Bollettino_Salesiano_195804


Bollettino_Salesiano_195804



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Noi non ci fermiamo mai;
vi è sempre cosa che incalza cosa...
Dal momento
che noi ci fermassimo,
la nostra Opera comincerebbe
a deperire
J>ON UOIS-OO
15 rBBBRAIO 1968 ,un~o LXXXII N, 4
&DIZIONE PER I DJRlGENTl DEI COOPlill\\ATOIU SALESlANl
Dllt>EZlONE GENERA.LE: T ORINO 714 · VIA MA.ltll AUSILIAT RICE 32 · TELEF. 22-117
Il Cons iglio locale
ullula e sen.ziale in ogni centrt>
In ottemperanza a quanto si era stabilito nel Convegno di Roma, cominciano già a pervenire
da vane lspettorie le relazioni non solo sull'istituzione, ma sul funzionamento dei Consigli
locali, i quali, come si sa, sono formati da un gruppo di Zelatori e di Zelatrici attorno al Su;
periore e al Delegato locale.
Al funzionamento del Consiglio è legata l'efficienza e la serietà dell'organizzazione e dell'at;
tività del Centro. Infatti, la presenza del Consiglio dice anzitutto che si sono scelte e prepa;
rate le persone atte a collaborare con i Dirigenti salesiani nei vari campi di apostolato aperti
ai Cooperatori; inoltre il Consiglio serve a organizzare l'attività, ad aggiornarla, ad adeguarla
alle necessità locali, a studiare i problemi pratici di ogni Centro alla luce dell'esperienza dei
membri del Consiglio stesso.
Le conclusioni e le deliberazioni prese nel Consiglio diventano facilmente realtà perchè affi..
date ai vari membri del Consiglio, che ricevono gli incarichi secondo le loro attitudini e in
proporzione del tempo di cui possono disporre.
Mentre noi plaudiamo ai Centri che hanno già provveduto al funzionamento del Consiglio
locale, mezzo utilissimo per incrementare l'attività della P. U., attendiamo che entro i mesi
di febbraio e marzo si provveda a èstituirlo in ogni Centro secondo le istruzioni ricevute.
In questo stesso numero del Bollettino Dirigenti diamo un esempio del come si svolge una
seduta di Consiglio, augurandoci che, anche come frutto della prima Conferenza annuale, in
ogni Centro si istituisca il Consiglio locale e si metta subito al lavoro con un programma anche
modesto, ma pratico e fruttuoso.
impegno mensile
Organizzare il
CONSIGLIO LOCALE DEI COOPERATORI SALESIANI
con un concreto programma d'azione, da sturuarsi
in riunioni periodiche
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CENTRO COOPERATORI SALESIANI
VU. E. ALVlNO O • NAPOLI• VOMERO
1aRiunione Consi~lio Locale dei Cooperatori Sale iani
ì GRN 'JIIO 19,'iB
Sono presenti la Direttrice, la Delegata. Ooopera.ro.ti e qua.mo Zelatrio1.
S'ulizia con l'invocazione a Mana SS.ma. perohè sia. Maestra e Guida. nel servire la. Chiesa.,
le a.oime, i sacerdoti, come lo fu per S. G. Bosco. Quindi si discute e concretizza. il programma
di lavoro del nuovo anno e si conclude:
1 Pedeltà a ll' impegno m ensile presentato dal Bollettino Salesiano.
2. Organizzazione e r e , •i~ion e indit-i:ui. S'ìmpegnerà in questo compito non indiffe-
rente la. Segretaria della P. U. Baronessa 1osti, la. quale con tanto zelo si tiene a. contatto
con le singole cooperatrici, ricorda a tutte gli impegni e le iniziative lanciate nelle adu-
nanze mensili, invia circolari e inviti per ricorda.re sia. le aduna.nze ohe le nostre date: il
l'.l, il 24 del mese e l'Esercizio della Buona Morte.
3 Attivit.~ cutechistiea. Lotta contro l'ignoranza. religiosa..
Le duo zelatrici Santoro e De Marco, che già si _prestano per l'insegnamento del Catechismo
aJ Petraio e alla Basilica S. Gennaro affiancandosi al la,voro delle Suore troppo impari
in numero per i bisogni della. zona, cercheranno di sprona.re e inco:raggiare altre che hanno
la. possibilità di esplica.re questo divino a.posrolato.
,I Apostolato. Sost.enere le vocazioni sacerdotali e religiose.
È stata stabilita. un'ora <li adorazione dalle 18 alle 19 di ogni l O venerdi del mese nella
cappella dell'Istituto o nella Parrocchia.. Ohi non potesse partecipare in chiesa la farà. in
casa ad ora. conveniente. L'iniziativa., lanciata nell'ultima. a.duna.n.za. con la distribuzione
di numerosi foglietti e preghiere pro vocazioni, a.veva. riscontrato entusiastica. accoglienza..
~- Buona Stampa. ·si continuerà., con crescente impegno, a. d.ifiondere le nostre riviste
ed ogni altra stampa. buona nelle famiglie, negli ospedali e nelle carceri.
6. lnu.iativa Mariana. Rispondendo all'invito del venerato Rettor Maggiore la.oci.a.toci
con la. Strenna. 1968, si stabilisce:
a) Peregrinatio M0,riae tra. le cooperatrici per tutto -U 1958.
b) DH'fusione della. Corona del S. Rosario.
e) Recita. del S. Rosario in comune nelle famiglie:
La. sig.na. Mannelli si p:rende l'impegno di far sottoscrivere un Rosario a catffla, e cioè:
le cooperatrici che aderiranno all'invito, suddivise in tre gruppi, reciteranno con la propria.
famiglia i misteri gaudiosi, doloro.si, gloriosi in modo da completare ogni giorno la. corona.
di 16 poste.
7 L a boratorio liturgico. Come per lo scorao anno, le Cooperatrici potranno impegnarsi
ogni merooledi a cucire e ricamare lini e paramenti sa.eri. Sca.:rseggia.ndo il materia.le, la
Delegata procurerà, con iuiziative e industrie varie di ottenere qua.nto è necessario. Du-
r!U'.\\te il lavoro si leggerà, qua.~che brano della vita di S. G. Bo.sco e di S. M. Mazzarello.
È desiderio di tutte seguire la spiegazione del Catechismo liturgico per avere una maggior
conoscenza. del simbolismo dei paramenti sacri e delle :funz.ioni liturgiche.
8. Riunioni d el onsiglio. Se ne fta.aerà. la. da;;a mese per mese tenendo presenti le esi-
genze particolari di cia.seun membro.
Maria SS.ma alimenti il fuoco che arde uel cuore di tutte e le renda apostole secondo
il cuore e lo spirito di S. G. Bosco.

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''L
coro a'' Spunti per la
Con!erenza mensile
ftl Il 1° marzo 1858 Bernardetta si recò allo.
L!J Grotta. di Massa.bielle per la, J 2~ apparizione
della Signora. delle rose d'oro. Come sempre,
aveva con la sua corona del santo Rosa.rio; quel
giorno anzi ne aveva. due: la. sua. e quella di Pao-
lina Sa.ns. Ecco come lei stessa. racconta.: • Quando
mi iliressi alla groLLa, una donna mi chiese di
prega.re con la sua corona.; io glielo promisi, ri-
ponendo la mia corona nella ça.soa,. Ma quando
rni acoinsi a pregare, la Madonna mi chiese dove
a.vevo il mio rosario. Le risposi che l'avevo in
tasca. Ed Ella: - Vediamolo. - Allora io l'e
sLrassi di tasca e glielo mostrnì, alzandolo un poco.
La l\\iadoooa coi disse: - Adapera quello H. -
I~ così feci o.
Non c'è dubbio che Ja Vergine Santa desidera.
che ogni suo devoto possegga la. propria corona
o l'adoperi e ci eia affezionato come ano stru-
mento della sua salvezza, all'arma della sua
vittoria. Sia perciò una corona bella e solida,
di proprio gradimento, scelta con intelletto d'a-
more (1).
La buona cooperatrice salesiana, se è mamma
penserà certo coo cuore materno a. provvedere
uua corona anche a.i membri della sua. famiglia.
Non altrimenti un coopera.tare ìnsegna.:nte sen-
tirà il desiderio di pensare a.i suoi alunni la cui
a.nìma sente che è legata a. lui con vincoli filiali.
L'invito a recitare il S. Rosa.rio trova subito ri-
spoodenza, anzi è a volte sollecitato, tra· persone
elle posseggono la prop-ria corona.
lcÌl ~
La Madonna
di Bernardet
a
ta
Louxdes seguiva il Rosario
sgranando anch'essa la pro-
pria corona. di perle fulgenti. Che la SS.ma
Vergine non recitasse l'Ave .Mairia., è ovvio; ma
faceva il segno di Oroce e recita.va il Gloria Patri,
facendo un bellissimo inchino nel nominare le
(1) È appunto per facilitare l'acquieto e la. scelta di IUl8,
huona corou. ohe i Delegati Ispettoriali dalla Pia. Unione
8i mettono a. disposù.ione e offrono le migliori possibilità,
per la, difiusione delle corona L'e.rtioolo più solido e più
costoso prescelto non ropera le 200 lim e il meno costoso
non supera le 50 lire. ConUD massimo di 1000 lire quindi
una buona ma.=a può pro-vvodere a.Ila. sua. fa.miglia.
5 ros11ri di vero 00000 con lega.tura. doppia in filo d'aJ.
pa.ce&; e una buona Insegnante può procurarsi 20 corone
•missionarie• (perline a 5 coJori) pel suoi allievi. Inten-
dor,n con il Delegato locale o con la. Delegata. loO&le
del proprio Centro.
tre persone della SS. Trinità, e... contemplava
i misteri.
La. folla non vedeva la. bella Signora., uè udiva.
le sue parole, ma. accorreva ug11alcnente per con-
templare la. traafìgurazione di Bernardetta du-
rante la visione. Tutti potevano vedere come la
giovinetta recitava i.I rosario nella luce di Maria:
il suo volto diveniva 11n riflesso del volto di
Maria, i suoi gesti riprod11cevano quelli di Maria
con una. grazia. umanamente inarrivabile.
Con tutta probabilità. la contemplazione del
mJatero traluceva dal sorrivo lumioosi!5Simo nei
mJsteri gloriosi e da quello più attenuato nei
gaadiosi, mentre era forse in quelli dolorosi che
il volto di Bernardetca diveniva più pallido che
mai e s'irrorava. di pianto. A chi le chiedeva.
il percbè di quel cambiamento di fisionomia, ri
spondeva: - I o piango perchè piange la Signora.
Alla scuola della Madonna dunque .Bernardetta
aveva imparato a recitare il santo Rosario in modo
perretto. B:. alla stessa scuola che dovremmo mei;
tenli per recitarlo 001 pure meno imperfetta-
mente. Almeno almeno immaginiamoci di reci-
tare con la Madonna. 11 Glor-i,a, Patri a.Ila. fine di
ogni diecioa, chinando il capo come Lei con tutta
devozione nel nom.uia.re le persone della SS. Tri-
nità. 11 nostro segno di Croce all'inizio e aJla fine
del Rosario sia. almeno modellato su quello di
Bernardetta., che a sua volta imitava quello cli
Maria SS.ma. IToa testimone oculare (Madre Giu-
seppina Forestier) dichiarò nei processi: «A.ll'Orfa-
notrofio di Oleron Bernardetta recitò il Rosa.rio e
nel fareil suo grande segoo di Cro~ disseaJle bam-
bine· Fa.te sewpre cosi. t cosi ohe la SS.ma- Ver-
gine l'ha rat-to al tem_po della. prima apparizione».
< V'invitiamo a una grande
Crociata, la recita del Rosario
nella vostra famiglia. perchè
il Rosario nella travagliata ora
presente é il più bel cantico
che l'uomo possa elevare a
Dio ...
(BARTOLO LONGO)
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Iniziative e spunti per la
CROCIATA 'DE ROSARIO
i• Il 10 maggio 19,;, Pio XII riceveva in udienza
partecipanti al Concorso internazionale «Premio
Roma b per nuove varietà di rose. ll Papa ne ap-
profittò per sottolineare la magnificenza di quel
flore.
o La rosa significa la gioia cristiana; Maria è la
causa della nostra gioia.
Il Rosario è un giardino di rose offerto a Maria.
La Vergine fu paragonata alla rosa.
Quando Maria apparve a Bernardetta sulla roccia
di Massabielle, ove cresceva il roseto, ciascuno dei
suoi piedi era ornato di una rosa sbocciata. Colei
che Chiesa aveva poco prima proclamato Imma-
colata manifestava cos) a una fanciulla semplice e
candida la pienezza delle sue perfezioni e la deli-
catezza della sua bontà.
L'uomo ha scelto istintivamente il più bello dei fìori
per offrirlo alla più bella delle creature».
~ Un'iniziativa che dà ottimi risultati è quella
già in atto in alcuni Centri e che si svolge così:
un fanciullo o una fanèiulla leggono al microfono
un breve commento ad ogni mistero e annun-
ziano le intenzioni consigliate dal Rettor Mag-
giore; un altro fanciullo guida al microfono la recita
devota del santo Rosario. E si sa quanto siano
commoventi ed efficaci al cuore ·degli adulti - e
specialmente dei genitori - queste candide voci
infantili.
tn,li -film sul Rosario è una bellissima realizzazione
infaticabile P. Peyton: le pellicole a colori sa-
ranno doppiate .in sei lingue, cioè spagnolo, italiano;
inglese, francese, tedesco e portoghese. Le prime copie
stanno per essere lanciate e verranno proiettate con-
tinuamente a Lourdes in occasione del centenario
delle apparizioni.
~ « In questi giorni l'intera Parrocchia celebra
con grande entusiasmo il mese del Rosario, ac-
compagnando in ciascun rione una bella immagine
di N. S. di Fatima. ln pratica, ogni settimana,
tocca ad un rione ospitare la sacra Immagine. A
sera tutti si raccolgono attorno alla Vergine a re-
citare il Rosario e ad ascoltare il commento ai
misteri che ne fa il Parroco. In questo modo l'in-
tera popolazione, e non soltanto alcune pie per-
sone, prende parte al Rosario quotidiano, che si
recita nel mes'e di ottobre e che mira a ottenere
che poi se ne continui la recita nelle singole fa-
miglie, secondo le istruzioni impartite dal Parroco,
che chiede a tutti questo ossequio filiale in nome
della Vergine~-
(da Puerto Sastre - Chaco Paraguayo)
!'!, J misteri del Rosario sceneggiati è un opusco-
letto di un centinaio di pagine uscito recentemente.
L'A. si propone di dare vita ai personaggi princi-
pali dei misteri del santo Rosdrio e intende presentare
un quadra vivente e palpitante degli episodi più sa-
lienti della vita di Gesù e di Maria. Il lavoro po-
trebbe servire a chi avesse intenzione di rappresen
tare sul palcoscenico una o tutte e tre le parti del
santo Rosario. E se si disporrà di buoni attori, si potrà
ottenere un vero successo e riuscire a far gustare
meglio dal popolo la corona. E in vendita presso
l'Amministrazione «Rose e Gigli o, Convento S. Do·
menico - Via Milano - TORINO.
~ Una devota folla con il Vescovo e il Cl.ero
cittadino ha preso parte alla processione del Ro
sario predicato che si è svolta il 5 ottobre u. s.
dalla Cattedrale al Tempio di S. Domenico a
Reggio Emilia. La fedeltà dei Teggianì alla pra-
tica del Rosario, particolarmente tradizionale nel
mese di ottobre, ha ricevuto dalla manifestazione
una ediflcante testimonianza. La manifestazione
rosariana da anni si ripete alla sera di ogni primo
sabato del mese.
~ Ogni atleta proteso alla vittoria, a pochi metri
dal traguardo impegna tutte le sue forze. Quanto
più noi Cattolici dobbiamo fare cosl per raggiungere
ed ass.lcurarci la Pace! Infatti siamo vicini a/l'ora
decisiva... per la sorte di tutto il mondo, cui ogni
Niazione ormai è legata per. la vita o per fa morte.
Ecco le parole del Cancelliere Austriaco lng. Raab:
«Ritengo la Crociata del Rosario per la Pace op-
portunissima soprattutto ai giorni nostri. Anche se
In Europa le armi tacciono, per l'Austria non s'è
raggiunta ancor la pace. Noi abbiamo bisogno della
benedizione di Dio e dell'intercessione della Madre
Sua e soprattutto in questi giorni•·
Le centinaia di migliaia di partecipanti alla Cro-
ciata del santo Rosario battono la via giusta, perchè
offrono preghiere e sacrifìci. Infatti Maria SS.ma nel
1917 a Fatima disse: ~ Preg-0te, recitate il Rosario
e fate penitenza: molti vanno all'inferno perehè
nessuno prega e si sacrifica per loro. Fate ciò che
vi dico e vi sarà la Pace. Se voi non farete ciò che
io vi dico, una Propaganda irreligiosa disseminerà
nel mondo i suoi errori. Guerre e persecuzioni scop-
pier:anno, molti buoni verranno martirizzati, il Papa
avrà molto da soffrire e parecchie Nazioni saranno
annientate».
Ed il S. Padre Pio XII conferma:
<( La Vergine amabilissima ci mostra nel messaggio
di Fatima la Via sicura alla Pace ed i mezzi per
ottenerla dal Cielo, giacchè non ci si puo più affi-
dare a me;rni umani t.
E quali i mezzi?
1. 11 santo Rosario, soprattutto recitato in famiglia.
z. Riparazione come soddisfazione che espii i pec-
cati del mondo.
(da un for:lietto di propaganda diffusissimo in Austria)

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ESERCIZI SPI RITUALI APERTI
esempi
r-
Un corso di Mariologia
a NAPOLI
Conversando
con
Continuiamo a pubblicare la im-
pressioni clu i nostri Delegati locali
hanno avuto lo. bontà d'inviarci
rugli Eserciflli aperti da lor" organiz-
zati. È un conforto per tutti cono-
Jctre i /rutti di que.t/:1 samissima
iniziativa,· per =lti poi piw an&lu
were una prezwsa uperi,mza.
Scrive il Del.eg<IU> di Varazze sul
corso per Cooperawri:
Abbiamo constatllto anche que-
st'anno l'enorme efficacia di questi
incontri dello sp.irito, dove il Si-
gnore sovrabbonda cli grazia e di
luce alle menti cli rutti coloro che
hanno sete della verità e vogliono
dare uno scopo alla loro vita
Di particolare poSlliamo aggiun-
gere che, dopo il Signore e i pre-
i nostri Dirigenti
Presso l'Istituto Don Bosco delle
Figlie di Mana Ausiliatrice di
Via Paladioo 20 ha avuto inizio
un Corso Mariologico, che vuole
essere un omaggio dei membri
della 'P. U. di Napoli alla Ma-
donna nel centenario delle Appa-
rizioni di Lourdes. Dopo la pro-
lusione di Don l.,'Arco, ba co-
minciato le sue lezioni Don Scrivo.
Ecco l'orario e i temi del corso:
OIOVBDl 6 FEBBRAIO
Prolusione.
GJOVI!DI 13 J11!BBMlO
La predestinaxione di Maria.
GIOVE.Di 20 FEBBRAIO
Madre di Dio.
GIOVBOÌ 2 7 FBBB.RAIO
La Corredentrice dtlgenere umano.
GJOVEDÌ 6 MARZO
L'immunità dal peceato originale.
GJOVBDl r3 MARZO
L'Assun;riont di Maria.
GIOVEDI 20 MARZO
Il culh, di Maria.
Grovw} 27 MARZO
L'Ausiliatrice.
. Il 6 febbraio, dopo la prolu-
sione, furorto consegnati. i diplomi
dt Catechiste, rilasciati dalla Curia
Arcivescovile, a z4 Cooperatrici
eh.e avevano frequentato le lezioni
dello SCOJ"SO anno e sostenuto gli
esami.
Gradirei alcu~ precisazioni sulle modalità dell'adunanza 1nensile.
E anzitutto, praticamente come si NJolge? È meglio fare tutto
insieme al mattino: Messa, Esercizio B. M., Conferenza, incontro
familiare?
R. È bene adattarsi alle circostanze e possibilità cli ciascun
Centro. L'essenziale è che non si ometta assolutamente la Con-
ferenza e che si dia ai Cooperatori tutta la comodità di compiere
le loro praùche cli :pietà.
l n molti luoghi s1 fa tutto al mattino: S. Messa con como-
dità cli confessarsi - conferenza • preghiere per l'Esercizio della
B. M. • incontro familiare all'uscita.
Dove si può avere la Messa vespertina, si può fare tutto alla sera.
I Si possono anche dividere le prati.che cosi: la Conferenza alla
sera, le altre pratiche al mattino. Cosl chi non potesse trovarsi
al mattino, parteciperebbe alla Conferenza e potrebbe fare le
altre pratiche da solo.
:z0 Si potrebbe avere uno schema pratico del come si svolge la
Conferema nel pomeriggio?
R. Si possono dare tre casi:
a) io chiesa senza Messa vesp<;rtina: S. Rosario o canto d1
una lode; Conferenza; preghiere, Esercizio B. M.; Benedizione
Eucaristica o cli M. A.;
b) in chiesa con Messa vespertina: S. Messa con le pre-
ghiere della B. M. e - se si vuole - S. Rosario; Conferenza
prima o dopo la Messa, possibilmente in luogo a parte;
c) fuori chiesa: Conferenza e Benedizione di M. A.
In certe zone le Cooperatrici hanno l'abituàine di raccogliere
offerte anche nelle Conferenze mensili. Conviene lasciar fare?
R. Nelle Conferenze mensili non è prescritta alcuna colletta.
Se in qualche circostanza eccezionale si credesse di organizzare
qualche raccolta di offerte. lo si faccia con tatto in modo da la-
sciare a rutti piena libertà.
È bene cJze aUa Canferenza mensile siano invitati anche gli
E:JC allievi?
R. Se essi vogliono associarsi liberamente ai Cooperatori, sa-
ranno sempre accolti assai volentieri, come fratclh carissimi in
Don Bosco.
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dicatori, l'efficacia dipende dall'am-
biente che:: si crea; soprattutto dal
locale accogliente, dove ci sia la
possibilità di avere a disposizione
libri adatti per le varie categorie.
A questo ha contribuito la gene-
rosità dei confratelli, che hanno
messo a disposizione i propri libri.
Inoltre una serie di libri presi
in deposito da una libreria cauo•
lica e meilsi in vendita. Furono
comperati specialmente: il Van-
gelo, l'Imitaaione di Cnsto, vite
di Gesù, il Sillabario del Cristia-
,inimo dell'Olgiati, L'An~rta del-
l'Apostolato, vari libri di medita-
zione, la Filotto di S. Francesco
di Sales, libri del Barra sui con•
vertiti, encicliche del Papa, ecc.
Si è anche notino un DlJ!ggior
bisogno di silenzio nei confronti
dell'anno scorso •·
fl Delegato à1 Umbertid e (Pe-
rugia) fa questi consolanti rilievi:
«Non ostante , di11ersi impegni
familiari, la frequenza e la pun•
tualità alle varie funzioni è stata
veramente lodevole.
È la prima ,olta che viene lan-
ciata l'iniziauva qui in Umbertide,
ed una cinquantina di Coopera-
trici banno corrisposto con entu-
siasmo all'appello.
Dopo un cosi felice esperimento
si fanno voti percM ogni anno
abbiano a ripetersi gli esercizi spi-
rituali ed il numero delle parteci-
panti abbia sempre ad aumentaret.
Il Laboratorio di benericenza dì
CANNARA (Perugia)
Dal 12 dicembre funziona otti-
mamente il laboratorio delle Coo-
penitrici Salesiane, che io numero
considerevole, ogni giovedl, dalle
ore I5 alle ore 18 si ritrovano
presso le Figlie di M. A. a con-
fezionare indumenti per i fanciulli
poveri del paese e ad ascoltare
l'istruzione religiosa che loro im-
partisce il Rev. signor Arciprete
Don Enzo Fusan, anch'egli Coo-
peratore salesiano.
In poco più di un mese sono
stati preparati 30 pacchi-dono, con-
tenenti ciascuno non meno di due
indumenti: vesritì, maglie, giac-
chettini, calzettoni, calzoncini, ecc.
Il 26 gennaio, in occasione della
festa della S. Infanzia, sono stati
distribuiti con sommo gradimento
dei beneficali, con ammirazione
dei p,esenri, e, soprattutto, con
v-iva soddisfazione delle Coopera-
Con~ressoInterna~onale dei Cooperalori Salesiani
In occa.sione dell'Esposlilone l!Iondial& di llrnicell~s 190
l - ORARIO:
GIOVEDÌ 5 giugno
Arrivo - Ricevimento - Sistemazione dei Congressisti.
VENERDÌ 6 giugno
Ore 10: Apertura solenne del Congresso (a Woluwe).
Ore 10,45: Riunione dei Cooperatori (a Woluwe).
Pomeriggio: libero.
SABAl O 7 giuJ?n(;
Mattino: libero.
Ore 1.c;,30: Riunioni (a Woluwe).
DOMENICA 8 giugno
Ore 10,30: Seduta plenaria di chiusura a Civitas Dei.
Ore 13: Messa solenne.
II - PROGRAMMA:
Tema generale: Contnouto del Cooperatore sa/esia,w allo
salvaguardia dei va/Qri umani e cristiani.
Temi de lle Conver sazioni specializzate:
1. Fonnazione personale dei Cooperatori.
z. Insegnamento religioso,
+3.
Aiuto
Aiuto
alle Missioni.
al clero.
5. Vocazioni.
6. Stampa e tecniche di diffusione.
7. Educazione.
8. Ex allievi e Cooperatori.
Relazioni ereviste per la Seduta plenaria di chiusura
(8 giugno).
r. J bisogni sodali del no;tro tempo (S. E. il Ministro
0. B EHOGNE).
z. Come il Cooperatore salesiano può rispondere a questo
appello del mondo (Can. L. JANSSENS, Prof. all'Univer-
sità di Lovanio).
1.rici stesse, che hanno maggiormente compreso la p:reziosità del tempo,
la gioia della carità fraterna, e come ognuno possieda solo ciò che dona.
Nei prossimi incontri il laboratorio provvederà a rifornire di arredi
sacri la parrocchia, e in seguito penserà alle Missioni.
MARSIGLIA - Una giornata dì ritiro per Cooperatori
Riportiamo da La wix D11n Bosro di Marsiglia: , Per la pmna
volta, nel quadro accogliente e ospitale di Savignl, trentaquattro Coope-
ratori e Cooperatrici hanno vissuto una giornata di nccoglimento e di
riflessione. Essi sono ritornati più convinti, alcuni anzi sbalorditi che il
Cooperatore Salesiano, come l'ha concepito Don Bosco, sia cosi grande.
Il predicatore Don Halna fu tanto gradito che dovette promettere di
tornare per un'altra giorn!\\la di ritiro alla fine dell'anno scolastico. Per
un iruzio, non c'è malacciol... 1.

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NUO"\\TI CENTB,J
A GEKOVA-VOLTRI: Parrocchia S. Ambrogio
Diligentemente preparata dalla Delegata delle Figlie
di M. A. dell'Orfanotrofio I Gente di mare~, la sera
del 2 9 c!Jcembre, dopo i Vèspri, nel salone gentil-
mente offerto dal sig. Parroco Don Natale Traversa,
che si onora di essere Decurione Salesiano, si radu-
navano circa 40 Cooperatori e Cooperatrici per rice-
vere dal Delegato lspettoriale il Diploma ed una prima
psrola iJluminauice.
1 Quella di Cooperatore è una vera vocazione al-
l'apostolato laico nel proprio ambiente. Questo im-
plica coerenza di vita cristiana individuale, familiare e
$ociale. Inoltre esige energia per diffondere tale vita
cristtanll con lo spirito apostolico di Don Bosco e dei
!!llOÌ Figli •.
Il Parroco, col santo zelo che lo distiogue, volle
subito trame un frutto pratico, invitandone alcuni ad
essere Catechisti nella sua Parrocchia. Accettarono con
entusiasmo. Don Bosco avrà goduto di un .inizio cosl
lusinghiero.
A QUARGNENTO (Alessandria)
Domenica zz gennaio Don Tedeschi, Direttore del
Convitto Salesiano di Alessandria - col consenso del-
l'Arciprete - si recò a Quargnento per dare inizio
alla Pia Unione dei Cooperatori Salesiani.
La riunione s1 tenne nel Salone dell'Asilo. Don Te-
deschi, dopo di essersi congratulato con gli interve-
nuti, passb ad illustrare l'origine, le finalità ed i van-
taggi spirituali che la Pia Unione offre ai suoi aderenti.
L'oratore illustrò poi la Su-enna del Rettor Mag-
giore che, m omaggio al cent.enano dell'Apparizione
della Madonna a Lourdes, raccomanda la recita in
famiglia del S. Rosario. Parlò anche del Pellegrinaggio
a Lourdes e della diffusione della buona stampa.
Si chiuse l'adunanza con l'iscrizione dei presenti
alla Pia Unione. Al nuovo gruppo di Cooperatori i
migliori auiruri di fecondo apostolato.
A ROPPOLO PIANO (Vercelli)
Nel mese di novembre 1'- sorto il nuovo Centro della
Pia Uwone a Roppolo Piano. Pe:r ora è composto di
-i:8 membri, con la fiducia di un graduale aumento.
Prima iniziativa fu quella dell'Esercizio di Buona
Morte in comune compiuto nella chiesa parrocchiale,
sotto la direzione del Parroco, il quale tenne le prime
due conferenze per la formazione di questa nuova
Unione. Il Parroco stesso, Don Oreste Font2nella,
Decurione dei Cooperatori, si ~ incaricato di tenere
le conferenze nelle epoche prescritte dal Regolamento
e si ripromette dalla buona volontà dei Coop~ratori
un maggiore incremento nella vita spirituale della
Parrocchia.
* Ci consta pure che n~u•lspettoria Novarest dtll5
Figlie di Maria Ausiliatrice si sono 01ganizzati i nuovi
centri seguenti: Int:ra, Lomello, Pallanzeno, Pavia
(che passa sottD Mi/a,u,), Premosello.
RIVENDITE MERIDIANO 12 nell'lspettoria Sicula
Presentimrw wi z elenco di Rivendite M. 1z e plaudwmo allo zelo degli 01ganiz::catori. Contin~~110 mi
pruSSimi numm, Intanto ricordiamo ai nostri Dirigenti che in og,1i epoca delJ.'ann(J si l in tempo pe:r creara
nuovi cmtn· di rivendite.
ActRRALE • Istituto S. Spirito
AcmBALE - Noviziato M. A.
Acr S. ANTONJO • Collegio Maria
AGRIGENTO - Istituto Salesiano
.AI.l TERMll - Figlie M. A.
s. BARCHLLONA Pozzo DI Gorro - Oratorio
BIANCAVTI,t.A, - Otfaootrofio lmmacolar:a
CALATABIANO - Istituto S. Cuore
CALTAGIRONE • Istituto Salesiano
CALTAOIRONll - Istituto Figlie M. A.
C,.LTANISSETTA - Oratorio Salesiano
C.ATANIA - Vie Caronda
(xs Rivendite)
CATANIA - La Salette
CATANIA - S . Filippo Neri
CATANIA BARRIERA Figlie M. A.
CATANIA - Via Cifali - Figlie M. A.
GELA - Istituto Salesiano
GELA • Asilo Mons. Catarella
MA!!sALA - Istituto Salesiano.
MA.scAL, · Asilo M. A.
MELILLI Orfanotrofio.
MBsslNA - Istituto F. M. A.
M=INA - S. Luigi
l\\l!FssmA - Giostra
MEssINA - Studentato Teologico
MODICA ALTA - Istituto M. A.
MoDICA - Asilo Regina Margberìta
NoTO - Asilo S. G. Bosco
NOTO Istituto M. A.
NL"NZ!ATA - Collegio Immacolata
PACHINO Asilo Principessa Jolanda
PALAGONIA Istituto S. Giuseppe
PaLERMO•AllEmr..LA F. M. A.
PALERM·o - S. Chiara
P ALEJ™O•SAMPOLO • Parrocchia
PALERMO - Parrocchia Piazza Don Bosco
PALlfflMO - Circolo Acli-Pill.ZZII Don Bosco
PAIBRNò • Sig.na Castro Nilla
PEDARA - Istituto S. Giuseppe
PEDARA - Istituto S. Cuore
RAGUSA - Collegio Maria SS. Addolorata
RANDAZW Istituto Salesiano
SAN CATALDO • Collegio M. A.
SAN GREGORIO - Asilo Mignemi
SANT'AGATA MtLmru.o - Iaòtuto Salesiano
TAORMINA - Istituto Salesilloo
T!w>ANl - Istituto Salesiano
TRECASTA0NI - Collegio !mmacoJata.

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I I un grande missionario
L'Autore ha voluto ritraooiare
la vite. di questo grande mis-
sionario, di questo singola.re
esplora.to1·e che ha percorso
per trentacinque anni le regio-
ni più impervie dell'altopiano
etiopico sulla ecol'ta delle sue
stease Memorie, delle sue let-
tere, delle numerose ~estimo-
nia.nze che di lui hanno la.sciato
i viaggia.tori contempora.nei.
Non però erudita. opera di cri-
tica, ma snelle. e vivace narra•
zione, dai toni ora drs.mmati.ci
ora lirlci, talvolta. a,nche umo-
ristici, ma che tutta.via. ha il
suofondamento nelladocumen-
tazione storica, nell'accurato
conlrollo delle notizie autobio•
gra.fl.chedel grande m!ssionario
FRANCESCO VALORI
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Volume in-8. pagg. 283, con illustrazioni 1otograflche L. 1500
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per m·dinazioni rivolgersi alla
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Corso Regina Margherita 178 • Totin.o 714 - c. o. p. 2/171
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Agenti postali che respin
gono, C01l le notl.flcazicmi dJ
Wlo,i BoUetttai 11.on rCtC&piuil
Facciamo noto a.i benemeriti Cooperatori che le Opere Salesiane hanno
ii Conto Corrente Postale 2/1355 (Torino) sotto la denominazione:
Ognuno può valersene, con risparmio di epesa, nell'inviare le proprio
offerte, rioon-endo all'ufficio postale locale per il modulo relativo
DIBBZIOD BIBIBALI
OPIBI DI D01 BOSCO
TOB.INO (714>
m AUTOJUZZ~ZlONll Dli!L 'l'lll1IUNilll DI TOIIINO D.l'U 16-2-19,o • li[. 403. OON .u,paov.t.ZIO!lll ll00Ll!ISTA8TIO.A.
* DIRJITl'Oll.ll RIISPONllABILil: a.A.O. DOU. P.ll!!TRO USBUiO, VU .IU.RI.A. AVSILUTIUOJl, 82 • 'l0ll0(0 (71()
Olrll'lOJNil QIUJIOIIII &li i