Bollettino_Salesiano_193907


Bollettino_Salesiano_193907



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Anno LXIII • Numero 7
1'> LUGLIO 1939-XVII
Spedtz. In •bbonamento pO$lllle

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PERIODICO MEN-
STLE PER l COO-
PERATORI DELLE
OPERE E MISSIONI
DI $. OIO. BOSCO
BOllET.TINO
SJ\\lESJJ\\NO
Anno LXln - N. 7
LUGLIO
1939 - XVII
Spc~ìone in
abbonamento postale
SOMMARlO: Santifichiamo l'allegria, la ricreazione e il divertimento. - Soltoscrhlone per la BMillca di Marfa
Ausiliatrlce. - Tesoro spirituale. . In famiglia: ltalia, Cina, Egltto, Jugoslavl_a, Lituania - Convegni di Decurioni
Salesiani - Ad onore della B~ta Mauarello. - L'oper a del Papa per la pace. - Dalle nostre Missioni: Slam, Cin2. •
Crociata ml.ssionarla. - Lettera dl Don Giulivo al gJovani . - Necrologio.
Santifichiamo l'allegria,
la r1creaz1one e il divertimento.
fl mese di htglio invita tutti coloro che possono
prendersi 1m po' di vacanza a salire i monti in
cerca d'aria pura, a sctmdere ml/e spiagge per
chiedere al mare l'onda e i sali che ritemprano
la salute, o a fare qualche viaggio istruttivo lungi
dalle solite vie, sotto 1mO'ilo cielo.
E o tale bisogno moderno co-rrono incontro i
governi, le istitu<tioni benefiche, le industrie per
facilitare miche al povero, che maggiormnite 11e
sente i va11taggi, la dimota 111 tali soggiomi.
È il tempo delle vacanze tanlo desithralo dai
giovam che frequentano le scuole, come dagli
impiegati ed operai; viene perciò oppo, lw10 il
richiamo al 11101tito del Successore di Do11 Bosco:
«Sull'esempio e con lo spirito del nostro Padre
e Fondatore santifichiamo l'allegria, la ricrea-
zione e il divertimento».
Sembra quasi una strenuo d"ttata per 1 gio-
vani ,wstri, giacclzè _per le persone mature mo/
essere abbastanza raro, nel ritmo ordinario della
vita, star allegri, Jar ricreazione e divl''J'tirsi.
cm li.fa in verità, pur distinguendo 1:t modo in
sogliono star allegri e divertirsi i giovani o le
perso11e d'età, tanto per gli u1u come per gli altri
è salutare la preocwpa::ione di santificare anche
tali ore del giorno, affinchè 11e stia sempre 1011-
tana l'offesa del Signore. S. Gwvanni Bosco
voleva che i suoi giova,u e i moi amici e coope-
ratori fossero sempre allegri perchè era persuaso
clze tali possono essere coloro che san vivere in
grazia di Dio, ossia in pace con la propria co-
sc1em:a.
Una pagina lapidaria.
Una delle primissime pubblicazioni che il
Santo curò appena ebbe posto i suoi giooani in
sede stabile nella tettoia Pinardi, fu il Giovane
Provveduto, L'a11reo manuale di pietà che stampò
nel r847 e che è conosciuto ormai in tutto il
mondo salesiano, grazi.e olle traduzioni ed edi-
zioni innumertvoli.
L'introduzione, breve e semplice, limpida e
fresca come l'acqua d'una sorgente alpi11a, è 1m
tralfo fo11da111~11tale del programma pedagogico
di Don Bosco, il santo educatore della gioventù e
i.I maestro di og11i educatore e genitore cristia110:
« Due SOIII) gl'i11ga1mi ptincipali co11 wi il dt-
mo11io suole al/011lana,e i gi()'l)a11i dafla virtù. Il
primo è di metter loro in mente che il servire il
Signore consista i11 ,ma vita malinconica e lon-
tana da ogni divertimento e piacere. Non è cosi,
giovani cari. lo voglio insegnarvi un modo di
vita cristiaria, che possa nel tempo stesso ren-
dervi. allegri e co11tenti e mostrarvi quali sono i
,:eri diverti111è11ti e i veri piaceri, sicchè voi pos-
siate dire col santo Profeta Davide: Serviamo
il Signore in santa allegria: Servite Domino
in laetitia. Tale appunto è lo scopo di questo li-
bretto: insègnare a servire il Signore e a star
sempre a[/f'gri.
>> Jl.fù,i cari, io vi amo di tutto cuore; e ,m·
basta sapere che voi siete gwuani perchè io vi
ami assai. Troverete scrittori di gran lunga più
virtuosi e più dotti di me, ma difficil111c11te po-
trete trovare chi più di me vi ami it, Gestì Cristo,
e più di me desi.deri la vostra 'Vera f elù:ità. Vi
amo perchè nel vostro cuore voi conservate il te-
soro de[/a virtù, possedendo il quale, avete tutto,
mentre, perdendolo, divenite gli esseri più in/e-
lici e sve1iturati del mondo.
n>1 Cielo vi c<mceda lunghi a11n1. di vita felicl',
e sia ognora vostra grande ricchezza il santo
timor di Dio, che vi colmerà di celesti favori nel
tempo e 11ell'eternità •1.
-
1 93
-

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Ecco il srgrctn d,-/la fe-/icità prt Don Borco:
1/ stmto timnr di Dio; oo/i te star flt-rame11:te
allegri? pare che ci ripeta col mo bonari-O sor-
riso: non offwdetc il Signore.
La fonte vera della gioia.
E l'attuale run Successore, a cu111m,11t<; d, tale
santa raccomtmda::io1U! paterna ci illdta a badare
ht'tù' che si dl'fJ<· e ri può dit:ertirci sempre ranta-
mrnte. Parrà c.-rta,11, nte stra,w q11rsto mggeri-
mento a coloro eh, rum sanno dinrtirsi se 11011
nrll'oblio ddla sa11ta l,·gge di Dio. Ma per 11oi
cristiani e catl11lid è di 11n'M:idt>11:w indiscussa,
I' l'esperirn::a à pn.made essere purt,oppo fJero
che no1I v'è s1·r111<1 Idi.zia re non 1u:i dit.:ertimenti
onesti.
Oh! dond, t1asce mfatti la vn-a .1fto1a, e come
posstamo distmg11rrla dalla jt,lsa? La gioia
t.•era nasce dalla pmfmulità d,1/'mtima e s'irradia
i11 ftltto l'tm•rl' 11ostro q,l(lndo si ve1·ijica I'rqui-
librù, tra i detidrri nostri più trivi r il loro appa-
,:amento. Ricordiamo qualche 1Sta11le di gioia
;:oduto 11e/la 11ostra t'ita · una lmnnt1 azinnt sor-
risa dallo ;guardo d(i gMZitr,ri f1 di ima persona
eara; 1111 lm•oro f aticflsO 11ltimntn t cm1(cru1to
da 1111 premi.o; ,ma buona conftSsfo/1.l'; rma festa
di f ami,:lio srn::;a mtbi...
In q,wsti rasi la i:ioia naste dalla bontà dr/-
l'opera compiuta e dal risultato burmfl di pssa,
che wmmano insùme e dò.111w all'i11di'l!Uiuo u11
un.so di soddisfm:ium: l'Cr:r> la l[ima.
Quando im:«r i11ttr,:engono rlemMtti torbidi
dte mettono ;,, contrasto la cosrirn::a d;./ dovere
rol iUSWFno dr/ piaceri', ecw chto ,I sn1/imento
dl'lla gioia ,•ù 11e i11q111:nato nl'lfa mi.mra stessa.
dr/la trasgrt>sr.imu• commessa. Sarti I'ab11.so dl'l
piacere digli occhi, dr/la gola, l'abuso dii dn10.ro,
l't1huso della 1101t ·a libertà e della f'olontà ... cJu.
producono nrl nosJ,n intimo, dnpn l'a-::innr com-
pmtu, ,I nrc, s,a /(I ritonu, dt-/1(1 (Ofrim:::a sul-
l'atto compÌtltfJ, cm, la cn11segun1te ,1111,1re:::::a e
pnciò col di.<,:11sto d1 un'azione mul /afta.
Ecco perru) la pmfonda snpù 11:m d1•fl,, norme
dllte da S. Gir,vmmi Bo.tco ai mm gùwu11i, ecco
la ma amoret•ole ansia di padre dtr mrn la vera
Imo fehcità ,ull'adempim.rnto dtlla s,mta ltgge
dt Dio, ,d Neo erm/J! bene seppe comprmd,..,-fo
l'angeliro suo dùr p,,/o il Vm. Domrniro Samo,
rlu prom/1/.rir'i 1µ1dla senten:::~ mirabile pr, ani-
mare 1111 compagno a star fieramente allrgro e
h11uno: Noi qui alln scuola di Don Bosco fac-
ciamo consii,tcre la snnrità nello stare sempre
allegri.
Mirabilt' ja11ci11/lo.' Se è luitu pt1ra,~011are le
cote piuole alle grmuli (b!>r1cl1~ m-1/a t:it11 d,://a
{!ra:::ia t11t(Q sia gru11de della g1a11dt~::u di Dio)
come il pn·mo apostu!o dopo che ebbe prnehzmato
GtSli Crirto Figlio di Dio srntì dal R, d01lore
risp01ulersi: ,"Vott è certo parola tua questa, nm
rit•ela:sione del Dif.•Ù1 Padre •; anche al pirrnlo
S11VJfo D. B osco pnlt'va dire: "simile drfi11i::io11e
non p1Jl('f)a ct•rto 11srire dal t110 ingf'gw,, ma soln
il Signore pot1·va ispira,t1·la, Egli che dalla borea
dct f a11ci11/li e piccini sa trarre la sua gloria
e la sua lode •·
La santità d:mqt1I' prr D&n Bosco consiste
nello stare sempre al/1.(!ri, e ttÙ,"t'erw f'rr tsst•rp
vnmnente e sempre alftgri bisogna i·n•t·re sa11ta-
m1•11t,,. Ecco le cons1g11rw::r ehiare e immtdiatr d. l-
l'arditt1 setllf!11Za di·/ S,n•itJ, clu Don Bosco/a sua.
Come si stava allegri con Don Bosco?
Ora sarebbe dit·ettmle esaminare la t·tta d, i
gi(A}a11i e dei Salesi<l11i a/l'Ora/on·o ,m pmni
hmp1, quando il p(J'l.!ffO Don Bosco me11dirmJa
Stia t·ita a frnsto a f nutn )1 e moltiplicava I rico-
vrrati e fabbricavll srn:::a pos,i attòmo alla p,i-
mitiva tettoia Pi11ordi.
L r più avventwnsr pa.~ine dei romall':i w110
frrdd•· e vuote di frnntr "I mirabil~ ù1tnuio dei
fatti lltlraverso i quali Do" Bosco Y:ime crrm1du lt1
ma famiglia mg/i mmi t R.46- 1868: dal pr Ifa Fi-
lipf'i, i1uomma, alla c11p•,la di Ala ia A11.1iliatrire.
,5'n110 fJN1t'a1111i dn il nnstro biogrnfo rnrcr.,Ifa
itl otto volmni di ruca 800 pagit1e ciascr111r1, pur
rcrglit11do fior da Jiorf' e 11anarulo con storica
bret•ittì. lvi è raccdt1J ltlllù il lm:urto mirahil'!
d, I Santo che cffo11dt' i tesori della ma nttnfe ,.
dr/ nw rnore, h• for::I' me fisiche, le abiliti, di
edr/.l'atore e di apostolo, le mr doti incomparahrli
di pmden:::a e di dominio di sè, suscitando 011ni
giorno nit<)'t)e e-,vrgù atti,,,. di col/11bu;-a::in11•,
rriprrà11do ostaeoli eon le, tfi.tim·olh1m d, I gin-
co!t~re e del saltimba11~0 prO'Vetto, affascù1a1/lfn
i cuo.i di quanti I'tlf!f)irina,w e cmroertmdo i
riottoli iti pan~ fr1•sco I' t:it11/,• per m,tn·re i su, i
irrrqttr.-ti aq-.iilutti.
llla q;1esti aq •1:loff1 at1 va11 sempre fam ,
atltt'<ln /rt•ddo, <VL'l''IJWL l'11r1:;,,1to 'l.'Ì'i.'O ,wlle t•c 11 •
eraTIO fior birichi11i raecoltt spesso dai nroh
osro,i o dalle st;ade SNl::11 ease; t' a ri-gge11i 1• ad
ed•,eo,li ci wol t'II dtl bello r d1·l buono. Cl e
cosa dc1tJa loro Do11 Bosro? Come b' tlru"fla fl/l,g, i?
Oli t1mgmw a t't'fÙl't' certi gn11'Jori rhe 11011
rinrono mai ad acra11tmta,-t le voglit m,:snun-
lnli d1•i fom tesor1•lli t1 che acc1mtenla111foli i11
tutto li trmIa1I0 semp1c più esigenti e sempre plti
iruoddi.ifatti! Vet1ga110 a t.•td re eome Don Boscn
11d11eà t1/la sc/iil'tta allr-gria tanl, ge,~ ra:iam 1/i
gtflt'am, tra i quali scdu ad r!1W <ld ww t11lfi i
s11oi piti v<1H.di ronpn-atr,. i come Don R11<1, il
Card. Cagliero, .AI,ms. Lasagna, ,l1011s. Costa-

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111ag11a, Don U11ia, Don Bafoola, Don Crmiti,
per nQ11 110,ru11arne altri rli:l!a schiera ùmu11u-
revol.e dei 11ost1·i primi Salesiani.
Al mattino d'invenw raccontavo Do,z Rua
che talora doveva pl!T lavarsi la faccia aprire
la finestra dell'abbai110, prendere della 1uve sui
tetti e, sgelandola col calor delle mani, fame un
po' d'acqua poi inumidire il viso. Nelle bl'ocche
e nei catini e'era ghiaccio tutto un pe::zo.
La giomata cominciava così allfgramente pe-r
tutti a faccia fresca. llla in chiRsa i Cl.lori si sge-
/(l'l)OIW presto, mumdosi in coro a pregare, a ctm•
tare, vedendo Don Bosco sempre paterno al con-
/ essùmale, circo11dato da una corona di piccoli
pe11itenti, magari dopo una notte di veglia al
a11olù10.
L'uscita per la colazione doveva essere tipica.
Un cestone di fJane profumato (allora si usava
so/lauto il lievito naturale di fru111P11to e non di
lirra) e mia lunga i11termitulhile fila di ragar::zi
che prendevano la loro razione e, se1,:;:;a perdere
tempo, sbocconcellandola e bagnandola colla calda
saliva, la fac,t)(u10 sparire, mf'1ltregià si ini:;it1-
1:1ano le ptzrtite o si cornva a scaldarsi... al 11mro
O'/Jt passava il cami1lo della sotterranea cucina.
Chipensava al caffè-latte? alpane col bimo?
al companatico? Oh sì, ·,•era il companatico,
ttna volta al mese, dopo l'eserci:;io di b11ona
mort11: vedete che idee originali ave1:a Don Bosco ?
q1tando faceva pensare alla morte i suoi raga-:::::i,
voleva poi premiarli e<m ,ma fetta di salame,
sottile sottili', è vtro, attraverso la quale si vedeva
ancora la Basilica di Superga, ma che met1"'1Ja
nei gioMni la gioia del migliore appetito a sug-
gelf<> della gioia spfrituale provata ,iell'acrostorsi
ai SS. Sacramenti, per esercitarsi a ben morire.
E poi che giocate, che partite, che salti, che
corse, che 1irla! Oh nei campi sportivi pochi i
1,iocatori e infì11iti gli spettai.ori: 111:i cortili del-
/'Oraton·o tutti a giocare, anche i p1'eti e i chie-
1ici, anche Don Bosco talora, fin oltre i 50 ,anni,
e quasi nessu110 spettai.ore.
Jl,Ja i11 quella sp,msi.erate:::za assoluta, i11 quella
s·apigliata ardmte gwia del coffere e del vincere
h1 partita Don Bosco ved1t•a il termometro della
moralità dei suoi gwvani, il cemento della sua
costmm.rme educativa, lo specchio terso nel quale
l ggeva fi1w in fo11do all'anima dei suoi figliuoli,
la •valvola di simre:::za clze prevc>niva ogni indi-
sciplinatezza, riposava le intelligenze e avvici-
nav;,a i etiori.
Dall'allegria del cortile, all'allegria del lavoro
11elle scuole e 11ei laboratori. Lavoro gioioso perchè
appassiorwto, 11olonteroso, d'emulazione santa,
premiato di tempo in tempo, sostenuto e iru:orag-
giato sempre dalla vigile presenza di tutti i s11--
pen'ori, ravvivato e spiritua&zato dal pensiero
di Dio che vuole il lai•oro come co11dfr:ùme in-
dispensabile di vita.
Lavoro e pregf1iera i11 santa letizia: ecco la
i,ita dell'Oratorio compendiata in poche parole;
le~ia del lavoro e della preghiera che non la-
sciava tempo a pensare sugli immancabili disagi
d'una vita da poveri per il vitto e per il vestito,
ma da poveri contenti del propn·o stato: e chi si
contenta gode.
Impariamo a questa scuola.
C'è da imparare assai a questa se1,ola praJ.ica
di vita aUegra e santa! N,dla ricerca affannosa
che siamo soliti fare nelle f amigli,e e nelle casi' dì
educazione per re11dere contenti i nostri ragazzi,
11011 abbiamo forse perdl,to il baruiolo dl'lfa ma-
tassa? Non ci preoccupiamo forse più. di accon-
tentare i loro sensi ingol'di e insaziabili, la cu-
riosità sfre,iata, l'istinto di ùulipmdenza peri-
colosissimo e prepotmte, rmzicl1è di educarne
l'i11ti1110 dell'a11i111a alla legge divù,a, al gusto
dJ!le cose semplici e 1wbili, alla f or;::a del carat-
tere clt!: consiste nel <ÙJminio di se stessi?
Oh che s'aspetta a 20 armi, durante il servizio
militare o nel crogiuolo della vita a ùzd'llrire le
ossa dei nostri figliuoli, a far loro assaggiare un
po' di disciplùi.a, d, dominio di sè?
Ne/aste tnorie della pedagogia di Ro,tssea·u,
che hanno i11uguato non già a rispettare la li-
bertà del f anci1,llo, ma a seco11dame gli istinti
origi11ali inclinati, alla colpa e al.la sfrenatezza!
quando ripareremo al guasto che esse hanno
P"odollo, tom.ando alla sapi.ente pedagogia cri-
stiana che tutela il fanciullo dalla corru::ione
circondan<ÙJ la tnuira pia11ticella di siepi e ri-
pan·, pola11done I.e esubera11ti crescen:::e sngolate
per averne una
pianta di buon seme
al suolo e al cielo amica
che a coronar la speme
cresci di mia fatica? (r)
Jlia per (J'i){'T questi risultati guai se assecon-
diamo jllori di misura e sen-.:a criterio la ma11la
dell'illecito divel'ti.mento. Dove è l'offesa del Si-
g,,ore esula la vera e santa leti::ia. ,Ricoràiamo
le parole del poeta cn.stia110 che canta:
Lunge il grido e la tempesta
dei tripudi inverecondi;
l'allegrezza non è questa
di che i giusti son giocondi;
ma pacata in suo contegno,
ma celeste, come segno
della gioia che verrà. (2)
(1) P,mw1, L'Ed11ca::io,re.
- (a) MA.~ZONI, La Rùurre:zlone.
195

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Soffoscrizione per la Basilica di Maria Ausiliatrice.
Nel mese di maggio abbiamo ricevuto le se-
guenti nuove sottoscrizioni:
Statuetta dell'Attstliatrice in marmo con deco-
ra~on,. i11 oro per la capptlla dell'Apparizione
(L. 3000): Ispettoria Salesiana S. Francesco
Solano (Argentina).
Quadro dell'appan.;:ione d1>lla Vergine a Don
BQsco (L. 50001: lspettoria Salesiana S. Fran-
cesco Solano (Argentina}.
Lampade votive da L. 500 caduna:
Costa Elisabetta e figli.
Ravera Paola ved. Bertozzo - Torino.
Coniugi Girardi - Milano.
D. Giovanni Rondi - Bergamo.
Dante Pinci • Roma.
Antonio e Angelina Zucchini - Faenza.
Una Cooperatrice salesiana della Svizzera, in
memoria dei genitori defunti.
Santa Distefano Scibilia - Ragusa.
N. N. - Lu Monferrato.
Eugenio Lovazzano e famiglia - Roma.
Leonilde Venieri - Lugo di Ravenna - In
memoria dei suoi cari defunti.
N. N. - Sa,·ona.
G. B. Tibaldi - Sanremo.
NB. - Per favorire le richieste dei divoti si
sono aumentate cli una decina. Col precedente
elenco però la sottoscrizione resta definitiva-
mente chiusa.
Per la cappella della Beata Maria
Mazzarello:
Una colonna da L. 4000: N. N. - Torino.
Un metro quadrato di P=immto (L. 200):
ì\\laddalena Rampazzi - VigeYano . Implo-
rando benedizioni sulla famiglia è in suf-
fragio dei suoi Cffi defunti.
Un'ex allieva riconoscente.
Tampalini Adamo • S. Banolomeo di Brescia.
Ansaldi Serafina - Demonte (Cuneo).
13 stazioni della Via Cruci.s, in
bronzo. Caduna
L. 2.000
Decorazione della cappella del
Sacro Cuore
& 5.000
Decorazione della volta della cap-
pella della Bea,.ta Mazzarello . 5.000
Decorazione musiva dell'arco sopra
il quadro
» 7.000
3 preziose colonne di verde Is-
soire sull'altare della Beata. Cad. » 4.000
La balaustrata della cappella . » 10.000
16 mq. del pavimento della cap-
pella della Beata. Quota di
sottoscr. per ogni mq. .
»
200
2 grandi vetrate a colori nella na-
vata principale, una coi simboli
dell'Eucaristia, l'altra di Maria
Immacolata. Caduna .
5.000
Quadro del martirio dei Santi
Solutore, Avventore e Ottavio
nella cappella dell'Apparizione » 5.000
Ricca decorazione musiva della
parte frontale della nicchia della
Madonna nella cappella del-
1'Apparizione
n 7.000
6 grandi lampadari in bronzo
con 13 globi luminosi nella
navata maggiore. Caduno .
2.000
Ai generosi Bene/attori che intendono sotto-
scrivere qualc1111a delle opere elencate ricordiamo
che il versamento dell'offerta cornspondente alla
sottoscrizione potrà attche essere fatto a rate
é11tro gli a,uii 1939 e 19-1-0.
TESORO SPIRITUALE
Cooperatori che, conftssaJ.i e com1micati, V1S1-
tano una chiesa o pubblic-d cappella (i Religiosi e
le Religiose, la loro cappella privata) e quh-i pre-
gano secondo l'intenzione del Sommo Pontefice
possono acquistare:
Rl:vIANGOKO A SOTTOSCRIVERE:
27 grandi colonne e lesene mar-
moree. Ca<luna
L. 12.000
2 grandi statue in marmo (alt.
m. 2,20) ai lati dell'altare di
S. Giovanni Bosco, rappresen-
tanti la Fede e la Carità. Cad. 15.000
2 artistiche pile marmoree per
l'acqua santa all'ingresso della
- - Basilica. Caduna
» 3.000
L'IXDULGE:\\f?:A PLENARIA
OGNI MESI;!:
J) In un giorno del mese a loro scelm.
2) Il giorno in cui fanno l'Esuci:::io di Buona .lforte.
3) Il giorno 'in cui partecipano alla Con/eren:::a
mensile salesiana.
NEL MllSE 01 LUGLIO ANCHE:
1) JI giorno , : Preziosissimo Sangue.
2) U giorno 2: Visitazione di M. V.
3) U giorno 16: B. Vergine del 1\\fonce Cam1elo.

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IN FAMIGLIA
Il nostro nuovo
Cardinal Protettore.
Con «Breve» apostolico il Santo Padre
Pio XII si è degnato di affidare l'ufficio di
nostro Protettore, che Sua Santità ha c:-onser-
vato fino alla sua esal-
tazione al Trono Ponti-
ficio, all'Ero.mo e Re-
verendissimo Signor
Cardinale Vincenzo La
Puma, Prefetto della
Sacra Congregazione
dei Religiosi. La notizia,
trasmessa dal Rettor
Maggiore a tutte le no-
stre Case ha colmato
di gioia Salesiani e Fi-
glie di Maria Ausilia-
trice che si sono affret-
tati a comunicarla alla
falange dei Cooperatori
e delle Cooperatrici.
Tutti ringraziammo il
Signore di questo gesto
di predilezione del Santo Padre ed ora urru-
liamo anche da queste pagine l'omaggio della
nostra esultanza e delta nostra filiale devozione
all'Eminentissimo Successore dell'attuale VL-
cario di Cristo nell'ufficio di Protettore delle
spirituali Famiglie di San Giovanni Bosco.
S. Em. il Cardinal La Puma è nato Ln Pa-
lermo il 22 gennaio 1874. Compiuti gli studi
ginnasiali e liceali nel Seminario Arcivescovile
della sua città natale, li coronò a Roma al-
1'« Apollinare» con brillanti lauree in filosofia,
teologia, diritto civile e diritto canonico, che
gli meritarono la cattedra di Diritto Canonico
nella stessa Università e gli cattivarono !a stima
e la fiducia dei Sommi Pontefici. Chiamato
dapprima alla Sacra
Congregazione dei Ve-
scovi e Regolari come
Uditore, venne pur pre-
posto alla presidenza
della Commissione per
gli Istinui Religiosi
quando si trattò di ap-
plicare la riforma ri-
chiesta dalla Costitu-
zione Conditaea Christo
di Leone XIII e dalle
Nonnae della Stessa S.
Congregazione. Quindi,
colla trasformazione del-
le Sacre Congregazioni
fatta nel 1-908, addetto
alla Sacra Congrega-
zione dei Religiosi, co-
me Sottosegretario fino al 1925, poi come Se-
gretario. Nel Concistoro del 16 dicembre 1935
il Santo Padre Pio Xl lo elevò alla Sacra Por-
pora, e lo nominò successivamente Pro-Pre-
fetto e Prefetto della stessa Sacra Congre-
gazione. Nell'alto delìcatissimo ufficio Sua
.a
- Torino.• U solenne ricevimento dell'Era.mo Cardinale Pro1e11ore Vincenzo La Pwna alla Casa Madre.
197

1.7 Page 7

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Eminenza portò il prestigio di una competenza
eccezionale acquisita dai profondi studi e dalla
IWlga esperienza, suscitando un intenso fervore
di disciplina e di apostolato in tutti gli Ordini
e Congregazioni religiose.
Ben grande quindi la nostra gioia per la
sua nomina a Cardinal Protettore, mentre
collo spirito ùi S. Giovanni .Bosco proten-
diamo il nostro apostolato nel vasto campo
che ci offre la Santa Chiesa, e sentiamo più
che mai il bisogno di quella autorevole assi-
stenza che ne assicura il successo.
la presa di possesso.
La Provvidenza ci ha concesso di espri-
merla anche pubblicamente al nostro nuovo
Cardinal Protettore in occasione della festa
di Maria Ausiliatrice, quando Sua Em:nenza
si degnò di accettare l'invito del no::tro Rettor
Maggiore e venne espressamente a Torino a
prendere ufficialmente possesso della sua Pro-
tettoria. Era la prima volta che l'Oratorio
aveva la fortun:t di accogliere il Cardinal
Protettore e lo fece con tutto l'entusiasmo.
All'ora prefissa, la sera del 22 maggio u. s.,
l'ampio cortile centrale si grcml di giovani:
ai 700 alunni artigiani e studenti si unirono i
nostri Studenti di Teologia dell'Istituto In-
ternazionale D. Bosco e quelli ùi Filosofia cogli
Aspiranti missionari dell'Istituto« Conti Rc-
b:mdengo », gli alunni dell'Istituto "Cardinal
R:chelmy» e le rappresentanze di tutti gli altri
collegi salesiani della c:ttà. Sua Em:nenza
giunse alle 18,30. Ossequiato dal Rettor
Maggiore e dai Superiori del Capitolo, dalle
LL. EE. Mons. Pittini, salesiano, fucive-
scovo di Santo Dom·ngo e Mons. Viola, nostro
ex-allievo, Vescovo della Diocesi di S:1lto nel-
l'Uruguay, al suono della banda, ·sali sul
palco d'onore fra vivissimi applausi. Lo saJu-
tarono dapprima gli studenti di Teologia colle
acclamatumes; quindi il signor Don Ricaldone
gli diede il benvenuto nella Casa Madre delle
Opere e Missioni di Don Bosco, presentan-
dogli l'omaggio di devo?.ione di tutta la Fa-
miglia Salesiana e r'.nnovando l'espressione
della p;ù viva gratitudine al Santo Padre per
la scelta di Sua Eminenza a Protettore della
Soc'.età· Salesiana e dell'Istituto delle Figlie
di Maria Ausiliatrice.
Sua Eminenza volle subito ringraziare il
Rettor Maggiore della gioia che gli aveva pro-
curato invitandolo alla Caca-madre proprio
per la gran festa di Maria Ausiliatrice e, con-
fermando la sua paterna benevolenza alla Fa-
m;glia Salesiana, ci impartl di cuore la sua
prima benedizione.
Allora la banda attaccò l'inno composto per
l'occasione e, finito il canto, w1 giovane studen~e
si levò ad interpretare i sentimenti dei suoi
compagni, fieri dell'ambito onore di rappre-
sentare anche tutti gli alunni dei Collegi cd
Oratori Salesiani sparsi pel mondo nel far
festa al nuovo Cardinale Protettore.
Chiusa la cordiale manifestazione, Sua Emi-
nenza, accompagnato dal Rettor 1faggiore e
dal seguito, passò senz'altro alle Camerette di
Don Bosco ed alla basilica di Maria Ausilia-
trice, trattenendosi in preghiera ai piedi della
Vergine Santa e presso l'urna di S. Giovanni
Bosco e della Beata Mazzarello.
L'indomani celebrò all'altare di Don B JSCo;
poi si recò ad inaugurare il Museo Biblico
allestito nel nostro Istituto Teologico In-
temazional<:. A sera irnpartl la benedizione
eucaristica in basilica, dopo il canto dei primi
Vespri.
11 giorno di Maria AusiliaLrice, Sua Emi-
nenza tenne solenne Pontificale e segul in por-
pora la processione.
Si trattenne quindi ancora fra noi due
o tre giorni per visitare la Casa Genera-
lizia delle Figlie di Maria Au,;iliatrice, gli
altri nostri Collegi cittadini e le Case di for-
m'.lzione più v:cine, accolto ovunque con en-
tusiastiche dimostrazioni; e, chiuso il me~e
mariano colla benedizione eucaristie.i, la sera
della festa di Pentecoste, prese congedo dal-
l'Oratorio, ossequ:ato nel cortile c.;ntra!e da
superiori e giovani che in un devoto indirizzo
&a acclam'lZioni e canti, lo ringraz:arono della
patema visita au-,p·can<lo un non lontano ri-
torno. Sua Em·nenza rispose esprimendo la
comp:acenza e l'emozione provata nelle fervo-
rose giornate di pietà mari~, e rinnovando
a tutti la su:i benedizion,!.
ITALIA - Torino. - La ricognizione
della salma del Servo di Dio Don Mi-
chele Ruà.
A chiusura del Processo Apostolico sulle
virtù e fama di santità del Servo di Dio Don
Michele Rua, 1'8 maggio u. se., festa dell'ap-
parizione di S. M:chelc Arc.mgelo, il Tribu-
nale Ecclesiastico ha proceduto alla esumazione
e ricognizione della salma del primo Succes-
sore di S. Giovanni Bosco. A tal fine conven-
nero in mattinata a Valsalièe: il Presidente
Mons. Benna con tutti gli oflìc:ali del Tribu-
nale Ecclesiastico, Mons. De Secondi, Can.

1.8 Page 8

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Torino. - S. Em. il Card. La Puma risponde all'omagirio del Rettor Maiigiore.
l\\lorino, P. Pera O. P., Teo!. Avv. Gaydo, Teo!.
OW1glia, Can. Pio Battist, cancelliere; il Prof.
Cerutti direttore sanitario dell'Ufficio d'Igiene;
i medici periti Prof. Volante e Dott. Rocca;
il Rettor J\\!aggiorc con tutti i Superiori del
Capitolo; le reverende Madri Pentore, Vespa
e Rizzi, del Consiglio Generalizio dell'Isti-
tuto delle Figlie di Maria Ausiliatrice; l'Avv.
Vittorio Rua cd il Comm. Ing. Col. Claudio
Piumatti, nipoti del Servo di Dio; il Conte
Galateri, scultore del monumento; il Geo-
metra Comm. Falcioni; il Comm. Boggio;
il Can. Passera; gli lspettori salesiani Don
Zolin e Don Fanara; il Direttore di Valsa-
licc, Don Tittarelli con tutti i Professori, i Di-
rettori dell'Oratorio Don Santini e Don Ru-
ben Uguccioni; il Direttore di Chiari Don Sa-
lu1.w; della Crocetta, Don Gioffredi, ecc.
Apena, dopo tre ore di lavoro, la tomba mo-
num.:ntale, la cassa app:irve in perfetto stato di
conservazione. Il Rettor Maggiore intonò il De
prof1111dis, ed, aiutato dai Superiori del Capi-
tolo la trasportò sul furgone, mentre gli alunni
del nostro Liceo rendevano l'ultimo com-
mosso omaggio. Un coneo di macchine l'ac-
compagnò quindi all'Oratorio di Valdocco ove
venne deposta nella Cappella delle Reliquie.
Presiedette la ricognizione canonica S. Em.
il sig. Cardinale Maurilio Fossati, Arcivescovo
di Torino, presente anche S. E. Mons. Luque,
Vescovo di TW1ja (Colombia) e i medici Dott.
Peynetti e Dott. eterico. Estratta dalla Cassa
la salma venne custodita nella. stessa e.appella
fino al pomeriggio del mercoledì, 10 maggio.
Nelle ultime due ore il Tribunale Ecclesiasico
permise la sfilata dei Salesiani, degli alunni e
dei fedeli attorno alla salma che, chiusa qu'ndi
in una nuova cassa, alla presenza ancora del-
l'Em.mo Arcivescovo e di S. E. Mons. Ta-
vella, Arcivescovo di Salta (Argentina) venne
immediatamente sigillata e tumulata nella cap-
pella delle reliquie nel loculo ove già riposa-
rono i resti mortali di Madre Muzzarcllo fino
alla Beatificazione.
La visita dell'Em.mo Cardinale Prefetto
della S. C. di "Propaganda Fide".
Il 30 maggio, la Casa-madre ebbe l'ambita
sorpresa d'una improvvisata dell'Em.mo Signor
Cardinale Fumaconi Biondi, Prefetto della
- Sacra Congregazione di Propaganda Fide.
1 99

1.9 Page 9

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Torino. • L'omaggio degli lslituti delle F ie He di Maria Ausiliatrice a S. Em. li Card. La Puma.
Sua Eminenza, di rltorno dal suo viaggio in
Olanda per l'inaugurazione del monumento al
compianto Card. Van Rossum, sostò a Torino
e giunse alla Basilica di Maria Ausiliatrice,
con Mons. Carminati. In assenza del Reltor
Maggiore, scese ad ossequiarlo il Prefeno Ge-
nerale D. Berruti con S. E. Mons. Esandi e
cogli altri Superiori del Capitolo, che accom-
pagnarono Sua Eminenza ad una rapida visita
della Casa-madre e delle Camerette di Don
Bosco. Nel frattempo si raccolsero in cortile
gli alunni studenti a dire colle loro acclama-
r.ioni la gioia e la gratitudine anche dei com-
pagni artigiani rimasti al lavoro. Sua Eminenza
che conobbe personalmente Don Bosco, si
rallegrò coi giovani educati nella Casa-madre
benaugurando a quelli cbe coltivano nel cuore
la vocazione salesiana e missionaria; Li esortò
a non temu di nulla, tranne del peccato mor-
tale, dell'offtsa di Dio, ed a crescere non de-
generi delle virtù dei loro predecessori, a pre-
gare con fervore secondo le intenzioni del
Santo Padre, aderendo con tutta l'anima alla
crociata dei fanciulli per la pace nel bel mese
di Maria SS., ed a rivolgere altre preghiere
al Signore per i missionari e per la conversione
del mondo infedele, corrispondendo sempre fe-
delmente alle grazie di Dio col proposito di a-
mare sempre più eservire sempre m,glio il Signore.
Impartì a tutti la sua benedizione e, visitata
- - la Cappella delle Reliquie, riparti per Roma.
200
Torino. - Omaggio ai nostri Vescovi.
Mel mese di maggio abbiamo avuto la gioia di
accogliere all'Oratorio due altri illustri Presuli
Salesiani: S. E. Mons. Riccardo Pìttini, Arcive-
scovo di Santo Domingo, e S. E. Mons. Nicola
Esandi, primo Vescovo di Viedma (Argentina).
Superiori ed alunni hanno festeggiato il
loro arrivo alla Casa-madre e, nel benvenu to
ufficiale dato nell'ampio cortile centrale sotto
il sorriso di Don Bosco e di Maria Ausiliatrice,
hanno ricordato le particolari benemerenze
dei due P astori . Nell'indirizzo di omaggio il
rappresentante delle due sezioni, artigiani e
studenti, ha messo in rilievo l'iniziativa del-
l'Arcivescovo Mons. Pittini che, fattosi pro-
motore di un monumento a Cristoforo Colombo
nella città che ne custodisce la salma, ha percorso
tutta L'America dal Nord al Sud per interessare
tutti i Capi di governo alla nobile impresa.
A Mons. Esandi ricordò la gloria del go-
verno della Diocesi che fu il centro del Vica-
riato Apostolico del Card. Cagliero e il cuore
dell'apostolato missionario salesiano.
Gli Ecc.mi Presuli risposero alle acclamazioni
ed al benvenuto dei Superiori e dei giovani con
parole di commossa gratitudine e di paterno
affetto, esprimendo la consolazione di trovarsi
nella Casa-madre ed esortando i giovani a cor-
rispondere sempre generosamente all'educa-
zione che ricevono nel nome di S. Gio. Bosco.

1.10 Page 10

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Il nuovo Vescovo
di Krishnagar.
Con decreto del 25 maggio u.
se. la Sacra Congregazione di Pro-
paganda Fide ha nominato il Re-
verendissimo Signor Don Luigi
Laravoire Morrow, della Pia So-
cietà Salesiana, a Vescovo di Kri-
shnagar (India, Bengala).
S. E. Rev.ma Mons. Luigi La-
ravoire Morrow è nato nel 1892 a
..
Weatherfoot, nella diocesi di Dal-
las (Texas, U. S. A.), da famiglia
· oriunda del Messico. Entrò nel
nostro noviziato di Puebla (Mes-
sico) nel 19rr e, compiti gli studi
ecclesiastici, fu ordinato sacerdote
nel r92r. Dopo un anno di insc-
gname-nto nel Collegio Salesiano
cli Puebla, segul, come segretario
S. E. Rcv.ma Monsignor Piani,
Delegato Apostolico nelle Filip-
pine, e per sedici anni coadiuvò
S. E. dedicandosi anche alle opere
di missione e, soprattutto all'apo-
stolato dell'insegnamento catechi-
stico per cui compose degli ot-
timi testi giudicati dalla Civiltà
Cattolica, nel suo Quaderno nu-
i ..,1 $-" 6
Torino. · S. Em. il Card. La Puma lasel_a 11 s u o paterno ricordo
agli alunni della Casa•madre.
mero 2 r27, pagina 231 e seguenti,
come i migliori libri per l'istruzione reli-
Auguriamo di gran cuore a S. E. nel nuovo
giosa.
campo di apostolato i migliori successi.
- Tonno. • :,. f.m. il Card. FumasonJ Biondi, Pre.fe110 della S. C. di Propa&anda Fide, alla Casa-mad,e,
201
---

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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Milano. - Il 25° della Parrocchia di
S. Agostino.
Dal 24 al 30 aprile u. s. la nostra Parrocchia
S. Agostino ha festeggiato il 25° <li erezione
con una serie di manifestazioni che attrassero
non solo i parrocchiani, ma folle di Coopera-
tori alle conforCJ12c commemorative h:nuLe nel
i.alone dell'Istituto dal Comm. Cav. di Gr.
Croce Prof. Gastone Gorrieri, Direttore della
Srra di J\\1ilano, dall'On. Gr. Uff. lnnocen7,0
Cappa, Senatore del Regno, e dall'Avv. Gr.
Uff. Luigi Colombo.
Il 2j i;'iniziò nel Tempio il triduo solenne
predicato da S. Ecc. Rev.ma J\\fon!:. Evasio
Colli, Vescovo di Parma.
Riuscitissime le funzioni riservate alle si-
J;:'norc della parrocchia, al Comitato Dame Pa-
trone.'>Se , S. Gio,·anni Bosco •• la Comunione
Pa•quale delle Scuole e la funzione p:11:ico-
lare per nmi gli Istituti della Parrocchia.
La domenica mattina celebrò la Messa della
Comunione generale S. Ecc. Rcv.ma Mons. E.
Giorgi Vescovo di Montepulciano, che tenne
pure nel pomeriggio il diecorso di circostanza.
Dopo le '.\\'lesse celebrak da D. Lorenzo Sa-
luzzo, fondatore dell'Opera Salc.c,iano. l\\lila-
ne~e, e da D. F. RasLcllo, Ispettore delle Case
Salesiane della Lombardia ed Emilia, tenne
rnlennc Pontificale ìn rito ambro11iano S. E.
l\\lons. Paolo Castiglioni, Vescovo Titolare di
Famagosta e Yìcario Generale della Archi-
diocc..-si Milanese.
La parte mu-.icale fu magistralmente soste-
nuta dalla Sclwltl Cantorom dell'istituto Sa-
lesiano ùirctta dal l\\1° Musso.
Chiui.e il ciclo delle feste la Proce.<1Sione per
le vie tlc:lla Parrocchia, il c-anto del Tt1 D~m
e la Trina Benedizione Eucaristica impartita
dallo stesso Ecc.mo :\\Ions. Giorgi.
Ai parrocchfoni :.i unirono gli cx-allievi
che scelsero lo stes!;o giorno pel Convegno
annuale presieduto chi sig. Don Giorgio Seriè
del Capitolo Superiore, in rappresentanza del
Renor :\\1aggiorc.
CINA - Aberdeen. - Preziosi frutti del-
l'apostolato.
Il giorno ùi Pasqua u. s. l'Ispettore sale-
siano Don Braga ha a\\'uto la consolazione di
amministrare il santo Banesimo aù una doz-
zin:i dei nostri alunni cli quella fiorente Scuola
Professionale. La cerimonia ha fatto profonda
impressione sulla massa dei fanciulli pagani in
cui si w1 sviluppando l'appreuamcnlo della
- - nostra religione e una santa invidia p<Ji com-
202
pagni che orten~ono il permesso Ù;ii ~cnitori
di fari;i cristiani.
Cosi il Signore premia l'apostol;1to ùci nostri
confro.telli che, mentre o.ttendono all'in,egni-
mento delle varie arti, dirigono le loro cure
spirituali a tante giovani anime ,mefonti alla
luce della verità cd alla fede di Crh,to. Sette
dei nuo,·i battezz:1ti appartengono allu scuola
di meccanica, gh altri alle altre scnole.
Preghiamo perchè le conversioni i.i possano
moltiplicare e diano al buon popolo Cinese
tra gli industriali del domani tanti ferventi
cristiani che sappiano assicurare alla nazione
il progresso dell'unica vera civiltà che è quella
di Cristo.
EGITTO - Alessandria. - Visita di Sua
Em. il Card. Tisserant.
Proprio il giorno di Maria Au-1iliatrice,
24 mng~io u. s. , S. E. il Delegato Apostolico
Mons. Testa ha procurato al nostro Istituto
Don Bosco l'onore di una visita di S. Em.
Rev.ma il Sig. Cardinale Eug..:nio Tisserant,
Segretario dello. Sacra Congregazione delle
Chiese Orientali. Accompagnato da S. E.,
da Mons. A. Tcrzariol e dal P. Tirone O. F. l\\ T.
del Vicariato, Suu Eminenza fu :tl·colto dal
nostro Ispettore delle Case Salesiane d'Orien-
te Don G. Baui~ta Canale, d:11 Dircnore, dai
Superiori e dagli alunni arti~iani e studenti al
suono della i\\Iarcia Pontificia •• cs1..-guita <l:1lla
ban<la <lell'I stituto.
Un alunno, a nome di nmi i compagni,
diede il benvenuto a Sua Emincnztt con un
devoto intlirizzo <li omaggio all'illustre Por-
por,lto ed al Sommo Pontefice Pio XII; e rutti
confermarono i ~ntimenri espn:ssi con vi-
bmnti acclamazioni al Papa ed al Cardinale.
S. Eminenza rispo,.c colla sua patcrn,1 parola,
in italiano, csort:mdo gli alunni allo stuc'.i'),
al lavoro, all'amore verso il Sommo Pontefice,
come voleva Don Bosco; ed, in.::ora~~iandoli
ad CSSère ferventi ed attivi cristiani, impartl
n tutti la sua benedizione. Fra entusiastici
appfausi, mentre la banda eseguiva una marcia
trionfale, S. Eminenza passò, quindi, col se-
guito, a visitare la chiesa, la sede del Circolo
degli ex-allievi, le scuole, il teatro e i singr li
laboratori, esprimendo la sua ammirazione
per l'opera che svolgono i Salesiani, in patria
e all'estero, a favore della gioventù e a van-
taggio della Chiesa.
Primo. di partire si degnò di poso.re nei ln-
bor:uori tra gli allievi intenti al lnvoro, e in
cortile tra gli alunni srudenti e i superior;.

2.2 Page 12

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JUGOSLAVIA Lu-
biana. - Congresso
del Piccolo Clero.
Col proposito di in-
tensificare la formazio-
ne eucaristica dei giovi-
netti ascrùti alle Com-
pagnie del Piccolo Cle-
ro, il maggio u. s.,
si è tenuto nel nostro
Collegio ùi Lubiana un
Congresso generale dei
chierichetti di tutti i
Collegi salesiani della
Jugo$lavia. Dopo un
bel saggio di prepara-
zione liturgica dato col-
i'as.c;istenza alla santa
MtSsa dialogata e colla
Comunione generale, i
Torino. - Gli Em.m.i Card inali La Puma e Fossati col Re ttor MaggJow.
342 giovinetti, nelle loro
belle divise, si cimentarono in una duplice essere anche un preludio al Congresso Inter-
gara, catechistica e liturgica, resa anche più nazionale a Cristo Re che si tiene quest'anno
interessante per la v:u·ictà dei concorrenti - nella stessa Capitale della Slovenia cd al pro-
alunni interni ed alunni esterni, artigiani e gramma di celebrazione del Centenario del-
studenti, Croati e Sloveru, - nonchè per la l'Opera di Don Bosco.
varietà delle lingue - latino, croato e sloveno
- in cui vennero interrogati.
LITUANIA - Kaunas. - Visite illustri.
La giuria ed il pubblico rimasero ammirati
della pietà e ùello studio dei piccoli concor- Nel mese di maggio la Casa Salesiana di
renti e furono larghi di applausi e di premi. Kaunas ha avuto l'onore di due visite ambite.
Il Congresso caterhistico-liturgico ha voluto S. E. iJ Nunzio Apostolico Mons. Antonino
- - Torino. - La salma dl O. Rwi lucla la tomba àl Valsallce per scender;: alla crlpta della B aslUca di M. Ausiliatrice.
203

2.3 Page 13

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Alessandria d'Egino. S. l!m.. IJ Card. Tlsserant nella sartoria dell'I,uhuto Don Bosco.
Arata prima cli lasciare definitivamente la Li-
tuania, essendo limitata la Nunziatura Aposto-
lica per gli Stati Baltici alla Lettoniacd all'Esto-
nia, si degnò cli portare la sua beneclizione ai Sa-
lesiani cd agli alunni di quel fiorente Oratorio.
S. E. era accompagnato dall'Incaricato d'Af-
f;µi della S. Sede presso la Lituania, Mons.
Burzio. Accolto da fervide dimostrazioni di
affetto, fra vibranti acclamazioni d'omag&rio al
Santo Paclrc, S. E. ebbe parole di plauso e di
incoraggiamento pei cari giovani e di felicita-
zione coi nostri Confratelli che vanno orga-
nizzando da circa quattro anni tutta l'Opera
Salesiana.
Il 20 maggio fu la volta del Ministro d'Italia
S. E. il Barone di Giw·a, accompagnato dal
Segretario della Nunziatura Mons. Abba.
Anche il Mini~tro venne accolto co1, entu-
siastiche manifestazioni e salutato in perfetto
italiano dai nostri Confratelli ai quali espresse
le sue congratulazioni per la realizzazione di
tante opere provvidenziali.
-
Alessandria d'Egluo. - S. Em. il Card. Tisserant fra g.li studenti dell'Istituto Don Bo~co.
- 204

2.4 Page 14

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Convegni di Decu-
rioni Salesiani nel-
l'Ispettoria Na-
poletana.
Chiudendo il Com·cgno
gene-raie dei Decurioni,
che si svol:se in Torino il
14 giugno dell'anno scorso,
il nostro Rettor Maggiore
affidò all'imponente assem-
blea l'invito di prepararsi
a celebrare il primo cen-
tenario dell'Opera salesi:ina
iniziata da San Giovanni
Bosco 1'8 dicembre del
18+1 colla lezione di cate-
chismo al giovanetto Bar-
tolomeo Carelli.
All'appello del sig. Don
Ricaldone risposero cor-
dialmente i Decurioni sa-
lesiani, dirigenti e rappre-
sentanti la famiglia dei
Cooperatori, nella ripresa
dei loro convcszni col pro-
gramma tracciuto dal Suc-
cessore <li Don Bosco.
Diamo il resoconto di
una prima serie di con-
vegni tenuti ncll'lspettoria
del :\\1ezwgaomo.
n primo ebbe luogo il
T8 aprile, a Napoli, nel-
l'Istituto Salesiano del Yo-
mero; il secondo, due gior-
ni dopo, nell' Istituto Sale-
siano di Caserta; un terzo,
il 26 aprile, a S. Severo,
nell'Istituto B. Yergine del
Soccorso; al quarto a Brin-
disi, il 28 aprile, nell'Isti-
tuto S. G. Bosco: il quinto,
il 2 maggio, nell'Istituto
S. G. Bosco <li Taranto;
un se1to a Bari, il 4 mag-
gio, nell'Istituto SS. Re-
dentore.
In tutti i convegni di-
retti dal nostro infatica-
bile Commendatore Don
Antonio Fasulo, e pre-
sieduti dall'bpcttore sa-
Ie ~iano Don Festini, si
svolse il seguente ordine
del giorno:
Conve11n1 .il l)ecurfoni Saleslani
LJall'aflo 111 bas10: Napoli - Cuscr1.1 - San Severo • TarQnlo - Dari.
205

2.5 Page 15

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I Decurioni Salesiani, all'approssimarsi del
Centenario dell'Opera provvidenziale iniziata
da S. Gio. Bosco, 1'8 dicembre 184-1, nella
sacrestia della chiesa di S. Francesco di Assisi
in Torino, con una lezione di catechismo al gio-
vanetto Bartolomeo Garelli, nei loro convegni:
I ) affermano la necessità del catechismo,
base della fede e della vita cristiana;
II) ricordano lo zelo illuminato, indefesso,
eroico esplicato da S. Giovanni Bosco nell'a-
postolato catechistico colla parola, cogli scritti
colle istituzioni;
IIJ) propongono:
a) di dedicarsi all'insegnamento del cate-
cnismo, sull'esempio, collo spirito, coi metodi
di S. Giovanni Bosco;
b) di promuovere fra i Cooperatori Sale-
siani la Crociata catechistica, raccomandando:
1) il catecnismo in famiglia, in chiesa,
negli oratori, nella scuola;
2) le opere e le istituzioni che hanno di
mira e favoriscono il catechi!'ID.o.
~ Al convegno interdiocesano di Napoli
portò il lustro della porpora l'Em.mo Cardi-
nale Arcivescovo Alessio Ascalesi.
Furono relatori dei tre temi posti all'o. d. g.:
S. E. Mons. Ferrandinn Vescovo Tit. di Leptis
Magna, delegato diocesano per l'insegnamento
catechistico nelle parrocchie, Don Tommaso
Chiappcllo e Don Domenico Panciatichi.
~ Al convegno di Caserta intervenne il
Vescovo, S. E. Mons. Gabriele Moriondo.
Riferirono sull'o. d. g. il can. Antonio Guer-
riero Direttore D iocesano dei Cooperatori;
il parroco Don Vitaliano Rossetti di Caserta
e il dott. Saverio Riccardelli, presidente della
Giunta Diocesana, allievo dell'Oratorio di To-
rino dei tempi di Don Bosco.
~ Nel convegno <li S. Severo il can. Mi-
cnelc D'Angelo portò l'adesione del Vescovo,
S. E. Mons. Oronzo Durante, impedito da
un'indisposiz1one di partecipare personalmente.
Furono relatori S. E. Mons. Giuseppe Di
Girolamo, Vescovo di Lucera; il parroco Don
Luigi Dc C.C..•;arc e l\\Ions. Felice Canelli, Di-
rettore Diocesano.
~ A Brindisi, con quelli Ji Lecce,il nuovo
bel Collegio Don Bo:;co accolse anche i De-
curioni delle diocesi salentine.
Intervenne l'Ecc.mo Arcivescovo Mons.
Tommaso Valcri. Furono relatori iJ Rettore
del Seminario, Don Daniele Cavaliere, il can.
Beniamino Planteda e Don Fasulo che salutò
e additò nella munifica fondatrice dell'Istituto,
donna Grazia Bal~amo, un insigne esempio di
cooperazione salesiana e catechistica.
~ Nel convegno di Taranto diedero il ben-
venuto all'Ecc.mo Arcivescovo Mons. Ferdi-
nando Bemardi e agli altri graditi ospiti, il
Direttore Diocesano Mons. Vito Maraglino
e l'Ispettore Don Festini. Furono relatori
l'Ecc.mo Vescovo di Castellaneta, Mons. Fran-
cesco Potenza, Don Filippo Bersani, Capp.
della R. Marina, e Mom. Alberico Semerano.
~ Al convegno <li Bari furono presenti e
parteciparono vivamente l'Ecc.mo Arcivescovo
Mons. Marcello Mimmi, il Vescovo di Ruvo
e Bitonto, S. E. Mons. Andrea Taccone e il
Vescovo di Molfetta, S. E. Mons. Achille SaJ-
vucci, il quale illustrò il primo tema. Relatori
del secondo e terzo tema furono Mons. Dome-
nico Zambclla e il rev. Prof. Pietro Manori.
Prima dell'inizio dei lavori, lesse il rewconto
del convegno precedente e disse parole di rin-
graziamento il Direttore Diocesano, Mons.
Vito Vendemmia. S. E. Mons. Tacconi fece
voti che dalle file dei Cooperatori salesiani
escano numerosi e buoni catechisti. Il Prof.
Nello Palmieri della R. Università, raccomandò
l'istruzione religiosa non solo ai fanciulli ma
anche ai giovani e agli studenti delle scuole
medie e superiori.
Le dotte autorevoli relazioni degli Ecc.mi
Vescovi; la partecipazione di rappresentanze
di Cooperatori, di ex-allievi, di Cooperatrici e
zelatrici; le numerose e calde ade<:ioni dell'E-
piscopato, di Decurioni e Parroci e.li tutte le
diocesi del Mezzogiorno, hanno <lato a questa
prima serie di convegni vasta risonanza ri-
chiamando e risvegliando, nel nome di San
Giovanni Bosco, il problema capitale del cate-
chismo e dell'istruzione religiosa.
L 'Em.mo Card. Ascalesi, gli Ecc.mi Arci-
vescovi e Vescovi che li banno presieduti e
coronati colla loro parola hanno reso plau,o
all'iniziativa del Rcttor Maggiore che in pre-
parazione alle feste centenarie dell'Opera sa-
lesiana ha bandito la crociata catechistica e
l'hanno incoraggiata e benedetta di gran cuore.
Questa cordiale adesione e sentimenti c·i
devoto omaggio furono espressi, con tele-
grammi, aJ Santo Padre Pio XII e al nostro
Rettor Maggiore comunicando voti e ch:e-
dendo benedizione.
Le raccomandazioni e le proposte fatte nei
vari convegni riassunse felicemente l'Arcive-
scovo Mons. Mimmi il quale, chiudendo quello
di Bari, assegnò tre compiti ai Cooperatori
nella Crociata catechistica indetta dal Suc-
cessore di S. G. Bosco:
1) farsi catechi::zandi studiando sempre più le
verità della fede.
2) farsi catechisti insegnandole agli altri;
3) farsi catechismi viventi mettendole in pratica.
206

2.6 Page 16

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Ad onore della Beata Mazzarello.
ITALI\\
La città di Acqui ha festeggiato la sua prima
diocesana elevata agli onori degli altari, <l.a1
18 al z1 aprile, con un triduo ..olenne predicato
nella bella chiesa d, S. Spirito, annessa all'o-
monimo Istituto delle Figlie di Mana Ausi-
liatrice, artisticamente illuminata da migliai.1
di lamp.idine. Sul pergamo i-i susseguirono i
R<:v.mi Can Prof. G. Rapetti, Arciprete di
Cas.~inc; Prof. O. V. F Gihirdi, e Prof. D. E.
\\iìott,, , quali, con chiara cd 1:ffic:1.cc parola,
presentarono sotto diversi aspètti l'umile e
grande figura della Ilt:ata. In tutti , tre g,omi
la chiesa fu co,tantcmemc grem,m di fodcli.
Si cclcbmrono hcn 45 ~ante \\fosse e si clistribul
un gr:m numcro di Comunu ni. Solcnnissima
la fc..~ta chiu ura dcl 21 aprile, in cui, fin
dalle prime ore del mattino, una folla ecce-
zionale assistette alle varie funzioni. Alle 7
tenne il primn fervor•no il Can. G. Canonero;
alle 8, alla Messa per la gioventù, parlò il
Prof. D. E. \\"iotti. C:mtò la :\\lessa solenne il
\\"icario Gcn. Mons. La.117.aH:cchia, in rapprc.~n-
tanza tli S. E. Mons. Ve.'l<:ovo, che, impeuito
da moth; di salute, v, partecipò con lo spirito
e col cuore. Inten·cnnero tutte le autorità cit-
tadine: il Podestà Cnv. Uff. Moro, il Vice Po-
destà sig. Pozzi, il Segretario politico Col. De
:\\1arch, e il Col. del Re~g. d' \\rtiglieria Comm
Trabucchi. La « Schola Cnntorum » dell'Isti-
tuto S. Spirito diretta dal l\\1° Morrone e ac-
compagn:ita dai 1\\1.ì Amoretti, Gazzaniga,
Bre;,;1,0 e dal Prof. Don Bcnz1, eseguì la lvk'Ssa
a 2 voci del Ravanello.
Nel pomcngg10, alle 13,30 si ebbe una pnma
fum;ione per i 400 chierichetti della Diocesi,
già allunati in città per il loro convegno. Parlò
loro della Beata il nuovo pre• ule S. E. Rev.ma
Mom. Bcccaro. Alle 15 seguì un'altra funzione
per tutti i neo-comunicandi, ai quali rivol:;c
un appropriato dii-corsetto il Can. Farina. :\\Ile
17 poi, presenti ancora tutte le autorità reli-
giose, civili e militari, dopo il canto dei Vct;pri,
tenne il panegirico il Can. R.apetti, ed impartl
la Benedizione Eucaristica S. E. l\\lons. Bcc-
caro. Un'ultima sin~olare funzione si svolse
alle 20,30 per i soldati del locale Reggimento
d'Artiglieria, i quali vennero anch'essi a ren-
dere omaggio alla novella Beata, e ad udire
la parola di Don Lconcint.
Fino a t.1rda ora continuò la folla dei fedeli;
mcnlrc sulla città e sui dintorni s'irradiava la
luce della cupola d, S. Spìn10, splcnilid.J.mcnte
illuminata, {JUale i;iinbolo delle particolari e
abbnnd:mti bcn('crz·on"i c.-he la Beata - per
u:sare l'.:sprc:-;s1onc ili S. K Mons. Vèbcovo -
e otterrà dal Signore a quanti sono congiunti
a Lei non solamente per la comunione dei
Santi, ma anche per la comunione della dio-
e<:sana patria ,.
Ad Alassio, nell'artistica chiesa del Collegio
Salesiano splendidamente addobbata cd illu-
minata, predicò il triduo P. Lorenzo Regatticri
e decorò le funzioni S E. l\\Ion:.. Guerra, Ar-
civescovo salesiano, che tlistribul lo Comunione
generale, assistette pontificalmente alla .\\k"SSa
solenne cantata d.J.1 Prevosto i\\.lons. Podestà
e chiuse la festa colla benedizione eucaristica.
Straordinario il concorso del p ipolo e nu-
mcros1~ime le sante Comunioni. La gio,·entù
intc1 venne in massa.
Ad Asti la bontà di S. E. .\\lons. Yescovo
e la p1eta ,lei venerando Capitolo hanno offerto
la magnifica Canedralc per onorare la Beata
l\\Iaria .\\Iazzarello. All'altar maggiore !ip1cca-
vano in un trionfo di luci le tele portate da
Roma dopo la Beatificazione.
S. E .•\\fon:.. Umberto Ros."i in:mgw-ò il
tricluo, il giorno ùell'.\\,:ccnsionc, con wlenni
funzioni pontificali ed assisLetlc ogni sera alla
predicazione, coronata da ottime c:sccuzioni
delle scuole di canto degli l stilUli delle Figlie
di Maria Ausiliatrice. l I concor..o dei fedeli
asr.unse proporzioni imponenti, il giorno della
fe:;ta, al solennissimo Pontificale cd alla fun-
zione pomeridiana in cui S. E. l\\fons. Vescovo
di"-SC il panegirico della Beata cd impartl pon-
tificalmt:nte l'eucaristica benedizione. La scuola
di canto del Seminario, sotto la direzione im-
parcggi:1bile del \\1° Can. Nebbia, svolse ma-
gistmlmcnte il programma mw.,cale, e l.l Danda
dell'Oratorio Salesiano« Don Bosco" rallegrò
ogni sera il pubblico con scelti concerti nella
piazza del Duomo.
A Bova predicò il triduo il Direttore del•
l'Istituto Salesiano di So,·erato D. Tedeschi.
Il giorno della festa, 14 maggio, intcn·cnnc
pure S. E. Rev.ma Mons. Enrico Montnlbetti,
Are. di Reggio Calabria, che celebrò il Ponti-
ficale e disse le lodi ùdla Be,ua.
Le due scuole di canto dei Salesiani e delle
Figlie di Maria Ausiliatrice si divisero il pro-
grnmm:1 musicale.
La processione finale ad onore di Maria
Ausiliatrice e della Bt.'.lta fu un trionfo.
A Catania i festeggiamenti hanno assunto
straordinaria imponenza nel1';1mpio e magni-
fico Duomo, sfarzosamente addobbato e illu-
- - minato, ove spiccavano sull'altar maggiore e

2.7 Page 17

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sulla porta d'ingresso due grandi quadri della
Beata, del pittore Barone.
In tutti i giorni del triduo e a tutte le fun-
7.Ìoni hanno partecipato vere moltitudini di
fedeli d'ogni condizione, accorsi non solo ad
ascoltare la parola dei sacri oratori, ma anche
per accostarsi devotamente alla l\\/[ensa Euca-
ristica. Tanta affluenza di popolo ha fatto
pensare alle tradizionali feste di S. Agata.
Funzioni speciali vennero riservate alle masse
giovanili dei vari Istituti ed Organizzazioni
che vollero onorare la fedele collaboratrice di
S. G. Bosco nell'opera educativa della gio-
ventù femminile; migliaia di padri e madri
di famiglia s'indugiarono ad invocare la va-
lida protezione della Beata sui loro figliuoli.
Iniziò il triduo di predicazione S. E. Rev.ma
Mons. Enrico :VIontalbctti, Arcivescovo di
Reggio Calabria; lo prosegui il nostro D. Di
Francesco; e, iJ giorno della festa, disse il pa-
negirico S. E. Rev.ma Mons. Giovanni Ja-
cono, Vescovo di Caltanissetta. L'Ecc.mo Ar-
civescovo Mons. Carmelo Patanè tenne il so-
lenne pontificale ed impartì la Benedizione
Eucaristica, assistito dal Rev.mo Capitolo della
Cattedrale e dai chierici del Seminario Arci-
vescovile.
Il programma musicale fu diviso tra le
Scholae Cru1tormn degli Istituti Salesiani di
Catania, S. Gregorio e Pcdara, ed il Collegio
Femminile Maria Ausiliatrice. Durante le feste
le ex-all:eve delle F. M. A. s'.adoperarono a
distribuire largamente medaglie, immagint e
parecchie migliaia di opuscoli con un riuscito
profilo biografico della Beata.
A Cavoretto lo zelo del Vicario teol. Priotti
ha saputo suscitare la corrispondenza entu-
siasta di tutta la popolazione- nel rendem omag-
gio alla nuova Beata. Predicò il triduo Don
Vismara e tenne speciali fervorini ai fanciulli
Don Roccia. li giorno della festa (u una Pasqua
di sante Comunioni. Alle funzioni solenni le
allieve missionarie della Casa «Madre Maz-
zarello >> di Borgo S. Paolo eseguirono scelta
musica liturgica. Dopo i Vespri si snodò un
corteo imponente per le vie principali can-
tando le lodi della Beata con accompagnamento
della banda locale. Chiuse la bella giornata
l'Eucaristica benedizione.
A Chiesina Uzzanese (Pistoia) predicò P.
Ceccardo P~ovincialc dei Cappuccini di Lucca,
che disse pure il panegirico al pontificale di S.
E. R.ma il Vescovo Diocesano Mons. Simonetti.
A Collesalvetti predicò il triduo Mons.
Braccini che attrasse folle di fedeli alla Mensa
Eucaristica nella vasta chiesa parrocchiale. Le
solenni funzioni della festa furono coronate
da una spontanea dimostrazione popolare.
Tutto il paese, con a capo il Commissario Pre-
fettizio e il Segretario del Fascio, mosse in
corteo all'Istituto delle Figlie di Maria Ausi-
liatrice a rendere omaggio alle benemerite
- - Nina Monferra<o. • l,.e ReUquie della Beata Mazzarello portate In trionfo al Santuario di Maria Ausll1au-Jce.
208

2.8 Page 18

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Suore. A notte il paese sfoggiò una splendida
illuminazione cd il Corpo filarmonico svolse
un ottimo concerto.
A Foglizzo predicò il nostro Don l\\lcne-
ghini. Decorò la festa S. Ecc. l\\Ions. Ernesto
Coppo, Yescovo :\\lil>lòionario Salei,iano, che
distribul anche le Prime Comunioni. La Scl,olti
Ctmtomm della parrocchia, in unione coi gio-
vanetti cantori dell'Oratorio, ha eseguito magi-
stralmente In .lfissa Po11.tificalis del Perosi.
L'apoteosi della no\\'ella Beata si ebbe nel
pomeriggio colla solenne processione benigna-
mente autorizzata dalla Curia di Ivrea, che,
percorso tutto il paese, sfociò nel cortile ciel-
l'Istituto Salesiano per la Benedizione Eucari-
stica infervorata dalla parola di Mons. Coppo.
Alla sera, nel cortile dell'I stituto, u n con-
ceno bandistico, illuminazione e preghiere re-
citate in coro dalla popolazione che venne poi
congedata da un'altra allocuzione del Yesco,·o
Missionario.
.\\ Montecatini Terme predicò il triduo
dal 14 al 16 nella Chiesa Prepositurale il Re,·.
D. Cclii e v1 assistette S. E. Rcv.ma ~Ions.
Egidio Lari, Arcivescovo di Tiro, Nunzio
Apostolico in Bolivia. [I giorno della festa, pon-
tificò S. E. Rev.ma ) lons. Angelo Simonetti,
Yescovo di Pescia, e tenne il panegirico S. E.
Mons. Lari. Si distribu irono pili di m ille Co-
munioni. La chie..,;a fu gremita in modo ecce-
zionale a tutte le funzioni, e la si dovette te-
nere aperta fino alle 23.
N in a Monfuraco. Il qwuito d ,:Ua Bcac• M>lz:zarcUo
dlplalo da una Figlia di Maria Auslllauice.
A Nizza Monferrato. - La cit tà che ospitò
la J\\fadre negli ultimi tre anni di sua vita e
ne custodi gelosamente la salma fino alla v:-
gilia della Deatificazionc, fu compensata del
sacrificio col dono tli due insigni Reliquie
portate pen.onalmentc da Torino dalle ;\\l a-
dri del Coru.ig)io Gcnernlizio, nel pomcrig-
~io del 10 maggio u. se., in un'artistica pre-
ziosa urna dorata. L 'accoglien1.a fu un'apoteosi.
l"n corteo di automobili mosse incontro
alle macchine provenienti da Torino e le
scortò fino alla piazza della stazione ov'c-
r.,no com·enutc tutte le autorità religiose, ci-
vili e politiche colle associazioni e rappresen-
tanze ufficiali e falangi di giovinezze degli
Oratori maschile e femminile e delle altre fa-
miglie religiose. li Vicario Generale della D10-
c~i di Acqui \\fons. Lanzavecchia, io rappre-
l>entanza di )fons. Yescovo impedito da mo-
tl\\"I di salute, ric-evettc l'urna preziosa frn l'in-
tensa commozione della folla e, reggendola de-
votamente, salì col Vicario di Nizza e il Diret-
tore della Casa S11lcsiana su un 'automobile
aperta ed infiorata, dietro la quale si schiera-
ron o immediatamente il Clero, i l Podestà, le
autorità e gerarchie auomo al Gonfalone co-
munale pcl corteo trionfale. La p ioggia, che
aveva diluviato fino a pochi minuti prima del-
l'arrivo, fu vin1a ùai raggi del sole che squagliò
in un attimo b nuvolaglia. Sicchè il corteo si
potè snodare in tutta la sua imponenza, per
le de cittadine, al suono della Banda ci\\'ica
che accompagnava il canto dell' Inno della
Beata sulla stessa melodia dello storico , Giù
dai colli , che <..-ullò la salma di Don Bosco da
\\',tlsalice a \\'alùocco nella memoranda rrasla-
zione del 9 giugno 1929. Giunto alla chiesa
dell'Istituto che fu la Casa-madre per ses-
sant'anni dal 18;9 al 1929, Mons. L:mzavecchin
Jeposc le Reliquie sull':Lltarc <leùicato alla
Beata e ne benedisse il quad ro dipinto con
fine senso d'arte da una figlia di .\\!aria Ausi-
liatrice. P rese qumdi la parola il predicatore
del triùuo Don Fa,'ini per congratularsi colla
città di Nizza <li quel trionfo di devozione cd
auspicarle il valido patrocinio della Beata
?\\ladre. I mpartita da ::\\Ions. Yicario la bene-
- - dizione eucaristica, la folla continuò a sfilare
209

2.9 Page 19

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all'alta.re delle Reliquie in fervida preghiera sione Cardinalizia per I'A. C. I., volle che i
fino a sera.
festeggiamenti in onore delta Beata Mazza-
Nei giomi del triduo si succedettero alle rello si svolgessero con la massima pompa
funzioni principali i Parroci della città infer- nella Cattedrale; ed il venerando Capitolo fu
vorando i fedeli con pateme allocuzioni. La ben lieto di assecondare lo zelante Pastore.
sera della vigilia, Suore ed educande accolsero Un Comitato eletto fra le Dame Patronesse
a festa il Rettor Maggiore che era accompa- della città e tra le Signore più influenti, sotto
gnato dall'Economo Generale Dott. D on Fe- la direzione del Dir~ttore dei Cooperatori
ll!le Giraudi, e S. E. Mons. Tavella, Arci- Mons. Emilio Pallavicino, curò la propaganda
\\\\!scovo di Salta (Argentina) che chiuse le in tutti i rioni della città, sicchè l'affluenza al
funzioni con la trina eucaristica benedizione. triduo cd alla festa del 14 maggio raggiunse
Il 14 maggio vide accorrere folle di devoti un'imponenza straordinaria.
d:ù paesi tlella diocesi in cui fioriscono Opere Ogni mattina, funzione speciale per gli
delle Figlie d1 Maria Ausiliatrice, e l'affluenza Istituti cittadini; alla sc!ra, discorso di S. E.
ai santi Sacramenti diede fin dall'a.lb1 l'im- Mons. Gardini, Vescovo di Bertinoro, al po-
pressione d'una nuova Pasqua. Alle 7 celebrò polo, ·che, sospese le fwlzioni mariane in
il sig. Don Ricaldone ed alle 8 S. E. Mons. tutte le parrocchie, vi accorse in massa.
Tavella, che assistette poi pontificalmente alla Nei giorni del Triduo celebrarono S. Ecc.
Messa r.olenne cantata dal Vicario Generale Mons. Com, il quale rivolse un paterno fer-
Mons. Lanzavecchia. Presenti, in posti tlistinti, vorino alle alunne del Convitto delle Figlie
le autorità cittadine col gonfalone, personalità di Maria Ausiliatrice ed agli alunni del Col-
e rappresentanze. Nel panegirico l'Oratore legio Salesiano e degli altri Istituti presenti;
presentò la Beata nella luce di S. Giovanni S. Ecc. Mons. Gardini, che parlò a tutte le
Bosco, traendo auspici di benedizioni per la Associazioni femminili; e Mons. Pallavicino.
città prediletta. Le allieve dell'Istituto esegui- S. Ecc. Mons. Vescovo diocesano assistette
rono musica di Palestrina e sacri mottetti di anche a tutte le funzioni serali, attorniato dai
mirabile effetto. Dopo i Vespri solenni, ap- Canonici e dal Clero della città.
parve all'altare il Rettor Maggiore per dire Il mattino della festa celebrò la Messa della
ai Niccsi tutta la sua gioia e scolpire nel loro Comunione generale S. E. Mons. Dante l\\'lu-
cuore gli esempi più fulgidi delle virtù delta nerati, salesiano, Vc::covo di Volterra. T enn.:
Beata. Impartita la benedizione Eucaristica, Pontificale con Omelia S. Ecc. Mons. E\\'asio
mentre i fedeli passavano al bacio delle Re- Colli assistito dagli altri Ecc. Vescovi.
J"quie, la banda cittadina e quella.della Scuola Alla solennità del rito corrispose il pro-
Agricola Salesiana di Cauelli si alternarono a gramma musicale curato dal M° Furlotti del
dar concerto e, alle prime ombre, si accese la Regio Conservatorio, cd eseguito dalla can-
graziosa illuminazione che durò fino a notte toria del Seminario.
alta. La giornata si chiuse all'Oratorio Salesiano Le feste si ch.iu·,ero coi Vespri Pontificali,
« S. Antonio l> con una splendida serata cli gala. panegiricQ detto da S. Ecc. Mons. Gardin;,
A Novara dall'u al 14 maggio il nostro
santu'.lrio di Maria Ausiliatrice si è gremito
e la Benedizione Eucaristica impartita ùa
S. E. Mons. Colli.
a tutte le funzioni in onore della Be-.ita.
A Pescia (Pistoia), il triduo si tenne dal
Predicò il triduo il Can. Cremona. Il Rettore 21 al 23 aprile nell'antica chiesa ili S. Michele,
D. Antoniazzi e il Direttore dell'Istituto Sa- annessa all'omonimo R. Conservatorio, da
lesiano D. Cavasin celebrarono le funzioni spe- pochi mesi affidato alle Figlie di Maria Ausi-
ciali per le Congregazioni religiose e la gio- liatrice. Decorò le funzioni il Vescovo dioce-
ventù. Vi parteciparono ben 2 T Istituti religiosi sano S. E. Mons. Simonctti, pi;:escnti auto.rità
femminili della città e falangi di alunni e di e clero, rappresentanze di Istituti Religiosi e
alunne delle scuole pubbliche e private. Il
giorno della festa, intervenne anche S. E.
l\\rlons. Castelli, Vescovo diocesano, che disse
le lodi della Beata. La giornata si chiuse con
un'accademia nel cortile dell'Istituto delle
folla di popolo.
A S. Agata di Militello (Messina) predicò
il triduo solenne P. Lodovico da Fossombrone
dei Cappuccini.
Figlie di Maria Ausiliatrice, discorso del dott.
R. Fiun.'.lgatli e concerto della banda salesiana.
A Sondrio, la celebrazione fu preceduta
dalla consacrazione dell'altare di Maria SS.
A Parma S. Ecc. l\\Ions. Evasio Colli, Ve- Au~iliatrice nella chiesa di S. Rocco, annessa
- - scovo Diocesano e Segretario della Commis-
210
all'Istituto Salesiano.

2.10 Page 20

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S. E. Mons. A. l\\Incchi, Vescovo diocMano,
in Visita Pastorale, celebrb ln S. l\\fossa della
Comunione generale e pre~entò agli alunni
salesiani, alle associazioni giovanili parrocchiali
ed ai fedeli la B. :\\lazzarello nella luce della
SS. Eucaristia.
L'Arciprete '.\\lons. G. Tirinzoni cantò la
1\\1essa solenn:: con l'assistcnr.a pontificale cli
S. E. Mons. !\\lacchi e cli S. E. 1\\fons. Silvestri,
Vescovo Missionario, cd il nostro D. Vignato
tenne il panegirico della Bèata.
Il programma mu.ciicalc fu eseguito dnlle
scuole di canto della Collegiata e dcli' Istituto
Salesiano.
A Taranto, i festeggiamenti ebbero degno
splendore nella Cattedrale dal 9 al 12 marzo.
Tenne solenne pontificale S. E. Rev.ma l'Ar-
civescovo Mons. Ferdinando Bemardi e disse
il panegirico il Prof. D. Cesare Aracri.
A Treviglio, nella chiesa prepositurale di
S. ì\\lartino, predicb S. E. Rev.ma :'lfons. Oli-
vares, Vc..-,co\\'o d1 Sutri e Kepi. Il triduo s'i-
niziò con l'omaggio alla Beata <li 400 prime
Comunioni, e proseguì con appoi1itc funzioni
per i vari Collegi maschili e femminili della
c·ttà. Si eh use con la l\\Jcs.<;;1 prelatizia del
Prevosto Mons. E. Bignamini, cd il solenne
pontificale con omelia di S. E. Mons. Olivares,
diffusa da sci potenti altoparlanti, distribuiti
neUe varie navate del tempio, per l'eccezio-
nale afiluemo:a di feùelì.
Durante il triduo svolse il programma mu-
sicale la Sclwla Cm1torum dcll'htituto Sale-
siano e nel giorno <ldla festa la Sc/10/a Cw,tomm
« G. B. Cattaneo •.
A Torino. Tutte le Case delle Figlie cli
Maria Ausiliatrice in Torino hanno celebrato
col ma,;simo fervore la festa dclln Beata Maria
Domenica l\\fanarello nei giorni pii1 prossimi
alla data del suo gloriot.o transito al Ciclo. Ri-
le~;amo la straordinaria solennità dell'omaggio
di devozione n:so dalla Casa ~li--sionaria
:\\!aria :Vlaz7.arcllo I in Borgo S,1n Paolo, e
dalla Car-a :\\Lu.Ire "Maria Am.iliatrice » in
Vnldocco. Atl ambedue hanno partecipato il
Rettor Maggiore coi Superiori del C-ipitolo e
le Superiore <lei Consiglio Generalizio.
La Casa ,'1issiu11ario jllcma /1/a:zarl'lltJ 11
inaugurò 1 ciclo ùei festeggiamenti il 3 maggio
colla b enedizione cli due artistiche cappelle ad
onore di S. Gio,'anni Bosco e della Beata, im-
partita dal sìg. Don Ricaldone. Nel corso del
triduo, pn:di{.-ato da D. Castano e <l.u D. Zer-
bino, si sucC\\:sscro a celebrare i Rcv.mi sigg.
D. Girau<li, D. Tirone e D. Candeh1 <lei Capi-
tolo Superiore. Il giorno della festa cel\\:brò la
Messa della Comunione Generale il Rcttor
Maggiore. Segui il sig. D. Seri/: per le Ora-
toriane e il sig. D. Ziggiotti alla Messa can-
tata. La giornata si chiuse coi Vespri solenni,
panegirico, benedizione eucaristie., bacio della
Reliquia. La buona popolazione di Borgo San
Paolo partecipò con rutto l'cntu..,;iamo.
La Casa-madre «"J\\,laria At1siliatricr: » co-
minciò iI 17 maggio con la benedizione del-
1'altare della Bt.-ata impartita <lai Rettor Mag-
giore. Predicarono il triduo D. Calvi, D. Luzi
e D Zerbino. Alle Messe di Comunità si suc-
cedettero i Rcv.mi Sigg. D. Tirone, D. Zig-
giotti e D. Candela. Il giorno della fc:;ta, dopo
I.a Mt.~sa della Comunione generale celebrata
dnl Rettor Maggiore, cantò l\\lcs."3 solenne
l'Economo Generale D. Girnudi. Chiuse la
giornata S. E. Mons. Pittini, Arcivescovo di
Santo Domingo, coi Vespri Pontificali, pane-
girico della Beata e benedizione eucaristica.
Chiesa aifollatis:.ima, concorso edificante ai
santi Sacramenti. Graziosa l'illwninazione del-
l'Istiruto e perfette le esecuzioni mu~icali.
A Trino Vercellese decorò le funzioni
S. E. l\\Ions. G. Gionali, Vescovo titolare cli
Eu<lossia<lc.
A Varazze, onorata dalla prc!'-enza del Po-
destà e delle altre Autorità cittadine, la fosta,
preparata da un triduo di preparazione nella
ehfosa annessa all'Istituto S. Caterina» delle
Figlie di Maria Ausiliatrice, attrasse una folla
d1 fedeli.
Cantò la l\\Jcssa solenne ~Jons. Pre,o.<;to e
tenne il panegirico Don Nova..,io. Chiuse la
giornata il concerto della banda ~ C,trùinal
Cagliero •·
EGITTO
Ad Alessandria d'Egitto, predicò il triduo
nella nostra chiesa di S. Giovanni Bosco Don
Gnolfo e celebrarono per le Comunioni ge-
nerali il Parroco di S. CJterin;i P. Mam.ucto
Cecconi e S. E. :\\Ion:i. R1ccnchc, Vicario
Patriarcale ~iro-cattolico.
Tenne solenne pontifìcnle S. E. Monsignor
Igino Nuti, Vicario Apostolico d'Ei::itto, all..t
presenza del Console Generale Comm. Silvio
Camcrani, del Console-giudici: \\w. Cav.
"Cff. Vincenzo Biondi, dei Vice Consoli Cav.
:\\Iatacot•a e Cav. Bolla; del Segretario ili Zona,
dott. Comm. Tito Rufini, di S. E. il barone
Vincenzo Falqui-Cao, del Comm. Francese<)
Pomi, dell'insigne benefattrice s ignora Fanny
ve<l. Lamanna e <li molte alcre illustri perso11a-
- - lità. Disse il panegirico della Beato il P. Raf-
2U

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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faele Sante O. F. M. Splendide le ese-
cuzioni musicali della Scuola delle Fi-
glie di M. A. diretta dal Mae-
stro Cav. Uff. Cordone e dell'Istituto
Salesiano diretta dal ì\\I0 . Accad. I
festeggiamenti si chiusero nel pome-
riggio nel salone-teatro alla presenza
di tutte le Autorità, con discorso
ufficiale di D. Rcgis ed una riusci-
tissima accademia.
Torin o. • L'Em .m o Card. L a P u m a fra le s u perior e del Con siglio
Genetal lzlo delle Figlie di Maria Auslllatrlce aJJ'omaggio offer-
1ogll nella Ca,ra Madre.
NB. - Co11limvmo a giungerci giornali
e periodici con ampie relazioni di feste od
onore dello B. Mozzare/lo. Ovunque è ,ma
Coso salesiano o delle Figlie di .ì1oria Au-
sìliatrice è una gara di sacre frmzìoni e
di solenni cerimonie decorate dalla presenza
di Em.mi Principi di Santa Chiesa, di
Ecc.mi Vesco,,; e di autore1,•oli personalità.
Ci è materialmente impossibile far posto a
ti;tU. Perciò ri limitiamo a qualche rapido
cenno di quelle di mi ci pen.•iene croriaca
succinto direttamente dall'Italia o dalle
altre nozioni che non hanno ancora l'edi-
zione del Bollettino nella loro lillgua.
L'OPERA DEL PAPA PER LA PACE
Ricevendo gli auguri dei Cardinali nel suo giorno
onomastico, 2 giugno u. s., il Santo Padre ha con-
fidato al Sacro Collegio le sollecite inizintive prese
personalmente presso i Governi più interessati per
esortarli a dissipare l'incubo della guerra e ad assi-
curare ai popoli una pace dignitosa e duratura.
Riportiamo i tratti più salienti del discorso del
Santo Padre invitando tutti i Coope~atori a molti-
plicare le preghiere perchè le paterne iniziative non
vengano frustrate.
Accolto con gratitudine l'augurio degli Em.mi
Porporati, Sun Santità Pio XII ha cosi proseguito:
«Il vostro augurio si rive,·sa dal!'animo Nostro
sopra la Chiesa, Sposa del Redentore e Madre
nostra, e sopra il mondo, a cui 'è.'a tutta la
Nostra sollecitudine e il Nostro pensiero nel-
l'ora presente; ora, che volge satura, in pitl di
nn lato, di fermenti che iniziano o compiono
eventi, dei. cui termi11i estremi 1um è acume di
prudenza che valga a dire se condm•raww a
costru-;:ione o a disfacimmto.
L'incessante preghiera della Chiesa.
»Non figlia del 111011do, 1110 pure nel mondo
è la Chiesa, e in esso vive e da esso trae i moi
-figli, sempre partecipe delle vicende liete e tristi
2 12
del mondo; in mezzo al quale soffre, combatte
e prega, come pregava, nei S1lOÌ primi tempi,
insieme col grande Apostolo Paolo, e faceva
" suppliche, wazioni, voti, rùigraziamenti, peT
tutti gli 1wmi11i; per i re e per tutti i costit1titi
in posto sublime, ut quietam et tranquillam
vitam agamus con tutta pietà e onestà; poichè
q11esto è benfatto e grato 11el ccspetto del Sal-
vatore Dio nostro, qui omnes bomines vult
salvos fieri et ad agnitionem vcritatis venire"
(I Tim., 2, 1-4). Che altro è questo se non la
preghiera per la pace fra i popoli, che la Chiesa,
fin dal'aurora del Cristia11es1.'1110, innalzava a
quel Dio, il quale vuole che tutti gli uomini si
salvino e arrivino al coTJoscimento della verità ?
Difficoltà, incomprensioni e contrasti.
i> Ma, per la via dei fatti che incontra e at-
traverso la loro realtà, il cammino della Chiesa
di Cristo è divenuto più che i11 altri tempi dif-
ficile e arduo. In mezzo a un mondo di contrasti
e di scissioni, di conflitti di sentimenti e d'in-
teressi, di esalta,,--io11i di idee e di ambizùn,i
altere, di timori e di audacia, in mezzo a una
umanità la quale sembra quasi non saper ancora

3.2 Page 22

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d finire nè ,-isolvere se debba riconoscere e affi- dell'a11zidctto passo, circa i sentimenti e le in-
dare il primato dell'a::ione e la decisio11e dell.e ten::ioni di influenti Uomini di Stato, a C1Ji ne
proprie sorti all'affilatura della spada o al no- siamo vivamente riconoscenti, Ci. sollevarono a
bile impero del diritto, alla ragione o alla forza; quale/te maggior speram:a che le co11sidf'razi·o11i
riesce a/7a Sposa di Cristo ancor pitì malagevole di nobile umanità, la coscienza della inevitabile
e conteso l'assicurare alle sue concezùmi ed esor- responsabilità dùl.ll11Zi tt n,·o e dinanzi alla
tazioni, ch<' scaturiscono dalla sua religiosa mis- ston·a, il retto giudizio dei veri inttressi dti loro
sione e nel loro flu.sso coi11cido110 col vero be11e popoli ahbia110 bastevole vigore e peso da in-
dei singoli popoli e della intera comunan:::a durre i Governi, negli sforzi per il conseguinunto
1tmana, quell'auspicato ascolto e quell'intima di una pace stahil.e che salvi la libertà e l'ollorc
prontezza di accoglimmto, senza la q11ale la delle Na.."1011i, a pen.siel"i e ad opere che valgano
Stta parola rimarrebbe ima vox clamantis in ad attentJare, ridurre o vincere gli ostacoli reali
deserto. D'altra parte non sarebbe conciliabile e p.ricologici, i q"ali s'interpongono a una sin-
coi sacri doveri del Nostro apostolico ministero, cera e sicura intesa. Circostanza questa, che Ci
se esteriori impedimenti o il timore di fa/se inter- ha lasciala aperta la i1ia a nuove soll.ecitudiui
prcla~oni o misco110.vcime11ti delle Nostre i11tm- e a nuo-.;e premure.
zioni e d,1i Nostri scopi, tutti volli al bene, Ci
rattenessero dall'esercitare quel salutare officio
La fiducia in Dio.
di pace che è proprio della Chiesa. La qual.e,
»J\\la le sorti e la felicità dei popoli stanno
se non pemo a ltlsciarsi adescare e avvincere nelle mani di " quello lmperador che lassù re-
da particolari interessi, ad immischiarsi, non gna ", il quale è Padre dei lumi, e fonte di ogni
1ichiesta, nelle competizioni territo,iali fra gli perfetto bene 111:ll'ttttiverso. Al pari della feliatà
Stati o a venir trascinata mtro gl'intricati con- e delle sqrti dei popoli tiene nelle me mani anche
flitti chefacilmente ne derivm,o, non puè tntta- i cuori degli uomini: in qttal1mq11e parte vorrà,
via, in momenti di pitì grave pericolo per la li inclinerà. Egli sa allargare, restringere, fer-
pace e di più ardenti passioni per la contesa, mare o dirigere la loro volontà se-11za mutarne
rinunziare a proferire t1lla sua parola matema la natura. Nell'opera dell'1101110 tutto è debole
J
e, richiedendolo il caso, ad offrire i moi materni come l'uomo; tìnu·di sono i suoi pensieri, incerte
servigi, affine di an·estare il minaccioso uso della le Stte provvidenze, rigidi i suoi mezzi, vacillanti
forza e le me incalcolabili conseguenze materiali, i sitoi passi, b11io il sno termi1te. Nell'opera di
spi.rituali e morali.
Dio tutto è forte come Liti: il suo consiglio non
conosce dubbi; la ma potenza si diletta e quasi
La politica del Papa della pace. scher::ando si ricrea nel governo del mondo; le
1• Da questo spirito di pace e di gi11,stizia ani-
mati 11ell'i11timo del Nostro cuore di Padre Co-
tmme, credemmo, dopo matura considerazione,
opportuno, in 1111'0-ra che appariva particolar-
m.mte grave nella vita dei popoli, sul principio
dello scorso mese di A-faggio, di. far co,wscere
ad alcuni Uomini di Stato di grandi Na::rìoni
europee le preoccupazioni che la siluazio11e· delle
sue deli::::i.e sotto in mezzo ai figli degli uomini,
ma nulla a Lui resiste; anche gli ostacoli ne/1,e
St1,e ma11i sono mezzi a plasmare le cose e gli
eventi, a volgere le 111e11ti e i liberi voleri umani
agli altissimi fini della sua misericordia e della
Stia gimtizia, le due stelle dell'1miversal.e mo
i,11pero. J,i Lui è riposta la Nostra più ferma
speranza».
cose in quel momento Ci inspirava e il timore
che i dissidi intema:rio11ali non si inaspri.;sero
al punto da dPgmertlre in co,tfiitto sangui,wso.
Da wi lai passo, che riscosse - lo diciamo con
animo grato - i,i generale la simpatia dei Go-
Invitando quindi tutti, come già avc,a fatto nel
mese di maggio per una crociata di preghiere alln
Vergine Santa, ad intensificare il ricorso al Cuore
$aeratissimo di Gesù nel mese di giugno, Sua
::inntità r:-onchiuse il discorso con questa preghiera:
vemi e, dopo iu:,mto, sen:ra Nostra coopPrazione,
« Egli, cui è stata dr1ta ogni potestà ilL cielo
a noti'll.ia del puhbl-ico, la gratitudine delle po- e in terra, si degni di plac,zre i flutti del
pol~ioni, raccogliemmo assic11m::;ùmi di buona mondo turbato e agitato e vi Sttsciti tm soffio
volontà e del proposito di mantenere la pace di spirito nttovo fra gli uomini e le Nazioni!
tanto desiderata dai. popoli. Chi più di Noi Ai Nost1·i inviti per la pace faccia Egli che tud
poteva restar soddisfatto nel conoscere questo Cll()ri dei govemanti e dei popoli si desti quel-
ini:::Jio di distensione degli animi o con maggior /'eco e nelle decisioni e neli.e opere dei poteri
ardore bramare e augurare cli'essa si consolidasse responsab-ili appaiano quelle concrete attuazioni,
sempre più? Nè vogliamo tacere che anche altre che ii1voctl1LO i desideri e le preghiere di tutti i
info,ma::.ioni da Noi potllte m;ere, in occasione btto11i! ij.
- - 213

3.3 Page 23

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DALLE NOSTRE MISSIONI
-
Banpong. • La scuola femminile alfidata alle FigUe di Maria Ausiliatrice.
SIAM
Incremento dell'Opera salesiana
a Banpong.
Amatis.timo Padre,
tra le nostre Case del Siam quella di Ban-
pong pare destinata da Dio a raccogliere co-
piosa messe di bene nel campo culturale e spi-
rituale <li que:,'"l.ll nazione. Piccolo faro di luc•:!
in una zona che è come la roccaforte del bud-
dismo siamese, perchè ospita il più grandioso
e rinomato tempio pagano, è un vero posto
di avanguardia> conquistato in dieci anni di
lavoro e di sacrifici. Quando nel 1929 ci fu
affidata la Missione, a Banpong c'era ancora
rullo da fare. I Superiori con felice intuito
compresero subito l'importanza che avrebbe
assunto questo piccolo centro e, non badando
a sacrifici, iniziarono quest'opera che in breve
ha raggiunto uno sviluppo, a detta di tutti,
straordinario.
Don Pinaffo, con zelo e volontà tenace, la
mise sotto la protezione del Venerabile Do-
- - menico Savio, costnù una prima scuola su
214
disegno di un confratello, e adibì provvisoria-
mente a cappella una stanza al pian terreno,
in sostituzione della primitiva chiesetta in legno,
preda delle formiche bianche.
La scuola non tardò a prozperarè: da ele-
mentare si estese ai corsi complementari, e
le decine di alunni divennero centinaia. Oggi
salgono a più cli 500, sessanta dei quali sono
convittori. Dopo un primo ampliamento, di-
venuto subito insufficiente, si pose mano alla
costruzione di un fabbricato per gli interni,
e di una grandiosa scuola e collegio per le ra-
gazze.
Moltipli<:atisi poi, grazie a Dio, i cristiani
si è innalzata una graziosa chiesa in stile ro-
manico.
Ora la cristianità come la Casa sale'>iana di
Banpong sono in piena efficienza.
l\\'Ia coll'aumento del lavoro sono aumentate
anche le difficoltà e le ncces.,;ità finanziarie.
Ci compensa la consolazione di vedere il nostro
lavoro riconosciuto ed apprezzato anche dalle
più alte autorità dello Stato.
Giorni or sono il Primo Ministro del Siam,
di passaggio a Banpong, mentre tutta la sta-
zione rigurgitava di Autorità, ci scorse, si

3.4 Page 24

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staccò dal corteo e venne a stringerci la mano, situazione delle nostre Case e delle nostre
esprimendoci pubblicamente la sua grande opere in qut:Sta nuova zona di guerra, battuta
ammirazione per l'opera che svolgiamo a vnn- dagli aeroplani nemici.
taggio della gioventù siamese. In questi stessi Comincio da Shiu Chow. Dopo la caduta
giorni, 80 maestri comunali, gu.i<la~i dal Po- della capitale del Kwangtung (Canton) cau-
destà, vennero a visitare l'opera nostra per sata dal tradimento <li un generale, Shiu Chow
" vedere cd imparare a tenere una scuola mo- divenne il nuovo centro della provincia. Tanto
dello ,,. Il Podestà concluse il suo discorso ai onore portò con sè anche molto onere. Finora
nostri giovani esortandoli n mostrarsi sempre abbiamo avuto ben trentaquattro incursioni
degni ddl'educa:r,ione che vien loro irr,partita con relativi bombardamenti da parte di aero-
« con uno spirito - disse - e con un metodo plani giapponesi che ogni volta. hanno la.sciato
che è difficile ttovare altrove».
dietro di sè danni e dolori gravissimi. La
Le gioie però più pure e più :nnte le tro- città è per due terzi distrutta e la popolazione
viamo sempre neJ campo spirituale. Anche superstite vive sotto l'incubo <lei c0ntinui al-
quest'anno, nella tJotte del Santo Natale, il larmi, costretta a passare la giornata. più sulle
Bambino Gesù si sc~lse due dei più hravi colJine che in casa. La residenza antica e, Sin
nostn paganetti interni per inondarli della vita Thong Mun », attualmente Casa l\\ladre della
t.lella grazia col santo Battesimo. Il loro esempio novèlla Congre~azionc di Suore indigene, fu
ha fatto breccia nel cuore dei compagni, ed parecchie volte bombardata. I danni materiali
alcuni han subito chiesto d'iniziare lo studio furono abbastanza grandi; ma, grazie a Dio,
del Catechismo.
nessuna vittima. Siamo già cosl ridotti <li per-
Il seme gettato con tanto sacrificio comincia sonale, che abbiamo proprio bisogno che
a dare i suoi frutti, rhe sarebbero anche più Maria SS. e D. Bosco tutelino le nostre po-
consolanti, se si potes;e dare alla scuola e spe- \\'ere vite. Dietro l'Episcopio c'è una scuola
cialmente al collegietto un ulteriore e pur protestante che, sebbene tenes.<;e issata nel cor-
,
necessario sviluppo. Mancano ancora tre mesi tile una bandiera americana, fu tutta danneg-
alla chiusura <ldl'anno scolastico, e già ci pio- giata da una bomba. Anche nel cortile davanti
vono domande di accettazione da tutte lè parti all'Episcopio cadde una bomba che danneggiò
del Siam. Oh! se la generosità di qualche tutto un angolo del Collegio D. Bosco e non
Cooperatore ci permettesse di aprire le braccia poco la CappeIla, ma rispettò la tomba di
e le porte a un maggior numero ùi anime gio- Mons. Versiglia. Un'altra bomb:1 invece, ca-
vanili assetate di verità!
duta più tardi. colse il Collegio D. Bosco in
Amato Padre, benedica quest'opera e quanti
ci vorranno venire in aiuto, collaborando alla
salvezza d'ella gioventù di questo caro popolo
siamese.
Suo aff.mo in J. C.
p:eno e rovinò due piani, rendendo tutto il
resto dell'edificio inservibile. Vescovo, mis-
sionari, suore e cristiani che si trovavano nel-
l'attiguo Epi~copio, per grazia dl Dio, rimasero
miracolosamente illesi. Una <lelle tante prove
della mntema protezione di Maria Santissima
Ba,zpong, t2 febbraio 1939.
Ausiliatrice, cli cui potrei riferirle tanti casi.
Don CES.\\.RE CASTELLlNO
Ne spigolo qualcuno tra i più recenti. Una
buona figliola studente in un istituto catto-
Missionario Salesiano.
lico, conosciuta la nostra santa religione e ri-
cevuto il santo Battesimo, aveva scritto ai ge-
nitori protest-.mti invitandoli ad abbandona.re
l'errore e ad abbracciare anch'essi la nostra
CINA
religione per raggiungere la vera felicità. I
genitori, di~posti a studiare la Dottrina con
tutta la famiglia, vennero a trovarmi cd io diedi
Nella bufera della guerra.
loro una medaglia dell'Ausiliatri::e, raccoman-
dando di oaciarla ogni sera prima <li coricarsi
Ret,erendissimo ed amatissimo Padre,
e di invocare sovente l'aiuto della l\\1adonna.
Promisero e si mantennero fedeli alla pia pra-
il lungo silenzio del Bollettino sul nostro tica. Ebbene: durante gli ultimi bomoarda-
Vicariato mi fa pensare che siano andate smar- menti, una bomba cadde proprio sulla loro
rite altre relazioni dei nostri Confratelli; le casa e la mandò tutta in rovina, a<l eccezion,::
mando quindi questi rapidi appunti di cro-
naca che possono da.rie un'idea della critica
di una parete addossata alla quale dormiva
- - tutta la famiglia, Furono proprio salvi per mi-
215

3.5 Page 25

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______--,,.-_____"'
/
..,
l UI fl
11 ii
Banpong (Siam). • 0 11anta maestri d elle scu o le comunaU a lla scuola salesiana.
racolo ! E grati a Dio della specialissima pro-
tezione della Madonna, si son fatti apostoli
della divozionc della medaglia di Maria Ausi-
liatrice ...
Il nostro missionario D. Battezzati si re-
cava in bicicletta da Ho Sai a Shiu Chow.
Fece appena tempo a giungere, che improvvi-
samente squillarono i segnali d'allanne e gli
aeroplani nemici piombarono come avvoltoi
sulla città. Egli si buttò subito a terra fra la
poca erba lungo il fossato della via, ed attE'Se
che i velivoli trasvolassero. Passati che furono,
si guardò attomo per cercare un riparo piò
sicuro, e, scorto poco lontano un buco in una
prominenza di terreno, vi si precipitò. Ma, il
posto era già occupato da un altro e dovette
appiattarsi alla meglio il piò vicino possibile
mentre gli aeroplani tornavano e senz'altro
iniziavano un terribile bombardamento, con-
trastato dalle artiglierie antiaeree che spara-
vano senza posa. Il frastuono prodotto dallo
scoppio delle bombe e da! rombo delle arti-
glierie era agghiacciante. Il missionario si mise
a pregare e la sua preghiera venne udita dal
rifugiato che, voltosi a lui: 11 San Fu {Padre)
- gli disse - Io sono cristiano! ». E, tratto
il portafoglio, mostrò un Crocifisso d'oro sog-
giungendo: «Vedi, me l'ha dato mia madre
prima ch'io partissi da casa. Sono di Canton.
n Signore ci protegga... Vorrei confessarmi i1.
Il missionario l'ascoltò senz'altro e, men.tre
fuori sembrava il finimondo, ridonò la pace
a quel cuore che aveva bisogno della grazia
- - di Dio.
216
Lin Chow. Da Lin Chow venne poco tempo
fa D. Geder, e ci raccontò che anche quella
città era già stata bombardata tre volte; anzi la
parte a sud, la via delle grandi botteghe, quasi
interamente distrutta dalle bombe incendiarie.
Anche là però si fece sentire la speciale pro-
tezione di Maria Ausiliatrice. Una famiglia
cristiana si trovò illesa fra le macerie. Tutt'in-
torno v'eran tanti morti e feàt.i. Di loro solo
il padre, benchè coperto dalle macerie, riportò
alcune lievi:¼lime ferite alla testa. Il missionario
fu il primo ad accorrere al soccorso, ed il Man-
darino, in pubblica adunanza, lo propose ad
esempio agli altri che prima di accorrere per-
dono tempo a mettersi in divisa, ed, arrivati
al luogo del disastro, si pongono a contrattare
coi sepolti il prezzo del disseppellimento.
Namy1mg, l'ultima volta che fu bombardata,
vide presa di mira la sua strada maestra. Il
Signore preservò però il popolo da maggiori
disgrazie. Siccbè i negozianti più facoltosi,
riconoscendo l'aiuto celeste, spontaneamente
decisero di offrire 200 quintali di risone al
missionario D . Lareno perchè se ne servisse
a sfamare i profughi. Anche i pagani hanno
più fiducia nella Missione cattolica che nelle
loro opere di beneficenza. Le rcsiden7,e mis-
sionarie sono piene di profughi e di cate-
cumeni.
Loh Chong, che ba una stazione missionaria
dedicata alla memoria di _Mons. Vcrsiglia, fu
più volte visitata dai velivoli nemici. Alcrme
bombe sono scoppiate molto vicine alla resi-

3.6 Page 26

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<lenza, ed i muri ne portano tuttora i segni. di medicine ed una cucina pei poveri ove a
La carità ha fatto miracoli. Un bravo ferro- centinaia vengono quotidianamente beneficati.
viere cristiano, oriundo del nord della Cina, Però i mezzi sono ben lontani dal bastare a
tutte le volte che passa per quella città porta soUevare tante mieerie. Anche il personale è
alla residenza offerte e intenzioni di Messe, al minimo: un solo missionario in tutto il vasto
per ottenere dal Signore la continua protezione distretto! Maria Ausiliatrice e S. Giovanni
sulla sua famiglia. E la tocca con mano. A Bosco tocchino i cuori degli amici di Mons.
Pale San quella fo1vorosa cristianità si è co- Versiglia e di D. Caravario affinchè colla loro
struita una bella chiesetta quasi tutta a sue carità possiamo moltiplicare la beneficenza
spese.
a favore dei disgraziati colpiti dalla guerra
A 1·an Fa, nei primi di febbraio, invitato
dal missionario del distretto, ho tenuto un
corso tli esercizi spirituali al popolo. La città
ha una scuola femminile, che è la prima scuola
aperta per le ragazze, contro l'antica usanza
che ìnterdiva alle ragazze lo studio. Le alunne
sono tutte pagane; ma parecchie si preparano
già al santo battesimo e tutte studiano con fer-
vore il catechismo. È una "era benedizione
di Dio, in questi tempi in cui per tutto spira
l'irreligione.
e cosi dimostrare al mondo con fatti eloquenti
che il missionario cattolico sa perdonare come
il suo Maestro sulla croce e v;ncere il male
col bene come è nel programma dell'Apostolo
delle genti. Fra tanti orrori, abbiamo tuttavia
potuto celebrare la festa del nostro santo
Fondatore nel seminario di Ho Sai, con de-
vote funzioni e predicazione tenuta da S. E.
Mons. Canazei.
Preghi, amato Padre, e faccia pregare perchè
cessi questa tormenta di guerra che fa tante
vittime innocenti e noi possiamo continuare
Yng 1'ak, è il d.istretto in cui i nostri eroici nella pace la nostra missione di salvezza.
Mons. Versiglia e D. Caravario hanno offerto Ci benedica e mi creda per rutti
il supremo sacrificio della vita per le pecorelle
loro affidate. La città ha subito più danni di
suo aff.mo in C. J.
tutte le altre del nostro Vicariato. La miseria
è indescrivibile! Il nostro missionario D. Vetch
Shitt Chow, 2-rv-1939.
riuscì a mettersi a contatto con la Croce Rossa
lnternazionale e ad ottenere un po' d'aiuto.
Sac. CARLO ANTONIO KIRSCHNER
Così ha aperto nella residenza un di~pensario
'Missionario Salesiano.
- Hanpong. • La scuola salesiana. • Gruppo dei giovani esploratori.
2,17
-

3.7 Page 27

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Crociata missionaria
Borse complete.
Borsa GESÙ, GIUSEPPE E MARIA, a cura dei
fratelli Raggio di Genova (J•).
Borsa GIRAUDI DON FEDELE (2•) - Somma
prec.: 19819,25 - Carlo Salvini, 50 - A. B.
Torino, 100 - Emilio Cal\\'i, 100 - Totale
L. 20069, I 5.
Borse da completare.
Borsa ANIMEDEL PURGATORIO (5•) - Somma
prec.: 2694,60 - Dazfo Ciglia, 43,30 - ~Iazzola
Pasquale, 25 - l\\Iasscra T eresina, 10 - Vittoria
Bargagli, 15 - Pizzoloto J\\,forio, 50 - 1'ot.
L. 283i,90.
Borsa BALDI DON LU/Gl - Somma prec.: 2090
- N. N., 50 - Tot. L. 2140.
Borsa BERRUTI DON PIETRO - Somma proc.:
6528,85 - Prof. Gino Dernocco, 10 - C. Ri-
naldi, 10 - Cristiani Bartolomeo, 20 - L. l\\t., 2
- Pro bambini infedeli, 936 - Tot. L. 7506,85.
Borsa HELTRilMI DON ANDREA (4•) - Somma
prec.: 3390 - A. D. C. L., 20 - Tot. L. 3430.
Borsa El.ANDINO GIOVANNI - Somma prec.:
2710 - N. N. 50 - Blandino Giuseppina, 75
- 1'ot. L. 2835.
Borsa CARAVARIO DON CALLISTO- Somma
prec.: 1524 - Cima Isabella, 5 - Tot. L . 1529.
Borsa COL,O,ì180 DON SISTO - Pozzi F., 100,
Borsa DAL NEGRO MONS. GIOVANNI, a cum
della pia Unione per l'Adorazione del SS. Sa-
cramento nella chiesa di S. Spirito in Udine -
Somma prec.: 3692,50 - Frezzani Pasqllll, 50
- ~- N., so - N. N., 25 - Giordani Sabina,
25 - Comm. Ugo Loschi, 100 - Tot. L. 3942,50.
Borsa DIVINA PROVVIDENZA - Sommo prec.:
9283,50 - A. Derardinetti, 5 - So.e. Ponzini
Pietro, 20 - CappdJetti Rodomonte, ro - Go.i
GiL1lia Lega, 100 - Boine Fiorenza, 10 - C. N.,
10 - Boglione Francesco, 20 - Tot. L. 9458,50.
Borsa DOGLIA..'\\JJ CAV. GIUSEPPE, a cura di
Pozzi Francesco - Somma prec.: 5266,50 -
Pozzi Fr., 1co - Lanùeri Tereso, 5 - Remon-
dini Pietro e un gruppo di cx allievi, 100 - Tot.
L. 5471,50.
rom DON BOSCO SALVATE I NOSTRI
FlGLI (2-•) - Somma prec.: 6158,50 - Vitto
Prof. Nicola, 25 - Tot. L. 6x83,50.
Oorsa El',IIGR.ATJ ITALIANI - Somma prec.:
1298,50 - Antonio Previdente e un gruppo di
emigrati italiani in Francia, no-Tot. L. 1408,50.
Borsa ETERNO PADRE - Sommo prec.: 3670
- Giuseppina Li Gotti, 50 - Tot. L. 3720.
Borsa FRASSATI PIER GJORGJO (2•)- Somma
prec.: 4972 - Ginnolio Luigi, 15 - G. Paola, 5
- G. Giuseppina, 5 - Tot. L. 4979.
Borsa GAMBETTA GEROLA.110 E M.1-IRTA, a
cura dello Vcd. Maria Pistarino - Somma prcc.:
10.000 - Nuovo versamento, 2000 - Tot.
L. 12.000.
Borsa GARNERO CESARE- Somma prcc.: 3305
- Garncro Giuseppina, p. g. r., 500 - Tot.
L. 3805.
Bor~a GENTIL[ ANDREA a cura di Ernesto Gen-
tili - Somma prec.: 3300 - Nuovo versament0,
400 - Tot. L. 3700.
Borsa GESÙ, MARIA ,1-lUSILIATRJCE, DON
BOSCO (3•) - Somma prec.: 7527 - Antonia
Guzzo, Columbus, 366 - Vitto Prof. Nicola, 25
- A. R. E. S. Torino, 500 - Tot. L. 8418.
Borsa LA.IGLO DON AGOSTINO - Somma
prec.: 2190 - Pattarino Maria, 300 - Tot.
L. 2490.
Borsa MADONNA Dl CASTELMONTE, a cura
degli cx-ollievi salesiani di Udine -Somma prec.:
6598 - Politta Virginia, 10 - N. N., 10 - Lina e
Giuseppe Gini, 10 - Giordani Sabinn, 5 - Fa-
miglia De Toma, 10 - Benuzzi Adriano, s -
N. N., 2 - Beatrice Treppo, 10 - Busolint An-
gelina, 100 - Arturo Pirioni, zo - N. N., 25
- Loria Maria, 20 - Tot. '-,, 6825.
Borsa MADONNA DEL CARl\\1:INE - Somma
prec.: 127,50-Rossi Luigi, 100-Tot. L. 227,50.
Ilorsa MARIA AOSJLJATRICE (26A) - Somma
prec.: 18984,30 - Maria Lizza, 10 - I. M. I.,
30 - B. G. I,,.. s - Tarditi Emilio, 50 - Moreì
Angela, 10 - Tot. L. 19089,30.
Borsa MARIA AUSILIATRICE, a cura di E. P.
- Somma prcc.: 6000 - t--uovo versamento,
1ooo - Tot. L. 7000.
Borsa MARIA ilUSlLIATRICE, a cura del Cav.
D'Urso Sebastiano - Somma prcc.: 4190 -
Tieri Teresa, 10 - Tot. L. 4200.
Borsa DON BOSCO EDUCATORE (4") - Som•
ma prec.: 4041,50 - Rag, Guido Betta, 20 -
Tot. L. 4061,50.
Borsa DON BOSCO PROTETTORE DEI GIO-
VANI - Somma prec.: 5809 - Damonte San-
tina, 10 - Vitto Prof. Nicola, 25 - Pizzolato
Mario, 50 - Fratelli Del Zoppo, 30 - Tot.
L. 5924.
BursaMARlAAUSILTATRICEES. GIOVANNI
BOSCO (6A) - Somma prec.: 15162 - N. N.,
Grosio, 1000 - Politto Virginia, 10 - Dovera
11,{aria, 10 - Bellomo Domenico, r5 - Dirocchi
Luigina, 15 - N. N .• 25 - Tot. L. 16.237.
Borsa MOSCATl DOTT. GlUSEPPE - Somma
prec.: 1000 - Buocco Pasquale, 20 - Tot.
L. 1020.
(Segue).
2r8

3.8 Page 28

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Lettera di D. Giulivo ai giovani. scorso ed ogni azione che disdica ad un buon cri-
stiano. 2) E-ntcezz;i nell'adempimento dei do,·eri
Santifichiamo l'allegria.
scolastici e dei doveri religiosi. Ecco quanto ba-
sia per santificart' ogni 011esto divertimi 1110 e farsi
Caris~imi,
all'im:::io delle fJostre vacanr:e, clze "' m,guro
vermrumte felici, vi ricordo la strenna che il
li' Successorr di Do11 Bosco, rig. D()11 Pif'tro
llùaldont, ha dato, per q~st'a,mo 1939, ai gio-
va,u di tutti gli Oratori ed lstit11ti saksiam:
Sull'esempio e collo spirito di S. Giovanni
Bosco santifichiamo l'alle~a. le ricreazioni, i
divertimenti. Non tro, t bisog110 di lzmglu ra-
gio11a11Ì.eut1 p~·r capire f/Uanta gioiti vi possa assi-
curare la cristiana into11azi<me dt!i vostri onesti
reaglii. Vi basta l'esp,·,ùn:::a cl,e mJt"te già /utto.
Purtroppo nel 111ondn .ri /,a dell'allrgn"a, dei di-
vrrti111~11ti f' delle ri.crea-::io11i 1m C()IICttlo g,mc-
ralmenu- pt1ga110. Si crrde e/te p,.r stare vera·
11wnte allegn occorra sc(lpn·ccìarsi smza riguardi
<1lla legge di Dio ed alla pure::~ti th Ile. ~11111~.
E cosl si disprezz(I la fonte vera della g101a che
~ la ffra:tia di Dio e ri lmp1ina110 anche i migliori
diflertimmti con tante trivialità. .V,m lascintcvi
illudere mw cari: pere/tè ric,eazioni e divt1ti-
111.e11ti vi facciano vernmmte allrgri bisogna che
rispi·ttino f(l fmre::::a drlfa vostra (Nk, i vostri
pensiui e d, i vostri aff, tti. EviIah quindi con
cura tutto f/lll'llo che potrebbe scr1twa1e le vostre
rkl buon sangue fi11chè si nwle. L'hanno provt1to
e lo provano /ritto ·n i gùn1a11i clM crncono alla
scm,la di Don Bosco. Ed è l'im_pres.tiotte piri cara
che riportano miror oggi i visitatori d ll'Orato1ÙJ
elle t•t·d<J1UJ gli ulttm,i i,i ricrea::iùtll: l'impra-
sitmt di una sa11a, cr,rd111/e, espansit•a alltgria
L'ahbiamo smtito ri/f'l,•tzre co11 co111piacimu1/tJ
dallr più alu autorità, d11 !1lù1ùtri italiani td
esteri e dalla Stl'ssa nostra a.ug:ula Sovru1111
S. ilf. la R t_l!ÙIO lmp, ratict d1mmte la ,:ùitu
chr si drgnò di/tirci nel 1935. Alla scuola di Do11
Bosco si senft lulla la verità di quello che il v1 -
11erahile Domnzico SQfJio dic,"fla al s110 co.-,,pagno
Gavù, Ca.mii/o: Noi qui facciamo consi~tcrc
la santità nello star molto allegri, evitando il
peccato, come un gran nemico che ci ruba la
grazia di Dio e la pace del cuore, adempiendo
esattamente i nostri doveri, e frequentando
le pratiche di pietà.
Pur riposa,ido, itt questi. mesi, dai vostri studi,
rfj>frate la vnstra condotta a questi principi r.
passereu le vostrt· vacanze nella più serena ali, -
gria, alli.eta,ido anclil' i t11>slri ca i., e ir~~lmste,!-.
dotJt fisicamn,tr " m1,rcilmnzle ali, put 11ob1l1
ascwsioni. B11011, vaca11ze! Voslro ,ifl.nw
passioni; /11gg1ti la 'IJÌfJ!c,r.::a e la fJ()/garitcì, i più
D ON GlULn'O,
bnitali incmtivi alla
d g ·ada-::ion, ; ed a11-
che 11t-gh 011esti svaghi
potltite sempre quella
srrwltò di fj>irito che
è f nitto d, buona co•
sdmza ,, di cristùma
/1 aternità.
P" questo sappiau
subordi11art i tJlJStr,
sva,,!zi al compim,,11-
I o ~dei t·ostri d.l>veri.
Quando Doll Bosco
JondJJ, ,n Chieri, tra t
co111pag11i di gitmasio,
la Società ddl'Alle-
gria, fissò due mnplici
articolidi regolamM1lo:
1) Ogni membro della
Società <lell'allegria•
<leve evitare ogni di-
- Alas.lo. I nos1rl Llttisli In r~,a a.11orno a Gino ( ~) Barrali.
2 19

3.9 Page 29

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NECROLOGIO CAV. NOT. GALDI PJETRO t a ~apoli a 69
anni di età.
Sa l es ian i defunt i:
B,·nemeriro Cooperatore, dir~se a titolo i;irntuito
dal 1922 nl 1934. quando si ritirò in pensione, le
TORAZZA D• .lfATTEO, sac. da Poirino (Torino), molteplici pratiche l1!J:8li dellu va!ltissima bpcttoria
t a Borgomanero (No\\--ara} il 25-tv-1939 a 86 anni. ?-.apoletona.
Accolto d11 l). Bosco oll'Orator-io nel 1869 si formò,
TERESA PICCAl.UGA STURA t a Genovn-
allo scuola del Snnto, sacerdote pio e zel:1ntc educa- Sompicrdnrena il s giu!lnO u. se.
tore nel genuino spirito ~olesinno che rese prezioso
ì\\tadre esemplare d'una patrrnrcale fam,~1111 pro-
la sua esistenza nnche qu:indo sili acciacchi fiacca- fondamente cattolica, seppe educarla ai più nubili
rono la sua fibra e dovette limitarsi al delicato mi- ideali dello vita e del lavoro cd aff.,ziona ria cor-
ni~tero ddln direzione ~pirituale nei nostri collegi. dialmente all'Opera Salesiana cui prodis:a ittnero-
GRASSO D. LORF.,VZO, sac. da J\\lurta di Bol- snmente le più squisita caritil. La sua memoria
zaneto (Genovn), -t a l\\faroggia (S\\'incrn) il 7-111-1939 v,.,.e in benedizione nel cuore d, tanti beneficiati
a 84 anni di età.
e nella nostm più vi\\'O nconoscenzo.
In era &\\·unzntu rice\\'ette ancor l'abito da R. Gio-
S.-JC. GIUSEPPE BUSJETTA t a Mollo il 7-1\\'
vanni Bosci> e, fedele allo spirito del Santo, disim- u. se. o 70 llllllÌ di età.
pegnò le varie mansioni afficLucgli dnll'ohheclienza
Nobihssima fìllura di sacerdote e di apostolo, di-
con fervore di fede e pieù cwmplarc.
reuore di anime prudente e pio, cuore aperto ad
DO,'l;"ES D. A.VTOX/0, sac. da Garba1?11ate oi:tru opera buona, nutriva una ~rande din,zionc a
(;\\Wano), t a Cone11liono Ven.,,o (Trc\\·iso) il 9-v- S. Giovanni Bosco ed O\\·ev.1 una speciale predile-
1939 a 72 ann, d1 età.
zione pci ragazzi del no~tro Oratorio F,;stirn.
Veneranda figurtl di patriarca salcsi11nn, fu accolto
OLfVA ENRICO t n Belluno il 21-v u. llC. n
all'Oratorio da D. Bosco e richi11mnto nl suo fio11co, 69 nnni.
appena emes~i i santi \\'Oti, come aiutante segretario
Bnbbo del direttore del nostro collegio d1 \\'a-
neJtli ultimi nnni della vita del Santo, :-.e vegliò la rcse, vi~sc crisrinnnmentc per la sua fami1:ilta e fu
salma e ne cu\\todl lu spùito gelosamente prodiltlllldo chiamato al Signore poco pruna del figlio Carlo che
In sua bontà cd il suo zelo nell'educnz1one della ~io-
\\·entù e n1:lla dirc1.1onc di ,-ari nostri istituti che
tenne per 39 nnni. Fra i suoi più offc1.ionati ex.allie~·i
si spcru,e quindici g,orni dopo.
Altri Cooperatori defunti:
~ S. E. Edmondo Ros~oni, l\\1inistro dell'Agricoltura
Ambrosio Elisa, Gat•irnte (Varese) - Arfu,so Do-
e Foreste. l\\la sono migliaia le anime che h!lnllO menica, Vi/lafr<1nca Saba11da (Torino) - Arezzo
goduto della ~u11 paterna direzione t: che ~!tene ser- Adele, Ra![usa l11jl!1iorc (Rn11usn) - Bava Enrico,
bano imperitura gratitudine nel cordiule rimpianto. S. Salt•atore (Ales~andna) - Beni~ Vittorio, Fo-
AJ.1ININI D. FRANCESCO, ~c. da Golasecca
(:\\tìlano), t a S. Paolo (Brasile) il 3-11 u s a 70 anni.
Cominciò i suoi studi in Torino vivente Don
rt'stn Sparlo - Berruri l\\Juri11 ved. Polla, Roissa110
(S,wonn) - Bertoloni Scmfìno, Stresa (\\;ovar11) -
Blandino Rosina, Alml!u (Torino) • Bu§nrdlo An-
Bosco e, partito chierico pcl Brasile, v1 rair~iunsc tonio, Buga11::e (Vicenza) - Cainelli Angelo, 1'r01 o
il sacerdozio e divenne l'apostolo dei carcerati cui - Calorio Rosa, Pocapni:/10 (Cuneo) - Colombo An-
prodigò per 2.8 anni il sacro ministero nel Peniten- 111:110, Ccr,msco 1\\,[011/et•i!crhia (Como) - Come Gio-
l'-ÌBrio di S. Pnulo cattivandosi l'affetto di tutli e
facendo un gron bene alle anime loro. La sua morte
Ju lutto anche per tutta la casa di pena. I detenuti
wnni, JJrrganu (Vicenza) • Cora Consolino, Jl/011c-
$l:![lio (Cuneo) - Corrado Antonietta, Tori11n - Co-
e,.. stantinidis Giorgina, Alt"Smridria (Estìtto) - De
vollero apprestar11li la bara e rendere omal!'ll'io alla nah'I Sorba ~larl!herito, Cr/"1rcngo (Asti) • Dc Guu-
t:u11 salma che, tra,porrata nel Pcnitenzhirio per la dcnzi Giuseppe, f'uulli - lJ'Eletm Angelino, ,\\'ni,
J\\lessa. funebre, raccolse le lagrime e le preghiere 1·Mh City (U. S. A.) • Dell'Utri S!l!vo1ore, S <:11-
<l1 quelli ch'c~li umovo e rcclimc\\11 nel nome del
Signore.
Coopera t o r i d efunti:
MONS. CA.V. FRANCESCO PAl~EARJ t a
taldo (Caltanissetta} - Demezz.1 Luisa, Torill() - Fici
Avv. Cav, Benedetto, lHmsala (Trapani) - Finnzzi
Lui~•• Calcinate (Bcrgurno) - Foschìni Anqelino,
Napoli - Garelli Con~olin.1 ved. Com, .Mo11csiglio
(Cuneo) - Gcnnari Eliso v<.-d. l\\larchetto, ,ll,mtuc/110
Torino il 7 m~!l11io u se. a 76 anni di cu'I.
Alaggiore (Viceru;n) - Gola Guglielmina, Sot·orn -
Educato nella Piccola Ca,;a della Dh•ino Pron·i- Gor1ecnno Don Bial!'IO, Parroco di Lombr1as<o (To-
deD2.1, crebbe nello spirito del Santo Couolengo e rmo) - Graziani Luigia, Brl'l(am:e (Vicenza) - Gri-
del Beato Cofosso con sentira dimzione a. S. Gio- cmi Paola, Sulzano (Brcacm) • Lenzi Alfredo, Fi-
,-nnni Bosco. E fu un uomo tutto d1 Dio che formò rtn:st - ;\\loiocchi D. Emesto, TrC1f'O (Pavia) - l\\luuo-
generazioni di snc,•rdoti al fervore Jdln vita e del lcni l'ictro, Corta V(l/l'lm<1gna (Bergamo) - Monta-
ministero sncc1dotalc nei 40 nnnì in cui tenne In gnino Vittorina, M11rim1gn (Alessandrin) - Pecco-
dire;,;ione spirituale nel Seminario Arcivescovile. tori .Noemi, Sartem10 (Siena) - Pedrai7.im Camilla
Provicario ddl'Archid1ocesi e V1l'nrio J\\Ioninle, ved., Asro110, (Sy1zzera-Tieino) - Pedretti r-.ina,
estese dal 1931 il suo apostolato in più viusto campo Bron::i (Bèrgamo) - Peru~s1 \\'iuorin ved. l\\Incuno,
lasciando o,·tmque l'impr~sione di un santo.
C11org11t (Aosta}.
- - 220
Con penne'<SQ dell'Au1orl1à Ecclulas1lca. • Tip. $.E.I., Cor'50 Regina Mar11hcrl1a, 176
Dlre11ore r~ponsablle: D. G U 10 O FA V J N l, Via Collolengo, 32 l'orino 109