Bollettino_Salesiano_195801


Bollettino_Salesiano_195801



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Sotto il gruppo statuario
di Don Bosco,
offerto dàlla
çongregaziona Sale~iana
alla celebre Abbazia sppgnola
di Mont6errat.
un alunno interpreta
al mi.cro(ono
i sentimenti df riconoscenza
e di amore
dell'immens,a massa g'iC>V'anile
di tutto il mondo
al grande Sà nto -dei

1.2 Page 2

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lODlllìlL
RIVISTA QUINDICINALE PER LA GIOVENTU
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1.3 Page 3

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o n ( ; ANO ll E I C OOP R llATOHI ~A LRR lANI
ANNO LXXXII N. 1
TORINO, I• GENNAIO 1958
Il Successore di San Giovanni Bosco
ai CooJJ-eratori salesia,ii
1-c,,., 1 ddl'lmmacolata <.:o11cc,1on,
Benemeriti Cooperatori e Cooperatr1c1,
nel corso di quest'anno avete lcuo sui van
1311/lettini la cronaca dd mio lungo \\'Ìaggio c so
che mi avete nccompagnato con le vostre pre-
ghiere e con crescente intere;;se; anzi molti di
\\'oi mi hanno espresso la loro meraviglia nel-
l'apprendere quanto si sia diffusa l'opc:ra di
Don Ilosco in co:;l breve tempo in Europa e
io Oriente, come all'Occidente.
V'assicuro che anch'io, pur conoscendo 1
nomi delle Case di ciascuna Nazione e il numcro
dci Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice
che in css\\! lavorano, man mano che raggiungevo
le varie mète e vedevo con i miei occhi e m'in-
contravo personalmente con ciascuno <lei Sa-
lesiani o con le masse det giovani, con le Autontà,
Ex allievi, Cooperatori e amici, sentÌ\\'O crescere in
me l'amm1raz1one e l'cntuSJasmo per il nostro
incomparnhilc Padre e per la potente Ausiliatrice,
che dal Cicln dirigono qui:-sto sviluppo, preparano
11 terreno, suscitano benefaltnri, confortano
nelle dif-lìcoltà e moltiplicano gli operai per
tanta messe di anime. In parl.'cchic Case, sotto
il quadro n la statua di :\\Taria ,\\usiliatrke, era
stata posta la frase tanto l.trn a Don Bosco:
E la .\\foc/011110 d1e !,a fatto lutflJ! ». Ed è questo
il segreto <lei trionfi npnrtari e <ld bene <la noi
compiuto: siamo gli esecutori <lcì provvidenziali
disegni di vlaria SS., sopraltutto nel campo
lkil't:ducazionc ucUa giovenL(1.
Ciò premesso, eccomi a farvi qualche rifles-
sione sul viuggio, sulle attività molteplici dei
Salesiani d'America e sui propositi che sgor-
gano spontanei dalle necessità tuttora gravi di
estcndc·rc il nostro lavoro per la gloria di Dio
e la \\'ittoria sul male.
RIO DE JANEIRO !Unhlte) • 11 Reuor Mu101lore, appen., decorato delt'Ordlne del Cruzelro ctn Sul. nella
s,,:a presidenziale, circondato cLt SU:1 Emlnc!U'JI li Cardinale Giacomo Camara, da! Nunzio Apo•to.l~o
S. E. Mons. Lombardi e da aure personalità, rlnlfral<la il Presidente d ella lt~pubbllca, dott. Juscell n o Kublu.chel<.
1

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Visggiatore fortunato e benedetto Brasile, Equatore, Colombia, Mcssico e California
per ,ia marittima, fluviale, a c,ivallo e in ,, ,·o-
Bisogna prnprin dire chc aYcndo percorso lama • (carro trascinato ila mpp1e di c,1valli
più di 70.000 chilometri per aria. per terra, sui nelle zone più imperrie), per giornate, selli-
fiumi, con tutti i mer.r.i di trasporto, scnr.a soste, mane e mesi inu.-ri, noni sotto la tenda o alla
per pii1 di no\\ e mesi, il non avcrt· mai avuto ,·1·ntura... con i pericoli che enumera San Paolo
un incidente o un disturbo fisico che ahbiano e con un fo,ico tanto esile e non certo temprato
fermat,1 mc o il mio fcdt'le scgrdari() cronista nl'llc trincct: cld Carso, come quello Jcl sot-
Don Furlanetto, non si pui, spit·gan; senza u11 toscriuo. .-\\ lc~gcrc le lunghe cronache di quri
intervento speciale det nostri Santi, inccssantc- ::-uperiori, rhc osar<mo compiere tali , 1siw, ho
me::ntc prcll:ati <la innumcrc\\·oli anime huone.
riscontrato il ml'llesimo entusiasmo, e una pii1
/\\Hcte pn·sente !a fotografia di quella lchbrosa profonda emozinnl', per il sacrificio da el:lsi com-
<li Contratacion i.n Colomhia, comparsa sul Bol- piuto e proh.ihilmenlt: anche per l'aspetto dl·i
l
!t!lti110 adagiata nel suo lr110, mentre io la benc-
<liccvo. Es~ mi disse che, dall'ini;,.io del viaggio,
mi ave,.1 .tl't'Ompagnatu offrendo ogni giorno le
sm· soffcr,·nr.c per mc. E potrei nominare cen-
viaggiatori che giungevano alla méta sfiniti clnpll
h: lunghe ort· <li battello o le intermimhili ca-
' akate, su st·1trit:ri da capre, tra boschi e dirupi
e paludi. Si i: cosi rinnovata con mezzi mnJcmi
r
tinai.i di pcr~onc d'ogni categoria chl' mi assi-
curarono d'aver fanu altrettanto, lavoran<lo o
una tradir.ione s:ilesiana, che ~en·e a kgarc la
periferia al c~·111ro, rende pr1ss1hilt: una maggior
~offrendo. I~ aggiungete pure all'incolumità nei t·onoscenza dei problemi gt:nl'rali e parncol:1ri e
viaggi la salute, la tr:tntJuillità di ~pirito, la fe- ri, cla i prodigi della grazia di, ina m·lla con~
liòtà mia nel \\'eckn· 1':1ltrui ll'tizia rinnovarsi 411ista delle anime.
ad ogni pa&;n, ad ogni incontro. Pensavo spesso:
'lualc viaggiatore ha mai potuto comcmplarc
tanta ,ariuà Ji panorami, di costumi, di paesaggi
Date antiche e dati recenti
e ùi metropoli?
Oh se mi fosse dato di presentarvi in una pel-
licola intl'rminabilc le hcllczze naturali che 1
nostri occhi hanno .,mmira.to, in umi nirietà
sempre nuo\\'a, son ceno cht: anche dal \\"<>stro
cuon· sgorgherebbe un inno di lode ul Crcatort:,
che ha s;tputo dare all'uomo una sede così ricca
di hcllezie, anche se necessario 11frullarle coi
sudori del nostro la\\'orn e con lo sforr.o della
nostra intdligenza industriosa.
l·,ù ora, Cooperntori canss11111, pcrmcirctc che
a ,ostra cdifìcaiione e incoraggiamento, , i ri-
cl11arru alc:une date storicl1c <lclla nostra fa-
miglia, l·hc comincia adesso a toccare le ~nglic
del secolo. Dopo la morte di ì\\Ia~ma :'.lar-
ghcrita nel 1856 e di San Dumenicc> Sa,io nel
1857, eccoci ul 1858, che ricorda il primo \\l.iggio
di Oon Bosco a Roma, per prcs(•ntarc all'a11gdicn
Pio [X il primo abbozzo ddle Regole da dare
alla Congregaiione che , nlc\\ a fondare. Quu,tn
a\\'\\·enimento sarà oggdto di qualche illustra-
Altri mi banno preceduto zione più ampia ancht: sulle p~inc <lt:I llol-
lellinn; ma a rrn.: preme presentarvene l'annuncio
\\le l'hanno ripetuto in tutta l'America del per din·i: vedete quanti) è giovane e ren•nte l.1
Sud il , iaggio che sognando fece Don Bosco nostra Famiglia, e quanta strada ha fatco in sì
nel , 883; e persino nella nascente nuo,·a c;apitale hrcn: tempo! \\orrei che ognuno di rni ~i pro-
federale ticl Brasile - Brasilia - l'in~cgnere curas.'\\C la soddisfazione di lel!l!'erc il \\'olumc
capo, nella sua sede di studio, ha
,oluto riponare alcuni periodi di quel
sogno, in cui pare che il 8a.nto abbia
\\'educo ciò che ora stanno preparando
tra il 10u parallelo e il meridiano 50°.
Ora Don Bosco dal Ciclo ha fatto
che i suoi figli e figlie compissero i
miracoli da lui prcYisti t: che il po-
vero sottoAcritto ha potuto verificare
con i suoi occhi, in rapido gfro. Ra-
pido certamente e molto comodo ,I
mio, St' facciamo il confronto con i
,iaggi compiuti nd r895-<Jì dalla ve-
nerata !\\,ladre Generale Caterina Da-
ghero, che impiegò Juc anni a visi-
tare le Figlie di Maria Ausiliatrice e
dal serondo succ1.>ssorc di Don Bosco
- Don Paolo A Ibera - che partito
i.I 7 agosto <lei HJOO, potè essere <li
ritorno a Torino solo I' 11 aprile
Jcl 1903. Egli si sottopose alla fatica
Ji raggiungere le pod1c casc sparse Gl ffiATINGA (M~,o Crosso) • li Reuor l\\la1111ion:, ab&is1ilo da S. Tl. l\\fon•
allora in Argentina, Cile, U ruguà}, •ia.1:no.r F:u-b.!n, bmcdice un bus10 di bronzo del c:ompianto rot1om,-. ~clva,
2

1.5 Page 5

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l>o11 Bo.tra nel 111011,fo, m·'è compendiata in ar-
ticoli, cifre e st::uistich<· interessanti Li \\ ila
ddl,t Congregazione !--alc~iaoa e ddl'lstituto
dcli<' Figlie ùi ;\\laria \\usiliatrict: al presente. :-,j
prom un'impres,.;ion<· an.iloga a quella d1c pro-
\\amnm pochi giorni or sono a Rmna, entrundo
coi 600 Dirigenti delle LTnioni Ex allil'\\Ì d'Italia
nella nuova chiesa eretta per Yolcrc di un gruppo
di insigni Cooperntori, in onore ùi San Gio-
vanni Bosco a Cincc1ni1, oppure a Ponte ~lum-
molo - pure in Roma
alrinaugur.1iione
dell'Oratorio annesso alle Scuole professionali e
alla parrocchia S. Domenico Savio, d1e for-
mano il grandioso complesso di opere erette
all;1 memoria della l\\[an:bcsa Teresa C;crini
'l'orlonia, dal :\\Jarchesc Alessandro pl'r ono-
rare la madre sua. Come ~orsero quasi im-
provvise e giganti queste Jue costruzioni, rnsì il
Signore rnlle far gig,rntt:ggiare dal picrnlo seme
dt \\"aldocco l'cditicio moralt: della Famiglia
~alc»iana. C na povera casa con pochi r:1gaizi,
un Oratorio festivo scn1-1 risorse, con due sa-
cerdoti - Uon Rosrn l' Don .\\lasonatti alcuni
chicril'i e pochi cooperator1 nel 1858; c oggi
::qoo Case, 16.000 Salesiani t: Figlie di Maria
.\\usiliatricc, ·ragazzi e rnl!aize, ex allievi cd cx
allic,·c, cooperatori e rnoperatrici, amki e he-
ncfattori senza numero, che plaudono ali':\\usi-
li;itrice e a San Gim anni Bosco, che appog-
giano la loro preghiera su una corona cli Santi
e Scn-i ùi Dio, che vantano wla plciallt• di
eroici pionieri e larnratori indefessi, per me-
rilo dei quali nac<1ucro easc, ispettorie, sanluari
e missioni in tutti gli an~oli della Terra. E in
America dopo ottant',1nn1 dal primo ingresso
dei dicci ar<litJ della fede, dal Canadà alla Tnra
del Fuoco, quasi 900 Case e oltre 10.000 opcrai
cd operai.: al larnm, con la gloria di 6 .\\rci-
vesco\\"Ì e 22 \\'t.:sc,)\\ i diocesani e missionari.
Di tante grazie e hcnediziom concesse al
buon seme gettllto dal Padre sia lodato il Signore.
:via quale impegno e responsabilità per noi tutti,
mentre Yediamo cn·scerc i bisogni e- le richieste
senza numero!
Centenario di Lourdes e Strenna 1958
La dernzione tenerissima di Don llo~co per
la Vergint: ùumacolata di cui tanto s'i: parlalo
nel 1954, anno centenario ddla proda111azio11e
del dogma, trovÌ> nuo, n alimento nd dì ~8.
quando si sparsero nel mondo le sensa7,ionalt no-
tizie delle apparizioni ,1 S. Bcrnardctt,1 Soubirous
e dei miracoli che si compivano alla ){rolla di
~[assabidle. La nnstra Famiglia sar.a orgoj!liosa
di partecipare alle celebrazioni cemcnaric, con
manifestazioni religiose in tutte le Casl,, con
intensificata devozione allu V ergine Santissima
e in modo particolare cnn l'omaggio quotidiano
del santo Rosario ben recitam. La strenna per
il 1958 sarà appunto lJUesta: ,, Sei r.,,.,,,,wrin
,fr,ll'Appari;rfone d,ll'lmmarolnta a Lourd1•• 0110-
rinmo la J' erf!ÌnP SS.rrw con lo rPrit« clf'rota
d11l .S. Ro,ario ,,. Pensate che bdlarmon1a di
voci e di cuo1i sai.: al c1clo continuamente dalle
Case sak·sianc, sparse su tulli i paralleli e me-
ridi,mi dcli.i tcrra abitata. :--:on \\"i & ora del giorno
e dcll,1 notte che non ahhia guardie d'onorl"
<lavami ui Tahcrnacoli e c:111ti e pre~hìcrc alla
\\'en~ine in tutte le lUlguc, dai lidi del Giap-
pone e delle Filipptne o dell',\\ustralia :111
oriente, :111' \\ rnerica che gu,mla il Pacitico ul-
l'occidcnte.
Sia un Rosario perenm· che sale al u·ono di
J\\lana SS. e invoca bcnc<liiioni sul Papa e sulb
Chiesa uni, c:rsale, sulla nostra Famiglia, sul
mondo pa!Jano, sui poveri peccatori t: sui lon-
tant da Dio, i più infelki di tutti gli uomini.
So che state organizzando un pellegrinaggio di
Cooperatori a Lounh..-s per il mese tli aprile.
LJ11.iJtw1tm,rrl tfr/ lltllt...f!IU In flrtl.11(,
A SAN l'AOl,O, nel Liceo S. Cuor~. Il Renor M>lttìrlore
imprl,tlona nelle sue mani rohuste le piccole mani del
due pal!III <.l'onore, quasi per strln,ter~ a .-è tutta la
Jlìovmlu bra,111,na_
"e :«>no lic1issÌmQ e spero che sarà un:1 perla
prczio~a della corona di atti\\ ità the sono state
prnposll' nel Con'"cgno di :.cttcmhrc. Sono anche
tanto lieto di dare la mia htm:diiione al Con-
gn.:sso Intcrnaziònale dei Cooperatori che si
terrà nel prossuno giugno ;i BruxcUes. llo la
vi\\"a fiducia che, come quello d1 \\Tadricl celchra-
tosi con 1.tnto c11tusia.~mo lo srorso maggio, si:-
gner.i un nunvo passo nello s, iluppo della nostra
.Pia t:m,lnl'. Anzi mi compiaccio del fervore
con cui asM:conùatc lo zelo <lei Superiore in-
caricato dci Cooperatori, nd!u parrecipaz10nc
all'faen·izio tldla Buona Morcc e alle ConFc-
renzc mensili e annuali, nella diffusione della
huona :.tampa. nei eatec:hi1:,mi domenicali, nelle
iniziative 1.lt:llc rnsrrc Parrocchie e soprattutto
negli E»t:rcizi Spirituali, che quest'anno hanno
toccato il vcrùcc massimo finora raggiunto.
So che Ùl rnric Ispcttoric :.i pens.1 a preparare
la • Cas:i degli Esercizi Spirituali ,: faccio voti
che que»to santo dcsiùerio si possa attuare tlo-

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vunque e che Don Tiosco ispiri qualche buon Cooperatore o
Cooper.atrice che ne abbiano la possibilità, a dare il loro gene-
roso conrributo. È un'opera voluta dal nostro santo Fondatore
quale potente mezzo di santificazione per i suoi Coopeì·atori.
Questa è la fisionomia vera deJ Cooperatore Salesiano: farsi tutto
a tutti, per concorrere alla estensione del Regno cli Dio, special-
mente in rapporto alla gioventù pericolante, partecipando in pieno
a quell'apostolato dei laici, che fu tanto encomiato dal Santo Padre
nel recente Congresso mondiale.
Capitolo &enerale XVIll
Partecipo anche a Voi, come membri della nostra Famiglia,
che nel luglio del 1958 sarà convocato il XVUI Capitolo gene-
rale, ossi-a l'adunata solenne degli Ispettori di tutto il nostro
mondo e dei Delegati eletti da ciascuna Ispettoria, per eleggere
i Superiori Maggiori, che dopo sei anni scadono di carica, e per
SAN PAOLO (Brasile) • Sua Eminenza il Cardinale Carlo Carmelo de Va•
sconcolos MoUI, dopo la proclamazione di San Domenico Savio a patrono
della gioventu del!'Arohjdiocesi, riceve dal Rettor Maggiore uru, medaglia ri-
cordo. ricoaoscente omaggio della Famiglia sales.ian3
trattare gli argomenti più vitali del nostro lavoro salesiano. Ac-
compagnateci con le vostre preghiere, aflinchè siamo assistiti e
guidati dall'Alto a provvedere per il bene della Congregazione
e delle anime, secondo la· mente e il cuore di San Giovanni Bosco.
La perdita della Rev.ma Madre Generale
Come leggerete ampiamente in questo Bollettino e come avct,,
appreso dai giornali e dalla Radio, il 27 novembre serenamente
si è spenta la Rev.ma Madre Ermelinda Lucotti, Superiora Ge-
nerale delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Tutta la nostra Famiglia
sente profondamente tale perdita e si unisce al lutto dell'Istituto
delle Figlie di Maria Ausiliatrice rimpiangendo la Madre piis-
sima, l'educatrice sapiente, la Superiora instancabile e provvida,
sotto il cui governo si moltiplicarono le Suore e le Case, le
opere sociali e le i\\liissioni, e crebbe la stima e la benevolenza
delle Autorità e de.i Cooperatori ed amici io tutto il mondo
salesiano.
Hento i_! dovere di manifestare anche a voi il mio profonde)
cordoglio; per iovocare da tutti il doveroso suffragio e preghiere
per la scelta <lella nuova Madre, che avverrà, a Dio piacendo, nel
prossimo mese di scttcmhre.
4
Nuore Pond:1zioni del 1957
sAUiSIANI
In EUROPA
Italia: a Ro11,a Ponte !vlammolo, la
grandiosa Opera • Marchesa Te-
resa Gerini Torlonfa ,, con Scuole
professionali, Oratorio festivo e
Parrocchia; a Pietra Santa, :Ko-
viziato e Oratorio quotidiano; a
Bòhw,o, Pensionato e Scuole; a
Pndova, Parrocchia S. Giov. Bosco;
a TQn·no-1,JouteRosa, nuova Parroc-
chia; a Torino-Agnelli, Parrocchia;
a Nf11zzt.1t10, A..~pirantato artigiani.
Olanda: a Rotterdam, Pensionato,
Scuole medie e Assistenza emigrnti.
Polonia: a Rumia e a 7.akopane,
Parrocchie.
Spagna: Andorr(l de Terne!, Scuole
elemenrari, professionali ed Orn-
torio festivo; a Badalona, Scuole
esterne e Oratoriofesùvo; a Barce-
/011a-llo,•t11. Orfanotrofio «:VTundet»
con Scuole elementari, professionali
e medie; a Reus, Scuole secondarie
per interni ed esterni e Oratorio fe-
stivo; u Sevi[{(, la grande Oniver1'ità
del lavoro, per interni ed esterni ;
Ubeda, Scuole elementari, medie e
liceali per interni e<l esterni.
In AMERICA
Brasile: aRochn-1\\Jira11dn, Collegio
Parrocchia: a Cnrpir,a, Aspirantato.
Messico: a Coli111r1, Santuario,
Seuole professionali .i Oratorio l'est.
1n ASIA
Dirmania: .4.11isaka11, Aspiramato
e Chiesa pubblica.
Cina: Che11ng CJ,m,, Studentato
filosofico.
Filippine: JIJm11ì11gl11pt1, Noviziilto
e Stud. filosof.; a Cebtì, Parrocchia.
India: TJ,,11d1111g, Scuole elementari,
medie e sup,·riori e Chiesa p1:1h-
blica; a ChRtp111, Parrocchia, Scuole
elementari e secondarie; Knhima:,
residenz~ missionaria; P_vmursla,
Pan·occhia; P11mr11r, Collegio per
alunni interni.
Libano: a El Hr1ss1m, swdemato
filosofico, Aspirnntato n,abo, Scuoi.e
dementnri, Oratorio fo~tivo.
Thailandia: a Danma of Rc(iab11ri,
Chiesa pubblica, Scuole (•lcmentari
e medie, Residenza Vicario Ap.;
Ilu,,i Krabok, Chiesa pubbl., Scuole
elementari e medie; ,1 Udo11-thaJ1i,
Convitl'o e Scuole e~teme.
Viet Nam: a Dalflt, Chiesa pub-
blicH e Oratorio festivo.
ln AFRICA
Congo Belga: a Elisabethville,
P:it rocchia, scuole per indigeni,
Oratorio festivo; a Varmce, Scuola
professionale per l', Unione J\\lli-
ner'llt1a •.

1.7 Page 7

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FIGLie DI M.4RIA AUS!LJA1'RfCE
In EUROPA
Italia: a 8ressan11 Bottaro11e(Pav,a);
a Calta11ì,1setta; a Novale (Vicenrn);
a Casabia,m1 di Verolengo (Torino);
a Conegliano (Treviso), AslJo ~ Um-
berto•; a Pavia, Asilo o Bevilac-
qua ; a Port111a (Pavia); a Tràp,mi,
Scuola Materna e di lavoro, dopo-
scuola, Oratorio festi110, Cate-
chismi e Opere parrocchiali; ad
Aç,-i (Cosenza), Orfanotrofio e le
stesse opere; 11 S. Jllfaria della
Versa (Pavia) C'asci"a Zuccona,
le medesime opere e incipiente
Scu_ola agricola; a iVfetanopoli (Mi-
lano), Scuole elementari e Opere
popolari; a Ladispoli (Roma); a
S. Cataldo Casa del Fanciullo•
(C;iltanissctta), con inteq1ato di
beneficenza p~r bambini, e annesso
Asilo, Scuole e laboratorio; à
S. Miche!t al Tagliamemo (Ve-
nezia), una seconda Ciisa con la
direzione di un Ricovero per
vecchi; ad Agrigento; a 1'vluzza110
(Vercelli); a Navi Ligure (Ales-
sandria); a Rtmtfazzf/ (C~wnia);
a Rm11a Cìnccittà; a Torino Mam-
IT111 l'vlargherita •• con l'jncdrico
della cucina e !(Uardaroba dei !o-
c.ili TstituLi salesiani.
Polonia: ;\\ Rohitno, la d11ez1one
della «Casa del Catechismo della
Diocesi dj Gorzow, con appositi
Corsi di Rdigione e annesso pen-
sionato per allieve catechi>,te.
Spagna: a S. Joié del Vnlle (Si-
viglia) con l'incarico della cucina
e guardaroba dell'Istituto sale-
siano; a Tortosff (Tarra,;tona), A$p̕
mncato per l'Isp.-ttorìa , 1'. S . del
Pilar• e annesse opere popelari.
ln ASIA
Corea: la pnma fouda7,10oe co-
reana a Seoul, parrocchia t San
G. Bosco•, con Scuole, Oraturio,
Catechj~mi e opere pan-occhiali.
India Sud: a Kndambaklwm con
Scuole.
In AMERICA
Brasile: a Tçnna (Brasile Nord
Amazo=s) una Casa Missione con
Scuole elementari e di lavoro e
assistenza ai malati.
. Colombia: a 8ogota una qumta
Casa con Pensionato per studenti
il grande pellegrinaggio
dei Cooperatori salesiani a Lourdes
26 APRILE - 1° MAGGIO 19S8
* L'onauncio del Pellegrlnoggio dei Cooperotori
e delle Cooperotrici a Lourdes per il Centenario
delle Apparizioni ho suscitato ovunque enlusia•
stici consensi. Da ogni parte d'ltalio affluiscono
già numerose le iscrizioni ai vari centri. U numero
dei posti però è limitoto; quindi si ricordo che,
raggiunto il limite mossimo delle disponibilità, le
iscrizioni si chiuderanno.
* Jgm Delegato o Delegata locale dei Coope-
ratori Salesiani può raccogli~re adesioni al pelle-
grln'.1.ggi'J, ma tutte le iscrizioni d-=bbono essere
inoltrate. con le relative quote, o.I Delegato lspet-
t1male al quale solo spetta la iscrizione definìttvçx
al pel:'egrinaggio. (Vedere l"lnd1r!zzo dei Delegati
!spett,r,ali nel Bollettino di dicembre)
* 11 Pellegrinaggio nozionale s1 formerà a Torino,
dove il 26 aprile converranno i Cooperatori e
le Cooperatrici di tutta rltolia per ricevere la
.benedizione di Mario Ausiliatrice e il soluto del
Successore di S. Giovanni Bosco
A LOURDES i Cooperatori e le Cooperatrici
d'Italia s'incontreranno con i Cooperatori e le Coope-
ratrici d'Europa per olfrire il solenne omaggio della
Terza Famlglia spirituale di Don Bosco alla Ver-
gine Immacolata nel Centenario delle Apparizioni
uruvct·sitane e 1mp1e.gate; a (}an
doto (Choc6) con Scuole el~mentari,
Oratorio fe$1 ivo e Catechismi par-
rocchialì; a Bogotden Usaquen,altre
due Case per la cucina" guardaroba
dei rispettivi fstituri salesiani.
Messico: a 1'11mù~rrey una quurt:i
Casa con Scuule e Catecrusmj pei
. . figli degli impicgari e opcrni dt'll11
Società Indusn-ialc " Vidricra , ; a
~
Urunpan, Mirh. con Scuole ele-
mentari, Oratorio festivo.
Stati Uniti: a S. Anltmio, Tex,1s,
una t.:rza Casa, con Scuola par-
rocchiale pres~o la Cattedrale di
S. Fernando; a [pswich, /\\1ns~. con
l'incarico della cucina e guarda-
rob:1 dell'Istituto salesiano.
Venezuela: a klru:11/0 con Astlo.
Oratorio fcst. e Opere parrocchiali.
Conclusione - Benemeriti Cooperatori e Cooperalrici, mentre vi rinnovo I ringraz1ament1 per le mille
attestazioni di benevolenza che dappertutto mi avete dato e procurato, specialmente nelle visite testé
compiute alle Ispettorie e Case d'America, mi faccio un dovere e.li porgere a tutti ftli auguri più
cordiali di un anno felice e santo, per \\ "oi e per le vostre Famiglie, per i vostri interessi materiali
e spirituali, per le vostre parrocchie, città e nazioni, sulle quali invoco ogni giorno lt piì1 ampie
benedizioni di Dio, per la potente intercessio:ie della no3tra. Madre lVla1;a Ausiliatrice, cli San Gio-
v.anni Bosco, dei nostri Santi e Servi di Dio, dei nostri Patroni e Protettori speciali.
Sia il 1958 un anno Mariano, di concordia e grazia per tutti. .!;'regate sempre per il vostro
Sac. RENATO Z1GG1orr1

1.8 Page 8

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SI SPEN SE SERENAMENTE NELL'OFFERTA DELLA PROPR IA VITA
MADRE ERMELINDA LUCOTTI
~llirò san t.imflnte 11ellu
(';u;a Lleneralizia, in 'l'o-
~ubito prova. aunmte il
turbinoso ptwiodo bel-
rino la ui.1,1 t iua <lei 27 "o,
li•·n. 11ei pro,•ypdiùleul i
,·ernl,1·e> 11. s. la.sciando
1wr coni;rJ"vare all'l:;;~i-
nt'I luf I.o ph'i prof.outlu
uon solo l'Isti!.uto dello
tnto la ;,.1111 mira hile II ni l,n
,li ,;piritn. pur l m I<• ha1•.
1''i!!;lic rli Mìl,r:Ìn A11~ilin-
l ri1•e. ma l'inLérn }',i.mi-
!-(lin ~ale;iiinlfl,,
riMe crE1a!a c1al ('Qn/litto
fm tt_. dirnrg~ 11a,zioni. F,
u011 ll\\cmo JJ(11' :1;,.1-icnrare
~,il,ilissima 1ignra di
R11p11riora. <·011tinnò in !!è
la h·adizione di quelle
h1 conlinnit,, rlt'IIC uprr tt
nei luoghi ,li !<follamenlo
e, d11re impnbn a,l altrt•
forti e tlol<-i :\\fadx:i cl.le
I'.\\.u~ilin Irire douò alle
{li P.arntiPne earil,ativo.
no11d1/• :ùle più ~va1·ia li•
~1H.- Figlie, iniziaudoue In
pre..-t.azion.i talora eroi-
ent cn:1 c·on l'aucllo pro-
zioso Mlla Coniontlai:rioe
~- :'Il aria lllazza.r<'llo.
d1e. 11e i g1~wi 111u111e111 i
ili ellJerµ:e11za.
Anui pr•110!'.i~~i 111i, se-
gn~ Ii cl:1 trnp;iclie morti
Nn,ta n. llerle Lon.el-
1i11a (Pavfa) il ~o oUo-
ili R11orr. cli a lunne, ùi
hrnn hini sotto lr ma,•
lirc 18,!l. entrò nel l!JO:?
,•t\\rie dèlle ,·a~,, nolla.t11:
1wlrallora Ui\\Sll, ('entr,)l!'
di Nizza Monferrato. no-
Ye ve,,LiLo l'abito reli-
dn r.~Jrnlsioni e de11orta.
zioni; tla rovine e dulo1·i
d'ogni (senere eLe fote1·0
~<J»o, t1mi!i'O i ,;aut.i voi.i
il 25 a 1H·ilr 1905.
Per l:l i<tm hella e fun.
pi,la. intcrngenza t'rr a,,.
D E I.LI•: l' H , LIE UI .\\1.\\111,\\ .\\U:e> ILlA TlllCi,;
l:!,UIA'.IIÌlHUé il. l:!110 (' IIOJ'C
ù.i 11:ulre. nm la lrova-
r<>110 ~<'mpre forte e f,.
deut B noll'amuro~o al)•
vinl,;t :igli studi supe-
ll11,111l0110 in D io.
riol'i, che compì a .Roma. suggellancloli con le
N'ell'i.Jnmròia.to dopoguena. tul la dedita, alla
lauree in lettere <1 pe<hl.goiin,,
fervida 011r,ra tli ripresa,, el1hc !=:nhit o il peu!=:i<'ro
l'oco dopo, nominat;a Direl!ric·e. re;sse la C11R:t ùi tecar;;i 1mrR<ma.Jmento a visitare le 1111r Figlie
,Lì Roma. via. ~Iarglrnrn. e poi q1tella ùi Alì 'l'erm•~ lo11ta11r . E ap1)ena le fu comwntito, uel uoveuJIJre
in :'licilia. Par;i<a,t.a nel 1922 al governo <hill'inLera <lei 1948. parti por il hmgo viH!-(,!!'Ìo d'Amcrin1.
ispet,l-0rht ,;ir,uln, Yi acqui:;tò 1:osì larga e affet. <lllra1o 1111 iutrro a 11110. -\\erveutlusi cli lut l,i i
tuof'~l, ;rnrn1irnzioue. da laschu-vi il riù ,ivo ri- possihili mezzi di lra,1port,o. eon itiuMari ra-
ecm1o. non mai sminuito dal pa::lMl'fl •kg-li fl,ni1i.
pi1Li P Rt'l'nl,Li. Jli1Ri'\\Ò l<lll'('f'K:<iv.i.wen1e <la])' l'rn-
NP,] ]!)28 veune dliamat.a :i far piH·to dol ron. e:nay 11 ll'Ar.!te11tina, a l ('ile. à l l'aragtUl,V e ;il
siglio (le,wralizio. per a~sumervi l'alta direzione Rm;;i le .
rlt)lle i'><'11ole, clo,e y,oritl la compctPnut. <' la i.in ,
l11l'11rante rl.i ;:è. affrontò ùj,s;lJrÌ, l'nlidie e Jl<'·
A"Olare Jedr.Jtìi al nllil o•lo ecl ul';i.t,ivo ili Dou Bosco, l'i1·01i i11 viagg;i avve11tur11~i. senlr.a la~riar~i nrni
cli eni ave"a git, <latù le 1>iù bello JH'ove ('Ome iu-
arrest11ro rl.a alc-.n ua ,liflfrollà. pm di !,,'Ì1wgerP
Kf'~mrnt.e <• cli rei tri<·e di i1nporr,11rti i~tilnti nm- a I utt.o lr Rnr F4'lie.
~..tnili.
~i 8pinse cosi fiu nella Tona <IE>l F11ocu. yisili,
Die,·i anni dovo. 1m rlP1·rt'to clella RnnLa, f;cde le antkhr Ca.se Jli,~sio11i clrll P 'l'ent' ;'llugellaaiche
l:t <lava in ninto in qnnlibì ,Li ~ostih1l,a alla Sn- e rlclla Patagonia ,~l <,'J'irlion:ùi, e f;e{ tenl1'io11ale,
J1erio1·a Hu11ornk, ~faclre Luisa va~drnlli, c•ol1,il,n <'01mnove11tlu~i uell'inroni rii cou le ~Llssio11al'io
, la peno~a cA<!itn: alla morte di qut>~ta, n1>I Hl4::I. nella prima om, o nel Ye<lere la :liuri l tll'òl <li ben<'
nr ere<lHava andw il tifo.lo e l',dlo 11fli<'io Ili g1•rmo~liatu <lugli eroil'rni ~rnlichi e 11110\\'i del ,;a.
ì\\lnrlrn Generalr.
criticato lavoro.
l)Pl sno S:l/!:,t(io f', p1·11dentr governo. 1<,1i<lamcntc
R1),1tgiU1h,c• ~11 tm l.Jat,follo a lrgnn le ì\\li,;!'.ioni
df'l ('ba1:o Pa.n1g11a,vo, so1Tcrma11d0Ri in visit.l
JlOl{!;'iato allr din•t1iVE' ,li :-i. CiuH11111i Bo~,•o A
ac:li insegnamenti cli S . \\l11ria D. .\\lnzzarcllo, dieclfl
,mche nei von.,ri l11ltlos; volò 11 qnrlle ùel 1-T:tto
an,, (lro,;so fra i hororM, e
più l'('<'enti drl Rin
6

1.9 Page 9

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Ne/!rO nel "Brnsile Nord, dove arrivò con l11nj!lù
e tn.ticosi viaggi fluviali.
Judl'-S('.rivil>ile l'entusia,,Ulo i:,u,sci!i•to o,•1111qne
dall'nmile matn11:1 fi,iturn, che pur schiva cli ri-
~nardi e ùistinzioui, attirava subit.o l':ilTettuosa
stima dei irraudi e doi piccoli, nonchè rlelle stesse
autorilà nwsse ad i11coo Lra rin.
Negli anni successivi. moltiplicò ancorà i !:luoi
viaggi, visil,amlo ripetntamon1 e 1p1asi t,ul Le le
Ca~e d'Italia e d'Europa. compre~e quelle delle
Colonie francesi dell'Algeria !l 'l'wi.isia.
L'espansione dcll'Isti1nto sot;to il suo (!overuo
e l'ottimo spirito che lo auima restano il ,mo µiù
bel monumento. l,e rase ('he nel 1943 orano 897
salirono a 1236; e le );nore e .Novi;,;ie d:t 10.197
a 15.850. L'[stitnto si e»tese anello nel .'I/Qzam-
l1foo ( 1952); nel Cm,adà ( 1953): nel 1,ilHrno, nel
01wtemala, nell' À•1e,slralia (1954); U('ile limle ft'i-
lippi11e (1955) e 11ell11 Corea (l!l57).
A Ltivitisinla per nit! ura e por deriM volontà.
dotala di pronta e chinra inh1izione, di retto e
l:iicuro giudizio, apert:i alle e~~t>nze dell'ora e
fodelmeoto attacra1a allo i<pirito sules.iano o alle
1:me tradb1ioni, vi~~e tnti;a pf'lr il bene 1kll'Ji;tit11to
1• la saln11.zn delle tmim<>.
Da~ suo sinirolarissimo 3JllOJ'lc' >1 Don 13oMm
<>mnnava la devota e lilble venerazi01rn clrn u11-
triva per i suoi Successori, e <lllella delil•ata e
forvi11a riconoscenza per i Salcsianj cbe inculcava
1;011 l'esempio e con la parola a LnLte le i,ue Figlie.
Non è facile dire con quunta rum promovesse
g-li sviluJ>pi della Pia Unione dei C"ooperatorj
Halesiaui e quaJe vi.~oroso impulso al.Jbia dat.o
alla vita della uoslra Terza Famiglia., as...:e-
ronduudo con entusiasmo IA diretth·e emanale
1lal SucceSl'<OJ'e di Don Bm1co.
Santilicò il fervore doll'inc·es.~ante lavoro con la
profoncla pielà, cln rui tnis1<e la siug-olare eleva,•
tozza di spirito, trai,tusa anche nella parohl lim-
pida e persuasiva cbe portava oguora a Dio.
E soprattui to fn sempre « la Madre». impcrso-
nàndo nohilmem<". ron lo l¼l>irito di maternità
larga e l'ompnmsiva, qnel titolo che le venne nna-
11imeme11re ronformato i11 thui 1111c<·C:sllivi Capi-
toli Generali.
Nell'r,~l,He ~cor,:;u, fu;,irnulauùo Nlll l'al1itn:1le
<>ner,g;i,t i ,;intorni del màle clte giì~ portavu con
1<è, era uurlata in ~idlia,, a vi,-itnrvi gt',lll parte
delle l\\t:se. e a pre,;i(•dervi numt'ro~i cor!!i di
E~erciv.i Spil'iluali .
Vi fu accoll,i 1·omc, in rrionfo; ma 1111ell,, do-
vtw:i, c•~Sf\\l'e l'a1ll1i" al s110 caro e a11Lico campo
di ,tpò~tolato. Di ri1 orno a 'l'orino ormai ~Hl,;-
P.flta. la ma lH1 t ia, 11enza togliorla completamente
al Javc,ro. la fermava per ,iempre nel 1>Ufl materno
peregl'irrn re.
Conlin11ò tuHa via, anche nelle ultime i;ei set-
timane di letto, n iulerossarRi di ogni co~u. rcg-
genilu st>mpnl cou limf)ido pl"11sien1 e vi~ile cnore
la ~na grande 1''1\\llù~lìa.
AIla t'ine di olll)hre. pr,r la fosfn onomal!tica
di R. Ermeliuda, <'hc li' riuul intorno iu corona
di amore anche le r~pet,rrici di Eumpa, p:tr\\ e
migliorare: ma st>gnirono poro dopo allc•rilll(,ive
prno,;o della grave anemia clw purtrop1m l'a11du,·a
minando inesoral>ilment,e.
Nt>lle prime ore de.I 27 novemhre, avrnrtita,
nel cnmpleto clf',•adimento delle fon:f', la fino
ormai prossima. chi<>so subito il ...woròote, che
netorHe proutàlllelllf' e IP r•ortò il ~- VialicQ.
Quindi ::l. E. :llans. .Arduino le amminisl r?,
l'ERlrema l'uzioue, rictwula pi:w1e11te iu pie1111
lm•idi Là di µt111:;iero.
n R1•, .1111, R11t.t,,r 1\\1:iggiorc, che n11peuu di ri-
torno u 'l'orino .,'ora a.ll'rcl tnto a visil.id,1 pi,'1
voltr, le recì, ancora nelle ull.iine <•re il cm1for10
ùella suu bm1còiziono r òello, sn:i p;uola.
Non mancc'I alla, morente In commlnzim1e clcllti
S. Me..'il!a Pm i11/ir111iK celc-hrata nell'aulic,amem.
1,a sei,ù con 1-ui;to il fervore della sua pii,lù e
all' Olfo1-t-orio dpeti• il 8M1'ÌJJ11 tiella pro1nia ohla-
ziomi, l'Oll"umalu p,,i un'ora dopo.
Ac·compag11ala tino all'ultimorespiru audi<· cfall:t
sacArdotale pr..senz,n ciel Re, .mo Don Anta!. c·on-
servò ~en1pre la lttminosa chiarezza del pew,i1•ro.
Hi >'pensa ~,wrniuuente, mortnol'ando: :1/al'ill...
Jfttrilt ..• ,lforia!... q11asi t'CO al ]/a!J11Ì/it·11/ into-
nato pO<'O prima dallo s((l.<:so 8uperiore, iu tw
preludi11 fii f'irlo
La ~nlma bt'uOtleua rkevE>tlo I pruni 0111a~~
di pre,g-hi('>ra del .Rev.mo Reti.or :\\laggioro e di
111lli i J\\fomhri del Capitolo ~nle,siano e ftr per
due l!,'iorni mè!a di un pio inintt'rrotto pellegri-
naggio cl'ogui telo di p!ll"!'one.
Lo st('~so J,;mineni.issimo AI·civeo;(•ovo ùi 'ro.
rino Cm·di11al Fos;;ati, c·on trallo di particol.àre
rlel!nazione. nella medeKimll giornata, del 27 110-
vembre, si l'erò pt>r:-onuJment.e a prc;.,•1iro acc11nlo
alle venerate 8poglie, rec:rn<lo nnc-l.1.e la Stlll, con-
fortatrice bon('tlizione nJ Consiglio Gcnernlizio
rlelle .Piglie di Maria Ausilia trke:
I fmtoJ'ali imponeul,issi.rni Ri svoll!ero la mat-
tina del :!() uo,embr(•, con la pariet·ipazione lll'lle
.\\ulori1:\\. del Capitolo Salesiauo al co111ploto e
cli moll.iHsimi ;:-,al1Jsiu11i. Col ('ons.i~lio Goner11lizio
tloll'htituto si Lrovav:rno qnal'.li t.ut.le le Jspottri!'i
tl'Enropa.gn1111111111t>rocli Din1ttriéielu11g:i ~c·hiera
tli f.\\nore. d1 ohmnc>, tli ex .:illiove, cooperntori e
C(lOperat riC'Ì e fitto 11t uulo lli J)('n;tme d'og-ni ci>t o.
!-;uu Ecc. l\\1ons. Arduino benediF,se la S,1,Jm,\\
e L'1u•compa.g11ò alla Basilirn, tli M.uria AuRilia-
trice. dovo ai,;:.is.teUe pontifioalmeute :.lla .\\IC'-'!~:l
11,nle11111.' relehrMll clo.l Rrv .mo RC\\lLOI' ,\\lttg~i111·0 o
cuolnta. iu perfeilo g-re~oriauo, <hli chieriri rif'l
1>011l,ificio A leneo S,1Je..ia.uo.
Dopo le cseqnir•, in Tlll i111po111•nte <'Ol"leo cli
oiarclliue. la F\\alma ve11.ne 1w,·ompug11ala al ri-
miiero. dovo. benedetta anrorn da '.'!Jon.-.. Ar-
cl11.i110 E• da .\\fpmhri del Capitolo l-\\alesiano, cir-
eoutlata d'amoro,a prt•~Jiii,rn. fu lumuln(,;1 nrlla
cappt,lla funt>hrt> <h·lle Fi!.die cli :\\l:iri:1 .\\n,-iliatrieu.
La Pia l111ion!' 11l,i <'OO[ler:uori ~ulos1:1n1 1,ar-
t.ccipa 1·ommos,-a 1, rko11oscm1te al lui Io tlelli•
Figlii> di Ìli:tri:t Am,iliatriM I' llei Snlosiaui, o
offre copio~i .,uffragi pur l'Anima elt•l tis,iima 1\\cl-
l'E~tiII lit.
i

1.10 Page 10

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HPlliJ CtJSi/
t/Plf1iitlfP
Cuori in festa. attorno a.I Rettor Maggiore
La "ampan('lla, c•ho i11rominciò a "nouarc a].
l'uratorio nel lonl:\\110 184() e chr lnnte volt.- ra-
d1111ò ,·onfrat<'lli n !!io,·mli attorno :t l)rm Roseo
nrl ~iorno delln 1m:1 f,,,.t:1, ouom:u,tit-:1. rii<uonò h
i,pm ciel rn novcm hro per in,ita re \\':1hlm•1·0 t!a•
l1<~i11113, alla i,olemrn :u-t•;1drmia i11 onore del
V ~lll'CM~ore del tmnto l<'ondatm·<•, 111 C\\IÌ lunga
;l,t<>lllllZII :1vPva nrnilo il dMicforio tli a,,.,i·lo tra noi.
lu 1111'::i.tmo~J:,•rn r<->111 pi\\Ì re;;to,;,'I clai.:Li "quilli
1!1•1la banda. dnllr bri11;111ti e,,Peuzfo11i cl1•Lla -.cuoia
,li ,•auto e dall'inno 11'm·,·asimw. 1·,t'j!'nito dalla
ma..sa d,•i gio,ani. parlò il clir~l Ior.. ÙPJla Ca.sa
\\ladra l>on Rtrfano V:1111:1. pre"e11ta11dn al frsteg-
:,.•fato gli auguri 11011 ~olo ùdl' O,·n i orio rnn (I i tntt.11,
h1 r:u11i~lia i<alt,~innn ~pari.a 1wl rum1(111,
:4111,(111 il rapprcsamlaule ilcl T'o111 rfit·io Ateneo
::!11lt-•i:u10. d.1.. !Tno Zt·n Tu Tom111a~11. 1•iue~e 11
i,ri111u tiore ;;alt•sinno <li l'echino. L'om:t!?i,.rio delle
unzioni pt<r('o,,,,1· dnlbt hufrra antirt•li1-rioi<:l fu ac-
('Olt o ila un ~0!1'11111· 11 pplar1Ro di a111mirnz10no per
l't·roit•u 1•omporl,1u110111o <li 11uei 1•c111fmt11Ui.
Il 11,irrofono pu111111 q11i11tli a.~li nlliHi 1ld primo
Oratorio f,,,-.t:ivo e a (Jt11-11li delfa f'11,u1 \\ladre. Iu
1111 vivace dialoJ?O. i J_riovani offrono ol RM"tor
\\1:11n~iorl' 1111 filll~olan• 110110: ln fra f n11it,\\ ll")liri-
1111111• •·he nel nome ,li L>on Bosco 1111i1:wi> RtndPuti
11p1H'ai. povc-ri (• riì•1•l11, facemlo l\\t•omparire le
lli~tmrne sociali, (LÌ unzione e ,li rn1,,m.
A uo111e <I.egli l~x alli1wi parie) il flof.t. Luigi
('a1111zw. rhe fon, rivivere la tìgum dc-I signor
Don Zitgiotti 1111rf ic•olnrrneute romo prufe>1--1ore e
1·011,i!rliern ,,col:t,-ti,·o nl'I coll1•gio ,ti E.11to. Il
gra11d'11ff. avv. Or111.io Q1mgliit prt>.~ent1) l'omaggio
di t uhi i C'oo11er,1tori ,,aleRiani, che ili 01zni 1<fera
,-ol'ialt> estf'ndcmo il ra~gio <lell'a1.io1w ~rist:iana,
""' nome e con lo ><tile di Don Bosco. Ln fomi,!!lia
"Illt•si:U1a era t·o~i a I 1·ompleto o 11orno a I SlU't•es•
~on• di Don Bo"ro, e~~endo pur11 proNPUti Je Maclri
tfol <'011,.iglio Gr11ornlizio e ttnn foltu r:tpprese11-
t:1.11za delle Fi~lio rli Mttria Au~ili11triee.
, Concludo ogl-(i ron ,·oi - (li,.~<· il R.-ttor }fn.g.
l,!'iore - un lnn:to diuJo,:ro iniziato 1•011 i :-.nJeRiani,
i i,:iunrni e i 111htri amici d'importnnti nazioni
d'America. Tio \\'Ì<',-11lo dn1111Prtmto l'epopea di
D1111 Bo,-<'O e ho Yi~lo qnnnto i> gn1111lt~ il s.no nonH'
nel mondo. :4u le nutorilà di tntle tp1c-Rto nazioni
mi hanno <·m1forito le pi1ì nHe 111101·ificeuze, il
merìfo è tutto 1!1•1 !':idre e tle, vimriPri dell'Opera
,ntc•~iàlrn. 1·he h1,·oraro.no fino llll'Proi.,mo e che
hun110 ~egnato :1 noi. a h1tti i 110~1 ri Cooperatori,
la ~lrada. da pClrrorrere 1,011 <·oru,1tgio e con gent--
ro>1ìt:h.
li giorno ~l'g11011h•. 17 novrrnltr,•. il F<ig. Do11
1/,ii,:f!;iOtt.i. elOVtlY:l, iJ rnnto del ri11~rninmrnto Ce•
lrh,-undo la, s. Jl.11·~~:t ~uleunl-' all'ullarr, 1lell'A11-
,.iliatTice. J>oi l'orn dl'll':illegri11 e ,l..lla fratpn1it~
at tomo al Padre•, 1'11e Yolle froJ,.ri:irsì ilelle ,·ari11
onorificenze J>NI t ntti le nlfl0.-s1•ro r· ne g1u11;-
ll<•to; quiuili es11Hì1 nomi di co11l111h•lli a.i quali
m1?tritl.11.tl,mtmt1· nnclrtlhhero le 011orifi1•enze.
llu caldo e tiliule ù,pplauso Mprof\\l'IO l'enh1siasmo
r:;u81!ita (,o dalle ym.rolo e dall'c•~pmpio del RcUor
~fa!!l<(iore, umilu e !illhlime c:antore ilelrepopen cli
Uo11 "Bosco uel mon,lo.
TORINO VALDOCCO
Onoranze al Reuor Mair-
glore, Parla a nome dt>l
Coop~nuort Saleslanl Il
!?'nmd•uff. a\\'"\\.'. Orazio
Quagll:1 , In prona tua li
,tenor Don '.lJggio(ti dr•
eon<l.otu <la Mons. Ar•
duino e daj membri del
Copllolo Superiore: poi
wrl on<trt\\·oU. persona..
IHà e t,peuorl sales-Janl.
li

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2.1 Page 11

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, de;
OPERATORI
Per la diffusione della buona stampa
Nel Conveguo dei Delegati
Ispettoriali dei Cooperatori <li
Non m:ml'heranno g-li Zolalori
e le Zelatri(oj che arroglieran no
li 811per1ore ehlJe pure parole
di vivo con,pi:ic·imento per i
centri di di !Iusi.011e ù.el fogliott,o
"Con llo1na ", sorto per com-
Europa teuutosi a Roma lo
scorso 81':tlerubre, il Cousigliere
Gonor:ile clolla Pia U11ione
Rov.mo Don Luigi Rictori. t·i-
<'hiamandosi al ponsioro di l >on
coo entusiasmo l'iuvii.o ùoi De-
leitaLi lol~li a prestaTSi a q11Mt,o
urgente e lodevolissimo !1,po-
stolat,o.
battere la propagan,fa prote-
stan t,e in Italia e clle, in un
anno di vita, ha ~i,ì, raggiunt~•
1111;\\ l"initura di 80.000 copie.
Bosco. affermò ('he Coopowioto
salesiano dev·es.sere cpmsi sino-
LABORATORI DI COOJJERATRICl
nimo cli diffusore del.la strunpa
l:moua. E aggiunse che in molti
centri della Pia Ua.iqne Mllo
scorso auno Mciale si è ftt1,to
asi;ai in ques1fo campo. Gli ze-
hmti nosui Cooperatori hanno
coraggiosamente lavorato 1>er
combattere la ,;(,amy,a cattivi\\ a
per diffondere la stampa buon-a.
non .\\lOlo quella cura,t 11, dai Sa-
lesiani, ma qualsiaai stampa,
periodica: quotidiani, l!ett.ima-
uali, mensili cattolici. Uua lode
particolare l'Ìl'olse ai 104 cenl;ri
che ha.uno organizzi,to ri11e111/-ite
cU Meridiano 12.
Il no;,tro veueralo Rettor
Mii{!~iore nel giomo della dua
ff'st,a. ehbe la /!ra.diLlssima sor-
pn,sa di a.mmir11,re l'esposizìoue
df'i favori 11scguiti nei Labora-
tori delle Cooperat,rici e <>lterti
al Sncecssoro <li Don Bosco per
le :MiRsioni, per le chie~e più
bisoguose e per i fanciuW po-
veri. In questo wimo 11,11110 sono
state supe.ra,te le previsioni più
rosee, sia pi>r il numero cloi la-
vori che per la qualità e finezza,
di confezione. Alcuni> belle fot,o e
s(a,t.istiche mmpletavano la. doc:u-
ment::tzione clell'attività svolta
81' l',\\ppeUo htncif1.t,o n,Ull no-
i;tre lwnemerile Cooperatrici ha
già da Io t,ali frnt.ti. confidiamo
rbe la ishJ>1i;a esposi:,;ione, fatta
ogni anno in otcasione della
fes1a del Ret,torlil:tggiore. rieac!L
davvero una eloc111ente rasseg1111
del lnvwo di tuU,i i Lal1oratori
di Cooperat,riei.
1111,anto va,rla un ben meri-
k11,o efogio ai Delegati e alle
Dalel(ate ('be hanno saputo su-
sci t.are tanto tervore di opere
e. C\\110 ori preparano a, inLensi.li-
carc il lavoro per il 1058.
Noi <1iamo (·erti cl1e q ue-
L'impegno prognunmato pe,r nei 40 Labon1.tori d'Italia ai fini st'anno aumenterà il numero
il 1958 è appunto l'iRtitnzione caritativi e liturgfoi J>iù i,variati. dEli L11,hon1,t,o.ri, lllil, i,oprattnt,Lo
di una rivendila di "l\\1cri- Molt,i lavori infatti era110 J,riist,a- il volnmo di aLtività e - ciò
diauo 12" in o{Ju.i Ct'utro ti òislribuit.i alle d1ie~e povere è ébe più conta, - l'impegno per
dl'Ua l'in Unione, iniziando a fanciulli bisogno.,;i clelle loca- trasformare ogui Laboriilorio in
a1,clie con pocl1iMime copie litil ove sorg,ono i L11 uom l.ori. un antenl,il\\O <•(macolcl tli spi-
ritualitii sa.l1>sia11a..
NeUa sala cif'll'e~posizione !l-
p;uru.v:wo a11che quattro tao;li
di pianete di rliver.1<0 rolore e
l,eln di lino per la confezione di
l,ova,l):liP ùa alhire e di lini Ra.cri:
provonivauo da un gru9po di
COO[J-Oratrilli che, impoi,ai bili-
tat,e a costiLuire un La.bora.-
torio, ha11 no rac·oolto .,(.oJfa, e
1.eln perchè po:S~a servire di ma-
teria prima a Lal,oralori che
difct,t;ano <li mezzi.
E~empio <l-a imit,ar1:1i da.Ile
Coopl"ratrici che, non potendo
JICr impegni familiari o per la,
clistanza dai centri ove funziona
llll Laboratorio, pr01-tàl'e la loro
openl pernonale, vogliono coo-
perare a, soccorrere le l\\iissioni
Mostra delle attlvit~ svolte nei I.abora1orl delle Coopera-
TORINO VALDOCCO trici Sa'esia.nc, prepar..ta per la festa del Reltor Maggiore.
e la gioventù povera e a.d acc,re-
scero lo spleutlore del culto.
o

2.2 Page 12

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La grande gloria di
S. Domenico Savio patrono dei giovani
S. Domenico Savio scherza
1;:1111,:1·lk11 di~,-,•pulo 1h l)ou Bu,,·o c1111111111..1 ,1
1'01HJlliSL11'1' i c•11ori g-i(l\\ :lllili ('()li Jn >'llll ◄:t11tih'1
11111ahile 1• lil't:t.•\\pp1111t11 Jll'I' il fo,.,,jno dli' c·s,·n·ita
1;111 ~o, ani. iu 111,mrw 11:1:zioni I:' ùiu,•1·~i Ì' -.tn•o 1,ro-
rl;imato tlallo ,·u11q11•teu• i Autori I:i E,·,•111t,;i:1stwh1•
l'at rono 1l<'lln g-iuvn1I ii. I ',,si. p1•r ,•st•mpiu. :IY-
,·,•1111iu 1wl Jfr~11i,·11. 1wl ,~, 111,-,. ,I 1111 rir11, uel-
1' I 11.11/ri11, 11ell11 stato d1 I 11,a;()11t" " a .\\ 11/11/ 11.,I
Brasilt·, ud 1;11(1!/ ueirt-:,pUlilll'I' I', pii1 rc•1·1•11tr-
lllPIIII', :1 8,rn l',111/o ,11•1 Hrasil,•, ilu,·e l'E111.mo
f':ucl. <~1r111l'111 11,· \\"a,-rom·• In,- "ut.a l'h:1 ,0!1•1111e-
111r11te 11Jchiura1<1 l'utro110 ,tr-ll:.1 gìovnntia s111upao-
li11n. p11·"•11lc il 11osrro n•11t•rulo H1•tlnr \\la~c:it>J't-;
I' ,I Sr1lrt11/nr 1/1 /111/ii,i, l'lll"l• 111·1 flr:1,-11<•. tlo, I'
:-.un. E111. .\\ug-11~•0 .\\l,arn ,In :--ilrn. il .j ntlohu,
prndamnnt il pii•1·0l0 l-111110 p:11 remo d1•l la gio-
, ••nrn dc•ll'archid11r.·r~1 ,t 1·uro1iam1·11to di gm11dio
.1,·,.,._, ,-1,..,im~ ft,.,,1 .. t·e11l1•1mri,• 11 rui
p.trle.-ipatn
tut.la la ci11;1.
..\\.ndu, :--. E. \\Ioni-. ~l.11111h. \\n·h·,,,,·11n1 rii .lfr/-
lm11,·11t1 in .A.ustr.,lia. in ot·•·.l<-W•H' 1lrll.1 I 111,Iiziu•
11:tle J•'c•slu F.1wnrì,,ti,·,1 nu1111nk. ,•he ,i ,·t·ltihru
tla ,pia:<1 :{O anui 11el 110:<tro t•olh•-~in tli i-,1111h11r.v.
h,1 dil'l1iarato :--. llornt·11i1·0 '"'"n" Patru110 dt•i
T',•1 la da", rli•i pm n111 1h-lla M'llOl.1 1h Tol.:) ,..
\\lw{nro or1·111-r1•1·;1 1111 i11,..~g1111111e. T,a 1lircllric·11
i-i dil·,h1 ,r.1t1011w pn l'Pr<·ar,, l'uomo rhc1 :ivn·hlu•
1lo,•11tn 1.-urr~ 11 frl'nu • mn,,·hil'lli clt'lla rp1:1rt,1:
11!:t IP ,·a,·1111,., ~111v11110 p,·r f111irr II il rn1w,1 ro
iileal,•, ,·nr1 111llt• le q11ulilil ric·hiP,..ll', 111111 l\\1nwa
:lllt'Cll,I IJ'II\\ !liti
l't n~ò allora th rii-orri n· ., :,; Domt•m,•o "':n·111.
~i porti, cluv:rnti al ,uo 1)11:Hho e l'upu~twfo:
(':iru I >1111l<'lliro, pf'ns11,·i t n a I rnv,u-t1 1111
m:-a, stru p,·1 1 tuoi fi,,tPllim. ,.,. n1ui rhe t•ot1li 0
1111i11n a , nh•rt i l,P-1w; , .. mi r1w1·om:1•11ln. f.ti m
frt•I t11!
c)1wlla ..,,.,.,1 .....,.;;, arri\\ i, 1111:a 1<'h·f01wl;1 llal-
1'1 111\\t•r,iti1 1•attvli1·:1: 1.11•,·ni11a111la,1111u 1111 ma••·
~trn. 11111110 l,11111111 ,. hrnn,. l,11 «lirPttrit-1• ri:<Jm-<e:,:
- \\'Pnga tlnrnat ti11:i 1• parlP1·1•1110.
\\ I 111.it I,1111 I :t1tt'"" maP"I rn -.i pn·so•111i1 nll,1
s1·1111la d,·IJ,. 1-'i~lif' ,ti \\I .1 ·r \\l,.!..•1tro. \\ 11Ua più
,li 1111 mg;ttzzo. miu~lwrliuo. mal ,·1•~ti111, ,·011 1111
'.!r:lll ,·iutro in ,li,,mlin, ,. IUI ,iri:a Ìll'.!l'lllla.
"0110 ìl 111,11,,-1ru •:11•,·0111.111,b•n 11.11! L'nin·r-
,.j1,\\ C'att.olì,·:1
di"''' pr1•sf•111:1nclo~1. Ln llin·l•
tri1·1· allihi l:i ...1nv,1 1u•r lli1·1•: ,, Pn~,ilti11•!h 11111
so,<1 il 111 i11 ltt'I Ia la l'" rol:i ,h1·••1Hlo:
_::ioY,UII tl\\'lf_.\\rd111lim•1•,ì. multa 1l1·i 11nah h·rero
- 1 011w ti ,·ltiami•
111•rve11in• nli'Arc·I\\ est·ovo lc~t,Ien-1 di r111µ:r11z1n mt-11I u
,·h'll#:li )!tadi u~~lli. ('o,ì ha folto I' \\r.-ivt•s1·,,vo ili
JJ,,/mrl, 1•11pital•• della 'J'us111a11ì.1. 111'll0 ~,·m':'Q
110,·emhn•. pro,·l.imanclo S. Dn111.-11i1,o '"'a\\"io [W·
trono ,11 luttn la 1tiovr11li1 t!Plla T:1~111:mi:1.
Lt•, r,-~11• 1·e111tmarie l'i11~1·ironci pnn· !!r:111,lio~t•
p rir.-lw Ili frutti ,piri111,11i .a t::1 ...tt•lla.1.10 Uo1•-
Dom1•11i1·0 !°'aYio. - 1"11 11110,u ,·nlpu pl'I' la
,1in•t I rie·,·. L1· p:1n'1• ti• -.oa:11:in•. e tli~,_,..
\\la ,<·i prop1iu 1111,.llo di ta...~. t'J. 11 11110 •li
q111•...to mnwlo!
LI\\ ><pieµ;a1,in11i dtl µ;ion1111, la t ranq11illa,1,1arttll11.
Er,1 rii Tokitt, 1·:1t lolì1·11 mollo ,hn,tn ,IJ l >omPllÌ•·n
:--a\\'lu I li, ro di port.1r11P 1I nume: :r,·M·a fì11110
1nicl;1 (,\\h•,.snndriu) Jll'T lei iwlo
cl1•Jrarripr•'lll 1)011 1;iuv:11111i
\\laeshi. llt•1·11ri1111,• 1l<•i l'oo-
poral11•·ì; ;a I .t•Hl' (B1•r1,[11mu)
por cip1•r11 r1PI 11re,·0~1n 1)011
D:t\\·idt· \\uula. a T1·1•n1ini
huc•1·1•,-.4• (l';'lln1110) Jll'r ini-
i.ia(.i,a ,h·l I'in•ulo ll<rllll'·
uil·O :--,1vio•. i11C"<1ra.Jr:.:1al;1 d,d
p:UTc>1·11 T>on Ho~;1riu l'M ti: a
~. Gio, auuj I.a l'uni a (I ·:1-
tauia) 1wr 111rril.o dt>l parTm·o
)l011~. <,i11:u-l'hi1111 (~11~li<•ln1ino.
l>•••·11riont• ~ùt':~ian,,: u '-. C;io-
' a uni ';l'lllilli (Agrig"Plltù),
prnm111<st' 1lall'arri11n·t" 1)1111
\\ntoni11n :O:.rnst1111' t• ,lnl ,·1t·anu
foran<m ,1,,u,-..\\ 11.~do "<'T111lalu.
Il t•ent1•11urit1 ru "'•lehr:110 emi
~nlrm1it.'1 :rnrho .11I .\\1•f'<fUipa
(Pf'ri1), dove la cliH1:1.in1te ;ti
, aro ~a11lino va din•11t11ndt1
01,•11i i.,'Ìo1·110 più popola rl'.
11 Centcnarin della murcu di S;\\n D ,n1enìco Savlo l"nmtnl·morulO
d;illn Staio un•13no con l'c,missionc de• rr.incobollo <tui riprodouo.
IO

2.3 Page 13

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~
I giovani dj CASTELLAZZO B. (Alessandria), lkrl di poriarc
io IJ'ionro il loro prolCllorc e modello San Domcnil:o S,n~o
l'Università e cliiedeva di poter insegnare in
ut1a scuola <:a Holica.
La dirnttrice concluse:
Allora. rn<:Yìati i capelli. vèst.i1i mf.glio, <'
tieuti più su. A quesle condizioni ti an·t'Mo in
prova per 1111 rue~e.
Ora la dfrettrice non finisce di lodare il nuovo
maest.riuo, veramente b11ono, br:\\vo e. n -·.+etlerlo
ora. anche simpalico. Tn cuor suo peos:t addirit-
tma di farne llf'l prete salesiano. Mette g'à. tosj
bone in pratica il sistema e<lncal;ivo di Don lio1;co.
che sembra nn R.'1 lesiauo nato.
Sulle onde della radio
I Saleoia.ni òcll'l,>titn1 o Internaziona l<l 1iloso-
fico Do11 Rua <li 8u11 811/1•11rl1Jt ( Rrp. El 1-ialv:Hlor)
e dell'anne..'ll!a scuola o Omtorio rommemorar0110
la data cenlcmaria ùclla morte di i-. Doruc11it">
Savio ron una novena radiofouirn. Ogni g-iorno.
~ttll<' onde delJH Y. I-i. A. X. dclfa ,·api1ale. le voc·i
argentine dei f!l)!azzi iu collal>ornzioue con ~li
sti1dr,nti filo><ofi i-aJ1,1<ia,ui, iutert'ISl;arouo pic-(•oli e
grandi fino ai più remoti ,·illa;gµ:i 1folh1 Ropnh-
hliM. L'èsi!o si po!è c·onstalure il ~iom<> llelh1
festa per il uuuum, ,;lmJ:(ra11òC' ili parl~<·ip,rnimrn
giova11ile. con <'<,nfeKsioni o romu11io11i olforle n
Dio in on,Jre ifol :-ìa,o Lo Paì rono d1•1h <: iovcnlii
Ceu lroi1111m·it>ana.
Senza commenti
Da Mìyazaki (Uiappoue) ~criv-e ìl coadiuloro
~alesiuno Ka.wahP, ra.nimalore del florenl,!' C'lnh
Domonico :.,\\avio: «Anche qui stiamo pr11p;.ir1111◄fo
alacromenl,e la commemorar.ionr- ile-I <·ent('nario
della morte di i:\\au Dome.nico :;avio, co11 lu pm·-
tecipazioue ili tuUa la, sruola. fn questi Jriornì ho
ric(lvuto Wla lettera dal Prinri,,e Takam:i!,,m t·<rn
cui t-1. A. 1. dtiede qualr dono desitleri:tmo ri-
cevere quoot:anno µcr il :NataJr. Pem,o oiht la prima
volta che arriv-a ,111 i11vi10 ~imile. prima lii l'.trc
la domanda!...
11 maggiordomo <leJ Prùwip<•. ~ig. OoshiJima.
11.g~iungc per conto suo che 1,e a11drò l'anno 11rot1-
simo a -Tokyo per fa.re i voti pcrpe( ui. vorr:1 an,·he
lui nd as1<iR(ere alla (uuzione... e non è mica
c11Uolit'o!
Ogni giorno faceio pregare [!lt aruic1 di Dome-
nico 8avio per i 11oslri henri'allori ... ~.
SALTILLO A DOMINGUITO _ ___J
~ a dttà di Saltillo. nel Messico,
che si ]regia dell'onore di auere
come pa_lrono de/In sua gioventù il
pìc,;.olo Samo, preparò ima festa cen-
tenaria grandiosa.
La manifeslazione fu preadnta da
una Missione: molte famiglie, toccale
daf{p grazia di Dio, sistemarono la
loro posizione rel.i15ìosa; /ilfis.~ime fu-
rorw le confessioni ~ comm1io11i de.J!li
adulti. La ci/là rute oolte aveoa
cono,,ciulo un simile risveglio di Jede
cri.i liana.
A dari: la punta mas.iima di slancio.
inlervenm DomùiguiilJ con due mi-
racoli, uno più lòlrepiflJSO dcll"altro.
che fecero subito il giro della ci/la
Una buona signora, di Jamiglia
ragguardevole. Ja ticoverata alfo~pe-
dale in /in di vita; indossò l'abilmo
del piccolo santo e rimase safoa. La
sua creaturina aveva il viso ctanotico,
sin/omo che la respirazione era inler-
rol/a e slava per soffocare. inzupf,ala
/alla di :,angue. La madre, im(:,roVtlt·
samenle. sr tols;, l'abitino che aveoa al
rollo e lo col/oq, sopra il bambino
che non dava piu segno di uila.
L"abiltno $i arrossò di .1Gngue, come
m• fiore vermiglio; ma il bimbo spa-
lancò gli occhi e la re.'1/)irazione ri-
prese 1t0rmale. Fu un grida dì ~foia
della madre_: ma quale fu la sua me-
raoig/ia quando riprese in mano l'obi-
lino e oide clie non c'era piu traccia
di sangue.' La staffa era pulila. come se
fosse uscita allo_ra dol bucalo. Tullr
diceva110: " Domifl!/uito <i è pulilù
da solo il suo abiti~o
li mollino della festi, cr furono
{unzioni solenni: sei pae.,i rJennero
in pellegrinaggio. con bandiere e banda
musicale in lesta. Alla sera {,, tenuta
una /ornalo ncèadtmìca mu.,ico-let-
leraria. nella quale il dottor Manuel
Or/fa de Montella110 espres.'<I! lo ri-
conwcenza della città al piccolo
,, Daminguito ,, e condu.,a clic.endo che
U/JO festa simile 11011 si potrà mlere
più in Sallillo: ,1alo in Puradiso <e
ne farà la bella copia

2.4 Page 14

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Vorrei che al risolvesse un mio dubbJo. Nel Regolamento
della Pia Unione Don Bosco afferma che scopo rondamen•
tale del Cooperatori sal""b.nl 6 quello dJ « rar dd bene a
.., pessJ con un ten0tt di via,, per quanto "' può, si.mli"
a quello che si liene ndl:l vita comune». lo aono ammo-
gliato con quattro OgU e sono ben hmgJ dall'otplr:u-e a... un
chios1ro. Come posso essere buon Cooperator~ te vivo una
vlt:.il cosi In contr-.1s10 con la vllll éiaustralc?
Coop. P ì\\l, Cremona
Non si vede come c1 sin contrasto tra le due
vite. Bi.sogna infalli intendere bcm: che cosa
significa per Don Bosco v,ta comune, cioi\\ 1,ita re-
ltgw.w.. I'er hù vitn comune siguific:1 unione di
illtenti, di spirito e di MJone fra i Salesiani e i
Cooperatori. significa disciplina inten1a N) esterna,
moderazione cristiana e applicazione fedele di un
regolamento quanto mai aùatto per dti vive nel
mondo ( lra senta co111e lei, proprio perc-hè padre
di famiglia, può e:::sere un ccccllenle C'ooperatorc
salesiano, Prima di tutto cerchi di Ilare alla sua
fam.ig-Iìa w1a disdplìna amabile, gioconda, ispi-
rata alla k~e di Uio e della Chic:.a, simile a
qnclla .-hc rL-gna nelle Case di Don Bosco. Tn lai
modo ì membri della sua famiglia si troveranno
uniti e com,ordi e osservcra1mo i loro doveri, fug-
geudo il peccato e vivemlo alla prescnr.a di Dio.
come voleva Don Ilosco.
Skcome poi l'iutento principale dd Santo e
dei suoi fi,::li è 1·edncazionc l'ristiana della J,(io,-entù,
lei per fa.r vita comune t·on i Salcsiaui, ùe,ee mi-
rare a fare dei suoi qnaltro figliuoli, degli ottimi
cristiàni alla... Do111c11ko Ravio. E per ottenere
questo? Lei mi dirù. La risposta ~e la darà Id
st~.;o rispondendo nt:1 suo intimo alle ~enti
òomandt
a) J>n ai suoi figli r,~cmpio di una ,,sservanza
scrn11olosa elci Comandamenti, dei Precetti della
Chiesa, dei doveri <lei proprio stato?
b) Pro<·nra che i figli ric-evano 1111a a1leg11ata
istruzioni.' religiosa? e, se ncccs..;;ario, ll'i stesso
insegn.i loro il C.ah.'<-·hismo>
e) Nella sua famiglia si prega mnHlna e sera'
Prima c llopo i pasti si fa almeno il segno d\\'lla
l'roce? Hi rL-cit.a i11sit·1111, il santo Ro~arlo' Si os-
serva il precetto festivo? si frequentn no i Sacra-
menti?
d) ~i fanno spt-'Se Ct"cessive iu din•rtiment,
pericolosi, in spcttamli non troppo eastigati. in
rivisk cosi rosi? E la 111odestio n<•I vestire?...
8t pnln\\ rispondere iu modo sml<lisfocente a
queste ùoma11de, si consideri un bnon Cooperatore
12
salesiano, animnto dallo stc•sso spirito del snoi
('Ottfrnteill lcgnt1 fl Dio c011 voti E siccome pl·nso
i-be lei i,;a proprio tale, le ,snm:crisco di fan un
altro pa$-'i0 avanti per dh•cnirc da bur110, vt11mo.
Si presti per fare· un po' di Catl-d1isu10 andw lnori
della sua f:m1i1,dia, per dilfonclcrc buona stampa
frn i suoi co11oscenti, per strappare dai pericoli
lll<'>tali qualcl:Jc fanciullo o fandulla di sua cono-
soem•.a.
Come vc<lc, la cooperazione salesiana 11011 ro-
nosce la parola • basta • perchè è mossn dallo
zelo per le anime, per safrare le qnali non si fa
mai troppo.
Sarei grato a COlHta spettabile Dlrttlone
IIC mi mentt~ In e,ado dJ ri~J>Ondtte
ad .olcun.l mfol compagnJ lavoro cht,
discorrendo amlchevohne:nte di ttllitioru,,
rnl hanno f:atlo ln buona fede delle dl.ffi.
coltà a cui lo non ho saputo dare uru,
rlapos1a soddlsfacilnte. Come Coopern-
tore cerco di tener testa alle dbcusslonì
religiose, ma non sempre ci desco per mancanza di com-
pelen22 in matcn... \\'I trascrivo quelle che ricordo:
, 0 Dicono che la Chiesa è infalllblle. Eppure In cttll casi
ha sbaglialo a scomunlcare. Per C!<t'mpio qunndo ha ICO•
municato Savonarola.
a• Lu storia del peccato ori1?inalc che si IC1?1le nelln Bibbia
blsolloa prenderla alla lettera? E se non è speclfica10 Il
frutto, -p,,rcbè tutti parlano cl.i mela?
Coop. E , :\\lll.A."<O u cn~a
8iamo li<>ti di soddisfare il suo desiderio, tanto
piì1 lodevole in qm111to mira a esercitare 1111 apo-
stolato della massima at.tunlitù, quale i! 4111;'1!<>
di combaUere l'ignoranza rl'ligiosa, orij?me di
tanti ntali.
al 111m1uo 1
La Chiesa è lnlallibilc solo nel definire verità
riguardanti la J~l."de e t costumi La scomunica
quindi non ì: rornpresa nella infallibilita. T~
è una mi:mra disciplinare fondata i.-u informazioni
e iindizi u111a11i. i quali di p('r se potrebbero ri-
sultare errati. RicL'Ollle pero la Chiesn :;uolc pro-
cedere con tutta cautela e pn1clenza, and1e le
s111: sco1m111khe vauno ,•onsiderate fondai.e su
verità, finchè uon sia evidl"ate ìl contrario. I I
caso di Savonarola è ancora o.~i mollo diSt"usso
tra i competenti
al l'Wllll'rO 2
li /alta ddla rnduta <lei prol<(enitori è storico
e va credulo come vero, taluni paYticolar, della
narrazione possono però appartenere alla veste
letteraria sedta <lai narrator<• biblico ispirato,
in confom1it:'1 al modo ,li p1:11sm:e tll'I proprio
tempo. L'uso popolare di parlare di mela t\\ dovuto
ul fatto cl11: molti ravvisarono il mdo ucll'nlhero
proi!Jito dn I >io; ma questa interprctnzicme è
lontana dall' 'S.'it>re certa e ohbli)!'aloria. La Chit"Sa
non si è mat pronunciata su questi ckltnt.:li o
curiosità, che ll(IU intan·m10 la sostanza del.la
dottrina sul (>l'<.'cato oriJ..rinale, e quindi ri11111u-
gclllO tra le questioui lilwra111e11te ilbrntihili,
salva i-empre In cautela e pn1denza dtt: questi
argomenti richil.'!lono

2.5 Page 15

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O~l11tJNTE !4t€!14ND
Una nuova chiesa a Maria A usiliat.rice
à stata aperta al rnUo a Vifltri sul Mare l)resso Salerno. 1 Sa-
lesi.aw che da sei anni svolgono la lor-0 aLLivit,à, a Viei,ri, si sono
decisi all'arrlua impresa prr offrire ai giov!\\JÙ del fiorente Oratorio
e ai numerosi f(ldeli un'acMgli01.1 t,e e ampia casa di Dio.
Così il 16 agosto J955, su. un terremo a,tt.4..ruo rula loro Ca.sa.
nella villa donata dalla munifica Duchessa De Giovanni Laura di
C'arosino, posero la prim:t pietra de-Ila cllie;,a, che ora arric-0hi$c,o
con le sue linee nuove, sobrie, artis1,iche l'ilirantevole co1·011a pa-
noramica <li Y.iet,ri sul Mare. Beu.e<liMe I.a, nuova c-hiesa il Vesc-nvo
l)iooosa.no, S. E. i\\loni,. Alfredo Vozzi, che subito do_po vi celebrò
b S. ~1Eli:18a rivolgendo pa,terne pn rolo <li esortazione ai giovani
e di cicouoscenza ai Salesiaui.
Il Rev.mo Don Lui~i Riei•en. açcompagnato dall'Ispettore
Don Filotto, portò il salut,o e la hencdizione del Rettor ,\\laggioro;
e il venerando Padre Giuseppe De Giovanni della ( lompa4!n ia di
ne:sù, frl!,1 elio della fonrlit.trioo rlell'O11era. espresse la gioin .,ua e
delta sorella uel vedere la loro bella villa consltcrnta alJa gloria
rli Dio e al beue dello anime. Il salesiano Don Tl Areo eelebrò te
glorie deJrAusiliatrir·e e i can Lori del l'outificio Semina.rio Ho-
{,(ionale Ili Salerno c_on qaelli ~atesiaui di Torre, A.nn=iata a<'crob-
hero la solennità co11 le loro belle 0Rec111.io11i musicà.li. CMonò le
celebrazioni la visHa e la benedizione dell'Arciv. PritrHtl;e di ~fa.
lerno S. E. '\\[ons. DemC\\I rio Moscato.
La nuova chiesa di Maria Au.sUiatriee,. arricchisce con le sue lln.ee sobrie
e modc,ne l'incantevole panorama di VCETRI SUL MARE (Salerno).
Parrocchia
dedicata a S. Giovanni Bosco
in Padova
~ titata i,olennemente beue-
rloU,a cla S. F.. Mo11... Borti-
µ:11011 uel qnartic1'H della Pal-
1,aua, presen(,i auLori1,il. ptm-10-
naliLà e popolo. Dopo la bt'aP<li-
zione del II uovo 'f('m t>io, Mons.
Vesr,ovo vi ha C'elolJrtu.u la
Messa e h1~ rivolto ai focloli E\\lett.e
pruole sull'importanza dcl\\'ore-
ziou~ cli una unova l'arrorrhia,
famiglia ili Dio. e di una nuova
Cllùe!la, [ocolai·t' ùi qne.ijta fa-
miglia. Rd ha. sog~iunto: « 7,'a•
pert11ro tli qlM-9/a r·h'ieso r]e(/ir•a/1,
a 8. Uim1a,11T1i BoJJvo e l'l'l'e::rone
tlPlln l'arr,w1·l1ia n{Jìdala ai P1J -
dri Salcsfo,11i rìiw11l0110 una im
porlar,za 1111/.a, 11111·lfool,~re.
l,,i Diocesi di 1'cul<Yvtt co11taw1
/JÌIÌ UJ1P1'P Sàl/'.<,i(ll/f IJ ,n()//1} /irJ-
TelÌti. q11,ali il Collegio llfa11/re-
di11i tli Este, 07wr11 IJ()/,uta ed iM-
zw,/.a dallo Bte,,sa Don Bosco. lu
8111tl<"11lalo leoloyiM di 'flfonleor-
lo1,e e i molli 1stitnli tenuti dtille.
1i'i{Jlie cli Mariu .d11siliatr-i,:e.
,li((, a Padova ancora noi non
111w11111111'1 wta jamiglia tli {ig1i-
i1el !Jr/111,le Sm1/,1 dei y-io11a11i.
O.(J!Ji J)()88Ìa.ru.o, C:OÌI i~Mt/CIIM
letizia, sa'11tare /a, J1a11oita di
q·111!sta 1frsidera/,t1 F11mi11lia sale-
~ian11.. emi 1(4 t·t•r/ez::a che t:61<a si
arricchirà ben pre.~/.Q di 11Wmerosi
figli per l'd1u•arli 1·ris/im1m11ente
in ·unà gra11<lio.~a 8MtOln <li urt,i
e. meslkri, nlln ·uita e al hworo.
lo mi a·,~rr11,rn che lo li71iriW ll-i
non Bo~()O ,1../a-nto, 71ortato e ri~-
sul.o dai siU)i fi!Jli in Pa,dotia,
~il~ correnle t1,; r.wia p1,trn e 11a-
l1tbre, 1:/11' vioifi1,a e irroln,i;ti~ce
nelle l/t/,te im1mm1oabiU tlelh1. 11i:ta,
la no~tra 11iclve11li'1.
8fono ·i bl!l1w1:1mt·i i 1'1iclr-i
8aJe~iuni, e fin. d'ora. assi«1iro
o/te nell<l r1rande J?mn-i11bia rli<J-
r.esana sa.rm11w co11sirlerali scm.-
1)re <anne /ì{IU varis11itt11i e desi-
deralissiini ~-
13

2.6 Page 16

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tutti i Coo1)erat-0ri e Cooperatrici
~o,w i11ritati a i11tPne11irl' nlw
prima conferenza salesiana
d,e lii suole tenere i,, O;!lli l'et1tro
''""" l'ia U nio11e in prossimità
tle ll11 JesW di S. Giormrni Busi:.o.
È w1 i11contro di fnmiµlia clie
ri~11IP al sa11 to f'om/(ltore e d,e
,,,,,•~t'a11110 arrà ""'i111porltl11zu
spe<·iule perl'l,t> ri si lraccrrà
il 11rogramma del l.'enlt>nario
Lourdì(ln<>.
~1.RG{NTINA
.._1•11ola iodu"'I rin le• all",tY:111911.u·dia
fniziau,Jo 1111a >-l'rÌ•· di vi~it,• prograD.llliale pt'T
una 1111111111 ,•ouosc,·nza d,•111• ::,,<•uolt• prof,..,,-i1111a li
,la 11arh• ,ledi i11111r,•,-.1ri, e ,lt•llt> fol,hrid11• 1l,1
p11r11• ,li•;!li alwmi <' loro i11~••!.!111U1ti, u11 g-nq>po
,li i11,111...1nuli mt·I 111!11 ri..rid .11·1·11111 p:i~nal i rl.li 1li-
rij!t•ttl i tlPII As&o1·wzio1w • l'ro llilP~a della In
d11~1.rh1 :i1•gc•11li11a,, fr1·1•rn 1111:1 Yisit:1 ulla. nmdrn
~<'1101:i i11,l11~triulc l,l'onr, Xl I I di Bueno8 :\\in•~.
1 vi,-itnlori rikvarmw l':illo ~11i1ito ili l:n-oro ,.
tli 1l1~1•1p1i11:i itc~li alli1•\\'i. l'lw clì1111111 011imi d,11l-
l;1ti n,•11<' ,·arit• ,pl·•·ialiti1, t• li •·~11rtaro1111 :1 pf'l',f'·
,·er:11·1• nc•I loro lan,rn :ipprofit ln111l0 Òf'l t·ompe•
h·nte iri-1•:.::nami-nfo rht• ri,·1•,·011u 1foi "ail•~iani.
Il ,·ollc•:.:;io Leone X 111 ,. ~I:1 Io ft>111!;, to nel IIJO!l.
l<ic•I l!l::!k. pc•r clri·Teto ilei "i11ì.,1ern 11,·lla l~instizia
o tll'l l' 1.~1 rnzioue l'uhhli,•:1. ~, l'Ollli11rii1 1'i11~t'
l-(11.111w11lo intl11:-1h-ialt' <• , rnur 1·11111•1•~,:a a l l·ollc•gin
l'i1H·o1·pornzione nlln ~1·11nl:1 l11 cl11,.ldnle òrlla N11-
1.i111w; fu il primo Euft· pri\\'alo c•hr m1•ritò qn,•-.1,1
,Ji,.finzione. t:li indnslrrnli , isit:iton e,,pre,,sPro il
pmpoHlo ,li fonti.tre l111r,.,• di ,t11tli11 pn ~li nlnuni
mi!.!lion.
TIRl'l'A l" l' llR (Sud India)
D Primo Mlnl,tro dello
Sc110 di MADRAS On . lia•
m.ir-.1f Nadar lnauiturn Il
n uovo 1ntc:rn:uo per uni•
versltari. I.o drcond.ano
al1ri "11nls:cri ~ 11 Direttore
della casa ,.. de,;1ra). Nel
clima ddl~ nuov-J India la
presc,nz:, e lr lodi del Ml•
nbtl:"O h.lnne> un odu.s~imo
sil!nlflcalo.
(w/111) Vcdulll del nuovo
internato eh~ ospita già
1.10 ~iovanf un.h'ttSHad di
cui circa ~a c:a11ollcl.
r---
··1
14

2.7 Page 17

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./}',,//ev:,. a;1>etla
~1
al dir{,ttot·e del "Bollettino Salesiano "
Egregio s,~. Direttore,
io, soiloscrillo, sono tifi povero arligitmo. come diawa110
u11a tiolla, o un lavora/ore, come diwno adesso.
Ho passalo da un bel po' la ci,rquanfina e ho lirato su i miei
frg/i meglio che ho palulo, come mio padre ho tirato .su me.
Voglio esprimerle la mdiefozione dre ho provalo nel leg-
gere il Bollettino Salesiano di questi anni, nei quali il
Rei/or Maggiore, Don Renaio li.~giolli, lw giralo il mondo
in lungo e in lar.go.
L'l,o visto dappertutto: in treno, in bastimento. in aero-
plano, a cavallo, sul cammello, con ir1 tesla il cappello mes.-
siaino, le piume degli indiani; e mantelli. fasce. collane di
/iori. Decorazioni poi a biz.zcjfe, croci e medaglie e larghe
da Jarse11e un gilè. E le cl,iaui;> Son rimasto sbalordito.
Genie di ogni razza e d'ogni colore l'ha accolto come un
re, e forse n,eg/io ancora di un re.
Signor Direttore, qnesto viaggio mi fa proprio restare
sopra pensiero.
Dunque il mondo 110n va poi ionio m,,J,, se la genie si com-
muove e si esalta a vedere un pre(e che si prende il dislflrbo
e il piacere di an,larlo. Il visilOie solo percl,è le vuol bene.
Perchè.. in fondo. mi pare che il segreto stia tutto qui: voler
be,,ei Don liggiolli è un uomo che ùuol &me, iÌnceramente.
per 110Cazione. Non per niente è il Successore di Don Bosco.
E Don Bo.<CO, a mio parere, ~ stnto uno degli uomini che han
più voluto bene Cli loro simili. Questo basterehbe a .,piegare
tulio.
Ma c'è di più e di meglio. Alla scuola. di Don &se.o,
Don Ziggiolli vuol be11e soprallulto ai ragazzi... e i ragazzi,
si .<a, in /ulli i paesi si assomigliano, anche se so110 di colore
diverso.
Ho davanli il pacchdto dei Bollettini, Don Ziggiolli è
quasi sempre fotografalo Ira i ragazzi. Ragazzi eleganti e
sporliùi, ragazzi vesllli in qualche maniera, petlinali e r;pe/-
1/nati, civili o selvaggi, ma lui/i contenti allo stesso modo.
w Ah, il Successore di Don Bosco e il più amalo il più
obbedito dei re. perchè è il re dei ragazzi di tulio il mondo
salesiano. Siccome poi dietro i ragazzi ci sono le Jamig/ie,
è naturale che all'arrivo del Rei/or Maggiore si muova
tulio u11 popolo, e per amore. non per forza.
Gran nome quello di Don Bo,5Co e .erande beneficenza la sua!
Signor Direttore, La scrivo questa lettera per dirle che
la bontà no11 è morta.
lo pongo questo pel/,;grinuggio di amore alla pari dei pirì
grandi ovuenime11li o congressi di quesll ultimi anni, in
quanto che un uomo S11lo, per il semplice f atlo che rap{'re•
seniava un'idea di solidarietà crisliana a ben.e/ieio dJlì eio•
1iani, specie più biwgno.5i, ha strelto tulio i~ mondo in una
rete di riconoscenza e di bontà. Questo è grandio.w!
Lei faccia il cento che crede di queste righe che /10 b11l/afo
giu per esprimere i miei senllm<!llli di modesto e affezionato
cooperatore. Con ossequio.
Grov~'INI Rossi
cooperatore sales ano
La ~, Caritas Japan" e i Salesiani
È u:;dto per la prima volta, il Catalogo com-
pleto tlelfo overe ,m,·i:ili taHolit'lrn dPI Uiappom•,
pul•blicato <fallu ~ Caritas ,Jupim Tra ospl:idiùi,
orfauotrol't. ricoveri. ree.. q nt>.ste opere ni.!4J;l1111-
HONG KONG - Un giovane asplr.m1e salc,slano prega
Sua Ecc. 11 Dr. J. M. Delgado, primo Ambascla1orc delle-
Filippine presso la Santa Sede e Cooperatore salesiano da
molti anni, a voler·umlli:lre al Santo Padre le letlct'lnc di
filiale omallllio deeli aspirnnll salcsla.nl clne,ii. A destra
l'ispettore Don Acquistapace.
(sollo) Il Re e la Regina di THAILANDIA nella casa sa-
lcsta.na dj Rua Hin. Erano venuti ad assistere ad una
partila dJ pa.llone organizzalll dal corpo di guardia delle
Loro Maestà La band2 del nostri aspiranti prestò servizi<I
d'onore, merhando il plaw;o del Re, buo.n Intenditore di
musica. Nei!U int.-rvalli S. E. Mons. Carrello, l'lspcuore
Don Runeddu e il Direttore della casa rurono ricevuti a col-
Joquto lJrivato dalle Loro Maestà, che espressero la loro am-
m.i=lonc per l'attività educativa dei saleslanl in Thailandia.
*
-
6Jun€
15

2.8 Page 18

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gono ln. h,•llu l'ifrn cli 227, con un c·omplessivo
ai J4.7~)fj 11,lllo!isl,it.1.
Nel rn.mpo as.ii111rnziale, in fliappoue. 1 catt,o-
T,a • f'aritas Ja-pan ~ fa pnrtfl drlla • Caritu.~
Tnt,1•r1u~lionalis~. Nalla IV Assornhlo:i, Ge11t•rnlo
ri1111ib1~i a Roma il 4 uttulJro Kt•orRo, il (liappo1111
lici porbmo un vnlido contrihnt.n, mollo appTez- ve11110 eletto tni i nove p11t•si M'fli! i a far par1e <lt>I
zato dalle• a11luri1i\\. 1,!0W•rllllli\\"fl.
l,. ,'\\,-,-m•iU;tlUIIO • l'aril:t." ~i propn110 ai da.re
f'um1t.l1Ul Jo:~Peut.ivo l'('Ufrult•. Il l're,:illenle a\\lons.
J•'t>rdinaudo Raldelli 1h1111lun1• l'a11111.1nzio co11dncl1•:
onili\\. d'imliri1.zo alle opere t<O<·iali ,·:it tolit•he. te-
nerti il 1·01lt•!!at1H•nto con lt' anlnrit,ì ,·entrali tllll
• Nul portare qU:lnto suµrn uflkialmente a cono-
~c<•nza <lella ~. \\'.. mi pnrt il·olarIDeuU; gnulito
,ito>.rruo. li r,romuc,vere l'onfenmzo di studio e di
ll{WÌOrn11111t•11to, per organizzare ,wmprt' mej.\\'liO la
singole op11rc• o portarle. anchu toc11i1·nweute. ol
- - - - - - - - livpllo v1>l11to cblle leggi e di.stmbizioni goveruaLive.
81ll11tar1• ancora llllll 'l"olta In ,·ostra Orgiinizr.a-
dont• tra i C'OUaborntori liin•t1 i uell'.Esecuti'l'o dc>lla
.. C11ril3,1,1 lulernnLionaliR ',.
A cupo d1;11la • C11ritiJ!1 ,Jnp:w >t, como pre!,',ideuto
.-i----------
TOKYO (Glapr,one) La squadra di ba•e-ball dell'Oratorio Salest.mo di 'fokyo-Meguro, che ha vinco Il torn.,., della c:111.à,
a cui pretCtO parlc oltre 500 •quadre, eonttulstando le due COt>J>c e Il 1ugll~rdetto. Ne parlarono larl(;amente i &iomall
e la ndio. non rl,pannian.do lodi allu bQuadra canolia vincitrice
I l 11•".n
Nell'nlUmo t•o11ve~no N;uionul~ 1lri
Uiriitr111i In ('1111lc•d1•rntlouP Nazionnl,,
<'olU11th1ri lllr,•ttl Il MlnMro dc•I
L:11 <Jro On. <lui Rssicuru-rn 1•h~
t'i~tr11:1,lonr prorr,~i0nHle AAnl poten-
l!ÌIIUI •• rh olt11 ,pl'l•l11IUtNIÙ' n f111t,r(!
drl !!'111111111, 11tr qu••~fo a11m101lnin
l'lslih11lo111• ,Il 111111 i:rinrn11fn u,u;io•
nul~ da l""h1f1rMr~i 111•11.a. a-it•nrrPn7J~
di S. mo,1111111 110"'11. che dt'll'i,trn-
7,fon•• llt•i 1tlm ,1ni fn e-rnml•• aH,wrton•.
('011 1'1111,u, fit•ofl1HliM H)i,7-litl hll
romint1into n l11nzionu_n1 u \\1 t Z-
ZANO (\\ 1-rt•t•lllj 111 nuova st•nc,Jn
Jtrof1·•slo1111IP N11lt•,lr111u ·• Snn hlu-
lU
•1'flpP ··, ~be 0,111!11 ahi uni\\ •1•1lnn-
lln11 d1 gl())·anl 11IIIMI di m~tt•11nll•11.,
f11lt11"n1unerl11, l'letlro111r,·~1uu,•1t. 1; 1.
~tlt11fo lltl'Oglle di 11r~IPrN11.n ,rlmnni
orfani o pm·eri di famll(lin 111urum1,11,
p~r rlur lorn un'nd1•11"llllh1 1•dur111,lonP
I Plil(iO~H. c·h IIP. 11r11r,,,qo,111h• r- prr
frar-nr t,11pl 1,,fructori prr h• M'll olt•
profP•,l0011li itali11ot r dt•lle "l,,ionl.
I ''lii" 1mniverstirlo clt•llll primo ,pr-
dbionr 111i~eiun11rii1 d1·llt' f'hdie di
lt. Auslllntrice n•nne ril-11r1lnh1 11
1,1' l\\lO"ìt'lmll.\\TO (Alr-.nlldrLt)
111w~e ,1111111~ di Mudr., A111f11h1 VnllP~c•.
1'1111 fn h1 guldn di •11wl 11rl1110 drn11-
p11llo di Suo~e e In 11lo11il•ru dvi loro
1111o•toli1to 1ll'lle ,11,,10111 dPIIII PJ1-
ln1,:011l11 e d1-ll11 Tnr11 dtl l-'111w11.
Ln glorn11111 ~I l11lzili ron 1111 """'"'
ro~o 111•ll111:1·l11111t!(icl a ~izzn ~1011-
f~rrolo, 1111,t• ~•1rw1111tr,) Nfn 11n nllrn
provtnll'nte dn 't'orl1111 p~r prn!(llr~
sulln torul/11 della t.ento rh-ordntn
::llutlrP \\ ullr P.
Oopo 1;, 11nnl di a,M•n:za, I S11le-
,h1nl h1111no flifto ritorno ,11111 ,·ithl
di JIOl/1.:\\ Ml pur 1irenderr po••r~,o
rtel C:0111 ltto lhtlnl'rnm. ridotto In
ro, in,, 1u•ll'11lll11111 K11t•rr11 e ••~ii-I rl-
cosfrnl!o t·on umltlentl plì1 muclernl
Il llt'l'O!(lhllltl.
La rlltadinn dl S.\\..'\\ RA l',\\ I I,
l~ll'ndoznl , ..de llnnlmrnt~ re1tlilm1tu
il s'tlo "111!1111 di 11, rn• i lit!II di llor,
llo~co, Es~! p~r urR ,I h1111110 hum-
l(nrnlo l'Orntorlo, rhc suriì. 11 11111110
di p1trl1'111.11 111•r 1111 l(r11111hi t'Olh•glo,
t,mtu dr~hll•rnto nt•llu rnsln 1,111111
clrn 11l•c~~,U,1 di ceo(rl edncnth I pt•r
In glo,rntir.

2.9 Page 19

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onziona.Je, c'è il sacerrlote sale._~iano Don Cloclovco bane, presso i Salosiani o le Fil{lie di Maria ku-
T11.ssinMi, nomìniito dal Conrilio dei Vesrovi.
silia1Tic,,.
Le opere sociaLi dei Salesiani e delie Figlie di
È questi giorni la preziosa testimonianza d1
M. :\\. in Giap-prme sono t.ru. le più arrnezzate, e S. E. l'Internunzio Mons. de Furi:;temherg, il tp1ale.
nel campo rlell'assistenza giova.niltl eti~e teugouo in occasione della solenne oonsaùrazione rlolln.
tra le opere ca,t;toli<;he un pri m~tto iùdis<:u.sso. nostra chie1;a di M. A. a, Bepp1t, si torupiareva d1
L'anno scorso, nella nostra .:\\lissione ,li Oita, ,li affermare in pubblico che i 8aJesinui io Gia,ppono
circa 700 ragazzi ricoverati nellé- istituzioni pub- COW,e.rvà!rn il loro vero spirito, poiehò si oc:c11pa110
bliche e private dclla provincia. oll,re la metà dell'e<lucazione cristiana della /:(ioveut11 povera.
erano 11ei nostri orfauol,roli di Beppu e Nakitlsn.
lu realtà non solo negli orfallot:rofi, ma anch,,
A Tokio, dei 978 ragazzi curati nei 7 orfanotrofi nelle ecuole e oratori la no!Stra erl'dità, sono i
---------------------- catl.olici, 570 si t-rovavano a Kokuhtwji e Ak,t- figli del popolo.
Cll..E
Alla Mostra Nazionale delf'lndus1ria CUena Il Presidente della Repubbli"" S. E. Carlo lbai\\ez del Campo (il sccoe<lo
a sinistra) ammira le macchine fabbricate nelle nostre Scuo•e profe,asionati di San1iago.
I CONGO BELGA
1·11tt1Jliçi - secoudo 1111a relazione
ilell'llpisr,01H1to csUolltlo del ()011~0
Ilchm e del Ruanda Uruud; - di-
8pongm10 d1 dul' st.azlonl tra~1ultte111.i
nel Congo BelgH. " Hadlo Leo» del
Gésuiti in Loo11ohhillc Il « Undio
Colleire » ilei Salesiani In Eli~o.hetb-
ville. Tutt.i e d1tc I<' S11\\zfoni tr11~u11,t-
tonll rCgOhtrmlmt~ 11roirra1mni n•ll-
glosi, Mlg1111.i con lntero~Kll dllllll 1111-
polo.zlone a11cbe non caitolic,,.
CJT,EJ
S. J,:. l'Aml1a;;1•iator~ d'lt11lh1 ha vi-
sitato 111Ilcinlm~nte l:t purr<,rchiu ili
S. t.liov111mi Boseo per gli ernlgrutl
it.nrinni di VALJ'AltAISO ed hu avnlo
pnrOIP di 8JtUnlraZiOnP JJ('r l'OIIPra
svoU,1 dni SnJe,Juni, s11ecinlmonte a
benetlclo dC!fli 11ntio.ni. On ah·1111i
unni il Collegio di Vnlp1tr1ii•o lui
pure tlrg,tnizzulo tra gli ,lln11111
e~t1•rJ1i degli 1111.imi 1•orsi ,·nri11 alll•
l'ihl ,ipo~toliehc e Cllritlltl'V\\'. Vlsill<nl)
le cnrn~ri ter1N11lovi lnzloni di oo.te-
1·1lis11111, sov.-.•ne;ono fumigli1• bi~ò-
gno~e, e usslsluno 1,mm11l11ti i'Oll
fr1Jtti di bene 11Pr h• llnlmr.
I S11leSillJ1i di SA~TIAGO h:111110 dato
,dlii ~·e~1.IL del (',ipn Ullll p11rtio·olure
lrnportnnm, riunendo nelht eapitnle
una ltl'lllld~ IIIILSSll di gioventù, che
1·0110 olTTir~ RI s~nlo P11tlre, per le
m,ml dt•ì suo rap11rp~11ut,rn1A-, l'Ec,,.
Jllons. Sebastiano Illll:"e-io, i rruU.i doi
s11,critlci e delle rinunce di tutto. la
A'iOveulù Rnle~inna 11111 ('ilr. f!. 1,;. il
~1111zio ricor1lti l'otrcrtu ih•i 1wimi
rngitizl di Don Ho~e11 a Pio I X,
rilcv,mdo il pcrpehmrsi di una tra
t,, p111 IJ••IIP. enrn1,11•rlsf,ièlw dello
s11lrit11 fiall•si1tuo: l'lllliOre ,Ll 1'ap11.
POLO~J.A
S. R. Mons. Antonio llnrnnial{, sn-
lusinno, 11110,00 ArcivP.S{'OVO di l'OZ-
NAN. è ent,r1110 in Dioeesi c1111 111111
rc~111 eh<> In 1111 1.rionlo. J'er llc11
1:l ore vh16,gh}, rir.-vut.o d,1 hmne,1~11
moltltnillnl di 11:"NIIO che lo Ql'Clll-
rnn,•11110 lh•tl.' di rJto,·ere un Ves1•tlv11,
al 1111nle le 1•111unc portnte a lm•Ko
per 11mor1• di (.'risto dnrnn(, l'utrrPfllll
del martirio.
EL ~.\\LVADOil
.Nella ~tlh1h1 d'0t1ore d••i eolle1ti e&!•
Iolh-i in (W(•,1~ìone dell,L Fl'!lt,, dPI
l'ap11, l'lmpnueuie romple~so .d1•IJ1·
Orer~ Snle~lllne drlla c,tpitale. ,li
S,mt11 Trcln e di A)'ll1rn11lo 11ttirino1111
l'111tn111.h1111• ,Jpl 1iuhhli1·0 l"''" il nu-
JUl'l'O di 1Ll1111ul e »111111111 pr<·~l'111:1tl
e ~11prulh11111 ,,cr il loro 1·m1111or1.l1-
mento. l/1u!lli 1·b• ,•1·111111 pr,isso il
grn111111 delll! flt'l'~Olllllih\\, trii lr. q11ol1
si lltlfal'U fl PrP~id~llll' tlrlfa R1•p11l1-
blk11 ,. il )1111111.io ili Sua Santihl.
udirono l'l<:1·1·.m11 Prium D1uu11 d~lh
Nnzionl' Psel1111111rr eon I lvu com-
piurc11z1t, mcntrP. p11ss1n11 il "Snnl:1
l'e{·iJia n, " 1çc('O il rnio -.~ullP.-:_rio
17

2.10 Page 20

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"Confidale ogni cosa
in tesù SèlcramenlijlO
e in Mari• Aussliatnce
e Yedrete che cosa sono
i miracolt..."
DON BOSCO
ei p,iau mttsf0Mriwles1•n•
Sulle montagne Tangkhul 1n Assam
Uu uomo su sei nel mondo oggi è iudiauo.
Questo imme11:;o popolo ùeU'h1ùia viv& $U di
11u ,mttoco11tiuente. grande {'Ome. tutta l'Europa
,;en1.a la Russia, lerritmio d1e si esten1l() <lal li-
p11rc-hè uon ,,e la sPntouo cli stacear~i 1lal vizio
del bere e dall'nfooolismo, cLe è una delle oauso
della loro mil!eria e l'unico modo di affogare le
tri'II 6Z)le cleTia loro ,·ita duri~flima.
,,ello dell'Oceano Indiano tino lt 8000 111ctri di
Non impediSC'ono però d,e i figli si fac-c-i:i.no
alt,itudint'. Qlllm:mt()tto gradi all'ornhrn n .J111,o- cri;;tia.ni: ho !rovaio ùei ,•etchi <·he -Y(•nivauo a
haùad. ma trenta gradi sotto zero uell'Himafaya. chiedermi di 11ccogliere i loro ligliuoli in seno alla
rndici metri di piogg'ia all'auno ncll'ASflam, ma Chie~a.
solo otto centimetri nel Sind.
Ceni o milion.i di pen~one noi Yilhlggi non Lruu10
di che mangiare a sazietà.
[ h'e<"Pnto milioni ili e,;.,cri che abitano J'lnili:1.
rompatrioti di uomini rosi luminosameuie iutel-
li):(e11ti r·orue Gam111i, 1<tati11ta :Nehrn. o lo Kcien-
ziato :Ltomiuo Bal>blia o il re dell'ac1•iaio 'l'ata. ><uno
illE'ttera.t.i in prrvalrnza. Molt,i no11 haww mai
a.vnto sott.'ocehio uno srhermo dnem:\\tografieo,
Hon hanno mai leJ!~ieclùato un gior1mle, 11011
a&eolt.n.no mai una raùio; sfu_g/.(0110 <111indi a tutti
i mez1.i ùi pen;m1.sioue. di propaganda, di culhna
di rui il 11ostro ,,eeolo XX è fieramente orgo-
glioi10.
M:t eiò che fn piì1 ~trazio al rnorP i• il peu,;are
ehe ignuranò il nome tloldsi.imo di Gesù. il
calva tor\\'.
na nu mE>~e t'i r<·n gir,.vo nPlle
Bno11a pilrte dei neofiti •.r.rngkhul ha i ~euitori
an1;ora pa~ani.
Lll gente di l\\lawai. beu(·hl• montanar.a '.l'augk-
hul. pMl!l 1111 dialetto iueom prensibile. li cate-
chist,a del villaggio si esprimt' in li.n,.,<rt:m Mani1111ri.
che è lu lingua iuse~Jtata a scuola e c-ompm,1>1
abbas(m1za bene anche dallr tribù ùelil' mon-
tagne. ~arebbe necos,;arissimo stampare almuuo
un libro ui prl:\\g-hiere e canti iu ::\\fauipuri. TI lihrò
ò pront,o, ma la ~Lampa aUende 1111 j!l!IH'ro:;o finan-
ziatore, l'uomo clella Provvidenza t·hc l'i n•n~:•
innontro per la forte 1:<pesa.
La, sent del mio arrivo ll1 villaggio di l\\lawai.
il (;avo volle fostrg_g;iarmi con u.nn danza in mio
ouore, anche por ritl./!raziarnii cli :1ver re.gal:it,o
nuu f Pelroniax » alla ><euola. dove i11se.g1w ua
1..rio,~a11ot to ta ttoli1·0.
montagne 'J'angklrnl. ir1 AsRam.
t I.a mia dio(•e»i, 1'Rtesi>1!!irna,
il mio ,·amvo di apo~tolato; 8e
1wu c·i iosRc il cn11·cio àfl,-;ill:111 te
ddlt dillìrolt:1 fi11anz.iarie. itnt:ht:1
h• l"At,iche e J!li strapazzi <lcl
vi:1~irio sarebbero 1111v ,wa.!(o.
La mia escw·sionc volgeva al
termine. Nella 1.mi:t irnrl della
dioce"i. clovf• la popolazione è
rnrefa[l.a, le- 1wstn• romunib\\
cristiane $ono intiJ)ienti e tU-
&la117.iatr fn1 ili loro.
('on nnu marc·ia di flieei ore,
mi ero -portalo a Jluwlli, 11n
g-rosso villaggio :tl<sai primitivo,
,lòve proo.pern 1111 csigno numl"ro
di c,-jovar1i tris! inni. T vPrc·l1i.
1·oi::o (la ppertn f to iu quei vo~ti.
sono piutloslo rPstii e intlitfo-
renli iu fatto ili rdigione; 111>u
perohè siano tena{'o111onLo nt-
laccati alle loro tra1lizio11i, 01a
Ambulatorlo medico...missionario. Oltre -a cura.-re le ferite dell'anima~ U Vescovo
Monij. Marengo si interessa anche delle -piaghe del corpo. f> una versione moderna
del buon. Sam,1ritano.
rn

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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La ò:111:r.11 ~i ,;n1I~<• (·on nn lull•lore molto so-
huuw ,. ,·011 la 11ark(·i1rnziou,, òi ,•irc:i nn ,·m1li-
11aio di pt•nsoue. ;\\I 1 \\"(';,I irono 1·on 11 loro mani u
11azim1:1I,•, 1liHli11zio1w ri-.n'"ata u~li o,;piii cli ri-
µ-narùo; poi i dtinzatori, uomini o ~Ìo\\uni. :ll la('•
1·iam110 1111 ampio 1·ir1•11l11. LI ritmo clc•lla ÙJU1z;1 ii
!culo: .,I 1·,·111 ro •l<•lla c·irconfert>n,m ;in·,,~.-ro 1111
tno,·o '"''""JIJIÌl'l lalltt', :1lirnl'lll,1lo •·out illl!.11111-'llft•
ria •·t:ppi e IroucLi <11 p11111.
Tli 11►1111 in rolla 1'11110 o !"altro 1l1•i rn:1:-:A'i"
renfi improvYi~ava in 11111~i<·a 1111u si rnfi>H:i. ,·hu
l:1 01;,,..,., 1!1•i <la111,;1tori ripr+>11cle,·11 ••1111 nu ,•uro
Jtnlentc ,li \\"Ol'i. sc-r1111n• "nllo ;;:1(-s,-o tono pini•
tosi.o IIIOIHIIODO.
Dic·M•n il ,·,1pororn
<'lii fm ,/a/11 xi qm11 111r11/1•
1• -~Ì !Jmu ,·11orl' "I T'1•.w•111"ot
E lo follH ri"pornlc•\\'11: Sin1111 yrmi,· « lJin ,·hr
,.; l,11 11wwfolfl il 1"1·<1·111•11.
1'0111 inna\\'ll a c·hic·d,·rt· il e:.1pn1·oro: - CJ,i /111
,Iuta il ,,,prre 11l 1111xlm 111t1nfm I
,1;,E,,,
ln
il
fnlln: -
111111•.,tm.
SiH111•
,1mzir
àl
r,,,,.,.,,,,,1 ,·he ri l,ri
- ('/11 111xer111n "' ,wxtri fiyli /11 ,·i,1 tlel C,t'lo~
- Il 111111·,·lm rhl'. /Jin " il I'""''W" ,.; l,11111w
11//llld//(II.
E sa 1111 ritmo v,Hilllo di dan7,;1 tutti prorn111-
)lfWt1110: Sinno ym~ie 11 Dio, 11! l"e11eoi:(J ,. nl
11111,.,,/m l'l,r i-i fn x1:1111/1t in fom 11111111·.
1!1'"'"' .\\li :11·1·or~i 1·he la g1•111e c:i prmtcl(>\\'a
t•
l'avn·hh1· 1·011tinuata lino al m:1t1i110. in m••1.1,o
,1I l'rt>pitin del fmwo. Ira lllJ!l!<'l't' 1111>,·enzo ili
il.uiz11 1, una ,m11110l(>nta rnel.odia. ,in io ,•a.~1·avo
dal ,;m11111. Per tui 1>rl'~i l'Ommi:1 I1> ùal f'a po
,·illaJ('i:io t> dal popolo; ri11~1·aziai ,, chiesi il 1wr-
lllt'"--.O ili rilirarmi a ripo,.are.
La 11011(> era alta e lt• ,-tfllll' bril111,·,tuo come .,1.
Irei tru1 ti fod11\\relli.
Quanùu me ne ve1111i via, il J111wo lc1nf,irnmnci
fu la,wi:tlo morire; i11 1111ella noi h1 rigida il
freddo s11101·zi> rc-111 usi,1~n10 tli>i d:1111,:tlori.
Poto h•111po dopo il \\ illa~!tio l'f,I piumhato in
nn ,·a,-111 ~ih•uzio di pa,·e.
TI ~iornn ilopo ,,.,,·,•on-i 16 llli!!lia, e l'hif''<i ospi,
t.11i1:'1 in 1111 \\"illa!!giu kuki. Fra i Kuki di ,p1dl.t
zona noi non al,h1.111111 anc11ru una cristian11;1.
I 'on alll'1• Ire or,- tli 1n:1rc·ia a\\·rc•1111110 fa1·i1111t•1111~
potuto ruu;g-inugt>r1• la pianura. 11111 i p,1r1ar11ri
r•rauo sta11dù ,. mi f,H't'\\'/11111 os,,•n:ire t'lw ~.-.,
IIIC!!lio (1•rmars1 h. don• ern pii! ,l!!<'\\'ole trov.111•
;11·co~li1•mw, pur tnitlaudo~i tli u11·111tf3 raun ,.
di u11 \\·illHl.!/.!ÌU i11t<•rn1111•11te pnu:a110. l>eei1l1:111111u
cli 1·l11utl1•n· 1t,"-[)it.:tlitì1. Dur,o 1111 f11rio,;11 ahhai111·1•
di 111111 ~•••rmiualo 11111111!!'0 di ,·1111i. ,•i 1·i>111w in-
1·oolro il (':1pn \\'iUa~iu. Si dis,-1• 11<•11 ,•oot,·1110 cli
pro1·11n1n·ì il ri~u p1·1 ,p1t-lla ~c·rn. 11111 i;pi:11·,•nlc ,li
UOJJ fllllc•rc·i si~ll'lll,U-1' ÌII 1111 :tlloi,:gìn 1·onn·11i,•IIII',
pen·h,• m•I sno villugvrn 11011 l''c•nt 111•pp11rr 1111:L
~1·uol11 t• 111•1 ,·:1,p,u11w11e 1·1•11t rttlP 1•1·11 in t·or~,, 1111a
J1111z111111· , ..li.gio:,.a. l'i procnriJ 1•0111111111ut> 111111
mi11us1•11la ,·:1pa1111:i :1hh.11ulo11:1t 1 ,·l111 noi 1mli111nw
~ a,st·~,t:uu1un alht nu~no 1w~~ju.
l11ta11t111111tsi m f11111,iorn· il .!(T:111111111funn. 1·h1• nl li-
rt't lu follu :1tlomo nl 111in pi,,,·.olo l'nlnzzoV'c;;:,•01·ile.
I piì1 a 111mimi i. 1•,rn 1-(li n1•1•hi 11grnnati o gli
on·,·..!11 t ,,,.,. enum i l11111·i1ùli. 11111 11uu o,-ayn1u1
a\\'\\'ic·inar,i. lo offrii 1111 tlull-11 ;11 1•ìì1 ,•ora(:gio,u
l' :-t1hito i,.i ,(•atenè, In rc•,-.a. l'ov,-ri ,1i:1wllinì. chi
pt1lo ><1•,muiglin lo I' ~111llt·1n. u111 ,la llo ~~'l1>1nJr; I i-
mido ,. i11noc·r11k! Non uvevano n ,ni Yi~to 1111
\\'Uropt'o. 111i a1•r1ir"Ì l'lw la fo,r~rin ,11'1 t11iu \\'""', Iu
e la mia lourhn v,·1wr.1hih· li impn•:1«i11tm\\·a ,, li
,og-gio!!:t 1:i. Tf'11t,1i ili ,,·,1mhi,1N• •111:1lrh1• parul,1.
Le p<wllC' lin1-,.,1,. i11 r11i nw );1 ra \\'o 11011 mi ,1•rvi-
vun11. Il knki u11u 11!•i ri11qu;,11t;1 <li:1h•lti <h•l
llanip111 in 1·1ù ~o l'an• "ileuzio.
E 11l1·1111i ili f)tll',.li 1lial<'tti 1<111111 1lill"t•re11ti lr.1
òi lnr,1 ,·01111• il fr:in,•,,_t, <lall"arahn, o il notl'I••
P:"",.. •I.il gia µpo11(••1•.
lo Jll'lhO eli.e ~0l11 c,,.,.11 pnlr:ì fonde1·e 1wl
rnuili\\ ,,ur~u cuori I• cpte;<\\tl li11g1111 clil'N':1~ ili
un l,tnln 1•slrK11 ,.ntl111·u11linenli, t•onw è- l'l11tlia.
(,0111m11,1}
•:• \\Jo11«. t >1nt~T~: -'1 \\111.,,.u
,-,._,,.,.,.,. ,li [)ihr11q11rh (.\\s,am-l11, lì:1)
INDIA- ASSA.'l<I
On modo curioso di portare l'acqua nel 1\\,1.ANIPUR: l:t vten;:,no in 1ubi di bambù. Scmbruno a1lrc11an1c canne d'or1111no.
rn

3.2 Page 22

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picco/,a Cina
[ OSSERVATORIO SULLA CORTINA 01 B ~
Avevo a scl10m a Hong Kong 1m
giovanotto di 3a licoo: Tn Khan.
Frequeut:iva a:ncl1e la mia lozione
di religione, perchè ora cate<'umeno
o ai si.ava p1·epur1;111do al battesimo.
T~o vedc.vo assiduo o sorio alla mez-
z'ora di c-uJec:hismo chr precedeva
la ;<cuoia. .Nel mese di mag~io e;.tc>-~i
l'ist r1w.ione calecl1istira a un'ora
ancl1e dopo la scuola. Mi a<1corsi però
che il mio giovanotto si eclisf<ava.
lmpensie:rit,o, lo pl't',.;Ì a parte e gli
p;i,rlai seriamente: (, VPù.i, ragar-zo
mio, tu lrni 20 anni; stai per rit:evere
il battesimo. È \\lllà cosa se1·ia. .Nou
ci si va eon la testa nel sacco. Pen-
saci bene. Rf' nou vuoi veuire a
scuola di religione, dirnmclo schiel-
larocnte. Così nou va». Non mi ri-
spose. Non vidi nei suoi occhi nem-
meno un lampeggiare ùi pe11l,lmento.
Non mi tlisse nulla,. neanrhc una
scuRa,. .\\li salul,ò corit'8iMimamen te,
Una fantastica visione di HONG-KONG; sullo sfondu la penisola di
Kow-Loon e le colline dei Nove Dragoni. Qui eone la cortina di bàmbù.
come al sulit,o. l\\la a quell'ora post-
R<"0la~tiea, a cui Icnovo tanto, il mio
giovanotlo non si fere mai vivo.
l,a Chiesa Cattoli<'a,. e i Salesiani a .l:lon~ Kong sono in
fehltre di crescenza; è illl cont,jn110 fiorire di Of)flr(l e (li con-
versioni. Ogni anno si apro11O 3 o 4 nuove 1m,rr1w1·bie, :~ o 4
Volli in1lag-a,re. Avevo notato che nuove 1·l1iese e 4 o 5 u110vi fahhricati swlastici. :,,11 c-irca 3 mi-
troppo volte a scuola doudolava la lioni di a,bil,anti che cout,a Hong Kong (verament,e, setondo j
te.sta u1~onnolito. HN1prii una cw~a.
che mi riempì di coruruoziouè. Quel
1.laLl uffkiali, Rarebbero 2 milioru e mezzo) i ,~at.tolici aumen-
tano con un ritmo di 15 mila nuovi haltesimi all'anno. li Uiap-
11:iovane lic-eista :,i al,1a,va ogui mat- pone <'Ont.n 90 UJ.ilioni ùi abitanti e ha pre>1.~·a poco an11ual-
t,ina alle -!. faceva llll po' di lavoro mcnte la stessa cifra di bat.tt~z,ml,i. A Ho11g- Konl-( (<•orne dol
stmòrtlinario come bigliet,lario sui 1W,l,o aU(·hè a Foru1o~a) la Chifi~a av-auza con U1l balzo 30 volte
tram. 1-'oi veniva a .icuola. E a1le 4 maggiore che in Giappone. A Hong- Kong, come a l<~orrnosa,
del pomeri~gio, appena. fluii.e le le- Ì' t,empo di Pentecoste. Eppure mancano o scal"i\\eg,!!;iano i
zioni scolasliche, rilornav.i di 1111ovo preti: è il lamtml,o di C:eiiù di fronl.o ;,1clle me;;!'<i <"ho biondeg-
a forare biglictt,i RUi t ra.m finn al- giauo. Se ce ne foS11e.ro cli più, la, mietitura d'animo sarebbe
l'una rli 1101,le. Da solo ton il s11t)
lavoro manhmeva l;u1ta la, famiglia,
triplicata.
lloug Kong è una citi;ìi, che non si dimentica; il paesaggio
fratellini e genii,ori. Di 50llllO infila.va, vi colvi.sce: in una b:tià. di una bellezza st,11po11d.a, che fa pen-
tre lllÌRere ore nottn:rne e quei poch.i sarè II Rio de ,Tàneiro, st,anno disRemiuat,e 75 isolette e la
miuutj d'inco51•ienza,, c1uando a scuo- città affon1fa. iu una verwr;;. tropicale, attorniata da lllt ai-
la lasciàv:i ciondolarè la teaLa.
;:urro di a~qne coloro del pavone.
Con giovnui come q1rnsti c' è soddi-
Houp: K0t4! è spacca,l.a, in due. Unn, 111ètà si steude su
sCa~oue a lavorare. .Pu bai.tezzatu un'isola à. pan di zucchero, Victoria, in cui i i4 chilometri qua-
il 24 ruù~g:io. Ilong Kong è fa.tta drati son.o così scoscesi cl.te non è poss.ihile appiccicarvi case
r
cosi: una tetra vèrgiue, meraviglio-
samoute JerLile al Vartgelo.
o vil1iui tranne che &lii pici:hi del mare. L'altra metà è la pe-
nisola di Kowloon jprommcia Cauliw), che la fronteggia, con
20

3.3 Page 23

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uni\\ tc.qta di ponti' sul eont inente c·inP~('. Kowloon non ha
che rlicci chilometri cimulrat i ma i:,OJo i formi,•ai e )?li al\\'l'lm
µ011~0110 riv11lep;gi1Lre con In ><ua inrl11><r,riolli(ì1 nel m111t1.1n• a
protil to il 11ìù pircolo lemho di torra.. Tra la pt-ui~ola rii ~ow~oon
e l'i,mla di Victoria c'i' 1111 brat·<•ìo di man• ch pot·o più tl, un
el1ilomet;ro di h1,r1.d1(c)zzn d1e CORI i(,UIBC't\\ I~ rncla di 1-1 oug l<i ,mir.
Tr,1 Ko,,10011 e la Ci11a ro,i..'vl ~i ergr• uno ~11nlto di uovo 1·0(.
lini', chi1111ii1.1e in dtrn~e i ~ove Dragoni. Sono i :o;11ovj Tl'rri-
tori (NMo T1rrriln1·ies) 1·Nluli in alliHo dalla Cina n,Ua <, ra11
lirl'f,1a11a. nel 1898. J)itlllllo non è aIwnra st nto dennuciato da
~I.lo Tse Tung e probabilmeutP oou lo sar!t mai.
NBll'i,wln sorgono I!, vecohir1 istHuzioui hTita11nìcl1e, le
hnucb(' commerciali (moire banno consf'rvato il privilei.rio tli
battere moneta). le compagnie cli nnv1t:'azio11e. le a,11<it·11Tazioui,
le tlitte fii Importazione E11porta1,ioue. Chi peTll'ltl oggi che
gli lngl<'si pre:;ero posi,e-,so di llong Kong nel 18:!9 per <lf'I·
virscne come base cli commercio dell'oppio con la l'ina! Dietro
le banche o i Llnyrl8 cominci.a il formic:olio ilei quitrtiere c•.inll!!I'.
In terrnform.a i10110 schierati i j.!Tamli hotel, il f>f'rulimmlar il
Mira.mar, i n11ID0rosi riJ;toranii cine.,ti. tlozziuu 111 nego1.i ili !\\Urti
cinui.i, mcmvi1dio!lamente abili. pronti a vest.ire 1111a. per~ou:i
da rapo a piedi nc•I giro di 48 ore, con tre prove e una "I''',;.'\\
due volte ph) a huon mercato che in <11rnl,;1a11i altro parte tic)
mondo; ceutinaia tli bolleghe, di l>azo.r. di chincaglierie, in ,·ui
si vende una wncchin:i fotol!l':lfic.a • Rolleiffox • meno t•ara
che in Gormanin, o una , ~ikkon o a. prezzo più r)ll~t10 rhl.l in
Ginpponi,.
i,: li che abbi:11110 inizi11to il nostro a11o~fol:1lo spi1·riolo c•he.
attraverso l'opern deµ-li ex allievi, è Lrabocoato 110I Movi-
mento O1wraio r:ittolito. Gli ex àllievi i;ale.4i:mi. che 11Ac.iv:111u
da.li,~ nostre scuolt• prn{es;,ionali dlllla tittà Ili trnvavano cli
oolpo, dopo anni tl1 collt<#,'iO, imnwsi;i in 1111 ambient~ paw1110,
o peg~o ancora. m,tilo. Si sa t•lie- la pcnotrnziono t:omuni,.ta
è forti!'Sim11 nel 11otton• inùu4riale. Qut-i giovnni non rel!.!l:e•
vano e shamlavano. Si ~entivano in,lifo!.i. Mimcava un'orga-
ruzzazionr d1e li ~ostwN•i<e e li 11'.J!'ll!\\Rt' ins.iemo. li Vl'~covo cli
Honz Kong. Mon&. Bianchl. d1•Ue )li~,..ioni Ei,tere di Milano
(un'nnima alt.ameut,e upo!,1,olica o pa,Oure zehrnli>1,-i1110) bf'nP-
dit1$e o incorn.g1-.,ib 111 no11tri1 iniziativa.. l'rf.!.si tru munn e stnrlirti
alcun(' puhblic.azioni del Movimento Il1•l~a e nlcnui ~e-ritti del
[oudMore, il canoufro Cn,rc1ijn; sn q1wl111 ftllsaril{a cominci11i
il luvoro. Nelle Ciit,bric•hti, nei uock,1. 11ni trn>1porli nndai in
rnc•n di alTezionat i e~ nllievi. \\ e radmolai 1111 esiituo 1!1'11Jl-
Quauo,dici as1>1rnnli victname>,l a HONG-KONG, in una rornal3 accallt
mfoo In onore della Mndoona di Patlm~. d~l\\no saga.lo detl" loro arr.·
deciam,uorla In cineR
fll"H o. ProR.JlPHai <1:1rriiìri. rinnn<·<•: li
entl1~111t1mru m manìl'rll routagio~a o
clii,.~i ,•he 1lov1wn110 prin111 di t nUo
r1~j!l111ciar11 cp1elle d<·t·ine 11 clet'ine di
ex nllwvi l'he. dopo 6 o 7 m<:.;i cli
mari r,)111.m,,n to antiretip;ioKo, Ri en1 no
alluut111111ti ch\\Ua pr:11it·a llrlla fc:tll'.
Cosi ebh11 mizio 1I 11ost ro .\\lovi-
meu Iu Operaio Ca,I tolko. Ricotdo
che di quel primo i..,rup1wt10 ù111 o
t,re 1·onserv11nc, a111·ora OJ!.!!°i infatto
e non Mcalfitn l'ent11Ria~rno tli allorn.
l'nu di 11ut•.~t i operai ò ,·rnuto n.
Roma, al ('011gre><><O .\\l0111liale dol
mese ili a~c,>110. Al tiualmf'Jllfl 7 o 8
parro,•,•hio <l<•lla cittu hanno le loro
organizzazioni optir:iio e si sono co-
stituii i 11 nnrlei w 3 di~1 retti.
Alunni di que..t1 hravi 1-,,iovani,
avvi:\\udosi al lavoro, occupano il
loro tl'mpo K11I trnm 1el{gendo il
Vangelo per farne ntl'llitazwne. Altri
si di'mno a vitlit,;1,re e nintar(' fami,:clio
povén•. C'~ un u11ico l'>lile in <1u('qf 1
coraggw.-i <'X allievi: lo ,-tile tlrU'apo-
stolat o o dPlh1 cont11tii.ta.
[I nostro nncll'o opl'ruio. per
es1>mpiu, eh., lavora alla Tipogmlìa
clol C:o\\'erno ({i0111"r11mm1I l'rintinq
T're.ss) è [onnuto cli 8 ...rPlti~~illlÌ apo•
,-toli. dio si i;ouo proposti una pun-
f,1ialith nronomet.rica all'orMio e mol-
ta serll'l:Ì e impe.iruo nel hll'oro. Si
><ono .1111'11e tn.:,,ati i<pontan~awento
per rnccogliern tuia somma di denaro
in niutu a un loro compagno cbo
aveva. nn i,-o,-~o debito pendentti.
Il lavoro è 1l1uo a. Honp: Kon~.
con paghe inlrrion n quelli' enropc.w,
Koprlltt11tto nl'lle a.ziende diywnden1,i
ila p1ulroni ci11Mi. La mag~ior parto
dt!gli op1>rai rlt•ll'imlu1<tria te,.•ilo nei
1' uo,•i Territori (20.000 operai) b1~
~o.lo 2 giorni cli ripo,;o IIl 11l('Ke.
niente domenid1e e l2 ore di lavoro
al giorno. E ppn rt, ei Hono d(•~li O)>l'·
rni chft. clopo 1111 lavoro cosi Kt1hrante.•
van~ono al}(' nostri' riunioni e vi
partecipano <•on un Pntusiasrno 1:ht
,•01nmn1n·e. Ci sono dei pn~n.ni 1·h,1
1<i son folli nostri at11dsti. li nostro
/;tiorna.lino cic·lu;iiila1o ba iu reda-
iiono un operaio ineul'icnto di re<li-
,i:t•re ulì artil'oli ili Nlr It tere r<•lìgio~o
e fornmtivo: in genorille li traduco
du libri inglt'si che io 11;li pn~BO, 11111
01,.'lli volta ,1 immef te tali c•:;pres-.
siuni di 1\\e.lirnlezza l' tli amore ch11
non 1mm bren•hlmro n<'mme110 scrit.11
1111 nn operoio per f!llllll,1 Jlllp:auo.
Pc·r il momento non pnò far~ì cristia-
no. pc•r1'11i• R11110 Irop110 ~ravi lei dinl-
t·olla fa111ilia.ri t hc ::diPln irnpecliscono.
An,·oru rifrr•: 1 catfoliè'i :i, I-ioni.:
Kong ><Clllo 100.000. Gli openlÌ (leUP
:!l

3.4 Page 24

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C:ara diocesana di Catechismo: S. .E. Moru.. Bianchi, delle
Mlssionl Estere di Milano, zelantissimo Vescovo di Hong.
Kong, premia il giòvane allievo deì Salesiani, Chlu Waì
Choi, cJass-ificato primo nelle scuole elementari con punti
100 SU l(J().
indusiri!' e de1Ltrtigiàllato sono 700.0llfl; 200.000
ili 11uestì ~0110 g-iova.ui l'UÌ vent'aruù. li t·iue~e
sembrerebbe tt 11rima visi:. uu carattere t'Clcle,•nle
e ;;uperfi<-i.ale. V'iul{flunnte: 1111a voHit l'Ot1Ve-rlito
ha una spina ilor~nlc che regge allo persecuzioni
1>iù violente. l.o aimo:,1f r:1110 i c·risl iaJ.1:i ili oltre
cortina di bambù» f'llO da. anni languono in
corcen· C' non mollano.
l ,n popolazionn n non,g- Knnir sorpa!<~n i11 ilen-
!litù qm•lla di Piu·igi, ili Londn1 e di :N11ov:i York:
5000 perso110 prr ettaro. La ('l'isi d<>gli :illoggi è
tremenda. li p:oYerno iugfo,;e si i> proili)?at.o in
maniera superiore a 0~11i Plogio. Tra fa.tlo co-
sh-uire ùeg-li l'Uormi <·ase1titial i. Stt 700.000 pro-
fugLi. 400.000 sou già stati si,-temati; ma :l00.000
vivono a11<·ora i11 hHrll<·,•he. Sj vedouo famiglie
clie occupano llll apparfaunento per 12 ore I' lo
cedono a.d altre famiglie uelie 12 ore se1-,TJ1e11ti.
La vita a Hong Kong- è uella :;lrada. Lì si ha
m111 idea della foll11 (•,i11ese, M ril-a di o;;Higt'110 e
di g:ioYfolit:'t. Corso ReJ?;ina ((/11ee11's l<oud) è J'ar-
lflria fl.o:r(a del 11na,rtiere c-in,'~e di \\'i<·loria,, La
folla vi rirnoln a ~andi e c-alde pubazioni. JI I ur-
lJiuio della gl'JJtP, la ~1ia i-rre.siRtihil11 J.."11ie1.r.a ne
fauno una p;rancle fiera; si ode il linnire dei cam-
pauelli di al<ini itrigi., lo t1(1rircltiollo Ùt'lll' earr.-1,tfl
dei mercanti di acqua (i.l problema dell'ac-qna è
ll'11gico a lloug Kong. dove tutti i rubh1elli re-
stano asciutti dalle 9 del m:ittino alle r, e mezzo
del pomeriggio), lo sli-epilo ùegli zoct:oli xul mar-
ciapiede, lo squittire delle voci dei hllllbeW e dt>Jle
donne cinesi. alterna lo con 1'1is1oorda11te frll<'llsso
dei di~c·lri ili mnsi('a jazr..
Oltre 50.0flO ciuN1i pa~:<imo la ]()ro vi1a e hanno
fa lorCl casa sui sampan o sulle p:innrhe. Tr:i
que,i.t,a gente minuta sono ancora viv<> le vec<:Jiie
i;uper:;tizioni. l'ei- esempio, non ><i :trr~driano a
salvare uno che dis11.Ta.ziatamente cade in acitua.
1>er 11ou irritai,e gli <:!piriti del mitre. Mi ricordo
qno11o che succosso alclllli llJ.llli la !li uoslt·o Dou
Jvl"as,iimino a Sb.a11gai. Era andato a ,·i;ùt.are 111111
nave da gue.rra. alla fonda nrl porlo. Uscen<lo
dall'imhal'(•azione di kagl1rl I(1 ::,rfrolò nelle ondr.
;:;arl"hbe annegu to i<e gli s<•,:iTiea1 ori cinel'i no11
aveR~ero immerRO remi r. pertiche nell'a<;qua. Ma
nessuno si tuffò per aiutarlo. Don l\\fa~~imino,
$Otto arqua, si afferrò a una pertica e riapy,iu-ve a
galla. Lo chiamammo Mosè. salvato dalle act1ue.
Quaudo il J:Ciomo dopo il uostro Doi1 Kreutzer
,·onne in cerca del sal valore per oft'rir14li lilli~
generosa ricompensa, nessm10 de~li Sl'ftriraLori
ebbe il conig-gio di faro il uome di clli a,vev:i aiu-
tato con h,1, peri it·11, Don M~simino. Tutt,i lemevon,,
le inevita,Mli ra ppre;,;aglie de/?li spiriti del mn ro.
Qursta è lii vitu :i HonJ,t Kong: 1111 porlo att,i-
vissimo, nn pacsna:gio stupendo e 1111 continuo
lievita.re di Gri~tiunesimo nl'lla enorme e 1·011fn,;a
vasta della Cina . RicordatrC'i al :-;ig;nore e. so
potete. ainlatl' 1·pn 1111alc-hi- offerta il nosh·o pro-
me.t-teute J\\Lovimeuto Operaio ('attoli<'o. Sarete i
1\\01,lri Illif!:liUri tlruici.
lJon NATAT,E CmmATO
m1~~.sÌl1/l(lri<1 snle~ia110
/
La Scuola professionale Tang King Po, una delle cinque grandi case salesiane di HONG-KONG.
22

3.5 Page 25

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L'ORA DEL
CONGO
• LL I '011)!0 è il l►ns1 io11e 11l-lla
t'I\\ ilti1 crisi 1,llla, il vallo fllll
~ulitlo tli 1·ri.4inut1sinw u1,J <'11ore
th•II'A fril'a. I 11cmw:Ho t rll I \\.
fri1•11 Ulll>'lÙlllltllà I' iJ :-\\ud Afril':l
mal,·riali~tico. il i•on!!u ha una
import,111;-.a lii primo piu,nu.
, Lo s,·ih1ppo proclil!in:,.o dt>I
t·ri"I ia1ll'~i mn nel l 'on~u è 1111
fulto i11rlisr11lihile <'he 1wrmrlte
tli ~'11,mlar.- ,·1m fìd1win aJr:1...--
vcnirn. li Cot111"0 h11 opt11to 1wr
il 1·ri,1i,1111•,-11110 e ,. uoli• l's..,eri•
rriHlimw. n .B,•l1!io cattolico ba
,li111uslr;1lo 1111 imml.'n~• 1• irl'lw-
roi-;o sfvrr.o nel 1hHpenRUrfl ai
C'o11;,!nli•,i il 1111:rliurn cli f ut ti i
snni 1!0111, il clono clella ~•e,ltH.
e'u,ì 1h1:ev:1 1111.u Hm• tli ,wl -
tem hrt> 11. ,;.. a i f,,.,1 egl(Ìlnll.-in t 1
per il i-;nu 2-i0 :111110 cli e1ris1·n-
pat o, :-. E. \\[ous. de Hemp-
t.i.J1111·. ViC'nri,, Ap111-t11li1·n 1lt•l
K:11:111!!:J (('oll!!O Bel;tJ). 111
mal t,i11,1 il Vt'11'1·ovo avùv:1 ,•011-
ftlrito l'orclinnziorw -;;1<"enlo1,1h•
ai ))rimi tre pm1 i i111ligt•ui <lei
Yi1•ariatu. l>u11 \\Ialtia \\l11p:il11.
Do11 IlN1i;11ni110 ~lufnto 11 11011
F'irm•nzo Kihornh11.
E ,lopu 1111 mag11ilfro prn-
"Jll'ltlo cli 01wn· e di rMlizzn
zìoni. il \\'(•>\\1·11\\ o Ri [e,·e moli o
,.erin, ahh:i-<sò il timhrn rii ,·n,·l'
•• i11!ur111,·, l'111Htori11 i,hc -<lu\\ :l
JU::U' ~wrw,,;1re. 1-iul ,,ou!!n l'ora
rlella pn" .1 di 1<1rz,1, tJ ul'lh .-111·
,!.tli :4pag-11nli eo11 1111:1 fr:u;a, J1Ìlt11-
r,,,_,.,1 d1ì,u11:111n lmr11 ile 1·1 ,-,/(1,/.
Er1•11 111 ,rne 1111roh<:
Il 1'0111!0 l' :\\-~1•1ltaw d11 t11t11•
111 J>MI i ,laIle lorzl! <lei rual,•.
L'Islam 1,•11ta tli n,·on,111 stai'◄'
), Jm,izfoni ila ,·ni lo ~i ,. i<ni-
tlaIo. Il 1•omn11iRm11 ru,..,.., mir:1
ali' \\lrit·,1 ,. pwpura ~,1m1dr,• 1lt
aUfriNti <'Ot1!!ole~1 pr•r e11111l11n1•
l'as><:11111, Il 111tg/lu1•sim<1 l'N'ca di rialznrr la le,la. \\la i 11e111id 11i1'1
}lelit·olusi i,0110 l'ntei1:11110 t il mall'n·1h,mn ,.
I~: ,·tiro: i11 \\rrì1·11 C'i sonn a1w11rH X/i rnilio11i ili pri~a11i clu i;;t[.
v::ir1•. 1 progn-,,i u11orm1 1lelh I l!ie,11 111 ,p1e.,1u Ull't.Z11 ,-1•,·11111 di ,-tut·i,1
llllloriu::uJO le,, piì1 l'OW<ulanli SJWf!WZI'. N1,1 2 111 terrilori ,1 rri1·1111i
chu clip,mdouo da Propri!!lllllia Fi1le i ,•auolici ><ouo 16 1111lio11i "
1111•1,r.o, ruettin• l'i1111rn111t':11111i fu ><<Jf(l:l~H:l\\ ,1,110 ll[IIJl'll.t 11 mu1.11n
milione. La 111ar1·i11 ch•II' Uril·a ,·Prso l:1 ('hil•sa , tal111c•u111 r,ipi<la
,L., <'111•, Ìla parn·l'11i ~rtì 11ri, 1 prl'I i "'''"' ,..,•Li;w1·i:tt 1 I 1111111,•rn ,lt•i
fe1h•li a 1•1ti a Iten1lne e 11011 hnsta110 a><~olula 11w,111 ,. piì1. Nell:1 u11s1 m
zoua ,li ,1i~~ionl•. per h('JII 11iu, 11 llìd.tl,, :ti salt•,hu11. lit-I 1·011!!0,
Ol!IIÌ centro mis~iouarin hn tre p-rcU, 11110 im,uncalu delht \\'Ìsila
ali,· !>11<·,·11N11i. nrul ,11t1it•hu al hmzionami-11 o ~1•ohh111·0 r nn su-
ponore C'he deve provv,•dC"re 11 tntto il rcslo: ha1l:1re q1LiJ11li ni ,•ri-
,ti~ni, ai òri·oli 111 ,t111lio. ai centri ,,,.•ia.b. :ili.- :1l\\i\\·ill'1 spnrtl\\·1·.
11 Pnpa. 11el1 mu·irlil·n. FitlPi dt1r111111 hu t>lti1•sto tl'Hrg1•11zn 1111
lll:l!!gior 111UIJ11ro di •-,wntloti e. per ili 11iì1, lm ri\\'111111 1111 .q1p1•1lo
agli upw;I oli laiei. h sf 1111rf11('nn lr• noi II rl' 1·umc 1 \\'l•s1•ov1 111dig1•11i
,lt·II \\fri,·a -nno j).ÌO\\"!lllili •li età 1:1 ~Il 211 IIUII Ji,1111111 llll'flrll
45 ,mni.
( t: Jwrò :1111-ht' il ro\\·rS1'Ì11 1lell,1 m<'Clai?li:1. Al J.'1•sth al .\\lonlliale
ùellu Hiove.ull'a orgauiz;,;11to II Mo:11·:1 11llll\\•~tal.{l !!1•c11·,~a fu (•hiestn
uftkialuwnte 111 parlecipazimw del Congo. li 1;0H•mn rifiul,'i. <'ii'>
11011 10L11r però •·he 1111al.1.rci ~iov,1,ni 1·011golesi, 1·011 pa.~;;11pnrt.11 l'11l,;11,
\\'iu Br-,u;;,;.n•illt·, si n•cass('ro lii Ru~=<ia l•:d 1· 11otono l'lll olt 21111
1.,riov:111i :1frica11i s0110 a.1111:ù.m1,11te 11d(le~11·ali ,1 ~Ju~1·a <' 11 PruJ.t;t pt>r
am'opera di propal!aud:1 sov,·l'rsiv:1 in Uri1·;1. La pf•netra11i1m1• i•
thil11l:1, ùin•i 1111a~i somiona: l'il~ s'mliltrnuo, cam111t:1ti o u1:1s<•l111 -
rnli 11.i T1•slimnni di ,J1•ova.
:-lui p1111ti1111111 tutto ><nlla 1;joyentì1 C,1tt111i1•a. •\\l ('u11;.:1·e~so
,\\lm11lia!I• del :\\loYitni>nto C'àl lolic·o OpN,lio 1) 1{0111:1 Nilllo prt'•
,('nli J50 cougolc.'<i; i 110,-fri 1!1•1la .\\I j.,_,io111· s,1i1•,i.H1:1 ._j le,·e-ro molt u
onon•. :411110 J.'(ionrni ~e11Prosi. R11(11siu=<ti. :tnimati da bell11 .;per:111r.n.
~i ,1:1111111 .1ffa,•1·i111uln alla riltalt,1 tlC'lla -l1>ri:1 t> vi porl:1110 11111:\\
In fn,Md1<'iz1.1. délla loro anim,1, ~iov1u1i lo 11 I~• loro iulal t11 ri~t,rvc, ili
1·nrricie. l•\\tt•rio 1101,,ri, rhr il l'n·~111...1111• 1h•ll' l'lli ·io l'au-nfril•;u n
pi-r il Movimento 1Jp1iraio rattolitn 1111 ,·01tl,(ole~1i. l•'<>li.-1, Killon;..m.
.\\ :\\lnk.1m bn. per r,,·mpio, \\'ÌH• 1111 uoist ro gìo,·,im n•111 i,•in
•1nem10. :--tumlmli, ex allievo ~11le,;i11110, 11101,st.ro diplonwto, 11s1·i1>0
<'Oli una hrill:111te , 01:11.ionr 11.llln :-c-1101,1 ~form 1)1 di sakania q
Kipni;ha. ì: 1111 gioY:mot111 a1h•til'O, 1•;.q1it.mo Jl1•11a 110:-trn ~•1111Hlan
,li 1·,llrio :t Kafuùu (la s11uadÌ-a. al suo ,·oma11<lo. ha 1·011q11i~1a111
In 1;1·111lettu di ,·a111pi111111 1lt•I l\\ntan:.:a rn•ll'ultimo l11rneo ili 1·:1kio).
l'om1· ho tldto. Ì' 1111 ~io,:1110110 ~i111pat11•0: 11llimu111Pnl1• si ò ~(IO·

3.6 Page 26

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Mostra d'arte professionale a l{AFUBU (Congo Be'ga) • Mons. De Hemptinne
(t> destra) si eong,:a1ula con i Salesiani: (o/ re1111"0) S. E. Mons. Van Hewlden,
Vicario Apostolico Sakania, (a ,ini$/to) Don Lebaen, Dèlega10 ls1>elloriale.
ra- sato eon una giovane di 22 anni, ex allieva delle Suore drula
rità a J.::lisabet,hville, dovo frequentava. la sc,uula, di av,•ia,mtml.ci
professionale fonun.inilc. diplnmanùoi<i in cuciLo e taglio. Quei dite
giovani fiposi hanno costi1 nit.o UIJH fiunitrlia modello, un focolare
dae cliffoutle il l>uon ooempio lleUa zona. Come si fa a non reR~aro
at.trntti tht giovani rome quesli, disinvolti, sport.ivi. pieni di gioifl,
e di hereuit./t,t
Cono~co a, Saka.nia ull/1, giovane mae.;1ra. congoli;!$e, elle è ri-
masta (,almente à.ll'asciua,1 a, !la.Jl'iùeale religioso, da, impegnarsi a
vivere n<,l moudo comé una imorn, pm· contimmndo a svolgere il
suo apostola! o ecluralivo in mezzo ai piccoli; ha un'anima e tma
vita, intf'>riore lhl <'la ustrale.
(Juest\\mno sono entrati in novizfol,o i primi dua novizi sale.
airuii iudi!('e11i; sono i l{iovan.i che òararuio il caruhio a noi de.Ila
ve,·cbia irua rilin.
ViCtmato .rlpCJstolico di Salumia (Congo Belga)
L.,_ suora, maternamente accudisce i bimbetti negri dell'orfanotrofio di KAFUBU,
che sgranano J loro occhioni dinanzi all'obiettivo fotografico.
21
li f'm1go si sta fort emonte
ind11~t.ria.lizzà1Hlo: assume già
l'aspetto ùi una na.11,iune ouropoa,
<·on ferro1rie, aut.oln1s, elc1,tric·it;à
e n.ttniz11,a.l,ure di ogni sorta. [n
•J11eslo moJ01)nt;o siam<> sono-
posti al m:ntellamonto propà·
ga11<listitlo de.Ile ernitt;ent.i di
Radio Cairo e R1tdio Rltode~ia,
che siRlem.àticiuue.uLe si sca-
gliano contro gli Europe.i e
c-ou t,ru i ca.1 tolici. 01·corro re.-
stringere le ma.glie del nostro
tei:timto apoi,Lolico; ogui piecola
snrn.p;li:i.t,i1ra m,md.erebbe a vuo.
lo l,anto lavoro. Abbiamo un
1:10Ll iman;ileilhL~l.ralo,ilKatanga
a forte- tira.mi~. Per e-li o.x-
11ll icvi osce weusilinente' il pe-
riodfro Dm1 Bo~N1 8/ifrnwt'. c,iol,
~ Don Busco Vo!!lrv Padre*.
L 'lslam uatt.e allo f1•,'.m ticre
doll'ost.. Nel giro di nfoune de-
c-ine d'auu.i i Olll!!Ulmani in
Africa sono aumenfati di 2(1
11tilio~li; e quel (•he è peggio si
chiudono in una specie di clan,
impermNt,bik e refrat,La.rio a
tutte lo soHerìta,zioui del no!!Lro
apostolato. ComWli.slllo e !Rlam.,
come diceva l\\lon!!. de l::lempt.in-
ue, s(rno i tluè pericoli che int-om-
bono sulbt giovano criRtianità.
congolese. SenUamo forte la
mancanza di nn numero ~uffi-
cir.ote di f.UOTe che pORRanO
pren1fordi cnrn p:uj;ir.olare dell:,
giovellLÙ fommi11ile.
l: na cosa che ri consola, il il
cliffoncforsi della div()zioue :ilia
Vergine. La 1!1adonna Ila cou-
qu.istato la nostra .\\llis,;ione e il
1,uo sorriso materuo benedico i
uos(,ri s1forzi. l•'iorisce la Legioni"
di Maria,, cou i suoi Praesiclia;
vigorosa è auclte la Lega del
Sa.oro Cuore.
Hu quindici milioni di ahi•
tanti del Congo i cattolici sono
4 rn.ilioni, più 1 milione di ca-
t,eenmen.i. Ci ~ono nel Congo
6()0 -preti i11d.igeni, 2 vescovi
africttui e una UnivorsiU, Cat-
tolica a Leopoldville.
.Non pote1e immaginare la
ricouoscenl'la e l'eu tui:,ia.smo di
cui dli. prova qufls1-a buona.
gente; l'a,nima hantù tl'aì,occa
dal ,lesiderio di sentirai amata,
e i nativi nel loro linguaggio
usa.no espré!!!lioni tenerissimo.
Nelle famiglie la madre è di
una bontà esLrema,; perdona, fa.
cilmente i suoi hn.mbini, anl'ii,
quasi quasi, non usa nemmeno il

3.7 Page 27

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cm1ti~o. L'inlelligenza haniù è- vivnc~; i f'oni:rnlflSi
tralMuizr.,rno Nm molta fa1·ililit. Il "iRlema <'dn-
Cltl,ivo cli Don Bosco è il pi1'1 onr,ort,uno per In
loro inclole.
Amano mol1o La 111usi<·n; ultimamt•nle fu t•.,e-
guila 111111, rne10,a cani.al.a, tnlla con WE'lodie l111utù;
ai matrimoni e ai flluerah comumovc se11l1rli
cnutn.re lo loro Ye('t·hic <'llnzoui.
i'i1)110 ine~a11 ribili nel rosi ruirt· [a.,olo e lt·g-
g111ule; mantn "olo cbi, rollle f,•eero I fr.itl'IJi
Grinun p<'r le loggenil<1 ted<,sche, r:H'coJ.i.t,1 e farcia
conoscerf' tJnel loro ricco r1•verlorio.
Il Congo lemle le mnni a Dio. l<'n1 ci111p1:mt ·:umi
tnl,ta l'Africa Rarà crislfo.1111, Re i giovani ,lc·i
,.-,·,·b.i 111w"'i t•attoli1·i ri~ponderauno ,ti ,mo ur-
Una ,ilovane copplu-modello a MOl<AMBO (Con1111 Be·R,W
lui, S1Jlmbu11, ~ mac.~lro diplomato e capluno della 5Quadr.a
di calcio, detc:ntrlce dlillo ,cudello; Lei ~ dlplomalll nelle
scuolt pro(es:.lonall remmtnlll del!-. Suore.
ge1lltJ :ippollo di ,-ucerdoti. In q11esr111timu auuo
in Afrira per 1111 :urn1on LO di 831.000 C;Lt lolici ,-j
E'bbt•ru i:olo 448 ><i1cenfoti in ~,iù. Abbiamo paura t!i
ogni ritardo: .riamo in J!Mil, di veloritÌl. <'OJL rli,lam,
pen•hò le ronq11iN(e rnu,mlmane ~ono più rapiclù
,lei prOl{I'('.,..si ùel no~tro apo~tofato mit;,-iouano.
lln'occa1-1ione favorevole come (jll(ISt,a, forHe ,\\
l'ultima; poAAiamo anC'nra ..alt,tre 1ml t ren() in
movimento o pcmlerlo irrim1•diahilrne11t1•. SE' i
rat tolici non Iornist•trnn 01.!J.ti ll1l mit~t,:imo tli
~forzo mi;.!lionnriu. l'i~tami,-1110 e il comunit<mo
COllf!lliSforanno l'Afric;~ rovinuudo pl'r SEwnli oirni
speranza. di co11,·l•rsio11e. TI cat•ri;llQCO chr 11011
tixa ,111lla hr·l,a oµ~i che È' fo1·ma. r1•l'l1tt tli C-'4•
ser(') Rbramtlo ù.onurni. l'C'r i popoli, ,·omp per gli
indi\\'itlui, d sono del11• oni dt!cit<ive. Qu11.-<ta è
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25

3.8 Page 28

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Protezione palese
J,a nostra incipiente casa d1 aspiran_tato ha
avuto una prova palese della protc.z1one di
Maria Ausiliatrice, a cui l'abbiamo dedicata.
Alcuni aspiranti erano saliti su di un alto
albero per raccogliervi frutta. A un tratto un
grosso ramo si schiantò ùi colpo trascinando a
terra sci ragazzi dall'altezza cli oltre otto metri.
:Kcssuno riport<> alcun danno, tranne qualche
scalfittura. tìegno evidente che Maria Ausilia-
trice ha accolto la supplica che le abhiamo ri-
volto di esser~ nostro aiuto e nostra difesa..
A11isakan (Birmania)
I I Dirèttore de/I' Aspira11tato rnle.11a110
Maria Ausiliatrice le protegge dal fulmine
Una sera del mese di giugno di quest'anno
- 1957 - un terribile tempornle si scatenò su
Port-au-Prince.
Le interne recita\\'ano le preghiere della sera
e le Suore stavano lavorando, quando un fui-
BASILICA lll MARIA AUSILIAT,llCE - TORINO
SOLE!lfNlTÀ 01 S. GlOVANNI BOSCO
E DI S, FRANCF.SCO DI SALES
22. Gennaio Comincia la Novena di Snn G iovanni
Bosco, pr~dicatn dal ~ac. don. A)?o&tmo
Fa,·a1e, sales.i.ano
31 Gennaio
ore 10
ore 1s
ore 16,30
FESTA DI S. GIOVANNI BOSCO
l'ontiticale di S. E.Mons. Guido Tonétti,
Arcivescovo di C,meo
Benedizione dei fanciulli - fen•orino .
Benedizione Eucaristica.
Vespri Pontificali - Discl>rsc> di S, F,,
:Vlon~. Tonetti - Benedizione impartita
eia Suo Em. il Card. Maurilio Fossati,
Arcivescovo di Torino.
2 Febbraio
ore 10
ore , s
ore T6,30
FESTA Dl S. FRANCESCO DI SALES,
Patrono Opere Salesiane.
Pomificale di S. E. Moru;. ScbasUano
Bdacca, Vuscovo d, '.\\lt>nJrwl
Yespri solenni - predica - JJenedi2ione
Eucarisnca
Vespri Ponrificalì - Discor,;o dello stesso
F~c.nH> Vesto1.:o - •rrinll Bctrndizione.
Prima Conferenza annuale ai Cooperatori Salesiani
Domen ca 26 gennaio,ore 16,30
Qunt'armo rHS11merd 1m'rmportanza ~{)e-
cinle perrl,; s<1rà 1e11111<1 dal Rev.1110
1'-
R•llo> Wagf!;ore Don R,11,,to Zi~x;oui
Soro invitali tullì I Coope1atori e le Cooperatrici della cillà
24;
mine:: entrò per la finestra aperta mettendo in
fiamme il filo della luce elettrica che pendeva
sopra le nostre teste.
A\\·emmo appena il tempo d'invocare «Maria
Ausiliatrice» che il filo si staccò, lasciandoci in-
columi, bencbè assai impressionate per il peri-
colo corso. Siamo riconoscentissime alla nostra
celeste Madre.
Porf-au-Prince (Haiti)
La FiJ:lie di il'/. A.
Maria Ausiliatrice salva un'innocente per
la fede dei genitori
La nostra Agostina a soli 25 giorni di vita
era sLata colpita da polmonite grave. Sapendola
troppo piccola per sopportare le cure, ormai
eravamo dolorosamente convinti di doverla per-
dere, se non fosse intervenuto qualche aiuto
straordinario dall'alto. Perciò supplicammo Maria
Ausiliatrice che, per intercessione dei Santi sa-
lesiani, non ci negasse la salvezza della piccola
innocente. Pochi minuti dopo che avevamo ap-
plicato alla bimba l'immagine di Maria Ausi-
liatrice, la febbre da quaranta gradi e sei linee
scese gradatamente alla temperatura normale, e
la nostra Agostina guarì. Oggi gode ottima sa-
lute e noi siamo venuti pellegrini al Santuario
per sdebitarci con la Madonna e ron i nostri
cari Santi.
Barge (Cuneo) COSTANZO e RITA in DANA RoRGA
Torna a casa guarita il giorno in cui termina
la novena
Dopo circa tre settimane che era indebolita
da una estenuante tosse convulsa, la mia nipotina
Federica di 18 mesi, una sera impallidiva im-
pro\\·visamente e cadeva a terra in preda a ter-
ribili convulsioni.
Portata al «Pronto Soccorso,, del Policlinico,
per oltre cinque ore i medici dovettero restare
al capezzale della piccina applicando ossigeno e
ogni sorta di medicamenti, mentre essa non
dava più segni di vita. n mattino seguente ria-
priva gli occhi e riconosceva subito la mamma
e riprendeva il suo naturale agire.
Tutti di famiglia riconosciamo che il ritorno
della piccola alla normalità è stata una grazia
speciale di Maria Ausiliatrice e di S. Giovanni
Bosco, ai quali ci eravamo tanto raccomandati
in quei momenti di angoscia. Il giorno in cuì
terminava la novena in onore della Madonna,
la piccola poteva ritornare a casa completamente
guarita.
Rl)ma, via Milazzo n. 59 Coop. i\\11\\HIA DONGU

3.9 Page 29

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Guarita da grave paralisi
L'anno scorso min mamma di anni 72 fu col-
pita da una paralisi che la la;;ciò paralizzatJ
dalla parte sinistra. Ll <lrmon·, chiamato d'ur-
genza, <lissc che si trattava di una trombosi l'l/r<>-
11aria che ormai non c'cra piil nulla da fare.
Dopo un'ora cht: era stata colpita, la paralisi si
ripeti: e la mamm,1 entrò immediatamente in
stato comatoso. Io crcdc\\'O di impazzire .tal
dolore, quando a un tratto mi v1:nne questa
ispirazione: Don Bosco può s.ikarla. Suhito
presi un'immagine del Santo con reliquia, gliela
posi souo il guanciale e mi misi a rccitart: con
fode la preghiera che yj si lcj?ge. La mamma
quasi subito .~perse gli occhi e comi11c10 a mi-
l{liorare. Adesso, dopo un anno sta abbastanza
bt·ne; la gamba le è ritornata c:omt,; prnna e può
camminare. Grazie, o S. GioY,tnni llosco.
l 'ert:7 ·,1 (San Remo)
\\L>\\RI,\\ Fll, ll'l'I
Si ritirano gli specialisti, sottentra Don Bosco
Da due anni soffri,·o dì un maJe rihcllc ad
ogni cura. Consultuì multi specialisti, l'ultimo
dei tiualì, il p1t1 celebre, ebbe lii buona idea tli
dirmi chmro 1:he al mio male non c'era rimedio.
Ero afl-litta e quasi disperata, quando mi capitb
tra mano il Bollettino Salesia,m e mi ,·e1rnc
l'idea d1 preg.ire con tutta la fodl' S. Giornnni
Bosco. I ncominc-iai una novena in suo onore
e, prima ancora che finisse, mi ~cnlii guarita.
Hiconoscentc e commossa. mando un'offerta.
\\ ,,,,,
fu.•,.;\\ I) C'ot~\\
olltlWlt /ur f'111tt1rctriùwr J, i\\larm l1utlitnr1u , ,/, .,·. Utit
, nntti 8 4u' .n, , di S . .\\farin \\la::o,rllo. J , .'i Do111r1,uo Su,"'
e J, ult, , .,·,.n·, ,I, D,n - olc.11m llon,,,, 111,tlrr "" uuo oflr,Jt
tfl ,·lrmm,,u prr wntr ,\\Jtutl d, t11~rn::1a11unto , ,rllllrtH, :
/\\Ime i\\ \\I. - \\cuto I .. - Acu111 1'•. J\\luia Il Alha110
\\I.aria - .\\lJcnQ C - ~\\ll1oni: A. ~\\mrrio Cor,1ue:1 • ,\\n..
l(t'U '.\\J T •.\\rhn, G , ... \\,·onin (, - ll11lu l::'..m1ho e U,cc
U11u~nt., I'\\. - thiz.ano G . - Jle11onc- tì - Rt'q:onzi I -
lli•10 O Uonmo M ~ ... .Aono A llntl.intt V. Unmettj (~.
• t'Jlcaeoo ~r '- - l.'.1h·, Luna.ti \\I Ca.h , , 1.-m l ".;tn;ele lt.
• c ..pr.a \\ (:3rr<clun R.• C"an:n., C.ul, n . - C.n.,.......,o O .
C.11rpmt.:1U I' - C. i,ttaw,cri 1\\1 . C:ivAlolCIJ E.. - C.vatl~m \\
. L,1\\.odlcr., (;. - C.a,·ullinu J\\,l. • C11vcn.ach1 tvt•• t:,·lh!r1110
(; Cdli f"am - ('hi:titl'rc-du - Chiari <; - Ch11111.c.lm !\\l.
- Coalo\\ • \\. 1\\1 • Com11111ia "7\\1. - Cr.1,1mo G . - Croct· l ,.
u.nal><>r~• t.:. D,nz1 I.. - Dcli• Fcrre,, C'. - Odlaullr C .
- Diana l'\\, • Or•u•• M. P~•sr1111 A. f'enouli" G. li.
n. - Ftnu E . l~ondi:.c:-~1 ~1 - - }+'omari \\·1 •• J~nmcrit <, - (ì;,11•
hno D .
G 1lhnu T ... Callu C.: c.~ml•a t ·,.rhnt \\I -
Ct"to~a R ... G1ach1no H GiAnnnc P (;itl1 '\\·L (;o.
ntllD ì\\1. Ciozz,mo C GranJouo ,\\ • Guhcllin1 l. •
J, .,nli I. lll~n I - L.1H1ri111 R. l.c:1dano <.!.. - l.ihernh e;,
• l.omut1tt· l.aurrl.,na - :\\lotta G r. I. - .:\\lau n:1 ~l ,1alruch
:,.;.,,. :\\!olfatto I. !\\l■ll•llo T •• ~hmhr,n, V , • ,\\hn,"t'II•
Ol1mr1,1 l\\,lo.rco11 S . . 1\\1.irror" 1\\1 - :\\lorincllì I' - '.\\l,11l1 •
Jlt lii Guu1. Carlu - \\1.-t1f11o tci 'l'• • !\\,,li,.ta1'r.O R - :\\lrnt!rdu S .
- \\luJ~n• ltosma \\loo,c~loo E . • '.\\lordi-> ,\\t, Mnnan, (;.
• \\lnn.Jtrolt· L • \\louo '.\\.lu~h1;"r1tA '\\c.i..:.ro F.im - Oliva.z.7.o
Uoncrnu L.. • Oh.inl !\\hn.1 Pan1H.1 ~- - Pnl'itOtC' M. • Jia•
,,r,.,o L . .. rtnno1 C. - Per1tc !\\-1... PcnJcc.1 C . - l'c~s1on Pnnl.1
• Jlu1cen11110 L. - 1~1rot1:1 .\\. - Pur.-au e; Povero (;•• Pruto
F'.tm. ~ P11tc-ro R. (Jun~J,a F. - H..i,..h,a f. . .. R.am11 ,.ottu 1...
- Rr Com,rn, Rt11• 1\\1 . lt,mo11,.,1 T Het1sico ,\\I - R,c.
d1111rd1 \\·I . R1n11ltl1 L. ltoh• 1\\1. - Rohnhln G lfobi>10 E.
Rul,mJh l .Ru· : GianJolfo I> - f-tu;.U1Kno b . - Hub:ntn ., \\.
c . . ·r. - - RuJa ( • R\\!Jw-1nct \\- !'--andrt e;. - SArDppa ::\\ltehdin:.
Sahli P . :-i,ffiO Sr F.. - :,;cahru P ~ e
Schul\\'oni
Sunti f,".1111'\\. ... R~rc:no G • S,meonr I'. - Sol,1r1 1\\-l. :■;pa,1,f••
r,nn C" - T.tr.tsco G . e- 1\\.1 .. Tara..\\·dl.1 Dellutnnn.1 L ... •rc~auru
t.::a,m~n - ·r(:'!;u c.
A - \\'~"iJ1CUl1 L ~
- T cnca \\t...
\\'ii:1wu :\\l. - \\
e lonC'UD
1t::1li
E...
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TurillCIIQ
hh;rmoz h.
N. N. (A)a.S,j(in) c~,.;en<l• I tut lllt!Ot.;).UI. Ja WfH\\'t •m~ttl,l rcr
int1nu nlot1v1 fimil'.t . pdt~nno .il !'~nH .1r10 di \\I • .,\\ .
e fu 1.: unpltt:tment~ r- uudna
Onorina Barb,•ro (G,11clnnn1l~ ..\\usrr•liu\\ r1111:n12ia ,\\I. ,\\.
i: i S.1nu ~Je,-iiln1 prr I~ •uur11,,nn1 Ji unn pt·rson I c.·ara
pc, 1J buon c-,nn d, un atfarc fin14n1.iariu
Rit11 r~ofeuo runezzcr rronno) nnurozm COII tutto il \\,;'IIOre
S, ( ,. H. per , L·rle orrl•nu{fl t;, guar1l,t1•>nc <l, 1111~ r,cr ..,na a
lei can ,tm.t
FamiAlla Berter (T1111no) 1111 Ìtl <1!fem1 per ltl.,z,e 11rnut.:
tb ~- <,. Il. ,. Ja S. Il. S.
Gu:llcn Mari~ (L'oll, ,I ·nti · ·,on •I coli ,u u~ i:n,.,
tnid!attm, quu11c.lu tut1n :-emhnva pc:rduto. in\\ocf, \\1. ..\\.
pro1n1·ttcndo un'offon.a e l:1 rn.1hhlk.1r.i11ne ch·lla 1tr11:t.i.1 e:
lu pu:nannntt< r-.auJ11.a.
Prof. \\Ido e Gfacinu Guglielmo c,u\\1.nLU \\ h:cnz,1) d1-
,·h1arano con t H'Pnost:1·n~a Un·om che l\\1. .\\ . g-uan tu luro
s p1cctn.1 di nu· ,j da cnl"«'faln-.- t' bron._1,po lnH1nHe
Suor ~f. Ermanna, Pi._·~ o1il Suvr.J degli CJrfant ( :-,l'rtamanna -
Cagllnnl fu :,;.11,1\\,t per 11urn..:0Jo d,1 fnutura nllu ~pu1a <lur-.ltlè,
in un.1 l'llJuta nel ntol•)! e uurihu1••Kl' la !!tn11,l e \\I.•\\,
d.i le-i 1nv0t..at • ·on ;J1 t"t:L
l..ui~ Pelas5a e r.1oli~lln rinpra1.rn S. C, IJ. P'-'' unn :-:t-'L!Oll•
hun l!'r,,.zrn rin~vuta, nftn.• 111 ..;onnn•• pro111l'.ssa t" mv1ta quanti
~no 1n ne-('( it~ a rjcn rerc al J,?ranJc Santo,
\\.tari.a R~o ("r11n110) 111An1te-.L11 la sua n~:onc.~u·ri:1..a a \\ f \\.
pt r es.st.•re starn protcuu m unu r,er1cnlosa 1.::.aJurn e. 1h: in-
voca am:ora la protr.t1on1.: p1.;r 111 1-!U3rlJ!I01lt: di pcr~na e.tra.
Angelo Zaccagnlno l F,·1llen., -\\m - FTllm ,.,, um:nne da \\I \\ ,
di p(Ht r cm1g-r;jrc..• e la l!mZia d1 1.-·ap11.1n. in un 11thhicn1c dJ
L-att,,lin pnuinuu.i,
C. Butui=Jar (l'nrto s~1r1) e on IUlla. l'an1111a nn,:,0713 ;\\I •.\\ ,
~h-c l'ha Jihe.rulK da un mtt".cvc..·l)to dun1rg:iu• dut a\\·rdlbc
uv11tn rwr le1 ~nl\\ i-sqimc con:owgut·nzl·.
C:1-rla fk.rcolino t' l'unnn) rt.:nd...- puhhlìca IA ~u• • 1..·on~ t"'J17..a
11 -'f. \\ per ~ r..1z1a nt•t~\\'Uta.
Vlrglnla Caram•lllno (\\'illnlnu,-,;i l'i•mnnh') ~ gru1a a 1\\1, .\\.
f •·r 8\\ t.·rnt. on, nutn i.:r•,"lt:' m1r.1n1ln:se rt·r ">.C' C"' prr la "-Ua
lum111ha
Coniuai Pisc~rht ('Turmo) sono n~on11-;ccnt1 11 ,\\1. \\., a
~- G. Il. e, a l)on Rm,IJ1 pc,r ,cl!l}lll.111 favori 'fllritu.. li "
lempor,I,
J\\dalg!~~ Serra (Sa11ko di ..\\lfo11111 "Ja.11,1 - Ak,,nndrw) tul-
J)lt11 mfartr, e: Ja ahn cri,, ~r,1vj-;"im1c al cuore. in\\'o~ù
\\I. \\. u < -•ud,w.
Don Guic.lo Mc.rio, sal,sr<lno (l'\\ln,·crata) ,mesta dw '"'" pn-
"'ona. uuvando•o in J3rov1 preocc.:upazwn1 per ,i,:temazin(li
hmih,n11 che minact.:iil\\ 11no il ht"nes,crt e la trauquilht,;,1
dcli• fonuf1h~, ,, r:1ccurl1,u1dò .-011 6dmi11 a l';. G , R. ., u1-
t~nne quanto t~hicdi!vn
L.'ISTITUTO SALESIANO PER L.t; MISSIONI con
scd~ in TORINO, ,·reno in F.nie Morale con
Dccrct() 12 iJcnn:am 19.?.4, n. 22. può l,uuhnentc
n«Hrc L.,:1111 eJ f:,,.fità. ,\\J .-vi1arc, pos,ib11i con-
tt:$l.17.IOTii 11 consi~liArn> le -...(1!.urnu formule
Se trAHa~, d'un I t't,.:wto: ·1 ... l:t~c,o wWls111111c.J Sa,~-
riono fk'' ,.,. ,\\Juiiom «>11 irdr m Turrno a ucolo d,
le~~uo la -,.mnma J, Lire.. (orrurc:l 1•;m,noh1lr
sito m... •·
~ u ,Htas.1. uwe-t:c-, d1 nonunarc f'rcll~ da oa:m <u•
stJlrut• l'ls111u10, la lormula potr,,bht esser qu~ta.
~·· Annullo Ul?ni 1tHa precedente di...pos1,zlol1c testn•
mnHi.)ria !\\omino niìo crctle urìl\\t·rsatc I' l,lltuUJ
Salnrm:o pt..• /,- ,\\l1fjt"m cott 1cJ~ ,,, 1 onno.. a>ì(:1~ndo
ad euo quanto n11 uJ>parurne a <1ual&-1a5i urolo •·

3.10 Page 30

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SANTA
fil()
Uria clinica
dedicato. a S. Uoria illazzarello
Jn visita alle du~ ~~e di Corumha (Brasile
::V_Iatt? (?rosso), fm 11;v1tata a . vedere gli im-
pianti d1 un nuovo Isutulo radiologico e la re-
lativà Clinica.
Quale fu la mia sorpresa e la mia gioia nel tro-
vare, collocato in posto d'onore, all'ingresso
della Clinica, un bel quadro della nostra Santa!
Subito m'interessai del motivo per cui era
stata posta l'immagine; e il Dott. Fadah Gattas
che ci accompagnava, mi disse che tanto lui
quanto il suo collega Dott. Salomào Baruki
proprietari della Clinica, hanno dedicato I~
stessa a Santa ),laria l\\fazzarcllo pcrchè il
dott. i,:adah ottenne, negli anni 1943-44, per in-
terces~10!1e della, Santa, una grandissima grazia.
Egli, 111 quell epoca, confidava alla Direttrice
dell'Ospedale, Suor Maria Dcttoni, il suo scon-
forto l?erchè non trornva modo e mezzi per l'in-
stallazione del suo consultorio.
La Direttrice allora lo consigliò d'invocare
l'aiuto di Santa Maria Mazzarello, iniziando
wia novena. Trascorsi pochi giorni, si appia-
narono le difficoltà; e, superati gli altri ostacoli,
sorse~o. sotto la protezione della nostra Santa,
la Clm1ca e l'Istituto radiologico a lei intitolato,
con la solenne promessa che in questi ambienti
non entrerà mai nulla che contrasti con la sana
morale cristiana e i µrecetti della Chiesa.
Madre PlliRlNA UsLENGHt
<lei Consiglio Generalizio F. M. A.
Lu {{lWrigi,me
coincidP ,·ol termine della 11ot•e1w
C~!1s1&liata dalla figliuola, Figlia di Maria
,,\\~~atr~ce, I~ ~amma di Taguchi Giovanni
!"lici~o mc~m1_nc1l1 una serie di preghiere per
11 figlio marmaw, che si era all◊ntanato alquanto
dalla religione. Madre Mazzarello non tardò a
esaudire k suppliche e le lacrime materne e
hen presto Giovanni ritornò praticante, con
:W
somma consolazione della famiglia. Dopo un
anno però un morbo che non perdona ne in-
taccava i pomoni e lo obbligava a entrare nel-
)'ospe~e.- L~ sore~a, _recatasi per qualche giorno
m fanugha, mcorrunc1ò una nO\\ ena in comune
~ Santa Maria Mazzarello; alla fine di questa
11 frate_lloi sottoposto ai raggi e alla visita medica,
era dichiarato perfettamente guarito.
Beppu (Giappone)
Sr. T \\GUCHL M .. F. M. A.
La int•ocano
dolce protettrice della famiglia
Mio fratello si era amm,ùato di tubercolosi
polmonare e aveva dovuto con dolore lasciare
la. famiglia, allietàta dal sorriso del primo fi-
glioletto. La malattia seguiva il suo corso nor-
male,. ma i:ioi,. t~men<lo ulteriori complicazioni
t: des1deros1 (.\\i ria~edo presto a casa, ci rivol-
gemmo a S. Mana Mazzarello, mentre mio
fratello ne applicava la reliquia sulla parte amma-
lata. La Santa accolse le nostre suppliche; in-
falti una radìografia rivelò che il male era quasi
completamente sconfitto, ed egli pote ritornare
a casa, pieno di riconoscenza.
Dopo qualche tempo, la nonna si ammalò
di edema polmonare e versò in gravi condizioni.
Anche questa volta la Santa, ardentemente in-
vocata, non venne meno alla nostra fiducia: la
nonna guarl e potè presto lasciare il letto con
gran<le gioia di tutti. Anche in altre occ~sioni
S. Mari? M'.12zarello si dinmstrò piena di bontà
verso <li 001, che non cesseremo <li invocarla
dolce protettrice della nostra famiglra.
Roma
ROSALBA M,\\RlNllLLJ
Jf..
Licia Foresti (Vip,ale Monferral.()) ringrazia S. M. M
per la guarigione da grnve malattia.
Ang~la di Marco (Palermo) sente vivo il bisogno di rin-
graziare S. M. M. che la protegge dal Cielo. dandogliene
prove commoventi.
Bianca Crescenzio in Borra (Torino) ring012ia S. M. M.
per la visibìle prntezim'lc accordat11l~ in una grave ncccss-ìtà.

4 Pages 31-40

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4.1 Page 31

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All'istante spariscono i dolori
Credo di poter affermare che S. Domenico
Savio ha preservato mc e !a ~ia ~imba da un
pericolo mortale. Da tre giorm IJlJ tro~avo al-:
l'ospedale di Mondovì in _pn:~a. a dolo~1 acerbi
e ad una pena immensa pmche 1 dotton prono-
sticavano male.
Per disposizion~ di J?io una_ mia :iroìca, la
signora Maria L1prand\\, zelatr~c~ dei_ Coope-
ratori salcsìanì, rm porto un ab1t1no d, 8. J?o-
menico Savio. Con viva fede e ardente preghiera
me lo mìse al collo, ripetendo il gesto del pi~c~lo
Santo in favore della sua mamma. Merav1ghal
All'istante spariscono i dolori, cessa la pena e la
mia bimba nasce sana e robusta con grande sor-
presa e ammirazione di tutti, compresi i dottori.
S. AlbrmQ Swra (Cuneo)
MARGHERITA BARBllRlS in GlUBERGIA
I migliori intercessori furono i miei bambini
L'angelico S. Domenico Savio ha esaudito le
preghiere degli irmoce~ti che implorava_no la
guarigione di papà. E il papà era un giovane
bororo sui trent'anni, che stava molto male
per lesioni al polmon,e sinistr,o, dowmenta!e da
radiografie prese a Campo Grande. Un giorno
andai a trovarlo e mi sentii dire: << Sono sicuro
che guarirò perchè i miei bembini pregano
molto S. Domenico Savio>►.
Nel pas$ato giugno lo rividi in piena efficienza.
Mi rallegrai con lui e· con i piccoli interces~ori?
ma gli feci notare che forse lo avevano g1Janto 1
molti meuicinali che gli avevamo procurato.
,, Le medicine? - esclamò vivacemente - ec-
cole qui bene conserva~e in 9uc~t? scat<?l~ne I
Kon bastavano le preghiere <le, miei bambm1? >).
Quando tornai a Campo Grande, volli condurlo
meco per una radiografia di controllo, che con-
fermò la perfetta cicatrizza:;,,ione della lesione
polmonare.
.
.
Così la fede viva di << papà,) e le pregh1er~ degli
innocenti avevano ottenuto la bella grazia, che
in pieno Mato Grosso illumina di viva luce il
tramonto di quest'anno centenario della morte
di S. Domenico Savio.
Campo Grande (Mato Grosso- Rrasilc)
Sac. CESARE Al.nISETTI miss. salesiano
l piccoli bororo
intercessori cU .. papa ~, presso S. Domenico ::;avio.
Eugenio Peracchio (Lu Monforrato) ringra~ia S. D. S.,
per la cui interce,,sione fu guarito.
Conceuina Ferrara Battaglia (Colle>\\Jlno-Palermo) portando
l'abitino e pre1,•1rndo ton fèd<· S: O. S., ~bb_e la ~,roia _di
avere il piccolo Salvatore, dopo cmque anm d1 ms.tr1monm.
Angela Giordana (Torino) ringrazia S. O. S. per averle
salvato il nipl>tinu da polmonite doppia e per tàme altre
grazie.
An1onlctta Tiglio (Torino) rende grazie n S. O. S. per la
felice n~cita t.l~I nipotino Piech,1igi, in condizioni tutt'altro,
che facilL
Angelina Pisano (Arb\\1s-Cagli11ri) desidera esprimere ~ub-
blicamente la soa riconoscè112a a S. D. S. per una bella
grazia ricevuta.
Giorgio Ventura (Modica Alta•R\\lgusa) dièbiara che appli-
cando con fede \\'abitino di S. D. S. alla mamma ammalata,
ne ottennero la guarigione.
Rosina Glownnina (Trecate) deve la sua guarigione da
bron~hite acuta a S. Domenico Savio.
ltala B~o (Ortovero-S.wcma} affidò la l{Uari~innc del figlio
11 S. D. S. e non vt.nne delusa.
Famiglia Milazzo Callo (Marsala) did11ara di av~r messo
al collo della figlia l'abitino di S. D. S. otte-ne,;,ùone la
prote:uone sulla nascita del nipotino.
J,uigina Massinello (Torino) rende 1,'Taz1e infinite S. D. S.
per un grande favore ricevuto
20

4.2 Page 32

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Per irùcr~one dd Seivo di Dio
DOil JILIPPO RIDALDJ
li- « Tornerò i l 15 luglio )►
Prestavo la mia opera presso un·ouirna famiglia, accuùendo il
bambino. Un giorno mi ammalai e fui licenziata. Rifugiatami
presso parenti ddla signora, lessi sul Bollettino Snlesin110 le grazie
che fa Don Rinalùi e chiesi a lui la mia guarigione e la riassun•
1.iom: al lavoro. Lfn giorno la mia caritatevole ospitt' mi disse d1
a\\'cr sognato Don Rinaldi che le disge: , Il 15 luglio tornerò a farla
richiamare!•· ".\\on diedi peso al sogno e tornai A\\'\\'ilita al mio
paese. Passai alcuni mesi quasi in un continuo pianto, lìnchè proprio
il 15 luglio si fermo una macchina da\\·anti a casa mia: erano i SI·
gnori che venivano n prendermi per riammettermi al loro servizio.
Ringrazio Don Rinal<li e desidero che la presc.-me scrl'a a testi•
moniare e.be I: n:ramcnte il Santo che la Chiesa vuole ~lorifìcare.
Sansei·fro (Fot?gia)
'l'FRESA FRJO!\\l
li- I dottori non gli davano che pochi m esi di vita
Dn rnrio tempo soffrivo gra"i disturbi di stomaco che mi co-
stringevano a letto con continuo vomito. Sottoposto a un accu-
rato esame raJioj(rafico, venne ri~contrato un tumore al piloro.
I professori rimasero perplessi <la\\'anti al caso che si prospettava
gra\\'issirno, dato che non potC\\'O assolutamentt: nutrirmi cd ero
Jcbolissimo; tulta\\'ia tentarono l'operazione ,;cnza aiSicurarnc
l'esito. Intanto 1 familiar i, consigliati dalle Figlie di :\\[aria Ausi-
liatrice, si unirono a loro e si raccomandarono con fede al Servo
di Dio Don Rinakli. L'operazione fu hmga e dolorosa, ed ebhc
esito favorevole, lllll i dottori non mi davano che pochi mesi di , ita.
Grazie all'interc:1:ssionc di Don Rinaldi, da alloro .sono pas.-;au
quattro anni e con meraviglia dei dottori e di quanti mi furono
\\'Ìcini in quelle ore di prova, po~o attendere al mio I.I\\ oro giorna-
liero con suflìcicncc salute.
Casina/bo (l\\lo<lcn,1)
L111c1 l!RACLI.\\
li- Evviv a il terzo s uccessore di D on Bosco !
I~ l'c.."pressionc che usci spontanea dalle labbra di mi<> nipoti:
Gino Padrin quando ebbe la pro,-a e, idente dcll"inter\\'ento di
Don RinalJi nella sua lunga malattia.
Colpito da nefrite a decorso tumultuoso, venne ricoverato al-
l'ospedale dj Este, dove il prof. Ferrante dichiarava la situazione
assai grave. Le cure \\'alsero a migliorarlo, ma non a guarirlo.
Pa:;.'lati sette mc;;i, noi tutti, mo,;si a compa,;sione del suo stato
tisico e morale, ricorremmo a Don Rinalùi con una novena col•
lettiva. Cosa mern,·iglio,;a ! Il secondo giorno ddla no,·ena si alza, a
per me::zz'ora; l'cman> g,jorno :si pote\\ a dire guarito. Lo ste,;.,<;o
professore curante dichiarò: ,, Siamo arri,•ati anc.:hc là dove la
mano <leU'uomn nC1n può arrirnrc ,,.
Oggi, a quattro rnc,;i dall'ottcm11u grazia, posso affermare che
gode perfetta :s:1lutc. Il SerYO di Dio la grazia ha , oluto farla com-
pleta. .\\ Lui sia gloria e ricono,;ccnzil.
Bn•uga (Padova)
Sac. Gmv.\\x:-,-1 PADRl:'I:, salesiano
:m
Suor .\\1arù Rullan1i 1. ,1. A. l:-,, c.,.
1aldo-CabanLss<1U) rende: l!raT.1c u
I>. R. pèr lu guùrl!:1onc d:i un .i~c.-aso
rrnlscdlare scnt.ìl mtcrvr-nto chin1r-
~ìco.
OUnda ùp0raU (Tod1-l'c:ru1?ia) andlt
(IUNta voltn. coli1c nd pas-sato. ot•
renne la_ ~ruia ehic,,t.a per in1.-rcn-
•Ìone di D. Rinal,h,
Angela Ariano t' rorinu} m\\'c)cantln
IJ. R. tbbc u11>1 prun:i grazia · oru
ne aucnde ,·on fitf.,r,u due nitre.
Giuseppe Maron11,iu (1\\1acau-( 1na) lii•
h.'nne pn ~r <.: f)C'r i ~uoi cari un
,nn1pf..,.,.., dì a1111i fi,ici .- mora!, che
~Ji du:ono qunnto :-.1.1 buono il C"uore
di I) Rinaldì.
Luigi <- Glusem>lna Taloeèl moma)
rc,ndono !,'l'at.ic ., Dm. che per in1,•r•
cc,;sione di I) R. j?uarl la loro lii(lruc,la,
Suora \\lanu \\usìl111trice.
Suor Giuseppina Putti \\l'alenno) Jj.
d11ana che l"in\\'f>eu,nmc d, D. R. ol•
t.-nne la l!\\Utrii.:ionc- di un:1 bintha
, ndutn dall'ohu ,u ùi un mucctilo
,li pietre.
Giuseppin.i Bolla (Torino) sj r:,rco·
nlundò a D. R. 1ic-r un mit..r-lior.untnu,
ndla ulutc e lo nttc-nnc.
C.a1mna Ro,..,.. (Tonno) t0 un mo-
na·nto di ,mi, e •ncoscia pregò O. R.
e- f-u p ronramcme c:-.nudita.
I.aura De Anl!~II• (Vercelli) dichi.,ni
che D. R. le hu 011.-111110 una beli•
~ra7.ia e:- shn an,wn1 fuH.>ri, meritanJo
dr di\\'eJJt.iln' 11 protettore della fa-
n,li:ha+
Maria Cta.ra I \\Jonunnro - Torin1o)
r1nitrv.ia D. H. per 111 gW1ri1,1iunc di
unu mpolé e pt.•r 11.t~Jt.llc.nza conn,•'l.-i:11
aù un nipotino.
Rosln.a l.ava,:no (C'a, ,le ;\\fonforraro)
rr.nd~ puhbliche gra,it a D. R . ch r,
dopo la m<>ne dc:! mari10. l'ha aiut~la
u sopportare- il gra\\'e dolore e guonta
Ju vari rnnlc-.~t•rì e pene eh,~ 1.1 liii•
1.!Ui;tld.\\'1Ul().
Onorina Donino (Cut.-llinnldu • Cu-
neo) colp11, du un l(ruvi,s1m<1 m<lle,
!Il raccomandò 4..0M fiduci4 ~ ;\\L A. e
• D. R. e ottcrmc un"1nspt:.ra.lil l:U.1•
rtgione.

4.3 Page 33

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Salesiani defunti
Sae. Luigi Ettore Sallaberry, t a l\\lon1evideo {l.'rugu>)'),
Sessantacinque -anni (11 o;1ru salesiana, cosl compendiati dnl
,r;uo l:::.pclrarc Ln no:;tra lsoettoria hà perduto ~ulln cerrn
unn dc.i ~u()i p1(1 ,llu-siri tl1,tli cù ha ~cquisuuo un potente pro-..
tetlore in CJek, •· L~vorù .!.~ .mni nd Clic, rn4,:nt-und1) I~ piU altn
Qnorificcmm che il Go\\'erno Cileno d;'1 a.gJj ~tntnicri. fiu lsptt...
ton nt-1 P~rù, e il Governo Pr.ruano lo volle ìnsignire dclh:I
çOmmenJ1i ddt'Onhnc.• d~I Sole. ~vol!lc poi lA sua arri\\·ità 1n
patria e a.11:L morte meritò di l"S'i1,n-e cclt:hnuu ci>n grandi uloi.?:i
dni più nini scrittori uru~uayani. ~oi e.i limitiamo a parlare
d1 un11 sµa ardita 1ni?.rntl\\ !J.: r:I, F.w·rc.iz, ~t.,'pu ,r,ia/i per radio.
Fu la prima voitu nt-·11' .-\\rrit>rica. de-I SoJ '-' fortH.· nt"l mondo.
Oopo umi c:impn!:!,na pr-eparntorin intensiss.ima svolta in <.~o)-
lnhoruz~()nc col t'li-"rO e CQn i ReliA1os1, furono trasmessi dalia
t R.tùiu J111:k$Un, 1n q~1;1tiro ripn'':li:: al gìorno. O,;pcd,,.lift ('nr-
ccri, casfi•m~. scuole, <'.'ase operai~. saloni parrocchiali. fo
m1glfo, wu1 pou.•rqno Sl',1t111di n succ.esc.o lu t{l'ande: si cal-
coldronu 70.ooc,, i pnrlccip:.u,li. Convr:ri,.loni innuinerevoli,
casi commoventis.s.imi~ i .sac:.erùoti in::?1uiHcienLi alle contOs$iOni.
Un emmente (;es-,lita nfferinò: e Questo huon S.-alesio.110 ha
fauo in unu tUH limtin:I niù ç h t un mi~sian11rio in 1um.1 la vita e.
Oopt> questo successo, fu invitato in altri Stati d'AmrTica:
Argentina, Cile, Pèrù, Bolivia.. e -sempre con gli :,tessi fruni
consolnn 1i. Tanto puh l';onarc :.1llti: anime quando arde in
un cuore 'te.J"JerO$O!
Sac.. Enrico Luthe. t 1l Co~ip6 da Ponre fBn.silel n 87 .tnJ'l.i.
Sac. Elia LatU, t .4 :\\hrs..ìi.tlia ~ 73 anni.
Don Sante Lan.a:ro., t a ,.e.rona a 7 1 anni.
Sac. Carlo Toesca, t a Ornssc {F"rnnc.mt) :-t (l2. anni.
Sac. Ennio Scarabottì, -t u Colonna (Roma) a .J.ù o.nni.
Coad... Robe:rro Verona, I· a Pi!m a 5,~ anni.
Coad. Ivone Zarameua, t a z.s: Jnni
Coad. Salvatore ZendrlnJ, t u Yerona o 1 Q annr.
Cooperatori defunti
Mons. Alfredo Falanga, t a. 1';1po\\i il 2~-1X-TQS7,
Ca,mnico dcllij C.1ttedralè dì '\\lapoli ~ Scgrètario cld Clero,
,amò Don Ho~eo e i suQi figH di on amore di predilezione e
fu lieto d, d.nre largn di:ffu~iun-.1 idlc univiu\\ S!Jle$i1-mt nel ttct-
lÌmflt'\\à..lU [.M Crqç-e 11• di cui era DirctlOre.
l'n~lò anche la sun o.pp-rezzn.m oper;1 di insegnante nel nostro
Istituto del Vomcro. 11 ~ignorc lo chjnmò al premio, dopr,
un~ giornata u•a,,cor-sa nel present.ate al bacio Ùi.!1 fctleh le
miracolose- a mpo lle diel san~ue. di S. Gennaro.
Don Francesco Regreni, I in Valdagno (Vicenza) • 70 nnni.
Soste.noti con lode vari 1ncand1\\ m Oiocesi, fu per un de.
ctnnic, a Romn Oi-r~ttqre Licll'ufficio -stampa dell'A.zi()nc
Canolica lt;1lìana.. Passò g li ultìmi unni t, Vnldagno, dove
lavorò nel .:-ampo soci3te e. beneficò la Ca.sa d~llc F. M. A.
J.>rof, Gustavo Vagllaslndi del Castello, t a Cotan,a.
Nobjle ti,;ura ._1, gc·ntìluomo e d i :studioso, fu tra i fonJ:noci
dçlla Facoltà di Agra.eia prcSfio Pt:nivel"'Sità d1 Cntanln e be-
ncnH~riro promotore delle scienz-e agntric, oltre che do.ceote
ummirato e amato. Rro fi~lio di quel Nobile Giuscp.pe Va-
gliasif"ldi che, nella Ruit qu,tlirli di Consigl iere Provinci9.Je1
1rauò <"..Oll S. C-. Basèo per far venire , Salc.sfa.ni ,n Sioili,l
e fondare il t;Ollt:,;lo di Randazzo.
Aristide Biagi, t a Bologna il 25-~-l<J57,
Venuto da noi f~ndullo, non ii allonrnnQ pH.1 eh Don Bn,co,
~l cui donò la sua vita, fatta dt lavoro, di fcùe e di Comu-
nione ,1uotidian:1..
Gr. Uff. Francesco caJderano, Segretario capo onorario
di Corte di CnsS11.z1one , + a Napc,l i il 29-X-tç57.
Uomo di ftde pl"t.Jfond:1 ~ di eleuc \\·irlù, padre c.~tmplatc
e Cooperatore ferventi:, dedicò rutta la vita all'amoI'c di Dio,
t.lello (amjg-Jia e del suo pros~imo,
G&useppe. Dani, t a Ca.ssano :i\\1In~n:igo (Varese) a 59 anni.
P1H.lro dì ~e.Ut figh e fratello d"1i gale..<iinni Oan Giovanni e
Ant,onio, amò Oqn Bosco e ln Congrcgl!ziont-, di cui fu Coòpe•
ratore efficace. Visse per la fomiglin e louò pér unfl s(>dctiJ
rm~licne in seno alle anivit..\\ .;,1tlL01icht!
Lorenzo Ballari, t n Torino ~ 74 anni.
NohH~ figura d , cristiano, via.se òi fed~ t- la manife8tll in t,)a,li
sua nuivil~. Donò il figlie, Don Datti~t1, 1111~ :\\fiAAioni ~a1esiàne.
Rag. Umberl.O Del Dottore, t • T<Jnno o 75 unni.
Entusia..sl3 dcli<.\\ Opere: di Don llo.scn e Scl')ltne presente
olle mnnifestaz.ioni tWletmUH.', b;1 lasciato ai sci figh e "qu.ou1
lo <:onobbc:ro i1 rh:oTdo tlt:ll:1 ~ua rettitudine e upcrositi\\.
Vittori,na R.ivar.a de Pera:z.zo, t M C...llru¼U <...:u111111 u\\r-
gentma) :\\ 90 :\\nni.
~ l nmmn Vittorina•• come amabilmente In chiam..avono1
fondò il coJle.glo sales,ano·, 11 temr,io a ~- Ciovnnm Bosco
e l'i~tituto "\\-fàmma i\\1.:trghcril~ • di Curut,i Cua.ti;l. fvb
non sono queste mal,!'.nifrche costruzioni i migliori monu-
menti della SU9: stra.ordinario catJC:J. bens1 l'Amore r1cono-
~c-1.~ntc d, tuui i hi~ogno:\\i dcll:l ~onn, tlu.· hl1,.sii,1tno .alt.1
lHW porta con lu èertcz.za th ,avere 5~mpre un uiutO ~oHcdtù
~çcompagnato do. ,,arole CLI conforto e di opp{irtuno nchiamo
ad u11A v,t u çri..,li:.tnw li Rcttor ,\\la~ad-nrl• In t-r\\orù ù1 una
sua vlsit.,. 1 ti:uoi resti rn.nr-tn.Ji rip1h,3.110 nella chies.i di Uon
Bo~co. frutto della su.11 m u nificenza.
Caterina Plssinis, t " Moncri\\'cllo (\\'c,e•lli) • S2 .mni.
Pietà, gen-crosi.tà. sptrito di fedt e di sacrifizio furono virtù
r,ri1tiC.tle da lei finu al1 11:roi&mo. licnc,.1,rnt<.: di fom1glin, tutto
drmò Al bisognosi, -fino .i prova..-c gli si;tcnti ddla miseria.
Passò qUltr-nnt'nnni n Caluso be.niticandone la Pnrrocchfa e
l'Orfat,otrofio. <...:c.nHlsciuto uno nc1•1v~s11:',, con que l h~Ctr
pudico tutto suo propriu, pro\\:vcdcvn .t. ~u('lre. e orlntilnc.
bianchcrìa, stoviglie. i:~ner1 alimc-ata.rf. ;1llos::1tia-ndole a cnsn
~u;, c;on gcncn,:;o tnut.,mer110
N. D. Augusta C::ottafavi Barbieri Conti, t • C'ltmpa~nola
Emilio (Ou-a!,tall:i).
Amanti.sf.imn ,ìi S (..,iov-nnni 8()sco1 costru.1 .i su~ '!'lpc~e l'ora-
torio <ldlB P$1rrdtchin, che volle ìntito lato a S. Cfo.v. 'anm
.Bos,o; c..· oucnne dnl Vc:-<;ovo çbe Ili 1n11na do:rnenic.n del
mè$C' di muzo venisse cclthrarn in pcrpet1)U e .:i.o1-.:nnem!Jnte
l.1 resi-a di flon Bosco.
Emma B-fsSaro, I " E"slt! 1I 7-X-1f)57.
Fu una Cou1H:.nurice che seppe cffon<.hirc il mi:gJio ..td suo
o-uorc nella famiglia e nclh, sçoali=i, condiv idendo iu pnri
fl"mp,, lt!' ~ioie-~ le prQv~ Ùt!.I 1,-ic:ino <.:ollcgi.-i ~alcsiano. ~un
!tO]o all~~·ò i suoi cinquè fitdi nelL.,1, pra.tica dclle virtù crisliane.
ma t'u per luni nell:l s~11oh, e 1wlln \\~jta, come unn lanlpad:1
orit:nr aLrice al ben~ è all"amorc di Dic,.
Giuseppina Combi in Sormani, t s l\\h~cntn il 27-1'-1957.
J.·umore nlla tnmfglin e la sotl enm~s furono il suo pune quo
ridiano. N,nrt un;1 M;randc devozion~ :a i\\1. A~il.iu.trice e: la
diffuse 1rn coloro cbt.: .,V\\'Ì<:inavo. Amò t:rnro non Bosco
ril quale dooÌ') il ti.glia Don Cliov:ir'mi Bauisca.
An~ela Massenzana in Colombo, t o Leitnano (Milano).
l mìle fig"1ra di fcrvcme Cooperatrice e tlf spotut rnstj~n31
amuva tlona.r~ì nascosrnmetttt.· òkl1lt• opere del l:,ene.1 !i,ec:ondò
11na formula a. lei uara: .- L:ivornre per il Signore, ce.rca,ldo
per sè 11 meno pfonosto che il più ,.
Angela Garello De <:aula, f a Castcx (At'gcn1i110).
Ver:1 Coope.ratdce salesinoa, con$.acr0 In -sun vita a.ll'aposto-
Ltto diventando la pietra angubrc ddlc Istituzioni c,utolichi;,
della sua parrocch in.
Filome._a C::asamacti in Fantlll:u, t 11 Bibb,ono (R•~~o E.).
Sp,1~:\\ e moùrc cri~tian~, dalla b.uc.tresl io1 ;nth'lse il ~i;.~retu
dèJla SUll "ita sopram,~uuntlc. lw.cinndo una scià lumin0$0
Ji opet·e buooe, di arn-nbile hom.u, d, S.C.fCT'II\\ fortezza. Donb
genc:r11~amcntc dut'" ddle sue figlie. -a.I S i ~uore-. nèll'lt,titoto
delle Figlie <.li \\1arfa .AuKlltatrice...
Altri Cooperatori defunti
Ago.:H()ni Edoardo - Allcmandi BattiHa - Anroniozz.i U.
Eugenio - Ai¼a.ncl10 I\\laria Anna - Derr.-il J\\n~el:i - Be.rtussi
Anna - ll-ìnnchi Fedora - Biss.aro Emma - Rohbu Ciu:;t-ppc
Boi (;~rmeltt - Brisch~tto Lucia - Bruno Gi1'l,1 C;nc:rina
- Buc.11oMi Jd11 - Cambursano Silvt...'}tr:l - Careggio F"elice
- C:iuùdo A-lari-a - Cnvug.Q:ion lVla:rcello • Cer~o la ~i:mpio
Mnddnlena - (;im,1 Adele - Cl~rnencel l"runce.~co - C-ordcro
E.rneSlà - Collo Serafina Cr-istin3 - D.:stefoni Ernesto -
O011.Ati (; iuseppe - Dotti1 Caterin.n - Ducci Antonietta -
Empt-rcur l\\'fnurizio - Ferrarisi Gioach ino - FumanclH Marco
- G.a.merro !\\'htrrn - Giordani llla - Ciorcelli Clelia Guatclli
• Grober Anna - Lav2ronc \\t71g1lia - LiosM1: C:iov::mni - Lu-
pano ls:ihena - Maino R,rffa<h: - Maioli Irene - l\\fairono
Roseua - l\\,larchi Antonia - Mnrgolfo Iole- - l.\\i1aroglio Ca-
ramelllno Lucia - Mello Ce.reui C-arolin:.1 - \\1inuto Lorenzo
- ~·lono1di l\\iariR - !\\-1ou..i.rcll:t I\\1'en:nri Dir.cc - Novarese
Pierirui - Pt:rloi Ed,numdo - Pen1igotti Pierino - Petroni
Enrioh~tta - l'e-ttr.ali Eh irn - Philip Gir,,vannu '?\\la.ria - Pozzo
Carolina - Prato Gin.cinto - Pugna Cristina - Quaranta.
Addolural\\1 • Rnimondi Vittorio - Rn\\·t·ra. Balsamo Caterina
- RW Chtatlreòo - Sitnlon:n7.o lgnnzio 1\\~sta :\\-\\:tria
Torna~clli P,t:Sl4 Aaio - 'l'onid:rntlc-1 Tcrt:hina - Tu-r-ri Giulio •
Vagns.soh1 Fiore - Znnt-rtn Filippo - Zoppi Ernc::.to.
31

4.4 Page 34

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CROC
TOTALE MINIMO PER BORSA L. 50.000
1JI/(/11il/7{/
Borse da completare
fion1a S. Cuore. Maria Ausllia1rtcl! ,. $. Ciovanni Bo5co, a
cura d1 Bice llruno (Verona) - 1• \\'crs. t 5.000
111,nca S. Cuore, Maria Ausillatrlrt, S. G. 8o!.co, a cura d1
:\\h.ria V. (P•Jm'll) • Sus.•o Pirnntt 1000 • Tot. 41.000.
Borsa S. G. Bosco e non_ Rlnaldl, cura d1 .-\\nll"I• Str.uri-
Cappdli (~apnlil • 28.ooo.
Borsa S. Domenico Savio e Don Bosco, """"'" dalla r·u-
~ne .·l111i/i111m, la 11raz1a spiritual, ,"t,,.,frm/11, a cunt di
l\\1. . (Tor,nu) - 1• '"""'· 10.000.
Bnrsa S. G. Sù,co, S. D. Savio è Don F. Rlm1lrli, interceder,
p,,,,m il S. ('1u1re e Moria ,-1,mliotrirf f1r1 r mwi figli. a cura
d, ,\\,sunrn C:mcllo (1'apoli) - Tot. 30.000.
Bnn.a Se113la Don Giovanni (2•), can e,p,,ss,0111 di ncono-
sctnw, a citra del!'An:. Giu~cppc Torre e •nrella (Pa-
lermo) - T11t 10.000.
n. Boru S. Gaetano, promosso ,la Fumln, cura dcll'.-\\rc.
Mu:hde :'\\la,·almo e Coupcr41on (l'alcrmol • Giuseppe
Abba,., 5000, O• •\\lichelangdn :\\l•c,ilu.., 2000; PiNro
lliuo woo · Franco \\fan11inne 2000 ; Solva1ore Lombard<>
rooo; R.o.1nltno C11a.n1hint> 1000· Ern11nicJ l\\lurthesi tooo;
:-,; (\\; :\\f l'arah11u~r1 1000; varo ù1·\\'0II 15.000 • Tor 30.000
001-sa S. G. Bosco e S. Domenico Suvlo, .,ial~ ~e11erosi di
gra~i4 /lfl Ji/1 o/ler,11/1, a cura ù, l'iu l ,csiitn1 (Sv11-zera) -
I• \\'en,. 1!(121!.
Ilors~ S. Giuseppe e Don Auqus10 c,,1,roryski. a cura
d1 "rcresa \\' • 1• vers. ro.ooo.
Borsa S. Cuore, Maria Ausiliacrlce e S. Glov.m.n.i Bos.ct>,
pralr;:,,1dcm1 <tmf>rt. €On lo 7mn Jnm,t!lia. cura di PuJ;tno
~lana ( ParmR) vers_ 20.000.
D0N11 S. Cuore e Maria Ausili.:ltrkc•, prolt/lJitlt la mia flJ•
miglia, 11 cura d1 Dc Frnnce,;chi C. (l Jinc} IJ")- Tot. 36.000.
llor,a SS. Cuori dl Gesù e Maria, S. G. 8o,co, p,r """"''"
gra:zr 1pirit1wl, , màl<'rioli, a cura ùi Gi11,c11p1no :\\1. Zonnlù-
Lo11i. - F.1111. l'nrnne 5000 - 'l'vt• ..11.000.
Borsa S. Oom•nlco Savio, a curn d.-i ~on111gi Hurhieri (2•) •
1• vers. 11.000; Vcia:lia e Ma111m11 Q11urwro 1000; l:!. <.:n-
rctm 100, <.:..ut111no \\farill 1000 - 1'nl, 1,.100.
l3orsa S. Valerlo. Lu Monferr.uo - 11,·r·,a~o !'rimino 1.:00;
\\'e~liu t 1\\lammu Quanero 1000, Glo,·ui till!. Kubcns 5000
- Tot. lt ,426.
Bor-.a S. Gl.,,..,ppe e S. Margherita, • cura dr t'erutti ;\\lar-
ghcrit11 e G1u~cppe - 1° '°"e~. 5000.
Borsa S. Oomt'nico Savio e S. G. Bo.ca, ll/lrntte,:, tlu/la
Ve,g,nr 1Jmillatncl! le _qra::,~ ur,:cnt, di cui tJbh,o.mo bi101(110,
" tura d, \\r111a lfomno - Tor. 25.000.
Borsa S. Domenico Savio. proltJ.f/,tl ; kUn1nm thr 11 so11ò affula1,,
n curu di G. C. ('l'unno) - Fun,a~olli e;. 2000 - Tor. 39.500.
llon;a S. GIOV'dnnl BQsco, educato.-., d~lla ~ioventù cala•
bTese, a cu11, <lt:l Sue. Giuria FNt1ce<co (Catan,,aro) - l'a-
\\'e«io Cl~rncnuna 5000-; Ptzznnn '\\luriu 5000; lfaiusco
Dorina 1000. Rieoletti Cut~rina 500 • I'ot. t5.<)87.
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1'0/. lii.ISO,
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1000. Haru e-otto Giu:,;cpp~. 500: Vu:•rri Giuvnnni 500
Tòl. I 1.!100
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1000 - 7'01. ~6.ooo.
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Vei:ha " :\\lamma Quartero 1000: s..11 1\\.1"':u 2000: Solllri
An11cl11 1500; \\1da Greppi 1000 • 1i.>t. 19.;oo.
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ddln fa111i1tlia Rigano - I .. 50.000.
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una C:nopcrntric,; Sa1<-,.ion9 1- 50.000.
llur.~ $3n Giovanni Bo,co, otfo-,1, J,, ~ );. Palestro •
I ~ 50.000.
llnru Mari.a A.usllialrìce, nff<ru da ~ N. P-af..,,iro
I •• 50.000.
llor_,, S. Cuore e S. Rita, nffcr11 da N. N. l'alc,1ro •
I,. 50.000.
llur>H S. Do.menico Savio, a curo t.l1 l). flnrale G i,w:1nni,
curntJ da dlsposi-zjoni:. lc:1tt11nc.ntotJ;l - L. too.ooo.
llnrsu M3rlii Ausm,nrice, a curu J1 D. Uarale (iinvnnni,
come tln d1~pos1ziom_.. u.•i:ntu11c..-nu1riu • L. , 00.000.
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<'.mn._. do disposizione tL~tttmenU11n,1 • L. 100.000.
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Hnrsn M, ,l\\usilfatrlae, l)c,n 80><:11, Santi e Servi di Dio
Sd estani. pregate per m,· r pt, t m,c, t·i11i e def1mti1 u curll
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p,•/1tt1), (S,izzera) • I... 7,17.500.
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Uorso In ~ul'fragio e dcordo di Zol>ele Enrico, a cura d~i
ti~!, rTrcntnl • L. 50.000.
Dorso Chiesu del sllcn,io " •uol Martiri, o ncordo d, tu111
gl, o(>pn,sr '.\\.1acchi 1·. ,·od. S,cl-, 2500 - 1'ot. 50.000.
Tlnns• Al S. Cuott, Maria AU>ilìatrice e S. G. llosco, p,r 1/
bc11t' , piri,ual~ d~i ,m.et. ""' e a 1uf]r. J~ mse1 morti, u cur.it
d, .\\nna Chiazza (Vic~nza) • 1.. 50.000.
Do....a VersJalla Mons. Luillì a CA1'11V11rio Don Callisto - Duncc
Tibalùì 5000; Tiru, Chmt,1,;o 1000 - 2'01. 53.015.
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l:IOLI l·:T'l'I:s/0 SA.LESI \\NO
t• l.lllNMIO 10S8 - A. LXXXII, , I
,\\u1orin. dd Tribunale di Torino in d•ta 16.2-1Q49. n. ,tOJ . • C<>n approvazione ecclcoiaotuo,.
,·r• Dirc11. r..1>.: Sac.Dou. Ptnl!1> Z~KblNù, :-..L ,\\u,;ili•tritc 31 - 'l'orioo (7u) - Off. Grafieht SF.I
]2

4.5 Page 35

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t eTarie -neUe Scuole pubbliche e private e iii.gU autodid..attl
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l)irPzit,nc: \\!in Uel 1neloro. :J - U(>l011110
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storia. di sote..nza
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TRIMESTRALE · Rivista di Teologia. Pedagogia. Filosofi~ e
Dlrltlo canonico
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STUDI FRANCESI Anno Il
difetti da FRANCO SIMONE ciell'Unhersltà di Torino: E 11.c:.e in
fascl.coU quadrimestrt1li di circa pagg. 180
J:OJc:tcoJ, orrP,rrJtt anno I (/957 ). nn, 2 e J
ITALrA
011111111 fustieulo
1000 70
1000
70
2<400 600
140Ò 600
zooo soo
1000 500
◄SOO
2700
1900
?975
UIOO 500
1800 soo
1000 100
1000 300
2000 coo
13-00 800
ES'rE:S.0
;111111111 l'nsi-irnlo
1203 80
t◄OO 841
3600 ISO
3600 850
1800 700
1800 700
2500 700
2500 700
2000 600
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3
10°/t,
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5
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,.,,,,a,u1 IH ,,rffrl~•O.S• epn,•n dell'aHH11,
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Sf"HfJPre gl, u1•rt-trat.1.
La qualità dl abbonato anche ad wm sola delle suddette riviste da diritto allo
sconto del 1(1.%, porto ed imballo gratuiti, su qualunque aoquìsto di libri di adizioBe

4.6 Page 36

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'"'Periodico quindicinale delle Opere e Missioni di San Giovanni Bosco
DIBEZIOHB: VIA MARIA AUSILIATRICE, 32 • TORINO • TELEFONO 22-117
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* AL 15 DEL MESE: per i Diiigenti della :PIA "C'NI:ONE
SI INVIA GRATUITAMBiiTE a Spedizione in abbona.mento postale a Gruppo 2°
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:Per correzioni d'indi-
rizzo sipregad'inviare
anche l'indirizzo vec-
* chio. Si ringrazia.no i
Sig.Agenti postaliche
respingono, con le no-
ti1icazioni d'uso, i Bol-
lettini non recapitati
D. LUIGI CASTANO, s. o. s.
GREGORIO XIV
NICCOLÒ SFONDRATI 1535-1591
Pagine 450, con illustrazioni fotografiche Lire 1500
1iovttd
~olo a distan;,.,a d1 secoli Papa Sfondnlt1 rivendica la sua perso-
nalità, cht: se non è quello di un grande, ti quale ubbia lasciato
imperitura memoria d1 sè e delle ,rnpr,;~c compiute, non appare
tuttav1~ ins11.:nitìcnn1e, e tanto meno tr~"curnh1lt', a chi $tudia la se-
contl.1 met..~ drl Crnqm·cemo ,eligiuso in lwlra.
l'\\ell'mnurne,a schiern 01 vescovi che dello spirilo innoval1>1e con-
saçruro ~ Trento fèct:ro progr:1mma di rcstaurnzione inlecrnr della vita
(';Hlellica, minacciata, fra 0011 <lolla scaduta disciplina ecclesiastica,
Nt<·colò 8fonclrat1 me1 ju, un posto onllrevol~. 81 direbbe che ,n lui
- come ìn altri c0He$!h1 del tempo - si delit1t:i ron chiarezza
la fi1wra .leJ vc~ç,)vu rnodt11 no, ur,icumente ed esdusivamente con-
saciatq ul bene Jellu diocesi, ~enz,, d1e mis~ioni dipl<?matiche,
affari politici o interesse di fom,glia IO d1stol!lano dalle cure
pa;wra!i1 concepite finalmente come prnno e principnle dovere di
st{IIO, e perciti aff,unrute e sostenute con ,ilacre e costanle energia.
\\,
j
sEI per ortlintt.z'ioni
1•il,oiff6rSÌ (l,1/fl
l'()IUMI
Cor~o Heginn ~luri:horil-a, J7G
conlo eonente pos.tale 21171