Tredicesima settimana di spiritualità a Roma-Pisana
L'incontro con Cristo è possibile, e il Concilio lo favorisce
UNA
Una «ispirazione conciliare»
caratterizza la tredicesima set-
timana di spiritualità della Fa-
miglia Salesiana svolta presso
il «Salesianum» di Roma. II
tema prescelto, infatti: «Con i
giovani raccogliamo la profe-
zia del Concilio», vuole provo-
care la riflessione partendo dai
testi conciliru;, dalla situazione
dei giovani e dall'esperienza
del carisma salesiano, ed è
suggestivo, attuale e aperto al
confronto ecclesiale.
Del resto già Paolo IV con
l'enciclica «Ecclesiam Suam»
aveva individuato l'eredità
profetica del Concilio nell'azio-
ne deUo Spirito che da una
parte aiuta la Chiesa a cono-
scersi meglio e a rinnovarsi in-
teriormente, e dall'altra la invi-
ta a rivolgersi più decisamente
al mondo per meglio adempie-
re a suo riguardo la propria
missione di salvezza.
Opportunamente perciò, in-
troducendo i lavori, Don Ser-
gio Cuevas Léon, consigliere
generale per la Famiglia Sale-
siana, ha ricordato che a «ven-
t'anni dal Concilio il Sinodo
'85 ha invitato la Chiesa a fare
memoria, intercambio e profe-
zia. Come «memoria» la Chie-
sa intende rivivere l'atmosfera
straordinaria di comunione del
Vaticano II. Come «intercam-
bio» essa sente la necessità di
far conoscere e verificare espe-
rienze e notizie riguru·danti
l'applicazione del Concilio.
Come «profezia» infine vuole
favorire l'interiore approfoncli-
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mento e il costante inselimen-
to del Vaticano II nella vita dei
cristiani, alla luce anche delle
nuove esigenze dei rinnovati
segni dei tempi».
In tale contesto si è inserito
il prof. Pietro Braido, direttore
dell'Istituto Storico Salesiano,
con una trattazione storico-
cuJturale suJla pedagogia ec-
clesiale cli Don Bosco catechi-
sta, scrittore ed educatore, in
un tempo di «restaurazione»,
segnato da un atteggiamento
cli difesa nei confronti dell'ere-
sia e da una notevole afferma-
zione dell'autorità pontificia
nella grande famiglia cattolica.
Ma il relatore non si è fer-
mato a una semplice rievoca-
zione. Poggiando sulla duplice
fedeltà cli Don Bosco alla Chie-
sa e ai giovani, ha infatti volu-
to inclicare alcune suggestive
ipotesi di una «pedagogia ec-
clesiale» odierna, quali l'edu-
cazione alla responsabilità, la
centralità di Cristo, la parteci-
pazione responsabile, I'ecume-
nismo.
Ed ai giovani, nel suo inter-
vento, si è riferito Monsignor
AJberto Ablondi, Vescovo cli
Livorno. <{Il binomio Concilio-
giovani - ha egli asserito -
richiama un dialogo clifficile e
promettente, fonte di provoca-
zioni e cli messaggi per quanto
1iguarda l'evento conciliare, e
ricco cli sfide e cli domande per
quanto riguarda la lettura della
situazione odierna dei giovani».
Dopo aver ricordato che «in
vent'anni il Concilio è cresciu-
to assieme ai giovani d'oggi,
per cui Concilio e giovani sono
coetanei che hanno attraversa-
to e vissuto gli stessi tempi del-
la Chiesa e del mondo», Mon-
signor Abloncli ha richiamato
la sensibilità giovanile a valori
quali la coerenza, la testimo-
nianza, le convinzioni, la capa-
cità critica e la generosità. {{Ma
- ha ribaclito - l'incontro tra
i giovani e il Concilio può avve-
nire solo se si coglie la portata
della parola-chiave "tutti": i
giovani, infatti, il cui c uore è
aperto a ··tutti", si ritroveran-
no solo in un Concilio in cui a
"tutti" siano offerti la vocazio-
ne alla santità, il sacerdozio
ministeriale, la Parola di Dio e
la partecipazione alla missio-
ne, al ministero e al servizio
per l'unità».
Lo conferma la crescente
domanda religiosa cli molti
gruppi giovanili. Parlandone,
Riccardo Tonelli ha ricordato
la ripresa associativa in atto, la
diffusione cli movimenti a forte
risonanza cristiana, la situazio-
ne di <{risveglio religioso», i
molti centri di preghiera e cli
incontro, affollati da centinaia
di giovani. Ciononostante le
sfide culturali permangono e
creano disagio. Ecco perché
urge un ritorno alla Parola di
Dio che, come ba ribaclito Ce-
sare Bissoli, se meditata, pre-
gata, vissuta e attualizzata può
dare risposte che aprono a va-
lori religiosi di profonda esi-
stenzialità.