)!ESSI.VA - CONVECNO Dl COOPERATORI
E COm-EIU!."17.P. SALFSIANP.
Promosso dal Comitato cittadino di Azione
salesiana in cui figurano i dirigenti delle no-
stre case e delle nostre associazioni, il con-
vegno si svolse con carattere di viva spiglia-
tezza e praticità il 27 novembre nel teatro
dell'Istituto Domenico Savio.
Coll'adesione del Successore di S. Gio-
vanni Bosco fu comunicata la nomina del
nuovo Direttore diocesano, rcv.mo Mons.
dott. Rosario D'Andrea, \\'icario generale del-
1'Archidiocesi.
L'ordine del giorno proposto dal regola-
tore fu trattato e illustrato in una interessante
discussione cui parteciparono i presenti.
Furono richiamati i compiti della coopera-
zione salesiana; rilevato il confortante sviluppo
dell'opera salesiana nella città dj :\\lessina,
dove prosperano tre importanti Istituti: il
S. Luigi, il Domenico Savio, il Don Bosco
e la parrocchia di S. Leonardo alla Giostra,
nonchè lo sviluppo dell'opera in Sicilia dove
le case di S. C. Bosco raggruppate in tre
Ispettorie, una dd- Salesiani e due delle Fi-
glie di l\\Iaria Ausiliatrice, raggiungono già
l'imponente cifra di 75; e furono prese delle
deliberazioni atte a cementare sempre più
l'unione dei Cooperatori salesiani e promuo-
vere il progresso delle provvidenziali istitu-
zioni e dello spirito di S. Giornnni Bosco.
Il 1,ostro infaticabile Don Fasulo che di-
resse H convegno, tenne riuscite conferenze
salesiane la domenica 28 OO\\•embrc neUa par-
rocchia di S. Leonardo; il lunedl 29 nella
parrocchia di S. Giacomo ad iniziativa del
novello decurione parrçco don Francesco
Picciotto e il martedl, 30, nell'Istituto S. Luigi.
Quivi per m:mifestare la loro approvazione
e la loro benevolenza all'attività esplicata dai
figli e dalle figlie di S. G. :Bosco nella città
di \\Iessina ai nostri alunni si degnarono
unirsi le massime autorità cittadine: S. E.
il Prefetto comm. dott. Paolo Strano, il sin-
daco comm avv. Giuseppe Basile, il Prov-
veditore agli studi comm. prof. Alfonso Cer-
rctti e il primo Direttore didattico cav. prof.
Gioachino Natoli.
RÉU.VION - I sole Mascare11e (Oceano l11-
dia110) - IL CULTO DI S. GIOVANNI Bosco
nell'isola Ri1111io11 ba preso in dieci anni uno
sviluppo straordinario. 11 ritratto del Santo
orna anche le più umili case e lo si trova
perfino nelle capanne degli Indi ancora pagani.
I buoni Creoli ricorrono alla sua interces-
sione in tutte le necessità della vita cd otten-
gono grazie straordinarie. Noi non abbiamo nè
Casa, nè opere in quel lontano possedimento
francese. Ma fu il Vescovo stesso, S. E. Mon-
signor dc Laugavant, ad introdurre il culto al
nostro Santo. ~el 1938 egli aveva consigliato
il parroco della cattedrale di S. Dwm"gi ad eri-
gere un'ampia sala parrocchiale per la gioventù.
l\\Ia ove trovare i mezzi ?
• Affidate l'impresa a Don Bosco • rispose il
Vescovo. Ed ecco ogni domecica dal pulpito
un bell'episodio della vita del Santo. La po-
polazione ne sentl subito il fascino e concorse
generosamente.
Sorse la sala, e la cattedrale si ornò di un
bel quadro di Don Bosco che continua ad atti-
rare folle di devoti: le comunità, le scuole, il
Seminario, le parrocchie vanno a gara nel di-
mostrare la loro venerazione e la loro confidenza.
Dalla Cattedrale il culto si è diffuso in tutta
l'isola e recentemente l'importante chiesa di
S. Benedetto ha dedicata al Santo una cap-
pena che è frequentatissima dai fedeli. Anima
del culto è lo stesso parroco, il qua1e ha pur
toccato con mano la potenza del Santo. Aveva
,tante riparazioni da fare alla sua chiesa, do-
veva costruire la safa parrocchiale, due scuole
libere, di cui una per 250 allievi, la canonica
ed una casa per le suore. I mezzi umani di cui
disponeva erano irrisori; ma affidata l'impresa
a Don Bosco, in breve potè costruire tutto.
OMAGGI PERVENUTI ALLA DIREZIONE
Libr eria
Dirulo11t:
dve;,l.laCoDuooltunrgino,a~C-rTlsotlrainn.oa..
VtSCEN'W l\\lJA"iO. - Peccato e penitenza. Tr11t-
ta1.ione sobria, ma precisa e completa del pro-
blema della colpa e del sacramento della re-
missione. li formato tascabile della collana
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modo e pratico, per fonnare le coscienze e
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