Bollettino_Salesiano_195802


Bollettino_Salesiano_195802



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Noi non ci fermiamo mai;
vi è sempre cosa che incalza cosa...
Dal momento
che noi ci fermassimo,
la nostra Opera comincerebbe
a deperire
DON BOSCO
lo &IH.RAIO 1958 ANNO L:XXXU . N, 2
EDIZIONE PER I DIRIGENTI DEI COOPERATORI SA LESIA NI
DIREZIONE GENERALE: TORINO 712 · Vli MARIA AUSILIATRICE 3 2 TELEF. 2 2 -117
ROSARIO
Il successo della Crociata del Rosario che il
nostro venerato Rettoi: Maggiore bandirà per
tutti i Cooperatori del mondo nel prossimo
Bollettino di febbraio, è affidato ai Dirigenti
della P. U. Dipenderà dallo zelo di ciascuno
di loro il moltiplicarsi delle iniziative e l'impegno
dei nostri Cooperatori nell'attuarle.
Ma per parlarne con convinzione i Dirigenti
debbono anzitutto essere convinti loro dell'ec-
cellenza del S. Rosario. Solo un'anima profon-
damente mariana apprezza l'altissimo valore del
Rosario e riesce a trasfondere negli altri il suo
amore alla Corona. Si pensi, per fare un esem-
pio, al bene che opera nel mondo la Crociata
del Rosario nelle famiglie predicata dal P. Pey-
ton: è un'anima fiammeggiante di amore a
Maria, che con zelo ammirabile gira il mondo
predicando il Rosario; perciò convince, avvince,
trascina le masse che lo ascoltano.
Ogni Dirigente si prepari quindi a parlarne
ex abrmdantia cordis, meditando sul suo Ro-
sario e leggendo qualcun.a delle tante opere che
ne trattano, per arricchire la mente di idee e
riscaldare il cuore di amore per questa pratica
così vitale e cosi cara alla Madonna.
I motivi ideali e i fini della santa crocia.ta ce
li illustra il Rettor Maggiore nel suo fervido ap-
pello: il centenario di Lourdes deve segnare
una ripresa di vita cristiana. Per questo è ne-
cessario ridare al nostro popolo il gusto della
preghiera; a questo fine la via più facile e ac-
cessibile a tutti è appunto la pratica del S. Ro-
sario che, mentre appaga il cuore devoto del-
l'umile popolana che non sa meditare, offre
argomento per sublimi meditazioni alle menti
più elette. È un libro di preghiera abbastanza
piccolo per entrare in ogni tasca, accessibile ad
ogni borsa, che si può leggere da tutti e in ogni
momento, anche nella notte buia...
Dedichiamo dunque con slancio le nostre
energie a organizzare, dirigere e incrementare
questa campagna del S. Rosario. T nostri Coo-
peratori e le nostre Cooperatrici sono ricchi di
buona volontà, ma hanno bisogno di chi li or-
ganizzi, infervori e guidi ncll'attua7,ione concreta
dei loro santi ideali. I Dirigenti della Pia Unione
hanno appunto questa provvidenziale missione.
Ed ecco alcune proposte pratiche:
r0 Ogni Delegato ispett-0riale e locale studi
un pro gramma per organimare la Crociata nel
suo centro. Il Rettor Maggiore nel suo appello
offrirà idee e proposte che serviranno di base
per tale programma. Anche l'ampio schema dei
motivi ideologici che si leggeva nel Bollettino
Dirigenti di dicembre potrà essere utile per infer-
vorare i Cooperatori. La 18 Co11fere11za ammale
offrirà l'occasione propizia per il lancio ufficiale
della Crociata tra i Cooperatori del proprio
centro.
2" Si preparino proposte e consigli con-
creti per la recita personale del S. Rosario:
s'insegni anzitutto a recitarlo (molti cristiani
non sanno più), poi a meditare i misteri; s'inviti
Impegno mensile Avviare la CA MPAGNA D E L S. ROSA RIO
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a recitarlo anche à decine staccate, andando e
venendo dal lavoro, nei momenti di pausa dalle
proprie occupazioni; si risponda alle obiezioni
più comuni; si suggerisca qualche libretto-guida,
per esempio l'ultimo della L. D. C. Il mio Ro-
sario; si offra la corona a modico prezzo (i Dele-
gati ispettoriali possono fornirne di tutti i tipi
a prezzi convenientissimi).
3° Si persuadano i nostri Cooperatori alla
recita del Rosario in famiglia. Oh, se col
nostro zelo e con quello dei Cooperatori e delle
Cooperatrici riuscissimo a far rinascere nelle fa-
miglie cristiane la santa consuetudi11e della re-
Primo
CONFERENZA ANNIJALE
Quattro cose da ricordare:
r. Attenersi all'argomento: la crociata del
Rosario.
2. Raccogliere l'obolo prescritto.
:ì· .Mandare con sortecitudine la relazione.
4. Concretare le iniziative da attuare nel
proprio Centro: crociata del Rosario, stampa,
pellegrinaggio a Lourdes, ecc.
cita del Rosario in famiglia! Se la casa è un
tempio, il Rosario ne dev'essere la preghiera.
Non c'è salvaguardia mi~liore della pace in
casa e della moralità dei figli. << La famiglia
che prega unita, vive unita>). Si commentino le
parole di Don Bosco: «Se nelle nostre case,
nelle nostre scuole, nei nostri laboratori si fa
risuonare il Rosario di Maria, abbiamo fonda-
mento a sperare che cesseranno i flagelli, rifio-
rirà la fede, ricompariranno fra di noi giorni
<li pace e di tranquillità,>. Si proponga ai geni-
tori di cominciare con poco, per es. con una
decina o col recitarlo un solo giorno alla set-
timana. Si risponda alle difficoltà che sogliono
presentare le mamme: ci sono i lavori di casa,
c'è chi non gradisce, ecc. Una mamma può re-
citare il Rosario anche assestando le cose di
casa, anche se disturbata dai piò piccini: è uno
dei vantaggi della preghiera collettiva quello
di far perdonare gli eventuali difetti della re-
cita singola. Se poi qualche .membro della fa-
miglia non si decide, non lo si importuni. Ot-
tima occasione per dare il via al Rosario in fa-
miglia potrà essere il Rosario trasmesso ogni
sera dalla Radio Vaticana o da altra Radio. Sap-
piamo che in alcune nazioni va diffondendosi
questo uso cristianissimo. Altra occasione buona
potrà essere la Peregrinatio Mal'iae nelle fami-
glie dei Cooperatori, ex allievi e parenti degli
oratoriani. Prev;a intesa col Parroco, si porta
la ~fadonna di famiglia in famiglia recitandovi
il Rosario. E cosi si comincia... Quanto bene
si può fare con tale iniziativa!
4° Si organizzi la funzione della distribu-
zione dei Rosari, mezzo eccellente per rom-
pere il ghiaccio. Tale cerimonia potrebbe svol-
gersi così: si tiene un triduo sul Rosario - dopo
tale triduo, tutti i membri della famiglia rice-
vono la corona - il Sacerdote le benedice, ma
chi le distribuisce è il (ladre di famiglia - poi
si recita il primo Rosano in cappella - le sere
successive si comincia a recitarlo in famiglia.
5° Si preparino i Cooperatori ad essere
apostoli del Rosario servendosi di due mezzi:
convincendoli: chi non arde non accende;
20 presentando loro esempi concreti. Cosi, per
es., come si può restare indifferenti di fronte
alle .meraviglie che la «Crociata del Rosario
in famiglia > condotta dal P. Peyton opera tra
milioni di aderenti di ogni razza e colore ? E
come essere pessimisti quando si pe.m~a che la
Crociata del Rosario predicata dai Padri Dome-
nicani in Irlanda ha raggiunto la percentuale
del 6o% a Dublino e dell'So in altre città, di
operai che si radunano per la recita del S. Ro-
sario nelle officine e nei luoghi _di lavoro ?
6° Non si trascuri di preparare qualche
manifestazione pubblica che, mediante la di-
stribuzione- gratuita di corone, la recita collettiva
del Rosario con saggi di meditazione dei mi-
steri, ecc. miri a diffonderne la recita e a renderlo
sempre più popolare.
7° Si segnalino al Centro tutte le inizia-
tive prese perchè sia.no rese note al più presto
e servano di esempio agli altri centri.
8° I periodici locali dedichino sempre al-
meno una pagina a questa santa crociata: ciò
servirà a rendere tutta la famiglia salesiana
unita e concorde nella pratica della strenna del
Rettor Maggiore e a raggiungere uno dei 6.ni
essenziali dell'Opera nostra: la glorificazione della
Vergine.
99 Le Conferenze mensili saranno quanto
mai propizie per ricordare le iniziative, lanciarne
delle nuove, incoraggiare quelle in via di at-
tuazione.
rn° Altre idee e iniziative si potranno at-
tingere dal messaggio che lo stesso Rettor Mag-
giore invia a tutta la Famiglia salesiana (Bollet-
tino 1u febbraio) e dal Bolleth'no Dirigenti dello
scorso novembre.
Quando Pio IX seppe delle Apparizioni della
Vergine Immacolata a Lourdes, esclamò:
<1 Jddio vuol salvo il mondo per mezzo del Rosario,>.
Questa è pure la nostra certezza ed ha la sua
conferma nei 19 secoli di storia della Chiesa.
La nostra Crociata vuol essere appunto un
nuovo titolo, per quanto modesto, al potente
ausilio di Maria nel mondo.
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L'anno delle rose Spunti per la
Confe renz a men.site
1. Febbraio non è certo il mese delle rose. Eppure, nonostante il vento gelido tra le gole dei Pi-
renei, quell'undici febbraio la grotta di Lourdes era fiorita di rose e la bianca Signora recava due
rose d'oro ai piedi immacolati. Non altri fiori, quasi a indicare la strettissima connessione con la pre-
ghiera che più prossimamente aveva meritato quell'apparizione: il santo Rosario, che Bernardetta stava
recitando con più fidente devozione del solito. Rosario vuol dire «corona di rose>). È una ghirlanda
d1 50 mistiche rose sbocciate dal cuore in preghiera. Sono le rose più gradite alla Regina del cielo,
non perchè siano una lode a Lei, ma perchè sono un grido d'amore filiale verso l'unica mamma che
puè> efficacemente aiutare in qualsiasi frangente.
Anche a Fatima, ai tre pastorelli che recitavano ogni giorno il Rosario, la Madonna si presen-
terà con la corona in mano invitando a continuare quella preghiera e a recitarla con particolare de-
vozione per i peccatori ostinati. n 13 ottobre, nell'ultima grande apparizione, la Vergine rivelerà anche
il suo nome: << Io sono la lVIadonna del Rosario>>.
Di pastorelli buoni e semplici come i prescelti della Cova di Iria ce n'erano certamente chissà
quanti, ma quei tre erano i soli che sapevano interrompere i loro svaghi per recitare insieme la co-
rona di 50 Ave 1\\faritz. Non sapevano nè leggere nè scrivere, non sapevano altre preghiere compli-
cate, ma il Rosario lo sapevano dire e capire, a differenza di tanti dotti che o non lo conoscevano o
non si curavano di recitarlo.
2. Ma nel Rosario c'c tutto un manuale di preghiere e di dottrina cristiana!... Oltre all'Ave
Maria, ripetuta come a cespi di dieci rose, comprende L'l recita della preghiera più sublime, quella
insegnata da Dio stesso agli uomini: il Pater uoster e la dossologia minore, il Gloria Pfitri, in onore
delle tre Persone della Santissima Trinità. Ma nel S. Rosario quel che più conta è la meditazione o
meglio la << contemplazione 1> dei , 5 misteri, che presentano in 15 grandi quadri lo svolgimento coordi-
nato della dottrina cristiana attraverso i principali fatti della nostra Redenzione.
Contemplare i misteri è come soffermare la mente davanti a quindici vetrate artistiche irradiate
dal sole in una magnifica cattedrale. J nostri :.vfissionari hanno più volte constatato che la spiega-
zione graduale dei quindici misteri del Rosario incatena l'attenzione dei pagani che imparano vo-
1.
TACCUINO DEL DIRIGENTE
f.sertizi Spirituali
2.
Abbiamo ricevuto da molti Centri il programma dei corsi
di Esercizi Spirituali per il r958. Preghiamo quelli che an-
cora non l'hamw mandato, di farlo con cortese sollecitudine.
Rirnndite lleridiano 12
3.
E11tro ge1111aio si desidera llOn solo che ogni Centro abbia
stabilito ima Rivendita M. I2, ma che faccia conoscere al
Delegato Ispettoriale i nomi degli Zelatori e 7.elatrici che se
ne occupano, perclzlt a sua volta possa comunicarli a Torino.
l'nn&iRli lspcttociali
e Consiglio Superio1,• della P. l'.
4.
Sono già arrivati al Centro i nomi dei Cooperatori che 1
Delegati ispetloriali propongono come candùlati per il Co11-
siglio lspettoriale e per il Consiglio Superiore della P. U.
Preghiamo i ritardat.a~i di fare _la scelt~ se~ondo (e norme
ricevute nel convegno di Roma e dt comumcarli $Ollenta1npn/e.
Pelle~rina~io roo11('rafoci a rJoUnfos Il tempo stringe: ef.frettarsi quindi a raccogliere le adesioni
al Pellegrinaggio della P. U. e inoltrarle al Delegato ispetto--
riale. Si prega di llltenersi fedelmente alle uonne non solo
5. 1 per le ise1-izioni, ma anche per i documenti (passaporto o
lasciapassare).
r.,r...,lil !llflsili Le conferenze e gl'incontri mensili del corrente anno do-
vram10 essere conclusi co11 iniziative pratiche, specialmenlf
pw i-iò che riguarda le noslrr campagne: Rosario, stmnpn, et.
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lentieri ad invocare la Vergine affidando a Lei
la loro rinascita in Cristo.
E dopo il battesimo i neofiti non abbandonano
mai più taie preghiera, anzi hramano portare
al collo la corona come insegna della loro fede.
Nel Siam, nella Birmania, nell'Indocina, nei
vari Stati federati dell'India e in tutto l'Oriente,
non si potrebbe far regalo migliore agli adulti
battezzati che quello <li una corona del Rosario.
E la vogliono grande, solida, col crocifisso vi-
stoso; e mettendosela al collo come una ghir-
landa d-i fiori s'impegnano a recitare ogni giorno
la loro corona.
3. Il 31 dicembre d'ogni anno Don Bosco si
riservava di parlare lui stesso ai giovani del-
l'Oratori<> dopo le orazioni della sera. In quella
<1 buona notte>) che chiudeva l'anno era solito
lasciare ai giovani di Torino e a tutti i Salesiani
e giovani delle sue case la cosiddetta e, strenna
per l'anno 11uo7,•01> ossia una parola <l'ordine
per il trionfo del bene, una direttiva di marcia
per
E
nuove conquiste.
la bella tradizione
si
e perpetuata
attraverso
tutti i s1,1.ccessori di Don Bosco. Quest'anno il
rev.mo Don Renato Ziggiotti ha lanciato al
mondo salesiano la seguente strenna: ~ Nell'anno
centenaJ'io delle apparizioni di Lourdes onoriamo
la Madonna con la recità devota del Santo Ro-
.w,io )>.
Anche i Cooperatori salesiani, quali «con-
fratelli esterni)>, ossia quali C< salesiani nel mondo»
hanno ricevuto la stessa consegna, che diviene
necessariamente per essi anche un programma
cli apostolato. Il Cooperatore infatti, pet la sua
stessa vocazione di araldo dello spirito di Don
Bosco nella società, sentirà il bisogno di farsi
paladino di questa devozione anzitutto nella
propria famiglia e poi attorno a sè. Di qui la
necessità per ogni cooperatore e per ogni coope-
ratrice cli possedere la propria corona del Ro-
sario, di conoscere i I 5 misteri da meditare,
di avere la massima fiducia in questa pratica
di pietà come l'arma più potente per salvare
la civiltà cristiana e la pace del mondo.
In questi giorni, in cui le grandi potenze mi-
rano ad assicurarsi la superiorità dei mezzi di
offesa e di difesa, che sono sempre mezzi di
distruzione reciproca, la Regina della Pace, da
vera << madre dei viventi)) ci ripete l'appello di
Lourdes e di Fatima: c<Pregate, pregate, pregate!•>.
Ma gli uomini non sanno più pregare, molti
anzi non vogliono pregare. Occorre l'intervento
della Mamma cli tutti per mettere l'accordo tra
i figli esasperati tra loro, di Lei che è anche
Madre di Dio: << Santa Maria, prega per noi
peccatori ►>...
Sarà forse troppo ripeterglielo 50 volte in un
giorno per la salvezza di due miliardi e tre-
cento milioni di uomini?
La grande battaglia di Lepanto del 1571 si
combatte nel giorno del santo Rosario, il 7 ot-
tobre, e fu vinta contro ogni previsione umana.
Ma nello stesso giorno a Roma, per ordine
d1 S. Pio V, tutte le confraternite del S. Rosario
si erano impegnate a recitare per turno incessan-
temente la corona alla Vergine delle vittorie:
la civiltà cristiana non poteva essere sopraffatta.
BIBLJOGRAPIA S'UL ROSARIO
I . E'dl•fo1tl L,D.C,
~1. l'ARODI - Il mio Rosario (novità)
L. 800
Santa Bernadette. Albo . . . . . . L. 200
L'Immacolata. Albo . . . . . . . . L. 1oo
M, PTOVANELl,I - La Signora dalle rose d'oro,
novità (uscirà il 15 gennaio) . .
L. 6oo
.... n quaderno del Santo Rosario
,.,,... ,
L. 100
L'Immacolata. 3 tempi. Ferraniacolor L. 3300
Il R&sano:Misteri dolorosi. Ferràniacolor L. 1500
Lourdes. 4 filmine no,,ità in ferraniacolor. Cad.una
L. 600
Bernadette. r filmina novità, in t'erraniacolor (chie-
dere nuovo catalogo)
L. 1400
'.I. Bd,,,_I S, B. l.
s. P. PICCIOLI - Il Rosario . . . . .
s. R. LOBETTI - I misteri del Rosario
J, Altre . .,• ..,..,
P. MONSAllllÈ, o. P. - Il Rosario. Brevi medita:r:ionj.
Editrice Ancora.
M0~7ìCONll - l misteri del RosariQ meditati.
Edi.z. PaoliM . . . . . . . . . . . L. 250
i1ONTICONE - La triplice corona del Rosario.
Ediz. Paoline . . . . . . . . . . . L. 150
DEt.UGAN - O Rosario nella parola degli ultimi
Pontefici. Trento, 1951 . . . . . . . L. 300
o'ANNIBALlt - 1 15 sabati del Rosario in Fatima.
Alba . . . . . . . . . . . . . . L. 200
CAROFAI..O - Il Rosario di Maria. Roma L. 150
CUARDINT - Il Rosario della Madonna. Brescia
L. 150
LP.ONE xm - Encicliche sul Rosario. Padova L. roo
MONTICONE - Il mese di maggio. I ntenzion.i e
frutti del S. Rosario . . . . . . . . L. 250
PEccr - La vita cristiana e il S. Rosario di Maria.
Rovigo . . . . . . . . . . . . . . L. 100
11ossr - Piccola storia del Rosario. Roma L. r50
vot.A'<ITI;: - I misteri del Rosario meditati da
una madre. Torino . . . . . . . . L. 100
WTLLAM - Storia del Rosario. Roma . . L. 850
P. OA~-TIANO ZAGO, o. t,>. - Il Rosario. Lice-Torino.
AXEDU - Gesù e Maria nel Rosario. Propaganda
Mariana. Casale . . . . . . . . . . L. 150
t)O'>!PIF.RT - U Rosario meditato. Casale L. +oo
FRA~ZI - Il Rosario del Sacerdote. Casale L. 150
1uliUDE.'<SES - 11 Rosario dei Sacerdoti. Casale
L. 150
s. LUIGI GRICNION • Rosario illustrato. Centro
Ylannno Monfortiano • Via Con, +. Roma (401 ).
00R21 - Vivere il Rosario. Alba.
PASQUERO - l misteri del Rosario (con commento
poetico ed estetico). Alba . . . . . . L. , oo

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esempi
ESERCIZI SPIBITU ALI APEBTI
Abbiamo parlato " suo tempo
dell'ottimo successo d~li Eser-
cizi Spirituali chiusi. Ora possiamo
aggiungere che, con l'aiuto di Dio
e grnzie allo zelo dei nostri Dele-
gati, si sono raccolti preziosi frutti
di henc tlnchc nei corsi di Esercizi
Sp1rit11a/i aperr, orgnniz:i:ati in
molti Centri della P. U. Abbiamo
sott'occhio ,,irie relazioni e in tutte
legginmo lo viva soddisfazione
degli organizzntori qu<ll'ti Eser-
cizi ridotti, indispensnbili per tanti
Cooperatori e Cooperatrici che
non hanno la possibilità di pren-
dere parte a quelli re$!Olari chiu~•
Qualche citazione
li Delegato di Roma. Istituto Sa-
cro Cuore: Tutti i Cooperatori t
°"" le Cooperatrici ri dich1oraro1zo /tlu:i
di pnso parte al corso di Eur-
ci::i, m1gra.:rinr1do delle belle gior-
nate spiri/110/i loro offerte ed espres-
sero il loro p,·opositò d,' non man-
care l'anno vn1t1uo •·
Il Delegato di Varuiie, parlando
del corso per Cooperatori: • Questa
è stata la seconda rsperiem:a di
Esercizi Spiriluo.l.i t ha rico11-
fer111ato 11011 solo l'efficacia, ma lo
necessità di questi i11co11tri •·
E parlando del corso per Coo-
peratrici: • Vifu molto enlllsiasmo...
Va sottolineato in pnrticolare cl,e
il gruppo ha preso per protettore
Don Ritta/di; e per conoscerne la
i·ita, i11 ogni adima11::ra un'incari-
eata 11t prtsentò '"' cop,tofo •·
Il Delegato di Trento, lacoru-
camente: 1 li corso lasci,) ln tutte
le partcdpt11tti ottima d salutare
impressione t .
Il Delegato di Ferrara: • Le
Cooperatrici, soddisjatli$sime del
corso, i11 particolar modu della pre-
dicazione, tU)llero raccollliere una
off"ta per le spese incomrate dallo.
Direzione d,!11' lstilzm, saltsia110, fa-
cendo voti clte la bella tradi:;;ù,,re,
miziala I'a/,r'am,o, abbia a co11ti-
11uare 1t.
La Delegfltll di Is.orellc-Busallo
(Genova): Si constatava co11 pia-
cere che ogm ,:ionio aummlm7a il
ninnero tki partedpanli e che, oltre
ai 6o Cooperatori e Cooptratrìci,
si rmivano anche altri 110n iscritti&.
La Delegoto di Messino • Isti-
tuto Don Bosco: • Gli Esercir:,
Spiritu.ali aptrti e11Juiasmaro110 Coo-
peratori e Cooperatrici. Le Coopi,-
ratrici J11ro,10 in quei Ire giqrm vere
apostole ed ebbtrro fa gioia di con-
durre ali'altare molte mu't11e che dt1
tt111po tra110 lonume dai Sacra-
menti .
Ln Dele~ato di Parma: • Si
chiuse il sacro ritiro co11 un pelle-
!(rinaggio nd rm piccolo Santuario
di M . Ausi/i(ltrice fatto edifieare da
una Cooperatrire riti dmtomi di
Salsomaggiore. Durante il tragitto
alrernoro110 il S . Rosario col ca/Ilo
di lr,di af/(I V"gine. Al Sa11111ari(J
S. Messa, predica dei ricordi, Te
Deum, Benedi:::ione Eucaristica •·
La Delegata di Formiggine (Mo-
dena): • Le Cooperatrici safuiane
con le R,: allieve hmnro orga11i:::zaio
Ire giorni di Esercizi Spirit11<1lì per
e per tutte le mm,m,e della par-
rncchio..•. La riuscita è ,urta a tutti
di vero 1:011solo.::io11t e soddisft1•
:iio11e •·
Il Delegato di Verona: • Il giorno
della chiusura per disposi:::ior,e
tMla Pro-vvid1m::a ri svolsero i fu-
11era/i del 1tostro caro Do11 La-
naro, che sali alla Casa det Padre
dopo 37 anm di malattia. Celebrò
la snle1111t !.'fessa da rtq1111m1 il
111,r. ispettore e le buone Coopero-
lrlri fecero tm llltt'uno co11 1101 e
romt in poche drcosto.nze abbiamo
sentito l' umo11t della Ter::a Fa-
m,illia alla nostra... •·
1,a fatica dell'organizzazione e i
piccoli disaJ,fi che rali corsi di
Esercizi aperti per Cooperatori n-
chiedono, sono ampiamente com-
pensati dai fruni che se ne mc-
colgono. Dio benedice l'osservanza
di questo apostolato voluto dn
Don Bosco ncll' ort. 8 delle nosirc
sante Regoli!.
Al~~,:,
Convegno Zela1rici della
CAMPANIA
li 28 dicembre scorso s1 tenne
11 Napoli il con,•cgno delle Coo-
peratrici Zelatrici della Campania,
presieduto dello stesso Rcv.mo
Consigliere Generale della Pia
Unione Don Luigi Ricccri.
Dopo la bella meditazione pre-
ùicat.a da Don Luigi Alessi, e la
S. Messa celcbrttta dal Superiore,
Don G. Scrivo tenne una solida
conferenza su • Il discorso di
Pio XII al 2~ Congresso Mondiale
dell'Apostolato dei Lnici " la
nostra responsabrhrà •·
Al gruppo fotografico è al
pranzo, seguì In proiezione di cluc
film documen1nri: • Ragazii ui
monti e al mari!•, • Viaggio del
Rettor Maggiore •· Quindi il De-
legaro Ispettorialc Don Vac.1lebre
1ratteggiò la fi,rurn e la funzione
tfollll Zelatrice nella Pio Union~,
mettendo in bella Iuc.i tutti gli
aspetti dell'argomento e aprendo
un'interessante discussione nella
quale ogni gruppo potè parlnre
delle attività cli ciascun centro e
insieme furono fotte le messe 1<
punto per un migliore coordino-
mento delle iniziative, in modo
particolare per ciò che riguarda
l'Esercizio dello Buona l\\Iorto:, iili
Esercizi Spirituali, l'imminente
Crociata del Rosario, [a crunpngna
della buona stampa, il Pel]cgri-
noggio a Lourdes e i Consigli
locali della Pia Unione.
Concluse il Superiore rallegran-
dosi dell'attiva partecipazione d,
tutte e accennnndo al fatto signi-
ficativo che nel prossimo Capitolo
Generale uno degli argomenti d:1
trnttarsi sarà quello dei Coopera-
tori salesiani.
[,'interessti_ che tutte le Zcln-
t.rici presero non solo alle rcln-
:doni ma anche olle discussioni e
1'npporto di esperienze concrete
d11nno ogni moti,•o di sperare che
le brave Zelatrici della Campanrn
nel 1958 attueranno un ancor più
in1en~o e focone.lo lavoro.
J7

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Cooperatrici al lavoro nelle
zone periferiche di CATANIA
Dirigente
Tn un convegno di Religiose,
quanti nuovi Cooperatori e Cooperatrici
tenutosi in Arcivescovado, ,lita
rm:scn:.a di S. E. Rcv.ma Mons.
potrai presentare a DON BOSCO
Bem.ivoglio e di S E. J\\1ons. Cu-
Sl<'ll~rio, Assistente (tenera.le del-
per la sua prossima festa?
1' \\ . C. J., nel dau ragguaglio sul-
l'apostolato nelle ione periferiche
della città, il relatore, l\\lons. Vi- alle Religiose dei diversi Ordini, vorano, coatliuvare dalle zelanti Coo-
Cllrio, cosi s:i esprim~va: 1 Quando,
tre nnni fa, la Curia di Catania
chiedendo In loro opera assisten-
ziale cntechistica; solo le Figlie di
peratrici salesia11e, pur tm mille
difficoltà e sacrifici, in parecchi
constatò la inadcgu:ita assisten:tu Maria Ausiliatrice risposero con centri dello periferia, prepomndo
religiosa nei grandi quartieri pe- enrusiaslica adesione all'invito del- il terreno all'opera dei Sacerdoti,
riferie, della città, c1 rivolgemmo l'Arcivescovo. Da tre anni esse la- sostiruendo, quasi, in quel che è
loro possibile I Sacerdoti stessi,
reali:c:.zando un apostolato et1tè-
chistico e missionario che è di
grande profitto olle anime e di
J?loria a Dio •· Don Bosco certo
50rride dal ciclo a queste Coope-
ratrici che rendono possibile alle
Rivendite Meridiano 12
sue Figlie un opostolato che è tra
i più cari al suo cuore.
nell'lspettoria Ligure- Toscana
Sinmo lieti di presmtare qrtesto primo elenco dz Rivendite M. 12
aperte 11ella Liguria e nella Toscana. Molte di eJse sono gestite da
rev.mi Parroci, da Zelatori e Zelatrici. Nei prossimi numeri p11bbli-
cheremo gli altri dia ci verranno segna/ab.
Genova Centro H Ri~cndite
G~nova-Sta!!lteno
Gc:nova-Samplerdarenn· 7 R /r,emllte
Gc:oova-Seslri
Gcnova-Voltrl
Gc.n.ova-Pontedeclmo
Gcnova-J30Jzano10
Geno,'11-To:qrli
Gcno\\'11-Pelrli
camogll (Geno,'11)
Chlavarl (Genova)
CrunpoUgure ( Genova)
R;ipallo (Genova)
Cu.,ella Scrivia (Genova)
Aronzano (Genova)
l>lorelle di Busalla ( Genova)
Pnveln di Mìguane110 (Genova)
Sauri Levante ( Genow)
Vallecrosia (Imperla)
Ventimiglia (lmperln)
S.,nr~mo (Imperla)
l..a Si,em
L3 Speda-Canalcuo
Savona; 2 lèfvendlte
Afa,;slo (Savona)
Arezzo
Stradll Casentino (Artno)
Blbblcn:i (Arezzo)
Clvitella dolla Chiana (Arezzo)
lbssl113 (Arezzo)
Cbw-., Superie (Arezzo)
Fiesole (Firenze)
Grosseto
Orbetello (Grosseto)
Follonlc::i (Grosseto)
Livorno
Collesalwttl (Livorno)
Campl11lla Marittima (Livorno)
VIarcc11l0 (Lucca)
Mass.a Apuan.12
Pisa.
Marino di Pisa
Pistola
MontcaitJni Terme (Pl!itola)
Chl...-1 (Siena)
65 1'nTALJi: Rivendite M. 12
Esempio tleg110 d, 1111ita:1one.
RIMINI - Conferenza pedago-
gica ai Cooperatori
Per lnilliativa della Pia Unione
Jei Cooperatori di Rimini ha a,,u10
luogo a chiusure delle due mute di
Esercizi una conferenza dell11 mas-
sima attualitil e particolarmente in-
dicata all'inizio dell'anno scolastico,
dal titolo: Scuola e Famiglia. H a
parlato il Salesiano Don Pietro
Spaggiari del Liceo di l\\lncerata,
davanti ad un pubblico scelto quasi
tulto composto dì Cooperatori e
Cooperatrici.
Gli ascohatod non mancarono di
~ottolineare con vivi appfausi la
dotca trattazione.
l1ue1irin IIHo MariaP
h
a CATANIA
I Cooperaron e le Cooperatrici
dell'Istituto Maria, Ausiliatrice di
Catania hanno accolto con cntu-
siamo l'iniziati\\'& di una Prregri-
11atio .',,/ari<u con la veneraw im-
magine dell'Ausiliatrice nelle loro
cose. Lo zelo di due benemeriti
Cooperatori-Zelatori l'ha resa pos-
sibile.
Il s dicembre u. ij, , dopo la
S. ;\\lessa vespertina che mensil-
mente s1 celebra prima della Con-
ferenza, i partecipanti si raduna-

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rono nel salone-parlatorio dcl- e incoraggiare col suo materno Apostolato in famiglia e fuori per
1'lstituto, ove Mons. Nicolò
sorriso tutta la gioventù che po-
il rispetto ul santo nome di Dio.
Ciancio, Vicario Generale della pola la Casa Ispettoriale, porterà Larga rete di attività per l'osser-
Archidiocesi e Direttore Diocesano il suo messaggio di pace, di con- vanza del precetto festivo. Pro-
della Pia Unione, si degnò bene- forto e di luce nelle case di tutti paganda a cbe i bimbi ricevano
dire la effigie della Madonnina che i Cooperatori.
il Santo Battesimo nel termine
viaggerà pelleg.ina per le case dei
stabilito aalla Chiesa. Segnalazione
Cooperatori e delle Cooperatrici
di moribondi a cui far giungere
della città. La breve e sentita pa-
in tempo il Sacerdote per l'asso-
rola di Mons. Ciancio illustrò ai LIVORNO - Bilancio conso- luzioné. Regolarizzazìonc di ma-
presenti il significato della fun-
lante
trimoni. Buona stampa. Inoltre il
zione, invitando con la recita del
vas_to e provvidenziale lavoro com-
S. Rosario in famiglia a riaccen-
ti Gruppo Cooperatrici salesiane piuto da un gruppo dì coopera•
dere la .fiaccola della pietà mariano. di Livorno Colline ha adempiuto trici a favore della Parrocchia sa-
La Vergine Ausiliatrice ha ini- con alto senso di dovere gli ob- lesiana. Quest'anno si .ripromet-
ziato il suo pellegrinaggio sostando blighi assunti nel far parte della tono una più intensa attività per
nell'ufficio della Rev.ma Madre grnndc famiglìa delle Coopera- il felice esito della campagna elet-
- - - - - ----- - - - - - - - - - Ispettrice, e dopo essere passata
per le aule dell'Istituto a benedire
trici salesiane. Ecco una breve re-
lazione di quanto si è fatto nel r957.
torale, per la Crociata del Rosario e
per la diffusione della buona stampa.
~UOVI CENTBI
GENOVA-QUARTO
Inaugurazione nuovo
centro di Cooperatori
U 22 dicembre nella Grande Genova, presso la
Parrocchia di S. Giov. Battista a Quarto dei :Mille
venne costituito con cerimonia solenne un nuovo
Centro di Cooperatori. Patrocinatori entusiasti furono
il Parroco Decurione Don Erasmo Sanguineti e lo
zelatore comrn. Firmino Ravecca, ex alllevo. S. Ecc.
M.ons. Federico Emanuel, Vescovo salesiano, bene-
disse la prima bandiera dei Cooperatori di Genova
e rievocò con toccanti ricordi personali la figura del
Padre Don Bosco, col quale ebbe la sorte di convi-
vere per 4 anni.
Il comm. Ravecca tracciò con mirabile efficace sin-
tesi agli inscritti vecchi e nuovi i compiti ed i van-
taggi della Pia Unione, incoraggiando alla attuazione
del duplice programma tracciato da Don Bosco:
L'esempio della vita e iJ fervore dell'Apostolato.
La giomata si chiuse con la proiezione di interessanti
Documentari salesiani.
Primi incontri a SLIEMA-MALTA
li giorno 2 dicembre, il Delegato regionale dei
Cooperatori Don Farrugia tenne la prima conferenza
nella sala parrocchiale di San Giuseppe alla Kalkara.
Egli fece in breve la storia della Pia Unione, rilevando
il vero spirito del cooperatore secondo la mente di
Don Bosco ed esortò rutti a collaborare con il par-
roco mediante una vita cristiana esernplnre, la pre-
ghiera e l'apostolato. [o.fine ringraziò il parroco
ed incoraggiò tutti all'adunanza mensile. Presenti
80 persone.
Il tlicembre, presente il delegato ispettoriale e il
delegato regionale dei cooperatori, fl direttore tenne
la prima conferenza nella sala San Patrizio, casa
salesiana, Egli spiegò l'origine della Pia Unione e
delineò il vero spirito del cooperatore secondo la
mente di Don Bosco. Fece alcune comunicazioni sui
privilegi e indulgenze che gode il cooperatore; infine
il delegato ispettoriale chiuse l'adunanza con la be-
nedizione di Maria Ausiliàtrice.
Nuovo nucleo di Cooperatori Salesiani a LEFFE
DI BERGAMO
In occasione delle celebrazioni di S. Domenico Savio,
svoltesi a Leffe neilll Val Seriana (Bergamo) dal 12
al 15-tx-1957, il delegato ispettoriale dei Cooperatori
Salesiani D. Rodolfo Vignato tennè nel teatro parroc-
chiale una conferenza sullo spirito della Pia Unione u
coloro che già ricevono il Bollettino Salesiano o che in
qualche altro modo si sentono legati alle opere di
Don Bosco, presentando in forma ampia ed esauriente
la possibilitò di santificazione personale e di pratico
apostolato che Don Bosco offre a tutti i volonterosi
mediante l'esercizio della cantà verso il prossimo.
Alcuni aderirono subito all'invito, mentre altri si
riservarono di decidere in seguito a più matura ri-
flessione.
Al sig. Prevosto Don Davide Aziola, cooperatore
salesiano, coadiuvato dallo zelante Don Pietro Selogni,
direttore dell'oratorio maschile, è stata affidata la cura
spirituale di questo nucleo, che promette di ingrandire
e di collaborare efficacemente con i suoi sacerdoti nelle
opere di apostolato, a favore dell'educazione cristiana
della gioventù.
Nella circostaru,.,a deJl'intronizzazione di S. Domenico
Savio nella chiesa di S. Martino, dove due anni fa
fu pure eretto un bell'altare in onore di S. Giovàruli
Bosco, è a,,venuta da parte del sig. Prevosto 1a consegna
ufficiale della suddetta Chiesa, accoglienre e devo,a,
a1 Direttore dell'Oratorio, con la vasta area circostante
per le futu.l"e costruzioni a favore delle Opere i:iova-
nili, messe tutte sotto la protezione Don Bosco e
di 8. Domenico Savio.
SASSUOLO (Modena) - Sorge il centro dei Coo-
peratori e delle Cooperatrici
Con una conferenza progm.mmatica del Delegato
lspettoriale di Milano anche a Sassuolo s1 è costi-
tuito un centro della Pia Unione. Tra le iniziative ci
fu quella essenziale per la vita di ogni centro: la con-
ferenza mensile per l'Esercizio della Buona Morte.
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D. LUIGI CÀSTANO, s. o. e.
GREGORIO XIV
NJCCOLÒ SFONDRATI 1535,1591
Pagine 450, con illustrazioni fotografiche Lire 1500
JZOVtld
"olo a distanu di secoli Papa Sfondrnti rivendica le sua perso,
oalità, che se non è quella di un grande, il quale abbia lasciHtO
imperitura memoria d1 e delle imprese compiute, non oppnre
tuttavia insignificante, e tanto meno trascurabile, a chi studia la ~c-
conda metà del Cinquecento religioso m Italia
Nell'innumere schiera dt vescoV1 che dello spirito mnovato,e con-
~crato II T1ento fe«ro programma di restaurazione interna della vita
cartolica1 minacciata, fre noi, dalla scadutn disciplina ecclesiastica,
Niccolò Sfondrati merita un posto onorevole, Si direbbe che in lui
- come in altri collegh, del tempo - si delinei con chiare=
1a figura del ,•e.scovo modemo, unicamente ed esclusivamente con-
iacrato al bene della diocesi, senza che missiom d1plomat1che
~fl'ari politici o interesse di famigha lo distolgano delle cure
pastorali concepite finalmente come primo e principale dovere di
~tato, e perciò affrontate e sostenute con alacre e costante energia.
~------------__,,)
Ef ,,er ordinazioni (1
-rivolgersi alln ~,
IOHl~O
t.:0110 Heglna Margherita, 176
conio corrente p01tale 21171
BOLLETTINO SALESIANO
Torino (712) - Via. Ma.ria Ausilia.trice, 32 - Telefono 22-117
l'DIIODIOO QUINDICINALE • ..J>fl)IZJO'<I! IN AlllJO!'<illINTO rQ!!T,\\1.1 GRUt'PO 2•
impo,rtante
Pn cone:doul d'bodlrmo al
prega d'b:a-,,..i,are .sempre. (a~
aJU'Cl.e al 11-uovo comple10
bene sarltto, anche Il Yecct,Jo
lndlr\\7.zo
it SI rinirra.zlano •Ignori
Agenti postali olle re,pln
gon.o, 0011 le notilìculoAI di
uao, I BoUetUAI llO-" reoapltat,
Faccia,mo noto ai benemeritiCooperatori che le Opere Salesianehanno
il Conto Con-ente Postale 2 /1356 (Torino) sotto lo denominazione:
Ognuno pnò valersene, con risparmio di spesa, nell'inviare le propri.e
offerte, ricorrendo all'ufficio postale locale per il modulo relativo
DIRBZIOHE &IHERALB
OPW DI DOB BOSCO
TOB.IliO (712>
40TOlllU•IOlU on TllJBDll•Lll DI 1'01lll<O IN D.l'U 111-l!·llUll :;_ l-OS. CON .t.PPllOVUlON• EOOLISl ..!JTIO.l
* DIRRTTOl!..I! USPONUDtn: uo. D0'n. PIE'UO ?JJROIIIO, f(A iu.a,.. AUelLlàTJIIOJI, 32 -roan<O 17l2J
OHIO!!<~ OUJ'IORP UII