o poco a poro venr,era a costiwirsi i" principi. del futttro
htituto di 1J1aria Au.siliatrice.
Puichè co11osciuta tale maniera di vita di Jl,Jorit1
Do111mù:a e dt/11' s,~ r:ompagnc, sa,, Giovanni Bosco
rhe in quel tempo, a11d1e dietro cunsiglio del nostro
predeces.rorc Pio IX, nm•a pensando od una m1ot•a
Opero pBr l'edura:::ione delle Ja11ciulle, simile a quella
già da lui jo11datll per i ragazzi, porrM 110n gli ma,1-
COS$eTO le perso>1e adatte ad ail4tarlo sia nel fondare
rl:e 11el 111a11te11ere i11 seguita lo ,111ow1 lstitu.zùme diedi!
alla Sa,,a di Dio ed alle me compngntJ a/erme norme
di vita, e in seguito, ronstatnto il buon risultato del-
l'ini'Jiati'l.·a rhe egli ai·eua ideato, le dotò di opporttme
e stabili regole. Ma gli i11izii dtlla fruttuosa istituzio11e
f11ro110 molestati da difficoltà. di ogm" genere, sia pro-
v,mùmti dagli uomùri, perfino dagli sùssi genitori tJ
dai parenti delle mt<roe religiose, sia dalle nett!$sità
della ,:ita e d,./ 1wtnme71to, tanto che, specialmente
11ei primi tm1pi dell'Istituto la Serva di Dio e le sue
compagne fi,rono travagliate da gmnde povertà. à71:::i
da f'N'a indign1::,o, sebbenè fin d'alloro, imitando sa11
Giovarmi Bost:o, la Venerabile ponesse tutte le sue
sperm,ze co11 pienis.fimt1 fede i11 Dio, e 1111/la perdo
riuscisse o turbare la sua tranquillità d'animo e lt1 sua
fiducia.
Dr/la mm•M famiglia religiosa, costituito nei primi
tempi nel S1J.Q parse nativo, la Venerabile ]\\,[aria DIJ-
menico tenne dapprima il g<)'l)eNIO ron potestà vicaria:
ma già due tmni dopo la fo11do:.ione del/'lstìtuto delle
Figlie d, Maria AttsiliaJrit:e, ossia nel 1874, la stessa
Venerabile, con ttnom"me suffragio di tutte le Suore,
.f1t eletlt1 superiora genn-ale. Alloro appa,ve 11u111ifesto
di qu(mto spirito di prof1mdo umiltà lo SenJa di Dio
fosse animata, poid,è 11011fu potuta indurre ad accettare
il governo d~ll'lstit11tQ se non ili virtù di ubbidienza e
dietro le persr1asive parole di sa11 Giovanni Bo.reo, il
quale avevo assistito al Capitolo delle Suore, E mentre
tlla si stimava assolutamente impan· all'onore ed alla
carica di Superiora del tmooo Istituto, le su.e insigni
trirtù, la sua naturale e pronta abilità e praticità nello
sbrigare gli affari ed iTlfine la grm,de co11fide1,za da
!ti collocata in Giovanni Bosco come in lln smtto,
<i chi! dipettdeva dt1lla ma buona volot11à, docile ad
ogm suo cenno, e s; dat·a massima curo che le suore si
imbevessero del mo spirito di rarità, le co11ciliarono la
stimo e l'affetto di tutte le suore e di tutÌe le alumte.
Nel perfezionare poi e sviluppare l'Istituto appena
<i/l(Jra incomi11dato, sebbentJ quasi illetterato, diede
ottimi esempi di pn.«Je1,za, di solerzia I' di saggezza,
!empre- tllflOVio 111.0.rtrandosi madre aJJetl1wsa delle
:U'1re, e, all'otrnrione, piena. di umiltà. Nitmo 111/!ro-
i •1glia perciò se l'Istituto delle Figlitt di lvforia A1m-
lia1rice, tuttora vii•ente la stessa Maria Domenica, si
propag<) mirabilmente; e di poi, apprQ'Va.to e confer-
mato dalla Sede Apostolica, si sparse per quasi tutto
il motu;/o, e co11 l'aillto di Dio perfino ttelle 11,Jissiorù
tra gli i,ifede[i: cosi che parecchie migliaia di Figlie
di Maria Au.ti/iatrice ora a profitto delle anime, e
specialmente per la ed11cazion1J cristim,a delle fanciulle,
lavorino co11 molto frutto segwmdo gli esempi della
loro prima maestra e s,;periora. In Nizza Monferrato,
dove fa, dal 1878 era stata trasferita la Caso Madre
dell'lstit1tto, la Serva di Dio, assalita da grave ma-
-- IO
lattia, lieta apprese l'm.,viso della sua prossi,na morta,
e soppurtando co11 m1i1110 sottomesso e p(I.Zienfe i dolori
della rua Ì7tjermità, desiderando sciogliersi da questo
numdo e a.nirsi o Gesù Cristo, munita a pi,, riprese
dei santi sacranumti, invocn11do i santissimi nomi di
Gesù, Jl,laria e Giuseppe ro11 placidissima morte t•o/ò
olle nozze del celeste Sposo il r4 nmg.((ÌO 188 r, tJ14a-
ranfQ1/ttaltresimo 011110 della sua età.
Da molto tempo avtnia tJL!a 1l presmtù11tmto de/In
Stia prossima fine: ma 11è l'ùzclemrnza della staJfÌ011e,
nè le difficoltà dei vittggi, nè i dolori, ,iè la debolezza
del .rur, fisico potet'àJ/0 trntlettere la Venerabile S,m:a
di Dio dal recarsi a msitore ond1e le lontane case drf-
l'lstitufo per confortare ed esqrtare le suore nel lume.
Del resto ella sempre e in ogni campo m•rva co11dotla
tmo t1ita esempio.re. Semplice nell',~t:ìre, P<1rca ttel
cibo, ossidi,a nel di.rbngo delle stte numsioni, generosa,
bene/tè pot•erissima, 11el donare, prudente e forte 11tl
guidare le suore sebbene nel governo dell'lstitutr, Wtta
si affidasse a sa11 Gioi1an11i Bosco, piissima 11ell'ora-
zio11e, diligentissima 11el custodire il candore dtll'm-
11oce,,za e della puraza. Ardeva di vivissimo amare
per l'Ettcarestia come se vedesse cogli ocrfu Gesù p, e-
sente; nè con minore aJJetto ve,1erm•a la Beata Vergine
speci'alrmmte sotto il titolo di Ausib'atriu. 11--lostrò
q1uùche volta anche di ni•er il dono di conoscere le cose
segrete dei cuori, e di saper leggere nell'i11timo delle
anit11e. Perci/J la fama di santità che la 'f.!tmerobile
St>rt·a di Dio g()(leT•o. q,,and'ero in vita, dopo la sr,a
morte ed i moi /tmeroli crebbe se,r,pre pitì t•itia presso
tutti. Nmr è a meravigliare quindi se fin dal 191 t a/
1917 si svolsero i processi con l'az,tòrità dell'Ordittario,
e ,,el 1925 Noi stèssi di nostra m,;mo il 20 maggio
firmammo la Co11unìssio11e della I111rodttZtone della
Causa. Fatte le ricerche gitldi.~ioli mila vita e sulle
opere dello. Seroa di D10 secondo le regl)/e del diritto,
e r:0111pletatt1 og11i cosa seco11do dovere, ,Voi, essendo
compiuta la discussione sttlle vi, tù dellt1 V e11erobile
Serva di Dio, con det:rrto pub/Jlicato l'u moggio 1936
dirhiorammo clU! le virtù della Venerabile Serva di
Dio Maria D0111P.11icn Mozz(lrellò avevnno raggiunto
il grado ei:oico. Si affrontò in se,:ttito la questione d1
dtu! miracoli, che si diceva fossero stati opert1ti da Dio
per intercessione della soprodetta vergiue. E Noi pon-
derata ogni rosa con sei,erissimo giudi:::io, esse11do es~i
miracoli risidtati e did,iarati veri, dopo due Con,:re-
gazioni, tmtipreparatoria !'11110 e preparatoria l'altra,
e dopo la sussegue,rte Co11grega:::io11e Genl.'rale tenuta
alla Nostra presenza il I o mag.11;io di q1.es10 anno,
con decreto pubblicato il 25 dello stesso mese stabi-
limmo constare dell'u110 e dell'altro mirorolo, e che
perciò $Ì p,;,teva prorede,e olt,e,
Era rimasto d1111que a discutere soltanto se .•i po-
tesse con ogrri siei,re=a inserire la Venerabile Serva
di Dio tra i Betlli, Quuto dllb/;io fu. preposto dal
110.<lro diletto figlio Alessandro Verde, Cardmole di
S. Romano Chiesa, po11et1te, ossin relatore dp/la Causo,
nella Co111fre!fOZÌ011e generale dei Sacri Riti, te11uta
dauoriti alla Nostra perso11a il 19 luglio dell'a11110
corrente, e tutti, sia i Cardinali della S. Congregr,z,071e
dei Rlli, che i Padri Consrdtori presenti, all'1111011imità
rispostJro a.tferm~tit'llmente. Noi tuttavia, ili cosa di
ta,1to momento, differimmo t1 manifestare itt pruposito