagna. Sui tavoli
IV Successore di S. Giovanni Bosco.
ed alle pareti eran distribuite: 120 pianete,
4 paramenti completi, 6 piviali, 6 casscae-
cappelle, 10 altarini portatili, arredamenti per
L'offerta del Comitato Centrale 2 ambulatori, 6 borse per pronto soccorso,
delle Dame Patronesse. 5 borse pei SS. Sacramenti, ccc.
All'esposizione parteciparono anche i co-
Prime, come sempre, a far gli auguri al Ret- mitati locali della Crocetta, di Catania, di
tor Maggiore furono le Dame Patronesse del La Spezia, di Livomo, di Milano, di Porde-
Comitato Centrale, presieduto dalla Marchesa none e di Ragusa.
Carmen Compans di Brichanteau Challant, Il Rettor Maggiore, circondato dalle LL.
che convennero fin dal mattino della vigilia EE. Mons. Pittini, arcivescovo di Santo Do-
alla Casa-madre, e, dopo aver assistito alla mingo e Mons. E~di, vescovo di Vicdnl'.1,
santa Messa nella Basilica di Maria Ausilia- salesiani, e dal Prefetto generale Don Ber-
trice, si raccolsero nella sala delle adunanze ruti, aperse l'adunanza colla preghiera di rito.
per l'offerta dei doni. O:Ierta cospicua, anche Quindi l'infaticabile Segretaria, Contessa Maria
più d1gli altri anni, di arredi e paramenti Teresa Camerana fece subito la presentazione
Tori.no. La folla delle rappresentanze all'accademia per la resta ooo.mastlca del Reltor Magi:iore.
231

1.9 Page 9

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cl.gli 1ouguri e dei doni, i>pt!cificando la gene-
rosa collaborazione delle Dame e del labora-
torio mis~ionario e mettendo in rilievo il
p"issimo oma~io dcllT. '. I. 'I'. A. L. S. I.
Prima di ri-,pondere, il Rettor Maggiore in-
vitò S. E. Mons. Pitòni a farsi eco della grati-
tudine dei missionari an-
nualmente beneficati dal
Comitato Centrale. Le-
vatosi infine a sua volta
a ringraziare, espresse la
sua commossa runm1ra-
zionc per lo zelo del
Comitato che, lungi dallo
stancarsi di tanta bene-.
licenza, moltiplica di an-
no in anno lt: sue amo-
revoli sollccitudjni per le
missioni ùi Don Bosco,
dei piccoli apostoli ddla soffcrcnz.i per la pace
ed aveva invitato a pregare anche 14 Comunità
rdi~iose ili clausura che avevano risposto con
grande fervore. Chiuse l'adunanza impartendo,
insieme ai Vescovi presenti, la benedizione
di ~Iaria Ausiliatrice.
L'accademia. - Il Ret-
tor Maggiore Socio
Onorario deU'Acca-
demia di Agricoltura
di T orino.
La tr:ulizionale acca-
demia si tenne nell'am-
pio cortile centrale nelle
ultime ore del vespero. Il
Rettor Maggiore, salu-
tato <la una marcia
Torino. - S. E. Mons. Plttlnl dà la Comunione al piccoli lnferrol.
briosa, prese posto sul
palco <l'onore tra le
LL. EE. Mons. Pittini
prodigate que~t'anno con ddicatissimo pen- e 1\\Ions. Esandi, i Superiori del Capitolo,
siero anche alle nostre povere chiese di Spa- vari I spettori e Direttori, rappr~entanti dei
gna di cui descrisse lo squallore e le profa- Cooperntori e degli cx-allievi, tra cui notammo:
nazioni, annunziando che, in attesa degli ac- iJ Conte Alessandro Arborio Mella, Mons.
certumcnri per altri 5 dispersi, sono ormai De Secondi, Can. Bues, gli avv. Pcrlo e Gaita,
ben 108 i Salesiani e 2 le Figlie di Maria il Noto io dott. Ghione, i dottori Forni, Peynetti
Ausiliatrice che hanno colto in questi anni e Vidili, il prof. Crida, ecc. 11 ritardo dei treni
sanguino ;i la palma del martirio. Particolar- ci privò della presenza di S. E. \\lons. l\\Iathias,
mente sensibile all'omaggio dell'U. N. I. T. arcivescovo di l\\ladras e di S. E. :\\lons. Guerra,
A. L. S. I., iJ signor Don Ricaldone si disse arcivescovo tit. di Verissa, che arriYarono m
onorato di ospitare nella Casa-madre di serata.
Don Bosco i cari bimbi ammalati. Fin dal Le Figlie di :\\1aria Ausiliatrice erano larga-
pnmo annunzio egli a,·eva ordinato preghiere mente rappresentate dalle l\\1a<lri del Consi-
speciali in tt.t .i gli Istituti Salesiani e delle glio generalizio, varie Ispettrici e Direttrici
- - Figlie di Maria Ausiliatrice per la guarigione
232
e numerose Suore. Le Patronesse, dalla Pre-

1.10 Page 10

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sidente Marchesa Carmen Compans di Bri-
chanteau con uno scelto numero di Dame.
Coi gionnj dell'Oratorio erano le rappresen-
tanze degli altri nostri fotituti cittadini.
La banda diretta dal M0 Scarzanella accom-
pagnò l'inno d'occasione cantato dalla scuola
dell'Oratorio; poi Don Favini diede lettura
delle adesioni e fece la presentazione dei doni.
Rilevò l'anm;ncio dato dai giornali del mat-
tino dell'affidamento del Vicariato Apostolico
di Derna alla Società Salesiana che offre ai
figli di Don Bosco un bel campo di apostolato
nelle nostre province d'Africa, e lesse la let-
tera di S. E. il Sen. Mattirolo che comunicava
al sig. Don Ricaldone la sua nQJD.Ìna a Socio
Onorario della R. Accademia di Agricoltura
di Torino. L'alto, ben meritato onore suscitò
vivissimi entusiastici applausi.
Tra i vari cori si seguirono quindi i gio-
vani della Casa Madre e delJ'Oratorio fe-
stivo con brillanti dialoghi, uno studente
deIT'Istituto Teologico Internazionale ed un
rappresentante delle Case missionarie con fi-
liali indirizzi, e l'Avv. Petlo che presentò
gli omaggi di affettuosa devozione dei Coo-
peralori e degli cx-allievi. Calorosi applausi sa-
lutarono l'arrivo di un magnifico mazzo di
fiori cogli auguri di S. E. il Sen. Giovanni
Agnelli. 11 Rettor Maggiore, profondamente
commosso, ebbe una parola di ringraziamento
per tutti e chiuse la cara manifestazione invo-
cando ancora fervide preghiere pei bimbi ma-
lati che avrebbero pellegrinato l'indomani a
Maria Ausiliatrice ad offrire le loro sofferenze
per la pace.
La festa. - Il pellegrinaggio dei bimbi
ammalati per scongiurare la guerra.
La festa fu consacrata dalla Comunione
generale degli alunni che, alle 7 ascoltarono,
in basilica, la Messa del Rettor Maggiore e
perlui innalzarono le loro più fervide preghiere.
Nel frattempo l'ampio co, tile centrale accolse
la folla dei bimbi malati trasportati con ge-
neroso slancio di carità cristiana da macchine
di distinte famiglit:, da autolettighe, dalla
Croce Rossa e dagli stessi loro cari, e collo-
cati, fra le più amorevoli cure della Dame-infer-
Torino. - La benedizione eucaristica al bimbi ammalati.
-
2 33
-

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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miere e dei barellieri dell'U. N. I. T. A. L. S. I.
dirl'tti dal :\\1archcsc di Rovascnd.l e clalla
si~ora Soldati, :mi lctt\\lcci e sulle sedie appo-
sitamente preparate secondo la ~r:ività delle
loro malattie. L'unito periodico Maria A1m-
liatri.ce darà in i;cguito la descrizione dètta-
gliara della commovcntissima funzione, che
s'iniziò alla 8 colla !\\Tessa celebrata da S. E.
i\\Ions. Pittini e la Comunione ~encrale dei
malati, distribuita dallo stesso ArcivC!:covo e
da altri sacerdoti sak-si:mi Dopo la l\\fossa le
D:ime-infenniere distribuirono ai piccoh la
colaz:onc offerta dal Rettor I\\Iag_giore cd i
hiscotti regalati clall'UNlCA. Alle 9,30 il
Rcttor l'vfag~iore impartl la hcnctlizionc di
l\\laria Ausiliatrice; poi S. E. '.\\l ons. Guerra,
a~istito d.lllc LL. EE. ::\\lons. ::\\1athias e ::\\lons.
Esandi, passò processionalmente col SS. Sa-
lori per la pace di questo povero mondo scon-
volto dall'odio.
Il Santo Padre commosso dal generoso gesto
dei piccoli doloranti, li volle ringraziare col
~ucnte telegramma:
CITTÀ OFL VATICANO
Pa1·ticolannn1te grato per pio d~oto 011w.t:gio
prrghùw! bambini ammalati cosi} com•i:111,ti, , l11-
g11sto Po11trfice con pat, mo affi tto li bnu dia,
1m:oca11do loro celeste .lfadrl propi:::ial,ict gm~ie
1• prote:::ìo,u• di'i1ina.
Card. l\\fam.1or-F..
cl pomeriggio, dopo i Vespri solenni cd il
paneiirico ùetto dal nostro Don Luzi, il :;ig.
Don Ri<.-aldone impJrtl solennemente la bene-
tfo:ionc eucaristica. Coronarono gli omaggi i
Softoscrizioni pervenute nel mese di luglio:
Quadro dei Santi Martiri
ne In cappella dell'Appanzionc (I.. ~ooo): li L,ao Sar:ro Cu<1rt - San Paolo
(Brasi I.-).
Pavimento della Cappella della Beata Mazzarello:
11 lfstdla PM11a io suffm~io dt1 ll'en,rorr " d~lla ,:in Luu~ia: s mq. L. 1000.
1) U11n Coofl"atrire pN In conversione ddlu SWI cara figlioccia: i mq. L. 200.
1 I Fnt111f!lta P : 1 mq. L. 200.
4 ) Co,(;!10/a Teresa t•ed z,uca: i mq. L. 200.
5) Sorelle Bor~Jm.io per Jm1Zra rrcevuta dalla Ocnta; 2,50 mq. L. 500
6) Ft11111tlia ,\\t. (Balan1tcro): -'-.so mq. L. 500.
7) Berta Guu. di .\\lauo r Rerlil .\\,/arco fu Guu (Nizza Monf.): s mq, L. 1000
NB. Ricordiamo e raccomandiamo l'elenco delle sottoscrizioni rimanenti an-
nunciate nel Bollettino dj Lug/10, alle quali va aggiunta la sottoscrizione per:
Una statua in marmo di Sant'Antonio pel pane dei poveri:
Lire x500
Le offerte si inviino :sempre al RmoR ì\\faGGIORE DEI S\\LESIANI
\\'ia Cottolengo. 32 • Torino 109.
cramento a benedire i singoli malati, mentre
il Teol. Garavini lanci.ava a<l al'-1 voce le
pie invocazioni ripetute dai sofferenti. Chiuse
la funzione l'Em.mo Card.in.ah: Arcivescovo
Maurilio Fos.c;ati colla trina cucari,;tica bene-
dizione. O.i Roma era giunta anche la bene-
dizione del !ìanto Padre, portata personalmente
da S. A. il Principe En,,.o di Napoli Rampolla.
Terminata la pi.1 funzione, tutti gli ammalati
furono portati in ba«ilica dinam:i al quaclro ili
:\\hria Ausiliatri~ cd all'urna di ~- Giovanni
Bosco a rinnovare l'eroica offerta dei loro do-
- 2 3-t
giovani dell'Oratorio festivo colla applnudi-
tissim.1 rapprc:;cntnzione dell'operetta La
bacchetta magica •·
Il Duca del Mare fra i Figli di Don Bosco
e le Figlie di Maria Ausiliatrice.
S. E. Il Grande Ammiragl"o Paolo Thnon
di Rcvel, Duca del Mare, cui il 10 giugno u. s.,
fausto ~iomo del suo 80° genetliaco, il Dui;c
con~cgnò solenni::mcnte a Roma una mcd:ifi,,
d'oro ofT..:na dalla ).forin:1 i1,1liana, otto giorni

2.2 Page 12

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pr;ma, sabato g:ugno, si era degnato di lennemente l;i nuova Piazza intitolata a San
onorare di una sua visita, con S. E. la Duchessa Giovanni Bosco, tagliando il nastro simbo-
sua consorte, l'Istituto Maria Ausiliatrice nei lico.
Villini di Castelgandolfo ed il nostro Istituto T enne il discorso ufficiale l'avv. Pasquale
S. Giovanni Evangelista di Gcm~ano.
La Gravincse, Segretario del Fascio. La lo-
Nella casa dei Villini una novizia lesse, cale Sezione di ex Combattenti offerse al-
a nome dell'Istituto delle Figlie di M. A., l'Is6tuto la nuova bnnd era che fu benedetta
un indirizzo ùi omaggio agl'illustri Ospiti che cd issata nello stesso giorno al posto d'onore
si compiacquero trattenersi rer assistere ad fra sentusiastic-he manifestazioni patriottiche.
una conferenza con pro-
iezioni su S. Giovanni
Bosco.
FRANCIA- Landser.
Il nostro conferen-
Inaugurazione
ziere don Fasulo, nel
del nuovo edificio
porgergli l'ossequio au-
gurale a nome della
Socie~ Salesiana, ricor-
della Scuola Agra-
ria Salesiana.
la devozione di S. E.
Il 25 marzo u. s. il
per S. G. Bosco da cui
Vescovo di Strasburgo
ebbe più volte, quando
S. E. Mons. Ruch ha be-
era fanciullo, benedi-
zioni e carezze nelle ca-
nedetto solennemente
'il nuovo grandioso edi-
merette di Valdocco e
ficio della nostra Scuola
nella casa patema, e
Agraria ed ha presiedu-
lo ringraziò della bene-
to la festa dell'inaugu-
volenza dimostrata, da
affez·onato Cooperato-
razione. Accolto con af-
fettuose dimostrazioni
re, all'Opera salesiana.
dai salesiani, dagli alun-
All'ingresso dell'Isti-
tuto di Genzano, i
U Duca del mare.
ni e dalla popolazione,
S. E. ha risposto agli
Duchi furono accolti
indirizzi di omaggio
dagli applausi calorosi degli alunni e delle au- esprimendo tutta la sua gioia per la fioritura
torità. Un balilla del Collegio diede il benve- dell'Opera salesiana nella prima c:tsa fondata
nuto al Grande Ammiraglio simbolo vivente in Alsazia, ed, assistito dal Vicario Generale,
della gloria della Marina italiana, e un altro dal Can. Welté e dall'Ispettore D. Bron, cir-
offrì un mazzo di _fiori alla Duchessa.
condato dai parroci dei paesi vicini, ha com-
I Duchi gradirono l'omaggio e, passati nel piuto il sacro cito e coronato la festa colla be-
vasto conile dell'Istituto, assistettero, colle nedizione eucaristica.
Autorità e con grande folla di popolo, ad un
riuscito saggio ginnastico.
I figLi di don Bosco e le Figlie di Maria Lione-Fontanière, - La prima visita del
Ausiliatrice, associandosi all'omaggio della Ma-
r:na italiana, augurano e invocano dal Signore
Cardfoale Arcivescovo.
ancora lunghi anni di prospera vita a S. E. Il febbraio u. s. S. Em. Rev.ma il Car-
il Duca del Mare ed elette benedizioni alla dinal Gerlier, arcivescovo di Lione, regalò
sua nobile famiglia.
la sua prima visita al nostro Istituto Filoso-
fico Teologico, che aveva ritardato espressa-
mente la festa di Don Bosco, •e durante la
Cisternino. - Una piazza intitolata a Messa solenne commentò colla sua eloquenza
San Giovanni Bosco.
l"Oremus proprio del Samo traendone preziose
esortaziQni di pietà e cli apostolato.
.
Il 24 maggio u. s., durante la festa di l\\la- Dopo la funzione, Salesiani e Cooperatori
ria Ausiliatrice, i1 Podestà di Cisternino, cir- circondarono Sua Eminenza per dire tutta
condato dalle Autorità ecclesiastiche, civili, la loro gratitudine; ed un venerando ex-al-
politiche e militari, alla presenza di tutte le lievo del Seminario di Grcnoble, che aveva
Organizzazioni _del Regime, delle Scuole e di conosciuto Don Bosco, rievocò un miracolo
una folla di concittadini ba inaugurato so- compiuto <lal Santo e rimasto inedito. Pre-
2 35

2.3 Page 13

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Francia - Lione. - S. Em. il Card, Gerller tra i Salesiani di Fontanlère.
gato di guarire un fanciullo di dieci anni com-
pletamente sordo, il Santo gli aveva posto le
sue dita sulle orecchie. Ed il fanciullo imme-
diatamente a gridargli: «Non togliete le vo-
stre dita: io ci sento I ». La guarigione era
stata istantanea e perfetta.
Nel lasciare l'Istituto Sua Eminenza si vide
correre incontro alcuni ragazzi degli oratori
della città in cui si recano ogni domenica una
quarantina di chierici salesiani ad aiutare i
parroci neUa cura deUa gioventù, ed ebbe
anche per loro paterne parole di benedizione
ed una medaglia, come faceva il Santo.
IRLANDA. - Il Primo Ministro De Va-
lera all'inaugurazione di un nuovo
santuario ad onore di Maria Ausiliatrice.
Dando uno sguardo alla storia della Società
Salesiana si ha la bella sorpresa di trovare fra
le prime reclute di salesiani il nome di un gio-
vanetto irlandese tanto caro a D. Bosco:
McKieman. Fu il primo fiore di quella nobile
terra, feconda di Santi, ricca di una fede pro-
- - fonda e tenace. D. Bosco vide in lui la stessa
stoffa del Savio e non esitò a paragonarlo
a S. Luigi Gonzaga.
Dopo di lui altri giovani irlandesi affluirono
a D. Bosco, tutti pronti a lasciarsi plasmare
dal Padre santo ed a perpetuarne l'opera at-
traverso il tempo e le nazioni Ma i loro cuori
anelavano alla terra natia.
I primi Salesiani partirono per Londra, a
fondarvi la prima casa, nel novembre del 1887,
quando la vita di D. Bosco volgeva rapida-
mente verso il sereno tramonto. La benedi-
zione del Padre morente fu caparra di quelle
benedizioni celesti che il Signore serbava loro
negli anni futuri.
l\\lla era soltanto la prima tappa. L'Irlanda
dovette attendere ancora fino al 1919 perchè
i Salesiani riuscissero a superare le difficoltà
ed a piantarvi le loro tende. 11 Vescovo di
Limerick, che aveva conosciuto Don Bosco a
Roma, li invitò a fondare nella sua diocesi, a
Copscwood, una Colonia Agricola, cui tenne
dietro, poc~ anni dopo, una nuova fondazione
a Warrcnstown. Il seme gettato allora è cre-
sciuto in questi venti anni ed ha dato i suoi
frutti.
L'opera di D. Bosco si è sviluppata: una

2.4 Page 14

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rete di Cooperatori salesiani ed
ammiratori si è stretta attorno
ai due centri di attività sa-
lesiana e si va dilatando su tutto
il suolo d'Irlanda. Sono ora
centinaia di migliaia coloro
eh.e colà venerano ed amano D.
Bosco, l'Ausiliatrice e l'Opera
salesiana.
I Figli di D. Bosco non si
sono accontentati di portare in
Irlanda lo spirito del Padre e
la divozione all'Ausiliatrice.
Hanno voluto erigere anche un
tempio eh.e attesti la loro rico-
noscenza e quella di tutto il
popolo irlanùese alla Madonna
di D. Bosco. Il tempio fu aperto
al culto il 28 maggio u.. s.
Sorto nelle adiacenze della
nostra Colonia Agricola Mis-
sionaria di Copsewood, e desti-
r
nato ad avere un carattere
privato, assunse invece, per
volontà del popolo irlandese, un
carattere nazionale. È un degno
omaggio dell'Irlanda all'Ausi-
liatrice. È stato definito una
Irlanda - Cop,;ewood. - S. E. De V3lera all'irutugurazlone
della chiesa nazionale di Marla Ausiliatrice.
- - Irlanda - Copsewood. - S. E. De Valcra alla prlma funzione nella chlesa nazionale di Maria Ausiliatrice.
2 37

2.5 Page 15

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,1 gemma d'arte», ed è in realtà degno di questo
titolo. :E: di stile italiano, semplice, grazioso e
piacevole. L'altar maggiore è di marmo bianco;
sugli altari laterali e sulle balaustre diverse
qualità di marmi irlantle!li, italiani e francesi
procurano all'occhio dell'osservatore un mera-
viglioso gioco di luci e colori fusi imiicme
con eccezionale maestria ed arte. Sopra
l'altar maggiore vi è un bellissimo dipinto
ad olio che è, come lo dcfinl l'Ispettore
salesiano d'Inghilterra e d'Irlanda, la prima
fedele e riuscitissima copia del grandioso
quadro dcli'Ausiliatrice che si trova ntlle
Isole Anglo-Irlandesi.
Lo stesso Primo Ministro d'Irlanda, $. E.
Dc Valera, grande ammiratore cieli~ opere di
D. Bosco, si è degnato di assistere personal-
mente all'apertura, attestandone così pubblica-
mente la nazionalità. Alcuni membri del Par-
lamento Irlandese, assieme al Podestà di Li-
merick e ad altre eminenti autorità civili, fa-
cevano corona attorno al loro An Taoisetuh,
De Valero. L'inaugurazione raggiunse quindi
una solennità grandiosa anche pel numeroso
concorso di Cooperatori cd amici che affiui-
rono da ogni parte <l'Irlanda.
Le funzioni religiose, riui,citissime nella loro
sacra im;Jonen.za, furono coronnte da una bella
processione in onore di Maria Amiiliatrice
attraverso i viali dell'Istituto e le vie dd vil-
laggio tutte decorate con festoni e bandiere
inneggianti al Papa ed al nobile « Capo» della
Nazione Irlandese.
Verso sera il Vescovo di Limerick, che
non aveva potuto assistere in mattinata por
urgenti doveri pastorali, fece una visita al
nuovo tempio, accolto festosamente dalla co-
munità e iliti giovani dell'Istituto. Applaudi-
tissime le nohili espressioni di S. E. Dc Valcra
in risposta al brindisi di augurio e di ricono-
scenza che gli fu indirizzato dall'Ispettore
D. Tozzi.
11 Primo Ministro, dopo aver ringraziate,
l'lspcttore ed il Direttore della casa, D. Mc
Loughlin, per il cordiale ricevimento offerto~li,
si disse fortunato cli trovarsi assieme alla
Comunità salesiana in una cosi grande occa-
sione, e rilevò l'interesse del suo governo pei
problemi agricoli, esaltando le bellezze e la
gioia della vita campestre.
« Noi - concluse - cfesideriamo insegna-
menti quali i Salesiani sanno dare, per poter
fare il miglior uso delle opportunità e dei te-
sori che lddio ha dato alla nostra Patria. Noi
siamo loro molto grati per l'istruzione tecnica
che essi vanno diffondendo n<:IJa nostra terra.
Essi posxggoM le migliori informazioni
- 238
tccn:co-scientifiche e sanno usarle a dovere.
Abbiamo gran bisogno di giovani agricoltori,
fotmati a quell'attrezzamento che i Salesiani
sanno dare ai loro allievi, per poter aumentare
sempre più il numero della nostra popolazione
agricola. Io sono personalmente interessato,
e così pure sono interessati il Ministro per
l'Agricoltura cd il Governo intcr~, al lavoro
che i Salesiani vanno svolgendo in Irlanda,
e da lungo tempo ho pensato di servirmi di
loro per dare una soluzione ad alctmi problemi
di disoccupazione operaia ll.
La parola del Primo Ministro sarà stimolo
ai Salesiani d'Irlanda a lavor.t.rc con maggior<!
intensità per lo sviluppo delle Colonie Agri-
cole, tanto care al nostro Rcttor l\\lnggiore,
perchè campi fecondi di apostolato.
PORTOGALLO - Lisbona. - Il Presi-
dente della Repubblica all'Istituto Sa-
lesiano.
Il 27 marzo u. s. il nostro Istituto di Li-
sbona ebbe l'ambito onore di una viGita del
Presidente della Repubblica Portoghese S. E.
il Gc.n. Carmona il quale giunr,c· accompa-
gnato dal Ministro dell'Educazione Nazionale
e da altre distinte autorità.
Superiori cd allievi lo ricevettero colle più
entusiastiche manifestazioni. Iniziò la visita
dalle scuole professionali e dai laboratori,
ammirandon,~ con viva soddisfaz:one l'ef-
ficienza e l'organizzazione, la modernità dei
programmi e della tecnica. Passò quinci.i nel
teatrino del collegio, tutto pavesato a festa,
ove gli allievi - che sommano a più di 500
contando i 170 interni, i 160 esterni e i 250
dell'Oratorio festivo - offersero a S. E. una
riuscitissima accademia. Salutato dal!e no-:e
vibranti dell'Inno Nazionale cantato in coro
<lai giovani al suono della banda, prczc pos·o
sul palco d'onore ed ascoltò l'indirizzo del
Superiore, Don Ermenegildo Carrà, il qua.1e
esaltando S. E. il Generai Carmona, rilevò
anche la figura e l'opera straordinaria del Pre-
sidente del Consiglio dei Ministri, Dott. O:i-
veira Salazar, suscitando calorosi applausi.
In nome del Rettor :Maggiore dei Salesiani,
ringraziò il Governo per gli aiut;e favori con-
cessi all'Opera Salesiana in Portogallo, e par-
lando dei benefattori mise in evidenza il nome
della veneranda Duchessa di Palmella che i
Salesiani considerano come loro tenera madre.
Terminato il discorso, la banda <-'Seguì l'inno
ufficiale della « Gioventù Ponoghcsc », can-
tato dai giovani irrigiditi sull'attenti, col brac-
cio steso nel saluto n:i.z:on:1le. Seguì quinci•

2.6 Page 16

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la declam'lZione dei dialoghi e ddle poesie,
lungamell'.e applaudite, ed infine si alzò a
parlare il Ministro dell'Educazione Nazionale
che esaltò l'opera di Don Bosco estesa e ammi-
rata in tutte le parti del mondo pel suo alto
valore sociale. E <( anche in questa casa - ag-
giun~ - l'Opera Salesiana segue il cammino
tracciato da Don Bosco: c'è qui il metodo, il
sen,o sociale ed educativo e la preoccupazione
costante di formare una gioventù onesta e
labwiosa, capace di tutti i sacrifici ». Ne sot-
tolineò il carattere benefico coi dati del bilan-
cio annuale della casa che somma a 900 mtla·
lire, grazie alla Divina Provvidenza ed alla
carità dei buoni. Si degnò di chiudere l'ac-
ca.ùemia lo stesso Ecc.mo Presidente della
Repubblica nunifeAfando tutto il suo com-
piacim,:nto pcl funzionamento del!'I stituto
cui conferi personalmen.-e la Commenda di
Benemerenza d-::lla Pubb1i,;a Istruzione. L'alta
onori,fìccnza fu accolta con profonda gratitu-
dine tra i più fervidi applausi, che r.i rinnova-
rono quand'l S. E., dirigendosi alla signora Du-
chcs$a di Palmella, 11i disse particolarmente
lit->to di po:erle conferire in qucll'occa~ione
le insegne della Gran Croce di Benemerenza
eh.e ella tanto meritava per le sue preclare
virtù e p<!r l'opera di carità svolta a favore
dell'Istituto e di tante altre opere cducathe.
Tra le acclamazioni !'Ere.mo Presidente im-
pose subito la decorazione alla benemerita
benefattrice e la festa si concluse al canto degli
inni della Patria.
Oporto. - Il primo altare dedicato a
S. Giovanni Bosco in Portogallo.
La domenica 11 giugno u. s. S. E. Mons.
Antonio Augusto de Castro l\\,Ieireles, vescovo
diocc:;ano, fu al nostro Istituto S. Giu:icppe
per la benedizione <li un'artistica statua di
S. Giovanni Bo!lco, opera dello scultore Ta-
dim, e l'inaugurazione del primo altare de-
dicato al S:into nella Repubblica Portoghese.
I 100 alunni interni ed i 200 che frequentano
il nuovo Oratorio erano stati preparati alla
festa con un triduo di predicazione e s'acco-
starono quindi con grande fervore alla santa
Comunione distribuita dal venerando Pastore
durante la santa Messa, dopo una paterna
allocuzione in cui disse tutta la sua gioia di
trovarsi in mezzo ai figli di Don Bosco, il
Santo d•! Ì giovani, l'Apostolo della divozionc
a Gesù S:ieramcntato e della Comunione
frequente.
Alla mossa solenne intervennero numerosi
Cooperatori, fedeli e benefattori. Tenne il di,-
scorso P. Marcello della Concezione e la scuola
di canto degli alunni eseguì molto bene le
varie parti. Le funzioni si chiusero col bacio
della rcl,quia del Sani:o.
Nel pomeriggio, l'ampio salone-teatro della
Associazione Catto'.ica si greml letteralmente
di autorità e di popolo, per una manifestazione
civile, alla presenza di S. E. Mons. Vescovo,
del rappresentante del Governo e di illustri
personalità. Dopo un inno a Don Bor.co, mu-
Portogallo - Lit;booa. - D Presidente della Repubbllc:,, ali' ls1iluto salMlano.
2 39

2.7 Page 17

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sicato per la circostanza dal maestro don Giu-
seppe Alves, Salesiano, S. E. il conte d'Aurora,
presidente del Tribunale di Commercio, tenne
la commemorazione ufficiale, esaltando in
Don Bosco il Santo dei tempi moderni, il vero
cristiano che sentiva Cristo, l'apostolo che
seppe in tempi difficili di liberalismo e di
indifferenza creare una meravigliosa opera di
bene, che stende i suoi benefici sotto tutti i
cieli.
I giovinetti dell'Istituto superarono quasi
se stessi per onorare il loro grande Santo con
una riuscitissima accademia musico-letteraria.
La calda parola di Mons. Vescovo coronò
l'omaggio lasciando nel cuore di t\\ltti le più
care impressioni.
SPAGNA - Isole Canarie - Las Palmas. -
Inaugurazione della Scuola Antu.nez.
Con una solcMe cerimonia, il 19 febbraio
u. s. il popoloso rione operaio di Alcarabaneras
ha inaugurato le nuove modernissime scuole
fondate dall'Ecc.mo signor Luigi Ant(mez y
Monz6n ed affidate alla Società Salesiana. Il
Direttore, reso omaggio alle autorità e perso-
nalità presenti, illustrò il programma degli
istituti di Don Bosco e terminò con una bril-
)ante esaltazione del Caudillo cui il pubblico
rispose scattando in piedi con applausi ed
evviva al generalissimo Franco. La banda co-
ronò le declamazioni degli alunni con ottime
esecuzioni.
SVIZZERA - Maroggia. - Il 50° del-
l'Opera Salesiana nel Canton Ticino .
li 4 giugno u. s. l'I stituto Do!'\\ Bosco ha
celebrato soleMemente il 50° dell'Opera Sa-
lesiana nel Canton Ticino che, iniziata nel
1889 a Mendrisio, trasferita nel 1893 a Ba-
lema, trovò stabili tende a Maroggia nel 1905
e sciamò a Lugano prima all'Oratorio, poi
aU'Istituto Elvetico. Colla benedizione del
Santo Padre e del Vescovo diocesano S. E.
Mo!\\$. Iclmini, preparata da un triduo di
conferenze di D. Scavone nelle città sunno-
minate e di sacra predicazione in collegio
ed in parrocchia, la celebrazione assurse ad
una imponente manifestazione di fede e di
spirito salesiano cui gli ex-allievi portarono
il massimo fenrore. Rappresentò il Rettor Mag-
giore il rev.mo sig. Don Serié, del Capitolo
Superiore, che celebrò la Messa della Comu-
nione generale e presiedette il Convegno degli
ex-allievi. Grati ai loro educatori, Questi voi-
Portogallo - Lisbona. - Saggi dol lavori delle no3tre Scuole ProfessJonn lL
-

2.8 Page 18

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Maroggla. - L'Incantevole posizione del Collegio D. Bosco.
lero anzitutto compiere un atto di pietà fi-
1iale portandosi in corteo al cimitero per la
benedizione del monumento da loro inalzato
alla memoria dei superiori defunti. Compi
il sacro rito il Vicario generale Mons. Sesti
e tenne l'orazione commemorativa il dott. Aldo
Galfetti. La banda dell'Istituto Elvetico com-
mentò la cerimon:a con delicate meste sinfo-
nie. Al Convegno parlarono il Presidente
avv. Staffi : ri, il Direttore Don Redaelli,
l'avv. Vassallo ed il prof. Andreoli. Chiuse il
sig. Don Seriè con un plauso cordiale e l'in-
vito a sempre più nobili affermazioni nel campo
dell'apostolato. Raccolti quindi in chiesa, gli
cx-allievi assistettero alla santa Messa cele-
braL'I dal Direttore dell'Istituto Elvetico Don
Besnate e infervorata da una appropriata
allocuzion,? dell'Arciprete di Balema, Don
Morganti, e dalla corale degli alunni diretta dal
nostro D. Rotondi. Nel pomeriggio il sig.
D. Serie benedisse la lapide-ricordo incasto-
nata sulla facciata dell'Istituto e l'On. Avv. Tar-
chini tenne il discorso ufficiale esaltando l'at-
tività dell'Opera Salesiana nei 50 anni tra-
scorsi. Concerto e divertimenti rallegrarono
ancora la serata dopo le sacre fonzioni cele-
brate dall'Ispettore Salesiano D. Maniero.
Tra le più autorevoli adesioni acclamatissime
quelle dell'On. Motta e del Comm. Poesio,
Presidente Internazionale degli ex-allievi.
Convegno di Decurioni Salesiani
nell'lspettoria Romana.
L'appello del Rettor Maggiore per la cro-
ciata catechistica in preparazione al centenario
dell'Opera saJesiana ha avuto larga e fervida
rispondenza anche nell'lspettoria Romana dove
si sono tenuti tre importanti convegni regionali
di Decurioni salesiani e sacerdoti: il primo,
il 1~ maggio, nell'Istituto S. CuQre di Roma,
per il Lazio; il se~ondo, il 16 maggio, ad An-
cona, nell'Ospizio S. Luigi, per le Marche;
il terzo, il 22 giugno, a Perugia, per l'Umbria.
Al convegno di Roma., onorato dalla porpora
dell'Ero.mo Card. Vincenzo La Puma, novello
Protettore della Società Salesiana, interven-
nero· rappresentanze di tutte le diocesi e di
tutti i paesi del Lazio.
La sala del teatro dell'Istituto S. Cuore
presentava un aspetto imponente. Facevano
corona all'Em.mo Porporato le LL. EE. i
Monsignori Pisani, 13udelacci, Tavella e Ro-
tolo.
Nella platea erano larghe rappresentanze
di Cooperatori, di Cooperatrici, di Figlie di
Maria Ausi.liatricc, di ex-alljevi, di ex-allieve:
in prima fila il gr. uff. Poesio, Presidente Ge-
nerale degli ex-allievi, il gr. uff. Croci, il gr.
uff. Cingolani, il comm. Picchetti.

2.9 Page 19

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Rom,a. - Il conve1100 dol Cooperatori prCIJlc,duto dal Card. Lu Pun,o.
:--:ella galleria nereggia,•a lo stuolo dei chie-
r;ci salesiani <l~lla Gregoriana e di S. Callisto.
Prima di iniziare i lavori, rivolsero parole
<li O!;sequio all'Em.ml) Cnrd. La Puma, a nome
ùcll'asscmhlca e ùelle famiglie di S. G. Dose<>,
il regolatore del Convegno don Antonio Fa.<sulo
e l' Ispettore :.alcsiano don Evaristo ~larcoaldi.
Nella rclazìone del convegno prccc<lcnte,
letta da don Antonio Dehonis, fu ricordata
la bella, aff,.:ttuosa lettera di adesione inviata
dall'allora Cardinale Protettore Pacelli, ora
Sommo Pontefice felicemente regnante.
Il regolatore, fra le numerose ade:;ioni per-
v.:nute, comunicò quelle calorose delle LL. EE.
i i\\lonsignuri Pascucci, Bartolomasi, Zonghi,
Trocl'hi, Berarùi, Grassi, Santini, O:ivares,
Perlo, C:ipcnini, :-.=avarra, l\\ligliorini, Drago.
Seguirono due interessanti, applauciitc re-
lazioni: una di Mons. Giovanni Rov...lla, Assi-
:ncnte Ecclesiastico della Giunta Diocesana
di Rom.1, •.u la necessità del catechirmo;
l'altra tli S. E. 1\\Ions. Rotolo, su S. G. Bosco
fulgido e~emp·o dell'apostolato catechistico.
Sul terzo punto dell'o. d. g., di carattere
pratico, interloquirono vari dei convenuti.
11 ncttro don Fogliasso, riferendo !sulla fer-
nda partecipazione dei chierici salcbiani alla
crociata catechistica indetta dal Rettor Mag-
giore, indicò in S. G. Bosco il modello non solo
dello Studio, ma anche dcll'in:;egnamento del
··:1tcch;rmn,
lm·itato dal regolatore, S. E. l\\Ions. Roberto
T avella, Arcivc:-,eovo di Salta, parlò d-Jla
grande organ·z7.azione col.tituita in \\ rgcm:ita
sotto gli au;;pici di S. G. Ilo"co: u,,'unionc
m..igistralc forte di 30.000 in-:cgna.nti che si
fopirano ai m'!toili e all'apostolato c.itcchi-
stico del nostro Santo. L'.1Sfcmblca tributò un
caloroso applau-io a l\\lons. Tavella creatore
e ;111im.a dt·lla rigogliosa organizzaz1one.
Chiuse il riu,,citissimo conv,;:gno l'Em.mo
Card. La Pu.ma. Ee:pressc la !>Ua gioia d1 trovarsi
fra i figli ùì ùon Bo co, la r.ua commo.;sa
r:conoccenza al Sommo Pontefice che :.i era
(kgnato di chiamarlo a succcù,:rgli ncll'1!fficio
di Protettore della Società Salesiana cd il suo
compiacimen.o rer il magnifico con\\'egno
cui a,·eva ai.sistito. aggìun..:.:ndo che, come
Prefetto ddla S. Con~regazione d·~t R,.ligio:1i,
i,e tra1.:va conforto cJ esempio da additare a
tutti i religiosi per il san o compito della
catechesi. Impartl infine la b-:ned"iione.
Nel convegno di Ancona erano rappresen-
tate tutte le diocesi delle Marche. Vi interven-
nero, coll'Arcivescovo di J\\ncona, ~1ons. l\\Iario
Giardioi, il Vescovo di Macerata e Tolentino,
l\\1ons. Domenico Argnani, e ìl \\'l';;covo di
Jesi, :\\1ons. Carlo Falcinelli.
Mandarono cordiali adesioni gli A.rcivcscovi
di Camerino e ùi Urbino; i Vescovi di Fossom-
brone, di O..,imo e Cingoli, di Recanati e Loreto,
di Senigallia, di S. Angelo ìn \\Tado e L'rbania.

2.10 Page 20

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La prima relazione fu tenur:i dillo stesso
Ecc.mo ,\\rcivetco,·o Mons. Giardini, il quale
dichiarò di avere accenato volentieri l'incarico
di relatore in omaggio ai figli di don Bosco
e per l'importanza <lei terru - la necc.'tlsità
del c.1tcchismo - che illustrò magistralmente.
Il i;econdo terna: e S. G. Bosco apostolo del
catechismo • e il terzo: partecipazione dc.:i
Decurioni e dei Cooperatori alla crociata ca-
tcchisuca » furono illustrati dal <lott. don Pio
Durami, parroco <lei SS. CoJSma e Damiano
di .Ancona, e dal Can. Sil\\'io Ubaldi di :\\lacerata.
Le lrc relazioni furono seguite col ptu vivo
interesse e coronate da entusiastici applausi.
Il Convegno di Perugia, che per desiderio
dell'Ecc.mo Arcivescovo )Ione;. Giovanni B.
Rosa fu abbinato al ritiro mensile del clero
dell'archidiocesi, riuscl straordinariamente af-
follato. Vi pJ.rtecip:irono b• n 200 sacerdoti di
tutte le diocesi ddl'L mbria. L'.1dunan2a .;i eenne
nell'Orntorio S. Cecilia dei PP. Filiprini alla
prc~en;-,a degli Ecc.mi :\\lons. Rosa, :\\lons. Al-
fonso M. De Sanctis, Vescovo da Todi, l\\fon'l.
Beniamino Ubaldi, Vescovo di Gubbio e elci
nostro :\\Ions. I\\1cola Esan<li,Vcsco\\'o di ViedlTl!l.
li Direttore dcll'lstit'.lto Sab;iano, don
Arturo Caria, che diede il bem-cnu,o ai pre-
t.enti, comunicò che tutti i VescoYi delle Diocesi
umhrc avevano inviato affettuose adesioni.
ll1ustrarooo in sintesi brillant\\! i tre temi
ddl'o. d. g. S. E. .:\\lons. Ub:ildi, l\\fon.'>. Gia-
cinto Rasciooi, Padre Spirituale del Pontificio
Seminario Regionale di Assisi, e il rcv. don
Canzio Pizwni, Direttore ddl'Ufficio cate-
chistico <lell'archidiocesi di Fcmgia.
L'Ecc.mo Arcivescovo Yoll«." e:.primcrc la
sua grande gioia per la felice riuscita del Con-
vegno e lo chiuse con paterne esortazioni e la
pastorale benedizione.
All'agape fraterna, offerta dai Salesiani ncl-
l'fatituto Penna Ricci, parlarono vÌ\\-amcntc
applauditi il Vicario Generale dcll'arcrudioct:r.i
di Perugia Mons. Baratta, il Priore di Casti-
glione sul Lago, dott. don Tommaso Vecchio,
e gli Ecc.mi Vescovi Mon,. De Sanrtis e
:\\fons. Esandi.
Nei tre Convegni l'Ispettore don !\\farcoaldi,
diede il resoconto delle Istituiioni sale.sian..:,
centri di attività catechisticht• nelle singole
regioni, ringraziò sostenitori e ben fatton e,
presentando il ,1u.1dro di impellenti bi:.ogm
e nuove richieste, c;;presse la fiducia ne~lt 'l\\"Ì-
luppi c.lcll'opcra di don Bosco ndl'fapcttor;a
Rom.1na grazie allo zelo <lei Cooperatori.
Su proposta del regolatore don Fa:;ulo fu-
rono deliberati, con concorde entusiasmo, pd-
legrinaggj al Sant11.1rio di VaJdocco e im iati
telegrammi di ossequio al S. Padre e al signor
don Ricnldone.
:,p~:zn.a - B'll'Cello,u. - I prl:nl S;a~l.<n.l rltro\\'.lll dopo la rl~ohu:ione

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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discorso ufficiale sulla
nuova Beata. S. E. bene-
disse anche lo stendardo
della nuo,·a Beata e la
bandiera dcli'Associazio-
ne G. F. a l\\ laria l.\\laz-
zarello alla presenza cli
devoto foltissimo pubbli-
co, tra cui erano nume-
rose rappresentanze delle
Case delle Figlie di Ma-
ria Ausiliatrice dell'Al-
bese, della Presidenza
Diocesana della G. F. di
A. C. e degli Istituti Re-
ligiosi della Città.
A Casanova di Car-
magnola, nella chiesa ah-
baziale di S. :;.\\laria of-
Ancona. - Coove11no dJ DccurlonJ ..alcdani.
ferta dallo zelo del Pre-
vosto Teol. Lorenzatti,
Ad onore della Beata Mazzarello. predicò il triduo il nostro Don Cocco.
Il giorno della festa del S. Cuore, titolare
Ad Alba le feste si conclusero la domenica del Noviziato Missionario Tntemazionalc delle
4 giugno nel Santuario di N. S. della Moretta Figlie cli Maria Ausiliatrice, nella cappella dcl-
gentilmente offerto dai RR. PP. Giuscppini i'Istituto celebrò don Vismara, che tenne poi
eh.e lo reggono, e furono preparate da un triduo anche il discorso d'occasione e predicò l'Ora
predicato dal Can. Basso. Celebrò la Messa della di adorazione, prima della processione nei giar-
Comunione generale Mons. Vicario Generale dini del Noviziato.
-e tenne pontificale S. E. Mons. Luigi ,taàa
Gmssi, \\'esco, o di Alba, che, ai Vespri, tenne il
Edificante spettacolo offri la Comunione ge-
nerale degli uomini e dei giovani.
-~
.,.
-
2+4
-
Puusla. - Convegno di Decurioni snleslaol. CruppO par,:1:i~e.

3.2 Page 22

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Alla Messa solenne la Schola Cantormn del
Noviziato Missionario esegui musica classica
di Palestrina.
Dopo i Vespri solenni e il Panegirico, il
Prevosto rivolse al popolo una fervida allo-
cuzione di plauso e di esortazione.
Onorarono La festa varie rappresentanze di
Associazioni e di Congregazioni religiose da
Carmagnola e da Poirino. La funzione si chiuse
colla Benedizione Eucaristica e il bacio della
Reliquia. In serata il nostro missionario Don
Terpin, illustrò l'Opera missionaria salesiana
nel Siam con bellissime proiezioni.
A Brindisi nel Tempio salesiano del
Sacro Cuore, la festa della Beata Mazzarello
fu preparata da un triduo predicato da S.
E. Mons. Antonio Mclomo, Vescovo di Mo-
nopoli, il quale ha poi celebrato il solenne
pontificale, distribuendo la prima Comu-
nione ad alcuni bambini ed ha amministrato
anche la Santa Cresima. A sera, lo stesso
Ecc.mo Mons. Melomo, dinanzi a un foltis-
~imo pubblico, ha tessuto il panegirico della
Beata ed ha chiuso la festa con l'Eucaristica
benedizione.
NB. - Cort1it111m10 a giungerci giomali e periodici
con ampie relazio,ii di feste ad onore della B. Maz-
;:;arrllo. Ovut1que è una Casa saluiana o delle Figlie
di Maria Ausiliatrice è ,ma gara di sacre f,mzioni e
di sol,mni cerimonie decorate dalla prestmza di Em.mi
Pri11cipi di Santa Chiesa, di Ecc.mi Vescovi e di ar,-
torevoli personalità. Ci è 111atrrialme11te impossibile
far posto a tutte. Perci.ò ci limitiamo a qualche rapido
cenno di q11elle di cui ci perviene cronaca niccùlfa di-
rettamente dall'ltalia. o dalle altre 11lmioni che non
ha11no ancora l'edizione del Bollettino nella loro lingua.
Lettera di D. Giulivo ai giovani.
Carissimi,
in occasione del mo Bo0 genetliaco (10 git,gno
u. s.) i giornali hanno ricordato ttn gesto molto
edificante del grande Ammiraglio Paolo Thaon
di Revel, Du.ca del Jl,'lare. Finita la guerra mon-
diale, il Coma11da12te iu capo delle nostre forze
navali s'era recato privatammte alla chÙ!sa di
Santa J>.faria d('llc Vittorie e, inginocchiatosi
all'altare in mi si vn1era ima c<>J>ia del quadretto
che ri_corda la di.sfatta degli eserciti protestanti
nel 1620 e l'/11ltrata trio11fale dei liberatori in
Praga, aveva lÙ>posto ml/a ml!1!sa la sua spada con
wibigliettodiomaggio: Ammiraglio Paolo Thaon
di Revel - 1918 - alla Vergine delle Vittorie.
L'esempio, 11011 raro nella storia del cristiane-
simo, /tt seguito - come avrete saputo - anche
dal generali.ssimo Franco, in forma solemn.ssima,
appena riscattata la Spagna dagli orrori ddla
barbarie cormmi.sta. T grandi condottieri dei
popoli nella v:ia della civiltà e del progresso,
i veri liberatori e restauratori dell'ordine sanno
riconoscere l'aiuto dall'alto e testimoniare la
loro gratitudine al Dio degli eserciti, alla Regina
delle vitto,-ie, che li ispirano, li aiutano e li
sostengono nelle nobili imprese. Voi imitali
nel vostro piccolo. Nei success-i dei vostri st1tdi,
del vostro lavoro, delle vostre i11iziative no11
dimenticate mai la parte che dovete al Signore
ed alla Vergine Santa e sappiate dimostrare
la vost1'a riconoscenza con atti di divozione e
con nuovi propositi di bene. Così sarete sempre
degni dei favori celesti e darete ai compagni
lo spettacolo di 1lna vera, perfetta educazione.
Vostro tiff.mo
DoN Grnuvo.
Assam (Cherrapoonjee). - Associazione dl Azione Callolica.
-
2 45
-

3.3 Page 23

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DALLE NOSTRE MISSIONI
As,,am. - Accoglienze trionfali al Vescovo dlooesano.
ASSAM
Viaggi apostolici.
Rev.mo Sig. D. Ricaldone,
NELLA VALLllTA DEL BRAJIJAPU-
TRA. - Ritorno ora dal primo giro invernale
nella vallata del Bramaputra.
Vi sono ancora parecchie zone in Assam,
ove tigre sta in agguato e gli elefanti spadro-
neggiano. Mi trovai in un distretto ove la
povera gente viveva sotto l'incubo di un grande
terrore. La causa ? Una tigre. Questo man-
giatore di uomini deve essere di una ferocia
eccezionale, se detiene un co,l triste primato:
64 vittime, uomini, <lonne e fanciulli. La cifra
è quella accertata dalle autorità governative, mir
si teme che sia più alta. Il pericolo cominciò
a diventare scrio in dicembre, quando le ucci-
sioni si succedettero ad intervalli di cinque o
sei giorni, nell'aperta campagna, sul limitare
della giungla e persino nelle stesse capanne.
Si organizzarono delle battute con cinque
elefanti, centinaia di uomini indigeni ed anche
europei, armati di fucile. Il mangiatore di
uomini però se l'era svignata, e pochi giorni
dopo si fece vivo in un altro giardino di tè
con nuove vittime. Ora è quieto; ma è forse
nascosto, pronto a piombare con slancio ful-
mineo su altre creature? Questo è l'angoscioso
punto interrogativo. Una riunione generale di
cristiani s.i dovette rimandare.
In un altro distretto, i cristiani avevano avuto
parecchie noie da una mandra di 60 elefanti
selvaggi. L'elefante è capriccioso quanto mai
e quando va sulle furie diventa terribile. Erano
discesi dalle colline per mangiare il riso che
ormai biondeggiava maturo nei campi. S'im-
magini la distruzione e il vandalismo che simili
colossi producono col solo passaggio. Si tentò
di intimidirli con fuochi e torce accese; se ne
uccisero due con tiri di fucile ben assestati;
gli altri fuggirono nelle selve.
ALJ,,E "COLUNE D'ERCOLE» DEL-
L'ASSAM. - I nostri cari benefattori devono
conoscere anche questi aspetti della vita mis-
sionaria assamcse. L'Assam è cara e bella, ricca
di immensi fiwni, di foreste vergini dalle felci
giganti, di monti e di colline! Ma ha anche i
suoi pericoli. Ho viaggiato più <li due giorni
in treno ed in battello per raggiungere l'estrema
zona della diocesi. Arrivai fin dove incomincia
ad innalzarsi la barriera impenetrabile del-
l'Imalaia, verso il misterioso Tibet: alle 11 col-
line d'Ercole » dell'Assam. Il governo non
permette di andare oltre, perchè le tribù che
abitano quelle pendici sono fiere della loro li-

3.4 Page 24

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bertà e non ammettono intrwrione di europei
nel regno inviolato. Ci accontentammo di am-
mira_re I~ lussureggiante vegetazione, il pae-
saggio pittoresco delle valli, dove fiumi mae-
s~osi sfociano al piano. Incontrammo alcuni
Da~as, apparte~enti ad una delle tribù princi-
pali, e con segni e col luccichlo di una moneta
li persuademmo a lasciarsi fotografare. Sono
tipi di razza mongolica, portano ornamenti
strnni e sono sempre armati cli daghe. Ma
un'altra visione mi sta fissa in mente, a con-
forto e incoraggiamento a proseguire l'opera
c~e G~sù ~ affi,lato ai missionari aJ disopra
d1 ogni barriera: a Andate e~predicate il Van-
gelo a tutte le g:mti ,>. Quante genti e tribù in
Assaml Le numerose tappe dt:I giro furono
contmssegnatc dai ricevimenti. L'arrivo de] Ve-
scovo in posti così lontani era salutato da esplo-
sioni sincere di gioia e di entusiasmo. I cri-
stiani, vestiti a festa, in una gomma di colori
dominati- dal bianco, mi correvano incontro con
faccia sorridente, come vecchi amici. Le donne
ed i fanciulli agitwano bandierine di carta.
Gli uomini portavano <lei bambù altissimi con
pennoni crociati. S'inginocchiavano per la
prima benedizione, mi lavavano le mani e
m~nghirlandavano di fiori, intonando il canto:
h venuto l'araldo del Re». Ma io giravo lo
sguardo ed un'altra vista mi colpiva e mi adclo-
lornva: quella dei pagani convenuti anch'essi
per assistere al r1cevimento. Gente ancora avvi-
li~ nella degradazione dei popoli primitivi.
P1ttor~che le.processioni dei cristiani per con-
durm.t alla ch:esa ! Quando le piogge insistenti
cambiavano i sentieri polverosi in pozzan-
ghere e in poltiglia, non mi permettevano di
camminare a piedi; ma mi sollevavano in alto
su una sedia. Non e un sistema molto comodo,
anche se sostenuto sulle spaJle da quattro ro-
~usti ~omi~i. _I ~o~atori guazzano nell'acqua
hmacc10sa, 1 p1ed1 s1 attaccano al fondo argiJ-
l?so_ e lo sforzo della marcia perturba l'equi-
ltbrio della povera sedia. Quando attraversavo
qualche villaggio pagano, era un accorrere da
tutte Le parti. Al rullo dei tamburi, l'entusiasmo
gi~mgcva al c?ln\\O. '!'utto a maggior gloria di
D10 ! Ma fra 1 festosi canti e lo sventolio delle
bandiere, il mio cuore era là fra i poveri pa-
Ap- gani, allineati in distanza lungo la strada.
partengono alle tribù degli Aobors Nagas, Uria
Mikhir, Uraon... Strano paese' questo ov~
tant-e razze vivono e si toccano senza confon-
d~r~i. Alzavo istintivamente la mano per bene-
dirli. « Sono pagani - mi diceva il missio-
nario - non capiscono! ~-
Ah, Gesù è morto anche per loro! Povera
gente che vive in luride capanne, schiava di
pratiche superstiziose I li vizio più terribile,
che degrada la maggior parte di loro e soffoca
ogni slancio verso il meglio è l'ubriach<:Zzfl.
SUPERSTIZIONI E RELIGIONE.
Quanto a religione, sono tutti compresi sotto
il nome di animisti: l'antica religione pre-arian \\
dei popoli dell'India. Non bisogna cercare nei
loro riti e sacrifici un'idea qualsiai;i di lode e di
rin~raziamento, un'espressione di gratitudine
o d1 amore. Hanno un'idea vaga di un essere
supremo, ma di lui non si curano molto.
Le manifestazioni di culto consistono nel
placare certi spi.riti maligni che s'annidano nei
dintorni del villaggio e sono la causa delle m:1-
l~ttie e delle epidemie. È facilissimo, per esem-
pio, vedere una scimmia crocifissa e infilzata
su un palo all'entrata di un villaggio Garo.
È stata infilzata e crocifissa per tener lontane
le ~-i_lattie. La_ vita di questi animisti è adunque
un enstenza di terrore e di oppressione, perchè
credono che i cattivi spiriti vivono sugli alberi,
nelle caverne, e volano per aria come uccelli
di rapina pronti a piombare sulle inermi vittime.
Unl! volta fu domandato ai cristiani: « Che
differenza vi è fra la nuova vita e quella pa-
ga~a ?_•· « _Ah I Prima avevamo sempre paura
dei diavoli; ora siamo felici in Gesù Cristo
che ci ha liberati ». Io compresi allora le parole
del Vangelo: «Il Signore mi ha unto per evan-
gelizzare i poveri, cd annunziare agli schiavi'
la liberazione e rimettere in libertà gli op-
pressi». l\\1a allora, perchè non si fanno cri-
stiani? « Monsignore, - mi diceva il missionario
Don Cerato, che mi accompagnava - ho 100
comunità da visitare e sono solo. l\\li dia i
mezzi per pagare 50 catechisti e verranno tutti
a noi». E mi vennero in mente le parole di
S. Paolo: « Come crederanno in Colui di cui
non hanno sentito parlare? Come poi scnti-
rann? parlare, senza chi predichi ? Come poi
predicheranno se non sono mandati ?» (Ro-
mani, X).
Oh amato Padre, dica ai nostri benefattori
che ci aiutino a fonnare i catechisti. SI, il
catechista potrà andare nelle loro capanne e
guadagnarsi la loro confidenza per lasciar ca-
dere il buon seme. La parola dcllJ buona
novella sarà come il lievito che a<lagio, adagio
farà fermentare tutta la massn. Il bilancio
spiritual~ del viaggio fu confortato da più di
900 cresime, da 120 battesimi e da 32 matri-
mon_j beneùctti...
TRA I CARO. - D secondo viaggio apo-
stolico fu dedicato ai Gara, facendo centro a
Tura, pittoresco villaggio a miUc metri di al-
- - tezza, capoluogo della missione fra i Caro. Vi

3.5 Page 25

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·rtpl D.otlas.
siamo giunti stanchi, impolverati, colle ossa
peste, dopo 16 ore di viaggio in automobile,
per strade che misero a dura prova la bontà
della macchina e la nostra pazienza. Solo nella
stagione asciutta le strade che uniscono Tura
alla pianura possono essere percorse in mac-
china.
La missione fro i Caro riassume nel suo
piccolo la storia delle lotte, dei sacrifici, degli
insuccessi e delle nttorie che accompagnano le
C"mquiste della Chicsa in terra pagana. Tura,
feudo della missione battista americana, da più
di 70 anni, ern un posto interdetto ai missio-
nari c.molici. Bisognò giocare di diplomazia
per nncere le fortissime oppo~izioni. S'inco-
minciò col porrc la residenza sul confine della
regione, aspettando l'occasione fa\\'orcvolc per
entrarvi e piantar le tende. Quando il giorno
sospirato spU11tò, due missionari salesiani, Don
Pianazzi e D. Rocca, caricarono le scarse mas-
serizie, i libri e l'altarino su tre carri da buoi
e si misero in cammino. Piogge incessanti,
inondazioni, caldo umido e soffocante, resero
penoso e snervante il viaggio; impiegarono
6 giorni a superare urrn distanza di 100 kilo-
- - metri; ma finalmente poterono entrare nella
terra promessa. Erano laceri, stanchi, sporchi,
ma felici. Il giorno dopo, anche Gesù prese
stabile dimora nella collina garo in una stan-
zetta dell'umile casa presa in affitto. Ora una
rcsidcnui linda e graziosa ed una bella chie-
sella dominano dall'alto il paese dì Tura eù i
Garo vengono a visitarle come una rncmviglia.
I missionari però vi abitano poco: impiegano
la maggior parte del tempo a percorrer!! il di-
stretto che ha una superficie di 6000 kmq.
Una escursione missionaria di due settimane
o di un mese vuol dire talora qualche cosetta
come dai 150 aj 200 km. a piedi, su pcr aspre
colline attraverso dense fore,te, per impervii
sentieri, in bicicletta lungo le piste polverose.
« Come sono belli i piedi di coloro che evange-
J'zzano la pace In. Ma sono piedi che guadano
decine di torrenti o s'affondano nella melma
louando contro le sanguisughe che cercano di
attaccarsi alle vive carni e succhiare. Due anni
or sono, un missionario ebbe un severo attacco
di dissenteria mentre si trovava a 50 km. da
Tura. H.iuscl a stento a trascinarsi in un vil-
laggio. Giacque solo in una capanna per alcuni
giorni in preda al delirio della febbre ed al-
l'esaurimento causato per la perdita del sangue.
La gente del \\IÌilaggio spaventata non si fece
\\'edere. Una notte, due o tre indi\\•idui vennero a
spiare attraverso l'uscio semiaperto. ~ Che cosa
volete? ». << Sia.mo venuti a vedere se sei ancora
vivo 11. li poveretto infatti più di una volta
aveva creduto vicino il momento supremo.
Fortunatamente un suo compagno arri,·ò con
soccorsi e l'ammalato potè essere trasportato
al centro ed essere curato.
Ma che cosa v'e di attraente in questa re-
gione per giustificare tali sacrifici e privazioni?
I Caro, mi si permetta l'espressione, sono
un'eccellente materia pnma su-;ccttibile d'es-
sere lavorata e plasmata per un bel capolavoro:
l'uomo nuovo, rivestito di Gesù Cristo. Si tratta
di terra vergine che può rendere frutti conso-
lanti.
RITRATTO DEI CARO. - TI ritratto dei
Garo è presto fatto: faccia rotonda, liscia, senza
barba; statura mcz1.ana1 tarchiati e robusti; un
lungo turbante turchino avvolto alla fronte;
40 centimetri di ptinno; ecco i Curo nella
vita primitiva. Guardano con un'aria mite e
dolce, nonostante la lancia che stringono nella
de..~tra. Le donne non sono molto di,;sìmili se
si eccettua il vestito un po' più ampio e gli esu-
beranti ornamenti di filamenti metallici che
avvolgono il collo e lo manten~ono rigido.
Quando se ne guadagna la confidenza, rive-
lano una natura franca, gioviale, intelligente

3.6 Page 26

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ed aperta. Per apprezzare lo bellezza della
missione, basterebbe vedere i risultati ed i
fruni ottenuti fra i Garo. l\\Ja noi cattolici
quanto dobbiamo ancora fare per mettere l'o-
pera nostra in efficienza I Urge costrwrc un
internato maschile e femminile e chiamare le
su<>rc per la cura delle fanciulle. Visitammo an-
che la colonia go\\'cmativa dct lebbrosi, situata
a qualche km. fuori dell'abitato di Tura. 11
primo saluto ci vcnM dato dai figli dei leb-
brosi che giocavano in un prato. Ci corsero in-
contro sorridenti gridando: Crs1ma Rasong:
Sia lodato Gesù Cristo •· Con loro girammo
per' le capanne <lei dolore dove soffrono le vit-
time del terribile male che deforma i visi e
r,duce i piedi e le mani a luridi mozziconi...
Alcuni lebbrosi, c:nccumeni, ci sorrisero me-
stamente mormorando.anch'essi: Gt•stma Ra-
song: Sia lodato Gesù Cristo 11. li mission:mo
li visita giornalmente e li ricrea con la lanterna
magica ed il grammofono. i.;nu tielle più audaci
espressioni della carità cristiana ideata dal
primo Vescovo clcll'Assam, l\\lons. :ì\\Jaùiias,
era la costruzione d1 un lebbrosario cattolico.
La sua promozione alla sede di Madras, l'in-
cendio di Shillong, non ci hanno permesso an-
cora d'arcuare un'opera cosi bella. l'\\Ia io udi,·o
una voce, simile a quella del lebbroso che Gesù
fece sano: "Se tu vuoi, puoi aiutarci 11. Lo
promisi ed in nome <li Gesù rivolgo una sup-
plica a tutti affinchè possiamo costruire una
cappella cattol:ca nel lebbrosario. Jenma Ra-
so11g, si, sia sempre lodato Gesù Cristo, ovun-
que, anche nelle colline di Caro.
l missionari cattolici dissodano da poco
questo campo c\\'angelico, lottano contro dif-
ficoltà d'ogni genere. Sono due soli in un
territorio immenso, eppure quest'anno hanno
già amministrato 200 e più battesimi.
Nel lcbbro,ado Tura
A TANGLA. - Da Tura con un salto di
400 km. mi recai in automobile a Tangla, ove
il caro Don De Valle aveva preparato una
riunione di Boro, un'altTa tribìi con lingua e
costumi completamente diversi. Distribuii
circa 6oo Comunioni, amministrai 18 bauc-
simi, 200 cresime e benedii 13 matrimoni.
I Boro in Assam sono circa 300.000. Altre
tribù hanno assorbito finora la
nostra attività ed abbiamo potuto
formare solo alcune cellule di Boro
cattolici qua e là. Ora però sono
cresciuti e desiderano un sacer-
dote che impari la loro lingua,
stia con loro e possa cosi inco-
minciare la vera com·ersione tli
questa nuova moltitudine.
Ci benedica, affinchè siamo sem-
pre degni di ricevere tante grazie
che il Signore ci elargisce.
Suo dcv.mo in C. J.
Tun. La nuovs rrsldcru:a missionaria.
Tura, 20-m-1939
ffi STEFANO FERRANDO
- - Vescm:o di Shil/011g.
249

3.7 Page 27

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Crociata missionaria
Borse complete.
Borsa EUCARJSTTCA DEL PICCOLO SERA-
FINO GUSTAVO BRUNI ( 11•), che il sacer-
dote G. A. s~vodi offre al Sacro C~rt- di Gesù
e all'l mmacolata Madre di Dio a titolo di r i-
parazione e per avere periodicamente un proprio
sacerdote missionario onde partecipare con rutti
i suoi cari, vivi e defunti, alle preghiere, Messe
e buone opere compiute dai Figli dj Don Bosco
in tutto il mondo.
Borsa DIVINA PROVVIDENZA (2•) - Swnma
prec.: 9458,50 - Tl!resa Marini in Patriarca,
in suffragio del figlio Giu~eppe, invocando pre-
ghiere per sè, pel marito Giovanni Patriarca, pel
.figlio L uigi e s ua famiglia, per la figlia Maria
e il genero D'Andrea Carlo, a compimento,
10716,50 - Tot. L. 20175.
Borse da complet;ire.
Borsa EUCARISTICA DEL PICCOLO SERA-
FINO GUSTAVO BRUNI a cura di N. N. e in
memoria di Giovanni e TeresaDe Mar.ie - Somma
prec.: 17930 -T. N. B. C., 300 - Anna Valle,
100 - Tor. L. 18330.
Bor$3 EUCARISTICA DEL PICCOLO SERA-
FJNO GUSTAVO BRUNI a cura del Sac. An-
zini Abbondio (10•) - Somma p rec.: 2725 -
Zavattaro Bono, 50 - L . N., 480 - Ansendn
Don Felice, 5 - Fabrini Rita, 15 - Sch eubcr
Mons. Giuseppe, 75 - Collo Achille, 1-0 - N. N.,
25 - Annetta Costantino, 50 - Lorenzo Pede-
monte, 50 - R. R., 20:> - M. M., 250 -
Lucia Rossotti, 75 - Rosato Annunziati, 10 -
Civitinn Colacioppa, s - Tot. L . 4025.
Borsa EUCARISTICA MAM},JA DEL PICCOLO
SERAFINO GUSTAVO BRUNI a cura del
Sac. Anzini Abbondio - Somma prec.: 17552,25
- Giuseppina Caratti, 10 - O. B., 50 - Ca-
terina Peronino, 50 - Bianca Gianolio, 1o -
Martinazzi Maria, 40 - Balocco Carmela, 50 -
Ersilia $barbaro, 170 - Emma Pcllas, 15
C. T. B. N., 400 - Tot. L. 18347,25.
Borsa EUCARISTICA , SACRO CUORE• m
onore del piccolo sera.fino Gustavo Bruni; a cura
del Sac. Anzini Abbondio, in mernoria e suf-
fra~o di Luigi, Celestina e Carlo Borio - Magd11
Zav:maro Bodo L. 500.
Borsa PATROCINIO S. G1USEPPE (2•) -
Sommii prcc.: 3517 - Bianchi Giu~eppina, 17 -
Tot. L. 3S3+
Borsa PEDUSSIA DON LU!Gl - Somma prec.:
4543,35 - Maria Ceniti, 20 - Tot. L. 4563,35.
Dorsn PICCOLT AMICI Dl DON BOSCO -
Somma prec.: 30-J,6 - Prosp~ro Rizz, 10 - Tot.
L. 3056.
.Borsa PIO X (2•) - Somma prec.: , 587 - Dovara
1lnria, 10 - 1'ot. L. 1597.
Borsa PJSCETTA DON LUIGI o cura del Soc.
Dott. G. B. Calvi (2•) - Somma prec.: 14115,10
Ester M(lsoaretti, 500 - Tot. L. 14615,10.
Borsa RICALDONE DON PIETRO (4~)
Somma prcc.: 2657,30 - Dovara lvtaria, 10
Tot. L. 2667,30.
Borsa REGINA DI MONDOV} (2•) - Somma
prec.: 4325,70 - Dott. R iccardo Crosetti, 50 -
l\\rieriano Ani;cela, s - Tot. L. 4380,70.
Borsa RUA DON MICHELE (4•) - Famiglia
Poglia.ni L. 60.
Borsa RUIZ ELISA DI ARUBA - au e versa-
mento L. 4500.
Borsa S. CUORE DI GESÙ CONFIDO IN VOI
(3•) - Somma prec.: 8709 - Signorelli Delfina,
7 - Morone Violetta, 25 - M.azzini Pierina, 20
- 1'ot. L. 8761.
Borsa S. CUORE, MARIA AUSILIATRICE E
DON BOSCO - B. G. L. 25 - Caramelli
Angelina, 100 - Fornassero Paola, 20 - Tot.
L. a45.
Borsa SACRA FAMIGLIA - Somma prec.: 7749
- Giovanni Gilardi, 3000 - Pruno Ermelinda,
15 - Tot., L. 10764. .
Borsa S. FRANCESCO DI SALES (28) - Somm11
prec.: 9904 - Dott. Guido Lami, 160 - Tot.
L. 1-0064.
Borsa S. GJOVANNl BOSCO (5•) - Sommo
prec.: 1030 - M. U. 50 - Greco Rosina, 50 -
Caprino Antonia, 10 - Rina Olivetti. 10 - Ciani
Coltro, 50 - F unari Emidio, 5 - Tot. L. t205.
Borsa S. GIUSEPPE, a cura di Garretto Dall'Agata
Luisa - Somma prec.: 10508 - Nuovo versa-
mento, 1500_- Tot., L. 12008.
Borsa S. RITA D,.J, CASCIA - Somma prec.:
3146 - C. S. Roma, 25 - Tot. L. 3171.
Borsa SOLARO DON GAETANO, n cura di al-
cuni parrocchiani <li Airuno - Somma prec.:
2940 - Teutorio Marcella, 50 - Tot. L. 2990.
Borsa '/'RIONE DON STEFi:lNO - Somma prec.:
2172,80 - Pollini Ottavia, 10 - Tot. L. 2182,80.
Borsa VERSIGLIA E C.r1RAVARIO - Somma
prec.: 1 15&8,50 - Dott. Angelo Carù, 25 -
Tot. L. 11613,50.
(Segue).
TESORO SPffiITUALE
Cooperatori che, co,,Jessati e comunicati, v1s•-
t/l-"O una chiesa o pubblica e.appella (i religiosi e le
religiose, la loro cappella privata) e quivi pregano
secondo l'intenzione del Sommo Pontefice possono
acquistare:
L'INDULGENZA PLENARIA
OGN"I Ml!SB:
r) In un giorno del mese a loro scelta.
2) Il giomo in cui fanno l'Esercizio di Buona morte.
3) Il g iorno in cui partecipano alla Confere11za
mensile salesiana.
NEL MJ!SB DI AGOSTO ANCHE:
r) Il giorno 6: Trasfigurazione di N. S. G. C'.
2) Il !!(Ìorno 15: Assunzione di Maria Vergine:.
3) Il giorno 16: S. Rocco.

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NECROLOGIO
Salesiani defunti:
GAMBA D. GIUSEPPE, sac. da But:tigliera
d'Asti, t a Salto (Uruguay) il 12-m-1939 a 79 anni.
Karo a Bunii:tlie~a d'Asti il r'l gennaio r86o
,enne accolto da Don Bosco all'Oratorio di Torino
nel 1872 ed in s anni preparato alla vocazione mis-
sionaria che segui partendo il 14 novembre r877 per
l'Uru~ay. Cominciò ancor chierico la sua opera di
educatore nel Collegio Pio di Villa Colon ed, ap-
penn ordinato sacerdote, nel 1883, fu preposto alla
direzione del Collegio delle Conferenze di S. Vin-
cenzo de' Paoli a Montevideo. Trasferito l'anno
seguente a La~ Picdras, ebbe il delicato incarico
della forma1;ione religioso dei giovani ascritti alla
S,1cictil salesiana. Xci 1889 assuni;e In direzione del
primo Collegio salesiano ~ Socro Cuore • in Mon-
tevid~ e fondò nei sohborizhi l'Istituto Professio-
nale che portò, attraverso a difficoltà e sacrifici in-
calcolabili, al massimo incremento. Perito tragica-
mente in uno scontro ferroviario, nel 18.96, l'Ispet-
tore Mons. Lasagna, Don Rua affidò a D. Gamba
l'[spcttoria dell'Uruguny e del Paraguay; ed egli
la resse per 28 anni consecutivi lasciandovi un'im-
p:onta di spirito salesiano che formn In gloria più
fulgida del degnissimo liglio di Don Bosco. Tempro
d'apostolo e cuore di padre, col suo itran buon senso
e la bontà patriarcale, seppe cattivarsi confratelli
e giovani, autorità e popolazioni fino a raggiungere
l'ascendente di un vero patriarca nelle due Repub-
bliche che divennero la sua seconda patria. L'Opera
salesiana fiori dal suo zelo fino alle più alte nffer-
mnzioni fra la simpatia generale. Sicchè quando l'età
e la salute richiesero il ben meritato riposi), la sua
venrrnnda vecchiaia ebbe la gioi:l dei i;rrsndi patriarchi
dall'afl;.:tto degli ex-allievi che lo consideravano come
una reliquia vivente del santo Fondatore 1, Le sue
ultime ore furono allietate dalla cronaca dell 'inco-
ronnzionc dc-I Santo Padre- Pio X rT che sei,rul con
,folci~sima emozione: • L'incoronazione ùel Papn l
- esclamò - Don Bosco cominciò sotto un Pio...
fu canonizzato da un altro Pio... la sua opera sarà
protetta da un altr.o P io... • In questa soave visione
spirò la sua anima bella. La sua morte fu un lutto
nazionale. Alla sua salma fu un pellegrinaggio. Au-
torità, ex-allievi e popolo la vollero tumulare nella
cripta della chiesa cli Maria Ausiliatrice in !\\.1onte-
video. Il tmsporto funebre da Salto alla Capitale
parve un'apoteosi. Ad Algona sali sul treno anche
il Vescovo coadiutore S. E. Mons. Violo. La ì\\1essa
funebre si dovette cantare nell'ampio cortile del
Collegio per 11ccoJ:(liere tutta la folla. Presenti,
l'Ecc.mo Arcivescovo di Montevideo e l'Ecc.mo
Arcivescovo Coadiutore, il clero secolare e regolare,
la Signora del Presidente dcli.a Repubblica, il R . Mi-
nistro d'Italiu, autorità e p1ersonalità cospicui', Coo-
peratori ed ex-allievi d'ogni parte dello Stnto. Ln
srnmpa e la radio gareWtiarono neJl'ilJustrare In
figura e le benemerenze del venerando salesiano.
POLLA D. EZIO, sac. da llagruiseo (Cuneo), t a
Recife (Brasile) il 18-vr-1939 a 28 anni.
All'Oratorio di Borgo S. Paolo (T orino) sentl la
vocazione missionaria e la segul prontamente par-
tendo ancor chierico peJ Nord del l31nsile. Ordinato
sacerdote, fu preposto olla dire1;ione del Collegio
Sacro Cuore ed in due anni si cattivò la stima di
tutti colla prudenza e la generosità del suo 1;elo.
Un incidente di via_ggio mentre tornava dal Con-
gresso Eucaristico di Caja1;eiros troncò anzi tempo
la sua cara esistenza suscitando il più cordiale rim-
pianto.
JOURDAN D. AUGUSTO, sac. da L:1 Seyne
(Francia), t a Maret7. (Francia) il 5-11-1939 a 60
anni di età.
Parroco di Maretz e direttore dell'Istituto Don
Bosco prodigò tutto il suo 7,eJo pel bene delle anime
e la cristiuna educazione della gioventù con vero
spirito salesiano.
JALIJAJ GIUSEPPE, coad. da Nnmur (B~o),
t a Liegi (Belgio) il 17-1v-1939 a 67 anni di età.
PARICIO ANDREA, coad. da Ojos Negros
(Terud-Spagna), t i l 28-1-1939 a 70 anni di età.
OSTERT. lG D. MASSIMILIANO, sac. da Ge-
munden (Baviera), t a Lima (Perù) il 19-x11-T938
a 59 anni di età.
XHAARD D. ETTORE, sac. da Ouff<?t (Belgio),
t a Orano (Algerja) il 30-111-1930 a 59 anni di età.
DI STEFANO MJCHELE, coad. da Nunziat.1
(Catania), t o Catania il 10-v-1939 n 62 anni di età.
OCOREK MICHELE, cood. da I.:okot (Polonia).
t a C6rdobn (Rep. Argentina) il 6-11-1939 a 34 anni
di et.ii.
NOTARIO FILOMENO, eh. da Villasbuenns
(Sp,igno), t ivi il 16-11-1939 a 25 anni ùi etn.
CONTT GIUSEPPR. cond. da Pal(azzano (B<>r-
gamol, t a La Vega (Caracas-\\'enczu\\.'la) il 25-xr-1938
e 3~ anni di età.

3.9 Page 29

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LEZCA.NO Jì,lfCFIELE ATTILIO, coad. da
Arroyo Seco (R. Argention), t a Alta Gracia (R. Ar-
gentina) il 3-tv-1939 a 34 anni di età.
NOBILI ARMANDO, coad. da Roma, t a
Aquila il 17-v-1939 a 32 anni di età.
Anima apostolica, generoso fino al sacrificio,
sempre, con tutti, ebbe le più tenere predilezioni
per l'Oratorio che lo rimpiange come insigne be-
nefattore.
Anche la sua u ltima offerta fu pei giovani
oratoriani che meglio avevano appreso il Cate-
chismo.
Coopera tori defunti:
DON GIUSEPPE ZALTRON t a Schio il
21-v-1939 a 6r anno.
Compiuti gli studi nel Seminario diocesano ed
ordinato sacerdote, fu cappellano a Bono.Ido e curato
a PÌillle; poi ritornò ncllq parrocchia natia a dedicare
le sue cuce migliori all'insegnamento catechistico
nel Ginnasio Comunnle e nelle Scuole di Avviamento
Professionale. Cultore di storia patrio ed amante
della pittura si affermò con lode in parecchie esposi-
zioni e studi. Lu viva fede l'aiutò a sopportar~ la
lunga dolorosa malattia che lo condusse alla tomba.
Anima salesiana, prediligeva le opere nostre con
tutto il cuore; e lasciò, morendo, le sue sostanze
alle nostre 1'.fissioni per sopravvivere nel sanco
apostolato. Ne serbinmo quindi la memoria con
profonda gratitudine cd rnvochiamo copiosi suf-
fragi.
PROF. GTOVANNl CARACCIOLO t a Ge-
nova l'• 1-1v-r939 ad 87 anni.
Insegnante elementare, per 43 anni, Medaglia
d'oro, dal 1!)02 tenne anche la direzione didattica
della circoscrizione di Castelnuovo Scrivia educando
gli alunni ai più nobili sensi cristiani nello spirito
di S. Giovanni Bosco che l'ebbe caro e benedisse
l'inizio della suà carriera a Penan!'lo Monferrato ed
a Varnzze.
DON ATTILIO CORSI t a Reggio Emilia il
26-IV-1939 Il 77 anni.
Per 36 anni parroco di Pianzo e Cacciola, tra..corse
la sua vita nel far dèl bene prodigando la sua carità
a tutti e sostenendo le Opere salesiane con cordinle
affetto animato da tenera divozione a S. Giovanni
Bosco.
BETTA BORTOLO t a Niardo (Brescia) il
12-v-193!) a 61 anno.
Ottimo cristiano e padre esemplare ebbe la gioia
di dare <lue figli alla Sociccli. Salesiana.
Devotissimo di S. Giovanni Bosco, visse del suo
spirito nel lavoro quotidiano e nella cura della nu-
mero~a famiglia.
MONS. GJOVAJXNI COTTIN t a Venezia
1'11-vr-1939 a 69 anni.
Arcipr'ete d...tla con-Cattedrale di S. Pil!tro Apo-
stolo di Castello e Canonico onorario della Basilica
di S. Marco, con~acrò ben 26 anni di ministero
pastorale al popolosissimo quartiere. Devotissimo
di Don Bosco ed affezionatissimo ai Sall!Siani volle
affidare alle loro cure il Patronato Leone Xlll, e
prodigò loro tutta la sua paterna ass;stenza.
Altri Cooperatori defunti:
Ainassi Michelangelo, Torino - Barbero Dott.
Alessandro, C1mLia11a (Torino)- Benigna Vittorio.
Bergamo - Beretta Carlo, Campamda (Milano) -
Bertola Cav. Ferdinando, Torino - Bianchi Paolina,
Seregno (Milano - Bini Settimia, Ca1111ara (Pcn.igia)
- Bollea Cav. Giacinto, Soluzzo (Cuneo) - Bongia-
nino Madda lena, Palestro (Pavia) - Bonara Teresina,
Rieti - Borio Luigi, Torhi() - Cnpella Gallo Angela,
Cascine Vico (T orino) - Carponi Giuseppe, Ponte
Lambro (Como) - Cau Salvatore Antonio, Nughedd11
S. Nicolò (Sassari) - Cerutti Cavallo Carolina, Osasio
(Torino) - Citanna Giacomo, Vibò Valentia (Catan-
zaro) - Colla Don Paolo, Olmo Gemile (Asti) - Crotri
Giulia, Ponte di J::,lossa (Bergamo) - De Felica Cav.
Avv. Antonio, Castellammare Stabia (Napoli) - De
Maria Maria; Caserta (Napoli) - D'Enrico Tom-
maso, Rodi Garganico (Foggi~) - Dorignto Moria
Secolo, Castel Tesino (Trento) - Favreito Maria,
Castel 1'esi110 (Trento) - Ferdosi Isaia, Copiano (Pa-
via) - FerrazziniOrsola, Mendrisio (Svizzera-Ticino) -
Filiberto Annunziata, Alba (Cuneo) - Frus Giuseppe,
Torino - Fuzzi Serafino, Mìsa110 Villa Villoria
(Forti) - Maraschi Rosalia, Breme (Pavia) - Marcon
Antonio, Bessil'a di Loria (Treviso) - Murando An-
tonietta, S. Damiano d'Asti (Asti) - Motta D. Emi-
lio, Paderno Dugnano (Milano) - Muraro Serafino,
Cami.rn110 Vie. (Vicenza) - Peghini Cav. Ciac. Anto-
nio, Torino - Pioli D. Pacifico, Sl!"rra/)etrorw (Mace-
rata) - Pittàto Maria, Zl,Jo11calieri (Toicino) - Rn\\·izzn,
Cav. Giovanni, Vigna/e Mrmf. (Alessandria) - Renli
Carolma, Puria Valsodia (Como) - Remedi Antonio,
Meano (Ilelluno) • Richard Elvira, Sruà (Torino) -
llichard Silvia, Susa (Torino) - lligotti Angelica,
La11is (Trento) - Rosa Giuseppe, CaP.ranica (Viterbo)
- Ros~o Antonia, Abbazia (Fiume) - Rossc,ni Carola,
Verdelli110 (Bergamo) - Ruga Caterina ved. Carrern,
Grignasco (Novara) - Salis Antonio, l',Iorcs (Sassari) -
Sandrone Luigia, Borgaro (Torino)- SeccoAgostino,
Carmagnola (Torino) - Serra l\\farchesa Cocerina,
Gl!11ova - Simonato Romano, Fara Vicellfi11a -
S.Ue Soldati fu Giovanni, Brontal/o(Svizzcra-Ticino)
Squillari Carlo, Torino - Tnrta11lino Ercole, Asti -
Turco D. Domenico, J1,101tl{re110 (Torino) - Usai
l'vlaria, Curloforte (Cagliari) - Venturidlo Mons.
Angelo, Castel S. Lorenzo (Salerno) - Venturini
Dott. Francesco, Este (Padova) - Vesentini Tdo,
Zevio (Verona) - Vinnzone Paolo, Bala11gero (Torino)
Vietto Ernesta, Pioss,1sco (Torino) - Zavanone Cnv.
Dott. Luigi, Mirabella Mo11f. (Alessandria) - Zotli
D. Giulio, Monteromo110 (R11venoa).
- 252
C on perm"5SO dell 'Aulorifà Jèccte,;Jastica. - T ip. S.E.I. , Corso RegJna Mlll"1Zlierila, 176
D lre11ore resporu.ablle: D. GO I 00 F A V I N I , Vi a Cottolen110, 32 · Torino 109