Bollettino_Salesiano_195806


Bollettino_Salesiano_195806



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Noi non ci fermiamo mai;
vi è sempre cosa che incalza cosa...
Dal momento
che noi ci fermassimo,
la nostra Opera comincerebbe
a deperire
OON BOSOO
16 MARZO 1958 ANNO LXXXD N. 6
EDIZIO NE PER I DIR IGENTI DEI COOPERATORI SALESIANI
DIREZIONE GENERALE: TORINO 714 • VIA MARIA AUSILIATRICE 32 • TELEF. 22 -117
Il nostro Pellegrinaggio a Lourdes si prean-
nuncia grandioso. Nello scorso febbraio è stato
un crescendo di adesioni tale che non si sono
potute accogliere decine e decine di domande
pervenute quando si era già superato il numero
di pellegrini consentito dagli organizzatori.
Com'è noto, contemporaneamente a quello
italiano si svolgeranno i pellegrinaggi dei Coo-
peratori di altre Nazioni, cosicchè a Lourdes
avremo il fraterno incontro trn i membri della
Terza Famiglia di Don Bosco dell'Europa li-
bera, tutti uniti in un cuor solo e un'anima sola
per rendere omaggio alla Vergine Immacolata.
Il nostro Pellegrinaggio però non dovrà es-
sere utile solo ai fortunati che potranno parte-
ciparvi, ma a tutti i Cooperatori e a tutte le
Cooperatrici. A questo fine affidiamo allo zelo
dei Dirigenti ispettoriali e locali il compito
di creare nel prossimo mese di aprile tm clima
caldo di fervore mariano, sia intensificando e
sviluppando le iniziative di quest'anno cente-
nario, sia organizzando manifestazioni atte a far sì
che il Pellegrinaggio di Lourdes sia il pellegri-
naggio di tutti. Sarà così una ricca fioritura di
pietà mariana che avrà il suo epilogo il 27 aprile,
nel quale i Cooperatori e le Cooperatrici delle
varie nazioni, rappresentanti dei singoli Centri,
riuniti davanti alla Grotta, porteranno ai piedi
della Vergine i voti, le preghiere, le offerte
e le suppliche di tutta la Pia Unione.
Pe.r quella data ogni Centro organizzi una
manifestazione che serva a solenn,izzare il grande
avvenimento e a dare ai Cooperatori impossibi-
litati a pellegrinare a Lourdes il conforto di Wl,11
viva partecipazione spirituale. Così il pellegrinag-
gio diventerà veramente il pellegrinaggio di tutti.
Citiamo ad esempio e a lode i Cooperatori d1
Caserta, i quali, desiderosi di essere tutti spiri-
tualmente presenti a Lourdes, hanno avuto il
commovente pensiero di offrire il grande cero
che arderà nella Grotta nei giorni dèl nostro
Pellegrinaggio, come simbolo della fiamma di
amore alla Vergine che Don Bosco ha acceso
nel cuore di tutti i suoi Cooperatori.
Ma se il Centro di Caserta sarà degnamente
rappresentato dalla fiamma del cero acceso dal
suo amore al1a Vergine, non saranno meno
degnamente rappresentati presso la Grotta tutti
quei Centri che si preparano in modo che arda
e risplenda il loro zelo nell'assecondare le opere
di pietà e di apostolato suggerite dal Rettor
Maggiore per questo Anno Mariano.
E il nostro venerato Superiore, nel Bol/.ettino
di febbraio, dopo aver illustrato la Crociata del
Rosario, continuava: << Promuovete qualche o-
maggio pubblico alla Madonna tra i vicini di
casa, nell'isolato, nel negozio, nell'officina, nella
scuola, dinanzi a qualche immagine esposta
sulle vie e nelle piazze; aiutate a vincere il rispetto
umano tanti nostri fratelli che hanno timore di
farsi vedere a pregare, mettete in testa i bam-
bini, i ragazzi, organizzate qualche peregrinatio
lvfariae facendo girare qualche quadro o sla-
tuetta nelle famiglie o scuole o negozi, presen-
tate filmine catechistiche ora in un luogo, ora
in un altro: la Madonna non fa paura a nessuno
e conquista tutti, anche i peccatori più ostinati».
Prepariamo dw1que i nostri Cooperatori a
pellegrinare tutti a Lourdes, almeno col cuore
e col tesoro delle realizzazioni che saranno il
frutto immancabile del nostro zelo intrapren-
dente.
impeQno mensile Organizzare la partecipadone spirituale
di tutti i Centri al Pellegrinaggio di Lourdes
113

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l4 CROCIATA DEL ROSARIO
Pubblichiamo le prime ini2:iative sorte in seno alla Pia Unione per la Crociata del Rosario.
Ne aggiungiamo alcune altre non salesiane, che possono servire di spunto per
attuazioni analoghe. Saremo lieti di pubblicare quelle altre relazioni
che i nostri zelanti Dirigenti vorranno gentilmente inviarci.
~ Il Centro di BORGOMANERO (Novara) ho lan-
ciato la Catt>na del Rosario. Nel volantino diffuso
oncbe nei Centri vicini si legge: «In omaggio alla
Strenna del nostro Rev.mo ReHor Maggiore in
questo centenario Lourdiano 11 Unione istituisce la
Catena del Rosario. A tur,10, secondo preventivo
elenco, la famiglia che lo desidera, si impegna di
recitare il Rosario insieme per 11na settimana: do/
lunedi alla domenica, con tutti i componenti e
u quanti altri amici del vicinato volessero u11lrsi.
zelatrici sono incaricate di raccogliere le ade-
sioni per la formazione dell'elenco. Frutto di questa
" Catena" vuol essere la ripresa o l'affermazione
della recita del S. Rosario in famiglia. Per la
" Catena del Ro$ario" si consegna un'apposita
corona nel primo giorno di furno. Nutriamo ferma
f)ducia in una larga adesione all'iniziativa, mentre
formuliamo l'augurio cbe per il Rosario venga for-
mata in ogni famiglia la meravigliosa catena che la
lega a Maria Santissima in questa e nel'altra vita•.
.t, «Mamma, vieni oggi ali'Asilo. C'è una bella
sorpresa per te ~- Fu questo il messaggio che i
bimbi della scuola materna di TomNO-LINCi0lTO
portarono a casa il 27 febbraio. TI bel salone si
riempì, in quel giorno, non solo di mamme ma
di papà in attesa. Quando il sipario del palco si
aprl, apparvero i bimbi biancovestiti o far co-
rona a una maguifka grotta di Lourdes. Dopo
un bel dialogo recitato con garbo, i settanta bam-
bini scesero, portando ciascuno una bella co-
rona del rosario che essi stessi, felici, corsero a
distribuire alla loro mamma. Parlò poi all'assem-
blea commossa un Salesiano per spiegare li si-
gniflcato del prezioso dono ricevuto dalle mani
innocenti dei cari flgliuoli.
.t, Tra le Cooperatrici di Too1 vi sono alcune
zelatrici del Rosario, e tra queste ve n'è una che
nel periodo della villeggiatura estiva - cl,e dura
da maggio a ottobre - col suono del camvanello
raduna nella cappella della sua tenuta non solo i
suoi contadini, ma anche quelli delle case vicine,
,,er la recita del S. Rosario e il canto di una lode
alla Vergine SS.
~ -In due gruppi di Cooperatori della provincia
di PEllUGIA è già in atto il Rosario Vive11te e in
un altro il Rosario lVfissionario, e si sono già di·
stribuìte 200 corone del Rosario.
~In occasione della festa di S. Giovanni BoscO
l'ottima Cooperatrice titolare della Ricevitoria Po-
sta/e di CERESfTT0 LANCitlE (Cuneo) ha regalato
,na bella corona del S. Rosario alla Cantorin ma·
schlle e femmÌllile della Chiesa parrocchiale.
***
~ Da dieci anni Vienna compie nel mese di set-
tembre la Crociata del Rosario di penitenza, che
l'anno scorso si è svolta col motto: Pace con Di1,,
nuindi pace del mondo. La sera del 12 settem
bre 19n, festa del Nome di Marla, decine di mi
gllaia di cattolici viennesi si sono radunati nell.i
Piazza degli Eroi e adiacenze, con a capo il Pre
sidente del Consiglio nazionale 1lurdes e i mi-
nistri figl e Drimmel. La processione che si
snodb dalla Piazza era guidata dall'Arcivescovo
di Vienna, Mons. Koenig.
~ Sono 17 le nazioni in cui si trasmette ìl Rosario
per rodio, e precisamente: Irlanda, Spagna, Por·
togallo, Austria, Canadà, Stati Uniti, Filippine,
Australia, Braçf/e, Colomhia, Equatore, Venezuela,
Bolivia, Cile, Uruguay, Paraguay, Perù.
~ Negli Stati Uniti d'America e nel Canadà,
offre 10.000 vecchi, ospiti di n istituti diretti dalle
Piccole Suore del Povera, hanno promesso di reci-
tare, durante il 1958, tre Rosari al giorno. Essi In-
tendono celebrare cosi il primo centenario del/' Ap-
parizione di Loutdes.
~ Un uomo d'affad del Minnesota, Damon
M: Oocherty, ha inventato un piccolo disco che
permette la recita del Rosario anche mentre si
guida la macchina o si fa qualche altro lavoro
che tiene impegnate le mani. Intorno al disco
sono segnati i vari misteri che una lancetta indica
successivamente; una piccola soneria avverte della
fine della decina.
~, A Paterson (Stati Uniti) un operaio, fervente
cattolico, avendo scoperto come molti cattolici della
sua città non sapevano nulla o quasi del S. Ro-
sario, ha fatto stampare a sue spese un volanfino
contenente tutto quello che si deve sapere per reci-
tare bene e con pro/Jtto il Rosario. Già ne ha di-
stribuito 150.000 copie.
~ I campanili di alcuni villani nei dintorni di
Valenza (Spagna) si sono trasformati in emittenti
radio attraverso le quali i Parroci recitano il Ro-
sario, per facilitare agli abitanti delle case colo-
niche lontane dalla Chiesa e impossibilitati ad
andarvi, di potersi unire ·agli altri fedeli in questo
pio esercizio.

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I 96 marzo
spu11ti per
la confere~a
m ensile
1. In che giorno solare venne creato Adamo ?
Il genio di Dante Alighieri non esita a far
iniziare la storia dell'umanità col 25 marzo, che
era pure il capodanno della sua Firenze. .Tale
data aveva il suo fondamento nel parallelismo
tra il vecchio Adamo e il nuovo Adamo, Gesù
Cristo. Col Redentore infatti l'umanità viene
rigenerata per opera dello Spirito Santo e così
ricomincia di nuovo la storia umana. La no-
veUa Eva, Maria, apre l'èra di Cristo il 25 marzo
con il suo fiat all'annuncio dell'Arcangelo Ga-
briele.
L'uomo dimenticò ben presto le parole so-
lenni pronunciate da Dio nella creazione del
primo uomo: «Facciamo l'uomo a nostra im-
magine e somiglianza i>. Dimenticanza fatale, che
causò tnttc le aberrazioni degli uomini sviati
dall'invidioso spirito delle tenebre.
Per fortuna non capitò così per le parole
semplicissime che precedettero il primo istante
dell'incarnazione del Verbo· << Ave, o piena di
grazia! Il Signore è con te! ». Questo saluto
angelico venne raccolto, custodito, ripetuto di
generar.ione in generazione. Esso ci ricorda .il
capolavoro dell'onnipotenza divina: la redm-
zione, preparata dal capolavoro della grazia:
Maria.
li rosario non è che lo sviluppo musicale,
poetico e dottrinale di quell'annuncio, il com-
pendio popolare di tutte le nostre preghiere,
graditissimo a Dio per il suo profumo di inarri-
vabile semplicità e confidenza filiale.
2 In che giorno solare è morto in croce
• Gesù, sug~ellando col suo sangue la nuova
alleanza? Che giorno era quel venerdl di para-
sceve divenuto il Venerdl santo per eccellenza?
Cadeva ce11amente tra la fine di marzo e il prin-
cipio di aprile. La tradizione più antica sta per
il 2 5 marzo. Anche il Martirologio Romano
riporta la festa del Buon Ladrone, col nome di
San Disma, proprio il 25 marzo. E si $a che
egli morì nello stesso giorno, anzi nella stessa
ora del suo Re, dalla cui bocca udì la stupenda
promessa: «Ti dico in verità: oggi sarai meco
in Paradiso 1>. Ma per accertare una simile data,
che ci sta a cuore più di tutte le altre, perche
segna la vera pienezza dei templ, si fecero studi
e calcoli in ogni età. L'opera più recente o più
qt1otata è del 1952: un volumone di 632 pagine
in perfetto latino con note in diverse lingue.
In essa il distinto autore Mons. Damiano Laz-
zarato giunge alle seguenti conclusioni: l'An-
nunciazione avvenne il 25 marzo del 748 di
Roma, la nascita di Gesù in Betlemme il 25 di-
cembre dello stesso anno, e la morte del Sal-
vatore in croce... il 25 marzo dell'anno 872 di
Roma, all'età di 33 anni e tre mesi.
Il giorno più gaudioso ·della vita di Maria SS.
si cangiò così ai piedi della Croce nel giorno
più doloro~o. Ecco perch~ le stesse parole del-
!'Ave Mana possono serVJre per la contempla-
:,,io~e dei misteri gaudiosi e per quelli dolorosi.
Mai la corona del rosario è recitata così bene
come durante il Sacrificio della Messa. Non
invidiamo più la bella sorte di Santa Bernar-
detta che potè recitare il suo rosario in compagnia
della Madonna. Noi lo possiamo recitare davanti
a Gesù che s'immola pel ministero del sacer-
dote: lo recitiamo con l'Addolorata sotto la
Croce.
3 In che giorno s'aprì l'èra di Maria, pre-
• detta da S. Luigi Grignion de Montfort e
da altri sahti? Per esserne sicuri ci vorrebbe
la conferma della Vergine stessa. Ed è appunto
quello che fece con le 18 apparizioni di Lour-
des, in diciotto giorni distinti, dall'u febbraio
al r6 luglio del 1858. Ma se si vuole puntare
su un giorno particolare è ovvio che la scelta
si debba risolvere entro la terna delle tre appa-
2, rizioni più importanti: quella dell' I I febbraio
(la prima di tutte), quella del febbraio (sca-
turigine della fonte miracolosa) e quella del
25 marzo (<( Io sono l'Immacolata Concezione>>).
Non v'è dubbio cbe la 16a apparizione, quella
del 25 marzo, riveste un'importanza capitale e
mette il suggello cele;ste a tutte le altre. L'atteg-
giamento di Maria in quell'attesissima proclama-
zione del suo nome, dovette rapire il cuore di
Dio e riempire d'estasi tutti i beati del cielo.
Quelle mani giunte che si ap1ono come un
fiore, quegli occhi che s'alzano al Cielo, quel
sorriso inesprimibile il cui riflesso fa trasuma-
nare anche il volto di Bernardetta, quella defi-
n!Zlone che è la ripetizione celeste della defi-
nizione pontificia, segnano l'aurora del regno di
Maria sulla terra.
Dopo quella visione per la Soubirous non
ebbero più valore la terra, la vita, le: cose tutte
di questo mondo se non per accrescere la no-
stalgia del Cielo. La contempla7-ione dei mi-
steri gloriosi diverrà per Santa Bernardetta la
cosa più facile e più consolante. Anche lei, come
l'angelico Domenico Savio che vedeva <i aprirsi
il paradiso sopra il capo 1> anche durante le ri-
creazioni, avrà delle distrazioni a rovescio delle
nostre.
Il 25 marzo ci ricorda dunque i gaudl, i do-
lori e le glorie di Maria, indissolubilmente con-
nessi coi gaudi, i dolori e le glorie del suo Di-
vin Figlio e della Chiesa, corpo mistico cli Gesù.

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I
Dopo la I bwece di fare della crQ11aca sulla prima Conferenza an11uale - clte,
gra:::ie allo zelo dei Dirige11ti, fu tenuta co11 frutto nella maggioranza
t· Conferenza l dei Centri - preferiamo spigolare, dalle relazioni ricevute, alcune delle
i11i:::iatii•e prese i11 detta co11ferem1a. Potra11110 ispirare ai nostri Diri-
genti iniziative simili che serviranno a te11er viva la fiamma def-
l'apostolato tra i Cooperatori del proprio Centro.
annuale 1 Ormai l'esperienza dice che dove si lavora con zelo, sì trova corri-
spomlen:::a e si raccolgono buo11i frutti di bene in tutti i campi
di apostolato aperti da Don Bosco ai memhri della Pia Unione.
* Recita comune del S. Rosario in famiglia;
introdurre la pia pratica nelle famiglie dei pa-
renti, amici e vicini.
* Acquistare corone del S. Rosario e donarle
alle famiglie dei conoscenti, istruendoli e gui-
dandoli nella recita quotidiana del Rosario.
* Ogni Cooperatore s'impegna ad acquistare
corone che serviranno per la premiazione cate-
chistica degli oratoriani e delle oratoriane.
* I Cooperatori e le Cooperatrici, divisi in
vari gruppi, pregano per la nazione sorteggiata
mensilmente, cosl da abbracciare tutto il mondo.
* Dono agli operai di corone e relativi opuscoli
su1 Rosario.
* La vita di Don Bosco e il Rosario in ogni
casa.
* Combattere la recita meccanica del Rosario,
insegnando a meditare i Misteri.
* Organizzare la , festa della corona del Ro-
sario•>.
* Arginare l'invadenza protestante diffondendo
htrgarnentc il foglietto mensile Con Roma.
Propagare 1\\f.eridiano I2, creare una o più
rivendite.
* Lettura assidua del Bollettino Saleslano e
procurare nuovi indirizzi di persone affezionate
a Don Bosco.
* Diffondere la buona stampa in genere con
zelo apostolico, cooperando con l'A. C. o con
i locali centri della buona stampa.
* Organizzare una serata culturale al mese per
i Cooperatori.
* I n vari Centri si è stabilita la ]\\,fessa vesper-
ti11a per i Cooperatori ogni 24 del mese, per
dare comodità di fare il ritiro mensile a quelli
cui torna scomodo parteciparvi il mattino.
* l n qualche Centro fu bene accolta la pro-
posta di una i\\fessa seilinumafe all'altare di Don
Bosco per i membri dc:lla Pia Unione.
u6
* Partecipazione a qualche corso di F..sercizi
Spirituali chiusi; organizzarne in sede un corso
di aperti per chi non può partecipare a quelli
chiusi.
* Procurare, da soli o in collaborazione, statue,
quadri o altari di S. G. Bosco alle chiese e par-
rocchie che non l'hanno ancora.
* Aderire generosamente al programma ma-
riano che la parrocchia organizza quest'anno.
* Breve ciclo di lezioni sull'Apostolato dei
Laici e i Cooperatori salesiani.
* Studiare, nelle adunanze mensili, quanto si
può fare di più e di meglio per cooperare alla
vita religiosa della Parrocchia.
* Conoscersi sempre più tra Cooperatoti e
aiutarsi fraternamente.
* Decisi pellegrinaggi di Cooperatori a San-
tuari Mariani, possibilmente a quello di Torino.
Incrementare il Laboratorio delle Coopera-
trici.
* Aiutare le vocazioni sacerdotali e religiose.
* Difesa dei princlpi cristiani e del Papa ne,
contatti che si hanno sul lavoro e nei vari am-
bienti che si frequentano.
.. Premiazione degli alunni delle scuole locali
cbe si distingueranno nello studio del Cate-
chismo.
Dare alle celebrazioni del 24 del mese un
vero carattere salesiano.
Adoperarsi con :telo ad accrescere il numero
degli iscritti alla P. U.
* Peregrina/io J-lariae nelle famiglie di Coo-
peratori e in quelle dei vicini per far opera di
penetrazione cristiana.
* Catechismo ai fanciulli e alle fanciulle; pre-
parazione alla prima Comu.nione.
* Mandare i propri figli all'Oratodo e persua-
dere gli altri genitori a fare altrettanto.

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n
Conversando coi nostri Dirigenti
t bene tenere la « Conferenza » annuale « infra Missam » al mattino o nella Mena ft9pertina?
Tenere la Conferenza al mattino è sconsigliabile sempre. Nel pomeriggio, se c'è la Messa
vespertina, la Conferenza_ si~ ~stinta e no_n sia r\\do~ta ad _una parte s~condaria di una ceri-
monia, mentre deve cost1tture il centro di una nunione d1 Cooperatori.
Nel m - di mano c'è ancora tempo a tenere la i~ Conferenza ADDuale l
Senza dubbio: l'importante è che si tenga e che sia convenientemente distanziata dalla seconda.
Come hanno organizzato la
« Peregrinatio Mariae » le Coo-
peratrici di NAPOLI CAPANO
Diamo le linee generali dell'or-
ganizzazione della Pe/'fgrina.tio Ma-
riae tra le Cooperatrici di Napoli-
Capa110. Potranno servire a imi-
tare questo esempio di ferv~n,
mariano in quest'anno centenano.
1 Il giorno dell'inizio, alle r6,30,
tutte le Zelatrici - che sono le
organi7,czatrici della Peregri11atio -
si trovano all'Istituto per accom-
pagnare la lvladonna alla casa di
una di esse.
Ogni zelatrice intanto rifà
la revisione del proprio gruppo,
per assicurarsi quali delle coopera-
trici potranno ricevere la Madonna.
Le Zelatrici fom~ano un piano
topografico per notificare quelle
distanze che facilitano il passaggio
della Madonna da una famiglia
all'altra.
La Zelatrice del Gruppo
.inizia la Peregrinatio accompa-
gnando la Madonna da una delle
Cooperatrici del proprio Gruppo.
La sosta è di tre giomi e
s'inizia con il canto di -una lode
o della Salve Regina, a cui seguirà
la recita del S. Rosario, una breve
lettura sulla 1.Wadonna, e preghiere
della sera.
6° La Zelatrice .indica il pro-
j!ramma della giornata e chiude la
pia riunione mariana con una
breve esortazione.
76 Programma della giornata:
Preghiere del mattino, breve me-
ditazione possibilmente in comune
davanti alla Madonnina. Durante
il giorno, la «corte a Maria *dan-
dosi lo scambio tra familiari e co-
noscenti. Nelle ore pomeridiane:
Santo Rosario, canto di una lode
o della Salve Regi,1a. Lettura,
ANCONA - La Giornata del
preghiere della sera. Buona notte.
La Zelatrice si adoprerà che
Cooperatore
tutto proceda con la massima esat-
Quest'anno la 1• conferenza sa-
tezza, puntualità e ordine se- !esi.ana, annunziata su tutti i gior-
g,.1endo ogni passaggio.
nali locali e dalla Radio stessa,
lvlateriale della Peregrinatio: ebbe un contorno che sembra
a} Madonnina in metallo argen-
molto indicato per la manifesta-
tato con possibilità di illuminazione. zione: La Git>ma:ta del Cooperatore.
b) Manuale delle Cooperatrici,
Domenica, 9 febbraio, durante
per la recita delle nostre pie pra- tutte le numerose e affollate l\\1esse
tiche e promuovere la divulgazione in parrocchia, si parlò cliffuse.-
del medesimo.
mente della Terza Famiglia Sa-
e) Li/Jro di meditazione: t La lesiana, mentre alle porte della
madre mia~ (SCHRlVERS).
chiesa si provvedeva da appositi
d) Libro di lettura spirituale: incaricati alla distribu:done di
« Le mani che sollevano il mondo stampa di propaganda delle opere
(Adolfo L'Arco); «Vìta di Maria• salei,iane in genere ed in partico-
(Gabriele Roschini).
lare della Pia Unione.
e) Cor<nza del Rosal'io. Verrà
Nel pomeriggio alle ore 16 ebbe
consegnata in ogni famiglia la luogo nel teatrino parrocchiale 1n
o Corona-ricordo», onde :possano conferenza. 11 Direttore dell'Opera,
continuare in seguito la pia pra- Don Tarcisio Ciurcioln, con pa-
tica del S. Rosario quotidiano in rola facile e convincente, s,·olsc:
.n comune.
Qua.demo Cl'0>1aca. In esso
il tema riguardante la strenna cld
Rettor ·Maggiore per il r958.
si registrerà lo svolgimento della
11 nurryeroso e scelto pubblico
funzione di ogni famiglia; s.i de- non mancò di sottolineare, con
porranno le firme delle parteci- vivo compiacimento, la bella trat-
panti alla recita del S . Rosario, tazione sul s11nto Rosario.
breve relazione e segnalazione delle
Nella conversazione seguita- il
S. Messe e Comunioni realizzatesi signor Direttore infonn~va ipre:
durante giorni di tanta abbondanza senti sullo sviluppo dell'Opera Sa-
- - - - - - ---------- di doni celesti.
lesiana in Ancona.
Cooperatori intraprendenti
Pubblichiamo questa lettera, che
dimostra quanto possa fare un
Cooperatore salesiano quando sia
animato da zelo ardente e da un
grande amore a Don Bosco.
Rev.mo Direttore,
La festa di S. Giovanni Bosco
è stata so/en11izzala nel Duomo di
Palmi col co11cono di tutta la
Scuola media, ehe la:11to venera il
santo Patroni) dei giovani.
Trec_e11to giovani e giovanette,
con tullo il corpo imexnante al
completo, si so110 rerati in Duomo,
hanno ascoltai.o la S. ]\\!lessa, acco-
standosi tutti a/Id S. Cm1111nio11e, e
si so110 st,·eui tutti i11tom11 al quadro
117

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del Santo, che domùuiva l'im111e11sa
chiesa, ben addobbata per l'orca-
sione.
U11a co11fere11za dr/ prof. Ca-
sella su S. Giovanni .Bosco edu-
catore ha chiuso la giornata, che è
.Ifa/a davvero una lode continua del
Santo.
S0110 u11 seminarista, Coope1•a-
tore salesiano, e per me è stato un
011ore, da due anni, preparare questo
radimo di giovani; perciò le sarei
grato se volesse ,icordarsi di questa
celebrazio11e, clie ogni amw diventa
sempre più solenne, nel Bollettino
Salesiano, percl1è tutti sappia,,o
quanto questo Santo è v.•e11erat.o
dalla gioventù di Palmi.
GrMie infinite.
Palmi Calabro, 3 febbraio 1958
Sem. BARBA.RO V!NCENZO
Cooperatore salesiano
Rivendite Meridiano 12 uell'lspet•oriri Napoletanfl
BARI - 1$tituto SS. Redentore
BARI - Don Pietro Pasquariello
BELLAVISTA (N'apoli) - Direttore
Salesiani
DovA MAIUNA - Orfanotrofio
Comcu:A:-10 o'OTRANT0 - P. U.
Cooperatori
:F'RAGAGNA."m (Taranto) - Scuola
1VIaterna
GRAGNANO (Napoli) - Istituto
V. D'Amato - F. M. A.
ISERNIA (Campobasso) - si~.na
Jannicari Velia
LECCE - Oratorio Salesiano
MARA,"lO - Istituto S. Maria delle
Grazie
Mo1.FB'l'TA - Opera Salesiana
NAPOLI - Vomero - Parrocchia
NAPOLI - Via Albino, 9 - M. Au-
siliatrice (2 rivendite)
NAPOLr - Editore D'Auria
KAPOLT - Cav. Carlo Z>lpparclli
(2 rivendite)
OT'f.WIANO - Asilo Jnfantih:
RESINA - Oratorio Villa Favorite1
RosARKO - Asilo Infantile
S.>JJlRKO - Istituto Salesiano
SM.l'RNO - Carlo Postiglione
SALJ!RNO - Antonio Tarasco
SAN SEVERO (Foggia) - Istituto
Salesiano
SATRIA..--ro - Asilo Infantile
S1GNANO DEGLr ALBURNI (Sa-
lerno) - Scuola Materna M. A.
TARANTO - Parrocchia S. Cuore
TARAKTO VECCHU - Istituto Sa-
lesiano
ThnzIGNO (Napoli) - Scuola Ma-
terna M. A.
VIETRI SUL MA.RE - Salesiani
VILLA S.\\..'l GIOVANNI - Asilo
Genova-Firenze.
NUOVI CENTRI DI COOPERATORI
RIETI - Parrocchia di San Rufo
Nell'occasione della festa di S. Giovanni Bosco,
il Delegato Ispettorialc Don Buttarelli costitul il
nuovo Centro di Cooperatori a Rjeti. Dopo le
funzioni di chiesa, onorate dalla presenza di
S. E. :Mons. Raffaele Baratta che tanta benevo-
lenza nutre per i figli di Don Bosco, nella sala
parrocchiale si svolse un cordiale incontro che
segnò l'inizio ufficiale del Centro Cooperatori
di Rieti.
La signora Gìanujna Ciancarelli, a L10me di
tutti rivolgeva a Mons. Vescovo un indirizzo
di saluto e di ringraziamento per la nuova Pia
Unione, che egli patrocinava e bent'diceva. Aveva
opportune parole anche per Don Buttarelli e
per il Parroco D on Adriano Silvestrelli, che è
il Direttore Diocesano della famiglia salesiana,
oltre che l'animatore della bella iniziativa.
Il dele6ato ispettoriale rispondeva all'indirizzo
della signora Ciancarelli manifestando la sua
gratitudine anche a Mons. Carlo Bragoni, Vi-
cario Generale, cd a Mons. Publio Jacoboni,
che da anni in diocesi tengono viva la fiamma
dello spirito dì Don Bosco. Don Buttarelli con-
segnava all'Eccellentissimo Vescovo un diploma
di onore quale qualificato membro Cooperatore
della famiglia salesi:ina a nome del Rettore
Maggiore dei Salesiani. Analogo riconoscimento
veniva rilasciato ai summenzionati benemeriti
Monsignori.
Mon,s. Vescovo ringraziava formulando al
nuovo Direttore prof. Silvestrelli i voti mi-
gliori perchè possa propagandare sempre più
la Terza Famiglia Salesiana in Diocesi, giacchè
essa molto può giovare alla di.ffusione di un più
profondo spirito apostolico.
u8
ESTE (Padova)
Dopo il felice rilancio della Pia Unione nella
zona del Pilastro di Este, ove sorge il collegio
salesiano Manfredini, sono state raccolte più
di 200 iscrizioni nel centro cittadino, dove mai
si eJan spenti il ricordo di Don Bosco presente
ad Este nell'aprile del 1878 e la più cordiale
solidarietà per l'opera del Salesiani a favore della
gioventù.
Invitati dal Delegato locale, Don E. Giovau-
nini, i nuotri iscritti ed altri simpatizzanti si
trovarono festma nentc riuniti la sera del 1 ? feb-
braio, nella «Sala Immacolata>> della Casa dei
Giovani, dedicata a San Giovanni Bosco, in
città, presenti oltre al Direttore del collegio
Manfredini con una rappresentanza di giovani
collegiali e di Cooperatori del Pilastro d'Este,
alcuni Rev.di Parroci, il sig. Sindaco On. ing.
Guariento e Mons. Abate Mitrato del Duomo
dott. M. Zanchin.
Il Delegato Ispettoriale Don Clemente! ha
rievocato i meriti degli antichi Cooperatori di
Este, la prima Pia Unione del Veneto pres~o la
prima Casa Salesiana in ordine di tempo, che
meritarono una lettera di comiiacimento di Don
Bosco, che organizzarono ne 1884 quel Con-
gresso di Padova, il quale per le parole dette
dal VescoYo e il comme11to che Don Bosco a
Torino ne fece, è acquisito alla storia della Pia
Unione dei Cooperatori come una pietra fon-
damentale. Ha quindi brevemente dimostrato
l'attualità
lesiani e
del movimento
indicato quale
edeili
Cooperatori Sa-
loro posto ne11o
schieramento delle forze apostoliche cattoliche.
Parlò quindi il Salesiano Don Dalla Maestra
sul tema A ,mo lilariano del Rosario.

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Ha concluso il Direttore del collegio Manfre- lavoro che le Suore di Don Bosco svolgono per
dini esaltando i vincoli di amicizia che in quel la gioventù femminile della città.
momento andavano stringendosi tra salesiani,
Presente anche Mons. Arciprete del Duomo.
città, autorità civili e religiose.
Il Delegato Ispettoriale, riallacciandosi alla
Lo stesso Mons. Abate, neo diploma·o Coo- celebrazione della Giornata Nazionale dell'Ap-
peratore, be11edl solennemente i diplomi.
prendistato, celebrata in modo particolarmente
I ragazzi del Collegio eseguirono, tra un in- solenne nelle Scuole Professionali Salesiane del
tervento e l'altro, simpatici canti giovanili sale- Veneto con l'intervento delle massime autorità,
siani.
dimostrò attuale l'opera di Don Bosco e l'allarga-
mento dell'azione salesiana nel mondo attraverso
BELLUNO - Parrocchia San Giovanni Bosco
la Terza Famiglia dei Cooperatori salesiani.
Le parole del Delegato e l'invito accennato
In questa parrocchia, eretta cd affidata ai ad aderire alla Pia Unione sono stati accolti
Salesiani e sul cui territorio che comprende il con visibile compiacimento.
Borgo Pra ed il Borgo Cadore è sorto il nuovo
Mons. Arciprete ringraziò pubblicamente e
istituto A!;\\'osti ove i $alesiani banno iniziato i privatamente il Delegato e la Direttrice, interes-
primi corsi professionali, il Parroco Don Edoardo sandoli ai problemi della gioventù della città.
Furlano già da tempo andava preparando e
raccogliendo le prime adesioni alla Pia Unione.
Il giorno 31 gennaio si riunirono nella chiesa CAMOGLI - Santuario N. S. del Boschetto
una cinquantina di nuove Cooperatrici, persone
che hanno sempre dimostrato un vivo spirito
Il Rev.mo Rettore del Santuario di N. S. del
di solidarietà col parroco per la sua opera, so- Boschetto di Camogli, Mons. Giacomo Crovari
prattutto a favore della gioventù, e che perciò ha voluto si iniziasse in detta località un Centro
volentieri hanno aderito alla Pia Unione dei di Cooperatori.
Cooperatori.
All'adunanza nella sala parrocchiale, prima
Dopo la recita del Rosario, il Delegato Ispet- delle funzioni della sera, parlò ai numerosi con-
tcriale, rievocando quello che era stato possibile venuti - in buona parte Ex allievi ed Ex al-
fare in quella parrocchia in un decennio con la lieve - ìl Delegato Ispettoriale Don Colom-
collaborazione di persone buone, parlò di Don bara, tracciando le linee programmatiche della
Bosco e della sua terza famiglia. Dopo brevi 3a Famiglia Salesiana, secondo le sagge e lungi-
comunicazioni sul Programma dcl1a Pia Unione miranti direttive di Don Bosco.
per il nuovo anno, benedì e distribui i Diplomi.
Si ebbe un'adesione quasi totalitaria ed entu-
siastica, e il Rettore per il primo ne fu soddi-
VITTORIO VENETO - Asilo F. M. A. << De
Mori»
sfattissimo.
Anche gli altri Sacerdoti della parrocchia ivi
convenuti - pi-imo l'Arcjprete di Camogli
Il 31 gennaio, in questa città dove fioriscono Mons. Francesco Urbano, aderirono in pieno
due opere delle Figlie di Maria Ausiliatrice, si all'iniziativa augurandosene frutti provvidenziali.
sono radunate presso l'asilo De Mori, in-
Animatore della riunione fu l'Ex allievo sig.
vitate dalla Direttrice, una quarantina di per- Gardella avv. G. B. Prospero, che fu costituì o
- - - - - - - - - - - - - - - - - - sone che seguono con particolare interesse il Zelatore del nuovo Centro.
NOTIZIE BREVI
Mondavi - Tutti i Cooperatori
e Cooperatrici della Diocesi hanno
consacrato la festa di S. G. Bosco
a giornata di pregJ,iere per S. E. il
Vescovo Mons. .flrincca, nella fau-
sta ricorrenza del suo Giubileo
episcopale.
Fu pure fatta una raccolta di
offerte per contribuire a mante-
nere la lampada al SS. Sacra-
mento nella cappella del nuovo
Seminario per rutto l'anno giubi-
lare dello zelantissimo Pastore.
Acqui - In occasione della r•
Conferenza annuale S. E. Mons.
Giuseppe Dell'Omo, Vescovo Dio-
cesano, impartl la benedizione alia
bandiera del Centi:o Cooperat.ori
salesiani acquesi.
Palermo - Il Rev.mo Ispettore
Don Tomé benedisse le bandiere
dei Cooperatori dei 7 Centri cit-
tadini: Istitutò Don Bosco;
Parrocchia di M. Ausiliatrice;
3° Parrocchia di S. Luigi; 4° Isti-
tuto S. Chiara; 5° Istituto S. Lu-
cia; Casa M. Ausiliatrice al-
1'Arenella; 79 Casa S . lVIaria l\\faz-
zarello alla Noce.
Borgomanero- Domenica 2 feb-
braio fu benedetta la bandiera
dei Cooperatori di quel Centro.
Tutti contribuirono a prepararla
bcl.la quale omaggio alla Vergine
Jmmacolata, poichèsarà inaugurata
nel peliegri naggio a Lourdes, al
quale parteciperanno assai nu-
merosi.
Torino - San Paolo - Per fa-
vorire sempre pili la devozione
mariana nel centenario di Lourdes
col nuovo anno si è iniziata per i
Cooperatori e le Cooperatrici sale-
siane la Messa vespertina alle ore
18,30 di ogni 24 del mese.
Grossotto - Sondrio - ln oc-
casione della festa dì Don Dosco
si sono tenuti due riusciti convegni
di Cooperatori a Grossotto e a
Sondrio. A Grossotto sono inter-
venuti i Cooperatori dell'Alta Val-
tellina in numero ragguardevole.
11 convegno ha avuto luogo nel
locale Santuario Mariano cd è
stato presieduto dal Direttore dei
Salesiani di Sondrio, Don Tassi-
nari.
119

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